Nonviolenza. Femminile plurale. 457
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- Date: Sun, 11 Aug 2013 17:52:39 +0200 (CEST)
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NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE
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Supplemento del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)
Numero 457 dell'11 agosto 2013
In questo numero:
1. Con la ministra Cecile Kyenge, contro maschilismo e razzismo
2. Scioperiamo. Per fermare la cultura della violenza
3. Alcuni testi del mese di luglio 2013 (parte terza)
4. "Esclusa dalla storia". Un incontro di studio a Viterbo
5. Cessare di fare la guerra, iniziare il disarmo
6. Adesione all'appello affinche' Edward Snowden non sia consegnato nelle mani dei carnefici di Guantanamo e di Abu Ghraib
7. Per Natalia Ginzburg, nell'anniversario della nascita
8. Se questa indignazione e' autentica
9. Un appello al Senato
10. Una richiesta al governo
11. Oggi in Senato votare contro le armi assassine
12. Oggi in Senato il voto sui cacciabombardieri F-35. Che non prevalga la furia omicida
13. Contro la guerra, contro il razzismo
14. Alla Ministra degli Esteri, per l'asilo ad Edward Snowden per salvargli la vita
15. Nell'anniversario della nascita di Walter Benjamin e di Nicola Abbagnano
16. Alle signore senatrici, ai signori senatori: una lettera appena prima del voto
17. Maschilismo, razzismo, militarismo, fascismo
18. L'umanita' solidale si oppone alle armi assassine
19. Contro la politica stragista, la necessita' della nonviolenza
20. "Commesse produttive"
21. Nell'anniversario della scomparsa, commemorato Heinrich Boell a Viterbo
22. Un incontro di studio su razzismo, totalitarismo e Shoah
1. EDITORIALE. CON LA MINISTRA CECILE KYENGE, CONTRO MASCHILISMO E RAZZISMO
Siamo solidali con la ministra Cecile Kyenge. E siamo grati alla ministra Cecile Kyenge. Per la sua lotta - che e' anche la nostra - in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
*
Crediamo che ogni essere umano ha diritto di essere rispettato nella sua dignita'.
Crediamo che compito di ogni ordinamento giuridico democratico, come di tutte le persone decenti, sia riconoscere, rispettare e promuovere i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Siamo solidali con tutte le persone vittime della violenza maschilista e razzista.
Siamo solidali con tutte le donne e gli uomini di volonta' buona che lottano contro maschilismo e razzismo.
Crediamo che maschilismo e razzismo siano crimini contro l'umanita'.
Occorre contrastare ed abolire la violenza maschilista e patriarcale.
Occorre contrastare ed abolire la violenza razzista.
*
E quindi siamo solidali con la ministra Cecile Kyenge. E siamo grati alla ministra Cecile Kyenge. Per la sua lotta - che e' anche la nostra - in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
2. INIZIATIVE. SCIOPERIAMO. PER FERMARE LA CULTURA DELLA VIOLENZA
[Riproponiamo ancora una volta il seguente appello che abbiamo ricevuto alcune settimane fa da Barbara Romagnoli (per contatti: duepunti2 at yahoo.it) e dal centro interculturale "Trama di terre" (per contatti: info at tramaditerre.org). Per contattare le promotrici dell'appello e aderire ad esso: scioperodonne2013 at gmail.com]
Scioperiamo. Per fermare la cultura della violenza
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Alla presidente della Camera, Laura Boldrini
Alla ministra delle Pari Opportunita', Josefa Idem
Alla segretaria della Confederazione Generale del Lavoro, Susanna Camusso
A tutte le donne delle istituzioni, delle arti e dei mestieri
A tutte noi
*
Pensavamo che l'uccisione di Fabiana, bruciata viva dal fidanzato sedicenne, esprimesse un punto di non ritorno. Invece no. L'insulto che e' stato rivolto alla ministra Cecile Kyenge - da un'altra donna - dice molto piu' di quanto non vogliamo ammettere. E di fronte ad una violenza verbale simile, non ci sono scuse o giustificazioni che tengano. Noi non siamo mai state silenziose, abbiamo sempre denunciato questi fatti, le violenze fisiche e quelle verbali. Ma non basta.
Non basta piu' il lavoro dei centri antiviolenza, fondamentale e prezioso. E non bastano le promesse di leggi che neanche arrivano. La ratifica della convenzione di Istanbul? Un passo importante, ma bisogna aspettare e aspettare. E noi non vogliamo piu' limitarci a lanciare appelli che raccolgono migliaia di firme ma restano solo sulla carta; a proclamarci indignate per una violenza che non accenna a smettere; a fare tavole rotonde, dibattiti politici, incontri. Adesso chiediamo di piu'.
Chiediamo di poter vivere in una societa' che vuole realmente cambiare la cultura che alimenta questa mentalita' maschilista, patriarcale, trasversale, acclarata e spesso occulta, che noi riteniamo totalmente responsabile della mancanza di rispetto per le donne, e che non fa nulla per fermare questo inutile e doloroso femminicidio italiano.
Chiediamo che la parola femminicidio non venga piu' sottovalutata, svilita, criticata. Perche' racconta di un fenomeno che ancora in troppi negano, o che sia qualcosa che non li riguarda. O addirittura che molte delle donne uccise o violate, in fondo in fondo, qualche sbaglio lo avevano fatto. Quanta disumanita' nel non voler vedere il nostro immenso lavoro, quello pagato e quello non pagato, il lavoro di cura e riproduttivo, il genio, la creativita', il ruolo multiforme delle donne.
Chiediamo di fermarci. A tutte: madri, sorelle, figlie, nonne, zie, compagne, amanti, mogli, operaie, commesse, maestre, infermiere, badanti, dirigenti, fornaie, dottoresse, farmaciste, studentesse, professoresse, ministre, contadine, sindacaliste, impiegate, scrittrici, attrici, giornaliste, registe, precarie, artiste, atlete, disoccupate, politiche, funzionarie, fisioterapiste, babysitter, veline, parlamentari, prostitute, autiste, cameriere, avvocate, segretarie.
Fermiamoci per 24 ore da tutto quello che normalmente facciamo. Proclamiamo uno sciopero generale delle donne che blocchi questo maledetto paese. Perche' sia chiaro che senza di noi, noi donne, non si va da nessuna parte. Senza il rispetto per la nostra autodeterminazione e il nostro corpo non c'e' societa' che tenga. Perche' la rabbia e il dolore, lo sconforto e l'indignazione, la denuncia e la consapevolezza, hanno bisogno di un gesto forte.
Scioperiamo per noi e per tutte le donne che ogni giorno rischiano la loro vita. Per le donne che verranno, per gli uomini che staranno loro accanto.
Unisciti a noi, firma e diffondi questo appello. Insieme, poi, decideremo una data.
scioperodonne2013 at gmail.com
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Barbara Romagnoli (giornalista freelance)
Adriana Terzo (giornalista freelance)
Tiziana Dal Pra (presidente del centro interculturale Trama di Terre)
3. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI LUGLIO 2013 (PARTE TERZA)
Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di luglio 2013.
4. "ESCLUSA DALLA STORIA". UN INCONTRO DI STUDIO A VITERBO
Si e' svolto la mattina di sabato 13 luglio 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio basato sul libro di Sheila Rowbotham, Esclusa dalla storia (Hidden from History, 1974; trad. it. Editori Riuniti, Roma 1977), che ricostruisce ed analizza le lotte per i diritti delle donne in Gran Bretagna dal Seicento agli anni Trenta del Novecento.
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Nel corso dell'incontro e' stato riassunto il contenuto dell'opera e ne sono stati letti e commentati alcuni brani.
L'opera storica di Sheila Rowbotham costituisce un contributo fondamentale per la ricostruzione delle esperienze e delle riflessioni del movimento di liberazione delle donne.
E le vicende del movimento delle donne in Gran Bretagna tra Seicento e Novecento, e particolarmente le esperienze del movimento suffragista, costituiscono una lezione e un lascito di fondamentale importanza per ogni persona impegnata nella lotta per i diritti umani di tutti gli esseri umani, nella lotta nonviolenta per la liberazione dell'umanita'.
Su altri lavori di Sheila Rowbotham, ed in particolare sul suo volume Donne, resistenza e rivoluzione (Women, Resistance and Revolution, 1972; trad. it. Einaudi, Torino 1976), si terra' prossimamente un altro incontro di studio.
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Sheila Rowbotham, nata a Leeds nel 1943, insegnante alla Workers' Education Association, impegnata nel Women's Liberation Workshop, e' una prestigiosa intellettuale socialista e femminista. Opere di Sheila Rowbotham: in italiano: Donne, resistenza e rivoluzione, Einaudi, Torino 1976; Esclusa dalla storia, Editori Riuniti, Roma 1977; in inglese: Women's Liberation and the New Politics, 1969; Women, Resistance and Revolution, 1973; Woman's Consciousness, Man's World, 1973; Hidden from History: 300 years of Women's Oppression and the Fight against it, Pluto, 1973; New World for Women: Stella Browne, Socialist Feminist, Pluto, 1977; Dutiful Daughters: Women Talk About Their Lives, con Jean McCrindle, Viking, 1977; The Past is Before Us: Feminism in Action since the 1960s, Harper Collins, 1989; Dignity and Daily Bread: New Forms of Economic Organization Among Poor Women in the Third World and the First, con Swasti Mitter, Routledge, 1993; Women in Movement: Feminism and Social Action, Routledge, 1993; Homeworkers Worldwide, Merlin Press, 1993; Women Encounter Technology: Changing Patterns of Employment in the Third World, con Swasti Mitter, Routledge, 1997; A Century of Women: The History of Women in Britain and the United States, Viking, 1997; Threads Through Time: Writings on History and Autobiography, Penguin, 1999; Promise of a Dream: Remembering the Sixties, Verso, 2000; Looking at Class: Film Television and the Working Class in Britain, con Huw Beynon, River Oram Press, 2001; Women Resist Globalization; Mobilizing for Livelihood and Rights, con Stephanie Linkogle, Zed Books, 2001; Edward Carpenter. A Life of Liberty and Love, Verso, 2008. Opere su Sheila Rowbotham: cfr. il fascicolo n. 14/1980 di "Nuova dwf", monografico sul tema Femminismo/socialismo partiti/movimento, che contiene ampi brani di un saggio della Rowbotham, tre interventi su di esso di Margherita Repetto, Giovanna Fiume, Mariella Gramaglia, ed altri materiali.
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Concludendo l'incontro, il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha evidenziato ancora una volta come il movimento di liberazione delle donne e' la corrente calda, l'esperienza cruciale di cio' che chiamiamo nonviolenza in cammino: essendo la lotta contro il sistema di potere maschilista e patriarcale la lotta decisiva per la liberazione dell'umanita' dal dominio della violenza e della menzogna; essendo la lotta contro il sistema di potere maschilista e patriarcale il cuore della lotta contro la guerra e contro il razzismo, contro lo sfruttamento e contro la distruzione della biosfera; essendo la lotta contro il sistema di potere maschilista e patriarcale il primo compito per ogni essere umano che voglia difendere e promuovere i diritti umani di tutti gli esseri umani, che voglia difendere il mondo vivente casa comune dell'umanita' intera, il mondo vivente di cui l'intera umanita' e' essa stessa parte.
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Le persone partecipanti all'incontro hanno rinnovato il loro persuaso sostegno a varie iniziative di pace, di solidarieta' e per i diritti: in particolare hanno espresso adesione all'iniziativa contro i cacciabombardieri F-35 e le navi da guerra del programma Fremm; all'iniziativa per la cessazione immediata della illegale ed insensata partecipazione italiana alla guerra in corso in Afghanistan; all'appello allo sciopero delle donne contro il femminicidio; alle iniziative contro il razzismo; all'appello per l'asilo ad Edward Snowden; alla richiesta di liberazione di Bradley Manning; alle iniziative promosse dall'"Associazione italiana medici per l'ambiente" a Viterbo per l'acqua potabile bene comune e diritto umano e per la difesa della biosfera.
I partecipanti all'incontro hanno altresi' nuovamente espresso gratitudine e solidarieta' alla ministra Cecile Kyenge; e ribadito il sostegno all'azione affinche' siano al piu' presto approvate leggi che riconoscano: che ogni persona che e' nata in Italia deve avere i diritti di ogni persona che e' nata in Italia; che ogni persona ha diritto a votare nel luogo in cui vive, lavora, paga le tasse, contribuisce al bene comune; che una persona puo' essere perseguita penalmente solo se commette un effettivo reato, non per il solo fatto di esistere; che i campi di concentramento vanno aboliti; che tutti gli esseri umani fanno parte dell'umanita'; che vi e' una sola umanita' in un unico mondo casa comune dell'umanita' intera. Ed affinche' siano al piu' presto abolite tutte le abominevoli misure razziste imposte in anni passati da precedenti governi, che violano la Costituzione della Repubblica Italiana e i diritti umani di tutti gli esseri umani.
I partecipanti all'incontro hanno infine espresso gratitudine e solidarieta' alla presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini: nell'esprimere pieno apprezzamento per il rigore morale, l'impegno civile e la correttezza istituzionale della presidente Boldrini hanno espresso altresi' la speranza che essa possa essere la prossima Presidente della Repubblica.
5. CESSARE DI FARE LA GUERRA, INIZIARE IL DISARMO
Cessare di fare la guerra.
Iniziare il disarmo.
Salvare le vite umane.
Vi e' una sola umanita'.
6. ADESIONE ALL'APPELLO AFFINCHE' EDWARD SNOWDEN NON SIA CONSEGNATO NELLE MANI DEI CARNEFICI DI GUANTANAMO E DI ABU GHRAIB
Aderiamo all'appello promosso dal "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo affinche' Edward Snowden non sia consegnato nelle mani dei carnefici di Guantanamo e di Abu Ghraib.
*
Il signor Edward Snowden ha pubblicamente rivelato attivita' segrete illegali del suo governo. Ed altre sembra apprestarsi a rivelarne se ne avra' la possibilita'. Il signor Edward Snowden ha denunciato dei crimini commessi dal suo governo contro il suo popolo, contro altri paesi, contro l'umanita'.
Il governo del suo paese non smentisce quanto denunciato dal signor Snowden, cosi' implicitamente ammettendo la veridicita' delle informazioni rese pubbliche; cerca invece di privare della liberta' la persona che ha denunciato evidenti abusi, flagranti reati.
Non solo la liberta', ma l'incolumita' e la vita stessa del signor Edward Snowden sono in pericolo.
Non si permetta che sia consegnato nelle mani dei carnefici di Guantanamo e di Abu Ghraib.
Non si permetta che subisca persecuzioni e torture.
Ogni paese retto da un ordinamento giuridico democratico, ad esempio l'Italia, ha il dovere di dare asilo al signor Snowden che lo ha richiesto; ha il dovere di adoperarsi per proteggerne la vita.
*
Ci opponiamo a tutte le uccisioni.
Ci opponiamo a tutte le persecuzioni.
Ci opponiamo a tutte le violazioni dei diritti umani.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
*
Le persone partecipanti all'incontro di studio su "Esclusa dalla storia" svoltosi a Viterbo il 13 luglio 2013
Viterbo, 13 luglio 2013
7. PER NATALIA GINZBURG, NELL'ANNIVERSARIO DELLA NASCITA
Si e' svolto domenica 14 luglio 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro in memoria di Natalia Ginzburg, di cui ricorre l'anniversario della nascita (l'illustre scrittrice e' nata a Palermo il 14 luglio 1916 e deceduta a Roma il 7 ottobre 1991).
Nel corso dell'incontro sono state lette alcune pagine sia dell'opera letteraria, sia degli interventi militanti.
*
Natalia Ginzburg, figlia dell'illustre scienziato Giuseppe Levi, e' nata a Palermo nel 1916 (ma la famiglia si trasferi' presto a Torino) in una famiglia di intellettuali che ha grandemente contribuito alla lotta contro il fascismo; moglie del martire antifascista Leone Ginzburg, sposo' poi in seconde nozze il grande anglista Gabriele Baldini; scrittrice tra le piu' grandi del Novecento, autorevole collaboratrice della casa editrice Einaudi, parlamentare, di profonda umanita' e forte impegno civile, e' deceduta a Roma nel 1991. Tra le opere di Natalia Ginzburg segnaliamo particolarmente l'autobiografico Lessico famigliare (che e' anche uno straordinario documento storico e di vita civile). Opere su Natalia Ginzburg: per un avvio: Luciana Marchionne Picchione, Natalia Ginzburg, La Nuova Italia, Firenze; Elena Clementelli, Invito alla lettura di Natalia Ginzburg, Mursia, Milano.
*
Concludendo l'incontro, il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha sottolineato come "questa grande indagatrice della solitudine e della storia, del cuore messo a nudo e delle muraglie familiari, della sofferenza e della dignita' umana; questa persona dall'orecchio finissimo e dallo sguardo acutissimo che da un'intonazione, da un movimento, sa percepire e restituire un'anima straziata, un labirinto di relazioni, una memoria e un progetto e uno scacco, una infinita disperazione e una serena disillusione, ed insieme un'esortazione al riconoscimento della comune umanita' e alle grandi virtu' che rendono la vita degna; questa scrittrice dalla scrittura perfetta come una sonata o una miniatura scacchistica, ed insieme intessuta di brusio e desolazione, e quindi omologa del mondo di tutti, lacero e sbiadito, smarrito e precipite; questa donna che con voce di donna difende e riscatta l'umanita' dolente: e' una delle maestre segrete e profonde della nonviolenza in cammino".
*
(...)
8. SE QUESTA INDIGNAZIONE E' AUTENTICA
E' bene che vi sia stata una indignazione corale per l'ultimo infame insulto razzista di un pessimo ex-ministro all'indirizzo di una ottima ministra in carica, la ministra Cecile Kyenge che tutte le persone ragionevoli ed oneste apprezzano e sostengono.
Se questa indignazione e' autentica, dovrebbe riguardare non solo le infami parole razziste, ma anche gli infami atti razzisti commessi negli scorsi anni da sciagurati governanti golpisti.
Se questa indignazione e' autentica, dovrebbe persuadere il Parlamento ad abolire al piu' presto le infami misure razziste scandalosamente tuttora presenti nel corpus legislativo.
*
Occorre rispettare la Costituzione della Repubblica Italiana che all'articolo 2 afferma che "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo" e all'articolo 10 afferma che "Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica".
Occorre abolire la persecuzione dei migranti.
Occorre abolire il cosiddetto "reato di clandestinita'".
Occorre abolire i campi di concentramento.
Occorre abolire le deportazioni.
Occorre abolire la schiavitu'.
Occorre consentire la libera circolazione di tutti gli esseri umani sull'unico pianeta casa comune dell'umanita' intera.
Ed occorre altresi' legiferare subito che ogni persona ha diritto a votare nel luogo in cui vive, lavora, paga le tasse, contribuisce al bene comune.
Ed occorre altresi' legiferare subito che ogni persona che e' nata in Italia deve avere i diritti di ogni persona che e' nata in Italia.
*
E' dovere di ogni persona decente e di ogni istituzione democratica opporsi alle parole razziste ed agli atti razzisti.
E' dovere di ogni persona decente e di ogni istituzione democratica difendere e promuovere i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Siano immediatamente abolite tutte le infami misure razziste imposte da precedenti sciagurati governi nel nostro paese.
9. UN APPELLO AL SENATO
Che voti contro il riarmo.
Che voti contro le uccisioni.
Meno armi, piu' vite umane salvate.
10. UNA RICHIESTA AL GOVERNO
Che decida l'immediata cessazione della illegale ed insensata partecipazione italiana alla guerra afgana.
Troppe persone sono gia' morte.
11. OGGI IN SENATO VOTARE CONTRO LE ARMI ASSASSINE
Inizia alle ore 17 oggi in Senato la discussione delle mozioni contro la costruzione e l'acquisto dei famigerati cacciabombardieri F-35 e di nuove navi da guerra.
Molte sono le ragioni per opporsi a queste nuove armi assassine, ma una ragione viene prima di tutte le altre: che sono armi assassine. Ovvero che servono a fare la guerra, ovvero che servono a uccidere gli esseri umani.
*
Ripetiamolo una volta ancora.
Indipendentemente da ogni altra considerazione occorre votare contro le armi assassine perche' sono assassine.
Indipendentemente da ogni altra considerazione occorre votare contro le armi assassine per salvare le vite umane.
*
La guerra e' nemica dell'umanita'.
Le armi servono a uccidere.
Il primo diritto di ogni essere umano e' il diritto a non essere ucciso.
Meno armi, piu' vite umane salvate.
12. OGGI IN SENATO IL VOTO SUI CACCIABOMBARDIERI F-35. CHE NON PREVALGA LA FURIA OMICIDA
Dopo il dibattito svoltosi nella seduta pomeridiana di ieri, il Senato ha rinviato ad oggi il voto sui cacciabombardieri F-35.
Che non prevalga la furia omicida.
*
La guerra e' nemica dell'umanita'.
Le armi servono a uccidere.
Il primo diritto di ogni essere umano e' il diritto a non essere ucciso.
Meno armi, piu' vite umane salvate.
13. CONTRO LA GUERRA, CONTRO IL RAZZISMO
Contro la guerra, contro il razzismo.
Contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.
Contro il riarmo, contro il femminicidio.
Contro la violenza maschilista e patriarcale.
Contro la violenza imperialista e totalitaria.
Contro la violenza schiavista ed ecocida.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
14. ALLA MINISTRA DEGLI ESTERI, PER L'ASILO AD EDWARD SNOWDEN PER SALVARGLI LA VITA
Alla Ministra degli Esteri
Per l'asilo ad Edward Snowden per salvargli la vita
Gentilissima Ministra degli Esteri,
lei conosce la vicenda di Edward Snowden, ma da quanto hanno riferito i mezzi d'informazione ci sembra che il governo italiano non abbia svolto una adeguata riflessione in merito.
Questa adeguata riflessione vorremmo sollecitare.
Crediamo infatti che i diritti, l'incolumita', la vita stessa di Edward Snowden siano in pericolo. Lei conosce quanto noi tragici precedenti storici e orribili vicende attuali.
L'Italia si adoperi per salvare la vita di Edward Snowden garantendogli asilo.
*
Alleghiamo di seguito il testo di un appello che riassume quelli che a noi sembrano essere i termini essenziali della questione.
Il signor Edward Snowden ha pubblicamente rivelato attivita' segrete illegali del suo governo. Ed altre sembra apprestarsi a rivelarne se ne avra' la possibilita'. Il signor Edward Snowden ha denunciato dei crimini commessi dal suo governo contro il suo popolo, contro altri paesi, contro l'umanita'.
Il governo del suo paese non smentisce quanto denunciato dal signor Snowden, cosi' implicitamente ammettendo la veridicita' delle informazioni rese pubbliche; cerca invece di privare della liberta' la persona che ha denunciato evidenti abusi, flagranti reati.
Non solo la liberta', ma l'incolumita' e la vita stessa del signor Edward Snowden sono in pericolo.
Non si permetta che sia consegnato nelle mani dei carnefici di Guantanamo e di Abu Ghraib.
Non si permetta che subisca persecuzioni e torture.
Ogni paese retto da un ordinamento giuridico democratico, ad esempio l'Italia, ha il dovere di dare asilo al signor Snowden che lo ha richiesto; ha il dovere di adoperarsi per proteggerne la vita.
Voglia gradire distinti saluti,
Peppe Sini, a nome del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo, 15 luglio 2013
15. NELL'ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DI WALTER BENJAMIN E DI NICOLA ABBAGNANO
Si e' svolto il 15 luglio 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro in memoria di Walter Benjamin e di Nicola Abbagnano, nell'anniversario della nascita di entrambi (Benjamin nacque il 15 luglio 1892 e mori' tragicamente il 26 settembre 1940; Abbagnano nacque il 15 luglio 1901 e mori' il 9 settembre 1990).
*
Walter Benjamin, nato a Berlino nel 1892, saggista di sconvolgente profondita', all'avvento del nazismo abbandona la Germania, si uccide nel 1940 al confine tra Francia e Spagna per sfuggire ai nazisti. Opere di Walter Benjamin: in italiano fondamentale e' la raccolta di saggi e frammenti Angelus novus, Einaudi, Torino; e quella che prende il titolo da L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilita' tecnica, Einaudi, Torino. Sempre presso Einaudi (che ha in corso la pubblicazione delle Opere, a cura di Giorgio Agamben) cfr. anche: Avanguardia e rivoluzione, Critiche e recensioni, Diario moscovita, Il concetto di critica nel romanticismo tedesco (Scritti 1919-1922), Il dramma barocco tedesco, Immagini di citta', Infanzia berlinese, Metafisica della gioventu' (Scritti 1910-1918), Ombre corte (Scritti 1928-1929), Parigi capitale del XIX secolo, Strada a senso unico, Sull'hascisch, Teologia e utopia (Carteggio 1933-1940 con Gershom Scholem), Tre drammi radiofonici, e le Lettere (1913-1940). Presso Adelphi cfr. la sua antologia di lettere commentate di autori del passato, Uomini tedeschi. Opere su Walter Benjamin: per la bibliografia: M. Brodersen, Walter Benjamin. Bibliografia critica generale (1913-1983), Aesthetica, Palermo 1984; R. Cavagna, Benjamin in Italia. Bibliografia italiana, 1956-1980, Sansoni, Firenze 1982. Saggi: cfr. almeno AA. VV. (a cura di Franco Rella), Materiali su Walter Benjamin, Venezia 1982; AA. VV., Paesaggi benjaminiani, fascicolo monografico della rivista "aut aut", nn. 189-190, 1982; AA. VV., Walter Benjamin. Tempo storia linguaggio, Editori Riuniti, Roma 1983; Hannah Arendt, Il pescatore di perle, Mondadori, Milano 1993 (saggio incluso anche in Hannah Arendt, Il futuro alle spalle, Il Mulino, Bologna); Fabrizio Desideri, Walter Benjamin. Il tempo e le forme, Editori Riuniti, Roma 1980; Hans Mayer, Walter Benjamin, Garzanti, Milano 1993; Gershom Scholem, Walter Benjamin e il suo angelo, Adelphi, Milano 1978; Gershom Scholem, Walter Benjamin. Storia di un'amicizia, Adelphi, Milano 1992. Cfr. anche Paolo Pullega, Commento alle "Tesi di filosofia della storia" di Walter Benjamin, Cappelli, Bologna 1980.
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Nicola Abbagnano, nato a Salerno nel 1901 e scomparso a Milano nel 1990, filosofo e docente universitario, ha elaborato una sua prospettiva filosofica definita "esistenzialismo positivo" (che si contrappone agli esiti nichilistici di altri autori di impostazione esistenzialistica), e' stato autore di numerosi studi filosofici, storici e critici. Opere di Nicola Abbagnano: segnaliamo in particolare il suo Dizionario di filosofia, e la monumentale Storia della filosofia. I testi fondamentali in cui si definisce la posizione filosofica di Abbagnano sono La struttura dell' esistenza (1939), Introduzione all'esistenzialismo (1942), Esistenzialismo positivo (1948), Possibilita' e liberta' (1956). Tra le opere su Nicola Abbagnano: per una prima ricognizione orientativa segnaliamo le indicazioni di Fabio Minazzi nella sua postfazione in Abbagnano, La saggezza della filosofia, Rusconi, Milano 1993. Cfr. anche Norberto Bobbio, Nicola Abbagnano, Massimiliano Boni Editore, Bologna 1989. Utili materiali biobibliografici sono nelle "Notizie minime della nonviolenza in cammino" n. 127 del 21 giugno 2007, ma ovviamente si veda innanzitutto l'utilissimo sito dedicato: www.nicolaabbagnano.it
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Nel corso dell'incontro sono state letti e commentati alcuni testi dei due pensatori, ed e' stato evidenziato l'immenso contributo di rischiaramento intellettuale, l'opera educativa di autentica formazione morale oltre che culturale, e l'esempio di probita' personale e di impegno civile dei due illustri filosofi.
Concludendo l'incontro, il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha svolto la seguente riflessione.
"Della dispersa opera benjaminiana, del suo magistero esercitato nelle forme piu' libere e liberanti, restano nella memoria di chi vi si e' accostato verita' espresse con un linguaggio di ineguagliabile densita' e luminosita', tale da rendere trasparenti alla coscienza, in virtu' di un'immagine folgorante e di una rastremata esegesi presentate e condotte con stilizzazione rigorosa e aggettante, ragionamenti e realta' di complessita' estrema, e nodi ineludibili della storia, del pensiero, della morale, della politica necessaria alla liberazione dell'umanita'.
Le opere di Abbagnano costituiscono uno degli esempi maggiori della filosofia non solo come amore del sapere ma come sapere dell'amore, ovvero rivolgimento amoroso verso l'intera civilta' umana ed impegno solidale con l'umanita' intera in difesa della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani: nella cura assoluta per la verita', nell'esercizio ermeneutico svolto con scrupolosa attenzione e piena fedelta' al pensiero dell'autore esaminato, nella disamina "sine ira ac studio" del concetto definito nelle sue diverse dimensioni ed implicazioni, nello svolgimento di un proprio discorso filosofico costantemente orientato al bene comune, nella metodologia rigorosa e nella maieutica paziente e liberante, l'azione pedagogica e l'opera filosofica di Abbagnano sono un cibo nutriente per ogni pensante persona.
La virtu' del sapere, e la conoscenza e quindi la scelta e la pratica della virtu', la testimonianza personale, sono lasciti grandi che questi uomini hanno donato per sempre all'umanita', all'umanita' in cammino lungo la via della comprensione, della civilta', della solidarieta'. Chiamiamo questa via, questa azione, questo impegno - via, azione e impegno contro tutte le menzogne e le violenze - col nome semplice e chiaro di nonviolenza in cammino".
*
(...)
16. ALLE SIGNORE SENATRICI, AI SIGNORI SENATORI: UNA LETTERA APPENA PRIMA DEL VOTO
Votare per le armi significa votare per la guerra, votare per uccidere gli esseri umani.
Votare contro le armi significa votare per la pace, votare per salvare gli esseri umani.
Possiate essere saggi. Possiate essere umani.
17. MASCHILISMO, RAZZISMO, MILITARISMO, FASCISMO
Le raccapriccianti vicende di questi tempi dimostrano una volta di piu' la continuita' tra maschilismo, razzismo, militarismo e fascismo.
Dimostrano una volta di piu' che unica e' la lotta contro il fascismo, contro il militarismo, contro il razzismo, contro il maschilismo.
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Vi e' una sola umanita'.
Tutti i diritti umani per tutti gli esseri umani.
18. L'UMANITA' SOLIDALE SI OPPONE ALLE ARMI ASSASSINE
L'umanita' solidale si oppone alle armi assassine.
La legge che salva le vite si oppone alle armi assassine.
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Costruire, comprare, usare le armi assassine costituisce un'unica catena di azioni il cui esito e' l'uccisione di esseri umani.
Costruire, comprare, usare le armi assassine e' un unico crimine contro l'umanita'.
19. CONTRO LA POLITICA STRAGISTA, LA NECESSITA' DELLA NONVIOLENZA
Il voto del Senato ha confermato quello della Camera dei Deputati: la maggioranza che sostiene il governo ha votato a favore dei cacciabombardieri F-35, ha votato a favore delle armi assassine, ha votato a favore delle guerre e delle stragi.
Mentre l'Italia continua illegalmente ed insensatamente a partecipare alla guerra terrorista e stragista in Afghanistan.
Mentre il razzismo istituzionale continua a provocare nel Mediterraneo il massacro silenzioso di vittime innocenti, continua a favoreggiare la riduzione in schiavitu' di vittime innocenti, continua a imprigionare nei campi di concentramento vittime innocenti, continua a deportare vittime innocenti.
Sempre piu' evidente e' che occorre un'altra politica: la politica della nonviolenza.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
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Diciamolo chiaro: dobbiamo cominciare a lavorare alla presentazione delle liste della sinistra della nonviolenza alle prossime elezioni politiche; e prima queste elezioni ci saranno, meglio e'.
Cominciare a lavorare alla presentazione delle liste della sinistra della nonviolenza come parte decisiva di un fronte democratico ampio - un fronte democratico ampio come fu il Cln nella lotta contro il nazifascismo - che si opponga alla destra golpista, neofascista, filomafiosa, razzista e corruttrice berlusconiana e la sconfigga una volta per tutte.
La nonviolenza deve diventare programma di governo. Un programma di governo femminista, ecologista, socialista e libertario. Un programma di governo per i diritti umani di tutti gli esseri umani e per la difesa della biosfera.
Un programma di governo centrato sulle quattro "fondamentali direttrici d'azione" della Carta del Movimento Nonviolento: "1. l'opposizione integrale alla guerra; 2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione; 3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario; 4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo".
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
20. "COMMESSE PRODUTTIVE"
Il Senato ha confermato la costruzione e l'acquisto dei famigerati cacciabombardieri F-35 predisposti per recare armamento atomico.
il Ministro della Guerra intervenendo nel dibattito ha dichiarato che bisogna persistere nel programma dei cacciabombardieri predisposti per recare armamento atomico perche' "ove perdessimo la posizione acquisita altri Paesi potrebbero rimpiazzarci nelle commesse produttive" (cosi' testualmente riferisce l'agenzia di stampa Adnkronos).
Dall'assassinio considerato come una delle belle arti alle stragi belliche considerate come categoria merceologica.
21. NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA, COMMEMORATO HEINRICH BOELL A VITERBO
Si e' svolto la mattina di martedi' 16 luglio 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro in memoria di Heinrich Boell, nell'anniversario della scomparsa avvenuta il 16 luglio 1985.
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Heinrich Boell e' nato a Colonia nel 1917, testimone degli orrori del secolo, uomo di tenace, intransigente impegno morale e civile, una delle figure piu belle dell'impegno per la pace e la dignita' umana. Premio Nobel per la letteratura nel 1972. E' scomparso nel 1985. La sua bonta' dovrebbe passare in proverbio. Opere di Heinrich Boell: tra le opere di narrativa (che sono sempre anche di testimonianza) piu' volte ristampate: Il treno era in orario (Mondadori), Viandante, se giungi a Spa. (Mondadori), Dov'eri, Adamo? (Bompiani), E non disse nemmeno una parola (Mondadori), Racconti umoristici e satirici (Bompiani), Il nano e la bambola (Einaudi), Opinioni di un clown (Mondadori), Foto di gruppo con signora (Einaudi), L'onore perduto di Katharina Blum (Einaudi), Vai troppo spesso a Heidelberg (Einaudi), Assedio preventivo (Einaudi), Il legato (Einaudi), La ferita (Einaudi), Donne con paesaggio fluviale (Einaudi). Tra le raccolte di saggi e interventi: Rosa e dinamite, Einaudi, Torino 1979; Lezioni francofortesi, Linea d'ombra, Milano 1990; Terreno minato, Bompiani, Milano 1990; Fraternita' difficile, Edizioni e/o, Roma 1999. Opere su Heinrich Boell: Italo Alighiero Chiusano, Heinrich Boell, La Nuova Italia, Firenze 1974; Lucia Borghese, Invito alla lettura di Boell, Mursia, Milano 1990. Si vedano anche i testi di Cristina Ricci ne "La nonviolenza e' in cammino", nn. 1484-1486, e "La domenica della nonviolenza", n. 100.
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Nel corso dell'incontro sono state letti e commentati alcuni testi narrativi e saggistici del grande militante pacifista ed antirazzista, dello strenuo difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani, dell'uomo buono che mai si arrese al male.
Concludendo l'incontro, il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha ricordato la straordinaria importanza dell'opera dello scrittore pacifista ed antifascista tedesco per la sua stessa personale formazione: "Leggendo Boell si scopre che e' sempre possibile scegliere il bene. Leggendo Boell si scopre che non vi e' solo un'umanita' schiacciata dalla violenza, dalla sofferenza, dalla sventura, ma vi e' anche un'umanita' generosa e coraggiosa che alla violenza si oppone, che ai sofferenti presta soccorso, che alle sventure cerca di porre rimedio, che promuove la lotta delle vittime affinche' finisca ogni oppressione; e questa umanita' sofferente e questa umanita' generosa sono una stessa umanita', incarnata in ogni singola persona. Leggendo Boell si scopre che proprio qui ed oggi e' il luogo e il momento di combattere con la scelta della nonviolenza contro il maschilismo, il militarismo, il razzismo, il fascismo; il luogo e il momento di combattere con la forza della verita' per i diritti umani di tutti gli esseri umani. Leggendo Boell si scopre che la nonviolenza e' sempre in cammino. Leggendo Boell si scopre che la nonviolenza e' piu' forte del male, poiche' essa e' la stessa umanita' che si riconosce nella sua dignita', solidarieta', liberta' liberatrice".
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I partecipanti all'incontro hanno espresso il loro persuaso sostegno a varie iniziative di pace, di solidarieta' e per i diritti:
a) all'iniziativa contro i cacciabombardieri F-35 e le navi da guerra del programma Fremm;
b) all'iniziativa per la cessazione immediata della illegale ed insensata partecipazione italiana alla guerra in corso in Afghanistan;
c) all'appello allo sciopero delle donne contro il femminicidio;
d) all'appello per l'asilo ad Edward Snowden;
e) alla richiesta di liberazione di Bradley Manning;
f) all'impegno affinche' siano abolite al piu' presto le infami misure razziste imposte da precedenti governi golpisti: ed in particolare affinche':
- sia rispettata la Costituzione della Repubblica Italiana che all'articolo 2 afferma che "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo" e all'articolo 10 afferma che "Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica";
- cessi la persecuzione dei migranti;
- sia abolito il cosiddetto "reato di clandestinita'";
- siano aboliti i campi di concentramento;
- siano abolite le deportazioni;
- cessi la schiavitu';
- sia consentita la libera circolazione di tutti gli esseri umani sull'unico pianeta casa comune dell'umanita' intera;
- sia legiferato subito che ogni persona ha diritto a votare nel luogo in cui vive, lavora, paga le tasse, contribuisce al bene comune;
- sia legiferato subito che ogni persona che e' nata in Italia deve avere i diritti di ogni persona che e' nata in Italia.
I partecipanti all'incontro hanno altresi' espresso profonda gratitudine e persuasa solidarieta' alla ministra Cecile Kyenge e pieno sostegno al suo impegno per i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Ugualmente hanno espresso gratitudine e solidarieta' anche alla presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini, e formulato l'auspicio che essa possa essere la prossima Presidente della Repubblica.
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Nel ricordo di Heinrich Boell continui la lotta contro tutte le menzogne e le violenze.
Nel ricordo di Heinrich Boell la nonviolenza e' in cammino.
22. UN INCONTRO DI STUDIO SU RAZZISMO, TOTALITARISMO E SHOAH
Si e' svolto nel pomeriggio e nella serata di martedi' 16 luglio 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio su "Razzismo, totalitarismo e Shoah: dalla memoria dell'orrore, dal ricordo delle innumerevoli vittime innocenti, dagli esempi luminosi di dignita' umana e di resistenza eroica contro l'abominevole macchina dello sterminio, scaturisca piu' consapevole e piu' forte l'impegno oggi necessario in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani".
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NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE
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Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
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Numero 457 delll'11 agosto 2013
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