Archivi. 170
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- Date: Tue, 16 Apr 2013 08:19:05 +0200 (CEST)
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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)
Numero 170 del 16 aprile 2013
In questo numero:
1. Alcuni testi del mese di ottobre 2007 (parte seconda)
2. Le nostre ingenuissime domande
3. Una lettera al Presidente della Regione Lazio
4. Dopo i catastrofici dati sull'inquinamento atmosferico nel viterbese
5. Il 6 ottobre a Viterbo
6. Una lettera ai Presidenti delle Commissioni Ambiente di Camera e Senato
7. Un messaggio a Frosinone
8. Surriscaldamento del clima, un ragionamento e un impegno a Viterbo
9. Il Nobel e la nostra lotta
10. Una lettera ai Presidenti delle Commissioni Trasporti del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati
11. Da Viterbo a Ciampino
1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI OTTOBRE 2007 (PARTE SECONDA)
Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di ottobre 2007.
2. LE NOSTRE INGENUISSIME DOMANDE
Formuliamo le seguenti ingenuissime domande a certi non ingenui propagandisti del dissennato e sciagurato mega-aeroporto per voli low cost, ed a quanti della loro propaganda sono vittima:
- perche' voler imporre ai cittadini di Viterbo e dei centri limitrofi un danno enorme per la loro salute e il loro benessere con il massiccio inquinamento dell'aria e acustico derivante dall'opera?
- perche' voler imporre la devastazione dell'area termale di Viterbo, la devastazione di uno dei piu' rilevanti beni ambientali, storico-culturali, sanitari, sociali ed economici della citta' e dell'Alto Lazio?
- perche' voler imporre un immenso danno economico per i cittadini e gli operatori viterbesi che vedranno devastati alcuni dei loro piu' preziosi beni ambientali e culturali, svalutati gli immobili, gli esercizi e le attivita', colpite e depresse fondamentali vocazioni produttive del territorio, aggredita la loro salute, negati finanziamenti pubblici ad opere realmente utili e necessarie perche' sperperati per un'opera dannosissima?
- perche' voler forsennatamente procedere a un'opera del tutto priva della Valutazione d'impatto ambientale obbligatoria per legge?
- perche' voler incrementare il trasporto aereo quando e' noto che esso e' fortemente corresponsabile del surriscaldamento del clima, ovvero della piu' drammatica emergenza ambientale planetaria odierna?
- perche' voler sperperare ingenti fondi pubblici a vantaggio di imprese ed opere che provocano gravissimi danni alla salute della popolazione e gravissime devastazioni del territorio?
- perche' voler far prevalere gli interessi di ristrette oligarchie affaristiche ai danni dell'intera popolazione?
3. UNA LETTERA AL PRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO
Egregio Presidente della Regione Lazio,
le scriviamo in rappresentanza del comitato dei cittadini che si oppongono all'aeroporto di Viterbo e s'impegnano per la riduzione del trasporto aereo.
Come forse gia' sapra' la realizzazione a Viterbo di un mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma avrebbe esiti disastrosi per l'ambiente, per la salute delle persone, per rilevanti beni storici, culturali, sociali ed economici locali.
Peraltro nella sciagurata ipotesi della realizzazione dell'opera, essa avrebbe come esito che i turisti atterrati nel sedime aeroportuale viterbese dovrebbero poi raggiungere Roma in treno o su un autoveicolo, con tempi di percorrenza lunghissimi tali che in molti casi vanificherebbero del tutto l'abbreviazione dei tempi di viaggio che motivava la scelta del trasporto aereo.
La provincia di Viterbo ha bisogno di ben altro per la sua mobilita': ha bisogno in primo luogo di un potenziamento del trasporto ferroviario, e precisamente della riapertura della ferrovia Civitavecchia-Capranica-Orte, del potenziamento della Viterbo-Orte e del potenziamento della Viterbo-Roma.
Ed ha bisogno altresi' di ben altro per il suo sviluppo: occorre la difesa e la valorizzazione dei suoi beni ambientali e culturali, delle sue vocazioni produttive autentiche e preziose: l'agricoltura di qualita', il turismo di qualita', il termalismo, l'alta formazione, le infrastrutture al servizio dell'artigianato, del commercio e dell'accoglienza connessi ai beni e alle vocazioni dianzi indicati.
Il mega-aeroporto per voli low cost sarebbe null'altro che una sciagura e un gigantesco, dissennato e scellerato sperpero di denaro pubblico ai danni della comunita' altolaziale.
Peraltro l'opera e' del tutto priva della Valutazione d'impatto ambientale, obbligatoria per legge; valutazione d'impatto ambientale che se correttamente effettuata inevitabilmente dichiarerebbe irrealizzabile un'opera cosi' distruttiva (basti pensare all'impatto catastrofico sull'area termale).
*
Le preoccupazioni e i motivi di opposizione che abbiamo qui sopra succintamente riassunto sono condivisi da illustri scienziati e da illustri personalita' della vita civile e delle istituzioni, dalla vicepresidente del Parlamento Europeo Luisa Morgantini al magistrato Ferdinando Imposimato, a padre Alex Zanotelli, ai piu' prestigiosi scienziati che si occupano di questi temi, come i professori Angelo Baracca, Virginio Bettini, Marcello Cini, Giorgio Cortellessa, Giorgio Nebbia.
Sapra' anche che dieci europarlamentari di grande autorevolezza hanno inviato una lettera al Ministro dei Trasporti per chiedere che l'opera non sia realizzata.
E certo sapra' anche che ben tre interrogazioni sono state gia' presentate in Parlamento sia al Senato che alla Camera sempre per impedire la realizzazione della disastrosa opera.
Inoltre non le sara' sfuggito che un'interrogazione analoga e' stata presentata anche alla Regione da lei presieduta.
*
Egregio Presidente della Regione Lazio,
le saremmo grati di un suo impegno in difesa del diritto alla salute, dell'ambiente, dei beni culturali, sociali ed economici del viterbese, della legalita'.
Le saremmo altresi' grati di un suo impegno per la riduzione del trasporto aereo, che incide cosi' fortemente nel provocare quel surriscaldamento del clima che e' la principale emergenza ambientale planetaria cui occorre porre rimedio.
Il nostro comitato e' infatti impegnato non solo contro il mega-aeroporto di Viterbo, ma anche per liberare Ciampino dall'intollerabile sovraccarico di voli, e per impedire che si creino altre situazioni come quella di Ciampino; ci opponiamo al terzo polo aeroportuale nel Lazio controproponendo il potenziamento di altre forme di mobilita' piu' sostenibili, ecologiche, economiche, a vantaggio della salute e dei diritti di tutti i cittadini.
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Egregio Presidente della Regione Lazio,
le saremmo infine grati se potesse concederci un incontro in cui illustrarle piu' dettagliatamente quanto in questa lettera abbiamo di necessita' esposto in forma fin troppo sintetica.
Voglia gradire distinti saluti,
dottoressa Antonella Litta, portavoce del Comitato
professor Osvaldo Ercoli, gia' consigliere comunale e provinciale di Viterbo
professor Alessandro Pizzi, gia' sindaco di Soriano nel Cimino
Viterbo, 5 ottobre 2007
4. DOPO I CATASTROFICI DATI SULL'INQUINAMENTO ATMOSFERICO NEL VITERBESE
[Riportiamo il seguente comunicato diffuso il 6 ottobre 2007 dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo dal titolo "Dopo i catastrofici dati sull'inquinamentoatmosferico ne viterbese e' ancor piu' necessario difendere salute e ambiente impedendo una nuova nocivissima e inquinantissima servitu', quella aeroportuale"]
I dati diffusi da una ricerca della societa' di consulenza sui cambiamenti climatici "Eco-Way" riportati dalla stampa con grande evidenza rivelano che il viterbese ha subito nel 2006 un livello di emissioni di CO2 superiore dell'875% (precisamente dell'874,93% secondo la ricerca) al limite imposto dal Piano nazionale di allocazione conseguente agli obiettivi che il nostro Paese ha assunto per adeguarsi alle direttive del Protocollo di Kyoto. Un dato catastrofico, di gran lunga superiore a quello di Roma e delle altre province del Lazio.
Un dato che conferma la gravita' dell'inquinamento atmosferico nell'Alto Lazio; una situazione disastrosa gia' piu' volte chiaramente denunciata, ad esempio dalla relazione presentata dal dottor Mauro Mocci, medico epidemiologo e profondo conoscitore della situazione altolaziale, al convegno di studi svoltosi a Viterbo il 21 settembre 2007 sul tema: "Un mega-aeroporto a Viterbo? No grazie" (convegno al quale presero parte come relatori anche l'illustre giudice Ferdinando Imposimato, e la dottoressa Marinella Correggia autrice di fondamentali saggi sulle questioni ambientali; convegno al quale fara' seguito un secondo, sul medesimo tema, che si svolgera' sempre a Viterbo il 18 ottobre - con la partecipazione dell'europarlamentare on. Giulietto Chiesa, del docente di Ecologia dell'Universita' della Tuscia prof. Giuseppe Nascetti, del presidente della Commissione Trasporti della Regione Lazio on. Enrico Luciani).
In una situazione di inquinamento atmosferico cosi' grave sarebbe dissennato e scellerato voler aggiungere alla nocivissima inquinantissima servitu' del polo energetico Civitavecchia-Montalto, un'altra nocivissima inquinantissima servitu' come quella del mega-aeroporto per voli low cost a Viterbo, opera peraltro del tutto priva della Valutazione d'impatto ambientale obbligatoria per legge (Valutazione d'impatto ambientale che se e quando correttamente effettuata dimostrerebbe pienamente e definitivamente l'insensatezza e l'irrealizzabilita' della devastante opera).
E' del tutto evidente che occorre difendere il diritto alla salute dei cittadini della provincia di Viterbo; e' del tutto evidente che occorre difendere l'ambiente, i beni culturali, sociali ed economici dell'Alto Lazio; e' del tutto evidente che occorre difendere la biosfera dall'avvelenamento dell'aria e dal surriscaldamento del clima; e' del tutto evidente che occorre difendere il diritto delle generazioni future a un mondo vivibile.
E' quindi del tutto evidente che la realizzazione del mega-aeroporto di Viterbo va respinta con decisione, perche' nociva per la salute delle persone, disastrosa per l'ambiente, devastante per le risorse del territorio, sperperatrice di ingenti finanziamenti pubblici che invece di essere usati per far del male alla popolazione dovrebbero piuttosto essere usati per sanita', assistenza, infrastrutture utili e necessarie, difesa e valorizzazione dei beni e delle vocazioni produttive del territorio.
*
Credo che lo abbiamo chiarito gia' nella lettera inviata l'8 settembre al Ministro dell'Ambiente, in cui scrivevamo:
"il trasporto aereo deve essere ridotto e non aumentato:
- deve essere ridotto perche' contribuisce notevolmente al surriscaldamento del clima, la piu' grave emergenza ambientale planetaria che occorre fronteggiare con urgenti ed energici provvedimenti;
- deve essere ridotto perche' fortemente inquinante e dannoso per la salute, sia per l'inquinamento provocato dalle emissioni nocive, sia per l'inquinamento acustico delle aree nelle vicinanze degli aeroporti;
- deve essere ridotto perche' insostenibilmente energivoro, incomparabilmente piu' di altre forme di mobilita';
- deve essere ridotto perche' antieconomico, ed assai costoso per il pubblico erario che lo sostiene fortemente sia con finanziamenti diretti sia concedendo alle compagnie aeree agevolazioni e fin esenzioni fiscali semplicemente scandalose.
Ricapitolando: deve essere ridotto perche' e' necessario limitare i danni che provoca alla biosfera, agli ecosistemi locali, alle persone, all'economia e alle finanze dello stato.
La proposta di realizzare a Viterbo un aeroporto per voli low cost per il turismo 'mordi e fuggi' per Roma e' semplicemente insensata:
- perche' anche se si realizzasse a Viterbo l'infrastruttura a tal fine, poi da Viterbo per Roma sarebbe necessario un viaggio in treno di due ore - dato che una classe politica ed amministrativa a dir poco evidentemente inadeguata si e' nel corso degli anni disinteressata della rete ferroviaria, col risultato che la linea Civitavecchia-Capranica-Orte e' chiusa, e tanto quella Viterbo-Orte quanto quella Viterbo-Capranica-Roma hanno tempi di percorrenza biblici;
- perche' devasterebbe col suo impatto un'area di grande pregio ambientale, storico, culturale, sociale ed economico: l'area delle terme e del Bulicame che costituisce per Viterbo un irrinunciabile elemento di identita' storico-culturale e un fondamentale bene ambientale e socio-economico;
- perche' colpirebbe interi popolosi quartieri della citta' con un inquinamento acustico gravissimo tale da rendere invivibile la quotidianita' di decine di migliaia di residenti;
- perche' danneggerebbe irreversibilmente i beni culturali e ambientali e le vocazioni produttive del viterbese e la qualita' della vita di molti cittadini che vi abitano;
- perche' provocherebbe un ulteriore aggravamento dell'aggressione al territorio altolaziale da parte di un devastante modello di sviluppo fondato sulle servitu' e la speculazione: l'alto Lazio ha gia' subito e subisce le nocive, pesanti conseguenze di servitu' energetiche e militari, di grandi opere insensate, di speculazioni edilizie dissennate, di discariche illegali, della penetrazione dei poteri criminali a questi 'affari' connessa.
Viterbo ha bisogno di ben altro:
- ha bisogno di un deciso potenziamento delle ferrovie per i pendolari e per il commercio: affinche' sia finalmente garantito un adeguato collegamento tra Viterbo e Civitavecchia, Viterbo e Orte, Viterbo e Roma;
- ha bisogno della difesa e valorizzazione dei beni ambientali e culturali;
- ha bisogno di sostegno alle sue reali vocazioni produttive: l'agricoltura di qualita', il turismo di qualita', il termalismo sociale, l'alta formazione e la ricerca in campo agrario, forestale, ambientale, archeologico, storico e artistico".
Ci sembrano argomenti incontrovertibili, ed infatti illustri scienziati (come Angelo Baracca, Virginio Bettini, Marcello Cini, Giorgio Cortellessa, Giorgio Nebbia) ed autorevolissimi rappresentanti delle istituzioni (tra cui la Vicepresidente del Parlamento Europeo Luisa Morgantini, l'illustre magistrato Ferdinando Imposimato) e della societa' civile (tra cui padre Alex Zanotelli) ci hanno espresso il loro pieno sostegno.
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo
Viterbo, 6 ottobre 2007
5. IL 6 OTTOBRE A VITERBO
Si e' svolta a Viterbo in piazza S. Faustino sabato 6 ottobre 2007 una manifestazione contro gli episodi di violenza squadrista avvenuti a Viterbo negli ultimi mesi. L'iniziativa, promossa dall'Anpi e da un ampio arco di forze democratiche, faceva seguito a quella svoltasi il 20 luglio in piazza del Comune.
Alla manifestazione e' intervenuto, tra molti altri, il responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo, Peppe Sini.
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Nel suo intervento Sini ha ricordato alcune indimenticabili figure viterbesi dell'impegno antifascista, per la democrazia e per la dignita' umana, da Sauro Sorbini ad Achille Poleggi, da Raimondo Pesaresi a Vittorio Emanuele Giuntella, rievocandone le figure attraverso il personale ricordo del loro magistero civile cosi' come si e' depositato nella sua memoria ed ha concorso a formare le sue opinioni e le sue scelte.
Il responsabile del "Centro di ricerca per la pace" (che dal 2000 e' direttore responsabile di un notiziario telematico quotidiano dedicato alla nonviolenza, "La nonviolenza e' in cammino") ha evidenziato a necessita' di una corale e persuasa solidarieta' con la lotta nonviolenta in Birmania contro il regime militare; e come vi sia la necessita' di una autentica coerenza tra i mezzi e i fini, poiche' pace, smilitarizzazione, disarmo, democrazia e diritti umani stanno tra loro in un rapporto di necessaria correlazione.
Peppe Sini ha poi ricordato che per inverare oggi, nella drammatica situazione mondiale attuale, i valori della Costituzione nata dalla Resistenza, occorre la scelta della nonviolenza, come principio ispiratore della politica internazionale e dei rapporti tanto tra le persone quanto tra i popoli e le culture; una nonviolenza giuriscostituente: criterio e progetto di convivenza civile, di ordinamento giuridico, di condotta morale, nel pieno riconoscimento del diritto alla vita e alla dignita' di tutti gli esseri umani.
Rievocando la figura di Franz Jaegerstaetter, il resistente nonviolento assassinato dai nazisti per essersi rifiutato di servire nell'esercito tedesco, il responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo (che a suo tempo e' stato obiettore di coscienza al servizio militare) si e' interrogato su come oggi si possa e si debba attualizzare l'eredita' della resistenza nonviolenta contro il fascismo, ed ha segnalato due ineludibili ambiti di impegno.
Il primo: l'opposizione ala guerra e al terrorismo, e quindi la costruzione della pace con mezzi di pace, opponendosi con la forza del diritto ad ogni violazione della dignita' umana, e contrastando quindi tutti i poteri criminali, tutte le strutture assassine.
Il secondo: la difesa della biosfera, che e' anche difesa della civilta' umana e della dignita' umana incarnata nelle presenti e nelle future generazioni.
Alla luce di questo impegno per la difesa dell'unico mondo che abbiamo si appalesano anche le radici forti e profonde della resistenza nell'Alto Lazio contro il terzo polo aeroportuale inquinante, devastante, estremamente nocivo per la salute delle persone e per i beni del territorio; e si chiarisce perche' ad animare oggi l'opposizione al devastante mega-aeroprto per voli low cost vi siano anche e ancora le persone che animarono l'opposizione alla centrale nucleare di Montalto, alla devastazione del bosco di Monte Fogliano implicata dall'insensato progetto autostradale della Supercassia, alle discariche abusive, alla penetrazione dei poteri criminali, al gravissimo inquinamento atmosferico provocato dall'uso del carbone nel polo energetico altolaziale: uno e lo stesso e' l'impegno in difesa della salute delle persone, in difesa dell'ambiente, in difesa dei beni storici e culturali, in difesa delle risorse e delle vocazioni produttive del territorio, in difesa della legalita', in difesa dei diritti delle generazioni future.
Fedelta' alla Costituzione e scelta della nonviolenza; opposizione ai poteri criminali e necessita' del disarmo; ripudio della guerra cosi' come sancito dall'art. 11 della Costituzione; e accoglienza degli immigrati in fuga da dittature, guerre, fame, cosi' come sancita dall'art. 10, comma terzo, della Costituzione.
L'antifascismo vivente, ha concluso Peppe Sini, e' opposizione a tutte le guerre, a tutti i terrorismi, a tutte le dittature, a tutti i poteri criminali, a tutte le violenze.
E' difesa dell'unica Terra che abbiamo, consapevolezza che vi e' una sola umanita', riconoscimento di tutti i diritti umani a tutti gli esseri umani. Nonviolenza in cammino.
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Segnaliamo anche che tra gli interventi all'iniziativa di piazza San Faustino, e' stato molto apprezzato quello di Alfio Pannega, figura storica della cultura popolare viterbese, che ha declamato una sua poesia improvvisandola nella forma propria dei poeti a braccio.
6. UNA LETTERA AI PRESIDENTI DELLE COMMISSIONI AMBIENTE DI CAMERA E SENATO
Egregio presidente della XIII Commissione permanente (Territorio, ambiente, beni ambientali) del Senato della Repubblica, sen. Tommaso Sodano,
Egregio presidente della VIII Commissione permanente (Ambiente, territorio, lavori pubblici) della Camera dei Deputati, on. Ermete Realacci,
vi scriviamo per segnalarvi una grave minaccia che incombe su rilevanti beni ambientali del viterbese, minaccia costituita dal disegno di realizzare a Viterbo un polo aeroportuale per voli low cost, opera che avrebbe conseguenze disastrose.
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In particolare vi segnaliamo le seguenti conseguenze di una eventuale sciagurate e dissennata realizzazione dell'opera:
a) il danno enorme per la salute dei cittadini provocato dall'inquinamento dell'aria e da quello acustico;
b) la devastazione dell'area termale di Viterbo, che danneggerebbe irreversibilmente rilevanti beni ambientali, storico-culturali, sanitari, sociali ed economici;
c) il danno economico per i cittadini e gli operatori viterbesi che nella realta' l'aeroporto implichera';
d) la totale mancanza della Valutazione d'impatto ambientale, obbligatoria per legge; Valutazione d'impatto ambientale che se correttamente effettuata come la legge prevede rende impossibile la realizzazione dell'opera.
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A questo si aggiunga:
e) l'assoluta urgente necessita' di ridurre e non incrementare il trasporto aereo alla luce del surriscaldamento del clima;
f) la presenza di solide ipotesi di profili affaristici nella vicenda;
g) la necessita' di cessare di sperperare fondi pubblici a vantaggio delle compagnie aeree - ed in particolare di imprese discusse come certe compagnie di voli low cost - e in danno della salute della popolazione e a devastazione di preziosi beni del territorio: e' del tutto scellerato e insensato che ingenti risorse finanziarie pubbliche siano sperperate per recare grave nocumento alla popolazione e al territorio.
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Come forse gia' saprete ben due interrogazioni parlamentari sono state presentate alla Camera dei Deputati dal deputato Angelo Bonelli il 24 settembre 2007, e dai deputati Paolo Cacciari, Salvatore Cannavo', Massimiliano Smeriglio, Paolo Russo, Maria Cristina Perugia, Wladimiro Guadagno detto Vladimir Luxuria, Salvatore Iacomino il 27 settembre 2007.
Un'interrogazione e' stata presentata al Senato della Repubblica dai senatori Francesco Martone, Adelaide Gaggio Giuliani detta Haidi, Salvatore Bonadonna il 2 ottobre 2007.
Peraltro vari altri senatori e deputati hanno aderito al nostro appello per impedire la realizzazione della distruttiva opera.
Inoltre dieci parlamentari europei, gli onorevoli Vittorio Agnoletto, Vincenzo Aita, Giovanni Berlinguer, Giusto Catania, Giulietto Chiesa, Claudio Fava, Monica Frassoni, Sepp Kusstatscher, Roberto Musacchio, Pasqualina Napoletano, hanno inviato il 13 settembre 2007 una lettera al Ministro dei Trasporti per esprimere la loro netta contrarieta' alla devastante opera.
Condividono le ragioni dell'opposizione al mega-aeroporto illustri scienziati (come i professori Angelo Baracca, Virginio Bettini, Marcello Cini, Giorgio Cortellessa, Giorgio Nebbia) ed illustri personalita' della vita civile (come la vicepresidente del Parlamento Europeo Luisa Morgantini, il magistrato Ferdinando Imposimato, padre Alex Zanotelli, la scrittrice Dacia Maraini), e numerose altre prestigiose figure della cultura, delle istituzioni, dell'impegno democratico.
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Data la gravita' della minaccia per il nostro territorio, per la salute dei cittadini, per rilevanti beni ambientali, culturali, sociali ed economici, siamo con la presente a richiamare la vostra attenzione ed a richiedere un vostro autorevole intervento per scongiurare il pericolo di devastazione qui segnalato.
Vogliate gradire distinti saluti,
dottoressa Antonella Litta, portavoce del Comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo
professor Osvaldo Ercoli, gia' consigliere comunale e provinciale di Viterbo
professor Alessandro Pizzi, gia' sindaco di Soriano nel Cimino
Viterbo, 6 ottobre 2007
7. UN MESSAGGIO A FROSINONE
Care amiche e cari amici di Frosinone,
siamo felici di questa iniziativa alla quale come comitato viterbese esprimiamo la nostra piena e persuasa solidarieta'.
Come sapete il nostro comitato e' impegnato non solo per impedire la realizzazione a Viterbo di un devastante mega-aeroporto per voli low cost, ma anche per liberare Ciampino dall'intollerabile carico di voli che danneggia enormemente la qualita' della vita e la salute dei cittadini di quella citta' e dei centri limitrofi, e contro la realizzazione tout court del terzo polo aeroportuale laziale.
Crediamo infatti che per molte cruciali ed irrefutabili ragioni sia necessario urgentemente e drasticamente ridurre, e non incrementare il trasporto aereo.
Siamo quindi con voi nel comune impegno in difesa del diritto di tutti alla salute e alla sicurezza; in difesa dell'ambiente, dei beni sociali e culturali e delle vocazioni produttive del territorio; in difesa della legalita' e della democrazia; in difesa di un modello di mobilita' utile e adeguato, sostenibile e rispondente ai bisogni delle comunita' locali interessate; a sostegno di un modello di sviluppo equo e solidale che difenda e valorizzi le risorse locali e promuova occupazione stabile nel pieno rispetto dei diritti delle persone e con tecnologie appropriate; contro lo scandaloso sperpero di ingenti risorse pubbliche per opere gravemente devastanti per l'ambiente e scelleratamente nocive per la salute e il benessere delle persone; siamo quindi con voi nel comune impegno in difesa della biosfera ed affinche' le future generazioni possano avere un mondo vivibile.
A questo breve messaggio di sostegno e saluto alleghiamo il testo del nostro appello di alcune settimane fa che crediamo possa recare alcuni ulteriori elementi di riflessione utili al comune impegno.
Un cordiale saluto,
Antonella Litta, portavoce del Comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo
Viterbo, 9 ottobre 2007
*
Allegato. Appello del comitato...
8. SURRISCALDAMENTO DEL CLIMA, UN RAGIONAMENTO E UN IMPEGNO A VITERBO
Come e' noto, operano presso l'Universita' della Tuscia a Viterbo autorevolissimi studiosi impegnati sulla questione del surriscaldamento del clima.
E lunedi' 8 ottobre, si e' svolta a Viterbo la proiezione del film di Al Gore che cerca di richiamare l'attenzione sulla estrema gravita' della situazione del clima e sull'assoluta necessita' di immediati drastici interventi.
Ed e' stata certo utile la Conferenza nazionale sui mutamenti climatici che si e' svolta alcune settimane fa presso la sede della Fao a Roma per iniziativa del Ministero dell'Ambiente.
E' bene che la consapevolezza si approfondisca e si estenda.
Ed e' bene che vengano presi al piu' presto provvedimenti ormai improcrastinabili per cercar di impedire il collasso della biosfera.
Tra i provvedimenti necessari ed urgenti vi e' la riduzione del trasporto aereo, che contribuisce in misura notevole al surriscaldamento del clima.
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Ovviamente non basta ridurre il trasporto aereo, occorre ridurre anche il trasporto automobilistico privato, ed occorre ridurre anche le altre principali fonti di emissioni inquinanti che contribuiscono all'effetto serra.
Nell'ambito della mobilita' occorre potenziare ed incentivare le forme di trasporto meno energivore e meno inquinanti: la ferrovia innanzitutto; e sostenere l'uso della bicicletta, incentivare la pedonalizzazione delle aree urbane, offrire ai pendolari buoni servizi di trasporto pubblico e collettivo, razionalizzare il trasporto delle merci.
E nell'ambito di un modello di sviluppo sostenibile occorre fare scelte che valorizzino le risorse e le vocazioni produttive locali, forme di fruizione dei beni ispirate alla sobrieta', stili di vita adeguati, tecnologie appropriate, applicazioni pratiche di quel "principio responsabilita'" che ispira la piu' alta riflessione etica contemporanea dinanzi alle sfide poste dalla crisi ecologica e dagli sviluppi delle tecnologie.
Molte sono le cose da fare, ed esistono ormai sia studi scientifici che strumenti di programmazione e di intervento agevolmente adottabili sia da parte delle istituzioni che da parte dei soggetti della societa' civile per fare ciascuno la propria parte per cercar di difendere la biosfera e con essa la civilta' umana dall'incombente minaccia di una terribile catastrofe climatica planetaria.
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In tale contesto e' fin troppo evidente come la proposta di incrementare il trasporto aereo sia del tutto irragionevole, del tutto nociva, del tutto irricevibile.
Ed a maggior ragione e' dissennato e scellerato sperperare ingenti risorse pubbliche per realizzare opere ed attivita' i cui esiti sono catastroficamente dannosi sia per la salute dei cittadini, sia per gli ecosistemi e le comunita' locali, sia per il pianeta nel suo insieme.
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Anche per questo la realizzazione a Viterbo di un mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma e' una sesquipedale stoltezza, un titanico danno, una piramidale soperchieria.
Anche per questo, per difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani comprese le generazioni future, per difendere l'unica Terra che abbiamo, la casa comune dell'umanita' intera, e' necessario opporsi al mega-aeroporto a Viterbo, e' necessario opporsi al terzo polo aeroportuale del Lazio ovunque esso venga proposto, e' necessario impegnarsi per l'immediata drastica riduzione del trasporto aereo.
Poi, certo, a Viterbo abbiamo anche dei motivi peculiari in piu' per opporci alla sciagurata opera mega-aeroportuale: ci opponiamo ad essa per difendere la salute dei cittadini, ci opponiamo ad essa per difendere l'area termale del Bulicame, ci opponiamo ad essa per difendere i beni ambientali, culturali, sociali ed economici che l'insensata opera devasterebbe irreversibilmente; ci opponiamo ad essa perche' non vogliamo piu' subire un modello di sviluppo di servitu' che gia' tanto male ha provocato all'intera comunita' viterbese; ci opponiamo ad essa perche' non vogliamo che si sprechino scandalosamente e criminalmente i fondi pubblici per fare un grave danno alla nostra gente e alla nostra terra, quando sarebbe possibile e necessario utilizzare le disponibilita' finanziarie pubbliche per potenziare le ferrovie e per promuovere le vocazioni produttive del territorio, per difendere e inverare i diritti dei cittadini.
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Difendere la biosfera, difendere i diritti di tutti - ed in primo luogo il diritto alla salute, al benessere, alla sicurezza -, difendere e valorizzare i beni comuni: e' dovere di ogni cittadino, e' dovere di ogni istituzione democratica.
9. IL NOBEL E LA NOSTRA LOTTA
L'attribuzione del Premio Nobel per la pace 2007 congiuntamente ad Al Gore e all'Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc) conferma la necessita' del massimo impegno da parte di persone ed istituzioni per fermare il surriscaldamento del clima, per difendere la biosfera e con essa la civilta' umana.
In questo impegno un ruolo rilevante lo ha l'opposizione a modelli di mobilita' fortemente corresponsabili del surriscaldamento del clima, e tra essi il trasporto automobilistico privato e il trasporto aereo.
Nella decisione del comitato Nobel vedo riconosciuta la validita' di un impegno di lunga data che si e' riflesso nelle lotte sociali e culturali che con tante persone di volonta' buona abbiamo condotto nell'Alto Lazio per contrastare la devastazione ambientale, difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani, promuovere un modello di mobilita' e un modello di sviluppo che proteggessero e valorizzassero i beni ambientali e culturali e le autentiche vocazioni produttive del territorio.
Dalla decisione del comitato Nobel di richiamare l'attenzione di tutte le istituzioni e di tutte le persone sulla necessita' e l'urgenza dell'impegno per fermare il surriscaldamento del clima viene una conferma ulteriore, ed autorevolissima, del valore e della rilevanza della nostra attuale lotta contro il terzo polo aeroportuale del Lazio, per la riduzione del trasporto aereo, per difendere la biosfera, il diritto alla salute e al benessere di ogni essere umano, il diritto delle generazioni future a un pianeta ancora vivibile.
10. UNA LETTERA AI PRESIDENTI DELLE COMMISSIONI TRASPORTI DEL SENATO DELLA REPUBBLICA E DELLA CAMERA DEI DEPUTATI
Egregia Presidente della VIII Commissione Permanente (Lavori Pubblici, Comunicazioni) del Senato della Repubblica, sen. Anna Donati,
egregio Presidente della IX Commissione Permanente (Trasporti) della Camera dei Deputati, on. Michele Meta,
vi scriviamo per segnalarvi la necessita' di un impegno delle istituzioni per impedire che sia realizzata a Viterbo un'opera sciagurata, un mega-aeroporto per voli low cost, che non solo costituirebbe un enorme sperpero di pubbliche risorse, non solo recherebbe grave nocumento ai cittadini ed al territorio, ma e' in assoluto contrasto con le reali esigenze dell'Alto Lazio in ordine al modello di mobilita' ed al modello di sviluppo necessari per valorizzare le vocazioni produttive del territorio e promuovere il benessere degli abitanti.
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In particolare vi segnaliamo le seguenti conseguenze di una eventuale dissennata realizzazione dell'opera:
a) il danno per la salute dei cittadini provocato dall'inquinamento dell'aria (che si aggiungerebbe a quello gravissimo che grava sull'Alto Lazio in conseguenza della presenza del polo energetico Civitavecchia-Montalto) e da quello acustico (che colpirebbe pesantemente parte notevole della citta' capoluogo);
b) la devastazione dell'area termale di Viterbo, che danneggerebbe irreversibilmente rilevanti beni ambientali, storico-culturali, sanitari, sociali ed economici (si consideri che il termalismo rappresenta il decisivo polo di sviluppo possibile dell'economia viterbese);
c) il danno economico per i cittadini e gli operatori viterbesi che nella realta' l'aeroporto implichera': poiche' provochera' irrimediabili devastazioni; poiche' provochera' una immensa svalutazione di beni, attivita' ed esercizi; poiche' favorira' interessi speculativi di pochi ai danni dei reali interessi collettivi della comunita'; poiche' sottrarra' risorse pubbliche laddove invece esse servirebbero per ben altri interventi infrastrutturali; poiche' prosegue un modello di sviluppo "di servitu'" che gia' tanto male ha recato all'Alto Lazio (si pensi alle servitu' militari, alla servitu' energetica del polo Civitavecchia-Montalto, alle discariche abusive, alle attivita' speculative che hanno devastato il territorio...).
Si consideri inoltre:
d) la totale mancanza della Valutazione d'impatto ambientale, obbligatoria per legge; Valutazione d'impatto ambientale che se correttamente effettuata come la legge prevede rende impossibile la realizzazione dell'opera;
e)peraltro l'opera fallirebbe comunque il suo obiettivo dichiarato, poiche' gli eventuali turisti low cost per Roma atterrati a Viterbo dovrebbero poi raggiungere la capitale con un viaggio dai tempi assai dilatati nonostante le due citta' distino meno di cento chilometri: poiche' la linea ferroviaria Roma-Viterbo richiede allo stato attuale circa due ore di tempo per raggiungere il centro di Roma da Viterbo; ed il traffico automobilistico subisce sia i limiti strutturali dell'antica consolare Cassia, sia i prevedibili ingorghi all'atto dell'immissione nel "collo dell'imbuto" costituito dal Grande Raccordo Anulare che circonda la capitale.
A questo si aggiunga:
f) l'assoluta urgente necessita' di ridurre e non incrementare il trasporto aereo alla luce del surriscaldamento globale del clima - surriscaldamento cui il trasporto aereo contribuisce in rilevante misura -;
g) la presenza di solide ipotesi di profili affaristici nella vicenda;
h) la necessita' di cessare di sperperare fondi pubblici a vantaggio delle compagnie aeree - ed in particolare di imprese discusse come certe compagnie di voli low cost - e in danno della salute della popolazione e a devastazione di preziosi beni del territorio: e' del tutto scellerato e insensato che ingenti risorse finanziarie pubbliche siano sperperate per recare grave nocumento alla popolazione e al territorio.
E' di ben altro che l'Alto Lazio ha bisogno:
i) per una mobilita' adeguata occorre in primo luogo potenziare i collegamenti ferroviari: riaprendo la linea Civitavecchia-Capranica-Orte, potenziando la linea Viterbo-Orte, potenziando la linea Viterbo-Roma;
l) per uno sviluppo sostenibile occorre la difesa e la valorizzazione dei beni ambientali e culturali, dell'agricoltura di qualita', del turismo di qualita', del termalismo, dell'alta formazione, delle infrastrutture al servizio dell'artigianato, del commercio e dell'accoglienza connessi ai beni e alle vocazioni precedentemente indicati.
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A sostegno delle ragioni fin qui illustrate gia' due interrogazioni parlamentari sono state presentate alla Camera dei Deputati dal deputato Angelo Bonelli il 24 settembre 2007, e dai deputati Paolo Cacciari, Salvatore Cannavo', Massimiliano Smeriglio, Paolo Russo, Maria Cristina Perugia, Wladimiro Guadagno detto Vladimir Luxuria, Salvatore Iacomino il 27 settembre 2007.
Un'interrogazione e' stata presentata al Senato della Repubblica dai senatori Francesco Martone, Adelaide Gaggio Giuliani detta Haidi, Salvatore Bonadonna il 2 ottobre 2007.
Peraltro vari altri senatori e deputati hanno aderito al nostro appello per impedire la realizzazione della distruttiva opera.
Dieci parlamentari europei, gli onorevoli Vittorio Agnoletto, Vincenzo Aita, Giovanni Berlinguer, Giusto Catania, Giulietto Chiesa, Claudio Fava, Monica Frassoni, Sepp Kusstatscher, Roberto Musacchio, Pasqualina Napoletano, hanno inviato il 13 settembre 2007 una lettera al Ministro dei Trasporti per esprimere la loro netta contrarieta' alla devastante opera.
Vari altri parlamentari del parlamento europeo e di quello italiano, consiglieri della Regione Lazio, pubblici amminsitratori provinciali e comunali dell'Alto Lazio hanno espresso il loro sostegno alle preoccupazioni e alle posizioni qui rappresentate.
E condividono le ragioni dell'opposizione al mega-aeroporto illustri scienziati (come i professori Angelo Baracca, Virginio Bettini, Marcello Cini, Giorgio Cortellessa, Giorgio Nebbia) ed illustri personalita' della vita civile (come la vicepresidente del Parlamento Europeo Luisa Morgantini, il magistrato Ferdinando Imposimato, padre Alex Zanotelli, la scrittrice Dacia Maraini), e numerose altre prestigiose figure della cultura, delle istituzioni, dell'impegno democratico.
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Abbiamo gia' chiesto al Ministro dei Trasporti un impegno ed un incontro; alleghiamo in calce alla presente la missiva che come comitato abbiamo inviato in data 8 settembre 2007.
Ma siamo convinti che una cosi' grave minaccia richieda altresi' l'interessamento e l'impegno del Parlamento, e per esso delle Commissioni da voi presiedute.
Per questo con la presente siamo a richiamare la vostra attenzione ed a richiedere un vostro autorevole intervento.
Vogliate gradire distinti saluti,
dottoressa Antonella Litta, portavoce del Comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo
professor Osvaldo Ercoli, gia' consigliere comunale e provinciale di Viterbo
professor Alessandro Pizzi, gia' sindaco di Soriano nel Cimino
Viterbo, 8 ottobre 2007
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Allegato. Lettera al Ministro dei Trasporti dell'8 settembre 2007...
11. DA VITERBO A CIAMPINO
Care amiche e cari amici,
siamo naturalmente pienamente solidali con la lotta dei cittadini di Ciampino e dei centri limitrofi in difesa del diritto alla salute delle popolazioni locali e per la riduzione del trasporto aereo che non solo devasta gli ecosistemi locali ma contribuisce gravemente al surriscaldamento del clima che e' oggi la principale emergenza globale.
A tutte le iniziative democratiche per i diritti umani di tutti gli esseri umani, a tutte le iniziative nonviolente in difesa dei beni comuni, a tutte le iniziative che con la scelta della nonviolenza si oppongono alla devastazione della biosfera, a tutte le iniziative che affermano la dignita' umana con la forza della democrazia, della legalita', della verita', della responsabilita', esprimiamo il nostro apprezzamento, la nostra vicinanza, la nostra solidarieta'.
A questo breve messaggio di sostegno e saluto alleghiamo il testo del nostro appello di alcune settimane fa che crediamo possa recare alcuni ulteriori elementi di riflessione utili al comune impegno.
Un cordiale saluto,
Antonella Litta, portavoce del Comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo
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Allegato. Appello del comitato...
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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 170 del 16 aprile 2013
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