I signori nipotini del Ku Klux Klan



 

I SIGNORI NIPOTINI DEL KU KLUX KLAN

 

I signori nipotini del Ku Klux Klan si irritano del fatto che una ministra della Repubblica non vada a rendere omaggio al loro raduno.

Dovrebbero piuttosto gioire di trovarsi ancora a piede libero, i signori nipotini del Ku Klux Klan.

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E' infatti sommamente sorprendente, e segno inequivocabile di barbarie, che gli adepti di questa sciagurata associazione a delinquere razzista e schiavista abbiano potuto ripetutamente governare lungo un ventennio il nostro paese ed imporre misure criminali ed assassine, veri e propri crimini contro l'umanita'. E che mantengano tuttora cariche pubbliche di grande importanza, cosa che ai criminali dovrebbe essere proibita. E che non siano ancora stati perseguiti ai sensi di legge per i crimini loro.

Ed e' altrettanto sommamente sorprendente, e segno inequivocabile di barbarie, che il ceto politico tutto ed i facitori di opinione attraverso i mass-media della societa' dello spettacolo - e delle quotidiane stragi - continuino a considerarli rispettabili interlocutori e ad oscenamente riverirli.

Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'. Un'organizzazione razzista non e' una forza politica democratica: per la contradizion che nol consente. Un'organizzazione razzista e' un'associazione a delinquere.

Queste cose occorre pur dirle. Questa infamia va pur smascherata. Questo orrore va pur contrastato.

 

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

 

Viterbo, 3 agosto 2013

 

Mittente: "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: nbawac at tin.it e centropacevt at gmail.com , web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/