La nonviolenza contro il razzismo. 7
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- Date: Wed, 10 Apr 2013 12:25:55 +0200 (CEST)
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LA NONVIOLENZA CONTRO IL RAZZISMO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)
Numero 7 del 10 aprile 2013
In questo numero:
1. Alcuni testi del mese di agosto 2009 (parte quarta)
2. La verita' contro la violenza. A che punto siamo con la campagna degli esposti di denuncia del colpo di stato razzista
3. Modello di esposto recante la notitia criminis concernente varie fattispecie di reato configurate da misure contenute nella legge 15 luglio 2009, n. 94
4. Modello di esposto recante la notitia criminis concernente il favoreggiamento dello squadrismo
5. Cosa fare
6. Dieci obiettivi piu' uno
7. Con Dante contro il colpo di stato razzista
8. Ballata del sentiero del male
9. Due crimini
10. Nanda
11. L'apartheid matrimoniale
12. Una iniziativa per contrastare subito e concretamente il colpo di stato razzista, con la forza della legalita' e della nonviolenza
13. L'urlo delle vittime
14. Non morirebbero
1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI AGOSTO 2009 (PARTE QUARTA)
Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di agosto 2009.
2. LA VERITA' CONTRO LA VIOLENZA. A CHE PUNTO SIAMO CON LA CAMPAGNA DEGLI ESPOSTI DI DENUNCIA DEL COLPO DI STATO RAZZISTA
A che punto siamo con la campagna degli esposti di denuncia del colpo di stato razzista?
Siamo ancora agli inizi, ma gia' abbiamo raggiunto la maggior parte delle Procure, dei Tribunali, delle Prefetture e delle Questure d'Italia. Ringraziamo tutte le persone amiche che ci hanno inviato un cenno di riscontro della presentazione degli esposti (effettuata depositandoli di persona, oppure inviandoli per posta, o ancora per fax o per posta elettronica). Ovviamente non ci basta riuscire a depositare un esposto in ogni Procura, vorremmo che ogni Procura, ed ogni altra istituzione, ne ricevesse migliaia: poiche' questo restituirebbe il senso di cio' che vogliamo promuovere e rendere pubblico, cio' di cui siamo persuasi ma che ancora potrebbe non essere evidente non essendosi adeguatamente manifestato ovvero concretamente dispiegato: ovvero che la stragrande maggioranza del popolo italiano e' contraria al colpo di stato razzista, e che di questa stragrande maggioranza una parte non piccola e' disposta all'impegno in prima persona in difesa della legalita' costituzionale contro l'eversione dall'alto, in difesa della Repubblica contro la dittatura, in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani contro il razzismo; un impegno in prima persona che convoca anche tutte le istituzioni democratiche della Repubblica Italiana ad opporsi al colpo di stato razzista.
Abbiamo iniziato la campagna degli esposti di denuncia del colpo di stato razzista l'8 agosto, giorno di entrata in vigore della legge 94/2009, e quindi delle scandalose misure razziste, schiaviste e squadriste in essa contenute, misure incostituzionali ed antigiuridiche, criminali e criminogene.
Vorremmo riuscire entro questo medesimo mese di agosto a raggiungere con migliaia e migliaia di esposti non solo tutte le competenti magistrature, ma anche tutti i Comuni, le Province e le Regioni, ed anche tutti i parlamentari italiani ed europei.
A tutte le persone che ci leggono rivolgiamo quindi ancora un caldo invito: a scrivere - per posta, o ancora per fax o per posta elettronica - ai vari soggetti istituzionali investendoli tutti della questione che poniamo: cioe' la flagrante incostituzionalita' e criminalita' di quelle misure razziste, e conseguentemente l'ineludibile dovere di ogni pubblico ufficiale - di ogni persona investita di funzioni e incarichi istituzionali - di contrastare il colpo di stato razzista che quelle misure configurano.
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Questa iniziativa
Questa iniziativa e' il logico sviluppo e la necessaria conseguenza delle due che l'avevano preceduta nelle settimane immediatamente precedenti.
La prima: tra il 2 luglio (approvazione definitiva in Senato della legge che contiene quelle illegali misure) e il 15 luglio (giorno in cui il Capo dello Stato ha promulgato la legge e con essa quelle illegali misure - la cui inammissibilita' lo stesso Capo dello Stato segnalava peraltro con una lettera inviata quello stesso giorno ai vertici di Governo e Camere -) in migliaia e migliaia di cittadini abbiamo scritto al Presidente della Repubblica affinche' non promulgasse quelle misure, facendo valere la norma costituzionale che gli consentiva di rinviare alle Camere quella deliberazione.
La seconda: dopo il 15 luglio e fino all'8 agosto (giorno in cui la legge 94 e con essa quelle illegali misure sono entrate in vigore) abbiamo scritto ai Presidenti delle Camere affinche' - anche accogliendo la sollecitazione, e diremmo l'appello, del Presidente della Repubblica - il Parlamento nuovamente deliberasse in materia e cassasse quelle illegali misure prima ancora della loro entrata in vigore.
Poiche' ne' l'appello al Presidente della Repubblica ne' quello ai Presidenti di Camera e Senato ha sortito effetti, ed essendo nel frattempo entrata in vigore la legge che reca quelle illegali misure, ne e' conseguita l'iniziativa in corso, che si ripromette in prima istanza quattro obiettivi immediati e irrinunciabili:
a) rendere immediatamente ineffettuali quelle illegali misure avvertendo tutti i pubblici ufficiali raggiungibili che esse configurano un colpo di stato razzista, e con cio' diffidandoli dal rendersene complici, e con cio' chiedendo loro di agire ope legis avendo ricevuto la notitia criminis de quo;
b) promuovere le dinamiche e le procedure che al piu' presto mettano capo all'abolizione tout court di quelle illegali misure razziste, o per pronunciamento della Corte Costituzionale o per nuova deliberazione del Parlamento;
c) promuovere l'azione giudiziaria contro i responsabili del tentativo di colpo di stato razzista in corso;
d) suscitare una insurrezione nonviolenta del popolo italiano e delle sue rappresentanze civili ed istituzionali in difesa della Costituzione della Repubblica Italiana, in difesa della legalita', in difesa dello stato di diritto, in difesa della democrazia, in difesa della civilta' giuridica, e soprattutto in difesa dei diritti umani inerenti ad ogni essere umano.
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I termini reali della situazione presente
Rispetto ad alcune altre iniziative che in questi giorni sono state proposte (perlopiu' a livello meramente teorico o simbolico ed astrattamente prescindendo dalla drammaticita' della situazione effettuale e dall'estrema necessita' ed urgenza di un'azione democratica per salvare subito innumerevoli vittime innocenti dalla scellerata persecuzione in corso), iniziative che - al di la' delle buone intenzioni dei promotori - riteniamo subalterne o attendiste o ininfluenti o peggio ancora ambigue e complici col razzismo del governo golpista, abbiamo voluto impostare questa nostra azione nonviolenta per la legalita' contro il colpo di stato razzista, la campagna degli esposti, in modo che fossero subito chiari i termini reali della situazione presente:
1. un governo anomico e golpista, con la complicita' di una maggioranza parlamentare di insensati e di asserviti, sta cercando di realizzare un colpo di stato razzista che imponga all'Italia il regime dell'apartheid, cioe' l'esatto contrario della democrazia, l'esatto contrario della civilta' giuridica, l'esatto contrario del rispetto per i diritti umani.
2. Con questa azione e con queste misure il governo si e' posto fuori e contro la legalita', fuori e contro la Costituzione della Repubblica Italiana, fuori e contro lo stato di diritto, fuori e contro i fondamenti dell'ordinamento giuridico garante della civile convivenza.
3. In uno stato di diritto il governo non gode di poteri dittatoriali, ma e' sottomesso alle leggi: le leggi della Repubblica Italiana sono ordinate in un sistema che ha come suo fondamento la Costituzione. Un governo che viola la Costituzione non e' piu' un governo legittimo: e' un'organizzazione eversiva, un'associazione a delinquere, una banda criminale.
4. Nessun pubblico ufficiale puo' rendersi complice di questo tentativo di colpo di stato senza trasgredire al giuramento di fedelta' alla Costituzione, alle leggi e all'ordinamento della Repubblica Italiana.
5. Per questo le misure razziste, schiaviste, squadriste e golpiste contenute nella legge 94 non sono legittime e non possono essere legittimate; ed e' dovere di ogni pubblico ufficiale renderle immediatamente ineffettuali e segnalare alle ulteriori competenti autorita' la loro illiceita' affinche' esse misure siano abrogate ed i perpetratori di esse siano denunciati e tradotti in giudizio.
6. Ma e' evidente che anche tutti i pubblici ufficiali che vorranno e dovranno opporsi al colpo di stato razzista che tenta di introdurre in Italia il regime dell'apartheid, saranno confortati nel loro restar fedeli alla Costituzione e alla Repubblica dalla visibile mobilitazione del popolo italiano tutto in difesa della Repubblica e della Costituzione, in difesa della legalita' e del diritto, in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
7. Per questo occorre un'insurrezione nonviolenta di tutte le persone di volonta' buona, un'insurrezione nonviolenta di tutte le associazioni democratiche, un'insurrezione nonviolenta di tutte le istituzioni fedeli alla Costituzione della Repubblica Italiana; un'insurrezione nonviolenta in difesa della legalita', in difesa della civilta', in difesa della Repubblica, in difesa dell'umanita'.
8. Il tentativo di colpo di stato razzista puo' e deve essere respinto ed i suoi perpetratori devono essere tratti in giudizio. L'ordinamento giuridico democratico dispone delle risorse efficienti a sconfiggere la trama golpista, a sconfiggere l'assalto razzista, a sconfiggere l'infame tentativo di eversione dall'alto. Ma le risorse dell'ordinamento giuridico democratico vanno attivate: vanno attivate dai cittadini, vanno attivate dalle associazioni, vanno attivate dalle istituzioni fedeli alla Repubblica Italiana e al popolo italiano, fedeli al diritto e all'umanita'.
9. Non si puo' perdere tempo: occorre affermare la verita', occorre difendere la legalita', occorre contrastare il colpo di stato razzista. Occorre un'insurrezione nonviolenta del popolo italiano che contrasti e sconfigga il colpo di stato; un'insurrezione nonviolenta del popolo italiano che difenda la legalita' e l'umanita', l'ordinamento giuridico democratico e repubblicano; un'insurrezione nonviolenta del popolo italiano che concretamente salvi i perseguitati dai persecutori, e che salvi con cio' l'onore stesso del nostro paese.
10. Ed occorre quindi in primo luogo denunciare a tutte le magistrature ed a tutte le istituzioni l'illegalita' e la criminalita' delle misure razziste che il governo vorrebbe imporre; e attraverso questa denuncia mettere tutti i pubblici ufficiali nella condizione e nella consapevolezza di dover agire ope legis secondo quanto l'ordinamento dispone: opponendosi alla commissione di un delitto, perseguendo gli autori del delitto: il delitto configurato dalla politica razzista del governo, il delitto configurato dalle misure criminali e criminogene contenute nel cosiddetto "pacchetto sicurezza" ed in altre iniziative ancora del governo golpista.
*
L'agenda
Occorre adesso estendere e consolidare la mobilitazione, e per questo rinnoviamo un appello a chiunque ci legge affinche':
I. ovunque si presentino esposti alle magistrature ed alle istituzioni con cui si denuncia il colpo di stato razzista e si chiama a difendere la legalita' e l'ordinamento giuridico della Repubblica Italiana;
II. si facciano circolare gli esposti tra tutte le persone di volonta' buona e le associazioni democratiche che possono essere interessate ad impegnarsi in difesa dei diritti umani, in difesa della democrazia, in difesa della Costituzione, in difesa del nostro paese aggredito dal tentativo di colpo di stato razzista;
III. si informino i mezzi d'informazione di questa insurrezione nonviolenta in difesa della legalita', della democrazia, della Repubblica Italiana, dei diritti umani di tutti gli esseri umani aggrediti dal tentativo di colpo di stato razzista;
IV. si esprima solidarieta' concreta alle persone innocenti vittime di una scellerata persecuzione: aiutandole in tutte le forme ragionevolmente possibili e adeguate, coerenti con la scelta della nonviolenza;
V. si promuovano incontri di informazione, documentazione, coscientizzazione, mobilitazione contro il colpo di stato razzista.
Ovviamente queste sono solo alcune delle iniziative possibili, ma da qualche parte bisogna pur cominciare.
3. MODELLO DI ESPOSTO RECANTE LA NOTITIA CRIMINIS CONCERNENTE VARIE FATTISPECIE DI REATO CONFIGURATE DA MISURE CONTENUTE NELLA LEGGE 15 LUGLIO 2009, N. 94
Alla Procura della Repubblica di ...
Al Presidente del Tribunale di ...
Al Presidente della Corte d'Appello di ...
Al Presidente della Corte di Cassazione
Al Presidente della Corte Costituzionale
Al Sindaco del Comune di ...
Al Presidente della Provincia di ...
Al Presidente della Regione ...
Al Questore di ...
Al Prefetto di ...
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Al Presidente della Camera dei Deputati
Al Presidente del Senato della Repubblica
Al Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura
Al Presidente della Repubblica Italiana
Al Presidente del Parlamento Europeo
Al Presidente della Commissione Europea
Al Presidente del Consiglio d'Europa
Al Segretario generale delle Nazioni Unite
Oggetto: Esposto recante la notitia criminis concernente varie fattispecie di reato configurate da misure contenute nella legge 15 luglio 2009, n. 94
Con il presente esposto si segnala alle istituzioni in indirizzo, al fine di attivare tutti i provvedimenti di competenza cui l'ordinamento in vigore fa obbligo ai pubblici ufficiali che le rappresentano, la notitia criminis concernente il fatto che nella legge 15 luglio 2009, n. 94, recante "Disposizioni in materia di sicurezza pubblica", volgarmente nota come "pacchetto sicurezza", sono contenute varie misure, particolarmente all'art. 1 e passim, che configurano varie fattispecie di reato con specifico riferimento a:
a) violazioni dei diritti umani e delle garanzie di essi sancite dalla Costituzione della Repubblica Italiana;
b) violazione dei diritti dei bambini;
c) persecuzione di persone non per condotte illecite, ma per mera condizione esistenziale;
d) violazione dell'obbligo di soccorso ed accoglienza delle persone di cui all'art. 10 Cost.;
e) violazione del principio dell'eguaglianza dinanzi alla legge.
Si richiede il piu' sollecito intervento.
Alle magistrature giurisdizionalmente competenti si richiede in particolare che esaminati i fatti di cui sopra procedano nelle forme previste nei confronti di tutti coloro che risulteranno colpevoli per tutti i reati che riterranno sussistere nella concreta fattispecie.
L'esponente richiede altresi' di essere avvisato in caso di archiviazione da parte della Procura ex artt. 406 e 408 c. p. p.
Firma della persona e/o dell'associazione esponente
indirizzo
luogo e data
4. MODELLO DI ESPOSTO RECANTE LA NOTITIA CRIMINIS CONCERNENTE IL FAVOREGGIAMENTO DELLO SQUADRISMO
Alla Procura della Repubblica di ...
Al Presidente del Tribunale di ...
Al Presidente della Corte d'Appello di ...
Al Presidente della Corte di Cassazione
Al Presidente della Corte Costituzionale
Al Sindaco del Comune di ...
Al Presidente della Provincia di ...
Al Presidente della Regione ...
Al Questore di ...
Al Prefetto di ...
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Al Presidente della Camera dei Deputati
Al Presidente del Senato della Repubblica
Al Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura
Al Presidente della Repubblica Italiana
Al Presidente del Parlamento Europeo
Al Presidente della Commissione Europea
Al Presidente del Consiglio d'Europa
Al Segretario generale delle Nazioni Unite
Oggetto: Esposto recante la notitia criminis concernente il favoreggiamento dello squadrismo
Con il presente esposto si segnala alle istituzioni in indirizzo, al fine di attivare tutti i provvedimenti di competenza cui l'ordinamento in vigore fa obbligo ai pubblici ufficiali che le rappresentano, la notitia criminis concernente il fatto che nella legge 15 luglio 2009, n. 94, recante "Disposizioni in materia di sicurezza pubblica", volgarmente nota come "pacchetto sicurezza", e' contenuta una misura, quella di cui all'art. 3, commi 40-44, istitutiva delle cosiddette "ronde", che palesemente configura il favoreggiamento dello squadrismo (attivita' che integra varie fattispecie di reato), anche alla luce di pregresse inquietanti esternazioni ed iniziative di dirigenti rappresentativi del partito politico cui appartiene il Ministro dell'Interno e di altri soggetti che non hanno fatto mistero ed anzi hanno dato prova di voler far uso di tale istituto a fini di violenza privata, intimidazione e persecuzione, con palese violazione della legalita' e finanche intento di sovvertimento di caratteri e guarentigie fondamentali dell'ordinamento giuridico vigente.
Si richiede il piu' sollecito intervento.
Alle magistrature giurisdizionalmente competenti si richiede in particolare che esaminati i fatti di cui sopra procedano nelle forme previste nei confronti di tutti coloro che risulteranno colpevoli per tutti i reati che riterranno sussistere nella concreta fattispecie.
L'esponente richiede altresi' di essere avvisato in caso di archiviazione da parte della Procura ex artt. 406 e 408 c. p. p.
Firma della persona e/o dell'associazione esponente
indirizzo
luogo e data
5. COSA FARE
Un esposto all'autorita' giudiziaria piu' essere presentato recandosi presso gli uffici giudiziari o presso un commissariato di polizia o una stazione dei carabinieri.
Puo' essere anche inviato per posta.
Deve essere firmato da una persona fisica, precisamente identificata, e deve recare un indirizzo per ogni comunicazione.
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Noi proponiamo alle persone che vogliono partecipare all'iniziativa di presentare e/o inviare i due esposti che abbiamo preparato alla Procura competente per il territorio in cui il firmatario (o i firmatari - gli esposti possono essere anche sottoscritti da piu' persone) risiede, e ad altre magistrature di grado superiore (la Corte d'appello e' nel capoluogo di Regione, la Corte di Cassazione e' a Roma; sempre a Roma sono le altre istituzioni statali centrali).
Proponiamo anche di inviare l'esposto al sindaco del Comune in cui si risiede (idem per il presidente della Provincia, idem per il presidente della Regione; ed analogamente per questore e prefetto che hanno sede nel capoluogo di provincia).
Ovviamente i modelli di esposto da noi preparati possono essere resi piu' dettagliati se lo si ritiene opportuno. Ed altrettanto ovviamente gli esposti possono essere inviati anche ad ulteriori istituzioni.
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Indirizzi cui inviare gli esposti:
Naturalmente gli indirizzi delle istituzioni territoriali variano da Comune a Comune, da Provincia a Provincia e da Regione a Regione.
Comunque solitamente:
- l'indirizzo e-mail delle Procure e' composto secondo il seguente criterio: procura.citta'sede at giustizia.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail della Procura della Repubblica ad Agrigento e' procura.agrigento at giustizia.it (analogamente per le altre province).
- L'indirizzo e-mail dei Tribunali e' composto secondo il seguente criterio: tribunale.citta'sede at giustizia.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail del Tribunale ad Agrigento e' tribunale.agrigento at giustizia.it (analogamente per le altre province).
- L'indirizzo e-mail delle Prefetture e' composto secondo il seguente criterio: prefettura.citta'sede at interno.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail della Prefettura di Agrigento e' prefettura.agrigento at interno.it (analogamente per le altre province).
- Sempre per le prefetture e' opportuno inviare gli esposti per e-mail anche all'indirizzo dell'Ufficio per le relazioni con il pubblico (in sigla: urp), composto secondo il seguente criterio: urp.pref_citta'sede at interno.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail dell'Urp della Prefettura di Agrigento e' urp.pref_agrigento at interno.it (analogamente per le altre province).
- L'indirizzo e-mail delle Questure e' composto secondo il seguente criterio: uffgab.siglaautomobilisticacitta'sede at poliziadistato.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail della Questura di Agrigento e' uffgab.ag at poliziadistato.it (analogamente per le altre province).
- Sempre per le questure e' opportuno inviare gli esposti per e-mail anche all'indirizzo dell'Ufficio per le relazioni con il pubblico (in sigla: urp), composto secondo il seguente criterio: urp.siglaautomobilisticacitta'sede at poliziadistato.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail dell'Urp della Prefettura di Agrigento e' urp.ag at poliziadistato.it (analogamente per le altre province).
- E ancora per le questure e' opportuno inviare gli esposti per e-mail anche all'indirizzo dell'Ufficio per gli immigrati, composto secondo il seguente criterio: immigrazione.siglaautomobilisticacitta'sede at poliziadistato.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail dell'Ufficio per gli immigrati della Prefettura di Agrigento e' immigrazione at poliziadistato.it (analogamente per le altre province).
Quanto alle istituzioni nazionali:
- Presidente della Corte di Cassazione: Palazzo di Giustizia, Piazza Cavour, 00193 Roma; e-mail: cassazione at giustizia.it; sito: www.cortedicassazione.it
- Presidente della Corte Costituzionale: Piazza del Quirinale 41, 00187 Roma; tel. 0646981; fax: 064698916; e-mail: ccost at cortecostituzionale.it; sito: www.cortecostituzionale.it
- Presidente del Consiglio dei Ministri: Palazzo Chigi, Piazza Colonna 370, 00187 Roma; tel. 0667791; sito: www.governo.it
- Presidente della Camera dei Deputati: Palazzo Montecitorio, Piazza Montecitorio, 00186 Roma; tel. 0667601; e-mail: fini_g at camera.it; sito: www.camera.it
- Presidente del Senato della Repubblica: Piazza Madama, 00186 Roma; tel. 0667061; e-mail: schifani_r at posta.senato.it; sito: www.senato.it
- Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura: Piazza dell'Indipendenza 6, 00185 Roma; tel. 06444911; e-mail: segvpres at cosmag.it; sito: www.csm.it
- Presidente della Repubblica Italiana: piazza del Quirinale, 00187 Roma; fax: 0646993125; e-mail: presidenza.repubblica at quirinale.it; sito: www.quirinale.it
Quanto alle istituzioni sovranazionali:
- Presidente del Parlamento Europeo: rue Wiertz 60 - Wiertzstraat 60, B-1047 Bruxelles - B-1047 Brussel (Belgium); tel. +32(0)22842005 - +32(0)22307555; sito: www.europarl.europa.eu
Al Presidente della Commissione Europea: 1049 Brussels (Belgium); sito: http://ec.europa.eu/index_it.htm
- Presidente del Consiglio d'Europa: Avenue de l'Europe, 67075 Strasbourg (France); tel. +33(0)388412000; e-mail: cm at coe.int; sito: www.coe.int/DefaultIT.asp
- Segretario generale delle Nazioni Unite: United Nations Headquarters, Between 42nd and 48th streets, First Avenue and the East River, New York (Usa); sito: www.un.org
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Gli invii per fax o per posta elettronica o attraverso gli spazi ad hoc nei siti istituzionali possono non essere ritenuti dai destinatari equipollenti all'invio postale dell'esposto: si suggerisce quindi, almeno per quanto riguarda le Procure, di inviare comunque anche copia cartacea degli esposti per posta ordinaria (preferenzialmente per raccomandata).
Ma poiche' ormai crediamo di aver gia' raggiunto con almeno un invio gran parte delle Procure, chi non avesse tempo ed agio di procedere agli invii cartacei per posta ordinaria puo' limitarsi all'invio per e-mail, che costituira' comunque un sostegno visibile e rilevante all'iniziativa.
*
Ovviamente e' opportuno che gli esposti siano inviati anche a mezzi d'informazione, movimenti democratici, persone interessate: una delle funzioni dell'iniziativa e' anche quella di ampliare la mobilitazione contro il colpo di stato razzista informandone l'opinione pubblica e coinvolgendo piu' persone, piu' associazioni e piu' istituzioni che sia possibile nell'impegno in difesa della legalita', della Costituzione della Repubblica Italiana, dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
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Infine preghiamo tutte le persone che presenteranno esposti di comunicarcelo per e-mail all'indirizzo: nbawac at tin.it
Grazie a tutte e tutti, e buon lavoro.
6. DIECI OBIETTIVI PIU' UNO
Dieci obiettivi (piu' uno) da raggiungere, i primi e piu' urgenti e necessari.
1. L'immediata ineffettualita' e la tempestiva abrogazione (da parte della Corte Costituzionale o da parte del Parlamento con una nuova deliberazione) delle illegali misure razziste, schiaviste e squadriste contenute nella legge 94;
2. la cessazione delle illegali deportazioni (oltretutto in paesi che violano i diritti umani) di persone innocenti che hanno pieno diritto ad essere accolte nel nostro paese in virtu' dell'art. 10 della Costituzione della Repubblica Italiana;
3. l'abolizione dei campi di concentramento in cui persone innocenti sono detenute senza aver commesso nulla di male, e la rinegoziazione degli accordi di Schengen in direzione del rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani;
4. processare i colpevoli del tentativo di colpo di stato razzista;
5. far uscire definitivamente dall'irregolarita', dall'emarginazione e dalla paura tutte le persone che vogliono vivere nel pieno rispetto delle leggi;
6. riconoscere il diritto di voto a tutti i residenti, anche se originari di un altro paese - che nella stragrande maggioranza vivono nel pieno rispetto delle leggi e contribuiscono col loro onesto lavoro all'economia del paese in cui risiedono;
7. contrastare i poteri criminali, la tratta e la riduzione in schiavitu';
8. contrastare ogni organizzazione ed ogni azione squadrista, razzista, teppistica, ed ogni apologia di esse;
9. allontanare da ogni carica politica ed amministrativa i promotori, i propagandisti, gli organizzatori, gli esecutori e gli apologeti di atti di razzismo;
10. mettere fuorilegge la Lega Nord in quanto associazione dichiaratamente e dimostratamente eversiva e razzista.
*
Piu' uno: cessare di partecipare alla guerra terrorista e stragista in Afghanistan; opporsi a tutte le guerre e le stragi; avviare una politica di pace, disarmo, smilitarizzazione dei conflitti, aiuti umanitari e cooperazione internazionale per promuovere i diritti umani di tutti gli esseri umani e difendere la biosfera.
7. CON DANTE CONTRO IL COLPO DI STATO RAZZISTA
Vivendo in un paese come l'Italia in cui l'opera fondativa della lingua e della cultura, dell'educazione e dell'identita' nazionale (e uno dei massimi contributi all'umana civilta' da questo paese dato) e' il poema di un esule condannato a morte, che scrisse il capolavoro suo e nostro mentre viveva migrante fuggiasco di citta' in citta', di stato in stato, e che cosi' descrisse la sua condizione: "Tu lascerai ogni cosa diletta/ piu' caramente; e questo e' quello strale/ che l'arco de lo essilio pria saetta./ Tu proverai si' come sa di sale/ lo pane altrui, e come e' duro calle/ lo scendere e 'l salir per l'altrui scale" (Par., XVII, 55-60); ebbene, come si puo' permettere che nel nostro paese ancora si perseguitino i profughi, gli esuli, i migranti, gli esseri umani che dalle guerre e le dittature, la fame e la violenza, l'iniquita' dell'ordine internazionale, sono stati costretti a lasciare le loro case e gli affetti loro e nel nostro paese sono giunti per vivere, per vivere in pace?
Come possiamo permettere che un governo barbaro e golpista nuovamente perseguiti Dante Alighieri?
Come possiamo permettere che nell'Italia risorta grazie alla Resistenza contro il nazifascismo, che nell'Italia fondata sulla Costituzione che la dichiara "repubblica democratica", che nell'Italia che ha conosciuto nelle carni del suo popolo lo strazio dell'emigrazione, oggi si possa perseguitare un'umanita' dolente e innocente?
Come possiamo permettere il colpo di stato razzista, schiavista, squadrista?
Come possiamo permettere l'instaurazione del regime dell'apartheid?
Come possiamo permettere i campi di concentramento, le deportazioni, la persecuzione razzista e schiavista, il ritorno dello squadrismo?
Non possiamo permetterlo, se vogliamo mantenere il rispetto di noi stessi.
Non possiamo permetterlo, se vogliamo difendere la legalita', la civilta', la Repubblica.
Non possiamo permetterlo.
*
E' scritto tra l'altro nell'articolo 10 della Costituzione della Repubblica Italiana che "Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica". Questo dice la legge, con parole piu' pesanti della pietra. Questa e' la verita' scritta nel nostro ordinamento giuridico ed incisa nella coscienza di ogni essere umano.
Vi e' una sola umanita'.
*
Nessuno sia complice del colpo di stato.
Nessuno si arrenda al razzismo.
Nessuno si rassegni all'apartheid.
Difendiamo la legalita'.
Difendiamo la democrazia.
Difendiamo la civilta'.
Difendiamo la Costituzione della Repubblica Italiana.
Difendiamo la dignita' e i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Con la forza della verita'.
Con la forza del diritto.
Con la forza dell'ordinamento giuridico democratico.
Con la forza della nonviolenza.
*
Il colpo di stato razzista, schiavista e squadrista puo' essere contrastato e sconfitto.
La nonviolenza e' in cammino.
8. BALLATA DEL SENTIERO DEL MALE
Lungo il sentiero del male
solo persone allegre incontri
e in lontananza i vagoni piombati.
Lungo il sentiero del male
negozi ricolmi di merci
ogni volto smarrito scomparso.
Lungo il sentiero del male
e' sempre vacanza e' sempre pizza e sole
e nessun venditore ambulante.
Lungo il sentiero del male
le schiave nere e slave sui bordi delle strade
perche' ogni uomo ariano vuole carne fresca.
Lungo il sentiero del male
tanti concorsi a premi, carriere promettenti
e lo spazio vitale marcato dal passo dell'oca.
Lungo il sentiero del male
l'omino di burro guida la carrozza
e alla stazione i vagoni piombati.
9. DUE CRIMINI
Due crimini sono la guerra e il razzismo.
Due crimini contro l'umanita' intera.
Due crimini ai quali occorre opporsi sempre.
Riaprendo un libro di Bertrand Russell che piacque a Primo Levi (ne parla e ne antologizza un brano ne La ricerca delle radici) ritrovo questa frase: "Scoprire il sistema per giungere all'abolizione della guerra e' una necessita' vitale della nostra civilta'" (Bertrand Russell, La conquista della felicita', Tea, Milano 1997, p. 7). Questo sistema e' la nonviolenza.
Riaprendo l'autobiografia di Nelson Mandela ritrovo queste parole, infinite volte dette da ogni persona di volonta' buona: "La liberta' e' una sola: le catene imposte a uno di noi pesano sulle spalle di tutti"; e ancora: "Sapevo che l'oppressore era schiavo quanto l'oppresso, perche' chi priva gli altri della liberta' e' prigioniero dell'odio, e' chiuso dietro le sbarre del pregiudizio e della ristrettezza mentale. L'oppressore e l'oppresso sono entrambi derubati della loro umanita'. (...) e' stata questa la mia missione: affrancare gli oppressi e gli oppressori" (Nelson Mandela, Lungo cammino verso la liberta', Feltrinelli, Milano 1995, pp. 578-579). Questa analisi, questa scelta, questa lotta, questa missione e' la nonviolenza.
Due crimini sono la guerra e il razzismo.
Due crimini contro l'umanita' intera.
Due crimini ai quali occorre opporsi sempre.
10. NANDA
E' cosi' enorme il debito che si ha con Fernanda Pivano che si trema a dichiararlo.
Per me che scrivo queste righe - e forse anche per la mia generazione - e' ineludibile la consapevolezza che senza di lei non avremmo letto Spoon River o udito l'Urlo di Ginsberg, opere che hanno cambiato la nostra gioventu'.
Ed in lei trovammo la partecipe testimone della nonviolenza, di cui resta per noi uno dei simboli piu' cari.
E sempre in lei quell'alternativa libertaria, e quell'approccio gioioso alla vita, che molto sempre ci aiuto' a criticare le durezze del nostro stesso rigorismo, e contribui' a persuaderci ad opporci ad ogni deriva autoritaria, ad ogni resa al male incistato in ogni forma di dominio, alla menzogna del sempreuguale, al nulla che divora corpi ed anime.
E' cosi' enorme il debito che si ha con Fernanda Pivano, maestra di antifascismo, maestra di nonviolenza.
11. L'APARTHEID MATRIMONIALE
Anche al piu' feroce criminale si riconosce il diritto di contrarre matrimonio.
Ma il governo del colpo di stato razzista con il cosiddetto "pacchetto sicurezza" ha imposto anche su questa materia il regime dell'apartheid, violando ancora un fondamentale diritto umano.
E trovo sorprendente e scellerato che vi sia chi considera questo crimine alla stregua di una guasconata: esso costituisce e rivela invece un'abissale concrezione di violenza che si abbatte su esseri umani cui viene negata la stessa qualita' umana.
*
Dinanzi alla nefandezza di questo crimine torna alla memoria di tutti gli italiani il capolavoro del Manzoni: in cui l'infame ingiustizia che provoca l'intera vicenda e' proprio la proterva e delittuosa imposizione di don Rodrigo secondo cui il matrimonio tra due poveri cristi "non s'ha da fare": ed ogni italiano sa leggere in cio' la violenza e l'umiliazione subite per secoli dal nostro paese e dal nostro popolo conquistato e asservito, sfruttato e vessato da poteri criminali.
E torna altresi' alla memoria la ferocia ossessiva delle leggi razziste naziste e fasciste, del regime dell'apartheid in Sudafrica. Quei regimi antiumani sono stati abbattuti dalla lotta dell'umanita' per la dignita' di tutti e di ciascuno. Non possiamo permettere che quell'orrore ritorni oggi in Italia.
*
Non ci dovrebbe quindi essere bisogno di attendere il pronunciamento della Corte Costituzionale per cogliere l'illegalita' e la mostruosita' della misura razzista che nega il diritto al matrimonio.
E per cogliere analogamente gli altri abominevoli crimini, la vera e propria eversione dell'ordinamento giuridico, che le misure razziste e squadriste contenute nel cosiddetto "pacchetto sicurezza" configurano.
E non ci dovrebbe essere bisogno d'altro per denunciare il colpo di stato razzista ed avviare le previste azioni amministrative e giudiziarie per mettere in condizione di non piu' nuocere i colpevoli di questo crimine contro l'umanita' ed addivenire alla loro condanna penale.
Non ci dovrebbe essere bisogno d'altro per dare inizio ad un'insurrezione nonviolenta di tutte le persone di volonta' buona, di tutte le associazioni democratiche, di tutte le istituzioni fedeli alla Costituzione della Repubblica Italiana in difesa della legalita', della civilta', dell'umanita'. In difesa della Costituzione e della Repubblica. In difesa del diritto ad esistere di milioni di esseri umani che un governo di barbari criminali nazisti sta perseguitando.
12. UNA INIZIATIVA PER CONTRASTARE SUBITO E CONCRETAMENTE IL COLPO DI STATO RAZZISTA, CON LA FORZA DELLA LEGALITA' E DELLA NONVIOLENZA
Vi proponiamo di prendere parte a questa iniziativa: denunciare attraverso due esposti a tutte le Procure d'Italia e ad altre istituzioni ed altri pubblici ufficiali il colpo di stato razzista.
La situazione reale e' assai piu' drammatica di quanto appaia dai distratti mass-media e dal vaniloquio del distrattissimo ceto politico ed amministrativo.
Milioni di innocenti stanno subendo oggi in Italia una orribile persecuzione da un governo razzista e da amministratori locali suoi manutengoli che stanno imponendo il regime dell'apartheid nel nostro paese.
Occorre difendere la legalita' costituzionale e i diritti umani, occorre difendere l'ordinamento giuridico democratico e la civilta' dal barbaro e criminale assalto razzista del governo dell'eversione dall'alto.
*
A partire dall'8 agosto (giorno di entrata in vigore delle illegali misure razziste, schiaviste e squadriste contenute nella legge 94/2009) con l'aiuto di molte persone di volonta' buona abbiamo gia' raggiunto la maggior parte delle Procure d'Italia con i nostri esposti, ma non basta: vogliamo che siano decine di migliaia, e se possibile centinaia di migliaia, gli esposti che raggiungano tutte le Procure, le Prefetture, le Questure, ed i Comuni, le Province, le Regioni, il Parlamento, il Consiglio superiore della magistratura, la Corte Costituzionale, il Presidente della Repubblica; esposti che denunciano il golpe razzista e richiamano tutti i pubblici ufficiali al dovere di fedelta' alla Costituzione della Repubblica Italiana, Costituzione che al razzismo, allo schiavismo e allo squadrismo si oppone.
*
Vi preghiamo quindi di aderire a questa iniziativa. E di diffonderla.
Di seguito i due modelli di esposti che proponiamo di utilizzare, e tutte le indicazioni utili.
Grazie fin d'ora per quanto vorrete e potrete fare.
13. L'URLO DELLE VITTIME
Delle vittime della guerra.
Delle vittime del razzismo.
Delle vittime dell'indifferenza.
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Ti stia a cuore ogni umana vita.
Ad ogni omicidio opponiti tu.
Ad ogni persecuzione opponiti tu.
14. NON MORIREBBERO
Non morirebbero in mare i migranti se non vi fosse l'apartheid planetario.
Non morirebbero in mare i migranti se ad ogni essere umano fosse riconosciuto il diritto di visitare tutto il mondo.
Non morirebbero in mare i migranti se cessasse la scellerata rapina, il vampiresco saccheggio del Nord sul Sud del mondo.
Non morirebbero in mare i migranti se in Italia non dominasse una politica razzista e assassina.
Non morirebbero in mare i migranti se decidessimo di salvar loro la vita.
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LA NONVIOLENZA CONTRO IL RAZZISMO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)
Numero 7 del 10 aprile 2013
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
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