Archivi. 84



 

==================================

ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

==================================

Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

Numero 84 del 20 gennaio 2013

 

In questo numero:

1. Alcuni testi del mese di marzo 2008 (parte seconda)

2. Ne' a Viterbo ne' altrove

3. Il 9 marzo a Bracciano diffuso un documento per la riduzione del trasporto aereo

4. Nello specchio tibetano

5. Dall'universita' contro l'aeroporto

6. Ogni giorno

7. Votare

8. Le ragioni della nostra lotta

9. Il segreto di Pulcinella. A Viterbo

10. Una intervista ad Antonella Litta

11. I massacri che non commuovono

12. Perche' votare, votare per che

13. Non un voto agli assassini

14. Il Forum sociale convocato dai complici degli stragisti

15. Agli amici professori che scrivono i menu per i ristoranti dell'avvenire

 

1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI MARZO 2008 (PARTE SECONDA)

 

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di marzo 2008.

 

2. NE' A VITERBO NE' ALTROVE

 

Occorre fermare l'insensata proliferazione di nuovi nocivi e distruttivi aeroporti.

Occorre fermare l'insensato incremento del trasporto aereo che sta contribuendo in rilevante misura non solo a danneggiare la salute delle persone, i beni comuni e gli ecosistemi dei luoghi in cui si realizzano gli aeroporti, ma anche ad aggredire gravemente la biosfera a livello globale, come dimostrano tutti gli studi scientifici.

Occore liberare Ciampino dal trasporto aereo che avvelena la vita di tutti i cittadini.

Occorre opporsi alla realizzazione di un nuovo polo aeroportuale nel Lazio, a Viterbo come altrove.

Occorre ridurre immediatamente e drasticamente il trasporto aereo.

 

3. IL 9 MARZO A BRACCIANO DIFFUSO UN DOCUMENTO PER LA RIDUZIONE DEL TRASPORTO AEREO

 

Il 9 marzo 2008 in occasione di un incontro di riflessione a Bracciano (Roma) il responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo ha diffuso un documento informativo sulle gravi conseguenze della realizzazione del devastante mega-aeroporto di Viterbo.

Nel documento, che ha gia' avuto ampia circolazione nell'Alto Lazio, si sintetizzano le forti ragioni dell'opposizione alla nociva e distruttiva opera aeroportuale, e si conferma la necessita' di ridurre drasticamente il trasporto aereo, e di promuovere invece un modello di mobilita' che migliori il trasporto pubblico a terra e particolarmente le ferrovie, coerente con un modello di sviluppo che valorizzi e non distrugga i beni ambientali e culturali, le autentiche vocazioni produttive locali, le risorse materiali e civili del territorio e delle comunita'.

Ancora una volta il documento propone la necessita' di un'informazione adeguata affinche' i cittadini si pronuncino in difesa del diritto alla salute, si esprimano in difesa di un ambiente salubre e vivibile, si impegnino contro le sperpero del pubblico denaro, si mobilitino in difesa dei diritti di tutti.

Il devastante progetto del mega-aeroporto a Viterbo e' infatti privo delle verifiche e quindi dei requisiti previsti dalla vigente legislazione in materia di Via (Valutazione d'impatto ambientale), Vas (Valutazione ambientale strategica), Vis (Valutazione d'impatto sulla salute).

Il devastante progetto del mega-aeroporto a Viterbo produrrebbe un enorme inquinamento, in un territorio come l'Alto Lazio che gia' subisce la presenza di molti fattori gravemente inquinanti. Inquinamento atmosferico, inquinamento acustico, inquinamento elettromagnetico. Inquinamento che provoca gravi patologie.

Il devastante progetto del mega-aeroporto a Viterbo costerebbe al pubblico erario una spesa enorme, spesa che andrebbe a vantaggio di pochi speculatori e a danno della collettivita'. I denari pubblici devono invece essere usati per opere e servizi a beneficio dei cittadini e non a loro danno.

Il devastante progetto del mega-aeroporto a Viterbo danneggerebbe rilevantissimi beni naturalistici, storici, culturali, sociali, terapeutici ed economici. Danneggerebbe l'intera comunita' altolaziale.

Il devastante progetto del mega-aeroporto a Viterbo incrementerebbe ulteriormente un trasporto aereo che gia' contribuisce in ingente misura all'effetto serra, ovvero al surriscaldamento del clima che costituisce oggi la prima e piu' drammatica emergenza ambientale mondiale. L'Onu, la comunita' scientifica internazionale, gli statisti piu' avvertiti, l'opinione pubblica informata, i popoli del sud del mondo, chiedono da anni di ridurre l'effetto serra che sta provocando una immensa catastrofe. Per ridurre l'effetto serra e' indispensabile ridurre le emissioni inquinanti: ridurre il trasporto aereo, cosi' come il traffico veicolare privato, e' una priorita' assoluta.

Realizzare un mega-aeroporto a Viterbo e' un danno enorme e un'enorme follia. Occorre impedire questo danno e questa follia. Occorre piuttosto ridurre immediatamente e drasticamente il trasporto aereo. Cominciando da Ciampino, che da anni e' vittima dell'enorme nocivita' dell'aeroporto.

Occorre l'impegno cosciente e responsabile di tutti i cittadini per difendere la salute, l'ambiente, il bene pubblico, i diritti di tutti; per difendere la legalita' e la democrazia.

Nei prossimi giorni il movimento che si oppone al disastroso mega-aeroporto realizzera' altre iniziativa di informazione, sensibilizzazione, coscientizzazione, partecipazione democratica.

 

4. NELLO SPECCHIO TIBETANO

 

Che si levi giusta e misericorde, condividente e responsabile, sincera e franca, la voce dell'umanita'.

Che si dispieghi nonviolenta e forte, la solidarieta' internazionale col popolo tibetano e con tutti i popoli oppressi, con tutte le persone oppresse.

Che si dispieghi nonviolenta e forte la lotta per il riconoscimento di tutti i diritti umani a tutti gli esseri umani.

Che questa lotta sia limpida e degna, benevolente e rigorosa nei fini e nei mezzi.

Che questa solidarieta' sia concreta e coerente, dell'incolumita' e della dignita' di tutti gli esseri umani sollecita e intransigente.

Per esser tale, nonviolenta deve essere questa lotta, nonviolenta deve essere questa solidarieta', nonviolenta questa voce, piena la consapevolezza che vi e' una sola umanita'.

Nello specchio tibetano e' il tuo volto che si riflette.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

5. DALL'UNIVERSITA' CONTRO L'AEROPORTO

 

Il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo il 19 marzo 2008 ha realizzato un'iniziativa itinerante di informazione in alcune facolta' dell'Universita' degli studi della Tuscia di Viterbo.

Un grande sostegno all'opposizione al devastante mega-aeroporto e' stato espresso da pressoche' tutte le persone raggiunte.

Sempre piu' diffusa e' infatti tra insegnanti e studenti, come anche in generale tra la cittadinanza viterbese, la coscienza che la realizzazione della nociva e distruttiva opera e' un'operazione sciagurata a vantaggio di una ristretta lobby politico-affaristica e a danno dell'intera popolazione.

Tutti gli argomenti della menzognera e mistificante propaganda della lobby politico-affaristica che vorrebbe trarre vantaggi speculativi dal devastante mega-aeroporto sono ormai stati smascherati e smontati.

*

E' infatti ormai a tutti noto che:

- il devastante mega-aeroporto provochera' gravi danni alla salute della popolazione, con il durissimo inquinamento chimico, acustico, elettromagnetico;

- il devastante mega-aeroporto provochera' gravi danni all'ambiente dell'Alto Lazio, gia' pesantemente gravato da servitu' energetiche e militari, speculazioni edilizie, discariche abusive;

- il devastante mega-aeroporto provochera' gravi danni a rilevantissimi beni culturali, sociali e terapeutici: ad esempio devastera' irreversibilmente l'area termale di Viterbo;

- il devastante mega-aeroporto provochera' gravi danni all'economia locale devastandone risorse fondamentali, deprezzando il valore di beni ed attivita', impedendo uno sviluppo autocentrato e con tecnologie appropriate che valorizzi le ricchezze del territorio invece di distruggerle;

- il devastante mega-aeroporto provochera' gravi danni all'occupazione, poiche' portera' pochissimo lavoro precario e impedira' invece lo sviluppo del termalismo, la valorizzazione dei beni ambientali e culturali e l'agricoltura di qualita', che costituiscono le grandi ricchezze del territorio: ricchezze che il mega-aeroporto danneggera' in modo irreversibile;

- il devastante mega-aeroporto provochera' gravi danni alla sicurezza dei cittadini sotto ogni profilo, anche sotto quello del rischio di una ulteriore penetrazione di affari illeciti e poteri criminali;

- il devastante mega-aeroporto e' privo delle verifiche e quindi dei requisiti previsti dalla legislazione vigente in materia di Via (Valutazione d'impatto ambientale), Vas (Valutazione ambientale strategica), Vis (Valutazione d'impatto sulla salute);

- il devastante mega-aeroporto oltre ad essere privo dei citati fondamentali requisiti previsti dalla legge ha anche avuto un iter caratterizzato da gravissimo pressappochismo, inadempienze, irregolarita', disinformazione, confusione e mistificazione anche sotto il profilo della correttezza delle procedure amministrative e della trasparenza democratica;

- il devastante mega-aeroporto costituisce una ennesima pesante servitu' e non reca alcun vantaggio al territorio e alla comunita' altolaziale, poiche' esso e' finalizzato al turismo "mordi e fuggi" per Roma ed utilizza Viterbo solo come scalo di fugace transito e luogo da asservire, inquinare e devastare.

*

Il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti, chiama tutti i cittadini ad opporsi alla realizzazione di un nuovo devastante mega-aeroporto: ne' a Viterbo ne' altrove deve essere realizzata una nuova struttura cosi' nociva e distruttiva.

Il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti, chiama tutti i cittadini a solidarizzare con la popolazione di Ciampino, vittima di un'attivita' aeroportuale insopportabile: occorre che a Ciampino i voli siano immediatamente e drasticamente ridotti. Ciampino deve tornare a vivere, i voli in eccesso vanno semplicemente aboliti. Il diritto alla salute e alla sicurezza delle persone deve prevalere sugli infami interessi speculativi di ristrette oligarchie politico-affaristiche.

Il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti, chiama tutti i cittadini ad opporsi ad un immenso sperpero e saccheggio di soldi pubblici da parte di combriccole di speculatori che vogliono usare le pubbliche risorse per provocare danni enormi alla popolazione. No. I soldi pubblici devono essere utilizzati a beneficio di tutti cittadini, non contro di essi.

*

Viterbo, e con essa tutto l'Alto Lazio, ha bisogno di potenziare le ferrovie. Ha bisogno di difendere e valorizzare i beni ambientali e culturali e lo sviluppo economico e civile con essi coerente. Ha bisogno di legalita' e di onesta' nella pubblica amministrazione.

Il trasporto aereo, gravemente corresponsabile del surriscaldamento del clima e dell'inquinamento globale che sta devastando la biosfera, deve essere ridotto immediatamente e drasticamente.

Nuove iniziative di informazione e sensibilizzazione sono in programma nei prossimi giorni a Viterbo ed in altri centri dell'Alto Lazio.

 

6. OGNI GIORNO

 

Ogni giorno giungono notizie di stragi in Afghanistan. A volerle sapere, queste notizie. Ad andarsele a cercare tra le "brevi" delle agenzie internazionali (in Italia le riporta quasi solo "Peacereporter" (www.peacereporter.net) e a seconda dell'ora - nell'accumulo di altre tragiche notizie di catastrofi da ogni dove provenienti - non appaiono neppure nell'home page del sito, ma devi andare a ritrovarle tra tutte le "brevi" del giorno).

Di queste stragi anche l'Italia e' responsabile, anche noi cittadini italiani.

*

Sono le stragi della guerra terrorista e stragista, imperialista e razzista, cui anche le forze armate del nostro paese stanno partecipando; sono le stragi di una guerra e di un'occupazione militare straniera e di un "grande gioco" onnicida e di una conseguente barbarie (una barbarie accuratamente promossa e scrupolosamente organizzata ed utilissima ai signori della guerra, utilissima ai signori della droga, a livello locale e globale; utilissima al terrorismo di stato o di setta di tutte le mafie assassine), una mattanza che li' perdura da decenni e cui anche l'Italia da anni ormai prende scelleratamente parte.

Sono le stragi di cui sono colpevoli anche tutti i governi italiani delle ultime due legislature e tutti i parlamentari che a favore della guerra e dei massacri hanno votato negli ultimi sette anni, in violazione del diritto internazionale e della legalita' costituzionale del nostro paese.

Sono le stragi in considerazione delle quali i governanti che ne sono corresponsabili, i parlamentari che ne sono corresponsabili, i partiti politici che ne sono corresponsabili, e tutti i candidati che nelle liste di quei partiti si presentano, non devono essere votati, poiche' votare per gli stragisti, massime mentre le stragi continuano, significa farnese complici.

E mi chiedo con quale faccia di bronzo politicanti stragisti e partiti stragisti - dall'estrema destra fino alla ex-sinistra che ha governato nell'ultimo biennio - ancora si presentino alle elezioni e chiedano un voto, il nostro voto, per uccidere le noste sorelle ed i nostri fratelli, per uccidere noi stessi.

E mi chiedo quale profonda perversione deve essersi data nel comune sentire del nostro paese perche' a vedere e quindi a dire questo cosi' flagrante orrore sia quasi solo questo foglio.

 

7. VOTARE

 

Votare certo occorre alle prossime elezioni di aprile, ma solo per quelle liste di sinistra (a sinistra della ex-sinistra che ha governato negli ultimi due anni in pro del razzismo e della guerra) promosse da persone che alla guerra terrorista e stragista, imperialista e razzista, costantemente si siano opposte - e che candidino in testa di lista persone oneste (ripetiamolo: persone oneste, che e' merce assai rara, e quindi vieppiu' preziosa, nel desolato panorama del ceto politico consolidato e in formazione, e di quella autoproclamata societa' civile le cui nequizie sono legione) e che negli scorsi anni non siano state complici dei razzisti e dei bellicisti, del regime della corruzione, della devastazione della biosfera, del femminicidio.

*

Votare certo occorre alle prossime elezioni di aprile, ma contro sfruttamento, inquinamento e guerra; contro il crimine; contro la disumanita'.

*

Votare certo occorre alle prossime elezioni di aprile, per affermare che ad ogni essere umano tutti devono essere riconosciuti i diritti umani; per affermare che questa terra e' l'unica casa comune che abbiamo e chi la devasta e' un criminale e un insensato cui non puo' essere affidato il governo della cosa pubblica; per affermare - se e come possible - la proposta politica della nonviolenza, il suo arduo necessario cammino.

*

Votare certo occorre alle prossime elezioni di aprile, contro la guerra frusta e mannaia e fornace divoratrice dei popoli e delle parsone, contro il razzismo che in mille modi si traveste, contro il populismo che e' il contrario della democrazia, contro il totalitarismo che continuamente risorge a distruggere anime e vite e societa', contro il fondamentalismo che nega l'altrui verita'.

*

Votare certo occorre alle prossime elezioni di aprile, per la democrazia, per la legalita' costituzionale, per le antiche virtu' repubblicane, per l'internazionale futura umanita' - gia' presente, gia' compresente.

*

Votare certo occorre alle prossime elezioni di aprile, valutando e scegliendo con oculatezza, con piena coscienza, con responsabilita'. Ogni persona con la propria testa, ogni persona con la propria storia, ogni persona con la propria cultura.

*

Votare certo occorre alle prossime elezioni di aprile, ad esempio in Veneto per Michele Boato, uno dei tre promotori dell'appello "Una rete di donne e uomini per l'ecologia, il femminismo e la nonviolenza".

 

8. LE RAGIONI DELLA NOSTRA LOTTA

 

Ci opponiamo al distruttivo mega-aeroporto a Viterbo per difendere la salute e la sicurezza di tutti i cittadini.

Ci opponiamo al distruttivo mega-aeroporto a Viterbo per difendere l'ambiente e lasciare un mondo vivibile anche alle generazioni future.

Ci opponiamo al distruttivo mega-aeroporto a Viterbo per difendere la cultura, la storia e la dignita' della nostra terra e della nostra gente.

Ci opponiamo al distruttivo mega-aeroporto a Viterbo per difendere la legalita' e la democrazia.

Ci opponiamo al distruttivo mega-aeroporto a Viterbo per difendere il Bulicame, il termalismo, la vivibilita' della citta', i beni sociali e le autentiche vocazioni produttive del territorio.

Ci opponiamo al distruttivo mega-aeroporto a Viterbo per difendere il diritto di tutti a un lavoro stabile e tutelato, per oggi e per domani.

Ci opponiamo al distruttivo mega-aeroporto a Viterbo per impedire uno scellerato saccheggio delle risorse pubbliche.

Ci opponiamo al distruttivo mega-aeroporto a Viterbo per contrastare la speculazione e il malaffare.

 

9. IL SEGRETO DI PULCINELLA. A VITERBO

 

Certi pubblici amministratori (o presunti, o aspiranti tali) del sistema di potere del regime della corruzione, e i mezzi d'informazione loro sodali, fanno ogni sforzo perche' non si sappia una elementare verita'.

Ma sempre piu' viterbesi stanno aprendo gli occhi, sempre piu' viterbesi stanno ragionando con la propria testa, sempre piu' viterbesi sanno con sempre maggior chiarezza quello che lorsignori speculatori e devastatori e saccheggiatori di piu' o meno lungo corso vorrebbero restasse nascosto.

Ovvero che la realizzazione a Viterbo di un devastante mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma costituirebbe un disastro per la citta' e per i cittadini sotto tutti i punti di vista.

*

E valga il vero.

- Un disastro sotto il punto di vista sanitario: con il grave danno alla salute dei cittadini provocato dall'inquinamento chimico, acustico, elettromagnetico.

- Un disastro sotto il punto di vista ambientale: con la devastazione di aree di rilevantissimo valore naturalistico in un territorio che gia' subisce pesanti aggressioni al suo ecosistema.

- Un disastro sotto il punto di vista dei beni culturali: poiche' verra' pesantemente danneggiata l'area delle acque sulfuree del Bulicame, un bene naturalistico, storico-culturale e terapeutico fondamentale per l'identita' della citta'.

- Un disastro sotto il punto di vista dei beni terapeutici: poiche' verra' irrimediabilmente colpita l'area termale e quindi si danneggera' irreversibilmente proprio quel termalismo che e' una delle poche possibilita' di valorizzazione sociale ed anche economica della citta'.

- Un disastro sotto il punto di vista dell'economia: sono del tutto fasulle le bubbole secondo cui quest'opera portera' sviluppo e ricchezza: portera' invece servitu' e impoverimento; poiche' distruggera' risorse fondamentali, aggredira' e danneggera' le autentiche vocazioni produttive del territorio, provochera' un grave deprezzamento di beni ed attivita' presenti o possibili nelle aree che saranno maggiormente colpite particolarmente dal devastante inquinamento acustico, come dall'inquinamento chimico; colpira' le persone nella salute che e' il bene piu' prezioso.

- Un disastro sotto il punto di vista della sicurezza: un mega-aeroporto a ridosso e praticamente dentro la citta' e' una follia e un crimine sotto ogni punto di vista (Ciampino docet).

- Un disastro sotto il punto di vista dei trasporti per la comunita' locale: al contrario di cio' che sostiene una propaganda mistificante e ingannevole l'effetto dell'opera sara' di togliere risorse finanziarie al potenziamento del trasporto pubblico locale e particolarmente a quello ferroviario, e di intasare ancor piu' una gia' inefficiente viabilita' locale con le navette che dall'aeroporto porteranno i turisti low cost direttamente a Roma (poiche' e' ovvio che il turista che da molto lontano viene in aereo a visitare Roma con un volo low cost ha fretta di arrivare a Roma, e non e' minimamente interessato a Viterbo: cosicche' la citta' avra' solo il danno e la beffa, l'asservimento e il veleno.

- Un disastro sotto il punto di vista dello sperpero dei soldi pubblici: si bruceranno finanziamenti pubblici ingentissimi per un'opera che provochera' solo danni enormi alla popolazione dell'Alto Lazio: non e' insensato? Certo, vi saranno ristrettissime oligarchie politico-affaristiche, ristrettissimi circoli speculativi che si arricchiranno accaparrando i soldi pubblici, ma questo avverra' appunto a danno di tutti gli altri cittadini, cioe' della quasi totalita' della popolazione (e a danno del pubblico erario, a danno dei servizi pubblici, a danno dei diritti sociali, a danno della citta' intera).

- Un disastro sotto il punto di vista del danno alla biosfera: poiche' il trasporto aereo e' gravemente corresponsabile del surriscaldamento del clima, contribuendovi per una rilevante quota-parte; cosicche' cio' che oggi occorre per fronteggiare l'emergenza planetaria dell'effetto serra e' fare scelte di riduzione drastica e immediata delle emissioni inquinanti che provocano l'effetto serra, ed il trasporto aereo e' tra le attivita' che vanno ridotte al piu' presto (non e' un caso che vari statisti dell'occidente industrializzato anche di assai diverse culture politiche sono concordi nel sostenere la necessita' di fermare la costruzione di nuovi aeroporti e di diminuire il trasporto aereo).

- Un disastro sotto il punto di vista della violazione della legalita': prova ne e' che la procedura sin qui seguita per la decisione che condanna Viterbo ad essere vittima del devastante mega-aeroporto e' stata denunciata da piu' parti per gravi inadeguatezze, per violazioni di norme e procedure, per mancanza di fondamentali verifiche, per non essere stata ne' corretta, ne' trasparente, ne' democratica. E bastera' dire che l'opera e' del tutto priva delle verifiche e quindi dei requisiti previsti dalla vigente legislazione in materia di Via (Valutazione d'impatto ambientale), Vas (Valutazione ambientale strategica), Vis (Valutazione d'impatto sulla salute).

- Un disastro sotto il punto di vista del rischio di incrementare la penetrazione dei poteri criminali in un territorio che gia' ha subito e subisce una grave aggressione mafiosa.

*

Viterbo ha bisogno di ben altro: di difendere il diritto alla salute e alla sicurezza per tutti i cittadini; di difendere e valorizzare i suoi preziosi beni ambientali e culturali, le sue autentiche vocazioni produttive (l'agricoltura di qualita', il turismo di qualita', l'artigianato alle risorse locali collegato, l'alta formazione, il termalismo...); di potenziare le ferrovie e il trasporto pubblico locale a vantaggio dei cittadini e delle attivita' produttive territoriali, migliorando i collegamenti su ferro (attualmente disastrosi) con Civitavecchia, Orte e Roma, e migliorando i collegamenti all'interno della provincia e con le province e regioni limitrofe.

Viterbo ha bisogno di un modello di sviluppo che crei occupazione stabile valorizzando le risorse territoriali, e non dell'ennesima servitu' speculativa, dell'ennesima operazione coloniale, dell'ennesima "grande opera" che toglie piu' lavoro di quanto non ne crei, che sottrae opportunita' di lavoro stabile e tutelato per portare solo pochi miseri posti di lavoro precari e sotto ricatto (si informino lorsignori sulle condizioni occupazionali dei lavoratori ad esempio della compagnia di voli low cost Ryan Air, che si rifiuta di rispettare le leggi italiane e tratta i propri dipendenti in modi indegni di un paese civile).

Viterbo ha bisogno di piu' giustizia sociale, di una pubblica amministrazione onesta, di uno sviluppo autocentrato e con tecnologie appropriate, capace di valorizzare le risorse e creare lavoro stabile e garantito. Per questo occorre opporsi ancora una volta a chi vuole devastare, speculare e saccheggiare.

*

Queste cose sempre piu' viterbesi ormai le sanno.

E le sanno anche perche' in questi mesi hanno conosciuto la vicenda di Ciampino ed hanno riflettuto su di essa: e mentre sono solidali con i cittadini di Ciampino che non vogliono piu' subire le pesantissime conseguenze nocive del trasporto aereo che su quella citta' insiste, non vogliono neppure essere a loro volta "ciampinizzati". Occorre liberare Ciampino dall'eccesso di voli, ed occorre farlo riducendo i voli, non aggredendo ancora un'altra citta'.

E queste cose le sanno, con tanti cittadini di Viterbo e con tutti i cittadini di Campino, anche tanti cittadini di Frosinone e Latina, anch'essi minacciati dalla lobby politico-affaristica che nuovi aeroporti vuole realizzare a danno della salute di tutti per ricavarne velenosi profitti.

*

E sapendo queste cose e' logico e doveroso opporsi all'operazione speculativa che vorrebbe imporci il devastante mega-aeroporto.

E' per questo che il movimento che si oppone al devastante mega-aeroporto per voli low cost a Viterbo ha ottenuto cosi' tanti e qualificati sostegni, a livello nazionale e a livello locale.

E' per questo che con la forza della verita', con la forza della legalita', con la forza della democrazia, con la forza del diritto riusciremo a impedire questo scempio, questo saccheggio, questa devastazione, questa infamia.

*

Solo certi pubblici amministratori (o presunti, o aspiranti tali) del sistema di potere del regime della corruzione fingono di non saperlo. Ma lo sanno anch'essi.

Solo certi mass-media del sistema di potere del regime della corruzione fingono di non saperlo. Ma lo sanno anch'essi.

E se continuano ad ingannare e mistificare i cittadini, lo fanno con piena contezza di quanto cio' sia sciagurato e scellerato.

*

Ma, per usare ancora una volta le immortali parole di Emile Zola, "la verita' e' in marcia, e niente potra' fermarla".

 

10. UNA INTERVISTA AD ANTONELLA LITTA

 

- "Coi piedi per terra": Si ha la sensazione che la campagna del comitato che si oppone al devastante mega-aeroporto di Viterbo stia ottenendo crescenti adesioni tra i cittadini di Viterbo. Anche la lobby politico-affaristica che sostiene questa scandalosa operazione speculativa e' costretta ad ammettere che le ragioni dell'opposizione, le ragioni del comitato di cui sei portavoce, stanno ottenendo un ascolto e una condivisione sempre piu' forti e persuasi nell'opinione pubblica viterbese. E' cosi'? E a cosa attribuisci questo risultato?

- Antonella Litta: In effetti e' proprio cosi'. Abbiamo ottenuto questo risultato con la forza e la verita' delle nostre ragioni e con il costante impegno profuso nell'informazione dei cittadini.

Ormai la maggior parte dei viterbesi ha compreso quale enorme danno questo progetto determinerebbe all'ambiente, alla salute e alle reali possibilita' di crescita del nostro territorio. Penso a Viterbo come citta' termale e citta' d'arte, e alle grandi prospettive occupazionali che l'intelligente valorizzazione di queste due caratteristiche potrebbe rappresentare nel concreto.

Queste importanti e vere possibilita' di sviluppo saranno invece per sempre distrutte se dovesse realizzarsi l'aeroporto, che con tutte le sue strutture di supporto e collegamento, verrebbe costruito proprio a ridosso dell'area delle terme e del Bullicame.

*

- "Coi piedi per terra": E a livello nazionale come va l'impegno per la riduzione del trasporto aereo? E come state lavorando per sostenere le altre lotte territoriali, far circolare informazioni utili a tutti, promuovere iniziative condivise?

- Antonella Litta: In questi mesi abbiamo intessuto una fitta rete di rapporti con i tanti comitati che in Italia si oppongono alla costruzione di nuovi aeroporti o all'ampliamento di quelli gia' esistenti.In particolare  c'e' una importante collaborazione con i cittadini dei comitati di Ciampino che ormai da molti anni soffrono e denunciano i danni all'ambiente e alla salute derivanti dalla presenza di un aeroporto nel quale transitano ogni anno milioni di passeggeri. Una situazione che non ha determinato nessuno sviluppo economico ed anzi una crescente riduzione di posti di lavoro. Ecco, i fautori dell'aeroporto di Viterbo vorrebbero trasferire queste sofferenze e problemi da Ciampino a Viterbo. La soluzione a nostro avviso sta invece nel ridurre il traffico aereo e nel redigere un piano nazionale per la mobilita' che favorisca il trasporto su rotaia e per mare e che utilizzi al meglio gli aeroporti italiani gia' esistenti (che costituiscono gia' un numero eccessivo).

Nel corso di questi mesi abbiamo realizzato un sito (wwww.coipiediperterra.org) che offre informazioni, pubblicazioni, documenti, interviste, links utili; abbiamo inoltre questo notiziario che raggiunge oltre ventimila persone in tutta Italia.

Grazie a questa costante opera di informazione e sensibilizzazione sono ormai moltissimi gli scienziati, i cattedratici, in Italia e all'estero, che insieme a magistrati, giornalisti, parlamentari europei e nazionali, consiglieri regionali e pubblici amministratori, guardano con attenzione e tengono sotto osservazione quello che sta accadendo a Viterbo ed hanno espresso solidarieta' ed adesione al nostro comitato. Quella stessa attenzione e preoccupazione che invece manca ancora tra gran parte dei politici e dei pubblici amministratori locali impegnati a vendere l'ennesima fiaba, quella secondo cui il devastante mega-aeroporto di Viterbo sarebbe la soluzione magica a tutti i problemi della citta' e della provincia: un inganno scandaloso.

*

- "Coi piedi per terra": Insieme a Gianni Ghirga e Mauro Mocci, anch'essi medici impegnati come te nell'Isde (la prestigiosa International Society of Doctors for the Environment), hai redatto e diffuso una preziosa lettera aperta ai colleghi medici dell'Alto Lazio, che ad alcuni solidi ragionamenti unisce la forza di rigorose dimostrazioni e una ricca ed inconfutabile bibliografia scientifica. Quale diffusione sta avendo? Vi sono gia' alcuni riscontri significativi?

- Antonella Litta: La lettera ai nostri colleghi ha voluto essere un invito motivato scientificamente a riflettere sulla scelta che ha individuato in Viterbo la sede del nuovo scalo aeroportuale. Una scelta che portera' in modo inconfutabile un'ulteriore aggressione alla salute e all'ambiente con l'immissione nell'aria di gas dannosi, polveri sottili ed ultrasottili che sono causa di gravi malattie come ormai ben documentato dalla letteratura scientifica internazionale, per non parlare poi dell'inquinamento acustico ed elettromagnetico. Il nostro territorio ha gia' subito molti e gravi danni dal punto di vista ambientale e non puo' permettersi un ulteriore danno e ulteriori rischi per la salute dei cittadini e in particolare per quella dei bambini derivante dall'aeroporto e dall'intenso traffico aereo che esso sviluppera'.

Abbiamo voluto rivolgere questa lettera in particolare a quei medici che hanno incarichi istituzionali e che quindi sono chiamati a fare scelte che riguardano l'intera comunita' perche' sempre sia applicato il principio di precauzione e perche' sia acquisita tutta la documentazione scientifica e valutato l'impatto sulla salute che la realizzazione dell'aeroporto come ogni altra grande infrastruttura o impianto potrebbe determinare; questo anche in ossequio all'articolo 5 del nostro nuovo codice di deontologia medica che afferma: "I medici debbono considerare l'ambiente nel quale l'uomo vive e lavora come elemento determinante e fondamentale per la  salute dei cittadini".

Abbiamo gia' avuto significativi riscontri ed attestazioni di interesse, apprezzamento e condivisione della nostra iniziativa.

*

- "Coi piedi per terra": Ha suscitato grande impressione tra i pubblici amministratori un recente documento - che abbiamo pubblicato nei giorni scorsi anche nel nostro notiziario - che denuncia gravissimi dubbi e vizi formali, procedurali ed amministrativi nell'iter decisionale relativo al devastante mega-aeroporto di Viterbo. Irregolarita' che si aggiungono alla flagrante e scandalosissima assenza di quelle verifiche e quindi di quei requisiti previsti dalla legislazione vigente in materia di Via (Valutazione d'impatto ambientale), Vas (Valutazione ambientale strategica), Vis (Valutazione d'impatto sulla salute). Si ha la sensazione che anche sempre piu' ampi settori di "addetti ai lavori" esprimano la convinzione che l'opera e' inammissibile sotto ogni profilo, e che anche tra gli assertori dello sviluppo del trasporto aereo (sostenitori quindi di una posizione diversa ed opposta rispetto a quella dal vostro comitato sostenuta - che come e' noto richiede la riduzione drastica e immediata del trasporto aereo perche' esso e' insostenibile non solo per la salute delle persone e gli ecosistemi locali, ma anche perche' esso e' catastrofico per la biosfera sul piano globale) vi sia piena contezza del fatto che la decisione di realizzare il devastante mega-aeroporto a Viterbo sia scellerata, insensata, e contra legem. E' cosi'?

- Antonella Litta: Si', e' proprio cosi'. Il progetto dell'aeroporto di Viterbo al momento semplicemente non esiste e la scelta di Viterbo come scalo aeroportuale e' fortemente viziata da errori sul piano procedurale. Il progetto, ripeto, non esiste; come non e' stata espletata alcuna procedura di Via, di Vas e di Vis per questa infrastruttura. Non ci risulta che siano stati fatti neppure adeguati studi preliminari mediante le cosiddette curve isofone per studiare l'impatto acustico che l'enorme traffico aereo previsto avrebbe su quartieri densamente abitati. Non ci risulta che sia stato fatto alcuno studio sul prevedibile danno a siti di grande rilevanza archeologica che sappiamo essere nell'area individuata per la realizzazione dell'aeroporto e delle necessarie strutture di supporto. Inoltre il traffico aereo, come abbiamo spiegato tra l'altro nella lettera ai colleghi medici, produce anche numerosi fattori d'inquinamento dannosi per l'atmosfera con l'incremento dei gas serra, principali responsabili del surriscaldamento del clima e dei suoi catastrofici effetti.

*

- "Coi piedi per terra": Quali iniziative sono in programma nelle prossime settimane?

- Antonella Litta: Continueremo nell'azione di informazione e sensibilizzazione dei cittadini mediante la distribuzione di materiale informativo, l'organizzazione di incontri anche con i cittadini di Ciampino che vivono direttamente il dramma di avere un aeroporto dentro la loro citta', incontri nei quartieri di Viterbo, soprattutto in quelli piu' a rischio di inquinamento acustico. In primavera prevediamo di promuovere anche una passeggiata guidata nei luoghi dove secondo questo disgraziato e scellerato progetto dovrebbe sorgere l'aeroporto per mostrare a tutti quali bellezze e risorse dal punto di vista termale, culturale, paesaggistico e storico verrebbero distrutte per sempre. Abbiamo in programma concerti per sensibilizzare ed informare ancora di piu' i giovani, e stiamo lavorando per la costruzione di una rete nazionale per la riduzione del traffico aereo.

*

- "Coi piedi per terra": Il comitato che si oppone al devastante mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti, e' nato alla fine di luglio 2008. Dopo otto mesi di impegno quale riflessione ti senti di fare sull'esperienza fatta? Quali cose ti sembra che siano state particolarmente significative? Quali speranze si possono ragionevolmente nutrire per il futuro?

- Antonella Litta: Il lavoro del comitato in questi mesi e' stato estremamente efficace, siamo riusciti a smontare pezzo per pezzo quanto asserito da coloro che anche per interessi personali sia economici che politici vogliono l'aeroporto a tutti i costi. Abbiamo compreso e fatto comprendere l'enorme sperpero di denaro pubblico che si cela dietro questa operazione. A questo proposito voglio segnalare un video commissionato dalla Provincia di Viterbo che promuove l'aeroporto. Incredibile ma vero, si promuove un aeroporto che di fatto non c'e'... Questo video peraltro svela in maniera inconsapevole la reale natura di tutta l'operazione: imporre l'ennesima servitu' al territorio viterbese. Un autogoal di cui nemmeno si sono accorti.

Oggi possiamo dire che la maggior parte dei viterbesi sono disincantati rispetto alle faroniche promesse di una classe politica sciatta ed incapace come dimostrano i problemi mai risolti di questa provincia a partire da quello di un efficiente collegamento ferroviario con Roma, vero bacino turistico per tutto il viterbese. Purtroppo le famiglie viterbesi come la maggior parte di quelle italiane sono sottoposte al ricatto della promessa di un posto di lavoro da parte di molti meschini personaggi disposti a vendere anche la salute dei propri figli e delle generazioni future pur di arricchirsi subito con qualche piccolo o grande appalto o consulenza o altro. Fortunatamente il numero dei sostenitori del nostro comitato e' in continua crescita come la consapevolezza e la conoscenza di tutti gli aspetti connessi a questa vicenda, e questo ci da' grande fiducia e speranza.

Siamo certi che con la forza della verita', la consapevolezza delle persone, riusciremo a bloccare questo ennesimo tentativo di aggressione all'ambiente e alla salute dei cittadini, riusciremo a bloccare questo ennesimo sperpero di denaro pubblico a danno della collettivita'.

 

11. I MASSACRI CHE NON COMMUOVONO

 

Continuano i massacri in Afghanistan.

I massacri compiuti e provocati dalla coalizione militare terrorista e stragista di cui l'Italia fa parte, e da coloro che ad essa si oppongono e insieme si omologano nello straziare vieppiu' un popolo gia' tanto straziato da tanti e tanti anni di dittature ed occupazioni militari, di stragi e violazioni dei diritti umani.

Ma in Italia non se ne deve parlare. Non si deve rivelare che gli assassini siamo noi.

*

L'ordine che viene dagli assassini al potere e' che e' lecito commuoversi per tutte le vittime tranne che per le vittime della guerra afgana (e della strage dei migranti), e' lecito commuoversi per tutte le vittime tranne che per le vittime del terrorismo razzista di cui il nostro stato e' corresponsabile.

Di tutto si puo' parlare tranne del fatto che tutti i partiti politici che hanno governato l'Italia dal 2001 a oggi hanno parimenti le mani sporche del sangue versato in Afghanistan (come nel mare nostrum).

*

Ma noi proprio di questo vogliamo parlare innanzitutto: dello scandalo della guerra in corso e dello scandalo del silenzio complice di tanti, di troppi.

Lo scandalo dei troppi assassinati ad esclusivo vantaggio dei signori della guerra e della droga, dei totalitari di ogni colore, dei terroristi di stato e di banda, del fascismo imperiale e di quello straccione.

E lo scandalo degli innumerevoli sedicenti pacifisti che su tutto berciano e berciano, e frattanto tacciono sull'orrore dell'Italia in guerra, dell'Italia che partecipa in armi alla guerra terrorista e stragista, imperialista e razzista, in violazione del diritto internazionale e della legalita' costituzionale. Si raccolgono firme e si fanno convegni e cortei e fiaccolate per mille cose lontane, e si tace sulle stragi che il nostro stato compie.

Come possono pretendere di essere ascoltati gli ipocriti che chiedono ad altri di dismettere le stragi loro, quando delle nostre stragi essi stessi sono complici?

Che infamia delle infamie. Che grottesco delirio.

*

E allora almeno questo diciamolo, diciamolo ancora, diciamolo almeno qui.

Cessi la partecipazione italiana alla guerra terrorista e stragista.

Cessi la violazione del diritto internazionale e della legalita' costituzionale.

E siano tratti in giudizio tutti i criminali che dal governo e dal parlamento e dal quirinale hanno dato il loro voto, il loro consenso alla guerra e alla violazione della Costituzione. Siano tratti in giudizio, giudicati e condannati per i crimini di guerra e per i crimini contro l'umanita' di cui quella guerra come ogni guerra consiste; siano tratti in giudizio per aver tradito il loro obbligo di rispettare e difendere la Costituzione della Repubblica Italiana. Siano tratti in giudizio dinanzi alla legge uguale per tutti. Siano processati come l'ordinamento prevede, e condannati una volta riconosciuti colpevoli.

Ed in attesa che ne rispondano in un'aula di giustizia, ebbene, che fin d'ora nessuno li voti, che nessuno li favoreggi, che nessuno se ne faccia sodale: poiche' chi li sostiene dei loro crimini si rende ipso facto complice.

*

E quindi, almeno questo diciamolo e facciamolo: non un voto ai partiti che hanno votato per la guerra. Non un voto agli assassini.

 

12. PERCHE' VOTARE, VOTARE PER CHE

 

1. L'errore peggiore

L'errore peggiore per le persone amiche della nonviolenza, l'errore peggiore per le persone impegnate per i diritti delle oppresse e degli oppressi, l'errore peggiore sarebbe non votare.

Poiche' chi, pur avendone una non disonorevole possibilita' di esercizio in condizioni di almeno formale condivisa democrazia, non vota, ebbene, con cio' stesso di fatto ciecamente delega altri a decidere anche per lui, rinuncia a un diritto e a una responsabilita', rinuncia ad esercitare un legittimo potere, un giusto dovere, a far valore la propria ragione.

Poiche' chi non vota lascia che a fare le leggi siano solo i rappresentanti che lui non sceglierebbe.

Poiche' chi non vota lascia che ad amministrare la cosa pubblica siano solo i rappresentanti che lui non sceglierebbe.

Poiche' chi non vota lascia che ad usare le pubbliche risorse (e sono immense, e se usate a fini buoni potrebbero di molto migliorare la vita di tutti, cosi' come se usate a fini cattivi molto peggiorarla - come usualmente accade) siano solo i rappresentanti che lui non sceglierebbe.

Quindi l'errore peggiore sarebbe non votare.

*

2. Votare per gli assassini? No, grazie

Ma deciso che votare e' necessario, a cosa e' necessario?

E' necessario votare per contrastare, con la forza della democrazia, con la forza della legalita', i poteri criminali, i crimini dei potenti, il potere del crimine.

E' necessario votare contro la guerra, che le persone uccide.

E' necessario votare contro il razzismo, che le persone uccide.

E' necessario votare contro lo sfruttamento onnicida, che le persone uccide.

E' necessario votare contro la devastazione dell'ambiente casa di tutti, devastazione che le persone uccide.

E' necessario votare contro il maschilismo che nega piena dignita' umana a meta' dell'umanita' e le persone uccide.

E' necessario votare contro il regime della corruzione e il potere mafioso che impediscono la civile convivenza, e uccidono le persone.

E' necessario votare per affermare il riconoscimento di tutti i diritti umani a tutti gli esseri umani.

Quindi: votare per gli assassini? No, grazie.

*

3. Dall'orbace all'arlecchinata

Diciamolo in lingua corrente: i partiti che hanno acquistato la loro compartecipazione alla spartizione del bottino frutto del saccheggio delle pubbliche risorse dando il loro consenso all'immane massacro di cui consiste la guerra afgana, questi partiti noi li chiamiamo assassini.

I partiti che hanno acquistato la loro compartecipazione alla spartizione del bottino frutto del saccheggio delle pubbliche risorse dando il loro consenso alla persecuzione nei confronti dei migranti, con i campi di concentramento, le deportazioni che consegnano le vittime in fuga nelle mani degli aguzzini loro, la complicita' con le mafie schiaviste, questi partiti noi li chiamiamo assassini.

Questi partiti, pressoche' l'intero panorama parlamentare, dall'estrema destra neonazista fino alla ex-sinistra arlecchinesca, non devono essere votati.

Poiche' votare per il crimine e' complicita' con il crimine.

Poiche' votare per gli assassini e' complicita' con la disumanita'.

Votare per i partiti della guerra e del razzismo e' la fine della democrazia, la fine della legalita', la fine della dignita'.

Votare per i partiti della guerra e del razzismo e' il trionfo della barbarie.

Non c'e' peggior crimine dell'uccidere esseri umani. E la guerra appunto consiste nell'uccidere esseri umani sulla piu' ampia scala. E il razzismo appunto consiste nel negare la piena umanita' degli esseri umani del razzismo vittime, ed anche quando ancora non li uccide ne prepara l'uccisione.

Non si puo' votare per i partiti della guerra e del razzismo: dalla destra neonazista alla ex-sinistra arlecchinesca.

*

4. Quello che resta

Non resta molto, a sinistra della ex-sinistra.

E quindi chi come noi vorrebbe pur votare, quali liste puo' votare?

Non quelle di chi con linguaggio da caserma inneggia al razzismo e alla brutalita'.

Non quelle di chi non prova vergogna a reiterare ideologie e prassi totalitarie, militariste, disumananti.

Non quelle di chi predica e pratica l'irresponsabilita'.

Cosa resta allora, a sinistra della ex-sinistra, che si possa votare? Non resta molto. Qualcosa v'e'. Ad ogni persona cercare e trovare tra quello che resta a sinistra della ex-sinistra le liste e le candidature in testa di esse che al suo sentire piu' si confacciano e che abbiano dato prova negli scorsi anni di essere contro la guerra e il razzismo.

*

5. Cio' che e' possibile

Votare occorre, se appena e' possibile.

Ma votare e' necessario, quindi deve essere anche possibile.

Per contrastare il golpe berlusconiano e la resa ad esso della ex-sinistra. Per contrastare il superpartito della guerra e del razzismo. Per tenere aperti spazi di democrazia, di legalita', di liberta', di decenza, di speranza di liberazione e misericordia.

Votare per segnalare la tensione a una sinistra nuova, e insieme antica: ecologista, femminista, nonviolenta, antirazzista e antimafia, socialista e libertaria. Essa non ha in queste elezioni politiche sue liste. Ma qualche candidatura almeno in alcune zone d'Italia pur c'e' in testa di lista di liste che si oppongono alla guerra. E' gia' un segno.

Cosi' come argomento' una volta il nostro Leopardi, che affinche' una biblioteca fosse buona non era necessario che ci fossero molti libri, bastava che non ve ne fossero di malvagi; ugualmente in queste elezioni anche se non vi sono liste della nonviolenza, si puo' votare per quelle liste che abbiano in testa di lista persone che abbiano dato prova di essere contro la guerra e contro il razzismo, e comunque - ed e' quel che puo' conta - si puo' votare contro le liste dei partiti che hanno votato per la guerra e per il razzismo; contro i partiti che hanno votato la legge Turco-Napolitano che ha riaperto i campi di concentramento in Italia e la Bossi-Fini che li ha confermati; contro i partiti che hanno votato per la partecipazione militare italiana alla guerra terrorista e stragista in Afghanistan.

Se appena e' possibile, votare occorre.

E deve essere possibile, poiche' e' necessario.

 

13. NON UN VOTO AGLI ASSASSINI

 

Non un voto ai partiti responsabili dell'illegale e criminale partecipazione italiana alla guerra terrorista e stragista in Afghanistan.

Non un voto ai partiti responsabili della persecuzione disumana dei migranti.

Non un voto agli assassini.

*

Votare e' necessario alle elezioni politiche: votare solo per quelle liste e quelle candidature in testa di lista che anche in questi ulimi due anni abbiano dato costantemente prova di una nitida e intransigente opposizione alla guerra e al razzismo.

*

Votare e' necessario per difendere il diritto umano a non essere uccisi, diritto che deve valere anche per chi e' nato o si trova in Afghanistan.

Votare e' necessario per difendere la legalita' costituzionale che stabilisce che l'Italia ripudia la guerra, che stabilisce che chi nel proprio paese non vede riconosciuti i diritti democratici che vigono in Italia ha dritto di essere accolto nel nostro paese.

Votare e' necessario.

*

Ed e' necessario cominciare a costruire per le prossime elezioni le liste elettorali necessarie: le liste della sinistra della nonviolenza. Era di fondamentale importanza che queste liste ci fossero fin d'ora. Dalla loro assenza misuriamo quanto a fondo ha scavato la corruzione, quanto grave sia la diffusa subalternita' e complicita' - che viene pagata con la morte altrui. Cominciare a costruire le liste della sinistra della nonviolenza per le prossime elezioni occorre. Ed in queste di elezioni, frattanto, non un voto al partito della guerra e del razzismo, non un voto ai sostenitori della guerra e del razzismo, non un voto a chi ha governato in questo decennio provocando la morte di infiniti innocenti.

Votare occorre, ma solo per le liste che abbiano in testa di lista persone di cui possiamo verificare che abbiano dato prova da anni di una sincera scelta di pace e di difesa dell'umana dignita', di un sincero impegno "per l'ecologia, il femminismo e la nonviolenza", come recita il titolo di un appello promosso da Michele Boato, Maria G. Di Rienzo e Mao Valpiana.

 

14. IL FORUM SOCIALE CONVOCATO DAI COMPLICI DEGLI STRAGISTI

 

Si riunira' a Roma tra qualche giorno il signor Coordinamento italiano per il forum sociale mondiale eccetera eccetera.

Si riunira' convocato ed ospitato da signori che in questi due anni si sono distinti per il loro sostegno al governo corresponsabile delle stragi in Afghanistan, delle stragi dei migranti, della violazione del diritto internazionale e della legalita' costituzionale, della violazione del primo diritto di ogni essere umano: il diritto a non essere uccisi.

Chissa' che belle discussioni faranno, mentre brindano nei lieti calici col sangue versato dalle vittime della guerra afgana, col sangue versato dalle vittime della persecuzione ai migranti. Ci vorra' forse un poco di zucchero per riuscire a ingurgitarlo.

 

15. AGLI AMICI PROFESSORI CHE SCRIVONO I MENU PER I RISTORANTI DELL'AVVENIRE

 

E' tanto e tale l'affetto che proviamo per gli amici professori che disegnano oggi gli scenari di un astratto e remoto futuro, che vorremmo loro ricordare che se ogni tanto interrompessero le loro soporifere lezioni per fare una pausa, potrebbero ricordarsi di protestare contro la guerra in corso, contro le stragi in corso, contro l'orrore presente che infinite concrete vite umane disquatra e tronca.

Ma certo questo potrebbe irritare i potenti che finanziano i pensamenti e gli istituti loro. E dunque fanno bene a restarsene sulle loro cattedre a pensare e gorgheggiare trasognati le magnifiche sorti e progressive di un'umanita' alla quale il disordine costituito sta purtroppo tagliando la gola oggi.

 

==================================

ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

==================================

Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

Numero 84 del 20 gennaio 2013

 

Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su:

nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe

 

Per non riceverlo piu':

nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe

In alternativa e' possibile andare sulla pagina web

http://web.peacelink.it/mailing_admin.html

quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione).

 

L'informativa ai sensi del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 ("Codice in materia di protezione dei dati personali") relativa alla mailing list che diffonde questo notiziario e' disponibile nella rete telematica alla pagina web:

http://italy.peacelink.org/peacelink/indices/index_2074.html

 

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e': nbawac at tin.it