Archivi. 130



 

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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

Numero 130 del 7 marzo 2013

 

In questo numero:

1. Alcuni testi del mese di febbraio 2013 (parte terza)

2. Breve e murata a secco una ruminata dichiarazione di voto

3. Associazione "Respirare": Il 14 febbraio in tutto il mondo contro la violenza sulle donne

4. Il gruppo di lavoro su "La nonviolenza in Italia oggi" aderisce all'iniziativa "One Billion Rising"

5. Commemorato Dossetti a Viterbo

6. Una buona ragione per votare

7. Una bella giornata

8. Contro l'avvelenamento delle acque una replica alla Commissione Europea de "La nonviolenza e' in cammino"

9. Contro il fascismo, con lo strumento del voto

10. Sommessa un'opinione. Ed un ringraziamento

11. In memoria di Sankaralingam Jagannathan

12. Una riflessione dieci anni dopo

13. A Fiumicino un giovane ivoriano

14. Mai piu' roghi

15. Per il 19 febbraio, Giorno dei martiri etiopi

16. Errare humanum est...

 

1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI FEBBRAIO 2013 (PARTE TERZA)

 

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di febbraio 2013.

 

2. BREVE E MURATA A SECCO UNA RUMINATA DICHIARAZIONE DI VOTO

 

Analisi concreta della situazione concreta

Quale e' l'elemento decisivo? Che occorre impedire che l'estrema destra golpista di Berlusconi e di Monti (e dei loro sodali, da Storace a Maroni, da Fini a Casini) torni al governo del paese e porti a compimento l'instaurazione della dittatura degli sfruttatori e dei mafiosi, dei razzisti e dei fascisti, degli stupratori e degli assassini, dei rapinatori e degli schiavisti.

Occorrera' votare quindi per quell'unica lista di sinistra che l'obiettivo di opporsi al fascismo che torna si propone nell'unico modo adeguato: cioe' partecipando all'unica coalizione democratica che la vittoria dell'estrema destra golpista di Berlusconi e di Monti puo' hic et nunc impedire.

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Una necessaria digressione

Quell'unica lista di sinistra che ha colto quello che a noi pare essere il nocciolo della questione, su tanti altri temi non ci rappresenta: come del resto non ci rappresenta nessuna altra: tutte le liste di sinistra che possono superare la soglia di sbarramento del 4% imposta dall'attuale infame sistema elettorale (le altre purtroppo a nessun altro concreto esito possono approdare che a quello di disperdere preziosi voti di sinistra che dovevano essere invece destinati alla necessaria coalizione antifascista, e disperdendo quei voti danno un effettuale sostegno alla destra estremista e golpista di Berlusconi e di Monti) sono guidate da gruppi dirigenti che quando sono stati al governo, or non e' guari, si sono prostituiti alla guerra e al razzismo, alla violenza dei ricchi e dei potenti, al regime della corruzione, alla devastazione del territorio; che non hanno voluto fare la scelta necessaria ed urgente della nonviolenza che costituisce l'unica politica adeguata alla situazione presente ed ai compiti ineludibili del movimento che lotta per la liberazione dell'umanita' e la difesa della biosfera.

E quindi: la lista per cui voteremo non e' e non rappresenta la nostra sinistra. Ma e' l'unica lista di sinistra - tra quante si presentano alle elezioni politiche e che hanno una concreta possibilita' di superare la soglia di sbarramento del 4% - che almeno su questo la pensa come noi: che occorre impedire che l'estrema destra golpista di Berlusconi e di Monti (e dei loro sodali, da Storace a Maroni, da Fini a Casini) torni al governo del paese.

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Chiudendo il sillogismo

Questa e' l'unica cosa che - sic stantibus rebus - veramente conta: impedire che l'estrema destra golpista di Berlusconi e di Monti torni al governo.

Per questo e solo per questo voteremo la lista di sinistra della coalizione antifascista.

 

3. ASSOCIAZIONE "RESPIRARE": IL 14 FEBBRAIO IN TUTTO IL MONDO CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

 

Il 14 febbraio 2013 in tutto il mondo innumerevoli donne (e con esse gli uomini di volonta' buona che non vogliono piu' essere complici del maschilismo e del patriarcato, che non vogliono piu' essere complici del femminicidio) manifesteranno in modo nonviolento contro la violenza sulle donne, per affermare pienamente i diritti umani di tutti gli esseri umani.

E' l'iniziativa "One Billion Rising" alla quale hanno aderito molte delle piu' illustri personalita' della societa' civile globale ed innumerevoli movimenti ed associazioni consapevoli che occorre far cessare questo che e' il piu' gigantesco crimine contro l'umanita': la violenza sulle donne.

Vi e' questa drammatica realta': che ancor oggi nel mondo una donna su tre nel corso della sua vita subisce violenza. Non deve piu' accadere. La violenza maschilista e patriarcale puo' e deve essere contrastata, sconfitta, abolita.

Ha scritto Eve Ensler, l'autrice de "I monologhi della vagina" che ha promosso la campagna "One Billion Rising" che il 14 febbraio si svolgera' nel XV anniversario del V-Day (l'efficacissima iniziativa di coscientizzazione e mobilitazione contro la violenza sulle donne sorta proprio dal suo lavoro teatrale): "Un miliardo di donne violate e' un'atrocita'. Un miliardo di donne che ballano e' una rivoluzione". Per questo il 14 febbraio l'iniziativa che si svolgera' in tanti luoghi del mondo avra' la forma espressiva della danza, poiche' - come ha scritto ancora Eve Ensler - "Ballare significa liberta' del corpo, della mente e dell'anima".

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Nel suo messaggio di adesione all'iniziativa l'illustre pensatrice, scienziata ed attivista ecologista e per i diritti umani Vandana Shiva ha sottolineato come "lo stupro della Terra e lo stupro delle donne sono intimamente connessi".

E' lo stesso impegno difendere la biosfera ed opporsi alla violenza sulle donne; e' lo stesso impegno opporsi al patriarcato ed all'ecocidio; e' lo stesso impegno opporsi alla mafia, al fascismo, al razzismo e al maschilismo; e' lo stesso impegno fermare il femminicidio e difendere la vita, la dignita' e i diritti di ogni essere umano, dell'umanita' intera, dell'intero unico mondo vivente al quale apparteniamo e che e' la nostra casa comune.

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Come e' stato gia' detto, il 14 febbraio in tutto il mondo le donne scendono in piazza contro la violenza sulle donne in una manifestazione nonviolenta globale cui ogni persona di volonta' buona, ogni associazione civile ed ogni istituzione democratica puo' e deve dare il suo sostegno.

Cessi la violenza sulle donne. Cominci per l'umanita' intera la storia della liberta' e della solidarieta'.

La nonviolenza e' in cammino.

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L'associazione "Respirare" di Viterbo

Viterbo, 13 febbraio 2013

L'associazione "Respirare" e' stata promossa a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente.

 

4. IL GRUPPO DI LAVORO SU "LA NONVIOLENZA IN ITALIA OGGI" ADERISCE ALL'INIZIATIVA "ONE BILLION RISING"

 

Il gruppo di lavoro su "La nonviolenza in Italia oggi" aderisce all'iniziativa "One Billion Rising" che il 14 febbraio in tutto il mondo vedra' innumerevoli esseri umani manifestare in modo nonviolento contro la violenza sulle donne.

Questa mobilitazione nonviolenta globale coglie la questione politica decisiva che l'umanita' ha di fronte: far cessare la violenza maschilista.

Enunciamo ancora una volta questa semplice verita' di cui ogni persona decente e' consapevole: solo se si riuscira' a contrastare ed abolire la violenza maschilista e femminicida sara' possibile riuscire ad abolire le guerre, impedire la devastazione della biosfera, difendere e promuovere i diritti umani di tutti gli esseri umani, ottenere dignita' e giustizia per tutti gli esseri umani, rispetto e protezione per l'intero mondo vivente.

Viviamo in un mondo in cui, come recita l'incipit del motto dell'iniziativa del 14 febbraio, "Una donna su tre nel corso della propria vita subisce violenza": sono un miliardo di donne. Che un miliardo di donne, e con loro tutti gli uomini che non vogliono piu' essere complici della violenza maschilista e che all'ascolto e a sostegno del movimento delle donne hanno deciso di collocarsi, il 14 febbraio scendano in strada in tutte le citta' del mondo ad affermare la propria e comune umanita'; l'opposizione alla violenza, al maschilismo e al patriarcato; la scelta nonviolenta della solidarieta', della responsabilita', della liberazione di tutti gli esseri umani.

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Per ulteriori informazioni: onebillionrising.org , www.vday.org , obritalia.livejournal.com

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Il gruppo di lavoro su "La nonviolenza in Italia oggi"

Viterbo, 13 febbraio 2013

 

5. COMMEMORATO DOSSETTI A VITERBO

 

La mattina di mercoledi' 13 febbraio 2013 a Viterbo, per iniziativa del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani", si e' tenuta una commemorazione di Giuseppe Dossetti (1913-1996) nel centenario della nascita.

Nel corso della commemorazione sono stati letti alcuni testi dossettiani ed in particolare alcuni interventi degli anni Novanta in difesa della Costituzione della Repubblica Italiana (di cui era stato uno degli padri).

Nel ricordo di Dossetti, nella fedelta' alla profonda lezione politica e morale di Dossetti, continui l'impegno di ogni persona di retto sentire e di volonta' buona in difesa della Costituzione repubblicana, democratica ed antifascista; continui l'impegno per la pace e i diritti umani di tutti gli esseri umani; continui l'impegno in difesa dei beni comuni e del bene comune dell'umanita' intera.

La nonviolenza e' in cammino.

 

6. UNA BUONA RAGIONE PER VOTARE

 

Una buona ragione per votare e' questa: proseguire la lotta antifascista. Ovvero difendere la Costituzione antifascista. Ovvero affermare e praticare la nonviolenza che e' l'antifascismo in atto.

E poiche' a queste elezioni politiche la destra estremista e golpista si presenta divisa in due aggregazioni, quella di Berlusconi e quella di Monti, vi e' la concreta possibilita' che la coalizione non fascista possa vincere. Come nel 1996, come nel 2006. E se e' possibile impedire che l'estrema destra golpista torni al governo, ebbene, occorre che ogni antifascista faccia la sua parte.

E - diciamolo chiaro senza girarci intorno - l'unico modo per impedire che prevalga la destra estremista e golpista di Berlusconi e Monti (e Storace e Maroni, e Fini e Casini, e giu' giu'), l'unico modo e' sostenere la coalizione in senso lato democratica o almeno non fascista che sola si contrappone alla destra estrema e golpista con l'effettuale possibilita' di un esito positivo; e l'unico modo adeguato per sostenere la coalizione in senso lato democratico o almeno non fascista e' votare l'unica forza politica di sinistra che ne fa parte (anche se non ci rappresenta, anche se non e' la nostra sinistra, anche se di sinistra ci sembra non abbia molto).

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Mi si risparmino le diecimila obiezioni che io stesso ho a lungo rivolto a me medesimo. Vedessi alternative ne gioirei, ma alternative non ve ne sono. Se l'unico fine che riesco a vedere che qui ed ora possa motivarmi a votare e' quello di votare per impedire che la destra estrema e golpista torni al governo - e tornando al governo possa rendere irreversibile il colpo di stato reazionario in corso -, ebbene, ne discende ineludibilmente che l'unico voto ragionevole e decente che puo' dare una persona come me che non ha rinunciato alla lotta contro lo sfruttamento e l'oppressione, che non ha rinunciato ad affermare l'eguaglianza di diritti di tutti gli esseri umani, che non ha rinunciato insomma alla militanza nella sinistra delle oppresse e degli oppressi e alla scelta della nonviolenza come unica politica possibile e adeguata per il movimento che lotta per la liberazione dell'umanita' e la difesa della biosfera, ebbene, l'unico voto ragionevole e decente e' quello che contrasta in modo efficace il fascismo che torna.

Il voto a sinistra all'unica forza politica di sinistra impegnata nella coalizione democratica che sola puo' vincere le elezioni e cosi' impedire che la destra estremista e golpista torni al governo.

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Analisi concreta della situazione concreta, e' stato gia' scritto su questo foglio. Riconoscimento coerente e conseguente del fine sovraordinato. E ancora: pratica del principio responsabilita'. Ed aggiungeremmo: individuazione della contraddizione principale sia pur all'interno di un paradigma della complessita'. Ma a dirla nel modo piu' semplice null'altro che questo: il dovere intellettuale, morale e politico di contrastare il fascismo che torna; scilicet: il dovere di impedire che la destra estremista e golpista di Berlusconi e di Monti torni al governo. Il resto e' silenzio, o peggio: rumore di fondo.

 

7. UNA BELLA GIORNATA

 

Si e' svolta anche a Viterbo come in innumerevoli altri luoghi in tutto il mondo la manifestazione "One Billion Rising" contro la violenza sulle donne.

Un'esperienza emozionante, in cui la nonviolenza si e' rivelata in tutta la sua forza e in tutto il suo splendore, con volto e voce di donna in lotta per la liberazione dell'umanita' intera, persona per persona, da tutte le violenze.

La nonviolenza e' in cammino, con lieve passo di danza.

 

8. CONTRO L'AVVELENAMENTO DELLE ACQUE UNA REPLICA ALLA COMMISSIONE EUROPEA DE "LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO"

 

Alla Direzione generale per le imprese e l'industria della Commissione Europea

e segnatamente all'attenzione del capo unita'

E per opportuna conoscenza:

al Commissario Europeo all'Ambiente

al Commissario Europeo alle Imprese e all'Industria

al Commissario Europeo alla Salute

al Presidente della Commissione Europea

a tutti i Servizi e le Direzioni Generali della Commissione Europea competenti in materia di salubrita' delle acque

al Ministro dell'Ambiente

al Ministro della Salute

al Ministro dell'Economia

al Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali

al Ministro dello Sviluppo economico

al Ministro per la Coesione territoriale

al Ministro per gli Affari europei

al Presidente del Consiglio dei Ministri

*

Oggetto: Replica alla lettera a firma del capo unita' della Direzione generale per le imprese e l'industria della Commissione Europea datata Bruxelles 16 gennaio 2013

Gentili signori della Direzione generale per le imprese e l'industria della Commissione Europea,

egregio Presidente, egregi Commissari ed egregi Ministri,

rispondiamo alla gentilissima lettera del capo unita' della Direzione generale per le imprese e l'industria della Commissione Europea datata Bruxelles 16 gennaio 2013, prot. ENTR/C3/LP/cdw - (2013) 58612, Ref. Ares (2013) 59720 - 17/01/2013 avente ad oggetto: "La Sua posizione in merito alla notifica 2012/534/I", che rispondeva alla nostra lettera del 18 dicembre 2012 avente ad oggetto: "Quattro Osservazioni avverso lo schema di decreto all'esame della Commissione Europea identificato con notification number 2012/0534/I - C50A", osservazioni che presentavamo in opposizione al famigerato schema di decreto che se disgraziatamente si traducesse in atto normativo consentirebbe la presenza nell'acqua potabile di microcistine cancerogene.

*

Vi esprimiamo non solo la nostra totale insoddisfazione, ma anche il nostro sconcerto e sbigottimento per quanto con la vostra missiva ci comunicate.

Con essa infatti sostenete che "la Commissione ha deciso di non intervenire in merito alla notifica 2012/534/I".

La cosa e' semplicemente incredibile.

1. E' incredibile che la vostra Commissione non abbia preso atto e tratto le debite ed ineludibili conseguenze della Risoluzione della XII Commissione Permanente "Affari sociali" della Camera dei Deputati del Parlamento italiano, che nella seduta del 13 dicembre 2012 con voto unanime ha impegnato il Governo "a revocare lo schema di decreto interministeriale citato, tenendo conto che esso si configura in conflitto con la normativa italiana e in contrasto con l'evidenza scientifica e la deontologia medica, ecologica e bioetica, oltre che con l'ortoprassi amministrativa e gestionale".

2. E' incredibile che la vostra Commissione non abbia accolto le quattro Osservazioni da noi inviate, osservazioni che sintetizzano le opinioni condivise da illustri giuristi e scienziati, oltre che da prestigiose associazioni professionali medico-scientifiche e da autorevoli rappresentanti delle istituzioni italiane ed europee; osservazioni che i competenti servizi della vostra Commissione non potevano eludere sic et simpliciter (se non attuando una condotta che potrebbe ritenersi a dir poco inadeguata, negligente e finanche omissiva).

*

Ne discende che a nostro giudizio la vostra decisione e' semplicemente scandalosa ed inammissibile, e pertanto la missiva con cui ce la comunicate e':

a) irricevibile;

b) dimostrativa del fatto che i vostri "competenti servizi" non hanno neppure esaminato con sufficiente attenzione la nostra lettera del 18 dicembre 2012 (e alla luce di quanto scrivete sorge il dubbio che essa non solo non sia stata adeguatamente esaminata, ma forse neppure letta).

Per tutto quanto precede dichiariamo quindi la nostra totale insoddisfazione per la vostra risposta; segnaliamo a tutte le autorita' variamente competenti in materia come la vostra pilatesca decisione sia inammissibile; e naturalmente ci riserviamo di adire tutte le vie previste dall'ordinamento europeo ed italiano qualora quello scandaloso schema di decreto interministeriale proseguisse nel suo iter (iter che confidiamo sia stato definitivamente bloccato dal netto pronunciamento unanime dell'organo parlamentare italiano sopra citato).

L'acqua e' un bene vitale. L'accesso all'acqua potabile e la difesa della sua potabilita' costituiscono un diritto umano fondamentale.

*

Per memoria e per informazione di quanti ci leggono, alleghiamo ancora una volta:

I. la nostra lettera del 18 dicembre 2012 avente ad oggetto: "Quattro Osservazioni avverso lo schema di decreto all'esame della Commissione Europea identificato con notification number 2012/0534/I - C50A";

II. il testo integrale della Risoluzione deliberata all'unanimita' dalla XII Commissione permanente "Affari sociali" della Camera dei Deputati nella seduta del 13 dicembre 2012.

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Vogliate gradire distinti saluti,

"La nonviolenza e' in cammino", notiziario telematico quotidiano del Centro di ricerca per la pace e i diritti umani

Viterbo, 14 febbraio 2013

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Allegato primo: la nostra lettera del 18 dicembre 2012 avente ad oggetto: "Quattro Osservazioni avverso lo schema di decreto all'esame della Commissione Europea identificato con notification number 2012/0534/I - C50A"

Al Responsabile per la Direttiva 98/34 della Commissione Europea

al Commissario Europeo all'Ambiente

al Commissario Europeo alle Imprese e all'Industria

al Commissario Europeo alla Salute

al Presidente della Commissione Europea

a tutti i Servizi e le Direzioni Generali della Commissione Europea competenti in materia

e per opportuna conoscenza:

al Ministro dell'Ambiente

al Ministro della Salute

al Ministro dell'Economia

al Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali

al Ministro dello Sviluppo economico

al Ministro per la Coesione territoriale

al Ministro per gli Affari europei

al Presidente del Consiglio dei Ministri

Oggetto: Quattro Osservazioni avverso lo schema di decreto all'esame della Commissione Europea identificato con notification number 2012/0534/I - C50A

Egregi e gentilissimi signori,

lo schema di decreto in oggetto deve essere rigettato a) per flagrante violazione delle leggi italiane e delle direttive europee; b) per insanabile contrasto con inderogabili impegni italiani ed europei; c) per palese violazione di norme a tutela dei diritti di cittadini, produttori ed operatori economici, consumatori, e della stessa pubblica amministrazione; d) perche' gia' respinto dall'organo parlamentare italiano che lo ha esaminato.

I. Lo schema di decreto in oggetto e' in conflitto e viola lo stesso D. Lgs. 31/2001 di cui scandalosamente pretenderebbe di presentarsi come emendamento laddove ne e' flagrante stravolgimento ed effettuale sabotaggio, dappoiche' il detto schema di decreto se approvato consentirebbe di erogare come potabile acqua contaminata da sostanze tossiche e cancerogene, cosa che e' opposta alla ratio e alla lettera del D. Lgs. summenzionato. Ergo, lo schema di decreto de quo viola altresi' la Direttiva dell'Unione Europea 98/83/CE della quale il D. Lgs. 31/2001 costituisce il recepimento e l'attuazione nell'ordinamento italiano.

II. Lo schema di decreto in oggetto e' in conflitto e viola, pregiudica e sabota gli Obiettivi europei di qualita' delle acque per il 2015. Ergo, lo schema di decreto de quo viola gli atti dell'Unione Europea ad essi Obiettivi coerenti e finalizzati.

III. Lo schema di decreto in oggetto e' in conflitto e viola le guarentigie europee ed italiane in materia di regolazione della concorrenza e di tutela dei diritti dei produttori agricoli, delle imprese alimentari e di ristorazione e dei consumatori dei loro prodotti e servizi. Ergo, lo schema di decreto de quo viola diritti soggettivi e legittimi interessi protetti dalle legislazioni italiana ed europea, e viola altresi' norme, regolamenti ed accordi inerenti.

IV. Infine, lo schema di decreto in oggetto e' in conflitto e viola un fondamento stesso del diritto pubblicistico ed amministrativo, ed un vero e proprio cardine della formazione delle disposizioni legislative ed amministrative: tale schema di decreto infatti e' ormai inammissibile in quanto su di esso nel frattempo si e' pronunciato un organo del Parlamento italiano, la XII Commissione Permanente "Affari sociali" della Camera dei Deputati, che nella seduta del 13 dicembre 2012 con voto unanime ha impegnato il Governo "a revocare lo schema di decreto interministeriale citato, tenendo conto che esso si configura in conflitto con la normativa italiana e in contrasto con l'evidenza scientifica e la deontologia medica, ecologica e bioetica, oltre che con l'ortoprassi amministrativa e gestionale". Ergo, lo schema di decreto de quo non ha piu' i presupposti per sussistere, essendo stato de jure e de facto rigettato ed invalidato da un pronunciamento parlamentare che ne ha peraltro esplicitamente rilevato la palese illiceita' ed inammissibilita'.

Per quanto nel presente documento di Osservazioni non esplicitamente rammemorato, e che tuttavia coopera al giudizio di illegittimita' ed inammissibilita' dello schema di decreto in oggetto in quanto - come riassuntivamente esposto dal Servizio di consulenza giuridica ed amministrativa dell'Associazione italiana medici per l'ambiente nella sua "Nota di replica all'intervento del rappresentante del Ministero della Salute" - esso e' "palesemente contrario alla legge, contrario all'evidenza scientifica, contrario al principio di precauzione, viziato da molteplici carenze ed errori formali, procedurali e sostanziali, e soprattutto e decisivamente essendo di grave nocumento sia ed innanzitutto e dirimentemente per la popolazione in generale, sia anche particolarmente per i produttori agricoli e le imprese alimentari e di ristorazione e per i consumatori dei loro prodotti e servizi, sia infine per il servizio sanitario nazionale (che dovrebbe successivamente farsi carico della cura delle malattie provocate dalla contaminazione delle acque potabili che il decreto consentirebbe)", si rinvia alla documentazione contenuta in particolare nei seguenti documenti, tutti gia' nella disponibilita' dei destinatari del presente documento: 1. Risoluzione deliberata all'unanimita' dalla XII Commissione Permanente "Affari sociali" della Camera dei Deputati nella seduta del 13 dicembre 2012 per la revoca dello schema di decreto interministeriale; 2. Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia): Osservazioni in opposizione allo schema di decreto interministeriale (20 novembre 2012); 3. Forum italiano dei movimenti per l'acqua: Nessuna tolleranza a sostanze tossiche nell'acqua potabile (dicembre 2012); 4. Centro di ricerca per la pace e i diritti umani: Dieci Osservazioni per il rigetto dello schema di decreto interministeriale avvelenatore (11 dicembre 2012); 5. Centro di ricerca per la pace e i diritti umani: Al Responsabile per la Direttiva 98/34 della Commissione Europea. Comunicazione urgente e diffida (14 dicembre 2012); 6. Associazione "Respirare": Osservazioni per il rigetto dello schema di decreto che consentirebbe la presenza nell'acqua potabile di microcistine cancerogene (16 dicembre 2012); 7. Comitato di Viterbo in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti: Sette Osservazioni allo schema di decreto interministeriale notification number 2012/0534/I - C50A (17 dicembre 2012); 8. Interrogazione del parlamentare europeo Niccolo' Rinaldi; 9. Interrogazione del parlamentare europeo Sergio Cofferati; 10. Interrogazione dei senatori Francesco Ferrante e Roberto Della Seta; 11. Lettera alla Commissione Europea dei senatori Francesco Ferrante e Roberto Della Seta; 12. Interrogazione dei deputati Maria Antonietta Farina Coscioni, Maurizio Turco, Matteo Beltrandi, Rita Bernardini, Matteo Mecacci ed Elisabetta Zamparutti; 13. Interrogazione del deputato Antonio Borghesi; 14. Interrogazione del deputato Antonio Palagiano; 15. Proposta di risoluzione dei deputati Gino Bucchino e Anna Margherita Miotto; 16. Proposta di risoluzione dei deputati Maria Antonietta Farina Coscioni, Maurizio Turco, Matteo Beltrandi, Rita Bernardini, Matteo Mecacci ed Elisabetta Zamparutti; 17. Nota di replica del Servizio di consulenza giuridica ed amministrativa dell'Associazione italiana medici per l'ambiente all'intervento del rappresentante del Ministero della Salute nella seduta del 12 dicembre 2012.

Con riserva di ogni ulteriore iniziativa legale in tutti i fori competenti, la presente vale altresi' come diffida.

Distintamente,

"La nonviolenza e' in cammino", notiziario telematico quotidiano del Centro di ricerca per la pace e i diritti umani

Viterbo, 18 dicembre 2012

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Allegato secondo: testo integrale della Risoluzione deliberata all'unanimita' dalla XII Commissione permanente "Affari sociali" della Camera dei Deputati nella seduta del 13 dicembre 2012

La XII Commissione,

premesso che:

l'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment), di cui la dottoressa Antonella Litta e' referente per Viterbo, ha inviato un articolato documento al responsabile per la direttiva 98/34 della Commissione europea, e per conoscenza al commissario europeo all'ambiente, al commissario europeo alla salute, al presidente della Commissione europea; di detto documento sono stati messi a conoscenza anche il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministro della salute, i presidenti delle Commissioni "Igiene e sanita'" e "Territorio, ambiente, beni ambientali" del Senato della Repubblica; i presidenti delle Commissioni "Ambiente, territorio e lavori pubblici" e "Affari sociali" della Camera dei deputati; il presidente della Commissione "Ambiente, sanita' pubblica e sicurezza alimentare" del Parlamento europeo;

il citato documento contiene "osservazioni in opposizione allo schema di decreto interministeriale che propone l'introduzione di alcune modifiche al decreto legislativo n. 31 del 2001 relativamente ai requisiti di potabilita' (notification number 2012/0534/I - C50A, title "schema di decreto interministeriale per l'introduzione nell'allegato I, parte B, del decreto legislativo 2 febbraio 2001 n. 31, del parametro microcistina - LR e relativo valore di parametro"), affinche' esso sia rigettato sia per palese illegittimita' in quanto in flagrante conflitto con la vigente normativa europea ed italiana, sia per palese inammissibilita', in quanto in flagrante contrasto con le evidenze scientifiche e le inequivocabili indicazioni dello Iarc, dell'Oms e dell'Usepa, e in altrettanto flagrante violazione del principio di precauzione";

lo schema di decreto in questione, costituito da due articoli, stabilisce che nella tabella presente nell'allegato I, parametri e valori di parametro, parte B, parametri chimici, del decreto legislativo n. 31 del 2001 con cui l'Italia ha recepito nel proprio ordinamento la direttiva 98/83/CE, e' aggiunta una riga concernente la voce microcistina-LR e, nella tabella note, e' aggiunta la nota 12 che fornisce istruzioni relative alla determinazione del contenuto di tale tossina;

lo schema di decreto sembra essere stato indirizzato per verifica alla sola Commissione imprese e industrie dell'Unione europea (nel cui sito internet compare con la relativa scheda), mentre riguarda una classe di sostanze tossiche di diretto impatto e interesse primario sanitario e non industriale, in quanto e' riferito alla totalita' della popolazione nazionale utente di un servizio;

l'approvazione del decreto renderebbe de facto lecita l'erogazione di acque destinate a consumo umano anche in presenza di contaminazione da cianobatteri e loro microcistine, violando l'articolo 32 della Costituzione della Repubblica italiana che "tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettivita'"; esso si pone peraltro in aperto contrasto con la necessita' di combattere ogni forma di inquinamento e degrado delle acque, anche in considerazione degli obiettivi europei in tema di qualita' delle acque previsti per l'anno 2015;

le indicazioni delle maggiori agenzie internazionali, europee ed italiane di protezione dell'ambiente e della salute evidenziano il pericolo per la salute umana determinato dalla presenza di cianobatteri nelle acque, e cio' anche in considerazione:

a) della complessita' biologica e, in parte ancora sconosciuta, potenzialita' tossica dei cianobatteri;

b) della loro mutevole ed imprevedibile risposta a diverse condizioni climatiche ed ambientali;

c) delle azioni tossiche, epigenetiche, genotossiche ed oncogene di tanti e vari tipi di microcistine da essi prodotte;

d) delle attivita' tossiche e/o cancerogene di svariati elementi contaminanti ed inquinanti le acque, tra cui le microcistine, che possono esplicarsi con molteplici e ancora sconosciuti meccanismi di interazione ed amplificazione indicati come "effetto cocktail", diversi da quello della sola e semplice sommatoria delle loro singole azioni;

sono da tempo documentate le croniche difficolta' del nostro Paese ad assicurare una potabilizzazione efficace, sicura e costante delle acque che presentano queste criticita' e la mancanza di un reale e diffuso sistema di sorveglianza, allarme e gestione di questi fenomeni: valga ad esempio il caso del lago di Vico, affetto da tempo da un gravissimo processo di eutrofizzazione e da sempre piu' frequenti e massicce fioriture del cianobatterio Plankthotrix rubescens, detto anche alga rossa, capace di produrre una microcistina cancerogena, non termolabile e tossica per gli esseri umani, per la flora e la fauna lacustre, classificata dalla Iarc (Agenzia internazionale di ricerca sul cancro) come cancerogeno di classe 2 b;

nella relazione tecnica che costituisce parte integrante e sostanziale delle citate osservazioni, si presentano esaurientemente gli inconfutabili dati, le evidenze scientifiche e la vastissima bibliografia a sostegno delle osservazioni medesime; ne discende, ad avviso dei firmatari del presente atto, che per le ragioni scientifiche esposte lo schema di decreto interministeriale de quo andrebbe ritirato;

ulteriori osservazioni sono formulabili altresi' in ordine al metodo con cui l'atto e' stato predisposto ed avviato nel suo iter procedimentale; ed in tale ambito si evidenzia che: a) a giudizio degli interroganti le proposte di emendamento delle leggi nazionali possono riguardare l'adozione di termini piu' stringenti, in ossequio al principio europeo di prevenzione, non termini piu' laschi; questo schema di decreto ammette invece ed effettualmente favorisce la presenza di una classe di tossici ora non prevista ne' tollerata dalla legge europea e italiana; b) il testo della proposta sembra essere stato indirizzato per verifica alla sola Commissione imprese e industrie dell'Unione europea (nel cui sito internet compare con la relativa scheda), mentre riguarda una classe di sostanze tossiche di diretto impatto ed interesse primario sanitario e non industriale, in quanto riguardante la totalita' della popolazione nazionale utente di un servizio fondamentale per la qualita' della vita, come la fornitura di acqua potabile; c) l'iter seguito si e' quindi fin qui caratterizzato per aver effettualmente sostanzialmente eluso fin dall'origine indispensabili ed adeguati criteri, controlli e procedure; d) dal testo stesso della scheda di presentazione presente nel sito della Commissione imprese e industrie dell'Unione europea peraltro si evince come l'atto sia presentato in modo che appare a dir poco carente e pertanto come esso sia viziato per ragioni tanto di merito quanto di metodo, tanto sostanziali quanto formali; e) vi si legge che "esso non e' una misura sanitaria o fitosanitaria", mentre e' di assoluta evidenza che se approvato esso avrebbe una notevole ed assai negativa rilevanza sanitaria; f) analoga sottolineatura merita l'esplicita ammissione che "L'analisi di impatto non e' disponibile al momento della notifica", e basterebbe questo solo dato a motivare il rigetto dello schema di decreto; g) il decreto, nel suo esito che effettualmente consente e favorisce l'erogazione per consumo umano di acqua contaminata, si pone in aperto contrasto con la necessita' di contrastare ogni forma di inquinamento e degrado delle acque anche in considerazione degli obiettivi europei in tema di qualita' delle acque previsti per l'anno 2015; h) ne discende che non solo per le ragioni giuridiche e scientifiche esposte, ma anche per ragioni di metodo, procedimentali, deontologiche, di congruita' e coerenza, lo schema di decreto interministeriale de quo andrebbe ritirato;

alla luce delle suddette osservazioni si ribadisce che, in relazione allo schema di decreto interministeriale citato, dovrebbe esservi un ripensamento sia in quanto esso appare in flagrante conflitto con la vigente normativa europea ed italiana, sia in quanto risulta in flagrante contrasto con le evidenze scientifiche e in altrettanto flagrante violazione del principio di precauzione;

impegna il Governo:

in ordine alle questioni tematiche poste da una situazione oggettivamente inquietante per la tutela della salute della popolazione ad adottare urgentemente tutte le iniziative necessarie affinche' il decreto legislativo n. 31 del 2001, che ha recepito la direttiva europea 98/83 per quanto riguarda la potabilita' delle acque destinate a consumo umano, non venga modificato con l'introduzione di nuovi valori di parametro per sostanze cancerogene evitabili per le quali, come noto, non esistono soglie di sicurezza;

a revocare lo schema di decreto interministeriale citato, tenendo conto che esso si configura in conflitto con la normativa italiana e in contrasto con l'evidenza scientifica e la deontologia medica, ecologica e bioetica, oltre che con l'ortoprassi amministrativa e gestionale.

Presentatori: Bucchino, Farina Coscioni, Miotto, Maurizio Turco, Beltrandi, Bernardini, Mecacci, Zamparutti, Argentin, Bossa, Burtone, D'Incecco, Grassi, Lenzi, Murer, Pedoto, Sarubbi, Sbrollini, Livia Turco.

Approvata all'unanimita' nella seduta del 13 dicembre 2012

 

9. CONTRO IL FASCISMO, CON LO STRUMENTO DEL VOTO

 

Carissimo,

mi chiedi la mia opinione, eccola.

*

Una destra estremista e golpista, razzista e schiavista, mira a tornare al governo del nostro paese.

Una destra estremista e golpista, guerriera e riarmista, mira a tornare al governo del nostro paese.

Una destra estremista e golpista, corrotta e criminale, mira a tornare al governo del nostro paese.

Una destra estremista e golpista, maschilista e patriarcale, mira a tornare al governo del nostro paese.

Una destra estremista e golpista, sfruttatrice ed ecocida, mira a tornare al governo del nostro paese.

Occorre impedire che la destra estremista e golpista di Berlusconi e di Monti vinca le elezioni.

*

Occorre votare per la lista di sinistra della coalizione democratica che sola puo' sconfiggere il fascismo che torna.

Occorre votare per la lista di sinistra della coalizione democratica che sola puo' impedire il ritorno al governo di Berlusconi e di Monti.

*

Occorre impedire che la destra estremista e golpista di Berlusconi e di Monti vinca le elezioni: questo e' il nocciolo della questione.

Occorre impedire che la destra estremista e golpista di Berlusconi e di Monti vinca le elezioni: questo e' il dovere morale e politico che sentiamo.

Occorre impedire che la destra estremista e golpista di Berlusconi e di Monti vinca le elezioni: questo e' il compito dell'ora per chi anche in questa circostanza si batte contro il fascismo che torna.

Contro il fascismo, con lo strumento del voto.

Contro il fascismo, per i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Contro il fascismo, dando l'unico voto che ci sembra ragionevole e adeguato nella situazione data.

Senza illusioni. Senza menzogne. Senza deleghe.

Per dignita', per solidarieta', per responsabilita'.

Un voto alla lista di sinistra della coalizione democratica per impedire il ritorno al governo della destra estremista e golpista di Berlusconi e di Monti.

*

In poche parole, l'essenziale e' questo.

Stammi bene.

Il tuo...

 

10. SOMMESSA UN'OPINIONE. ED UN RINGRAZIAMENTO

 

Se la viva commozione non m'inganna, mi sembra che l'iniziativa One Billion Rising del 14 febbraio 2013 contro la violenza sulle donne sia stata - per estensione planetaria, ma anche per chiarezza di contenuti, adeguatezza delle forme, capacita' di favorire la partecipazione piu' ampia e piu' consapevole, mobilitando teste e cuori, pensieri e passioni, menti e corpi - la piu' grande manifestazione nonviolenta globale nel corso dell'intera storia umana.

Ancora una volta il movimento delle donne, la sapienza delle donne, il coraggio delle donne, la lotta delle donne si conferma essere la corrente calda della nonviolenza, si conferma essere l'esperienza storica decisiva nel cammino di liberazione dell'umanita'.

Ed ancora una volta si conferma questa cruciale verita': che solo se si riuscira' a contrastare, sconfiggere, abolire la violenza maschile, e l'ideologia e le strutture e le prassi della violenza maschilista e patriarcale, solo allora si riuscira' a difendere e promuovere i diritti umani di tutti gli esseri umani, a realizzare pace e giustizia, civile convivenza responsabile e solidale tra tutti gli esseri umani e tra gli esseri umani e l'intero mondo vivente.

La nonviolenza e' in cammino con volto e con voce di donna, con passo lieve di danza, in profonda schiudente armonia, in una trama relazionale che unisce in piena coerenza mezzi e fini, che avvicina persona a persona e l'umanita' intera raggiunge, riconosce, libera.

E che in questa luminosa giornata anche non pochi uomini mettendosi alla scuola e all'ascolto delle donne abbiano saputo cogliere l'occasione per esprimere la volonta' di rompere ogni omerta' e complicita' col femminicidio, col maschilismo, col patriarcato, per esprimere la scelta di opporsi alla violenza maschile, ebbene, anche questo e' un dono e un frutto dell'iniziativa delle donne, del pensiero e del movimento delle donne, di cui anche il vecchio che scrive queste righe ad esse e' grato con tutto il cuore.

E che dopo il 14 febbraio ogni giorno continui e si estenda ed ovunque si inveri quel che il 14 febbraio e' accaduto: il manifestarsi dell'impegno dell'umanita' affinche' cessi la violenza maschile sulle donne.

 

11. IN MEMORIA DI SANKARALINGAM JAGANNATHAN

 

Il 12 febbraio 2013 e' deceduto ultracentenario Sankaralingam Jagannathan, una delle piu' grandi figura della nonviolenza; insieme a sua moglie Krishnammal (tuttora fortemente impegnata nella lotta comune per il bene di tutti) ha dato vita a luminose esperienze di lotta contro ogni violenza, di solidarieta', di condivisione, di difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, di rispetto, protezione e sollecitudine per tutto il mondo vivente.

Con una sobria e mesta cerimonia commemorativa la mattina del 15 febbraio a Viterbo il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" ne ha ricordato la figura, il pensiero e le lotte con commozione e gratitudine profonde.

La nonviolenza e' in cammino.

 

12. UNA RIFLESSIONE DIECI ANNI DOPO

 

Il 15 febbraio 2003 le grandi manifestazioni pacifiste non fermarono la guerra che si andava preparando.

Atroci stragi ne seguirono, e tuttora si susseguono. Ed un'assuefazione crescente, una crescente complicita'.

Dieci anni di indicibile orrore.

Quei grandi cortei non furono l'inizio di un'azione nonviolenta persuasa e tenace - come era necessario -, ma piuttosto la fine di un pacifismo da parata e di apparato, rapidamente ridotto al vaniloquio ininfluente o peggio ancora a prezzolato fiancheggiatore dei signori della guerra.

Una ragione in piu' per lottare ancora e ancor piu' contro tutte le guerre e le uccisioni, contro tutti gli eserciti e le armi, contro tutti i poteri criminali.

Una ragione in piu' per persistere in cio' che e' vero e giusto: nella scelta nitida e intransigente, concreta e coerente, della nonviolenza che a tutte le violenze e le menzogne si oppone.

Solo la nonviolenza puo' fermare la guerra.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

13. A FIUMICINO UN GIOVANE IVORIANO

 

A Fiumicino un giovane ivoriano tenta di uccidersi dandosi fuoco. Gli veniva negato il diritto di restare in Italia, gli veniva negato di essere quello che era: un essere umano.

Per rendersi visibile si e' acceso. Pensando che forse perdendo la vita avrebbe restituito ad altri la vista. Fanno luce i roghi mentre ardono. La carne umana che brucia, l'immane dolore della consunzione, l'orrore delle fiamme che divorano un essere umano e ne fanno cenere - avra' pensato che avrebbero risvegliato un comune sentire il dolore comune, avrebbero resuscitato l'umanita' che troppi hanno sepolta.

A Fiumicino nel famoso aeroporto un uomo ha cercato di restare umano e di richiamare alla comune umanita' facendosi fiaccola gemente, bruciando la sua medesima carne, la sua unica vita.

Leggo che e' stato soccorso. Bene. Che possa essere salvato. Che possa veder riconosciuto il diritto per il quale era disposto a rinunciare alla sua stessa vita. Che possa questo gesto disperato liquefare la cera che ci sigilla gli occhi. Nessun uomo e' straniero, tutti fanno parte della stessa umanita'. Il mondo e' di tutti tutto, un'unica casa comune. Siano abolite nel nostro paese le infami leggi razziste, cessi l'hitleriana persecuzione dei migranti.

Vi e' una sola umanita'.

 

14. MAI PIU' ROGHI

 

Il 17 febbraio del 1600 Giordano Bruno veniva ucciso sul rogo.

Ed ogni giorno ancora nuovi roghi si accendono, ancora nuove vittime bruciano.

Le ingiustizie e le devastazioni planetarie, le guerre e le dittature, il maschilismo e il patriarcato, il razzismo e la persecuzione di ogni altro (dimentichi gli assassini che ogni essere umano e' altro per ogni altro essere umano, ognuno diverso, ognuno unico, ed insieme tutti uniti da una stessa umanita'), il fanatismo e l'intolleranza, il militarismo e lo schiavismo, il regime della corruzione e i poteri criminali, le mille forme del totalitarismo e dello sfruttamento, dell'oppressione che tutto mercifica e aliena, ogni giorno accendono nuovi roghi, ogni giorno cuociono e riducono in cenere e fumo e silenzio ed annientano infine i vivi corpi, le vive esistenze di esseri umani.

Ogni giorno Giordano Bruno torna a salire sul rogo.

Come a Fiumicino ancora pochi giorni fa.

Come in Afghanistan sotto i bombardamenti della coalizione imperiale di cui anche l'Italia illegalmente, criminalmente fa parte.

*

Questo orrore deve finire.

E potra' finire solo se un'insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze vi porra' termine.

"Per dignita', non per odio"; per decenza, per rispetto di se' e degli altri, per senso di giustizia, per passione di liberta', per sentimento di solidarieta'; per riconoscimento di umanita', per responsabilita' personale e collettiva verso tutto il mondo vivente di cui tutte e tutti siamo parte e che e' la nostra casa comune.

Mai piu' roghi. Mai piu' persecuzioni.

Pace, vita, civile convivenza, dignita' e diritti per tuttti gli esseri umani.

La nonviolenza e' in cammino.

 

15. PER IL 19 FEBBRAIO, GIORNO DEI MARTIRI ETIOPI

 

Il 19 febbraio il popolo etiope fa memoria dell'immane strage commessa dagli occupanti italiani nei giorni 19, 20 e 21 febbraio 1937: piu' di trentamila etiopi in quei tre giorni furono massacrati dalla furia fascista.

Quell'orrore, e l'orrore della guerra di aggressione e dell'occupazione fascista dell'Etiopia che si prolungo' dal 1935 al 1941, non devono essere dimenticati.

Le vittime della feroce aggressione e della criminale occupazione italiana devono essere ricordate e onorate.

L'Italia deve serbare memoria dei crimini commessi dal fascismo.

L'Italia e' una repubblica democratica e antifascista.

Cessino le politiche neofasciste, neoimperialiste e neocolonialiste di guerra e di riarmo.

Cessino le politiche razziste e la persecuzione hitleriana dei migranti.

L'Italia rispetti e realizzi gli impegni scritti nella sua Costituzione repubblicana, democratica e antifascista.

Pace, solidarieta', giustizia e liberta', tutti i diritti umani per tutti gli esseri umani.

Il 19 febbraio l'Italia ricordi ed onori i martiri etiopi.

 

16. ERRARE HUMANUM EST...

 

Il senatore del Pd Ugo Sposetti, persona acuta e garbata, con una cospicua esperienza politica ed amministrativa, in tarda eta' lo ha colto questa idea fissa: di voler distruggere l'area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame spiaccicandoci sopra un mega-aeroporto nocivo e distruttivo, illecito e insensato.

E non demorde neppure quando lo stesso Ministro dei Trasporti si e' arreso all'evidenza: all'evidenza che quel mega-aeroporto non si puo' e non si deve realizzare, poiche' quel mega-aeroporto e' un crimine e una follia: ed infatti nell'"Atto di indirizzo per la definizione del piano nazionale per lo sviluppo aeroportuale" emanato dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti il 29 gennaio 2013 si mette finalmente nero su bianco che, vivaddio, il mega-aeroporto a Viterbo non si fara'.

Il senatore se ne dispiace? Dispiace che se ne dispiaccia.

*

Torniamo a ripeterlo una volta di piu': "la realizzazione del mega-aeroporto nel cuore della preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame, di cui fece memoria Dante nella Divina Commedia, avrebbe come inevitabili, immediate e disastrose conseguenze:

a) lo scempio dell'area del Bullicame e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano;

b) la devastazione dell'agricoltura della zona circostante;

c) l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali;

d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta');

e) il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu';

f) uno sperpero colossale di soldi pubblici;

g) una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio".

E' veramente questo che il senatore Sposetti vuole?

E se errare e' umano, perche' persevera? Che gli ha fatto di male la popolazione viterbese?

Non solo: poiche' a Viterbo tutti sanno che il famigerato e delirante progetto del mega-aeroporto e' stato promosso da una lobby affaristica di estrema destra, perche' il senatore Sposetti a una settimana dal voto sente il bisogno di fare una tanto gratuita quanto clamorosa e grottesca propaganda elettorale a vantaggio della destra estremista ed affaristica?

*

Come abbiamo ripetuto infinite volte "l'area del Bulicame va invece tutelata nel modo piu' adeguato: istituendovi un parco naturalistico, archeologico e termale; e fin d'ora respingendo ogni operazione speculativa, inquinante, devastatrice, illecita".

E nell'ambito della mobilita' la provincia di Viterbo ha bisogno piuttosto di migliorare innanzitutto la rete ferroviaria; e di una mobilita' adeguata e coerente con la difesa e la valorizzazione dei beni ambientali e culturali e delle vocazioni produttive dell'Alto Lazio.

 

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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

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Numero 130 del 7 marzo 2013

 

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