Telegrammi. 1220



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1220 del 21 marzo 2013

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Con Hannah Arendt per l'umanita'. A Viterbo la terza giornata della settimana di azione contro il razzismo

2. Per Ilaria Alpi e Miran Hrovatin

3. Tre iniziative il 23 marzo

4. Segnalazioni librarie

5. La "Carta" del Movimento Nonviolento

6. Per saperne di piu'

 

1. INIZIATIVE. CON HANNAH ARENDT PER L'UMANITA'. A VITERBO LA TERZA GIORNATA DELLA SETTIMANA DI AZIONE CONTRO IL RAZZISMO

 

Mercoledi' 20 marzo si e' svolta a Viterbo la terza giornata di iniziative della "Settimana di azione contro il razzismo" con un incontro di riflessione e di testimonianza presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani".

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Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati ampi brani da alcune delle opere principali di Hannah Arendt, pensatrice imprescindibile per affrontare con adeguati strumenti teorici i piu' urgenti compiti politici e morali dell'umanita'. In particolare sono stati letti e commentati testi estratti da Le origini del totalitarismo, La banalita' del male, Vita activa, La vita della mente.

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Anche grazie alla testimonianza e all'insegnamento di Hannah Arendt con maggior consapevolezza e coerenza possiamo e dobbiamo impegnarci oggi contro la violenza razzista in Italia, in primo luogo ottenendo l'abrogazione delle misure razziste che provocano la morte di migranti in mare e la negazione di fondamentali diritti nel nostro paese, fino alla vera e propria complicita' istituzionale con la riduzione in schiavitu', fino alla persistenza di veri e propri campi di concentramento.

L'opposizione al razzismo, ovvero l'impegno per il rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani, e' la "conditio sine qua non" perche' un ordinamento giuridico possa dirsi democratico.

E nell'opposizione a tutte le uccisioni ed a tutte le persecuzioni la lotta antirazzista si collega naturalmente alla lotta contro il femminicidio e contro la violenza maschilista. Cosi' come esse si collegano alla lotta contro la guerra e contro i poteri criminali assassini. Cosi' come tutti questi impegni si collegano all'impegno per la giustizia sociale, la difesa della biosfera, l'affermazione del diritto al lavoro, all'istruzione, alla salute, all'assistenza, alla partecipazione democratica per tutti gli esseri umani.

L'opera di Hannah Arendt ci dimostra che ogni persona e' portatrice di bisogni, diritti e doveri, e quindi che ogni persona ha il dovere morale di recare aiuto ad ogni altra persone, ha il dovere morale di opporsi alla violenza in tutte le sue forme. L'adempimento di questi doveri morali e' la garanzia dei diritti di tutti. L'insieme di questo doveri morali e' la politica vera, buona e giusta.

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La "Settimana di azione contro il razzismo" continua a Viterbo con iniziative quotidiane fino al 24 marzo.

Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.

Vi e' una sola umanita' e tutti gli esseri umani ne fanno parte.

La nonviolenza e' in cammino.

Essa ti dice con le parole di Gandhi: sii tu il cambiamento buono che vorresti vedere nel mondo.

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Una breve notizia biobibliografica su Hannah Arendt

Hannah Arendt e' nata ad Hannover da famiglia ebraica nel 1906, fu allieva di Husserl, Heidegger e Jaspers; l'ascesa del nazismo la costringe all'esilio, dapprima e' profuga in Francia, poi esule in America; e' tra le massime pensatrici politiche del Novecento; docente, scrittrice, intervenne ripetutamente sulle questioni di attualita' da un punto di vista rigorosamente libertario e in difesa dei diritti umani; mori' a New York nel 1975. Opere di Hannah Arendt: tra i suoi lavori fondamentali (quasi tutti tradotti in italiano e spesso ristampati, per cui qui di seguito non diamo l'anno di pubblicazione dell'edizione italiana, ma solo l'anno dell'edizione originale) ci sono Le origini del totalitarismo (prima edizione 1951), Comunita', Milano; Vita Activa (1958), Bompiani, Milano; Rahel Varnhagen (1959), Il Saggiatore, Milano; Tra passato e futuro (1961), Garzanti, Milano; La banalita' del male. Eichmann a Gerusalemme (1963), Feltrinelli, Milano; Sulla rivoluzione (1963), Comunita', Milano; postumo e incompiuto e' apparso La vita della mente (1978), Il Mulino, Bologna. Una raccolta di brevi saggi di intervento politico e' Politica e menzogna, Sugarco, Milano, 1985. Molto interessanti i carteggi con Karl Jaspers (Carteggio 1926-1969. Filosofia e politica, Feltrinelli, Milano 1989) e con Mary McCarthy (Tra amiche. La corrispondenza di Hannah Arendt e Mary McCarthy 1949-1975, Sellerio, Palermo 1999). Una recente raccolta di scritti vari e' Archivio Arendt. 1. 1930-1948, Feltrinelli, Milano 2001; Archivio Arendt 2. 1950-1954, Feltrinelli, Milano 2003; cfr. anche la raccolta Responsabilita' e giudizio, Einaudi, Torino 2004; la recente Antologia, Feltrinelli, Milano 2006; i recentemente pubblicati Quaderni e diari, Neri Pozza, 2007. Opere su Hannah Arendt: fondamentale e' la biografia di Elisabeth Young-Bruehl, Hannah Arendt, Bollati Boringhieri, Torino 1994; tra gli studi critici: Laura Boella, Hannah Arendt, Feltrinelli, Milano 1995; Roberto Esposito, L'origine della politica: Hannah Arendt o Simone Weil?, Donzelli, Roma 1996; Paolo Flores d'Arcais, Hannah Arendt, Donzelli, Roma 1995; Simona Forti, Vita della mente e tempo della polis, Franco Angeli, Milano 1996; Simona Forti (a cura di), Hannah Arendt, Milano 1999; Augusto Illuminati, Esercizi politici: quattro sguardi su Hannah Arendt, Manifestolibri, Roma 1994; Friedrich G. Friedmann, Hannah Arendt, Giuntina, Firenze 2001; Julia Kristeva, Hannah Arendt, Donzelli, Roma 2005; Alois Prinz, Io, Hannah Arendt, Donzelli, Roma 1999, 2009. Per chi legge il tedesco due piacevoli monografie divulgative-introduttive (con ricco apparato iconografico) sono: Wolfgang Heuer, Hannah Arendt, Rowohlt, Reinbek bei Hamburg 1987, 1999; Ingeborg Gleichauf, Hannah Arendt, Dtv, Muenchen 2000.

 

2. MEMORIA. PER ILARIA ALPI E MIRAN HROVATIN

 

Il 20 marzo 1994 a Mogadiscio furono uccisi la giornalista Ilaria Alpi e l'operatore Miran Hrovatin mentre erano impegnati a documentare la tragedia della guerra in Somalia e ad indagare su traffici illeciti di rifiuti tossici e di armi.

Nel XIX anniversario dell'uccisione, la sera del 20 marzo 2013 il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo ha ricordato Ilaria Alpi e Miran Hrovatin con un incontro di riflessione sulle loro figure, il loro lavoro, i temi di cui si occupavano.

Anche nel ricordo di Ilaria Alpi e di Miran Hrovatin deve proseguire l'impegno per la verita' e la giustizia, per la pace e la difesa della biosfera.

Anche nel nome di Ilaria Alpi e di Miran Hrovatin e' compito di ogni persona di volonta' buona contrastare ogni violenza, scegliere la nonviolenza, essere di aiuto all'umanita'.

 

3. APPUNTAMENTI. TRE INIZIATIVE IL 23 MARZO

 

Sabato 23 marzo 2013 si svolgeranno in Italia molte importanti iniziative.

A tre di queste vogliamo dichiarare l'adesione del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, certi altresi' di interpretare il sentire di tutte le persone amiche della nonviolenza che collaborano con il nostro centro.

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La prima: la marcia nonviolenta in Val di Susa contro il famigerato, immorale, illegale, insensato e distruttivo progetto Tav. Ci persuadono e condividiamo in particolare e specificatamente le ragioni ed i ragionamenti esposti nei documenti di adesione alla manifestazione del Movimento Nonviolento e del Centro Studi "Sereno Regis" di Torino.

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La seconda: la manifestazione promossa dalla rivista "MicroMega" e da illustri personalita' della cultura e dell'impegno civile che si terra' in piazza Santi Apostoli a Roma in difesa della Costituzione e contro la criminale eversione berlusconiana. La manifestazione consistera' nella lettura integrale della Costituzione della Repubblica Italiana.

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La terza: la penultima giornata della "Settimana di azione contro il razzismo" che realizziamo anche qui a Viterbo. Opporsi al razzismo ed opporsi alla guerra, ovvero opporsi alle uccisioni e alle persecuzioni di esseri umani, ci sembra il primo dovere di ogni persona decente, e deve essere il primo, decisivo e ineludibile impegno di ogni ordinamento giuridico democratico.

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Vi e' una sola umanita'. Composta di persone ciascuna delle quali unica e costituente un valore infinito.

In una unica biosfera casa comune dell'umanita' intera. Biosfera di cui l'umanita' e' parte e di cui deve prendersi cura.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'. La nonviolenza e' la politica necessaria e urgente.

 

4. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Hubertus R. Drobner, Patrologia, Piemme, Casale Monferrato (Al), 1998, 2002, pp. 742.

- Iring Fetscher, Il marxismo. Storia documentaria, Feltrinelli, Milano 1969, 1970, 3 voll. di pp. XII + 348 (vol. I), XII + 360 (vol. II), XIV + 402 (vol. III).

 

5. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

6. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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