Archivi. 179



 

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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

Numero 179 del 25 aprile 2013

 

In questo numero:

1. Alcuni testi del mese di dicembre 2007 (parte prima)

2. Alcune fondamentali ragioni per cui il mega-aeroporto a Viterbo non puo' e non deve essere realizzato

3. Necessita' di un giornale della nonviolenza in Italia

4. La guerra

5. Si e' svolto a Viterbo il 4 dicembre 2007 il convegno su "Le emergenze ambientali e sanitarie nell'Alto Lazio"

6. Da Robin Hood ad Attila

7. Il sindaco di Roma

8. La guerra afgana

9. Un appello agli studenti dell'Universita' della Tuscia

10. Ancora sull'abbattimento delle abitazioni dei rom a Roma

11. Ancora sulle stragi di "presunti talebani"

12. La cosa rossa

13. L'orrore

14. Un libro

15. Da Bali un messaggio anche a Viterbo

16. Abituarsi

 

1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI DICEMBRE 2007 (PARTE PRIMA)

 

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di dicembre 2007.

 

2. ALCUNE FONDAMENTALI RAGIONI PER CUI IL MEGA-AEROPORTO A VITERBO NON PUO' E NON DEVE ESSERE REALIZZATO

[Riportiamo il seguente comunicato del comitato del 30 novembre 2007 dal titolo completo "Alcune fondamentali ragioni per cui il mega-aeroporto a Viterbo non puo' e non deve essere realizzato. Smascheriamo la grnde menzogna dei nuovi attila. Contrastiamo un'opera insensata e nociva"]

 

Realizzare a Viterbo un mega-aeroporto per voli low cost significa non altro che:

- devastare l'area termale del Bulicame, bene naturalistico, culturale e terapeutico irrinunciabile per la nostra terra e la nostra gente;

- provocare un inquinamento atmosferico che avvelenera' ulteriormente la popolazione dell'Alto Lazio, gia' vittima dalle emissioni venefiche del polo energetico Civitavecchia-Montalto;

- danneggiare gravemente la salute dei viterbesi con l'inquinamento acustico che un volume di traffico aereo quantificato dal Ministro in 6-8 milioni di passeggeri all'anno provochera' in un raggio di chilometri e chilometri, colpendo innumerevoli cittadini.

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Del resto la realizzazione dell'opera non sarebbe nemmeno efficiente al fine dichiarato di un consumistico e alienato turismo ultraveloce, "mordi e fuggi" appunto, diretto a Roma: poiche' i passeggeri sbarcati a Viterbo dovrebbero poi comunque raggiungere Roma in treno, in autobus o in taxi, e i tempi di percorrenza attuali sono di circa due ore col treno, e del tutto imprevedibili con mezzi automobilistici stante la situazione della rete stradale nell'Alto Lazio, e la condizione di perenne ingorgo sul Grande raccordo anulare che circonda la capitale. Dalle principali citta' italiane ed europee e' indubbiamente piu' vantaggioso anche dal punto di vista della qualita' del viaggio e della certezza dei tempi utilizzare il treno che non arrivare in aereo a Viterbo e poi dover affrontare ore di viaggio ulteriore via terra per arrivare a Roma.

Poiche' questa situazione e' nota, ne discende che e' quindi palese che coloro che propongono la realizzazione a Viterbo di un mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma sono degli irresponsabili e dei mistificatori che otterrebbero di provocare gravissimi danni alla salute dei cittadini e gravissime devastazioni ai beni ambientali e culturali dell'Alto Lazio; degli irresponsabili e dei mistificatori che perseguono vantaggi particolari a danno della collettivita', e che certo non possono credere che si possa creare benessere distruggendo un territorio, inquinandolo, aggredendo la salute degli abitanti; ne' possono credere che il devastante mega-aeroporto eventualmente collocato a Viterbo possa essere efficiente al fine propagandato stante la situazione reale delle infrastrutture ferroviarie e viarie.

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Naturalmente a queste ragioni di opposizione alla realizzazione della velenosa e devastante opera, legate alla peculiare situazione locale, se ne aggiungono altre di carattere piu' generale e valide non solo per Viterbo:

- il trasporto aereo contribuisce in ingente misura con le sue emissioni inquinanti all'effetto serra, ovvero al surriscaldamento del clima, che costituisce la piu' grave emergenza ambientale globale che l'umanita' deve risolutamente ed urgentemente fronteggiare per evitare il collasso della biosfera e quindi il crollo stesso della civilta' umana. La comunita' scientifica mondiale e tutte le istituzioni internazionali chiedono che si proceda a una drastica riduzione delle emissioni di CO2, ed in particolare anche che si riduca drasticamente il traffico automobilistico e quello aereo;

- lo sperpero immane di soldi pubblici attualmente insensatamente regalati alle compagnie aeree avvelenatrici, sia in forma di sussidi, di infrastrutture, di servizi, sia in forma di agevolazioni e fin esenzioni fiscali (e' semplicemente incredibile che non vi sia alcuna tassazione sui carburanti degli aerei).

Nessun nuovo aeroporto deve essere realizzato in Italia; nessun impianto va ampliato; nessun incremento del trasporto aereo va consentito. Si deve invece ridurre subito e consistentemente il volume di traffico aereo attuale. E si deve cessare di foraggiare con immensi finanziamenti pubblici le compagnie aeree avvelenatrici e devastatrici.

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La nostra opposizione pertanto e' relativa non solo alla realizzazione del devastante mega-aeroporto a Viterbo, ma anche alla realizzazione del terzo polo aeroportuale nel Lazio in qualsivoglia sito. Non si tratta solo di impedire che un'opera scellerata devasti l'area termale del Bulicame e massacri la salute e la qualita' della vita dei viterbesi; si tratta altresi' di impedire la realizzazione del devastante mega-aeroporto ovunque, poiche' ovunque realizzato esso provocherebbe comunque danni enormi per tutti.

E si tratta altresi' di ottenere che cessi ogni incremento del trasporto aereo nel nostro paese, e che anzi si cominci subito a ridurlo drasticamente, a cominciare da Ciampino, la cui popolazione da troppo tempo e' vittima di un eccesso di traffico aereo che ha provocato e provoca gravissimi danni alla salute di tutte le persone e all'ambiente.

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Noi sosteniamo dunque che:

1. occorre una riduzione drastica e immediata del trasporto aereo;

2. occorre liberare subito Ciampino dall'intollerabile volume di traffico aereo di cui la popolazione e' vittima;

3. occorre bloccare ogni dissennata ipotesi di incremento del trasporto aereo nel Lazio;

4. occorre applicare la richiesta dell'Onu di ridurre al piu' presto dell'80% le emissioni inquinanti responsabili dell'effetto serra, e quindi occorre ridurre subito anche il trasporto aereo; e poiche' del trasporto aereo vi sara' necessita' in altre aree del pianeta, occorre che l'Europa e l'Italia procedano a un decremento immediato assai consistente, cominciando ovviamente dai voli per fini meramente voluttuari;

5. il cosiddetto terzo polo aeroportuale regionale del Lazio per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma non va realizzato, ne' a Viterbo ne' altrove. Va invece riqualificato e potenziato il trasporto pubblico locale ed in particolare il trasporto ferroviario. Vanno difesi e valorizzati i beni ambientali e culturali, le vocazioni produttive del territorio; vanno sostenuti i diritti sociali delle popolazioni, i diritti umani di tutti gli esseri umani.

 

3. NECESSITA' DI UN GIORNALE DELLA NONVIOLENZA IN ITALIA

 

Sono numerosissime oggi in Italia le iniziative delle persone amiche della nonviolenza. E questo foglio non riesce a darne conto perche' ogni giorno occorrerebbe pubblicare decine e decine di segnalazioni di incontri, dibattiti, azioni nonviolente, studi, ricerche, esperienze e riflessioni, lotte e proposte.

La nonviolenza e' ormai davvero in cammino e sempre piu' persone colgono in essa una scelta che merita il loro impegno critico e creativo, teorico e pratico, relazionale e politico.

Si stanno infatti finalmente sciogliendo molti equivoci durati troppo a lungo.

Diviene sempre piu' chiaro che il pacifismo ministeriale dell'attuale governo e dei partiti che lo compongono e sostengono e' solo un altro nome della complicita' con le guerre e le stragi, col razzismo e l'imperialismo.

E diviene sempre piu' chiaro che nessuna complicita' puo' esserci con gli pseudopacifisti squadristi, militaristi, autoritari, virilisti.

Diviene sempre piu' chiaro che la pace si costruisce solo con metodi di pace.

Diviene sempre piu' chiaro che la lotta contro l'ingiustizia puo' essere condotta solo rifiutando e contrastando tutte le ingiustizie.

Diviene sempre piu' chiaro che per opporsi alla violenza dominante occorre una scelta rigorosa di opposizione a tutte le violenze, di lotta contro tutte le violenze.

Diviene sempre piu' chiaro che occorre la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.

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Per contrastare la violenza maschile, l'ideologia maschilista, le strutture del patriarcato, occorre la scelta nitida e intransigente della nonviolenza. Come ci ha insegnato l'esperienza del movimento e del pensiero delle donne.

Per contrastare la devastazione della biosfera occorre la scelta nitida e intransigente della nonviolenza. Come ci ha insegnato la riflessione scientifica onesta e la concreta esperienza dei movimenti ecologisti.

Per contrastare le strutture, le ideologie e le prassi dello sfruttamento economico, dell'oppressione politica, della sopraffazione culturale, dell'ottundimento ideologico e della manipolazione delle coscienze e delle intelligenze occorre la scelta nitida e intransigente della nonviolenza. Come ci ha insegnato l'esperienza del movimento socialista e libertario delle classi oppresse, come ci hanno insegnato i movimenti per il riconoscimento di tutti i diritti umani a tutti gli esseri umani, come ci hanno insegnato le esperienze alternative dei saperi critici e di critica pratica negli e degli ambiti istituzionali.

Per contrastare il razzismo, il colonialismo, l'imperialismo e lo specismo occorre la scelta nitida e intransigente della nonviolenza. Come ci ha insegnato l'esperienza gandhiana.

Per garantire un futuro alla civilta' umana occorre la scelta nitida e intransigente della nonviolenza. Come ci ha insegnato la grande riflessione giuridica, etica e bioetica contemporanea.

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E' tempo che in Italia le persone amiche della nonviolenza ed i movimenti nonviolenti organizzati, e le esperienze teoriche e pratiche che alla nonviolenza vengono vieppiu' accostandosi - usando sovente lessici diversi ma sempre piu' vicine e solidali nella verifica concreta della pratica sociale -, si dotino di uno strumento di comunicazione adeguato, come puo' essere hic et nunc un giornale quotidiano diffuso in tutte le edicole oltre che nella rete telematica.

Questo obiettivo urgente proponiamo ai movimenti nonviolenti e alle persone della nonviolenza amiche.

Uscire occorre dalla subalternita', uscire occorre dalle ambiguita'. E' l'ora di proporre la nonviolenza in tutta la sua ampiezza e complessita' di proposta teoretica, ermeneutica, metodologica, operativa, progettuale; della nonviolenza come scelta morale e come progetto e movimento politico; della nonviolenza come politica adeguata alle tragiche sfide del XXI secolo.

Un giornale della nonviolenza, per avere uno strumento di collegamento, di informazione e formazione che raccogliendo, sviluppando e mettendo in sinergia le molte esperienze informative nonviolente gia' in corso, aiuti a costruire cultura e linguaggio comune, aiuti a promuovere l'azione complessa e complessiva oggi necessaria per contrastare l'ordine sessista, rapinatore e devastatore, per contrastare sfruttamento, inquinamento e guerra; per contrastare con la forza della verita' la violenza onnicida.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

4. LA GUERRA

 

La guerra.

La guerra terrorista e stragista.

La guerra terrorista e stragista in Afghanistan.

La guerra terrorista e stragista in Afghanistan cui l'Italia sta partecipando.

La guerra terrorista e stragista in Afghanistan cui l'Italia sta partecipando nella coalizione militare delle potenze occupanti.

La guerra terrorista e stragista in Afghanistan cui l'Italia sta partecipando nella coalizione militare delle potenze occupanti in violazione del diritto internazionale e della legalita' costituzionale.

La guerra che sempre uccide esseri umani.

La guerra che sempre uccide. Esseri umani.

La guerra. Che sempre uccide. Esseri umani.

Anche noi siamo esseri umani.

 

5. SI E' SVOLTO A VITERBO IL 4 DICEMBRE 2007 IL CONVEGNO SU "LE EMERGENZE AMBIENTALI E SANITARIE NELL'ALTO LAZIO"

[Riportiamo il seguente comunicato diffuso oggi dal comitato col titolo "Si e' svolto il 4 dicembre 2007 a Viterbo il convegno su 'Le emergenze ambientali e sanitarie nell'Alto Lazio'. Una grande partecipazione dei comitati dei cittadini in difesa dell'ambiente, della salute, della democrazia. Prosegue e si rafforza l'iniziativa per impedire la realizzazione del nocivo e devastante mega-aeroporto a Viterbo e per la riduzione drastica e immediata del trasporto aereo"]

 

Martedi' 4 dicembre 2007 si e' svolto a Viterbo presso la sala delle conferenze della Provincia, il convegno su "Le emergenze ambientali e sanitarie nell'Alto Lazio. La situazione attuale, le azioni da proseguire, le iniziative da intraprendere", terzo dei convegni di approfondimento scientifico promossi dal Comitato che si oppone al terzo polo aeroportuale del Lazio e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo (i due precedenti convegni si sono svolti il 21 settembre e il 18 ottobre).

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Sotto la presidenza del professor Osvaldo Ercoli, il convegno si e' aperto con l'intervento della portavoce del comitato, la dottoressa Antonella Litta, che ha illustrato le forti ragioni dell'opposizione al devastante mega-aeroporto e dell'impegno per la riduzione del trasporto aereo; e' poi seguita l'introduzione di Peppe Sini sul tema "Modello di sviluppo di servitu', intreccio politico-affaristico, penetrazione dei poteri criminali, devastazione ambientale nell'Alto Lazio: una ricostruzione storica, un modello di analisi, alcune proposte di intervento".

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Subito dopo ci sono state le tre autorevoli relazioni scientifiche.

La relazione del professor Giuseppe Nascetti, docente di ecologia all'Universita' della Tuscia, sul tema "Alto Lazio in emergenza. Gli aspetti ambientali"; la relazione del dottor Mauro Mocci, medico, epidemiologo, sul tema "Alto Lazio in emergenza. Gli aspetti sanitari"; la relazione del dottor Gennaro Francione, magistrato, sul tema "Alto Lazio in emergenza. Gli aspetti giuridici. Natur e Kultur nell'Alto Lazio per la difesa costituzionale del territorio".

Tre relazioni di profondo rigore intellettuale, di grande potenza ermeneutica e di forte impegno civile.

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Alle relazioni hanno fatto seguito gli interventi dei rappresentanti dei comitati locali impegnati per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente e dei beni comuni, nella lotta contro l'economia illegale, la corruzione politico-amministrativa e la penetrazione dei poteri criminali nell'Alto Lazio.

Interventi di testimonianza e di proposta che hanno ricostruito un quadro accurato delle principali emergenze ambientali e sanitarie nell'Alto Lazio, ed insieme formulato precise ed urgenti proposte d'azione in difesa dei diritti di tutti.

Sono intervenuti rappresentanti del comitato di Barbarano Romano impegnato contro la centrale a biomassa (che hanno anche chiesto una particolare mobilitazione per l'8 dicembre), del comitato di Blera e del Forum Etruria impegnati contro la mega-antenna di RaiWay e l'elettrosmog, del comitato di Capranica contro le discariche illegali, del comitato di Nepi contro l'inquinamento da arsenico delle acque, dell'Osservatorio su ambiente e legalita' di Viterbo, del comitato di Vetralla contro le discariche illegali, del comitato di Vejano, del movimento in difesa dell'acqua come bene pubblico di Viterbo; ed ancora: consiglieri comunali, rappresentanti di associazioni ambientaliste, attivisti politici e sindacali, figure storiche dei movimenti di impegno civile.

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La partecipazione al convegno e' stata ampia e vivacissima, gli interventi susseguitisi sono stati allo stesso tempo approfonditi ed appassionati, testimonianza di un impegno che coniuga la piu' rigorosa conoscenza scientifica con la passione civile per la partecipazione democratica e l'appello - e per cosi' dire la vocazione fin pedagogica - a promuovere il sapere come diritto e bene di tutti, a promuovere il diritto di tutte le persone ad essere parte delle decisioni pubbliche, a mettere a disposizione di tutti i cittadini tutti gli strumenti di conoscenza per poter esercitare pienamente i diritti che ad ogni essere umano ineriscono.

Il convegno si e' protratto fino a tarda ora, ed e' mancato il tempo per alcuni degli interventi previsti e per le stesse conclusioni affidate al professor Alessandro Pizzi; interventi e conclusioni che verranno diffusi in forma scritta.

Presenti e fortemente partecipi anche il comitato "no coke" dell'Alto Lazio che si oppone alla riconversione a carbone della centrale Enel di Tor Valdaliga Nord di Civitavecchia, il Centro sociale autogestito "Valle Faul" di Viterbo, rappresentanti di comitati e movimenti di altri centri della provincia di Viterbo.

Il convegno ha costituito non solo un'occasione di approfondimento scientifico in campo ambientale, sanitario e giuridico; non solo un'occasione di socializzazione di esperienze e riflessioni e di conoscenza reciproca tra i cittadini e i movimenti impegnati in difesa dei beni comuni e dei diritti di tutti; ma anche un vero e proprio momento di coordinamento tra varie esperienze di mobilitazione democratica e di messa a disposizione di tutti di risorse informative e formative.

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Il comitato che si oppone al devastante mega-aeroporto a Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo ha annunciato prossime iniziative sia di informazione, sensibilizzazione e mobilitazione dei cittadini, sia di richiesta di intervento delle competenti istituzioni e magistrature per impedire la realizzazione di un'opera scandalosamente nociva e distruttiva.

 

6. DA ROBIN HOOD AD ATTILA

[Riportiamo il seguente comunicato del 6 dicembre 2007, dal titolo "L'imbarazzo di Marrazzo, da Robin Hood ad Attila" e il sommario "La decisione di favoreggiare il distruttivo incremento del trasporto aereo e' una sciagurata sciocchezza. La decisione di imporre a Viterbo un nocivo e distruttivo mega-aeroporto che devasterebbe salute, ambiente e diritti dei cittadini e' una sciagurata sciocchezza. La decisione di sperperare ingenti fondi pubblici a vantaggio di pochi speculatori e a danno di tutti i cittadini e' una sciagurata sciocchezza. Il nocivo e devastante mega-aeroporto a Viterbo non si fara': lo impediremo con la forza delle leggi che difendono salute, ambiente, diritti. Lo impediremo con la forza della verita'. Lo impediremo con la forza della democrazia"]

 

Un duplice gravissimo errore, una doppia sciagurata sciocchezza, ha commesso il presidente della Giunta Regionale del Lazio decidendo di impegnarsi per la realizzazione a Viterbo di un nocivo e distruttivo nuovo mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma.

L'errore di fare del male al territorio e alla popolazione che ci vive, di fare del male ai cittadini per conto ed a beneficio dei quali dovrebbe esercitare l'ufficio di pubblico amministratore secondo le leggi, di fare quindi del male alle istituzioni, di fare infine del male alla biosfera, la casa comune dell'umanita'.

E l'errore di dimenticarsi del suo stesso passato: poiche' il motivo per cui fu candidato ed eletto alla carica che attualmente occupa era il suo impegno come conduttore di un programma televisivo in difesa dei diritti dei cittadini, del diritto alla salute, al benessere, a non essere truffati da affaristi senza scrupoli.

Ora il presidente della Giunta Regionale del Lazio viene meno a quella sua caratteristica.

E dall'immagine - immagine, certo - di televisivo Robin Hood, assume ora l'immagine - e non solo l'immagine, certo - di un Attila che contribuisce a devastare l'ambiente in cui viviamo, la civile convivenza, i diritti di tutti. Complimenti per la metamorfosi.

Il presidente Marrazzo non rende un buon servizio ne' ai cittadini, ne' all'istituzione che rappresenta, e neppure a se stesso.

E non si lasci ingannare da una becera e goffa propaganda gia' ampiamente smascherata come ignorante, mistificante, ingannevole.

A Viterbo. come ovunque nel Lazio, l'esperienza di Ciampino aggredita e avvelenata, sta aprendo gli occhi ai cittadini: sempre piu' cittadini si stanno interrogando, e stanno aderendo all'impegno promosso dal comitato che si oppone al nocivo e distruttivo mega-aeroporto degli avvelenatori, degli inquinatori, degli speculatori.

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La decisione del presidente della Giunta Regionale del Lazio di incrementare il trasporto aereo implica una tremenda devastazione ambientale. E' cosa ormai nota a tutti che il trasporto aereo e' tra le principali cause dell'effetto serra, ovvero dell'emissione di sostanze inquinanti che provocano il surriscaldamento globale del clima. Unanimemente la comunita' scientifica, le istituzioni internazionali (ad esempio l'Onu), le grandi fondazioni culturali (ad esempio il Comitato Nobel), gli statisti piu' avvertiti, indicano l'urgente necessita' di contrastare l'effetto serra. Ed e' ormai indicazione condivisa finanche da politici di destra, e non ambientalisti, come il presidente francese Nicolas Sarkozy e la cancelliera tedesca Angela Merkel, che occorre fermare la costruzione di nuovi aeroporti, che occorre drasticamente e urgentemente ridurre il trasporto aereo.

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Non solo: la decisione del presidente della Giunta Regionale del Lazio di ubicare a Viterbo il nocivo e distruttivo terzo polo aeroportuale regionale implica conseguenze gravissime per la salute, per l'ambiente, per il territorio e i cittadini viterbesi. E' una decisione scellerata:

- perche' devasta la zona termale del Bulicame, un bene ambientale, culturale, terapeutico, sociale, economico, simbolico di importanza fondamentale. Chiederemo alla magistratura di impedire a tutti i nuovi attila di distruggere questo bene che generazioni e generazioni di viterbesi hanno difeso per secoli e secoli dalla distruzione.

- perche' provoca un inquinamento atmosferico gravissimo in un'area come l'Alto Lazio gia' colpita dalle emissioni velenose del polo energetico Civitavecchia-Montalto. Chiederemo alla magistratura di impedire a tutti i nuovi attila di danneggiare cosi' delittuosamente la salute e il benessere dei cittadini.

- perche' provoca un inquinamento acustico gravissimo per gli abitanti della citta' e del circondario. E ancora una volta chiederemo alla magistratura di impedire a tutti i nuovi attila di colpire cosi' violentemente la salute e il benessere dei cittadini.

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E ancora: la decisione del presidente della Giunta Regionale del Lazio di far sperperare ingenti fondi pubblici per un'opera nociva e devastante come un ennesimo mega-aeroporto che procura benefici solo a pochi speculatori (come certe compagnie aeree) e danni enormi a tutti i cittadini, e' una scelta insensata e scandalosa. Anche per questo chiederemo alla magistratura di impedire a tutti i nuovi attila di distrarre e sperperare fondi del pubblico erario per fare del male a tutti i cittadini.

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La parte ragionevole e cosciente dei viterbesi difendera' Viterbo da questa aggressione, da questa devastazione, da questa speculazione.

La parte ragionevole e cosciente difendera' Viterbo dai nuovi attila e dai predoni di sempre.

Via via che verranno adeguatamente informati, sempre piu' viterbesi si impegneranno per difendere la citta', il suo ambiente, la sua cultura, le sue preziose risorse e le sue autentiche vocazioni produttive, la salute dei cittadini, i diritti della comunita'.

Impediremo che a Viterbo si costruisca un nocivo e devastante mega-aeroporto per voli low cost. Lo impediremo con la forza della verita', con la forza della democrazia, con la partecipazione dei cittadini, con la scelta della nonviolenza, con la forza delle leggi, facendo applicare dalle competenti magistrature le leggi italiane che difendono la salute di tutti, l'ambiente di tutti, i diritti di tutti.

Viterbo vincera'. E i nuovi attila, gli arraffoni volanti, i nuovi avvelenatori e i soliti sperperatori saranno sconfitti. Il mega-aeroporto non si fara'.

Che imbarazzo per Marrazzo.

 

7. IL SINDACO DI ROMA

 

Mena vanto il sindaco di Roma e duce del Partito sedicente democratico di aver fatto demolire un numero ingente di misere abitazioni di povera gente, e cosi' quella gente averla costretta alla fuga, a nascondersi come prede braccate, a tremare di freddo e paura, a veder nello stato italiano un nemico feroce, a potersi affidare soltanto a chi viola la legge violenta sovente altra legge ancor piu' feroce imponendo.

Ne mena vanto il sindaco di Roma e duce del Partito sedicente democratico.

Chiamo quella sua azione razzista e fascista. Chiamo quella sua azione criminale e disumana. Chiamo quella sua azione terrorista e mafiosa.

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Mi dicono che abbia visitato piu' volte Auschwitz, scolaresche recandovi. Mi chiedo cosa vi andasse a studiare.

 

8. LA GUERRA AFGHANA

 

Per il ruotare degli incarichi anche nella regione di Kabul, oltre che sul fronte occidentale, e' italiano ora il comando di tutte le truppe Nato-Isaf che stanno da anni conducendo la guerra terrorista e stragista in Afghanistan contro gli afgani. Su due fronti decisivi e' italiano ora il comando di tutte le truppe Nato-Isaf che stanno da anni militarmente occupando l'Afghanistan contro gli afgani. Ogni morto ed ogni ferito che la guerra - tutta la guerra, tutti i belligeranti - oggi in quelle aree provoca, in primo luogo a noi italiani verra' a ragione imputato.

Il nostro governo assassino, il nostro parlamento assassino, il nostro complice silenzio assassino. Tanto orrore che stiamo spargendo cola' ci verra' restituito. Tanto orrore  che stiamo spargendo cola' sta gia' incendiando il mondo intero.

Una e una sola e' la scelta da fare: la pace, il disarmo, la smilitarizzazione. Fare della nonviolenza il criterio della politica internazionale. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

9. UN APPELLO AGLI STUDENTI DELL'UNIVERSITA' DELLA TUSCIA

[Riportiamo il seguente appello del 7 dicembre 2007 del comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti (per contatti: e-mail: info at coipiediperterra.org, sito: www.coipiediperterra.org]

 

Cari amici,

una spregiudicata e irresponsabile lobby politico-affaristica vorrebbe realizzare a Viterbo un devastante mega-aeroporto per voli low cost finalizzato al turismo "mordi e fuggi" per Roma.

I principali effetti della realizzazione di questa opera sarebbero i seguenti:

- si devasterebbe irreversibilmente l'area termale del Bulicame, un prezioso bene naturalistico, storico-culturale, sociale e terapeutico;

- si provocherebbe un gravissimo inquinamento atmosferico a danno della salute della popolazione dell'Alto Lazio, che gia' subisce le emissioni velenose della servitu' energetica del polo Civitavecchia-Montalto;

- si provocherebbe un elevatissimo inquinamento acustico che toglierebbe salute, tranquillita' e benessere a tantissime persone;

- si incrementerebbe una forma di trasporto che contribuisce in ingente misura all'effetto serra, ovvero al surriscaldamento del clima che e' oggi la piu' drammatica emergenza ambientale planetaria;

- si sperpererebbero enormi risorse finanziarie pubbliche a beneficio di pochi speculatori (come certe compagnie low cost che violano sistematicamente i diritti sindacali e rifiutano di rispettare la legislazione italiana a tutela dei lavoratori) e a danno di tutti i cittadini.

Occorre impedire che questo scempio si compia.

Occorre impegnarsi per ottenere il rispetto della legalita', della democrazia, dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

Occorre impegnarsi per salvare Viterbo dall'assalto dei nuovi barbari e degli speculatori di sempre.

Occorre impegnarsi affinche' i beni ambientali e culturali siano salvaguardati e valorizzati.

Occorre impegnarsi affinche' i finanziamenti pubblici siano utilizzati a vantaggio di tutti i cittadini e non a loro danno.

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A Viterbo occorre innanzitutto migliorare il trasporto pubblico locale, e soprattutto la rete ferroviaria.

A Viterbo occorre innanzitutto realizzare servizi sociali e di accoglienza che promuovano i diritti e il benessere della popolazione e uno sviluppo autocentrato che valorizzi e non distrugga i beni ambientali e culturali e le autentiche vocazioni produttive del territorio.

Da Viterbo occorre promuovere un impegno non solo locale ma globale per la riduzione drastica e immediata del trasporto aereo. E quindi: occorre non solo opporsi ad ogni incremento dei voli; non solo opporsi alla realizzazione di nuovi aeroporti e all'ampliamento di quelli esistenti; occorre ridurre tout court il trasporto aereo, e nel Lazio occorre subito - subito - liberare Ciampino da un traffico aereo mostruoso che avvelena e soffoca i cittadini; liberare Ciampino occorre, e non "ciampinizzare" altri luoghi. Ridurre il trasporto aereo occorre, e non dissennatamente aumentarlo come hanno proposto un ministro e un presidente regionale che evidentemente non sanno cosa dicono.

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In quanto studenti universitari, e di un'Universita' che si caratterizza per la qualificata peculiare attenzione ai beni ambientali ed ai beni culturali, voi potete dare un contributo rilevante all'impegno affinche' si impedisca la realizzazione a Viterbo di un devastante, distruttivo, velenoso mega-aeroporto per voli low cost a vantaggio di pochi speculatori e a danno dell'intera comunita'.

E' scandaloso che il rettore dell'Universita' della Tuscia invece di difendere i beni culturali e ambientali, invece di ascoltare voci autorevoli della sua stessa Universita', abbia espresso un appoggio alla realizzazione della devastante, barbara opera.

Siate voi studenti ad impegnarvi per il bene comune.

Siate voi studenti a fare opera di scienza, opera di verita', in collaborazione con i vostri docenti che si impegnano in difesa dei beni ambientali, dei beni culturali, dei diritti umani, dell'umana civilta'.

Siate voi a spiegare al vostro rettore quanto grave sia stato il suo errore e quanto doverosa e urgente una sua resipiscenza.

Siate voi, ove occorre, ad educare gli educatori. Siate voi a richiamare alle loro responsabilita' civile quegli intellettuali che nel vostro ateneo lavorano e che ancora - con poche luminose eccezioni - non hanno voluto pronunciare una parola di verita' e un invito all'impegno contro la devastazione dell'ambiente, della cultura, della salute e della vita delle persone che a Viterbo abitano o studiano o lavorano.

Siate voi insieme all'intera popolazione dell'Alto Lazio a fermare un'opera speculativa, nociva, distruttiva.

 

10. ANCORA SULL'ABBATTIMENTO DELLE ABITAZIONI DEI ROM A ROMA

 

L'abbattimento delle abitazioni (e la distruzione dei beni che esse contenevano) di moltissime famiglie rom nelle periferie della capitale, devastazione decisa, fatta eseguire e trionfalmente rivendicata dal sindaco di Roma come atto inteso a costringere chi le abitava ad andarsene da Roma e dall'Italia, e' un crimine contro l'umanita'.

Un crimine di fronte al quale dovrebbe esserci un'insurrezione morale di tutte le persone di retto sentire e di volonta' buona; dovrebbe esserci immediato l'intervento della polizia e della magistratura per arrestare, processare e condannare chi ha deciso, fatto eseguire e finanche pubblicamente vantato un atto cosi' disumano, cosi' delittuoso, cosi' tipicamente modellato su logiche e condotte mafiose, naziste.

Il capo dello stato, il governo e il parlamento dovrebbero intervenire per stigmatizzare l'accaduto, riaffermare la legalita' democratica, la vigenza della Costituzione e dello stato di diritto, e risarcire le vittime; il popolo italiano tutto dovrebbe condannare il pogrom.

Invece e' il silenzio.

*

Peggio del silenzio: la complicita' effettuale, il sostegno tronfio, il godimento sadico.

Le televisioni riprendono e trasmettono il pogrom, da casa (le nostre case, che ancora non vengono rase al suolo in virtu' della nostra casuale appartenenza alla preclara razza italica) tanta parte del pubblico della prima serata - ben addestrato da anni ed anni di ideologia razzista, mafiosa e totalitaria profusa a piene mani e a reti unificate dalle televisioni tutte - annuisce, grugnisce soddisfatto, mentre attuffa il volto nel piatto della pastasciutta.

*

Scrivo queste cose e mi guardo intorno sperando che qualcun altro dica almeno: "E' vero. E' proprio la stessa modalita' d'azione dei nazisti di sempre e d'ovunque: distruggere le abitazioni per cacciare chi le abitava. E' proprio la logica dei pogrom, delle deportazioni, delle pulizie etniche. E' razzismo, e' fascismo. Come possiamo permettere tutto questo?".

Invece e' il silenzio.

Anzi, peggio del silenzio.

*

Quando a fondo ha scavato la tabe che ha consunto tutto cio' che una volta fu la democrazia nel nostro paese.

 

11. ANCORA SULLE STRAGI DI "PRESUNTI TALEBANI"

 

Quando apprendo dai mass-media del ministero unificato della guerra e della cultura popolare che la coalizione dei virtuosi - l'armata di occupazione imperialista e razzista di cui l'Italia fa parte - ha individuato e abbattuto altri "presunti talebani", so cosa vuol dire in lingua italiana: che abbiamo fatto un'altra strage di innocenti e di patrioti in Afghanistan.

Che abbiamo compiuto un altro atto di terrorismo su di un popolo martoriato, che abbiamo ancora una volta detto al mondo intero: uccidere e' tutto, l'umanita' e' nulla. La ragione e' di chi stermina tutti.

*

Ad ogni terrorismo occorre opporsi. Ad ogni guerra, ogni esercito, ogni arma.

A tutte le uccisioni occorre opporsi, a tutte le violenze. Ed ogni vita umana avere a cuore.

Cessi la partecipazione italiana alla guerra terrorista e stragista in Afghanistan.

Torni l'Italia al rispetto del diritto internazionale e della legalita' costituzionale.

Si adoperi l'Italia per la pace nell'unico modo con cui la pace si costruisce: con mezzi di pace, salvando le vite. Ripudiando la guerra, gli eserciti, le armi.

La sola politica adeguata alla presente distretta dell'umanita' e' quella che assume la nonviolenza come criterio e come prassi. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

La nonviolenza e' l'unica possibile politica del XXI secolo.

 

12. LA COSA ROSSA

 

Rossa del sangue degli assassinati dalla guerra in Afghanistan.

 

13. L'ORRORE

 

In Afghanistan e' in corso una guerra terrorista e stragista.

Ogni giorno una carneficina, ogni giorno orrore si aggiunge ad orrore.

A questa guerra terrorista e stragista partecipa anche l'Italia, per decisione criminale e assassina del precedente governo Berlusconi e di quello Prodi in carica, per reiterato voto del parlamento della precedente legislatura e di quella attuale.

La guerra e' il massimo dei crimini. La partecipazione italiana alla guerra e' illegale ai sensi della Costituzione della Repubblica Italiana e illegale alla luce del diritto internazionale. La partecipazione italiana alla guerra rende il nostro paese corresponsabile di atti di terrorismo e crimini contro l'umanita'. Del terrore, dell'orrore dispiegato in Afghanistan anche il nostro paese sara' chiamato a rispondere.

La guerra si estendera', il terrorismo raggiungera' le nostre case, la violenza onnicida di cui cola' si e' fatta e si fa cosi' vasta seminagione anche costi' rechera' i suoi orridi frutti.

Come si puo' essere cosi' ciechi ed insensati da non vederlo?

*

Vi e' un solo modo per spezzare la catena di stragi e di odio e di terrore: cessare di compiere stragi, cessare di uccidere ed umiliare, cessare di praticare il terrore.

Occorre tornare subito, subito, al rispetto della legge che ripudia la guerra; occorre cessare subito, subito, di partecipare alla guerra; subito, subito occorre promuovere un'azione di pace con mezzi di pace, per salvare le umane vite, per smilitarizzare i conflitti, per disarmare tutte le mani, per promuovere convivenza e umana dignita', per riconoscere e far riconoscere la comune umanita' che tutte le umane persone lega in un'unica famiglia.

Occorre la scelta della pace, della smilitarizzazione, del disarmo.

Occorre la forza della verita', l'afferrarsi al bene che salva.

Occorre la scelta della nonviolenza.

*

Chi continua a votare e finanziare la guerra terrorista e stragista e' un criminale di guerra, un terrorista, uno stragista.

Chi continua a giustificare la guerra e le stragi, il governo e il parlamento che votano e finanziano la guerra e le stragi, degli assassini e' un servo e un complice.

La guerra e' in corso, i massacri sono in corso.

Tutti noi un giorno verremo giudicati da coloro che verranno. Verra' chiesto: chi si e' opposto alla guerra e alle stragi? Chi non si e' opposto? Non si potra' piu' mentire. Nel fondo dell'animo nostro gia' oggi mentire non possiamo.

*

Nessuno di noi potra' dimenticare cio' che e' accaduto, cio' che sta accadendo.

Chi non si oppone alla guerra e alle stragi non pretenda di parlare di pace e di diritti umani.

La sua parola non ha piu' alcun valore.

*

Rosse piangeva lacrime la Rosa prigioniera.

E ferma stava, nel vero, nel giusto.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

14. UN LIBRO

 

La pubblicazione di questa vasta, complessa e distillatissima scelta degli scritti di Renato Solmi e' per tutte le persone amiche della nonviolenza una festa e una chiamata alla verita' e alla lotta.

Sono scritti che convocano ancora a un esame di coscienza, a una verifica dei poteri, a un ineludibile impegno teoretico, ermeneutico, critico e pratico - quindi morale e politico.

Per chi ebbe occasione di leggere alcuni di questi testi in anni lontani, e di fare uso di essi cosi' come il poeta di Augusta suggeriva di usare dei classici, nutrendosene e salendovi come su scale attraverso cui raggiungere luoghi piu' alti e piu' lungimiranti, ritrovarli oggi cosi' allineati convoca non a una nostalgia, ma ad un ulteriore giudizio, e ad un agire ulteriore - su di se' e sui tempi, sugli assetti strutturali e sovrastrutturali del mondo che ci e' dato e negato ad un tempo, sui compiti dell'ora e sulla strada percorsa e da fare, da aprire ancora. Severo dovere, e degno.

Per chi solo ora questi testi incontra, grande e profonda sara' la gioia di leggere - e in questa sequenza e corona vieppiu' - i frutti preziosi di un'ardua illuminante meditazione e ricerca.

La nonviolenza e' in cammino. Questo libro ne e' ad un tempo testimonianza e strumento, specchio del volto e spina nel cuore, pensiero ardente composto in cristallo di scrittura, ed appello proprio a te rivolto. Voce fraterna di sapiente e saggio maestro e compagno, voce che non si estingue, di forti tradizioni eredita' e superamento che invera e che salva.

 

15. DA BALI UN MESSAGGIO ANCHE A VITERBO

[Riportiamo il seguente comunicato del 14 dicembre 2007 del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo dal titolo "Da Bali un messaggio anche a Viterbo. La catastrofe climatica e' in corso, occorre ridurre le emissioni di gas serra, occorre ridurre drasticamente il trasporto aereo"]

 

Per chi non se ne fosse ancora reso conto, anche dalla conferenza internazionale di Bali promossa dall'Onu proviene un messaggio drammatico: la catastrofe climatica e' in corso. Alla sua origine ci sono anzitutto le emissioni di gas serra. Tali emissioni vanno immediatamente ridotte.

E per ridurre tali emissioni e' indispensabile intervenire urgentemente anche sui trasporti.

Occorre ridurre l'automobilismo privato. E occorre ridurre il trasporto aereo.

*

Realizzare un nuovo mega-aeroporto per voli low-cost a Viterbo e' un crimine e una follia.

Non solo per l'impatto catastrofico sull'ecosistema locale. Non solo per il danno che reca alla salute e al benessere della popolazione viterbese. Non solo per la devastazione di fondamentali beni ambientali e culturali, sociali ed economici del territorio. Non solo per l'inquinamento che produce in un'area, l'Alto Lazio, gia' gravata dalle emissioni inquinanti del polo energetico Civitavecchia-Montalto.

E neppure solo per lo sperpero immenso di pubblico denaro che dovrebbe invece essere utilizzato per tutt'altri interventi: che valorizzino e non distruggano i beni ambientali e culturali; che promuovano salute, diritti e occupazione invece di recare nocivita' e patologie, precariato e supersfruttamento, devastazione e servitu'.

Ma anche per il motivo dirimente che occorre ormai agire innanzitutto per salvare il pianeta dalla catastrofe del surriscaldamento climatico: ed a tal fine occorre cessare di incrementare il trasporto aereo, ed anzi ridurlo drasticamente ed immediatamente.

*

Il mega-aeroporto a Viterbo e' un'operazione speculativa, nociva, distruttiva e dissennata. E' diritto e dovere di ogni persona di retto sentire e di volonta' buona opporsi a questa sciagura.

 

16. ABITUARSI

 

Come ci si abitua a tutto.

Anche al fatto che l'Italia e' in guerra, anche al fatto che stiamo partecipando alla commissione di stragi in Afghanistan, anche al fatto che la Costituzione e' stata abbattuta senza neppure dirlo, anche al fatto che solo il terrorismo - eletto e benedetto dai governi - regna nella politica internazionale.

Come ci si abitua a tutto.

*

Ed a tal punto ci si abitua a tutto che si pretende di chiamare pace la guerra, di chiamare azione umanitaria le stragi, di chiamare diritto l'uccidere. Di dirsi "nonviolenti" mentre si vota per la commissione di massacri, si finanzia la commissione di massacri, si plaude alla commissione di massacri, ci si lorda le mani - e l'anima, per sempre - del sangue dei massacri.

A tal punto ci si abitua a tutto che a farsi artefici e propagatori e propagandisti dei massacri s'impegnano in sommo grado persone che una volta pur dicevano di sapere la differenza tra il male e il bene, tra l'uccidere e il salvare le vite, tra la guerra e la pace.

A tutto ci si abitua.

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Il ministro della carneficina si congratula con se stesso per l'impegno contro l'uccidere al dettaglio quando e' tanto piu' semplice e comodo uccidere all'ingrosso.

Il sindaco della capitale delle deportazioni conferisce in contumacia premi a chi s'impegna per la pace e i diritti umani - purche' a debita distanza dalle province imperiali e dalle capitoline periferie.

Il presidente della Repubblica chiede piu' fondi per assassinare ovunque nel mondo, e con studiata nonchalance vomita fiele e scherno sull'obsoleta Costituzione che reca quell'arcaico articolo 11 che ripudia la guerra, la Costituzione di cui pure giuro' di essere difensore.

*

A tutto ci si abitua finche' a morire sono gli altri, possibilmente lontani, possibilmente brutti sporchi e affamati, e che possibilmente non compaiano in tivu'.

Si sta cosi' bene.

 

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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

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Numero 179 del 25 aprile 2013

 

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