Archivi. 97
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- Date: Sat, 2 Feb 2013 09:00:36 +0100 (CET)
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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)
Numero 97 del 2 febbraio 2013
In questo numero:
1. Alcuni testi del mese di settembre 2008 (parte prima)
2. Poiche' la guerra
3. Una barbarie
4. Cessino le stragi
5. 21 semplici ragioni per cui il devastante mega-aeroporto a Viterbo non puo' e non deve essere realizzato
6. La guerra contro la Costituzione
7. Salviamo il Bulicame
8. Non ti chiede il potere assassino
9. Abbaiando alla luna
10. Gli irresponsabili
11. La fissazione
12. L'altra sera da Ciampicotto
13. Apprendisti stregoni a Viterbo
1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI SETTEMBRE 2008 (PARTE PRIMA)
Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di settembre 2008.
2. POICHE' LA GUERRA
Poiche' la guerra sempre uccide esseri umani, tu alla guerra opponiti.
Poiche' le armi ad uccidere servono, tu alle armi opponiti.
Poiche' tutti i gruppi armati ad uccidere sono intesi, tu a tutti i gruppi armati opponiti.
*
Pace, disarmo, smilitarizzazione dei conflitti; difesa della biosfera e della civilta'.
Pace, disarmo, smilitarizzazione dei conflitti; scelta della convivenza, comprensione che vi e' una sola umanita'.
Pace, disarmo, smilitarizzazione dei conflitti; nell'epoca aperta dagli orrori di Auschwitz e di Hiroshima la nonviolenza e' la politica necessaria per la salvezza comune.
3. UNA BARBARIE
[Riproduciamo una lettera aperta agli amministratori locali diffusa ieri dal responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo]
La decisione dell'amministrazione comunale di Viterbo di impedire a chi e' nel bisogno di chiedere un minimo aiuto ai passanti, decisione analoga a quelle gia' prese da altre amministrazioni locali in varie parti d'Italia, mi colpisce per la sua crudelta'.
Invece di prendere iniziative per aiutare chi e' nella poverta' e nel disagio, si impedisce loro finanche di chiedere l'aiuto del prossimo.
C'e' un modo di dire, "chiedere la carita'", che con la forza del linguaggio evoca cio' di cui stiamo parlando: la carita', che e' una delle forme dell'amore, ovvero dell'umana convivenza.
Proibire la carita' e' una barbarie.
*
Sono un cittadino di Viterbo, chiedo che quel disumano provvedimento sia revocato.
4. CESSINO LE STRAGI
Cessino le stragi in Afghanistan. Perche' esse cessino basta cessare la guerra e cercare una soluzione di pace e di giustizia al conflitto, fondata sul riconoscimento di tutti i diritti umani a tutti gli esseri umani, fondata sulla scelta del disarmo e della smilitarizzazione, fondata sulla scelta di salvare le vite anziche' sopprimerle.
Cessino le stragi di migranti nel Mediterraneo. Perche' esse cessino basta consentire a tutti gli esseri umani di muoversi liberamente nell'unico pianeta che e' la casa di tutti. Basta farla finita con la rapina del nord sul sud del mondo. Basta farla finita con la schiavitu'. Basta farla finita col patriarcato assassino. Basta attuare la politica scritta nella Costituzione della Repubblica Italiana e nella Dichiarazione universale dei diritti umani, la politica fondata sulla scelta di salvare le vite anziche' sopprimerle.
Vi e' una sola umanita'.
5. 21 SEMPLICI RAGIONI PER CUI IL DEVASTANTE MEGA-AEROPORTO A VITERBO NON PUO' E NON DEVE ESSERE REALIZZATO
Sono molte e forti le ragioni per cui il devastante mega-aeroporto a Viterbo non puo' e non deve essere realizzato.
Ne riassumiamo alcune cosi' come elencate nella lettera inviata lo scorso 4 agosto 2008 al Presidente della Repubblica dal comitato che si oppone al mega-aeroporto, un'opera illecita e scandalosa, nociva per la salute dei cittadini, distruttiva di insostituibili preziosissimi beni pubblici, che costituirebbe un immenso sperpero di pubbliche risorse a grave danno della comunita' ed in flagrante violazione di legge.
*
La realizzazione a Viterbo di un devastante mega-aeroporto per voli low cost avrebbe i seguenti inaccettabili e disastrosi esiti:
1. grave nocumento per la salute della popolazione, come dimostrato dal documento dell'Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) del 18 marzo 2008;
2. grave devastazione dell'area termale del Bulicame, peculiare bene naturalistico e storico-culturale, terapeutico e sociale, economico e simbolico, gia' citato da Dante nella Divina Commedia ed elemento fondamentale dell'identita' di Viterbo;
3. grave impatto su un rilevante bene archeologico come l'emergenza in situ del tracciato dell'antica via consolare Cassia, come ammesso dall'assessore e vicepresidente della Regione Lazio Esterino Montino;
4. grave impatto inquinante sull'Orto botanico dell'Universita' degli Studi della Tuscia, bene scientifico, di ricerca e didattico di cospicua rilevanza;
5. grave impatto inquinante sulle colture agricole - di qualita' e biologiche - insistenti nell'area maggiormente investita;
6. grave danno economico per la citta' con deprezzamento di attivita', esercizi ed immobili;
7. conflitto con attivita' ed esigenze di interesse strategico nazionale dell'Aeronautica Militare, come evidenziato da ultimo dal "Centro Studi Tuscia per lo sviluppo di un aeroporto compatibile" in un recente documento diffuso il 2 agosto 2008 in cui si afferma testualmente "l'incompatibilita' tra l'intensa attivita' di aviazione civile commerciale e la permanenza di un'attivita' di volo militare importante - quella della Cavalleria dell'Aria - che rende Viterbo tra gli aeroporti militari di primaria importanza strategica (come fissato da un recente decreto)" e come gia' precedentemente puntualmente segnalato nella seduta del Consiglio comunale di Viterbo del 25 luglio 2008;
8. immenso sperpero di fondi pubblici per un'opera nociva e distruttiva, quando Viterbo e l'Alto Lazio hanno bisogno di ben altri interventi della mano pubblica: e particolarmente di un forte sostegno a difesa e valorizzazione dei beni ambientali e culturali, dell'agricoltura di qualita', delle peculiari risorse locali; e per quanto concerne la mobilita' un forte sostegno al trasporto ferroviario (riaprendo la linea Civitavecchia-Capranica-Orte; potenziando la linea Viterbo-Orte; potenziando la linea Viterbo-Capranica-Roma);
9. aggravamento di una condizione di servitu' per l'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesantissime servitu' energetiche, militari e speculative e da fenomeni di inquinamento ed aggressione criminale alla salute, alla sicurezza e alla qualita' della vita dei cittadini;
10. concreto pericolo che l'opera veicoli interessi ed affari non trasparenti, conflitti di interessi in figure investite di ruoli e funzioni istituzionali, operazioni economiche illecite e penetrazione dei poteri criminali, come segnalato da autorevoli figure istituzionali;
11. infine, poiche' il punto di riferimento da parte dei promotori dell'opera e' il sedime di Ciampino e l'attivita' che in esso si svolge, si rileva come proprio la situazione di Ciampino sia insostenibile e gravemente lesiva dei piu' elementari diritti della popolazione locale, ed e' quindi evidentemente scandaloso voler "ciampinizzare" un'altra citta' (occorre invece una drastica e immediata riduzione dei voli su Ciampino).
*
A cio' si aggiunga che:
12. l'opera e' tuttora priva di adeguata progettazione, anzi della stessa precisa definizione di collocazione e dimensioni, come ammesso dallo stesso Consiglio comunale di Viterbo nella parte narrativa dell'atto deliberativo n. 92 del 25 luglio 2008 in cui si afferma testualmente che "devesi fare presente che a tutt'oggi non si conoscono ne' la lunghezza della pista che potrebbe arrivare a superare i 3000 m, ne' il suo orientamento"; peraltro il gia' citato "Centro Studi Tuscia per lo sviluppo di un aeroporto compatibile" ha rilevato "l'impossibilita' oggettiva - dimostrata dagli studi del nostro centro - di allungare la pista di almeno altri due chilometri mantenendone l'orientamento e, tanto meno, di smantellare l'attuale per costruirne altra - come sostenuto da ambienti dell'assessorato al volo - disassata di 10 gradi verso nord o sud";
13. l'opera confligge con il Piano territoriale paesaggistico regionale e le relative norme di salvaguardia, come riconosciuto dallo stesso Consiglio comunale di Viterbo con l'atto deliberativo n. 92 del 25 luglio 2008;
14. l'opera e' totalmente priva di fondamentali verifiche e di fondamentali requisiti previsti dalla legislazione italiana ed europea in materia di Valutazione d'impatto ambientale, Valutazione ambientale strategica, Valutazione d'impatto sulla salute.
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Quanto alla procedura di individuazione di Viterbo come sede di un devastante mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma:
15. la relazione ministeriale del novembre 2007 che ha dato il via ad una serie di atti amministrativi successivi e' destituita di fondamento in punto di diritto e di fatto, come dimostrato ad abundantiam da un documento del 18 gennaio 2008 del "Centro studi Demetra" che conclude la sua ampia ricognizione dichiarando che "gli atti ministeriali risultano palesemente affetti da gravi vizi di illegittimita' sotto il rilevato profilo dell'eccesso di potere per carenza dell'istruttoria tecnica condotta dalla commissione istituita presso il Ministero dei Trasporti";
16. non solo: quella relazione contiene dichiarazioni semplicemente dereistiche e si rivela nel merito come non rispondente ad un'analisi fattuale della realta' territoriale: essa infatti ignora del tutto il fatto che il sedime indicato ricade nel cuore dell'area termale del Bulicame e a ridosso di emergenze archelogiche, naturalistiche, scientifiche, culturali, agricole, terapeutiche, economiche ed insediative tali da rendere l'opera ipso facto irrealizzabile; cadendo quindi la validita' di quella relazione, cadono con essa tutti gli atti amministrativi conseguenti, viziati in radice dal vizio dell'atto presupposto e fondativo;
17. peraltro la stessa compagnia aerea Ryan Air - che nelle dichiarazioni dei proponenti l'opera avrebbe dovuto essere il soggetto imprenditoriale maggior fruitore della nuova struttura aeroportuale - ha esplicitamente dichiarato di non intendere affatto trasferire la sua attivita' nell'eventuale scalo viterbese (cfr. intervista trasmessa dalla Rai il 27 aprile 2008 nell'ambito del programma "Report").
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Infine:
18. realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce della situazione aeroportuale italiana (cfr. la gia' citata inchiesta televisiva della Rai ("Report", 27 aprile 2008);
19. realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce dell'attuale trend del trasporto aereo internazionale (cfr. ad esempio l'intervento dell'europarlamentare Giulietto Chiesa del primo luglio 2008 che rinvia tra l'altro a un servizio dell'"International Herald Tribune" del 28-29 giugno 2008);
20. realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce dell'esigenza di ridurre il trasporto aereo per ridurre il surriscaldamento globale del clima (come richiesto dall'Onu, dalla comunita' scientifica internazionale, dagli statisti piu' avvertiti);
21. occorre procedere alla riduzione drastica e immediata del trasporto aereo (particolarmente a fini di diporto), come richiesto da interventi di autorevoli personalita' come i premi Nobel Desmond Tutu e Wangari Maathai; e sostenere invece un modello di mobilita' piu' adeguato, sostenibile e democratico.
6. LA GUERRA CONTRO LA COSTITUZIONE
La guerra e' gia' il golpe.
Senza opporsi alla guerra non si e' in grado di difendere la Costituzione.
Senza opporsi agli omicidi non si e' in grado di affermare la civile convivenza.
Senza opporsi alle armi non si fermano i massacri.
Senza opporsi a tutti gli eserciti, le milizie, i gruppi armati, non si salva la democrazia.
La guerra e' nemica dell'umanita'.
L'unica politica adeguata alla situazione presente dell'umanita' e' la scelta della nonviolenza.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
7. SALVIAMO IL BULICAME
[Riportiamo il seguente appello dal titolo completo "Salviamo il Bulicame. Impediamo la realizzazione dell'illegale e folle, nocivo e distruttivo mega-aeroporto a Viterbo"]
La realizzazione a Viterbo di un devastante mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma sarebbe per Viterbo e per l'Alto Lazio una sciagura insostenibile.
Oltre alla nocivita' per la salute delle persone (come rigorosamente documentato dall'Associazione italiana medici per l'ambiente - International Society of Doctors for the Environment Italia) la dissennata opera provocherebbe un enorme danno ambientale, economico e sociale.
Particolarmente devastata ne risulterebbe in primo luogo l'area termale del Bulicame, un bene naturalistico, storico-culturale, terapeutico e sociale, economico e simbolico di fondamentale importanza per Viterbo e i viterbesi.
La realizzazione del devastante mega-aeroporto danneggerebbe irreversibilmente l'area del Bulicame.
Per contrastare questa minaccia diversi mesi fa molti cittadini viterbesi hanno sottoscritto un appello che di seguito riproponiamo.
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Appello al mondo della cultura ed a tutti i cittadini viterbesi in difesa del Bulicame
"Quale del Bulicame esce ruscello"
(Dante, Inferno, canto XIV, v. 79)
L'area termale di Viterbo, l'area del Bulicame, un bene ambientale, storico, culturale, terapeutico, sociale ed economico di straordinario pregio, e' in pericolo.
L'intenzione di realizzare in quell'area un mega-aeroporto per voli low-cost avrebbe un impatto devastante su di essa: sulla tutela, sulla valorizzazione e sulla fruizione di essa
Difendiamo l'area del Bulicame.
Difendiamo la natura, la storia e la cultura di Viterbo.
Difendiamo i diritti di tutti dall'assalto degli speculatori.
Si' alla difesa del Bulicame.
No al mega-aeroporto distruttivo, inquinante, nocivo.
Facciamo appello a tutte le persone che amano Viterbo, la sua natura, la sua storia, i suoi monumenti, affinche' sia fermato lo scempio voluto dai nuovi barbari.
Viterbo, 8 novembre 2007
*
Salviamo il Bulicame.
Impediamo la realizzazione del nocivo e distruttivo, illegale e folle mega-aeroporto a Viterbo.
8. NON TI CHIEDE IL POTERE ASSASSINO
Non ti chiede il potere assassino
di afferrare libro e moschetto.
Il potere assassino ti chiede
di adagiarti davanti allo schermo
di lasciargli eseguire il lavoro
di non disturbare
il manovratore.
Il potere assassino riduce
a suoi servi a suoi complici a succubi
tanti un tempo - un tempo - avversari
non chiedendo che indossino nera
la camicia marciando sudati
ma imponendo la ciarla infinita
ed a tutti i massacri la resa.
Il potere assassino e' ben lieto
che invochiate la pace e l'amore
e si associa alle vostre preghiere
basta solo che non disturbiate
le manovre del manovratore
il lavoro che esegue sapiente.
Il potere assassino non vuole
il tuo plauso, soltanto la tua
comprensione, la tua rilassata
indulgenza alle stragi che compie.
La sa lunga il potere assassino
lo sa fare il lavoro che estingue.
9. ABBAIANDO ALLA LUNA
La guerra terrorista e stragista in Afghanistan.
La criminale partecipazione italiana alla guerra, in violazione del diritto internazionale e della legalita' costituzionale.
L'indifferenza di un'opinione pubblica (la tanto citata quanto indefinita "societa' civile") corrotta e prostituita da un ceto politico-burocratico in cui dai neonazisti fino alla cosiddetta "sinistra arcobaleno" tutti, quando sono stati al governo, hanno votato per la guerra e le stragi, per il riarmo e le stragi, per il terrorismo di stato e le stragi, per la politica imperialista e le stragi, per il militarismo e le stragi, per il razzismo e le stragi, le stragi, le stragi di esseri umani.
Sembra che non esista oggi in Italia un solo mezzo d'informazione quotidiano oltre questo foglio telematico e il sito giornalistico "Peacereporter" che si opponga alla guerra afgana, che si opponga alla partecipazione italiana alla guerra. Triste, tristo segno dei tempi.
*
Le stragi proseguono.
La guerra prosegue.
L'indifferenza continua.
Cosi' vince il fascismo.
Cosi' tante persone distratte vengono rese complici del piu' grave dei crimini.
Cosi' tante persone innocenti vengono assassinate.
10. GLI IRRESPONSABILI
Certi pubblici amministratori sono degli irresponsabili che non sanno quel che dicono.
Continuano a proclamare che occorre realizzare il devastante mega-aeroporto a Viterbo, ma ignorano (ovvero fingono di ignorare) la realta'.
*
E la realta' e' che la realizzazione del devastante mega-aeroporto a Viterbo nel cuore dell'area termale del Bulicame e a poca distanza dal centro storico della citta' implica:
1. un gravissimo danno alla salute e alla sicurezza dei cittadini viterbesi e dell'Alto Lazio, un'area che gia' subisce gli effetti disastrosi di ingenti servitu' e scandalose speculazioni;
2. una gravissima devastazione di rilevantissimi beni ambientali;
3. una gravissima devastazione di rilevantissimi beni storico-culturali;
4. una gravissima devastazione di rilevantissimi beni terapeutici e sociali;
5. un gravissimo danno a rilevanti attivita' agricole, agricolo-biologiche e produttive;
6. una gravissimo danno a rilevanti attivita' ricettive, alberghiere e sanitarie ed a potenzialita' di sviluppo coerente, sostenibile e appropriato alle caratteristiche del territorio;
7. una gravissimo danno a rilevanti interessi soggettivi e legittimi interessi della popolazione locale;
8. una gravissima aggressione a rilevanti beni botanici e scientifici;
9. una gravissima aggressione a rilevanti beni archeologici;
10. un gravissimo sperpero di fondi pubblici per un'opera illegale, irrealizzabile e dannosa.
*
A questo si aggiunga che:
11. l'opera e' priva degli indispensabili requisiti e delle ineludibili verifiche previste dalla vigente legislazione italiana ed europea in materia di Valutazione d'impatto ambientale (in sigla: Via), Valutazione ambientale strategica (in sigla: Vas), Valutazione d'impatto sulla salute (in sigla: Vis);
12. le procedure tecniche ed amministrative seguite nell'iter decisionale tuttora in corso sono gia' state viziate da colossali errori di fatto e di diritto, da scandalose irregolarita' e squallide mistificazioni, da lacune ed omissioni spaventose, da un osceno pressappochismo e una flagrante malafede, da interessi privati in contrasto col pubblico bene, da atti deliberativi peggio che ignobili;
13. frattanto sono gia' state effettuate le prime specifiche segnalazioni a competenti strutture di controllo per avviare interventi istituzionali che blocchino ogni operazione palesemente speculativa, di danno al pubblico interesse, di violazione della legalita', di vulnus ai diritti soggettivi ed ai legittimi interessi dei cittadini e delle comunita' locali;
14. lo stesso consiglio comunale di Viterbo ha dovuto ammettere che l'opera e' anche incompatibile col Piano territoriale paesaggistico regionale e le relative norme di salvaguardia del territorio.
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Stando cosi' le cose, sara' sufficiente aggiungere ancora soltanto che:
15. e' necessario ed urgente liberare Ciampino dal surplus di voli che opprime quella popolazione aggredendone salute, benessere e diritti con una gravita' inaudita; e' necessario liberare Ciampino nell'unico modo ragionevole ed efficace: riducendo immediatamente e drasticamente i voli, annullandoli e non trasferendoli altrove; occorre liberare Ciampino, non "ciampinizzare" altre citta'.
16. E' ormai ben noto che vi sono troppi aeroporti in Italia, con un danno immenso per il pubblico erario, per l'ambiente e per i cittadini, come dimostrato anche dalle sempre piu' numerose ed approfondite inchieste giornalistiche sia televisive che della carta stampata di questi ultimi mesi che hanno messo in forte evidenza il caos, l'inefficienza, l'irresponsabilita' e il malaffare presenti in questo ambito.
17. Occorre privilegiare la sicurezza dei cittadini innanzitutto: in queste ultime settimane tragici eventi hanno dimostrato come compagnie aeree irresponsabili e una politica dissennata del "low cost" mettano in pericolo e fin distruggano tante, troppe vite umane.
18. Infine, e' necessario ed improcrastinabile ridurre il trasporto aereo per contrastare l'effetto serra, a cui l'attivita' aeronautica contribuisce in ingente misura: ridurre i voli per contrastare il surriscaldamento del clima del pianeta e' un dovere nei confronti dell'umanita' intera e delle generazioni future.
*
Last but not least:
19. il viterbese ha bisogno di potenziare le ferrovie. Attualmente sia la linea Viterbo-Orte, che la linea Viterbo-Capranica-Roma, che la linea regionale Viterbo-Civita Castellana hanno tempi di percorrenza biblici e un servizio inadeguato e sovente lasciato andare in malora da una politica scellerata; la linea Civitavecchia-Capranica-Orte, poi, e' addirittura chiusa da decenni. Questo occorre a Viterbo: potenziare subito le ferrovie, non sperperare somme da capogiro di soldi pubblici per un mega-aeroporto illegale, patologico, distruttivo e insensato.
20. l'Alto Lazio ha bisogno di difendere e valorizzare i suoi straordinari beni ambientali e culturali, le sue autentiche vocazioni produttive, la qualita' della vita nel suo territorio e nei suoi centri abitati: occorre difendere i diritti delle popolazioni locali dall'aggressione dei poteri politico-affaristici, degli interessi speculativi, delle operazioni illecite, cosi' come dei poteri occulti e criminali.
*
Queste cose sono note a tutti, o almeno a tutti coloro che sulla questione hanno voluto informarsi e documentarsi adeguatamente.
Cosicche' delle due l'una: o certi amministratori della Regione Lazio, della Provincia e del Comune di Viterbo non sanno di cosa parlano, ed allora sarebbe bene che cessassero di amministrare la cosa pubblica perche' con una tale ignoranza si possono solo provocare danni colossali.
Oppure certi amministratori della Regione Lazio, della Provincia e del Comune di Viterbo sanno fin troppo bene di cosa parlano, ed allora mentono sapendo di mentire, ed a maggior ragione sarebbe bene che cessassero di amministrare la cosa pubblica perche' con una tale protervia si possono solo provocare danni colossali.
11. LA FISSAZIONE
- Macario: Ma e' proprio una fissazione, la tua. Sempre con questa guerra afgana.
- Tristano: Come potrei non pensarci? Nella coalizione militare che sta cola' compiendo inenarrabili massacri c'e' anche l'Italia; sono cittadino italiano, se non mi impegno io a cercar di impedire che il mio paese sia corresponsabile dell'uccisione di tanti innocenti, chi dovrebbe impegnarsi? Vale sempre quell'antico principio: tu non uccidere, tu salva le vite.
- Macario: Ma per questo ci sono le istituzioni competenti.
- Tristano: Gia', te le raccomando: il governo in mano ai razzisti, ai mafiosi, ai golpisti? Un parlamento che lungo tutto questo decennio ha votato e votato e votato - e negli ultimi anni pressoche' unanime - per la guerra e le stragi, per il riarmo e le stragi, per il militarismo e le stragi, per il terrorismo di stato e le stragi? I partiti complici della carneficina, dall'estrema destra nazista fino alla "Sinistra arcobaleno"? Le competenti magistrature ed in primo luogo il Presidente della Repubblica che assistono inerti non solo allo scempio di tante umane vite ma anche della Costituzione della Repubblica Italiana, alla legge posta a fondamento del nostro ordinamento giuridico, che all'articolo 11 proibisce di prender parte a quella guerra? Suvvia. Se tutti costoro sono complici della guerra e delle stragi, almeno io complice esser non voglio.
- Macario: Ma non ti accorgi di essere solo come un cane? Che tutti gli innumerevoli movimenti e i grandi e grossi nomi del pacifismo - quelli che garruli sempiternamente pontificano dai giornali e dalle televisioni, da internet e dalle cattedre - non sono affatto interessati alla faccenduola che tanto t'ossessiona, anzi molti di essi si sono addirittura spesi, e spesi, e spesi a favore della liceita' e fin della bonta' della partecipazione italiana alla guerra afgana?
- Tristano: Buoni, quelli. E' bastato che i partiti loro amici andassero al governo e si sono arruolati. Come se un omicidio non fosse piu' tale se a commetterlo sono gli amici e patroni e finanziatori loro.
- Macario: Io proprio non ti capisco, se continui cosi' non farai certo una gran carriera...
- Tristano: Alla mia eta', che vuoi che mi interessi? non mi e' interessato far carriera quand'ero nel fiore degli anni e nella maturita' delle forze, dovrebbe interessarmi ora che sono un povero vecchierello? Andiamo...
- Macario: La vedo scura. Con l'aria che tira...
- Tristano: La vedi scura tu qui? Pensa a quei poveri cristi sotto i nostri bombardamenti. Loro si' che se la vedono brutta. E io non dovrei battermi per cercar di fermare gli assassini?
- Macario: Qualcosa mi dice che se continui a parlare cosi' non ti farai molti amici.
- Tristano: L'amicizia degli assassini e dei loro sodali non mi interessa, lo sai.
- Macario: Ma la loro inimicizia puo' trarti in brutti guai.
- Tristano: Ahime', se proprio non se ne puo' fare a meno. Del resto, ho sempre desiderato poter aver l'onore di ripetere quelle parole di Thoreau all'amico Emerson. Sai a che mi riferisco.
- Macario: Certo che lo so. Lo dicevo io, sei proprio un fissato.
12. L'ALTRA SERA DA CIAMPICOTTO
L'altra sera con mio cugino Ciampicotto (che, lo sapete, a queste cose ci tiene) discutevamo su quale fosse il corretto ordine di precedenza tra gli spaghetti, le fettuccine e i maccheroni.
Bisogna pur discutere di qualcosa in un paese libero.
Mentre eravamo impegnati nel vivo del dibattito, dalla strada arriva su' il solito fracasso. Mai che si possa stare in pace.
Ciampicotto zompa su' come una furia, lo sapete com'e' fatto, a lui gli piace l'ordine quasi quanto le braciole, e comincia a smadonnare dalla finestra. Naturalmente tutto il vicinato, per quanto sordo potesse essere, arrivato mio cugino a meta' calendario aveva spalancato tutte le finestre e cominciato a incitarlo: "Daje Ciampico'", "Faje veda", "'nzeppa su'" ed altre espressioni similmente affettuose - il nostro quartiere e' una grande famiglia, come diceva Creonte ad Elettra.
Com'e', come non e', alla fine Ciampicotto la smette e da sotto finalmente il vigile urbano riesce a farsi sentire: "A Ciampico', mannaggia a la malamorte, e 'zzittete 'n minuto, che qui stamo a lavora'". "E che state a ffa', che vve possino ammaivve". "Stamo a ffa' 'r 'pacchetto sicurezza". "E ch'ade'?". "Come ch'ade'? Ma tte voi decide a compratte 'sta televisione, sor buzzurro gnagnarone?". "A cchi l'ha' detto gnagnarone?", "A ttene", "A mme?", "Sine", "None", "Sine", "Mo' scenno e vegghi tu come te 'ntorcino le bbudella", "E scenni, Ciampico'". E tutto il vicinato, in guisa di coreuti 'n'antra vorta: "Aridaje Ciampico'", "Faje veda", "Fallo piagne", "Facce ride", ed altre amenita' consimili - dacche' il nostro quartiere e' una grande famiglia, ma forse l'ho gia' detto.
Fatto sta che insieme a Ragagnino abbiamo afferrato Ciampicotto che gia' voleva scendere e azzuffarsi. "Lassateme", strillava, "Lassateme". E da sotto Cicalone il vigile urbano che strillava pure lui "Vene ggiu', brutto scorfano, vene giu', crasticone". E tutte le finestre che applaudivano. Sono bei momenti.
Infine si riusci' a ristabilire il silenzio, e io, che insieme a Ragagnino per sicurezza continuavo a tenere stretto mio cugino, dalla finestra je fo' a Cicalone: "Ma 'nsomma, Cicalo', ch'adera quer casino?". "Gnente, gia' je l'ho ddetto a Ciampicotto, stamo a ffa' 'r pacchetto sicurezza, emo trovato 'no stracommunitario che cchiedeva ll'elemosina e l'emo castigato come dice er sinnico, cosi' se 'mpara".
S'era 'mparato bene, 'nfatti era sdraiato per terra e stava zitto zitto, pero' continuava a sporcare l'asfalto col rivolo di sangue che j'usciva dalla zucca.
"Ma cquello e' mica sangue?", je dico a Cicalone. "Eh ssi', nun impareno mai 'sti zzozzoni". E j'ammolla n'antro carcio. "Vabbe', pe' stasera emo lavorato abbastanza, 'nnamo a dormi'". "Bonanotte Cicalo'", "Bonanotte ma 'n tutte meno ch'a uno", "Mo' scenno e vegghi tu la bonanotte", "Daje Ciampico'", "Fallo nero", "Fall'a strisce", "Mo' scenno, mo' vvedete che bonanotte che je do'", e con Ragagnino non vi dico la fatica per tirarlo via dalla finestra e per ammansirlo mentre strattonava e sputacchiava tra gli improperi e l'enfisema che pareva un mantice, Ciampicotto e' fatto cosi', per questo gli vogliamo tutti bene.
Il nostro quartiere. Un paese libero. I maccheroni.
13. APPRENDISTI STREGONI A VITERBO
E' l'orgia dell'ipocrisia la retorica sfoderata in occasione della festa patronale di Viterbo da pubblici amministratori irresponsabili e politicanti affaristi che mentre si riempiono la bocca di elogi alla citta' si ripromettono di devastarne per sempre fondamentali beni naturalistici, storici e culturali, di danneggiarne irreversibilmente decisivi beni terapeutici, sociali ed economici, di ledere gravissimamente la salute, la sicurezza e i diritti dei cittadini viterbesi.
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La realizzazione dell'illegale e insensato mega-aeroporto a Viterbo infatti significa devastare l'area termale del Bulicame, che di Viterbo e' uno dei beni maggiori; e significa danneggiare la salute dei viterbesi in modo e misura estremi, come sanno gli abitanti di Ciampino che gia' subiscono un aeroporto a ridosso dell'insediamento urbano (e con un volume di traffico che nelle intenzioni di amministratori e politicanti irresponsabili Viterbo sarebbe condannata addirittura a superare di gran lunga).
Bastera' infine ricordare che la proposta e' priva dei requisiti e delle verifiche disposti dalla legislazione italiana ed europea in vigore, che l'iter amministrativo - peraltro tuttora in corso - a seguito del quale la citta' dovrebbe essere condannare a subire il devastante mega-aeroporto e' stato viziato da flagranti e scandalosi errori, mistificazioni ed irregolarita', per giungere all'unica conclusione ragionevole: che il nocivo e distruttivo mega-aeroporto e' del tutto fuorilegge; che implicherebbe uno sperpero immane di fondi pubblici ed avrebbe come esito un immenso danno ai cittadini viterbesi e alla comunita' altolaziale; che e' del tutto incompatibile con le reali esigenze ed i fondamentali diritti della popolazione.
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Sic stantibus rebus, quegli amministratori e quei politicanti che insistono nel dissennatamente propagandare e nel voler pervicacemente imporre un'opera folle e criminale come il devastante mega-aeroporto sono dei barbari e degli irresponsabili, degli insipienti allo sbaraglio, degli apprendisti stregoni.
O ancora peggio: degli amministratori-affaristi che perseguono interessi privati a discapito del pubblico bene, che vogliono arricchire se stessi o i loro amici o gli amici degli amici a danno della collettivita' amministrata e del pubblico erario, facendo scempio della morale e del diritto, in violazione della legislazione in vigore: reato previsto e punito dal codice.
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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)
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Numero 97 del 2 febbraio 2013
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