Telegrammi. 1337
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- Date: Mon, 15 Jul 2013 23:43:20 +0200 (CEST)
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 1337 del 16 luglio 2013
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com
Sommario di questo numero:
1. Oggi in Senato il voto sui cacciabombardieri F-35. Che non prevalga la furia omicida
2. Contro la guerra, contro il razzismo
3. Alla Ministra degli Esteri, per l'asilo ad Edward Snowden per salvargli la vita
4. Nell'anniversario della nascita di Walter Benjamin e di Nicola Abbagnano
5. La "Carta" del Movimento Nonviolento
6. Per saperne di piu'
1. APPELLI. OGGI IN SENATO IL VOTO SUI CACCIABOMBARDIERI F-35. CHE NON PREVALGA LA FURIA OMICIDA
Dopo il dibattito svoltosi nella seduta pomeridiana di ieri, il Senato ha rinviato ad oggi il voto sui cacciabombardieri F-35.
Che non prevalga la furia omicida.
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La guerra e' nemica dell'umanita'.
Le armi servono a uccidere.
Il primo diritto di ogni essere umano e' il diritto a non essere ucciso.
Meno armi, piu' vite umane salvate.
2. EDITORIALE. CONTRO LA GUERRA, CONTRO IL RAZZISMO
Contro la guerra, contro il razzismo.
Contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.
Contro il riarmo, contro il femminicidio.
Contro la violenza maschilista e patriarcale.
Contro la violenza imperialista e totalitaria.
Contro la violenza schiavista ed ecocida.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
3. DOCUMENTAZIONE. ALLA MINISTRA DEGLI ESTERI, PER L'ASILO AD EDWARD SNOWDEN PER SALVARGLI LA VITA
Alla Ministra degli Esteri
Per l'asilo ad Edward Snowden per salvargli la vita
Gentilissima Ministra degli Esteri,
lei conosce la vicenda di Edward Snowden, ma da quanto hanno riferito i mezzi d'informazione ci sembra che il governo italiano non abbia svolto una adeguata riflessione in merito.
Questa adeguata riflessione vorremmo sollecitare.
Crediamo infatti che i diritti, l'incolumita', la vita stessa di Edward Snowden siano in pericolo. Lei conosce quanto noi tragici precedenti storici e orribili vicende attuali.
L'Italia si adoperi per salvare la vita di Edward Snowden garantendogli asilo.
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Alleghiamo di seguito il testo di un appello che riassume quelli che a noi sembrano essere i termini essenziali della questione.
Il signor Edward Snowden ha pubblicamente rivelato attivita' segrete illegali del suo governo. Ed altre sembra apprestarsi a rivelarne se ne avra' la possibilita'. Il signor Edward Snowden ha denunciato dei crimini commessi dal suo governo contro il suo popolo, contro altri paesi, contro l'umanita'.
Il governo del suo paese non smentisce quanto denunciato dal signor Snowden, cosi' implicitamente ammettendo la veridicita' delle informazioni rese pubbliche; cerca invece di privare della liberta' la persona che ha denunciato evidenti abusi, flagranti reati.
Non solo la liberta', ma l'incolumita' e la vita stessa del signor Edward Snowden sono in pericolo.
Non si permetta che sia consegnato nelle mani dei carnefici di Guantanamo e di Abu Ghraib.
Non si permetta che subisca persecuzioni e torture.
Ogni paese retto da un ordinamento giuridico democratico, ad esempio l'Italia, ha il dovere di dare asilo al signor Snowden che lo ha richiesto; ha il dovere di adoperarsi per proteggerne la vita.
Voglia gradire distinti saluti,
Peppe Sini, a nome del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo, 15 luglio 2013
4. INCONTRI. NELL'ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DI WALTER BENJAMIN E DI NICOLA ABBAGNANO
Si e' svolto il 15 luglio 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro in memoria di Walter Benjamin e di Nicola Abbagnano, nell'anniversario della nascita di entrambi (Benjamin nacque il 15 luglio 1892 e mori' tragicamente il 26 settembre 1940; Abbagnano nacque il 15 luglio 1901 e mori' il 9 settembre 1990).
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Walter Benjamin, nato a Berlino nel 1892, saggista di sconvolgente profondita', all'avvento del nazismo abbandona la Germania, si uccide nel 1940 al confine tra Francia e Spagna per sfuggire ai nazisti. Opere di Walter Benjamin: in italiano fondamentale e' la raccolta di saggi e frammenti Angelus novus, Einaudi, Torino; e quella che prende il titolo da L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilita' tecnica, Einaudi, Torino. Sempre presso Einaudi (che ha in corso la pubblicazione delle Opere, a cura di Giorgio Agamben) cfr. anche: Avanguardia e rivoluzione, Critiche e recensioni, Diario moscovita, Il concetto di critica nel romanticismo tedesco (Scritti 1919-1922), Il dramma barocco tedesco, Immagini di citta', Infanzia berlinese, Metafisica della gioventu' (Scritti 1910-1918), Ombre corte (Scritti 1928-1929), Parigi capitale del XIX secolo, Strada a senso unico, Sull'hascisch, Teologia e utopia (Carteggio 1933-1940 con Gershom Scholem), Tre drammi radiofonici, e le Lettere (1913-1940). Presso Adelphi cfr. la sua antologia di lettere commentate di autori del passato, Uomini tedeschi. Opere su Walter Benjamin: per la bibliografia: M. Brodersen, Walter Benjamin. Bibliografia critica generale (1913-1983), Aesthetica, Palermo 1984; R. Cavagna, Benjamin in Italia. Bibliografia italiana, 1956-1980, Sansoni, Firenze 1982. Saggi: cfr. almeno AA. VV. (a cura di Franco Rella), Materiali su Walter Benjamin, Venezia 1982; AA. VV., Paesaggi benjaminiani, fascicolo monografico della rivista "aut aut", nn. 189-190, 1982; AA. VV., Walter Benjamin. Tempo storia linguaggio, Editori Riuniti, Roma 1983; Hannah Arendt, Il pescatore di perle, Mondadori, Milano 1993 (saggio incluso anche in Hannah Arendt, Il futuro alle spalle, Il Mulino, Bologna); Fabrizio Desideri, Walter Benjamin. Il tempo e le forme, Editori Riuniti, Roma 1980; Hans Mayer, Walter Benjamin, Garzanti, Milano 1993; Gershom Scholem, Walter Benjamin e il suo angelo, Adelphi, Milano 1978; Gershom Scholem, Walter Benjamin. Storia di un'amicizia, Adelphi, Milano 1992. Cfr. anche Paolo Pullega, Commento alle "Tesi di filosofia della storia" di Walter Benjamin, Cappelli, Bologna 1980.
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Nicola Abbagnano, nato a Salerno nel 1901 e scomparso a Milano nel 1990, filosofo e docente universitario, ha elaborato una sua prospettiva filosofica definita "esistenzialismo positivo" (che si contrappone agli esiti nichilistici di altri autori di impostazione esistenzialistica), e' stato autore di numerosi studi filosofici, storici e critici. Opere di Nicola Abbagnano: segnaliamo in particolare il suo Dizionario di filosofia, e la monumentale Storia della filosofia. I testi fondamentali in cui si definisce la posizione filosofica di Abbagnano sono La struttura dell' esistenza (1939), Introduzione all'esistenzialismo (1942), Esistenzialismo positivo (1948), Possibilita' e liberta' (1956). Tra le opere su Nicola Abbagnano: per una prima ricognizione orientativa segnaliamo le indicazioni di Fabio Minazzi nella sua postfazione in Abbagnano, La saggezza della filosofia, Rusconi, Milano 1993. Cfr. anche Norberto Bobbio, Nicola Abbagnano, Massimiliano Boni Editore, Bologna 1989. Utili materiali biobibliografici sono nelle "Notizie minime della nonviolenza in cammino" n. 127 del 21 giugno 2007, ma ovviamente si veda innanzitutto l'utilissimo sito dedicato: www.nicolaabbagnano.it
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Nel corso dell'incontro sono state letti e commentati alcuni testi dei due pensatori, ed e' stato evidenziato l'immenso contributo di rischiaramento intellettuale, l'opera educativa di autentica formazione morale oltre che culturale, e l'esempio di probita' personale e di impegno civile dei due illustri filosofi.
Concludendo l'incontro, il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha svolto la seguente riflessione.
"Della dispersa opera benjaminiana, del suo magistero esercitato nelle forme piu' libere e liberanti, restano nella memoria di chi vi si e' accostato verita' espresse con un linguaggio di ineguagliabile densita' e luminosita', tale da rendere trasparenti alla coscienza, in virtu' di un'immagine folgorante e di una rastremata esegesi presentate e condotte con stilizzazione rigorosa e aggettante, ragionamenti e realta' di complessita' estrema, e nodi ineludibili della storia, del pensiero, della morale, della politica necessaria alla liberazione dell'umanita'.
Le opere di Abbagnano costituiscono uno degli esempi maggiori della filosofia non solo come amore del sapere ma come sapere dell'amore, ovvero rivolgimento amoroso verso l'intera civilta' umana ed impegno solidale con l'umanita' intera in difesa della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani: nella cura assoluta per la verita', nell'esercizio ermeneutico svolto con scrupolosa attenzione e piena fedelta' al pensiero dell'autore esaminato, nella disamina "sine ira ac studio" del concetto definito nelle sue diverse dimensioni ed implicazioni, nello svolgimento di un proprio discorso filosofico costantemente orientato al bene comune, nella metodologia rigorosa e nella maieutica paziente e liberante, l'azione pedagogica e l'opera filosofica di Abbagnano sono un cibo nutriente per ogni pensante persona.
La virtu' del sapere, e la conoscenza e quindi la scelta e la pratica della virtu', la testimonianza personale, sono lasciti grandi che questi uomini hanno donato per sempre all'umanita', all'umanita' in cammino lungo la via della comprensione, della civilta', della solidarieta'. Chiamiamo questa via, questa azione, questo impegno - via, azione e impegno contro tutte le menzogne e le violenze - col nome semplice e chiaro di nonviolenza in cammino".
*
I partecipanti all'incontro hanno espresso il loro persuaso sostegno a varie iniziative di pace, di solidarieta' e per i diritti:
a) all'iniziativa contro i cacciabombardieri F-35 e le navi da guerra del programma Fremm;
b) all'iniziativa per la cessazione immediata della illegale ed insensata partecipazione italiana alla guerra in corso in Afghanistan;
c) all'appello allo sciopero delle donne contro il femminicidio;
d) all'appello per l'asilo ad Edward Snowden;
e) alla richiesta di liberazione di Bradley Manning;
f) all'impegno affinche' siano abolite al piu' presto le infami misure razziste imposte da precedenti governi golpisti: ed in particolare affinche':
- sia rispettata la Costituzione della Repubblica Italiana che all'articolo 2 afferma che "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo" e all'articolo 10 afferma che "Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica";
- cessi la persecuzione dei migranti;
- sia abolito il cosiddetto "reato di clandestinita'";
- siano aboliti i campi di concentramento;
- siano abolite le deportazioni;
- cessi la schiavitu';
- sia consentita la libera circolazione di tutti gli esseri umani sull'unico pianeta casa comune dell'umanita' intera;
- sia legiferato subito che ogni persona ha diritto a votare nel luogo in cui vive, lavora, paga le tasse, contribuisce al bene comune;
- sia legiferato subito che ogni persona che e' nata in Italia deve avere i diritti di ogni persona che e' nata in Italia.
I partecipanti all'incontro hanno altresi' espresso profonda gratitudine e persuasa solidarieta' alla ministra Cecile Kyenge e pieno sostegno al suo impegno per i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Ugualmente hanno espresso gratitudine e solidarieta' anche alla presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini, e formulato l'auspicio che essa possa essere la prossima Presidente della Repubblica.
5. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
6. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 1337 del 16 luglio 2013
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