Archivi. 133



 

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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

Numero 133 del 10 marzo 2013

 

In questo numero:

1. Alcuni testi del mese di dicembre 2012 (parte seconda)

2. Osvaldo Ercoli, Peppe Sini: Acqua, non veleno. Un appello

3. Una lettera dell'associazione "Respirare" ai Ministri della Salute e dell'Ambiente

4. Associazione italiana medici per l'ambiente: Ai sindaci di Caprarola e Ronciglione: dal lago di Vico una richiesta a Roma e Bruxelles

5. Il professor Alessandro Pizzi aderisce all'appello promosso dall'Associazione italiana medici per l'ambiente

6. Associazione italiana medici per l'ambiente: Una richiesta di intervento al Commissario straordinario della Asl di Viterbo

7. Il Forum italiano dei movimenti per l'acqua: Nessuna tolleranza a sostanze tossiche nell'acqua potabile

8. L'illustre magistrato Ferdinando Imposimato chiede la revoca del progetto di decreto avvelenatore

9. Comitato di Viterbo in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti: Una lettera aperta ai Ministri dell'Ambiente e della Salute perche' revochino lo schema di decreto avvelenatore

10. Associazione italiana medici per l'ambiente: Una lettera all'Arpa Lazio

 

1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI DICEMBRE 2012 (PARTE SECONDA)

 

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di dicembre 2012.

 

2. OSVALDO ERCOLI, PEPPE SINI: ACQUA, NON VELENO. UN APPELLO

 

Grazie all'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) siamo venuti a conoscenza del fatto che il Ministero della Salute e il Ministero dell'Ambiente hanno predisposto uno schema di decreto interministeriale, attualmente all'esame preliminare della Commissione Europea, che se approvato consentirebbe di fatto di erogare come potabile acqua contaminata da sostanze tossiche e cancerogene. Cio' e' assurdo e scellerato.

Naturalmente ci uniamo alla richiesta che quello schema di decreto avvelenatore sia fermamente rigettato dalla Commissione Europea ovvero immediatamente revocato dagli stessi Ministeri proponenti.

Chiediamo alle istituzioni, alle associazioni ed ai cittadini di sostenere l'iniziativa dei medici per l'ambiente in difesa della vita e della salute di tutti.

Invitiamo tutte le persone di volonta' buona e di retto sentire a mettersi in contatto con la referente per Viterbo dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (tel. 3383810091, 0761559413, fax: 0761559126, e-mail: isde.viterbo at gmail.com) per prendere visione della documentazione relativa e per esprimere un consapevole e persuaso sostegno all'iniziativa per la revoca dello scandaloso schema di decreto.

Osvaldo Ercoli, Peppe Sini

Viterbo, 5 dicembre 2012

 

3. UNA LETTERA DELL'ASSOCIAZIONE "RESPIRARE" AI MINISTRI DELLA SALUTE E DELL'AMBIENTE

 

Al Ministro della Salute

al Ministro dell'Ambiente

e per opportuna conoscenza:

ai Presidenti delle Commissioni "Ambiente, territorio e lavori pubblici" e "Affari sociali" della Camera dei Deputati

ai Presidenti delle Commissioni "Igiene e sanita'" e "Territorio, ambiente, beni ambientali" del Senato della Repubblica

al Presidente della Commissione "Ambiente, sanita' pubblica e sicurezza alimentare" del Parlamento Europeo

al Commissario Europeo all'Ambiente

al Commissario Europeo alla Salute

al Commissario Europeo all'Industria e all'Imprenditoria

Oggetto: L'associazione "Respirare" di Viterbo richiede la revoca dello schema di decreto interministeriale che propone l'introduzione di alcune modifiche al Decreto Legislativo 31/2001 relativamente ai requisiti di potabilita' delle acque; richiesta di revoca formulata in considerazione sia della palese illegittimita' dello schema di decreto interministeriale in quanto in flagrante conflitto con la vigente normativa europea ed italiana, sia della palese inammissibilita' del medesimo in quanto in flagrante contrasto con le evidenze scientifiche e in altrettanto flagrante violazione del principio di precauzione.

Egregi Ministri,

egregi Presidenti,

egregi Commissari,

lo schema di decreto interministeriale d'iniziativa dei Ministeri della Salute e dell'Ambiente attualmente all'esame della Commissione Europea identificato presso la stessa con notification number 2012/0534/I - C50A e l'oggetto "Schema di decreto interministeriale per l'introduzione, nell'allegato I, parte B, del decreto legislativo 2 febbraio 2001 n. 31, del parametro Microcistina-LR e relativo valore di parametro" sebbene pretenda di presentarsi come mero emendamento integrativo al d. lgs. 31/2001 ha invece come effettuale, concreto e tragico esito di rendere ammissibile l'erogazione per consumo umano di acqua inquinata da agenti gravemente patogeni, cosi' perpetrando un grave nocumento e violando le norme italiane ed europee attualmente vigenti a tutela della salute.

Giustamente e persuasivamente nelle sue Osservazioni inviate il 20 novembre 2012 al responsabile del procedimento presso la Commissione Europea la prestigiosa Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) afferma e dimostra che tale schema di decreto interministeriale deve essere immediatamente revocato sia per palese illegittimita' in quanto in flagrante conflitto con la vigente normativa europea ed italiana, sia per palese inammissibilita' in quanto in flagrante contrasto con le evidenze scientifiche e le inequivocabili indicazioni dello Iarc, dell'Oms e dell'Usepa, e in altrettanto flagrante violazione del principio di precauzione.

Per aver chiara nozione e piena contezza dell'illiceita' ed inammissibilita' dello schema di decreto interministeriale summenzionato sara' sufficiente citare alcuni passaggi del documento recante le Osservazioni dell'Associazione italiana medici per l'ambiente.

"L'approvazione del decreto renderebbe de facto lecita l'erogazione di acque destinate a consumo umano anche in presenza di contaminazione da cianobatteri e loro microcistine; e' evidente che la legislazione vigente proibisce tale erogazione: ne consegue che lo schema di decreto interministeriale ipso facto si configura contra legem, e va quindi rigettato in quanto lungi dall'emendare il Decreto legislativo 31/2001 inequivocabilmente lo viola nei suoi stessi fondamenti (...)

"E' acclarata senza possibilita' di equivoco la gravita' del problema dell'eutrofizzazione e il pericolo per la salute umana determinato della presenza di cianobatteri e microcistine in corpi idrici utilizzati per l'erogazione di acque potabili; e' inoltre acclarata la grande, e in parte ancora sconosciuta, potenzialita' tossica dei cianobatteri; e vi e' chiara nozione della potenziale pericolosita' della loro mutevole ed imprevedibile risposta a diverse condizioni climatiche ed ambientali; delle azioni tossiche, epigenetiche, genotossiche ed oncogene di tanti e vari tipi di microcistine da essi prodotte; delle documentate e croniche difficolta' in Italia di una potabilizzazione efficace, sicura e costante delle acque che presentano queste criticita'; della mancanza di un reale e diffuso sistema di sorveglianza, allarme e gestione di questi fenomeni su tutto il territorio nazionale italiano; ed infine e soprattutto del documentato e concreto rischio per la salute umana e quindi della necessita' di tutelare e preservare le caratteristiche di qualita' delle acque come disposto dalla Direttiva 98/83; ne consegue che lo schema di decreto interministeriale citato si configura altresi' come atto in contrasto con l'evidenza scientifica e la deontologia medica, ecologica e bioetica, oltre che con l'ortoprassi amministrativa e gestionale (...)

"Le proposte di emendazione a leggi nazionali possono riguardare l'adozione di termini piu' stringenti, in ossequio al principio europeo di prevenzione, non termini piu' laschi; questo schema di decreto ammette invece ed effettualmente favoreggia la presenza di una classe di tossici ora non prevista ne' tollerata dalla legge europea e italiana (...)

"(Una) sottolineatura merita l'esplicita ammissione che "L'analisi di impatto non e' disponibile al momento della notifica", e basterebbe questo solo dato a motivare il rigetto dello schema di decreto (...)

"Il decreto, nel suo esito che effettualmente consente e favoreggia l'erogazione per consumo umano di acqua contaminata, si pone in aperto contrasto con la necessita' di contrastare ogni forma di inquinamento e degrado delle acque anche in considerazione degli obiettivi europei in tema di qualita' delle acque previsti per l'anno 2015".

Ed a tutto cio' si aggiunga quanto evidenziato nella approfondita relazione tecnica allegata alle Osservazioni dell'Associazione italiana medici per l'ambiente, relazione tecnica che ne costituisce parte integrante e sostanziale, sostenuta da una vasta e rigorosa bibliografia scientifica.

Si evince pertanto inconfutabilmente che per incontrovertibili ragioni giuridiche e scientifiche, cui si aggiungono anche inoppugnabili ragioni di metodo, procedimentali, deontologiche, di congruita' e coerenza, lo schema di decreto interministeriale de quo va ritirato.

Ergo, per tutto quanto precede, l'associazione "Respirare" di Viterbo richiede la revoca dello schema di decreto interministeriale sopra citato.

Restando in attesa di un cortese riscontro, vogliate gradire distinti saluti.

L'associazione "Respirare" di Viterbo

Viterbo, 5 dicembre 2012

L'associazione "Respirare" e' stata promossa a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente.

 

4. ASSOCIAZIONE ITALIANA MEDICI PER L'AMBIENTE: AI SINDACI DI CAPRAROLA E RONCIGLIONE: DAL LAGO DI VICO UNA RICHIESTA A ROMA E BRUXELLES

 

L'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) ha scritto ai sindaci dei Comuni di Caprarola e di Ronciglione, il cui territorio comprende il lago di Vico, chiedendo agli enti locali di intervenire presso i Ministeri dell'Ambiente e della Salute, e presso la Commissione Europea, affinche' sia revocato lo schema di decreto interministeriale che propone l'introduzione di alcune modifiche al Decreto Legislativo 31/2001 relativamente ai requisiti di potabilita' delle acque. Lo scandaloso schema di decreto, se approvato, consentirebbe di fatto di erogare come potabile acqua contaminata da sostanze tossiche e cancerogene. L'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde chiede la revoca immediata dello schema di decreto sia per palese illegittimita' in quanto in flagrante conflitto con la vigente normativa europea ed italiana, sia per palese inammissibilita' in quanto in flagrante contrasto con le evidenze scientifiche e in altrettanto flagrante violazione del principio di precauzione.

La drammatica situazione del lago di Vico e' paradigmatica al riguardo: il lago e' affetto ormai da lungo tempo da un gravissimo processo di eutrofizzazione e da sempre piu' frequenti e massicce fioriture del cianobatterio Plankthotrix rubescens, detto anche alga rossa, capace di produrre una microcistina cancerogena, non termolabile e tossica per gli esseri umani, per la flora e la fauna lacustre, classificata dalla Iarc (Agenzia internazionale di ricerca sul cancro) come cancerogeno di classe 2 b.

L'impegno dei due Comuni e' necessario e urgente.

Si allega il testo della lettera aperta.

Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) di Viterbo

Viterbo, 5 dicembre 2012

Per comunicazioni: tel. 3383810091, 0761559413, fax: 0761559126, e-mail: isde.viterbo at gmail.com

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Al Sindaco del Comune di Caprarola

al Sindaco del Comune di Ronciglione

e per opportuna conoscenza:

al Presidente della Provincia di Viterbo

al Prefetto di Viterbo

al Commissario straordinario della Asl di Viterbo

Oggetto: Richiesta di intervento dei Comuni di Caprarola e di Ronciglione affinche' sia revocato lo schema di decreto interministeriale attualmente all'esame della Commissione Europea, schema di decreto che se approvato consentirebbe di erogare come potabile acqua contaminata da sostanze tossiche e cancerogene.

Egregi Sindaci dei Comuni di Caprarola e di Ronciglione,

a nome dell'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) vi invio questa urgente richiesta di un intervento dei Comuni di Caprarola e di Ronciglione affinche' sia revocato lo schema di decreto interministeriale attualmente all'esame della Commissione Europea, schema di decreto che se approvato consentirebbe di erogare come potabile acqua contaminata da sostanze tossiche e cancerogene.

L'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) ha gia' inviato il 20 novembre 2012 alla Commissione Europea un documento di "Osservazioni  in opposizione allo schema di decreto interministeriale che propone l'introduzione di alcune modifiche al Decreto Legislativo 31/2001 relativamente ai requisiti di potabilita'", documento con cui chiediamo che lo schema di decreto sia rigettato "sia per palese illegittimita' in quanto in flagrante conflitto con la vigente normativa europea ed italiana, sia per palese inammissibilita' in quanto in flagrante contrasto con le evidenze scientifiche e le inequivocabili indicazioni dello Iarc, dell'Oms e dell'Usepa, e in altrettanto flagrante violazione del principio di precauzione".

Si allega alla presente il testo integrale delle Osservazioni citate.

Poiche' voi gia' conoscete la gravita' della situazione del lago di Vico certamente non vi sfugge la necessita' di un impegno urgente e finalmente adeguato anche delle Amministrazioni Comunali di Caprarola e di Ronciglione in difesa della salute della popolazione come da anni reiteratamente richiesto dall'Associazione italiana medici per l'ambiente, e quindi nella fattispecie anche un impegno per chiedere ed ottenere il rigetto da parte della Commissione Europea, ovvero la revoca da parte dei Ministri proponenti, dello scandaloso schema di decreto citato.

Restando a disposizione per ogni ulteriore informazione, e restando in attesa di un tempestivo cenno di riscontro, vogliate gradire distinti saluti,

dottoressa Antonella Litta, referente per Viterbo dell'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia)

Viterbo, 5 dicembre 2012

Per comunicazioni: dottoressa Antonella Litta, tel. 3383810091, 0761559413, fax: 0761559126, e-mail: isde.viterbo at gmail.com

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Allegato: Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia): Osservazioni in opposizione allo schema di decreto interministeriale (...)

 

5. IL PROFESSOR ALESSANDRO PIZZI ADERISCE ALL'APPELLO PROMOSSO DALL'ASSOCIAZIONE ITALIANA MEDICI PER L'AMBIENTE

 

Il professor Alessandro Pizzi, gia' apprezzatissimo sindaco di Soriano nel Cimino (Vt) e una delle figure piu' prestigiose dell'ambientalismo scientifico nell'Alto Lazio, ha aderito all'appello promosso dall'"Associazione italiana medici per l'ambiente" affinche' sia revocato ovvero rigettato il famigerato schema di decreto interministeriale che se approvato consentirebbe di erogare come potabile acqua contaminata da sostanze tossiche e cancerogene. Tale schema di decreto deve essere revocato ovvero rigettato sia per palese illegittimita' in quanto in flagrante conflitto con la vigente normativa europea ed italiana, sia per palese inammissibilita' in quanto in flagrante contrasto con le evidenze scientifiche, e in altrettanto flagrante violazione del principio di precauzione.

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Alleghiamo la dichiarazione del professor Alessandro Pizzi:

No al decreto che pretende di rendere potabile l'acqua contenente sostanze nocive alla salute

Aderisco all'iniziativa con cui l'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) si oppone allo schema di decreto interministeriale che consente di erogare come potabile acqua che contiene sostanze tossiche e cancerogene.

Ritengo necessario appoggiare tale denuncia, senza la quale il decreto diverrebbe legge nell'indifferenza e nell'ignoranza generale.

Tale decreto rendendo ammissibile l'erogazione per consumo umano di acqua inquinata da agenti gravemente patogeni viola il diritto alla salute e il principio di precauzione.

E' ancora possibile aggregare altri soggetti per impedire questa nuova aggressione alla salute, facendo conoscere la verita' e imponendo alle istituzioni preposte di rispettare i diritti umani e le leggi vigenti. Come stanno facendo vari comitati, associazioni e movimenti che hanno iniziato a mobilitarsi affinche' lo schema di decreto sia rigettato dalla Commissione Europea, ovvero sia ritirato dagli stessi Ministri proponenti.

Alessandro Pizzi

 

6. ASSOCIAZIONE ITALIANA MEDICI PER L'AMBIENTE: UNA RICHIESTA DI INTERVENTO AL COMMISSARIO STRAORDINARIO DELLA ASL DI VITERBO

 

L'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) ha scritto una lettera al Commissario straordinario della Asl di Viterbo per chiedere alla Asl altolaziale (che insiste in una realta' territoriale che presenta gravi criticita' in relazione alla potabilita' delle acque) di intervenire affinche' sia revocato lo schema di decreto interministeriale che propone l'introduzione di alcune modifiche al Decreto Legislativo 31/2001 relativamente ai requisiti di potabilita' delle acque. Lo scandaloso schema di decreto, se approvato, consentirebbe di fatto di erogare come potabile acqua contaminata da sostanze tossiche e cancerogene. L'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde chiede la revoca immediata dello schema di decreto sia per palese illegittimita' in quanto in flagrante conflitto con la vigente normativa europea ed italiana, sia per palese inammissibilita' in quanto in flagrante contrasto con le evidenze scientifiche e in altrettanto flagrante violazione del principio di precauzione.

Si allega il testo della lettera aperta.

Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) di Viterbo

Viterbo, 6 dicembre 2012

Per comunicazioni: dottoressa Antonella Litta, tel. 3383810091, 0761559413, fax: 0761559126, e-mail: isde.viterbo at gmail.com

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Al Commissario straordinario della Asl di Viterbo

e per opportuna conoscenza:

Al Presidente della Provincia di Viterbo

al Prefetto di Viterbo

Oggetto: Richiesta di intervento della Asl di Viterbo affinche' sia revocato lo schema di decreto interministeriale attualmente all'esame della Commissione Europea, schema di decreto che se approvato consentirebbe di erogare come potabile acqua contaminata da sostanze tossiche e cancerogene.

Signor Commissario straordinario della Asl di Viterbo,

a nome dell'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) le invio questa urgente richiesta di un intervento affinche' sia revocato lo schema di decreto interministeriale attualmente all'esame della Commissione Europea, schema di decreto che se approvato consentirebbe di erogare come potabile acqua contaminata da sostanze tossiche e cancerogene.

L'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) ha gia' inviato il 20 novembre 2012 alla Commissione Europea un documento di "Osservazioni  in opposizione allo schema di decreto interministeriale che propone l'introduzione di alcune modifiche al Decreto Legislativo 31/2001 relativamente ai requisiti di potabilita'", documento con cui chiediamo che lo schema di decreto sia rigettato "sia per palese illegittimita' in quanto in flagrante conflitto con la vigente normativa europea ed italiana, sia per palese inammissibilita' in quanto in flagrante contrasto con le evidenze scientifiche e le inequivocabili indicazioni dello Iarc, dell'Oms e dell'Usepa, e in altrettanto flagrante violazione del principio di precauzione".

Si allega alla presente il testo integrale delle Osservazioni citate.

Restando a disposizione per ogni ulteriore informazione, e restando in attesa di un tempestivo cenno di riscontro, voglia gradire distinti saluti,

dottoressa Antonella Litta, referente per Viterbo dell'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia)

Viterbo, 6 dicembre 2012

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Allegato: Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia): Osservazioni in opposizione allo schema di decreto interministeriale (...)

 

7. IL FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER L'ACQUA: NESSUNA TOLLERANZA A SOSTANZE TOSSICHE NELL'ACQUA POTABILE

 

Il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua si unisce all'appello affinche' la Commissione Europea rigetti lo schema di Decreto Interministeriale che, se approvato, consentirebbe l'erogazione di acqua potabile contenente sostanze tossiche e cancerogene.

Di seguito il comunicato stampa del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua (allegato primo) e le Osservazioni inviate dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua alla Commissione Europea in opposizione allo schema di decreto interministeriale (allegato secondo).

L'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde ringrazia il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua ed invita ancora una volta cittadini, associazioni, movimenti ed istituzioni ad unirsi all'iniziativa affinche' lo schema di decreto interministeriale sia rigettato dalla Commissione Europea ovvero ritirato dagli stessi Ministri italiani.

Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) di Viterbo

Viterbo, 6 dicembre 2012

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Allegato primo: comunicato stampa del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua (...)

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Allegato secondo: Osservazioni inviate dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua alla Commissione Europea in opposizione allo schema di decreto interministeriale (...)

 

8. L'ILLUSTRE MAGISTRATO FERDINANDO IMPOSIMATO CHIEDE LA REVOCA DEL PROGETTO DI DECRETO AVVELENATORE

 

L'illustre magistrato Ferdinando Imposimato, anche a nome del movimento "Italia Virtuosa" da lui fondato, chiede che il famigerato progetto di "decreto avvelenatore" (che se approvato consentirebbe di fatto di erogare come potabile acqua contaminata da sostanze tossiche e cancerogene) sia fermamente rigettato dalla Commissione Europea e immediatamente revocato dagli stessi Ministeri proponenti.

Ringraziamo l'illustre magistrato, una delle voci piu' prestigiose dell'impegno morale e civile, per questo suo autorevolissimo appello.

Alleghiamo il testo integrale della sua dichiarazione.

Nota per la stampa a cura dell'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) di Viterbo

Viterbo, 7 dicembre 2012

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Dichiarazione di Ferdinando Imposimato

"Italia Virtuosa" ed io personalmente siamo profondamente grati all'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) e alla dottoressa Antonella Litta, instancabile difensore dei diritti umani che di essa fa parte, che ci hanno informati del fatto che il Ministero della Salute e il Ministero dell'Ambiente hanno predisposto uno schema di decreto interministeriale, attualmente all'esame preliminare della Commissione Europea, che se approvato consentirebbe di fatto di erogare come potabile acqua contaminata da sostanze tossiche e cancerogene.

Cio' e' un grave attentato al diritto alla vita e alla salute di migliaia di cittadini ignari, in violazione degli artt. 2 e 32 della Costituzione.

La tutela della salute non solo e' un bene delle persone che sono toccate da provvedimenti scellerati come quello che si vorrebbe approvare, ma interesse dell'intera collettivita', che sarebbe enormemente danneggiata dalla malattia di migliaia di cittadini che sarebbero colpiti dal cancro e da altre malattie provocate dal consumo di acqua cancerogena.

Chiediamo all'onorevole Giovanni Pittella, vicepresidente del Parlamento Europeo, sensibile ai diritti inviolabili dei cittadini dell'Europa, di agire perche' questo progetto di decreto avvelenatore sia fermamente rigettato dalla Commissione Europea e immediatamente revocato dagli stessi Ministeri proponenti.

"Italia Virtuosa" e Ferdinando Imposimato

 

9. COMITATO DI VITERBO IN DIFESA DELLA SALUTE, DELL'AMBIENTE, DELLA DEMOCRAZIA, DEI DIRITTI DI TUTTI: UNA LETTERA APERTA AI MINISTRI DELL'AMBIENTE E DELLA SALUTE PERCHE' REVOCHINO LO SCHEMA DI DECRETO AVVELENATORE

 

Al Ministro dell'Ambiente

al Ministro della Salute

e per opportuna conoscenza:

al Commissario Europeo all'Ambiente

al Commissario Europeo alla Salute

al Commissario Europeo all'Industria e all'Imprenditoria

ai Presidenti delle Commissioni "Ambiente, territorio e lavori pubblici" e "Affari sociali" della Camera dei Deputati

ai Presidenti delle Commissioni "Igiene e sanita'" e "Territorio, ambiente, beni ambientali" del Senato della Repubblica

al Presidente della Commissione "Ambiente, sanita' pubblica e sicurezza alimentare" del Parlamento Europeo

Oggetto: Richiesta di revoca dello schema di decreto interministeriale che propone l'introduzione di alcune modifiche al Decreto Legislativo 31/2001 relativamente ai requisiti di potabilita' delle acque, schema di decreto interministeriale attualmente all'esame della Commissione Europea ed ivi identificato con le specifiche notification number 2012/0534/I - C50A, title: "Schema di decreto interministeriale per l'introduzione, nell'allegato I, parte B, del decreto legislativo 2 febbraio 2001 n. 31, del parametro Microcistina-LR e relativo valore di parametro".

Il Comitato di Viterbo in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti richiede la revoca dello schema di decreto interministeriale in oggetto.

Tale schema di decreto interministeriale si configura infatti come palesemente illecito e insensato, poiche' qualora divenisse assurdamente legge consentirebbe di fatto di erogare come potabile acqua contaminata da sostanze tossiche e cancerogene.

Le Osservazioni trasmesse alla Commissione Europea dall'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) il 20 novembre scorso, ed in particolare la "Technical relation" ad esse allegata, documentano incontrovertibilmente che lo schema di decreto in oggetto e' incompatibile con la vigente legislazione, e' in conflitto con l'evidenza scientifica e medica, e' contrario al principio di precauzione, e' in flagrante contrasto con le avvertenze metodologiche, le procedure amministrative, le regole giurisprudenziali e le norme deontologiche cui in tale delicata materia devono scrupolosamente attenersi il legislatore ed il pubblico amministratore. Tali Osservazioni e la Technical relation annessa - gia' a suo tempo messe a disposizione di tutti i destinatari della presente in indirizzo elencati - devono intendersi come qui integralmente trascritte.

Conoscendo per esperienza diretta la gravissima situazione relativa all'acqua potabile nella provincia di Viterbo, e conoscendo anche in particolare la situazione del lago di Vico - ove si pone concretamente la questione della presenza delle microcistine tossiche e cancerogene -, ci appare del tutto evidente che lo schema di decreto citato e' del tutto inammissibile ed occorre pertanto che esso sia immediatamente revocato motu proprio dagli stessi Ministri proponenti, ovvero rigettato dalla Commissione Europea.

Si  resta in attesa di un sollecito positivo riscontro alla presente.

Il Comitato di Viterbo in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti

Viterbo, 7 dicembre 2012

Il "Comitato di Viterbo in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti" ha promosso e guidato dal 2007 la vittoriosa mobilitazione popolare che ha difeso la preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame di dantesca memoria dalla minaccia di una illegale ed irreversibile devastazione. Il comitato e' animato da alcune delle piu' stimate personalita' dell'impegno morale e civile nell'Alto Lazio, come il professor Osvaldo Ercoli; tra i suoi fondatori anche il compianto Alfio Pannega (1925-2010), luminoso maestro di dignita', simbolo indimenticabile della Viterbo popolare, antifascista e solidale.

 

10. ASSOCIAZIONE ITALIANA MEDICI PER L'AMBIENTE: UNA LETTERA ALL'ARPA LAZIO

 

L'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) ha inviato al Direttore generale dell'Arpa Lazio (l'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Lazio) una lettera aperta che chiede all'ente di intervenire affinche' sia revocato lo schema di decreto interministeriale che propone l'introduzione di alcune modifiche al Decreto Legislativo 31/2001 relativamente ai requisiti di potabilita' delle acque.

Lo scandaloso schema di decreto, se approvato, consentirebbe di fatto di erogare come potabile acqua contaminata da sostanze tossiche e cancerogene.

L'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde chiede la revoca immediata dello schema di decreto sia per palese illegittimita' in quanto in flagrante conflitto con la vigente normativa europea ed italiana, sia per palese inammissibilita' in quanto in flagrante contrasto con le evidenze scientifiche e in altrettanto flagrante violazione del principio di precauzione.

Si allega il testo della lettera aperta.

Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) di Viterbo

Viterbo, 7 dicembre 2012

Per comunicazioni: dottoressa Antonella Litta, tel. 3383810091, 0761559413, fax: 0761559126, e-mail: isde.viterbo at gmail.com

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Al Direttore generale dell'Arpa Lazio

e per opportuna conoscenza:

all'Assessorato all'Ambiente della Provincia di Viterbo

all'Arpa di Viterbo

al Prefetto di Viterbo

Oggetto: Richiesta di intervento dell'Arpa Lazio affinche' sia revocato lo schema di decreto interministeriale attualmente all'esame della Commissione Europea, schema di decreto che se approvato consentirebbe di erogare come potabile acqua contaminata da sostanze tossiche e cancerogene.

Signor Direttore generale dell'Arpa Lazio,

a nome dell'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) le invio questa urgente richiesta di un intervento dell'Arpa Lazio affinche' sia revocato lo schema di decreto interministeriale attualmente all'esame della Commissione Europea, schema di decreto che se approvato consentirebbe di erogare come potabile acqua contaminata da sostanze tossiche e cancerogene.

L'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) ha gia' inviato il 20 novembre 2012 alla Commissione Europea un documento di "Osservazioni  in opposizione allo schema di decreto interministeriale che propone l'introduzione di alcune modifiche al Decreto Legislativo 31/2001 relativamente ai requisiti di potabilita'", documento con cui chiediamo che lo schema di decreto sia rigettato "sia per palese illegittimita' in quanto in flagrante conflitto con la vigente normativa europea ed italiana, sia per palese inammissibilita' in quanto in flagrante contrasto con le evidenze scientifiche e le inequivocabili indicazioni dello Iarc, dell'Oms e dell'Usepa, e in altrettanto flagrante violazione del principio di precauzione".

Si allega alla presente il testo integrale delle Osservazioni citate.

Poiche' lei gia' conosce la gravita' della situazione nel Lazio, certamente non le sfugge la necessita' di un impegno anche dell'Arpa per chiedere ed ottenere il rigetto da parte della Commissione Europea, ovvero la revoca da parte dei Ministri proponenti, dello scandaloso schema di decreto citato.

Restando a disposizione per ogni ulteriore informazione, e restando in attesa di un tempestivo cenno di riscontro, voglia gradire distinti saluti,

dottoressa Antonella Litta, referente per Viterbo dell'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia)

Viterbo, 7 dicembre 2012

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Allegato: Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia): Osservazioni in opposizione allo schema di decreto interministeriale (...)

 

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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

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Numero 133 del 10 marzo 2013

 

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