La pace subito. 24
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- Date: Sat, 6 Jul 2013 11:01:31 +0200 (CEST)
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LA PACE SUBITO
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Per la cessazione immediata della illegale ed insensata partecipazione italiana alla guerra in corso in Afghanistan
Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)
Numero 24 del 6 luglio 2013
In questo numero:
1. Una semplice richiesta al Senato della Repubblica
2. Anche il comitato "Nepi per la Pace" chiede che i senatori, nel rispetto della Costituzione, votino contro la guerra, contro l'aumento delle spese militari e l'acquisto dei cacciabombardieri F-35
3. Proposta di una lettera aperta da inviare al Presidente del Consiglio dei Ministri per la cessazione della illegale ed insensata partecipazione italiana alla guerra in corso in Afghanistan
4. Alcuni indirizzi e-mail cui inviare la lettera aperta
1. APPELLI. UNA SEMPLICE RICHIESTA AL SENATO DELLA REPUBBLICA
Che il 10 luglio il Senato della Repubblica voti contro la costruzione e l'acquisto di nuovi armi assassine.
Che il 10 luglio il Senato della Repubblica voti contro la guerra e le uccisioni.
Che il 10 luglio il Senato della Repubblica voti per salvare le vite umane invece di sopprimerle.
*
La guerra e' nemica dell'umanita'.
Le armi servono a uccidere.
Meno armi, piu' vite umane salvate.
2. APPELLI. ANCHE IL COMITATO "NEPI PER LA PACE" CHIEDE CHE I SENATORI, NEL RISPETTO DELLA COSTITUZIONE, VOTINO CONTRO LA GUERRA, CONTRO L'AUMENTO DELLE SPESE MILITARI E L'ACQUISTO DEI CACCIABOMBARDIERI F-35
[Dal comitato "Nepi per la pace" (per contatti: info at comitatonepiperlapace.it) riceviamo e diffondiamo]
Il comitato Nepi per la Pace chiede che i senatori, nel rispetto della Costituzione, votino contro la guerra, contro l'aumento delle spese militari e l'acquisto dei cacciabombardieri F-35.
In questo momento di grande difficolta' economica e sofferenza per le classi meno ricche della popolazione italiana e' necessario mettere immediatamente fine allo sperpero di pubblico denaro usato per le spese militari e per l'acquisto degli aerei da combattimento F-35, veri e propri strumenti di morte per le popolazioni civili.
E' necessario invece che queste risorse siano destinate per l'educazione dei giovani, per la scuola, per i servizi sociali, per l'assistenza sanitaria, per la messa in sicurezza del devastato territorio italiano, per la dearsenificazione e la potabilizzazione delle acque anche della nostra provincia, per aiuti ai Paesi piu' poveri, per la lotta alla fame e alla poverta', e per politiche di assistenza ed accoglienza ai migranti.
Solo cosi' si rispetta la Costituzione italiana, solo cosi' si costruiscono vere politiche di pace rispettose della democrazia e della dignita' di tutte le persone in ogni parte del mondo.
Il comitato Nepi per la pace
Nepi, 5 luglio 2013
3. INIZIATIVE. PROPOSTA DI UNA LETTERA APERTA DA INVIARE AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI PER LA CESSAZIONE DELLA ILLEGALE ED INSENSATA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA IN CORSO IN AFGHANISTAN
Egregio Presidente del Consiglio dei Ministri,
non passa giorno senza che dall'Afghanistan giunga notizia di massacri.
Innumerevoli esseri umani sono gia' morti e continuano a morire vittime di una guerra scellerata e insensata che nessuno puo' illudersi di vincere.
Una guerra scellerata e insensata cui l'Italia partecipa da oltre dieci anni in flagrante violazione della Costituzione della Repubblica Italiana.
Una guerra illegale in cui sono morti anche decine di italiani.
Una guerra costosissima, in cui per uccidere degli esseri umani si sperperano da decenni immense risorse economiche che dovrebbero essere utilizzate invece in difesa ed a promozione della vita, della dignita' e dei diritti degli esseri umani.
Lei queste cose le sa gia'.
Faccia dunque l'unica cosa legittima e ragionevole, moralmente decente, necessaria ed urgente: decida la cessazione immediata della partecipazione italiana alla guerra; ed impegni concretamente il nostro paese per la fine della guerra, per il disarmo e la smilitarizzazione del conflitto, per salvare le vite anziche' sopprimerle.
Cessi di essere complice della criminale violazione della Costituzione italiana.
Cessi di essere complice dello sperpero di enormi risorse economiche a fini di morte.
Cessi di essere complice di innumerevoli omicidi.
Cessi di essere complice di questo orrore.
In quanto capo del governo lei e' ora il primo responsabile di una decisione ineludibile: facendo proseguire la partecipazione italiana alla guerra afgana lei e' tra i principali colpevoli delle uccisioni; facendo cessare la partecipazione italiana alla guerra afgana lei puo' diventare un esempio di buona politica, di rispetto del diritto, di agire morale.
Se queste parole la raggiungono, vi rifletta.
E sappia decidersi a fare la cosa giusta: solo la pace salva le vite. La guerra e' nemica dell'umanita'.
Faccia cessare il nostro massacro quotidiano.
Distinti saluti,
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Luogo e data
Indirizzo del mittente
4. MATERIALI. ALCUNI INDIRIZZI E-MAIL CUI INVIARE LA LETTERA APERTA
Proponiamo a chi ci legge di inviare la lettera aperta sopra riportata (o una analoga, ovviamente redatta in forme e toni civili e cortesi) ai seguenti indirizzi e-mail:
a) indirizzi istituzionali afferenti al Presidente, alla Presidenza e alla Segreteria del Consiglio dei Ministri: letta_e at camera.it; segreteriadelportavoce at governo.it; ufficio_stampa at governo.it; segrcd at governo.it; ucm at palazzochigi.it; segrgen at governo.it; uscm at palazzochigi.it; segreteriausg at governo.it; servizioraccordousg at governo.it; usg at mailbox.governo.it; i.antonini at governo.it; info at urp.it; urp.funpub at funzionepubblica.it;
b) un indirizzo afferente al sito dell'on. Enrico Letta: 360 at associazione360.it;
c) naturalmente chiunque puo' aggiungere - se lo riterra' opportuno - altri ministri, senatori, deputati;
d) analogamente chiunque puo' aggiungere i mezzi d'informazione cui riterra' opportuno inviare copia della lettera aperta;
e) idem per altri interlocutori istituzionali e non.
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LA PACE SUBITO
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Per la cessazione immediata della illegale ed insensata partecipazione italiana alla guerra in corso in Afghanistan
Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532
Numero 24 del 6 luglio 2013
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