Telegrammi. 1223



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1223 del 24 marzo 2013

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Rileggendo Chinua Achebe. A Viterbo la sesta giornata della settimana di azione contro il razzismo

2. Un incontro di riflessione con la dottoressa Antonella Litta a Viterbo

3. Per Oscar Romero

4. Segnalazioni librarie

5. La "Carta" del Movimento Nonviolento

6. Per saperne di piu'

 

1. INIZIATIVE. RILEGGENDO CHINUA ACHEBE. A VITERBO LA SESTA GIORNATA DELLA SETTIMANA DI AZIONE CONTRO IL RAZZISMO

 

Sabato 23 marzo 2013 si e' svolta a Viterbo la sesta giornata di iniziative della "Settimana di azione contro il razzismo" con un incontro presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani".

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Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni brani da Il crollo e da Ormai a disagio, i due capolavori di Chinua Achebe, il grande scrittore africano deceduto il 22 marzo.

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Il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha ancora una volta ricordato l'urgente necessita' che siano abrogate le infami misure razziste che perseguitano, schiavizzano, mandano a morte i migranti; l'urgente necessita' che cessi la criminale partecipazione italiana alle guerre che ogni giorno mietono vittime innocenti; l'urgente necessita' che lo stato italiano torni a rispettare la Costituzione della Repubblica Italiana e la Dichiarazione universale dei diritti umani.

E questa nostra odierna iniziativa si collega idealmente alla marcia No-Tav in Val di Susa in difesa dei diritti umani della popolazione valsusina e dell'intera umanita', in difesa di quel territorio e dell'intera biosfera; cosi' come si collega alla manifestazione in piazza Santi Apostoli a Roma in difesa della Costituzione e contro il golpismo berlusconiano.

Cosi' come opporsi al razzismo e' anche opporsi alla guerra, che di persecuzioni, devastazioni e uccisioni consiste; opporsi al razzismo e' anche opporsi a tutte le persecuzioni e a tutte le violenze che umiliano, opprimono e annientano vite umane: in primo luogo quindi opporsi alla violenza maschilista e patriarcale, all'orribile e infame femminicidio.

Lotta contro il razzismo e lotta contro la guerra, impegno per la pace, il disarmo e la smilitarizzazione e difesa dei diritti umani - ha concluso il responsabile del centro di ricerca viterbese - sono un'unica cosa, lo stesso dovere. Sono concreta affermazione della vita, della dignita' e dei diritti di ogni essere umano comprese le generazioni future; responsabilita' per l'intero mondo vivente; coscienza del fatto che ogni persona fa parte dell'unica umanita' vivente su quest'unico mondo casa comune dell'umanita' intera. Opporsi a tutte le uccisioni ed a tutte le persecuzioni e' il primo dovere di ogni persona decente.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

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La "Settimana di azione contro il razzismo", iniziata a Viterbo lunedi' 18 marzo, continua con iniziative quotidiane fino a domenica 24 marzo.

Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.

Vi e' una sola umanita' e tutti gli esseri umani ne fanno parte.

Cessi immediatamente la persecuzione razzista.

Siano rispettati tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani.

La nonviolenza e' in cammino.

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Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo e' una struttura attiva dagli anni Settanta ed opera per la pace e i diritti in iniziative sia di solidarieta' concreta che di ricerca, studio e formazione, con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza. Il suo responsabile ha coordinato nel 1987 la campagna italiana di solidarieta' con Nelson Mandela allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano, ed ha promosso il primo convegno nazionale di studi sulla figura e l'opera di Primo Levi.

 

2. INCONTRI. UN INCONTRO DI RIFLESSIONE CON LA DOTTORESSA ANTONELLA LITTA A VITERBO

 

Si e' svolto nel primo pomeriggio di sabato 23 marzo 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione su "Ambiente, salute, diritti: la coscienza in azione".

All'incontro ha preso parte la dottoressa Antonella Litta.

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Nel corso dell'incontro sono state esaminate varie emergenze ambientali e sociali, locali e globali, e si e' ragionato su varie iniziative in difesa dei diritti umani e della biosfera. E' stata anche ricordata Laura Conti (1921-1993), partigiana, medico, militante del movimento operaio, ambientalista, saggista, parlamentare, una delle figure piu' luminose della vita democratica italiana del Novecento e una delle madri della riflessione e dell'impegno ecologista in Italia.

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L'associazione "Respirare" di Viterbo

Viterbo, 23 marzo 2013

L'associazione "Respirare" e' stata promossa a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente.

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Una breve notizia sulla dottoressa Antonella Litta

Antonella Litta svolge l'attivita' di medico di medicina generale a Nepi. E' specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11, pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia) e per questa associazione e' responsabile e coordinatrice nazionale del gruppo di studio su "Trasporto aereo come fattore d'inquinamento ambientale e danno alla salute". E' referente per l'Ordine dei medici di Viterbo per l'iniziativa congiunta Fnomceo-Isde "Tutela del diritto individuale e collettivo alla salute e ad un ambiente salubre". Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi africani. E' stata consigliera comunale. E' partecipe e sostenitrice di programmi di solidarieta' locali ed internazionali. Presidente del Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente. E' la portavoce del Comitato che si e' opposto al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti. Come rappresentante dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (Isde-Italia) ha promosso una rilevante iniziativa per il risanamento delle acque del lago di Vico e in difesa della salute della popolazione dei comuni circumlacuali. E' oggi in Italia figura di riferimento nella denuncia della presenza dell'arsenico nelle acque destinate a consumo umano, e nella proposta di iniziative specifiche e adeguate da parte delle istituzioni per la dearsenificazione delle acque e la difesa della salute della popolazione. Per il suo impegno in difesa di ambiente, salute e diritti alla dottoressa Antonella Litta e' stato recentemente attribuito a Roma il prestigioso "Premio Donne, Pace e Ambiente Wangari Maathai".

 

3. MEMORIA. PER OSCAR ROMERO

 

Ricorre il  24 marzo l'anniversario dell'uccisione di monsignor Oscar Romero, avvenuta a San Salvador nel 1980.

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo lo ricorda come uno strenuo difensore degli oppressi, un indimenticabile maestro di nonviolenza.

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Oscar Arnulfo Romero, nato nel 1917, arcivescovo di San Salvador, voce del popolo salvadoregno vittima dell'oligarchia, della dittatura, degli squadroni della morte. Muore assassinato mentre celebra la messa il 24 marzo 1980.

Tra le opere di Oscar Romero: Diario, La Meridiana, Molfetta 1991; Dio ha la sua ora, Borla, Roma 1994.

Tra le opere su Oscar Romero: AA. VV., Il vescovo Romero, martire della sua fede, per il suo popolo, Emi-Asal, Bologna 1980; AA. VV., Romero... y lo mataron, Ave, Roma 1980; James R. Brockman, Oscar Romero: fedele alla parola, Cittadella, Assisi 1984; Placido Erdozain, Monsignor Romero, martire della Chiesa, Emi, Bologna 1981; Abramo Levi, Un vescovo fatto popolo, Morcelliana, Brescia 1981; Jose' Maria Lopez Vigil, Oscar Romero. Un mosaico di luci, Emi, Bologna 1997; Ettore Masina, Oscar Romero, Edizioni Cultura della Pace, S. Domenico di Fiesole 1993 (poi riedito, rivisto e ampliato, col titolo L'arcivescovo deve morire, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1995); Jon Sobrino, Monsenor Romero, Uca, San Salvador 1989.

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Alleghiamo un testo in memoria di Oscar Romero gia' pubblicato piu' volte sul nostro notiziario telematico quotidiano.

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Per Oscar Romero

 

Prima di essere Romero Romero

non era ancora Romero. Tutti

dobbiamo divenire cio' che siamo

e che non siamo finche' non ci troviamo

a quell'antico bivio della scelta.

 

Era Romero uomo di fede

ma la sua fede non era ancora

la fede di Romero, prima occorse

che quella fede nella fede lo trovasse

gliela recasse un popolo piagato.

 

Cosi' dall'astratto al concreto

dicono certi antichi dottori

muovesi il mondo, il mondo vecchio e stanco

cosi' si mosse anche Oscar Romero

muovendo incontro a verita' e martirio.

 

Dicono: cosa si puo' fare? Nulla.

E dicono anche: cosa

si puo' fare? Tutto.

E non e' vero. Ma quel che e' da fare

tu fallo, e cosi' sia.

 

Sotto lo sguardo degli assassinati

Oscar Romero incontro' se stesso

sotto lo sguardo degli assassini

incontro' se stesso Oscar Romero.

 

Viene sempre quell'ora inesorabile

in cui devi levare la tua voce.

Tu non vorresti, vorresti restare

nel silenzio che sa molte lusinghe

molti segreti, e molti pregi reca.

Ma viene sempre l'ora della voce.

 

Venne quell'ora per Oscar Romero

a rivelargli il volto e il nome suo

venne quell'ora recata dal silenzio

degli assassinati e recata dal silenzio

degli assassini, e giungi al paragone.

 

Prese ad un tempo la parola e la croce

e messosi alla scuola degli scalzi

ne fu piu' che avvocato, compagno.

Sapeva anche lui dove quella portava

strada, sapeva anche lui quale suono

avrebbe spento un giorno la sua voce.

 

Come chiodi che secco un martello

nel legno batte e conficca, il colpo

della pallottola irruppe nel suo corpo

fatto legno, fatto vino, fatto croce

fatto pane, fatto luce, per sempre

raggiunse Romero Romero, ormai voce

per sempre dell'intera umanita'.

 

4. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Letture

- AA. VV., Almanacco di economia. Il ritorno dell'eguaglianza, "MicroMega", n. 3/2013, Gruppo Editoriale L'Espresso, Roma 2013, pp. 256, euro 15.

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Riletture

- Chinua Achebe, Il crollo. Ormai a disagio, Jaca Book, Milano 1976, Mondadori, Milano 1990, pp. XXVI + 342.

- Chinua Achebe, Viandanti della storia, Edizioni Lavoro, Roma 1991, Fabbri-Rcs, Milano 1996, 1999, pp. 280.

- Itala Vivan, Interpreti rituali. Il romanzo dell'Africa Nera, Dedalo, Bari 1978, pp. 256.

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Riedizioni

- Raymond Carver, America oggi, Minimum Fax, 2009, 2012, Il sole 24 ore, Milano 2013, pp. 160, euro 9,90.

 

5. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

6. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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