Coi piedi per terra. 750



 

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COI PIEDI PER TERRA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

Numero 750 del 21 aprile 2013

 

In questo numero:

1. Alcuni testi del mese di marzo 2013 (parte quarta)

2. Ancora in memoria di Massimiliano martire a Tebessa

3. Associazione "Respirare": Fukushima fa rima con mai piu'

4. Una lettera aperta al sindaco ed ai consiglieri comunali di Viterbo

5. Per Marianella Garcia nel trentesimo anniversario della morte

6. Un incontro in memoria di Massimiliano di Cartagine

7. La politica degli scorpioni e la politica dell'umanita'

8. Per Teresa Mattei

9. Profonda delusione ed energica riprovazione

10. Nella ricorrenza della nascita di Albert Einstein

11. Di alcuni inquietanti sviluppi del caso italiano

12. La guerra e il razzismo nemici dell'umanita'

13. Due buone notizie (e la solita nostra querimonia in appendice)

14. Un Doppelgaenger a Viterbo

15. Primo e secondo. Dovere

 

1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI MARZO 2013 (PARTE QUARTA)

 

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di marzo 2013.

 

2. ANCORA IN MEMORIA DI MASSIMILIANO MARTIRE A TEBESSA

 

Ricorrendo il 12 marzo la memoria del martirio di Massimiliano che nel 295 fu assassinato a Tebessa, nei pressi di Cartagine, perche' obiettore di coscienza al servizio militare, riproponiamo (correggendo un errore di datazione) il seguente testo di Osvaldo Caffianchi gia' piu' volte apparso sul nostro notiziario, sovente accompagnato dalla nota introduttiva che qui di seguito anch'essa trascriviamo: "... Il 12 marzo e' la data in cui si fa memoria del martirio di quel Massimiliano, che per essere fedele alla sua fede rifiuto' il servizio militare e ne fu ucciso nel 295 d. C. (cosi' vuole la tradizione, e qui non conta se sia storia o leggenda). L'agiografia - invero - non solo avverte dell'incertezza della tradizione, ma racconta una storia diversa, e finanche piu' commovente: il padre militare, e solidale col figlio; la citta' che e' un'altra; il dono della veste al carnefice che lo decapito'. Ma questa variazione del nostro collaboratore (il cui elefantiaco titolo completo sarebbe 'Una leggenda apocrifa ovvero eulogia di Massimiliano di Cartagine, in forma di litania che finisce in parenesi o istigazione che dir si voglia') ci e' parsa comunque non priva di una sua patetica verita', e la offriamo ai lettori".

*

Osvaldo Caffianchi: Una leggenda apocrifa ovvero eulogia di Massimiliano di Cartagine

 

I.

Solo questo so di te, che nell'anno

295 ti fucilarono

perche' obiettore al servizio militare.

 

Immagino che venne un centurione

coi suoi esperti di pubbliche relazioni,

psicologi, pubblicitari, sceneggiatori di telenovelas,

a dirti mentre eri in galera

sei un bravo giovane, chi te lo fa fare

vieni con noi, imparerai un mestiere.

E Massimiliano rispose di no.

 

Mandarono da lui certi suoi parenti, certi prominenti

concittadini, a dirgli

lo sai che noi cartaginesi

siamo gia' guardati con sospetto

per certe vecchie storie di Alpi e di elefanti

di annibali e di asdrubali e scipioni

non metterti a fare casino

vesti la giubba, non c'e' altro da fare

e combattere per l'impero ha pure i suoi vantaggi.

Ma Massimiliano rispose di no.

 

E vennero allora a persuaderlo

certi amici di quando al campetto

giocavano insieme a pallone, gli amici

del bar: Massimilia' falla finita

da quando ti sei messo con quei tizi

del galileo morto ammazzato

ti stai mettendo in un mare di guai.

Che diamine mai hai contro i marines?

Falla finita con quei beduini

da' retta al nostro buon signor Belcore

la paga e' buona ed il lavoro e' poco.

E quello cocciuto, come un mulo a dire no.

 

II.

Dicono male delle corti marziali

dicono male dei plotoni d'esecuzione

forse che e' meglio farlo col coltello

in un vicolo buio di notte?

 

Dicono che siamo repressori

e genocidi addirittura; e andiamo!

forse che non ci vuole anche un po' d'ordine

in questo letamaio di colonie?

e il roman way of life non costa niente?

Eppure la volete, la televisione

il telefonino.

 

E allora poche storie, lo ammazzammo

perche' dovemmo, mica potevamo

lasciarlo andare il vile disertore

oltretutto terrone, anzi affricano.

 

La civilta', insomma, va difesa.

 

III.

Quante incertezze, quanta paura certo durasti.

Solo i babbei

pensano che gli eroi sono una specie

di nazisti spretati. E invece i martiri

hanno paura come noi, e tremano

come noi, come noi dubitano

di star tutto sbagliando, di sprecare per nulla la vita.

 

Ma infine ristette fermo nel suo no

Massimiliano di Cartagine. E fu fucilato.

 

IV.

Ecco, io mi alzo in piedi nell'assemblea

e prendo la parola, e dico:

obietta alla guerra e alle uccisioni

combatti contro gli eserciti e le armi

scegli la nonviolenza.

 

Ecco, io prendo la parola in assemblea,

mi alzo in piedi e dico:

fermiamo le fabbriche di armi

assediamo le basi militari

impediamo i decolli dei bombardieri

strappiamo gli artigli alle macchine assassine.

 

Ecco, io dico al soldato: diserta

io dico al ferroviere: ferma il convoglio

io dico al vivandiere: non preparare

di carne umana il pranzo al generale.

 

Ecco, io dico, la guerra

puo' essere, deve essere fermata.

Con l'azione diretta nonviolenta.

Con il gesto del buon Massimiliano

cartaginese, che i romani fucilarono.

 

3. ASSOCIAZIONE "RESPIRARE": FUKUSHIMA FA RIMA CON MAI PIU'

 

Dopo le vittime di Hiroshima e Nagasaki, dopo le vittime di Three Mile Island e di Cernobyl, dopo le vittime dell'uranio impoverito e quelle di Fukushima, cosa si attende a mettere al bando per sempre ed ovunque il nucleare civile e militare?

Quanta parte del pianeta dovra' essere ancora contaminata per lassi di tempo che sopravanzano innumerevoli generazioni di esseri umani, prima che l'umanita' decida di prendersi cura del pianeta in cui vive e scelga di difendere il mondo vivente di cui e' essa stessa parte?

L'unico modo onesto di commemorare le vittime della follia nucleare e' fare in modo che vittime non ve ne siano piu'.

Non basta aver vinto due volte i referendum antinucleari in Italia: occorre che l'Italia rinunci del tutto e definitivamente al nucleare (armamenti ad uranio impoverito compresi); si impegni per la decontaminazione in primo luogo delle aree nel nostro paese e nei paesi in cui ha preso parte a guerre con armi atomiche (ad esempio nei Balcani, in cui sono state usate le famigerate armi ad uranio impoverito); attui una politica internazionale per la fuoriuscita planetaria dal nucleare; si prenda cura delle vittime dei disastri e della contaminazione ancora viventi; si impegni per una soluzione adeguata del problema delle scorie radioattive.

*

Opporsi al nucleare, civile e militare.

Opporsi alla guerra e alle armi, opporsi ai poteri assassini.

Difendere la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Difendere la biosfera casa comune dell'umanita' intera.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

*

L'associazione "Respirare" di Viterbo

Viterbo, 11 marzo 2013

L'associazione "Respirare" e' stata promossa a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente.

 

4. UNA LETTERA APERTA AL SINDACO ED AI CONSIGLIERI COMUNALI DI VITERBO

 

Egregio sindaco del Comune di Viterbo,

egregi consiglieri comunali,

I. Una premessa

in questi ultimi tempi tre cose ci hanno stupito non poco.

Dapprima la levata d'ingegno del senatore Sposetti che proprio a ridosso della definitiva presa d'atto da parte del Ministero dei Trasporti della irrealizzabilita' del nocivo e distruttivo mega-aeroporto che avrebbe devastato irreversibilmente la preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bullicame a Viterbo riproponeva quell'opera scellerata ideata da una sciagurata lobby affaristica di estrema destra a danno di tutti i viterbesi.

All'improvvida sortita del senatore, ben noto per esser stato negli anni Settanta strenuo fautore del nucleare, ha fatto seguito l'annuncio del sindaco di Viterbo di voler ricorrere al Tribunale Amministrativo Regionale avverso la decisione ministeriale: il quale sindaco non contento di aver gia' sperperato un non picciol gruzzolo di soldi pubblici a favore di una lobby e di un'operazione affaristica tanto ignobile quanto sgangherata intende ora sperperare altri e piu' ingenti pubblici capitali incaponendosi in un'azione per la quale un solo aggettivo e' adeguato: malefica.

Infine abbiamo dovuto constatare che un surreale e indecente ordine del giorno pro mega-aeroporto (ovvero per la devastazione dell'area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame)  redatto dal summenzionato senatore Sposetti e' stato di bel nuovo proposto al Consiglio comunale.

Ci ha stupito tutto cio', perche' speravamo che quel colossale inganno, quella ignobile truffa, quello scandaloso tentativo di aggressione alla nostra salute ed al nostro territorio, ai legittimi interessi ed ai diritti soggettivi della popolazione viterbese e dell'Alto Lazio, fosse finito una volta per sempre dopo che lo stesso Ministero dei Trasporti aveva dovuto riconoscere che quel mega-aeroprto non poteva e non doveva essere realizzato, come sancito apertis verbis dall"Atto di indirizzo per la definizione del piano nazionale per lo sviluppo aeroportuale" emanato il 29 gennaio 2013.

Vediamo che invece vi e' chi insiste a voler destinare a un'operazione fraudolenta, inquinatrice, distruttiva ed insensata, un cumulo di pubblici denari a tal fine sottratti alle autentiche e primarie esigenze della popolazione e del territorio.

Varra' quindi la pena, egregio sindaco ed egregi consiglieri comunali, di tornare a ricordarvi una volta di piu' cio' che sapete gia' fin troppo bene ma taluni di voi continuano a fingere di ignorare.

*

II. Salvare il Bullicame

Ci sia consentito di ripetere quanto gia' innumerevoli volte abbiamo scritto nel corso degli anni, ovvero che "la realizzazione del mega-aeroporto nel cuore della preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame, di cui fece memoria Dante nella Divina Commedia, avrebbe avuto come inevitabili immediate e disastrose conseguenze:

a) lo scempio dell'area del Bulicame e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano;

b) la devastazione dell'agricoltura della zona circostante;

c) l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali;

d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta');

e) il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu';

f) uno sperpero colossale di soldi pubblici;

g) una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio.

L'area del Bullicame va invece tutelata nel modo piu' adeguato: istituendovi un parco naturalistico, archeologico e termale; e fin d'ora respingendo ogni operazione speculativa, inquinante, devastatrice, illecita.

E nell'ambito della mobilita' la provincia di Viterbo ha bisogno piuttosto di migliorare la rete ferroviaria ed i collegamenti con Roma, Orte e Civitavecchia; una mobilita' adeguata e coerente con la difesa e la valorizzazione dei beni ambientali e culturali e delle vocazioni produttive dell'Alto Lazio".

*

III. Ridurre il trasporto aereo

E ci sia altresi' consentito di ripetere quanto gia' innumerevoli volte abbiamo argomentato nel corso degli anni, ovvero che:

"1. Volare fa male alla salute. E innanzitutto alla salute di chi non vola. Fa male alla salute dell'intera umanita' che subisce gli effetti del surriscaldamento del clima - la principale emergenza globale odierna - cui il trasporto aereo contribuisce in misura rilevantissima. Fa male alla salute delle popolazioni che vivono nei pressi degli aeroporti che subiscono il pesantissimo inquinamento atmosferico e il non meno pesante inquinamento acustico. Fa male alla salute dei cittadini dei Paesi come l'Italia (e come molti altri) che vedono lo Stato regalare immensi capitali alle compagnie aeree (sia elargendo giganteschi contributi diretti, sia concedendo scandalose ed incredibili esenzioni ed agevolazioni fiscali); lo stesso Stato che taglia spietatamente i servizi pubblici e il diritto alla salute e all'assistenza. E fa male alla salute di chi vola, visto che e' una modalita'di trasporto non coerente con la stessa costituzione psicofisica ed esistenzial-culturale dell'essere umano. Infine fa male anche alla salute degli altri animali: che anch'essi sono esseri viventi e provano sofferenza. Ma come volete che si preoccupino degli altri animali quei potenti rapinatori che non si preoccupano neppure delle sofferenze che - per arricchirsi e sperperare, per  appropriarsi privatamente ed egoisticamente consumare cio' che e' di tutti, a tutti rubandolo - infliggono tanti e tali danni agli altri esseri umani?

2. Volare fa male all'ambiente. Il trasporto aereo danneggia enormemente l'ecosistema planetario nella sua globalita'. Danneggia enormemente gli ecosistemi locali. Impedisce la realizzazione di modelli di mobilita' coerenti con modelli di sviluppo autocentrati, con tecnologie appropriate, ecologicamente sostenibili, economicamente adeguati ai bisogni e alle culture delle popolazioni, e democraticamente controllabili.

3. Volare e' antieconomico. Perche' e' estremamente energivoro, mentre l'umanita' ha bisogno di un'economia della sobrieta' e della condivisione che consideri il dato di fatto dei limiti della biosfera e della scarsita' delle risorse. Perche' e' il modo di trasporto piu' costoso: non ve ne e' una adeguata percezione pubblica perche' i costi vengono esternalizzati: gli Stati sovvenzionano le compagnie aeree con fiumi di denaro ed agevolazioni; i costi ambientali e sociali vengono pagati dalle popolazioni; i lavoratori sono spesso precari e quindi costantemente sotto minaccia. La maggior parte della popolazione e' tenuta del tutto all'oscuro del fatto che ingenti risorse pubbliche che vengono sottratte ai diritti e al benessere delle persone, vengono sperperate a profitto delle compagnie aeree e dei prominenti che ruotano intorno al grande affare. Perche' danneggia le economie locali, imponendo nocivita', costi, relazioni sociali insostenibili.

4. Volare e' pericoloso. Il trasporto aereo e' pericoloso per il pianeta. Il trasporto aereo e' pericoloso per l'ambiente naturale e per i beni storici e culturali. Il trasporto aereo e' pericoloso per le persone: danni certi alla salute, estrema pericolosita' degli incidenti, degrado della qualita' della vita. Il trasporto aereo e' pericoloso per le liberta' civili: specialmente dopo la tragedia dell'11 settembre 2001 esso implica un enorme incremento dei controlli e quindi una crescente militarizzazione degli impianti, sui territori, nei confronti delle comunita' locali e della vita quotidiana delle persone.

5. Volare e' alienante. Volare fa male alla percezione di se' e del mondo. Aeroporti ed aerei sono cio' che l'antropologia contemporanea chiama "nonluoghi": in cui  decisive esperienze umane, sia percettive che conoscitive nel senso piu' ampio e profondo, vengono inibite e represse; in cui vige e viene imposto un modello di presenza al mondo, di essere nel mondo (l'in-der-welt-sein di heideggeriana memoria) tendenzialmente dereistico, pesantemente deresponsabilizzante, fortemente eterodiretto. Quell'esperienza decisiva della cultura umana che e' il viaggio, come iniziazione e scoperta, come ricerca di se' e dialogo con l'altro da se', qui si annienta nel vuoto di ambienti tutti uguali in una logica che si modella su schemi di condotta coatti e tendenzialmente totalitari.

6. Finanziare il trasporto aereo significa togliere risorse dove sono necessarie. Il trasporto aereo toglie risorse alla mobilita' sostenibile. Il trasporto aereo toglie risorse al turismo responsabile. Il trasporto aereo toglie risorse ai servizi pubblici a beneficio delle persone bisognose. Il trasporto aereo toglie risorse a politiche di giustizia e di solidarieta'. Il trasporto aereo toglie risorse alle possibilita' di un'occupazione sicura e dignitosa.

7. Della virtu' del limite. Il volo lasciamolo agli uccelli. Il cielo lasciamolo alle stelle. Cessiamo di volere tutto e tutto distruggere. E' l'unica Terra che abbiamo. Vi e' una sola umanita'".

*

IV. Popolazioni solidali

Sono cose che abbiamo ripetuto tali e quali innumerevoli volte, ma evidentemente non c'e' peggior sordo di chi non vuol sentire.

Cosi' come innumerevoli volte abbiamo ripetuto che la nostra iniziativa e' solidale con quella dei comitati dei cittadini di Campino e di Fiumicino che anch'essi si battono per la riduzione del trasporto aereo in difesa di ambiente, salute e diritti, e particolarmente a Ciampino per l'immediata drastica riduzione dell'insostenibile volume del traffico aereo, ed a Fiumicino contro ogni ampliamento del sedime aeroportuale.

Il tentativo infame delle lobby inquinatrici e devastatrici di mettere le une contro le altre le popolazioni di Ciampino, Fiumicino e Viterbo e' gia' miseramente fallito in passato, come dimostra la presa di posizione congiunta di tutti i comitati locali del Lazio che il 10 maggio 2010 scrissero alla Regione Lazio un documento unitario. In quel documento i comitati dei cittadini di Ciampino, Fiumicino, Frosinone e Viterbo scrivevano agli amministratori regionali del Lazio quanto segue.

"Vi scriviamo in forma assolutamente semplice, chiara e sintetica perche' vorremmo delle risposte altrettanto semplici, chiare e sintetiche.

1. Ciampino

E' dimostrato dagli studi istituzionali condotti da Arpa Lazio, dal Dipartimento epidemiologico regionale e dalle Asl competenti per territorio, che a Ciampino le norme di legge non sono rispettate e che la salute dei cittadini e' in pericolo. Per questo i cittadini di Ciampino, di Marino e del X Municipio di Roma hanno inviato quasi cinquecento esposti alla Magistratura per chiedere giustizia. I voli su Ciampino vanno immediatamente e drasticamente ridotti.

Chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione Lazio per la riduzione immediata dei voli (cosa intendiamo per immediata? Intendiamo: immediata).

2. Fiumicino

E' dimostrato che non solo non vi e' alcuna necessita' di ampliare il sedime aeroportuale di Fiumicino, ma e' anzi del tutto evidente che il progetto della societa' Adr (Aeroporti di Roma) che prevede la cementificazione di 1.300 ettari della Riserva del litorale romano e 1.066.000 mq di servizi commerciali, si configura sostanzialmente come una mera speculazione immobiliare e finanziaria, peraltro in palese conflitto di interessi, e come una grave aggressione all'ambiente, il tutto senza nessuna reale prospettiva occupazionale e di sviluppo del territorio.

Chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione Lazio contro ogni ipotesi di ampliamento del sedime aeroportuale di Fiumicino.

3. Frosinone

E' dimostrato che l'aeroporto di Frosinone-Ferentino non e' sostenibile nella Valle del Sacco, area dichiarata emergenza ambientale-socio-economica nel 2005. E' del tutto evidente che il progetto della societa' Adf (Aeroporto di Frosinone S.p.A.), a seguito dell'avviso di esproprio di oltre 300 ettari di territorio (in gran parte agricolo e residenziale), senza attendere il parere favorevole della Vas, si configura come una  speculazione immobiliare e finanziaria a danno dell'ambiente e dei cittadini . Visti i  pareri negativi degli organi tecnici nella Conferenza dei servizi preliminare, chiediamo un impegno della Regione per  il blocco del progetto e per il recupero dei finanziamenti pubblici fino ad ora messi in bilancio e destinarli nella bonifica e nel rilancio occupazionale della Valle del Sacco.

Chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione Lazio contro la realizzazione di un mega-aeroporto a Frosinone.

4. Viterbo

E' dimostrato che la realizzazione di un mega-aeroporto a Viterbo avrebbe come immediate conseguenze lo scempio dell'area del Bulicame e dei preziosi beni ambientali e culturali che vi si trovano; la devastazione dell'agricoltura della zona circostante; l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali; un pesantissimo inquinamento di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta'); il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu'; uno sperpero colossale di soldi pubblici; una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio.

Chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione Lazio contro la realizzazione di un mega-aeroporto a Viterbo.

5. Il trasporto, questione locale

Occorre potenziare la mobilita' sostenibile, adeguata alle esigenze del territorio e della popolazione, con tecnologie appropriate e coerenti con un modello di gestione del territorio che valorizzi e non distrugga i beni ambientali e culturali, le autentiche vocazioni produttive locali, la salute e i diritti della popolazione.

Chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione Lazio per una mobilita' locale centrata sul trasporto ferroviario, pubblico e collettivo al servizio della popolazione, nel rispetto dell'ambiente e del diritto alla salute e alla sicurezza.

6. Il trasporto aereo, questione globale

Occorre contrastare il dissennato incremento del trasporto aereo a fini voluttuari, alla luce dell'eccesso di aeroporti in Italia e dell'eccesso globale di emissioni inquinanti.

Occorre ripristinare nell'ambito del trasporto aereo il rispetto di fondamentali regole e principii di legalita' e far cessare il favoreggiamento ad imprese speculative, inquinanti e violatrici dei diritti di cittadini e lavoratori.

Chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione Lazio contro il dissennato incremento del trasporto aereo a fini voluttuari, e per una regolamentazione del trasporto aereo che faccia cessare ogni favoreggiamento ad imprese dalla condotta inammissibile".

*

V. Concludendo

Vorremmo sperare che aver ricordato tutto cio' sia sufficiente a far cessare una grottesca pantomima che ha gia' fin troppo danneggiato la popolazione viterbese.

E quindi, rivolgendoci al sindaco di Viterbo ed all'intero consiglio comunale, chiediamo:

- che il senatore Sposetti ritiri l'ordine del giorno proposto;

- che il sindaco si astenga dallo sperperare altri pubblici denari al Tar per un'iniziativa assolutamente insostenibile sotto ogni profilo;

- qualora invece sia il senatore che il sindaco intendessero perseverare, allora chiediamo che il Consiglio comunale respinga l'ordine del giorno Sposetti e prenda posizione affinche' il sindaco receda dall'annunciato ricorso al Tar.

*

Distinti saluti,

Il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti

Viterbo, 11 marzo 2013, secondo anniversario del disastro di Fukushima

Il "Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti" ha promosso e guidato dal 2007 la vittoriosa mobilitazione popolare che ha difeso la preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame di dantesca memoria dalla minaccia di una illegale ed irreversibile devastazione. Il comitato - di cui e' portavoce la dottoressa Antonella Litta, alla quale e' stato recentemente attribuito a Roma il prestigioso "Premio Donne, Pace e Ambiente Wangari Maathai" - e' animato da alcune delle piu' stimate personalita' dell'impegno morale e civile nell'Alto Lazio, come il professor Osvaldo Ercoli; tra i suoi fondatori anche il compianto Alfio Pannega (1925-2010), luminoso maestro di dignita', simbolo indimenticabile della Viterbo popolare, antifascista e solidale.

 

5. PER MARIANELLA GARCIA NEL TRENTESIMO ANNIVERSARIO DELLA MORTE

 

Ricorre il 13 marzo il trentesimo anniversario dell'uccisione di Marianella Garcia, assassinata in Salvador il 13 marzo 1983.

*

Marianella Garcia Villas, nata nel 1949, attivista per i diritti umani salvadoregna, collaboratrice di monsignor Romero, amica della nonviolenza, "avvocato dei poveri, compagna degli oppressi, voce degli scomparsi", fu assassinata il 13 marzo del 1983 dai soldati del regime. La sua vita e' narrata nel bel libro (ampiamente basato sulla registrazione di conversazioni con lei svoltesi nel 1981 e nel 1982) di Raniero La Valle e Linda Bimbi, Marianella e i suoi fratelli, Feltrinelli, Milano 1983, Icone, Roma 2007.

*

La ricordiamo riproponendo tre testi in sua memoria gia' apparsi negli scorsi anni sul nostro notiziario.

*

Benito D'Ippolito: Una canzone per Marianella Garcia

 

Ay Marianella, Marianella Garcia

potevi fare la vita dei signori

i tuoi buoni studi, il tuo seggio in parlamento

ma tu scegliesti di stare con noi poveri.

Ay Marianella che pioggia di sangue.

 

Era Marianella sorella di noi morti

perche' amava la vita e che la vita

fosse degna di essere vissuta.

Ay Marianella si spensero le stelle.

 

Era intrepida e vestita di umilta'

sapeva che i fascisti la cercavano

e ti raggiunse la furia dei fascisti.

Ay Marianella la furia dei fascisti.

 

Parlava la lingua dei contadini e degli angeli

sapeva le parole che guariscono

parole di luce e di pane.

Ay Marianella la terra nera e rossa.

 

Sapeva tutte le cose e anche le cose

che tutti sanno e e' difficile dire

e lei le diceva con voce di uccellino.

Ay Marianella che fredda e' la notte.

 

Ti ammazzarono come hanno ammazzato

i morti che cercavi e che il tuo sguardo

resuscitava nel cuore del popolo.

Ay Marianella che pianto infinito.

 

Cosi' dura e' la nostra dura vita

che anche nella gioia noi piangiamo

ma mentre ti piangiamo ricordiamo

con gioia che sei stata e resti viva.

Ay Marianella, Marianella Garcia.

 

*

Nello Scardani: Marianella Garcia, o della giustizia

 

Salvare anche i morti

restituir loro il volto,

allo scempio compiuto dai carnefici

opporre infinita la pieta'.

 

E cosi' salvare coloro che verranno

dalla ripetizione incessante dell'orrore,

cosi' salvare l'umanita' presente,

cosi' rendere bene per male.

 

*

Luciano Bonfrate: Marianella Garcia

 

Prendersi cura degli assassinati

restituirne il volto e la memoria

alla realta', l'umanita', la storia.

Nel coro ora e' dei giusti e dei beati.

 

6. UN INCONTRO IN MEMORIA DI MASSIMILIANO DI CARTAGINE

 

Si e' svolto martedi' 12 marzo 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro in memoria di Massimiliano di Cartagine (274-295), ucciso a Tebessa in quanto obiettore di coscienza al servizio militare.

Nel corso dell'incontro la scelta e la vicenda di Massimiliano sono state ricordate come pietra di paragone e concreto appello per l'agire nel presente: la scelta di opporsi alla guerra e ai suoi apparati, la scelta di opporsi alla pratica dell'uccidere, la scelta di preferir subire la morte anziche' infliggerla ad altri, costituisce un modello di condotta e adamantino un monito ad assumersi personalmente le proprie responsabilita', a mettere in pratica le proprie convinzioni, a rispondere al volto nudo dell'altro che ti chiede di non ucciderlo, che ti chiede di salvargli la vita.

Essersi posti all'ascolto di Massimiliano oggi qui significa in primo luogo opporsi alla illegale, criminale partecipazione italiana alla guerra afgana che ogni giorno miete vittime.

Significa opporsi alla illegale, criminale persecuzione razzista dei migranti che anch'essa ogni giorno miete vittime.

E significa opporsi al riarmo onnicida e alle politiche di sfruttamento e di rapina che distruggono le vite umane e devastano la biosfera.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

7. LA POLITICA DEGLI SCORPIONI E LA POLITICA DELL'UMANITA'

 

Prosegue la guerra e prosegue la persecuzione razzista.

Non e' accettabile nessun programma di governo che prescinda dal salvare le vite delle vittime della guerra e della persecuzione razzista.

Non e' accettabile nessun programma di governo che prescinda dall'opposizione alla guerra e alla persecuzione razzista.

Cessi immediatamente l'illegale partecipazione alla guerra afgana.

Cessi immediatamente la persecuzione razzista dei migranti.

Si torni al rigoroso rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana.

Salvare le umane vite: e' l'unica politica non disumana.

 

8. PER TERESA MATTEI

 

L'ultima delle costituenti

la partigiana eroica

la sorella di Gianfranco

la donna che difendeva i diritti di tutti gli esseri umani

e' deceduta.

 

Non muore la sua lotta.

 

9. PROFONDA DELUSIONE ED ENERGICA RIPROVAZIONE

 

Al Presidente della Commissione Europea

al Commissario Europeo all'Ambiente

al Commissario Europeo alle Imprese e all'Industria

al Commissario Europeo alla Salute

E per opportuna conoscenza:

alla Direzione generale per le imprese e l'industria della Commissione Europea

a tutti i Servizi e le Direzioni Generali della Commissione Europea competenti in materia di salubrita' delle acque

al Ministro dell'Ambiente

al Ministro della Salute

al Ministro dell'Economia

al Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali

al Ministro dello Sviluppo economico

al Ministro per la Coesione territoriale

al Ministro per gli Affari europei

al Presidente del Consiglio dei Ministri

Oggetto: Profonda delusione ed energica riprovazione per l'elusivo, omissivo ed irresponsabile pronunciamento della Commissione Europea in ordine allo sciagurato schema di decreto interministeriale italiano che se approvato avrebbe consentito di erogare come potabile acqua contaminata da sostanze tossiche e cancerogene; schema di decreto che fortunatamente e' stato respinto dalla risoluzione unanime della XII Commissione Permanente della Camera dei Deputati del Parlamento italiano il 13 dicembre 2012

Egregi signori della Commissione Europea,

abbiamo ricevuto - e ve ne ringraziamo - le vostre lettere in risposta alle nostre ed altrui Osservazioni avverso lo scellerato schema di decreto interministeriale italiano che se approvato avrebbe consentito di erogare come potabile acqua contaminata da sostanze tossiche e cancerogene (lo schema notificato alla Commissione Europea con notification number 2012/0534/I - C50A, title "schema di decreto interministeriale per l'introduzione nell'allegato I, parte B, del decreto legislativo 2 febbraio 2001 n. 31, del parametro microcistina - LR e relativo valore di parametro").

Tuttavia, e lo scriviamo con profondo dispiacere, quelle vostre risposte sono del tutto inaccettabili, in quanto palesemente elusive ed omissive.

E valga il vero.

1. Vi avevamo segnalato che quello schema di decreto, consentendo di erogare come potabili acque inquinate da sostanze tossiche e cancerogene, confliggeva con il diritto alla salute.

Elusive ed omissive in merito sono state le vostre gentili missive.

2. Vi avevamo segnalato che quello schema di decreto violava fondamentali impegni, accordi e regolamenti europei per il corretto svolgimento delle attivita' economiche, del commercio e della concorrenza e per la tutela di produttori e consumatori.

Elusive ed omissive in merito sono state le vostre gentili missive.

3. Vi avevamo segnalato che quello schema di decreto era in flagrante contrasto con espliciti impegni dell'Unione Europea, come ad esempio il rispetto del Principio di precauzione.

Elusive ed omissive in merito sono state le vostre gentili missive.

4. Vi avevamo segnalato che una risoluzione votata all'unanimita' dalla XII Commissione Permanente della Camera dei Deputati del Parlamento italiano il 13 dicembre 2012 al termine di una rigorosa disamina della questione concludeva in modo inequivocabile (citiamo testualmente): "impegna il Governo... a revocare lo schema di decreto interministeriale citato, tenendo conto che esso si configura in conflitto con la normativa italiana e in contrasto con l'evidenza scientifica e la deontologia medica, ecologica e bioetica, oltre che con l'ortoprassi amministrativa e gestionale".

Addirittura non una parola in merito abbiamo trovato nelle vostre gentili missive.

E fermiamoci qui.

Il fatto drammatico ed inquietante e' che eludendo ed omettendo di considerare gli inconfutabili motivi ostativi a quello scandaloso schema di decreto, avete addirittura espresso ad esso un sostanziale avallo. E l'esito effettuale del vostro sciagurato pronunciamento avrebbe potuto essere disastroso se opportunamente non fosse intervenuta la ricordata risoluzione unanime della XII Commissione Parlamentare italiana.

Fortunatamente, infatti, la citata risoluzione dell'organo parlamentare italiano basta ed avanza a impedire l'ulteriore prosieguo dell'iter di quello scellerato schema di decreto. Ma certo il vostro contegno e' stato in questa circostanza a dir poco elusivo, omissivo, e del tutto inammissibile.

Riservandoci quindi - qualora se ne desse la necessita' - ogni ulteriore opportuno intervento, vi esprimiamo la nostra profonda delusione ed energica riprovazione per il vostro inaccettabile operato.

Alleghiamo alla presente per l'ennesima volta:

Allegato 1. Centro di ricerca per la pace e i diritti umani: Dieci osservazioni per il rigetto dello schema di decreto interministeriale avvelenatore (11 dicembre 2012);

Allegato 2. Centro di ricerca per la pace e i diritti umani: Al Responsabile per la Direttiva 98/34 della Commissione Europea. Comunicazione urgente e diffida (14 dicembre 2012);

Allegato 3. Testo integrale della Risoluzione deliberata all'unanimita' dalla XII Commissione permanente "Affari sociali" della Camera dei Deputati nella seduta del 13 dicembre 2012.

Vogliate gradire distinti saluti,

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

Viterbo, 13 marzo 2013

(...)

 

10. NELLA RICORRENZA DELLA NASCITA DI ALBERT EINSTEIN

 

Nella ricorrenza della nascita di Albert Einstein, avvenuta ad Ulm il 14 marzo 1879, si e' svolto nella mattinata di giovedi' 14 marzo 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di commemorazione e di riflessione.

E' stato ricordato lo scienziato e l'umanista, l'intellettuale antifascista, l'uomo impegnato per la pace e per i diritti umani di tutti gli esseri umani, il promotore insieme a Bertrand Russell dell'appello per il disarmo nucleare, il sostenitore di Gandhi e della nonviolenza.

Nel ricordo di Albert Einstein continui l'impegno contro tutte le violenze, per la pace, la giustizia, il rispetto della dignita' umana e della biosfera.

La nonviolenza e' in cammino.

 

11. DI ALCUNI INQUIETANTI SVILUPPI DEL CASO ITALIANO

 

Il primo: la scomparsa dall'agenda politica delle due decisive questioni della guerra assassina e della persecuzione razzista.

In questo momento l'Italia e' uno stato che partecipa - da oltre dieci anni - alla guerra afgana, una guerra terrorista e stragista, un crimine contro l'umanita'. Questo crimine deve cessare. L'Italia deve tornare al rispetto della sua legge fondamentale che la guerra ripudia. L'Italia deve cessare di essere corresponsabile dei massacri. L'Italia deve cessare immediatamente di partecipare alla guerra.

In questo momento l'Italia e' uno stato che continua a praticare una politica hitleriana - hitleriana, si' - nei confronti dei migranti, che continua a provocarne la morte in mare, che continua a ridurli in condizioni di schiavitu'. Questo crimine deve cessare. L'Italia deve tornare al rispetto della sua legge fondamentale che rispetta i diritti umani di tutti gli esseri umani e prevede il diritto di asilo per chi e' in fuga da luoghi ove la sua vita e i suoi diritti sono in pericolo. L'Italia deve cessare di praticare una scellerata persecuzione razzista, schiavista e assassina. L'Italia deve abrogare immediatamente tutte le misure hitleriane che governi criminali e golpisti hanno illegalmente introdotto - e mantenuto - nell'ordinamento.

*

Il secondo: lo strano caso del signor B.

Ovvero la pretesa di un magnate golpista e corruttore di sottrarsi al giudizio per i suoi misfatti, la pretesa dell'impunita' assoluta. E' assurdo anche solo doverci perdere altro tempo: fondamento dello stato di diritto democratico e' che la legge sia uguale per tutti e tutti i cittadini siano uguali dinanzi alla legge. Gia' troppe volte e troppo a lungo attraverso espedienti scandalosi il signor B. e' riuscito a sottrarsi al dovere di rispondere in tribunale dei reati contestatigli, reati di estrema gravita'. Cessi finalmente questa pretesa di impunita', si svolgano i procedimenti a suo carico come la legge prevede e dispone.

*

Il terzo: il ritorno dell'autobiografia di una nazione.

Un'organizzazione politica che pretende di rappresentare - e nella sua retorica addirittura di essere - la totalita' della popolazione, non e' forse totalitaria?

Un'organizzazione politica in cui vi e' un capo assoluto, profeta e sacerdote, grande fratello e padre padrone, non e' forse totalitaria?

Un'organizzazione politica la cui ideologia e la cui struttura si modella in forma di setta, con tutta la fenomenologia conseguente (gli adepti che si persuadono di essere gli unici puri in un mondo corrotto, le credenze palingenetiche, l'appello apocalittico...), non e' forse totalitaria?

Dietro la confusa e infantile simbologia fumettistica vi e' la medesima propaganda e il medesimo irrazionalismo di massa dei fascismi storici, misticismo orgiastico e culto del capo, spoliticizzazione e autoreferenzialita', fuga dalla liberta' e propensione a deumanizzare l'altro, megalomania e deresponsabilizzazione. Abbiamo motivo e diritto di provarne sdegno e di averne orrore.

Di uomini della provvidenza l'Italia ha gia' fatto due triste ventennali esperienze. Basta, per favore.

Noi amiamo il dubbio e il conflitto.

Il mondo ci appare complesso, le umane vicende sovente aggrovigliate e talora perfino indecidibili. E proprio per questo crediamo nella virtu' della mitezza, della ragione, del dialogo - sappiamo come la contraddizione presieda a molte dinamiche sociali.

La nonviolenza e' sempre plurale.

 

12. LA GUERRA E IL RAZZISMO NEMICI DELL'UMANITA'

 

La guerra e il razzismo sono nemici dell'umanita'.

Cessi immediatamente la criminale partecipazione italiana alla guerra afgana che ogni giorno miete vittime innocenti.

Siano abrogate immediatamente le infami misure razziste che perseguitano, schiavizzano, mandano a morte i migranti.

La guerra e il razzismo sono nemici dell'umanita'.

 

13. DUE BUONE NOTIZIE (E LA SOLITA NOSTRA QUERIMONIA IN APPENDICE)

 

La prima buona notizia e' l'elezione di Laura Boldrini - a lungo valida portavoce dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati - a presidente della Camera dei Deputati. E' ragionevole sperare, ovvero ritenere, che le posizioni che ha sostenuto come funzionario dell'Onu in difesa dei diritti umani dei migranti - che sono altresi' le posizioni stabilite nei principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana - le mantenga anche nella sua attivita' parlamentare e persuada il Parlamento alla legalita' e all'umanita'.

Anche se alla Camera la coalizione non berlusconiana ha la maggioranza assoluta dei seggi (beninteso: in forza dello scandaloso meccanismo del premio di maggioranza) era tutt'altro che scontato che la scelta cadesse su una persona di valore come Laura Boldrini. E ne siamo dunque doppiamente lieti.

*

La seconda buona notizia e' l'elezione di Pietro Grasso a presidente del Senato della Repubblica. E' ragionevole sperare, ovvero ritenere, che adempia questo importantissimo mandato (la seconda carica della Repubblica) con lo stesso rigore di cui ha dato prova come magistrato.

La notizia e' ancor piu' buona se si considera che vi era il concreto rischio di una vittoria del candidato dell'estrema destra golpista berlusconiana (e presidente uscente).

Quindi, una volta tanto, tiriamo un sospiro di sollievo.

*

E adesso torniamo alla nostra solita querimonia:

1. cessi immediatamente la criminale partecipazione italiana alla guerra afgana che ogni giorno miete vittime innocenti;

2. siano abrogate immediatamente le infami misure razziste che perseguitano, schiavizzano, mandano a morte i migranti.

Salvare le vite e' la buona politica.

 

14. UN DOPPELGAENGER A VITERBO

 

Evocato da un giovane e brillante adepto viterbese di quel Fini ultimo segretario dello storico partito neofascista (ma anche aggredito - quel giovane - mesi fa da una spedizione squadrista dell'organizzazione Casa Pound, teppistico gruppuscolo neofascista che oltretutto sconciamente abusa del nome di un grande poeta), e' ricomparso in citta' tal Margottini a pontificare di beni ambientali e culturali.

Ma non e' forse lo stesso Margottini che per anni si mise al servizio della lobby di estrema destra che voleva devastare per sempre la preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame realizzandovi nel bel mezzo un nocivo, distruttivo, illegale ed insensato mega-aeroporto?

Un caso di sdoppiamento della personalita'? Un tableau vivant citazionista di Robert Louis Stevenson ed Edgar Allan Poe? No, semplicemente l'ennesimo retablo de las maravillas, o forse l'ennesima esibizione volante dell'estrema destra viterbese in uno dei suoi piu' riusciti travestimenti.

*

E per evitare che le persone di buon cuore siano ingannate dall'amnesia o dalla narcosi, sara' allora utile tornare a ricordare per l'ennesima volta che "la realizzazione del mega-aeroporto nel cuore della preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame, di cui fece memoria Dante nella Divina Commedia, avrebbe avuto come inevitabili immediate e disastrose conseguenze:

a) lo scempio dell'area del Bulicame e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano;

b) la devastazione dell'agricoltura della zona circostante;

c) l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali;

d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta');

e) il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu';

f) uno sperpero colossale di soldi pubblici;

g) una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio.

L'area del Bullicame va invece tutelata nel modo piu' adeguato: istituendovi un parco naturalistico, archeologico e termale; e fin d'ora respingendo ogni operazione speculativa, inquinante, devastatrice, illecita.

E nell'ambito della mobilita' la provincia di Viterbo ha bisogno piuttosto di migliorare la rete ferroviaria ed i collegamenti con Roma, Orte e Civitavecchia; una mobilita' adeguata e coerente con la difesa e la valorizzazione dei beni ambientali e culturali e delle vocazioni produttive dell'Alto Lazio".

*

E sara' utile altresi' tornare a ricordare per l'ennesima volta che:

"1. Volare fa male alla salute. E innanzitutto alla salute di chi non vola. Fa male alla salute dell'intera umanita' che subisce gli effetti del surriscaldamento del clima - la principale emergenza globale odierna - cui il trasporto aereo contribuisce in misura rilevantissima. Fa male alla salute delle popolazioni che vivono nei pressi degli aeroporti che subiscono il pesantissimo inquinamento atmosferico e il non meno pesante inquinamento acustico. Fa male alla salute dei cittadini dei Paesi come l'Italia (e come molti altri) che vedono lo Stato regalare immensi capitali alle compagnie aeree (sia elargendo giganteschi contributi diretti, sia concedendo scandalose ed incredibili esenzioni ed agevolazioni fiscali); lo stesso Stato che taglia spietatamente i servizi pubblici e il diritto alla salute e all'assistenza. E fa male alla salute di chi vola, visto che e' una modalita' di trasporto non coerente con la stessa costituzione psicofisica ed esistenzial-culturale dell'essere umano. Infine fa male anche alla salute degli altri animali: che anch'essi sono esseri viventi e provano sofferenza. Ma come volete che si preoccupino degli altri animali quei potenti rapinatori che non si preoccupano neppure delle sofferenze che - per arricchirsi e sperperare, per  appropriarsi privatamente ed egoisticamente consumare cio' che e' di tutti, a tutti rubandolo - infliggono tanti e tali danni agli altri esseri umani?

2. Volare fa male all'ambiente. Il trasporto aereo danneggia enormemente l'ecosistema planetario nella sua globalita'. Danneggia enormemente gli ecosistemi locali. Impedisce la realizzazione di modelli di mobilita' coerenti con modelli di sviluppo autocentrati, con tecnologie appropriate, ecologicamente sostenibili, economicamente adeguati ai bisogni e alle culture delle popolazioni, e democraticamente controllabili.

3. Volare e' antieconomico. Perche' e' estremamente energivoro, mentre l'umanita' ha bisogno di un'economia della sobrieta' e della condivisione che consideri il dato di fatto dei limiti della biosfera e della scarsita' delle risorse. Perche' e' il modo di trasporto piu' costoso: non ve ne e' una adeguata percezione pubblica perche' i costi vengono esternalizzati: gli Stati sovvenzionano le compagnie aeree con fiumi di denaro ed agevolazioni; i costi ambientali e sociali vengono pagati dalle popolazioni; i lavoratori sono spesso precari e quindi costantemente sotto minaccia. La maggior parte della popolazione e' tenuta del tutto all'oscuro del fatto che ingenti risorse pubbliche che vengono sottratte ai diritti e al benessere delle persone, vengono sperperate a profitto delle compagnie aeree e dei prominenti che ruotano intorno al grande affare. Perche' danneggia le economie locali, imponendo nocivita', costi, relazioni sociali insostenibili.

4. Volare e' pericoloso. Il trasporto aereo e' pericoloso per il pianeta. Il trasporto aereo e' pericoloso per l'ambiente naturale e per i beni storici e culturali. Il trasporto aereo e' pericoloso per le persone: danni certi alla salute, estrema pericolosita' degli incidenti, degrado della qualita' della vita. Il trasporto aereo e' pericoloso per le liberta' civili: specialmente dopo la tragedia dell'11 settembre 2001 esso implica un enorme incremento dei controlli e quindi una crescente militarizzazione degli impianti, sui territori, nei confronti delle comunita' locali e della vita quotidiana delle persone.

5. Volare e' alienante. Volare fa male alla percezione di se' e del mondo. Aeroporti ed aerei sono cio' che l'antropologia contemporanea chiama "nonluoghi": in cui decisive esperienze umane, sia percettive che conoscitive nel senso piu' ampio e profondo, vengono inibite e represse; in cui vige e viene imposto un modello di presenza al mondo, di essere nel mondo (l'in-der-welt-sein di heideggeriana memoria) tendenzialmente dereistico, pesantemente deresponsabilizzante, fortemente eterodiretto. Quell'esperienza decisiva della cultura umana che e' il viaggio, come iniziazione e scoperta, come ricerca di se' e dialogo con l'altro da se', qui si annienta nel vuoto di ambienti tutti uguali in una logica che si modella su schemi di condotta coatti e tendenzialmente totalitari.

6. Finanziare il trasporto aereo significa togliere risorse dove sono necessarie. Il trasporto aereo toglie risorse alla mobilita' sostenibile. Il trasporto aereo toglie risorse al turismo responsabile. Il trasporto aereo toglie risorse ai servizi pubblici a beneficio delle persone bisognose. Il trasporto aereo toglie risorse a politiche di giustizia e di solidarieta'. Il trasporto aereo toglie risorse alle possibilita' di un'occupazione sicura e dignitosa...".

*

E sara' utile tornare a ricordare infine che e' stato grazie alla lotta della parte onesta e ragionevole della popolazione viterbese, e delle personalita' e dei movimenti che da tutta Italia l'hanno sostenuta, se la preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bullicame e' salva, e il mega-aeroporto devastante e inquinante non e' stato e non sara' realizzato - come ha dovuto infine riconoscere lo stesso Ministro dei Trasporti nel suo "Atto di indirizzo per la definizione del piano nazionale per lo sviluppo aeroportuale" emanato il 29 gennaio 2013.

*

Perche' ricordare tutto cio'? Perche' a Viterbo la lobby del mega-aeroporto nonostante sia stata smascherata e sconfitta continua a mestare e mistificare, ed e' bene che nessuno piu' sia vilipeso e turlupinato dai gentiluomini di ventura e di corte.

 

15. PRIMO E SECONDO. DOVERE

 

E dunque:

1. cessi immediatamente la criminale partecipazione italiana alla guerra afgana che ogni giorno miete vittime innocenti;

2. siano abrogate immediatamente le infami misure razziste che perseguitano, schiavizzano, mandano a morte i migranti.

*

O anche:

1. siano abrogate immediatamente le infami misure razziste che perseguitano, schiavizzano, mandano a morte i migranti;

2. cessi immediatamente la criminale partecipazione italiana alla guerra afgana che ogni giorno miete vittime innocenti.

*

Ovvero: salvare le vite. Rispettare i diritti umani di tutti gli esseri umani. Vi e' una sola umanita'.

Una politica che causa sofferenze e morte non e' una politica, e' un crimine.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

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COI PIEDI PER TERRA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

Numero 750 del 21 aprile 2013

 

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