Telegrammi. 1195
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- Date: Sat, 23 Feb 2013 23:57:28 +0100 (CET)
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 1195 del 24 febbraio 2013
Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com
Sommario di questo numero:
1. Una replica al sindaco di Viterbo, con la richiesta di restituire alla cittadinanza quanto indecentemente gia' sperperato
2. A Viterbo un incontro di studio in memoria di Laura Conti
3. Un incontro di studio su Seneca
4. Si vota
5. La "Carta" del Movimento Nonviolento
6. Per saperne di piu'
1. EDITORIALE. UNA REPLICA AL SINDACO DI VITERBO, CON LA RICHIESTA DI RESTITUIRE ALLA CITTADINANZA QUANTO INDECENTEMENTE GIA' SPERPERATO
[Riceviamo e diffondiamo]
Dalle nostre parti quando una ribalderia viene smascherata e respinta, ma i gabbamondo che la propugnano persistono nel cercar di imporla - incuranti del ridicolo e del grottesco - si dice che "intignano".
Il sindaco berlusconiano di Viterbo ha annunciato la presentazione di un ricorso al Tar contro la definitiva presa d'atto ministeriale che l'illegale e insensato mega-aeroporto a Viterbo (che devasterebbe irreversibilmente la preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bullicame e sarebbe di enorme danno per la salute e i diritti della popolazione viterbese) non puo' e non deve essere realizzato.
Il sindaco di Viterbo insiste a voler favoreggiare lo scandaloso mega-aeroporto, lo sciagurato disegno partorito da una lobby affaristica di estrema destra inquinatrice e devastatrice, ed a tal fine annuncia la decisione di sperperare altri soldi della collettivita' per avviare un procedimento dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale.
Il sindaco di Viterbo continua a cercar di ingannare la popolazione, e ben sapendo di mentire continua a cantar le lodi di un'operazione affaristica scellerata; operazione affaristica scellerata che fortunatamente la lotta popolare, l'evidenza scientifica e "la dura replica dei fatti" ha saputo dimostrare essere un male e quindi respingere, talche' lo stesso Ministero dei Trasporti - dopo anni di ignobile complicita' con la lobby locale e non solo degli attila in sedicesimo - ha dovuto arrendersi alla verita' effettuale e nell'"Atto di indirizzo per la definizione del piano nazionale per lo sviluppo aeroportuale" emanato il 29 gennaio 2013 ha dovuto ammettere che il mega-aeroporto a Viterbo non puo' e non deve essere realizzato.
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Il sindaco di Viterbo forse e' accecato dalla sua medesima mistificatoria propaganda; varra' quindi la pena di ricordargli alcune cose - gia' infinite volte ripetute - che a Viterbo ormai sanno anche i sassi.
Ovvero che la realizzazione del mega-aeroporto nel cuore della preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame, di cui fece memoria Dante nella Divina Commedia, avrebbe come inevitabili immediate e disastrose conseguenze:
a) lo scempio dell'area del Bulicame e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano;
b) la devastazione dell'agricoltura della zona circostante;
c) l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali;
d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta');
e) il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu';
f) uno sperpero colossale di soldi pubblici;
g) una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio.
L'area del Bullicame va invece tutelata nel modo piu' adeguato: istituendovi un parco naturalistico, archeologico e termale; e fin d'ora respingendo ogni operazione speculativa, inquinante, devastatrice, illecita.
E nell'ambito della mobilita' la provincia di Viterbo ha bisogno piuttosto di migliorare la rete ferroviaria ed i collegamenti con Roma, Orte e Civitavecchia; una mobilita' adeguata e coerente con la difesa e la valorizzazione dei beni ambientali e culturali e delle vocazioni produttive dell'Alto Lazio.
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E sempre per erudire il sindaco distratto, ripetiamo anche alcune semplici verita' sovente sottovalutate o tenute nascoste, che dimostrano come sia necessario non incrementare, ma piuttosto ridurre il trasporto aereo:
1. Un aeroporto provoca gravi danni alla salute della popolazione che vive nei dintorni: sia attraverso l'inquinamento dell'aria, che causa gravi patologie, sia attraverso l'inquinamento acustico.
2. Il trasporto aereo provoca gravissimi danni al clima: contribuisce enormemente al surriscaldamento del clima del pianeta.
3. Il trasporto aereo danneggia gravemente l'ambiente: sia a livello globale, sia a livello locale.
4. Il trasporto aereo e' antieconomico: consuma piu' energia di ogni altro mezzo di trasporto; danneggia gravemente la biosfera; costa molto alla comunita' poiche' e' fortemente sovvenzionato sia da finanziamenti pubblici sia da esenzioni ed agevolazioni fiscali (mentre si effettuano sciagurati tagli di bilancio per sanita' ed assistenza): paradossalmente la maggior parte dei costi del trasporto aereo li pagano i cittadini che non lo usano; danneggiando l'ambiente e sottraendo risorse pubbliche non aiuta le economie locali ma le impoverisce; l'occupazione nel settore e' limitata, spesso precaria, e le compagnie hanno spesso condotte gravemente antisindacali.
5. Il trasporto aereo e' iniquo: statisticamente e' dimostrato che e' soprattutto un privilegio dei ricchi; ma i costi li pagano soprattutto i bilanci pubblici, usando i fondi della fiscalita' generale ricavati cioe' dalla tassazione di tutti i cittadini: chi paga le tasse e' costretto, a sua insaputa e contro la sua volonta', a finanziare le compagnie aeree (le quali invece le tasse le pagano ben poco, godendo di agevolazioni e addirittura di esenzioni incredibili); le nocive conseguenze del trasporto aereo le pagano innanzitutto i poveri.
6. Il trasporto aereo non e' sicuro: di tutte le modalita' di trasporto e' la piu' pericolosa, per i viaggiatori e per chi vive nelle aree sorvolate.
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Si rassegni quindi il sindaco di Viterbo, cessi di sperperare i soldi pubblici, e piuttosto contabilizzi quanto la sua amministrazione ha gia' sperperato dal 2008 ad oggi per cercare di imporre l'illegale ed irrealizzabile mega-aeroporto, e ci dica come e quando lui e i suoi colleghi di giunta intendano restituire alla cittadinanza l'importo del denaro pubblico cosi' scandalosamente sottratto alle casse comunali (e non sono stati pochi soldi, visto che addirittura si arrivo' al delirio di nominare un assessore ad hoc).
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Il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti
Viterbo, 23 febbraio 2013
2. INCONTRI. A VITERBO UN INCONTRO DI STUDIO IN MEMORIA DI LAURA CONTI
Si e' svolto la mattina di sabato 23 febbraio 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio in memoria di Laura Conti.
Nel corso dell'incontro e' stata ricordata la sua luminosa figura e sono stati letti e commentati alcuni suoi testi.
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Laura Conti, nata a Udine nel 1921, partigiana, deportata e sopravvissuta al lager. Medico, parlamentare, rappresentante autorevole dell'ambientalismo scientifico e del movimento ecologista. E' scomparsa nel 1993.
Opere di Laura Conti: Assistenza e previdenza sociale, Feltrinelli, Milano 1958; Cecilia e le streghe, Einaudi, Torino 1963; La condizione sperimentale, Mondadori, Milano 1965; Sesso e educazione, Editori Riuniti, Roma 1975; Visto da Seveso, Feltrinelli, Milano 1978; Una lepre con la faccia di bambina, Editori Riuniti, Roma 1978; Che cos'e' l'ecologia, Mazzotta, Milano 1977, 1981; Il tormento e lo scudo, Mazzotta, Milano 1981; Ambiente terra, Mondadori, Milano 1988.
Opere su Laura Conti: un breve profilo e' nel libro di Andrea Poggio, Ambientalismo, Bibliografica, Milano 1996.
Presso l'Ecoistituto del Veneto e' istituito un Premio ecologia "Laura Conti" a persone autrici di tesi di laurea impegnate concretamente per un futuro sostenibile.
3. INCONTRI. UN INCONTRO DI STUDIO SU SENECA
Si e' svolto nel pomeriggio di sabato 23 febbraio 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un nuovo incontro di studio sull'opera e il pensiero di Seneca.
Nel corso dell'incontro e' stato anche letto un ampio testo a Seneca dedicato dell'illustre storico della filosofia antica Giovanni Reale.
4. CRONACHE. SI VOTA
Questo diceva venerdi' sera per strada il nostro buon amico Annibale Scarpante, e per diritto e dovere di cronaca qui lo riferiamo.
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Si vota.
E si voti contro il fascismo: ovvero contro la destra estremista e golpista.
E si voti contro la guerra: ovvero contro la destra estremista e golpista.
E si voti contro la mafia: ovvero contro la destra estremista e golpista.
E si voti contro il razzismo: ovvero contro la destra estremista e golpista.
E si voti contro lo schiavismo: ovvero contro la destra estremista e golpista.
E si voti contro il regime della corruzione: ovvero contro la destra estremista e golpista.
E si voti contro il maschilismo e il patriarcato: ovvero contro la destra estremista e golpista.
E si voti contro i rapinatori e gli sfruttatori: ovvero contro la destra estremista e golpista.
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Si vota.
E si voti per la pace e il disarmo: ovvero contro la destra estremista e golpista.
E si voti per difendere l'ambiente: ovvero contro la destra estremista e golpista.
E si voti per i diritti umani di tutti gli esseri umani: ovvero contro la destra estremista e golpista.
E si voti per difendere la Costituzione della Repubblica Italiana nata dalla Resistenza antifascista: ovvero contro la destra estremista e golpista.
E si voti per difendere la legalita' che salva le vite: ovvero contro la destra estremista e golpista.
E si voti per un'umanita' di persone libere ed eguali in diritti: ovvero contro la destra estremista e golpista.
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Si vota.
E si voti dunque a sinistra contro la destra estremista e golpista dei padroni e dei loro tecnici addetti alla rapina, allo sfruttamento e all'oppressione.
E si voti dunque a sinistra contro la destra estremista e golpista dei mentitori e dei corruttori.
E si voti dunque a sinistra contro la destra estremista e golpista degli inquinatori e dei devastatori.
E si voti dunque a sinistra contro la destra estremista e golpista dei guerrieri assassini e dei razzisti persecutori.
E si voti dunque a sinistra contro la destra estremista e golpista dei maschilisti e degli schiavisti.
E si voti dunque a sinistra contro la destra estremista e golpista di Berlusconi e Monti.
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Si vota.
E si voti per difendere la civilta', la dignita' umana, quest'unico mondo che abbiamo.
E con il voto, e oltre il voto, continui la lotta per la liberazione dell'umanita' e per la difesa della biosfera.
Proletari di tutti i paesi, unitevi.
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Questo diceva venerdi' sera per strada il nostro buon amico Annibale Scarpante, e per diritto e dovere di cronaca qui lo riferiamo.
5. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
6. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 1195 del 24 febbraio 2013
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