Telegrammi. 1182
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- Date: Sun, 10 Feb 2013 23:58:07 +0100 (CET)
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 1182 dell'11 febbraio 2013
Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com
Sommario di questo numero:
1. Giobbe Santabarbara: Votare
2. A Viterbo un incontro di studio su "Politica e pragmatica della comunicazione"
3. Segnalazioni librarie
4. La "Carta" del Movimento Nonviolento
5. Per saperne di piu'
1. EDITORIALE. GIOBBE SANTABARBARA: VOTARE
Poiche' i vecchi amici che incontro ai giardinetti o all'osteria me lo chiedono, tanto vale che lo metta per iscritto.
Votero' come sempre a sinistra, certi vizi presi da giovani non li perdi piu'.
E votero' unicamente contro l'estrema destra golpista di Berlusconi e di Monti (e di Storace e di Maroni, e di Fini e di Casini, e di tutti gli accoliti loro); votero' per dare il mio contributo per cercar di impedire che torni al governo l'estrema destra golpista di Berlusconi e di Monti.
Votero' contro l'estrema destra golpista di Berlusconi e di Monti perche' detesto il fascismo e la guerra, detesto la mafia e il razzismo, detesto la schiavitu' e il patriarcato, detesto il totalitarismo e le gerarchie, detesto il dogmatismo e il fanatismo, detesto la menzogna e l'arroganza, detesto il militarismo e l'autoritarismo, detesto lo sfruttamento e l'oppressione, e per dirsela tutta detesto anche il capitalismo - che, per chi lo avesse dimenticato, e' onnivoro ed onnidistruttivo.
Proprio non so stare al mondo.
*
Detto questo, aggiungo anche quanto segue.
Non ho intenzione di dare il mio voto a liste che non hanno alcuna possibilita' di superare la soglia di sbarramento: esendoci la concreta possibilita' e l'assoluta necessita' di impedire che Berlusconi e Monti vincano, a sinistra occorre non sprecare neppure un voto. Sconfiggere il fascismo che torna e' il fine sovraordinato. Poi naturalmente spero che un governo non fascista nella prossima legislatura deliberi il ritorno al sistema elettorale proporzionale come vi era nell'Italia repubblicana ed antifascista di prima dell'orgia plebiscitaria degli anni Novanta i cui bei frutti tutti abbiamo visto (aveva i suoi difetti il proporzionale: il maggioritario ne ha di ben peggiori).
Ovviamente non mi e' mai passato per la testa di poter votare per liste di gente che obbedisce a un dittatore, che rinuncia alla liberta' di pensiero e di parola (si chiama fuga dalla liberta' e Fromm ci scrisse sopra un libro ancora utile), e che mena vanto di non essersi mai impegnata nella lotta politica in passato: ahiloro, dal modesto mio punto di vista di vecchio comunista antitotalitario, chi negli scorsi anni e decenni stava a casa e si occupava solo dei suoi privati interessi era ipso facto gia' complice del regime delle stragi e della mafia. Non dico che non possano esservi anche brave persone in queste esperienze "noviste": ma io sono di quelli che preferiscono votare candidati di cui conosci il passato (e il cui impegno politico puoi valutare alla luce delle scelte che hanno fatto e delle lotte cui hanno preso parte), visto che la sfera di cristallo per leggere il futuro non ricordo dove l'ho messa. E poi detesto anche le sette e i guru. E so che di tutte le politiche e le ideologie l'antipolitica e' una delle peggiori, e chi la predica sempre e solo infine giova all'affermarsi dei totalitarismi.
Ne' possono ingannarmi i programmi tanto magniloquenti quanto truffaldini di liste di partiti e partitini i cui leader quando erano al governo ancora pochi anni fa votarono ripetutamente per la guerra, accettarono il razzismo di stato e promossero innumerevoli altre nefandezze. E questo vale per il Pd, per Sel e per il pateracchio che dietro il paravento del fresco volto di un ingenuo magistrato e' semplicemente la coalizione altrimenti impresentabile dell'Idv, del Pdci, del Prc, e dei residui Verdi - che tutti governavano insieme a Mastella e votavano per bombardare gli afgani.
Per non dire di certi personaggi della cosiddetta societa' civile presentati come fiore e rocca e specchio di virtu' e di cui invece in molti conosciamo - ed almeno io non intendo dimenticare - le vilta' e le malefatte. Le vilta' e le malefatte.
Per questo e' senza farmi alcuna illusione che votero' a sinistra, per quel poco o quasi nulla che di sinistra c'e' tra le liste elettorali, col solo fine di cercar di consentire al blocco in senso lato democratico o almeno non fascista di prevalere sulla destra estremista e golpista di Berlusconi e di Monti.
Turandomi il naso?
Turandomi il naso.
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Il fatto e' che la sola sinistra adeguata ai compiti dell'ora e' quella che su questo foglio chiamiamo la sinistra della nonviolenza: femminista ed ecologista, socialista e libertaria, delle sfruttate e degli sfruttati, delle oppresse e degli oppressi, antirazzista ed internazionalista, in lotta per la liberazione dell'umanita' e la difesa della biosfera, in lotta per i diritti umani di tutti gli esseri umani. Ma nessuna lista che si presenta a queste elezioni ha scelto la nonviolenza, che pure e' la scelta necessaria ed improcrastinabile per affrontare la tragica distretta presente.
Eppure votare occorre, contro la destra estremista e golpista.
Votero' pertanto a sinistra per una lista che pure non mi rappresenta ma almeno si batte perche' vinca la coalizione democratica, almeno si oppone esplicitamente alla destra antidemocratica di Berlusconi e Monti, almeno si dichiara apertis verbis ancora di sinistra. E' poco. E' qualcosa. E' quel che conta, sic stantibus rebus.
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Poiche' i vecchi amici che incontro ai giardinetti o all'osteria me lo chiedono, tanto vale che lo metta per iscritto.
Votero' come sempre a sinistra, certi vizi presi da giovani non li perdi piu'.
E votero' unicamente contro l'estrema destra golpista di Berlusconi e di Monti (e di Storace e di Maroni, e di Fini e di Casini, e di tutti gli accoliti loro); votero' per dare il mio contributo per cercar di impedire che torni al governo l'estrema destra golpista di Berlusconi e di Monti.
Votero' contro l'estrema destra golpista di Berlusconi e di Monti perche' detesto il fascismo e la guerra, detesto la mafia e il razzismo, detesto la schiavitu' e il patriarcato, detesto il totalitarismo e le gerarchie, detesto il dogmatismo e il fanatismo, detesto la menzogna e l'arroganza, detesto il militarismo e l'autoritarismo, detesto lo sfruttamento e l'oppressione, e per dirsela tutta detesto anche il capitalismo - che, per chi lo avesse dimenticato, e' onnivoro ed onnidistruttivo.
Proprio non so stare al mondo.
2. INCONTRI. A VITERBO UN INCONTRO DI STUDIO SU "POLITICA E PRAGMATICA DELLA COMUNICAZIONE"
Si e' svolto domenica 10 febbraio 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio su "Politica e pragmatica della comunicazione. Un approccio critico nonviolento".
3. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Riletture
- Ovidio, I fasti, Rcs, Milano 1998, 2011, pp. 520. Introduzione e traduzione di Luca Canali, note di Marco Fucecchi, testo latino a fronte.
- Seneca, Sulla felicita', Rcs, Milano 1996, 2011, pp. 112. Introduzione di Alessandro Schiesaro, traduzione e note di Donatella Agonigi, testo latino a fronte.
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Riedizioni
- Paul Verlaine, Poesie e prose, Mondadori, Milano 1992, 2013, 2 voll. per complessive pp. LX + 1460, euro 12,90 + 12,90 (in supplemento a vari periodici Mondadori).
- Irene Nemirovsky, David Golder, Adelphi, Milano 2006, Rcs, Milano 2013, pp. 192, euro 7,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
- Irene Nemirovsky, Il calore del sangue. La moglie di don Giovanni, Adelphi, Milano 2006-2008, Rcs, Milano 2013, pp. 180, euro 7,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
- Irene Nemirovsky, L'affare Kurilov, Adelphi, Milano 2009, Rcs, Milano 2013, pp. 204, euro 7,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
4. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
5. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 1182 dell'11 febbraio 2013
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