La pace subito. 25



 

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LA PACE SUBITO

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Per la cessazione immediata della illegale ed insensata partecipazione italiana alla guerra in corso in Afghanistan

Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

Numero 25 del 7 luglio 2013

 

In questo numero:

1. Thomas More e Max Horkheimer commemorati a Viterbo nell'anniversario della morte

2. Proposta di una lettera aperta da inviare al Presidente del Consiglio dei Ministri per la cessazione della illegale ed insensata partecipazione italiana alla guerra in corso in Afghanistan

3. Alcuni indirizzi e-mail cui inviare la lettera aperta

4. La ragione delle ragioni per cui chiediamo al Senato di votare il 10 luglio contro la costruzione e l'acquisto dei famigerati cacciabombardieri F-35 e delle nuove navi da guerra

 

1. INCONTRI. THOMAS MORE E MAX HORKHEIMER COMMEMORATI A VITERBO NELL'ANNIVERSARIO DELLA MORTE

 

Si e' svolto la mattina di domenica 7 luglio 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio dedicato a Thomas More (Tommaso Moro) ed a Max Horkheimer.

Thomas More, il grande intellettuale rinascimentale amico di Erasmo da Rotterdam, l'autore dell'Utopia, il magistrato e statista che fu fatto uccidere il 7 (secondo altre fonti il 6) luglio 1535 da Enrico VIII perche' obiettore di coscienza alle sue volonta'.

Max Horkheimer, uno dei grandi filosofi della scuola di Francoforte, l'acuto critico della "ragione strumentale", costretto all'esilio dal nazismo, deceduto il 7 luglio 1973.

La coincidenza delle date di morte ha offerto l'occasione per commemorare insieme i due grandi pensatori e testimoni della resistenza contro la violenza del potere, della lotta per la dignita' umana, della scelta della verita' e della fedelta' all'umanita'.

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La parte principale dell'incontro e' stata dedicata alla lettura ed al commento di alcuni brani dall'Utopia di Moro e da Eclisse della regione e Dialettica dell'illuminismo di Horkheimer (quest'ultimo capolavoro scritto in collaborazione con Theodor W. Adorno).

Il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha evidenziato la decisivita' ed ineludibilita' delle riflessioni contenute nelle opere citate; ed altresi' la decisivita' ed ineludibilita' della testimonianza esistenziale dei due pensatori nella loro opposizione alla violenza del potere, nella loro denuncia della hybris del potere, nel loro impegno di verita'.

Thomas More e Max Horkheimer, le loro cruciali scelte e le loro fondamentali opere, restano pietre di paragone per ogni ragionamento di teoria politica e sociale, per ogni concreta riflessione morale sui compiti dell'ora.

Thomas More e Max Horkheimer restano due maestri del primato della coscienza, della scelta della resistenza, della nonviolenza in cammino.

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I partecipanti all'incontro, come di consueto, hanno attualizzato il messaggio delle opere lette e degli autori commemorati, e cosi', coerentemente con la meditazione, la testimonianza e il lascito di Thomas More e di Max Horkheimer, hanno espresso sostegno a varie iniziative di pace, di solidarieta' e per i diritti in questo momento in corso.

In particolare hanno espresso adesione all'iniziativa contro i cacciabombardieri F-35 e le navi da guerra del programma Fremm; all'iniziativa per la cessazione immediata della illegale ed insensata partecipazione italiana alla guerra in corso in Afghanistan; all'appello allo sciopero delle donne contro il femminicidio; alle iniziative contro il razzismo; all'appello per l'asilo ad Edward Snowden; alla richiesta di liberazione di Bradley Manning; alle iniziative promosse dall'"Associazione italiana medici per l'ambiente" a Viterbo per l'acqua potabile bene comune e diritto umano e per la difesa della biosfera.

I partecipanti all'incontro hanno altresi' nuovamente espresso gratitudine e solidarieta' alla ministra Cecile Kyenge; e ribadito il sostegno all'azione affinche' siano al piu' presto approvate leggi che riconoscano: che ogni persona che e' nata in Italia deve avere i diritti di ogni persona che e' nata in Italia; che ogni persona ha diritto a votare nel luogo in cui vive, lavora, paga le tasse, contribuisce al bene comune; che una persona puo' essere perseguita penalmente solo se commette un effettivo reato, non per il solo fatto di esistere; che i campi di concentramento vanno aboliti; che tutti gli esseri umani fanno parte dell'umanita'; che vi e' una sola umanita' in un unico mondo casa comune dell'umanita' intera. Ed affinche' siano al piu' presto abolite tutte le abominevoli misure razziste imposte in anni passati da precedenti governi, che violano la Costituzione della Repubblica Italiana e i diritti umani di tutti gli esseri umani.

I partecipanti all'incontro hanno infine espresso gratitudine e solidarieta' alla presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini, bersaglio di nuove ignobili aggressioni da parte della destra eversiva. Nell'esprimere pieno apprezzamento per il rigore morale, l'impegno civile e la correttezza istituzionale della presidente Boldrini si esprime altresi' l'auspicio che essa possa presto essere la prossima Presidente della Repubblica.

 

2. INIZIATIVE. PROPOSTA DI UNA LETTERA APERTA DA INVIARE AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI PER LA CESSAZIONE DELLA ILLEGALE ED INSENSATA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA IN CORSO IN AFGHANISTAN

 

Egregio Presidente del Consiglio dei Ministri,

non passa giorno senza che dall'Afghanistan giunga notizia di massacri.

Innumerevoli esseri umani sono gia' morti e continuano a morire vittime di una guerra scellerata e insensata che nessuno puo' illudersi di vincere.

Una guerra scellerata e insensata cui l'Italia partecipa da oltre dieci anni in flagrante violazione della Costituzione della Repubblica Italiana.

Una guerra illegale in cui sono morti anche decine di italiani.

Una guerra costosissima, in cui per uccidere degli esseri umani si sperperano da decenni immense risorse economiche che dovrebbero essere utilizzate invece in difesa ed a promozione della vita, della dignita' e dei diritti degli esseri umani.

Lei queste cose le sa gia'.

Faccia dunque l'unica cosa legittima e ragionevole, moralmente decente, necessaria ed urgente: decida la cessazione immediata della partecipazione italiana alla guerra; ed impegni concretamente il nostro paese per la fine della guerra, per il disarmo e la smilitarizzazione del conflitto, per salvare le vite anziche' sopprimerle.

Cessi di essere complice della criminale violazione della Costituzione italiana.

Cessi di essere complice dello sperpero di enormi risorse economiche a fini di morte.

Cessi di essere complice di innumerevoli omicidi.

Cessi di essere complice di questo orrore.

In quanto capo del governo lei e' ora il primo responsabile di una decisione ineludibile: facendo proseguire la partecipazione italiana alla guerra afgana lei e' tra i principali colpevoli delle uccisioni; facendo cessare la partecipazione italiana alla guerra afgana lei puo' diventare un esempio di buona politica, di rispetto del diritto, di agire morale.

Se queste parole la raggiungono, vi rifletta.

E sappia decidersi a fare la cosa giusta: solo la pace salva le vite. La guerra e' nemica dell'umanita'.

Faccia cessare il nostro massacro quotidiano.

Distinti saluti,

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Luogo e data

Indirizzo del mittente

 

3. MATERIALI. ALCUNI INDIRIZZI E-MAIL CUI INVIARE LA LETTERA APERTA

 

Proponiamo a chi ci legge di inviare la lettera aperta sopra riportata (o una analoga, ovviamente redatta in forme e toni civili e cortesi) ai seguenti indirizzi e-mail:

a) indirizzi istituzionali afferenti al Presidente, alla Presidenza e alla Segreteria del Consiglio dei Ministri: letta_e at camera.it; segreteriadelportavoce at governo.it; ufficio_stampa at governo.it; segrcd at governo.it; ucm at palazzochigi.it; segrgen at governo.it; uscm at palazzochigi.it; segreteriausg at governo.it; servizioraccordousg at governo.it; usg at mailbox.governo.it; i.antonini at governo.it; info at urp.it; urp.funpub at funzionepubblica.it;

b) un indirizzo afferente al sito dell'on. Enrico Letta: 360 at associazione360.it;

c) naturalmente chiunque puo' aggiungere - se lo riterra' opportuno - altri ministri, senatori, deputati;

d) analogamente chiunque puo' aggiungere i mezzi d'informazione cui riterra' opportuno inviare copia della lettera aperta;

e) idem per altri interlocutori istituzionali e non.

 

4. REPETITA IUVANT. LA RAGIONE DELLE RAGIONI PER CUI CHIEDIAMO AL SENATO DI VOTARE IL 10 LUGLIO CONTRO LA COSTRUZIONE E L'ACQUISTO DEI FAMIGERATI CACCIABOMBARDIERI F-35 E DELLE NUOVE NAVI DA GUERRA

 

La guerra consiste nell'uccisione di esseri umani.

Il primo diritto di ogni essere umano e' il diritto a non essere ucciso.

La guerra e' un crimine contro l'umanita'.

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Le armi servono a uccidere.

Il primo diritto di ogni essere umano e' il diritto a non essere ucciso.

Meno armi, piu' vite umane salvate.

*

Per fare la pace ci si opponga alla guerra.

Per salvare le vite si faccia il disarmo.

Vi e' una sola umanita', tutti gli esseri umani ne fanno parte.

Il primo diritto di ogni essere umano e' il diritto a non essere ucciso.

 

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LA PACE SUBITO

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Per la cessazione immediata della illegale ed insensata partecipazione italiana alla guerra in corso in Afghanistan

Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532

Numero 25 del 7 luglio 2013

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