Telegrammi. 1362



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1362 del 10 agosto 2013

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Quando ripenso ad Auschwitz, ad Hiroshima e Nagasaki

2. Segnalazioni librarie

3. La "Carta" del Movimento Nonviolento

4. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. QUANDO RIPENSO AD AUSCHWITZ, AD HIROSHIMA E NAGASAKI

 

Quando ripenso ad Auschwitz, ad Hiroshima e Nagasaki, ed invecchiando ci penso sempre di piu', mi chiedo come sia possibile che dopo di allora l'umanita' non abbia deciso una volta per tutte di far cessare tutte le uccisioni e le persecuzioni.

Come sia possibile che dopo di allora l'umanita' non abbia deciso una volta per tutte di abolire le guerre, gli eserciti e le armi.

Come sia possibile che dopo di allora si sia continuato a massacrarci, e si sia giunti al punto in cui siamo: che stiamo palesemente, alacremente distruggendo non solo la civilta' umana, il genere umano, ma la stessa biosfera.

Tanta storia, tanta intelligenza, per arrivare a questo orrore?

No. Non posso accettarlo.

Occorre dedicare tutte le nostre forze ad abolire le guerre, gli eserciti e le armi.

Occorre dedicare tutte le nostre forze a far cessare tutte le uccisioni e le persecuzioni.

Occorre dedicare tutte le nostre forze ad agire per la salvezza della civilta' umana, del genere umano, della stessa biosfera.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

*

Quando ripenso ad Auschwitz, ad Hiroshima e Nagasaki, ed invecchiando ci penso sempre di piu', mi confermo nella persuasione del dovere di dedicare tutte le nostre forze al compito fondamentale dell'ora presente dell'umanita'.

La scelta della nonviolenza e' il compito fondamentale dell'ora presente dell'umanita'.

La scelta della nonviolenza, che sola puo' salvare l'umanita'.

 

2. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- AA. VV., Luoghi e oggetti della morte, Savelli, Roma 1979, pp. 142.

- Philippe Aries, Storia della morte in Occidente dal Medioevo ai giorni nostri, Rizzoli, Milano 1978, pp. 264.

- Philippe Aries, L'uomo e la morte dal medioevo a oggi, Laterza, Roma-Bari 1980, Mondadori, Milano 1992, pp. VIII + 772.

- Zygmunt Bauman, Mortalita', immortalita' e altre strategie di vita, Il Mulino, Bologna 1995, 2012, pp. 278 (la prima edizione italiana, del 1995, aveva per titolo Il teatro dell'immortalita').

- Simone de Beauvoir, Una morte dolcissima, Einaudi, Torino 1966, 2001, pp. 112.

- Francesco Campione, Maria Teresa Palmieri, Dialoghi sulla morte con Philippe Aries, Raymond Aron, Renzo Canestrari, Franco Fornari, Enzo Melandri, Ginette Raimbault, Louis Vincent Thomas, Cappelli, Bologna 1982, pp. 222.

- Ernesto De Martino, La fine del mondo, Einaudi, Torino 1977, 2002, pp. XXXIV + 730.

- Norbert Elias, La solitudine del morente, Il Mulino, Bologna 1985, 1992, pp. 120.

- Robert Hertz, Sulla rappresentazione collettiva della morte, Savelli, Roma 1978, pp. 158.

- Hans Kung, Walter Jens, Della dignita' del morire, Rcs, Milano 1996, 2010, pp. 188.

- Thomas Mann, La morte a Venezia, in Id., Racconti, Bompiani, Milano 1968, 1984, pp. XXX + 474.

- Edgar Morin, L'uomo e la morte, Newton Compton, Roma 1980, pp. 318.

- Lev Tolstoj, La morte di Ivan Ilich, Vallecchi, Firenze 1961, Rizzoli, Milano 1976, pp. 94.

 

3. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

4. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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