Archivi. 69



 

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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

Numero 69 del 5 gennaio 2013

 

In questo numero:

1. Alcuni testi del mese di giugno 2009 (parte quinta)

2. La guerra

3. Il razzismo e lo squadrismo

4. Il referendum

5. I ballottaggi

6. Contro tutte le uccisioni

7. Cecita'

8. Il passo dell'oca

9. Ancora un voto contro il golpe berlusconiano

10. La consultazione dei collaborazionisti

11. Osvaldo Ercoli: In nome della ragione, in nome dell'umanita', in nome dell'unica casa comune che abbiamo

12. Antonella Litta: Lettera dell'Isde di Viterbo ai Ministri ed al Cipe

13. Contro la guerra e per i diritti umani di tutti gli esseri umani

14. Il piccolo uomo grande corruttore

15. Scandaloso. Una lettera aperta al presidente della Regione Lazio

 

1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI GIUGNO 2009 (PARTE QUINTA)

 

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di giugno 2009.

 

2. LA GUERRA

 

La guerra e' nemica dell'umanita'.

L'Italia ripudia la guerra: cosi' e' scritto nella legge fondamentale del nostro paese.

Cessi immediatamente l'illegale, criminale partecipazione italiana alla guerra afgana.

La guerra e' nemica dell'umanita'.

 

3. IL RAZZISMO E LO SQUADRISMO

 

Il ritorno delle camicie nere. Il ritorno delle leggi razziali. Il ritorno delle deportazioni. Il ritorno dei campi di concentramento.

O si difendono i diritti umani di tutti gli esseri umani, o non vi sara' sicurezza per nessuno; oggi gli schiavisti e i totalitari perseguitano i migranti, domani perseguiteranno tutti.

Vi e' una sola umanita'.

 

4. IL REFERENDUM

 

Diciamolo senza tanti giri di parole: questo referendum ha come effetto reale di rafforzare la deriva plebiscitaria e totalitaria nel nostro paese: se vincono i si' un solo partito prendera' tutto il potere politico - monopolizzando esecutivo e legislativo in un colpo -; se vincono i no, si conferma la legge elettorale vigente, che e' gia' l'orgia dell'antidemocrazia. Non resta che rifiutarsi di votare, negare la propria complicita' all'eversione dall'alto.

Rifiutando le tre schede referendarie, se ci si presenta alle urne per i ballottaggi; non andando affatto a votare, in tutti gli altri luoghi.

Lo diciamo con amarezza: anche l'astensione dal voto e' per noi una ferita, e sappiamo che verra' presentata dai mass-media compiacenti con la deriva antidemocratica come disaffezione alla partecipazione, come diserzione, rinuncia, delega in bianco ad altri. Ma in questo caso non e' cosi'. A fronte di un voto che e' comunque in entrambi i suoi possibili poli (il si' e il no ai quesiti) un avallo del golpe antidemocratico in corso, ebbene, l'unica posizione corretta, l'unica scelta giusta, e' non partecipare, negando il consenso alla trappola, esercitando il diritto e il dovere del rifiuto.

 

5. I BALLOTTAGGI

 

Ovunque sia possibile, nei ballottaggi per le elezioni amministrative si voti per i candidati e le coalizioni antiberlusconiane, antieversive, antirazziste; si voti per la legalita' e per i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Il golpe berlusconiano, razzista ed anomico, puo' essere contrastato: ma e' essenziale che nelle istituzioni locali vi sia un contrappeso - e un baluardo - rispetto al governo centrale dell'eversione dall'alto e al parlamento asservito dei clientes della coalizione piduista; un contrappeso, e un baluardo, che difenda la legalita' e la democrazia, che favorisca l'interazione tra cittadini e istituzioni, che sia fedele alla civilta' giuridica, all'ordinamento istituzionale dello stato di diritto, ai diritti umani di tutti gli esseri umani ed alla civilta' tout court.

 

6. CONTRO TUTTE LE UCCISIONI

 

La guerra e' sempre assassina.

Essa consiste nell'uccisione massiva di esseri umani.

E sono quindi assassini gli strumenti della guerra: le armi, gli eserciti.

Una e' la scelta da fare: cessare di uccidere.

Ed abolire quindi le guerre, le armi, gli eserciti.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

7. CECITA'

 

Come si fa a non vedere che l'Italia da otto anni sta partecipando a una guerra terrorista e stragista in Afghanistan?

Come si fa ad ignorare l'enormita' di questo crimine?

Come si fa ad occultare questa flagrante e pervasiva violazione della legalita' costituzionale e del diritto internazionale?

Come si fa a non capire che vi e' una sola umanita' e che chi non si oppone alla guerra si fa complice dell'uccisione di esseri umani?

 

8. IL PASSO DELL'OCA

 

La riorganizzazione delle squadracce fasciste: sotto gli occhi di tutti.

Le deportazioni - le deportazioni, deportazioni, si' -: sotto gli occhi di tutti.

I campi di concentramento: sotto gli occhi di tutti.

L'introduzione nel nostro paese del regime dell'apartheid: sotto gli occhi di tutti.

*

Contrastare occorre la politica razzista del governo golpista.

Impedire occorre che il razzismo sia fatto legge dello stato, poiche' dove c'e' il razzismo non vi e' piu' autentica legge ma solo dispiegata barbara ferocia.

Fermare la marcia su Roma.

Difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Scegliere la nonviolenza, occorre.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

9. ANCORA UN VOTO CONTRO L'EVERSIONE BERLUSCONIANA

 

Ovunque si voti per i ballottaggi degli enti locali, si voti contro l'eversione dall'alto berlusconiana. Si voti per la democrazia contro la dittattura, si voti per la legalita' contro il regime della corruzione, si voti per la solidarieta' contro la ferocia, si voti per la civilta' contro la barbarie, si voti per l'umanita' contro il razzismo. Ovunque sia possibile, nelle forme in cui sia possibile.

 

10. LA CONSULTAZIONE DEI COLLABORAZIONISTI

 

Il referendum consolida il regime dell'eversione dall'alto.

Che vincano i si' o che vincano i no, esso e' complice del regime della corruzione e falsifica i termini della questione. Che non sono, come vogliono i promotori, i promotori pentiti, gli avventurieri di tutte le risme e gli abbindolati di tutte le coste, se sia preferibile bipartitismo o bipolarismo.

I termini reali della questione sono: democrazia o dittatura (e sia pur dittatura videocratica).

Noi che siamo antitotalitari siamo contrari tanto all'attuale sistema elettorale calderoliano (un sistema elettorale che il suo stesso ideatore defini' col pittoresco epiteto di "porcata"), quanto al sistema elettorale calderoliano peggiorato in senso ancor piu' monopolistico.

Noi siamo per la democrazia.

A un referendum che e' comunque un avallo al golpe berlusconiano noi ci opponiamo nell'unico modo possibile, nitido e intransigente: con la tecnica nonviolenta del boicottaggio.

Noi non votiamo per decidere se essere schiavi di due o se essere schiavi di uno. Noi non vogliamo essere schiavi. Noi siamo e vogliamo essere cittadini della repubblica italiana.

 

11. OSVALDO ERCOLI: IN NOME DELLA RAGIONE, IN NOME DELL'UMANITA', IN NOME DELL'UNICA CASA COMUNE CHE ABBIAMO

[Osvaldo Ercoli, gia' professore amatissimo da generazioni di allievi, gia' consigliere comunale e provinciale, impegnato nel volontariato, nella difesa dell'ambiente, per la pace e i diritti di tutti, e' per unanime consenso nel viterbese una delle piu' prestigiose autorita' morali. Il suo rigore etico e la sua limpida generosita' a Viterbo sono proverbiali. E' tra gli animatori del comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo. Nel 2007 ha promosso un appello per salvare l'area archeologica, naturalistica e termale del Bulicame dalla devastazione]

 

L'irragionevole intenzione di realizzare nel cuore dell'area archeologica e termale del Bullicame a Viterbo un nuovo mega-aeroporto, minaccia la devastazione irreversibile di uno dei beni piu' preziosi del nostro paese, gia' cantato da Dante Alighieri nel suo capolavoro.

*

Salvare il Bulicame

L'area archeologica e termale del Bulicame a Viterbo e' una ricchezza unica, un bene prezioso, un gioiello della natura, un luogo di suggestiva bellezza, e le sue sorgenti termali sono una risorsa terapeutica, una fonte di benessere, da proteggere e da valorizzare.

Perche' distruggere i nostri beni naturalistici, archeologici, termali, con un mega-aeroporto?

*

Difendere l'agricoltura

Ed intorno all'area archeologica e termale del Bulicame vi e' un'agricoltura pregiata, con aziende fiorenti: la zona e' molto fertile, le produzioni di qualita'. L'agricoltura e' la prima e fondamentale risorsa della nostra terra.

Una terra che va difesa da un falso progresso che cementifica e distrugge beni insostituibili, necessari alla vita.

Perche' devastare il nostro territorio e la nostra agricoltura con un mega-aeroporto?

*

Proteggere la salute delle persone

E sono ormai a ridosso dell'area archeologica e termale del Bulicame anche popolosi quartieri della citta' di Viterbo. Un mega-aeroporto in quell'area provocherebbe un grave inquinamento, un vero avvelenamento, un danno alla salute, alla sicurezza, alla qualita' della vita di migliaia e migliaia di cittadini viterbesi.

Si vuole imporre ai viterbesi di subire le stesse sofferenze della popolazione di Ciampino, che da anni sta lottando per difendere la propria salute, la propria sicurezza e i propri diritti aggrediti dall'insostenibile attivita' aeroportuale di cui e' vittima? Non e' giusto: a Ciampino si deve ridurre drasticamente ed immediatamente il traffico aereo, e a Viterbo non si deve realizzare un'opera cosi' nociva.

Perche' avvelenare le persone con un mega-aeroporto?

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Un'opera illegale

Non solo: la realizzazione di un mega-aeroporto a Viterbo e' in contrasto con le leggi italiane ed europee che tutelano l'ambiente; e' in contrasto con i vincoli di salvaguardia degli strumenti di pianificazione territoriale in vigore; e' in contrasto con fondamentali diritti soggettivi e legittimi interessi dei cittadini protetti dalle leggi vigenti. E' insomma un'opera illegale.

Perche' si dovrebbe realizzare un'opera fuorilegge?

*

Uno scandaloso spreco di soldi pubblici

Ed infine: per realizzare il mega-aeroporto lo stato dovrebbe spendere una montagna di soldi pubblici; soldi peggio che sprecati, usati male per un'opera distruttiva, nociva, illecita.

Perche' si dovrebbero sperperare cosi' tanti soldi pubblici per fare un mega-aeroporto cosi' dannoso?

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Per le generazioni future

E c'e' una questione piu' ampia: il trasporto aereo contribuisce in notevole misura all'effetto serra che sta alterando il clima del pianeta: e' la piu' grave emergenza planetaria che l'umanita' intera deve affrontare.

Occorre ridurre il trasporto aereo per contribuire a ridurre l'effetto serra. E' un dovere che abbiamo nei confronti dell'umanita' e delle generazioni future.

Perche' realizzare un nuovo mega-aeroporto quando al contrario il dovere dell'umanita' e' di ridurre il trasporto aereo?

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Un invito

Ancora una volta invito tutte le persone oneste e ragionevoli a fermarsi a riflettere.

Dobbiamo lasciar distruggere la nostra natura, i nostri monumenti storici, le nostre produzioni agricole di qualita', la nostra salute?

Dobbiamo lasciar fare un'opera illegale e sperperare i soldi di tutti per farci del male?

Dobbiamo lasciare alle generazioni future un mondo ridotto a un immondezzaio, un mondo invivibile?

Io credo che sarebbe un grave errore.

Dobbiamo invece difendere la nostra terra e la nostra vita, i diritti nostri e di tutti.

In nome della ragione, in nome dell'umanita', in nome dell'unica casa comune che abbiamo.

 

12. ANTONELLA LITTA: LETTERA DELL'ISDE DI VITERBO AI MINISTRI ED AL CIPE

[Antonella Litta e' la portavoce del Comitato che si oppone alla realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo; svolge l'attivita' di medico di medicina generale a Nepi (in provincia di Viterbo). E' specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11, pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia). Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi africani. E' stata consigliera comunale. E' partecipe e sostenitrice di programmi di solidarieta' locali ed internazionali. Presidente del Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente]

 

Egregi Ministri,

a nome della sezione di Viterbo dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia), avendo letto sulla stampa locale che il governo (e per esso il Cipe) si appresterebbe a finanziare la realizzazione a Viterbo di un mega-aeroporto nel cuore dell'area archeologica e termale del Bulicame ed a ridosso di popolosi quartieri della citta', con la presente vi segnalo quanto segue:

a) in quell'area insistono beni naturalistici, storico-culturali, terapeutici ed economici preziosi e peculiari: devastarli per costruirvi un mega-aeroporto e' un crimine;

b) la realizzazione dell'illegale mega-aeroporto in quell'area avrebbe come conseguenza anche un danno enorme all'economia viterbese, come evidenziato ad esempio dagli agricoltori della zona che giustamente fortemente si oppongono al mega-aeroporto;

c) la realizzazione dell'illegale mega-aeroporto in quell'area avrebbe altresi' come conseguenza un gravissimo nocumento alla salute, alla sicurezza e alla qualita' della vita della popolazione dell'Alto Lazio e in forma parossistica per le migliaia e migliaia di cittadini che vivono nei popolosi quartieri a ridosso dell'area;

d) la realizzazione dell'illegale mega-aeroporto e' infine non solo del tutto priva di fondamentali requisiti previsti dalle leggi vigenti, ma e' anche palesemente in contrasto con le dirimenti normative europee ed italiane a tutela di ambiente e salute e con i vigenti cogenti vincoli di salvaguardia presenti nell'area.

Per tutto quanto precede con la presente la sezione di Viterbo dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia) richiede un vostro intervento per impedire che il governo dissipi ingenti fondi pubblici per un'opera palesemente dissennata, concretamente irrealizzabile, evidentemente nociva, distruttiva, illegale.

Allego alla presente una recente lettera aperta della nostra associazione che riassume alcuni dei termini della questione con particolar riferimento ai profili sanitari.

Resto a disposizione per ogni opportuno approfondimento ed ogni ulteriore informazione.

In attesa di un cortese cenno di riscontro, distinti saluti,

dottoressa Antonella Litta, per la sezione di Viterbo dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia)

Viterbo, 12 giugno 2009

*

Allegato. Una lettera dell'Associazione medici per l'ambiente (Isde-Italia) ai colleghi medici dell'Alto Lazio del 19 febbraio 2009

Cari colleghi,

vi scriviamo perche' siamo sempre piu' preoccupati che si possa realizzare a Viterbo un mega-aeroporto per voli low cost, infatti se questo progetto dovesse realmente concretizzarsi, ingenti sarebbero i danni ambientali e sanitari.

Il nostro territorio vive una delicata situazione dal punto di vista ambientale: la presenza del piu' grande polo energetico d'Europa (le centrali di Civitavecchia e Montalto di Castro) al quale si andrebbe ad aggiungere, una volta riconvertita a carbone, anche la centrale di Torre Valdaliga Nord con le sue nocive emissioni di gas e polveri; la naturale radioattivita' del sottosuolo dovuta alla presenza del radon; le acque destinate a consumo umano con elevata presenza di sostanze dannose tra cui l'arsenico (classificato come cancerogeno di classe 1 dall'Agenzia Internazionale di Ricerca sul Cancro - Iarc), acque che sono potabili solo in virtu' di deroghe rinnovate di anno in anno; la presenza di discariche abusive di rifiuti tossici; la cementificazione di aree sempre piu' vaste, soprattutto in quei comuni del viterbese piu' prossimi alla capitale.

Dal punto di vista sanitario registriamo, purtroppo, il triste primato di essere la provincia con il piu' alto numero di patologie tumorali nella nostra Regione, e proprio per studiare meglio questo dato preoccupante abbiamo di recente chiesto l'istituzione di un Registro dei tumori in tutte le Asl del Lazio (al momento l'unico Registro operativo e' quello della provincia di Latina).

L'articolo 5 del nostro nuovo codice di deontologia afferma: "I medici debbono considerare l'ambiente nel quale l'uomo vive e lavora come elemento determinante e fondamentale per la salute dei cittadini", come medici siamo dunque investiti di una nuova e maggiore responsabilita' e abbiamo il diritto-dovere d'intervenire con le nostre conoscenze e competenze scientifiche per evitare che si realizzano opere, infrastrutture e attivita' senza che prima sia stato valutato il danno che da queste puo' derivare alla salute delle persone e all'ambiente.

Non possiamo tollerare che si continui a ripetere l'errore di esporre singole persone e intere comunita' a rischi per la salute, salvo poi, a distanza di tempo, e purtroppo solo dopo morti e malati, riconoscere quanto gia' l'evidenza scientifica aveva indicato e dimostrato.

Ci opponiamo dunque alla realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo per ragioni di civilta' e amore per questa terra, ma prima di tutto per ragioni di ordine sanitario: innumerevoli studi scientifici affermano e dimostrano in modo certo che il trasporto aereo e' un rilevante elemento d'inquinamento ambientale e di danno alla salute. Esso provoca inquinamento atmosferico, acustico ed elettromagnetico. Queste forme d'inquinamento danneggiano gravemente e principalmente la salute delle persone che vivono in aree prossime agli aeroporti, come testimoniato anche da una realta' ben nota: quella vissuta dagli abitanti di Ciampino, di Marino e del X Municipio di Roma.

La situazione ambientale e sanitaria che questi cittadini vivono e' talmente grave che immediatamente e drasticamente andrebbero ridotti i voli civili sullo scalo di Ciampino.

Permettere che si realizzi un mega-aeroporto a Viterbo, praticamente a ridosso del suo centro storico, devastando per sempre siti archeologici rilevanti, l'area termale del Bulicame e l'Orto botanico, in assenza della valutazione di impatto ambientale (Via) della valutazione ambientale strategica (Vas) e della valutazione dell'impatto sanitario (Vis), significa  accettare consapevolmente il trasferimento alla citta' di Viterbo, ai suoi cittadini e a quelli della sua provincia, degli stessi danni e delle stesse sofferenze per le quali lo scalo di Ciampino deve essere subito chiuso o almeno ridimensionato.

Non esistono aeroporti ad impatto zero se non nella propaganda mistificatoria, interessata e senza alcuna base scientifica. Il diritto alla salute e a vivere in un ambiente sano non deve essere barattato con nulla, e meno che mai con le false promesse di sviluppo ed occupazione di chi cerca di ricattare ed ottenere il consenso di tanti giovani, facendo leva sul loro legittimo diritto al lavoro.

Vogliamo quindi richiamare le ragioni della nostra preoccupazione e del nostro appello (a conclusione di questa lettera indichiamo altresi' i riferimenti  bibliografici e sitografici  a sostegno di queste ragioni).

Le emissioni dei motori degli aerei

Le emissioni prodotte dai motori degli aerei, alimentati con cherosene (una miscela composta da diversi tipi di idrocarburi) sono simili per composizione a quelle generate dalla combustione di  altri carburanti fossili e contribuiscono fortemente all'effetto serra. Esse generano gas nocivi: Anidride Carbonica (CO2), Monossido di Carbonio (CO), Ossidi di Zolfo (SOx), Ossidi di Azoto (NOx) e Idrocarburi (HC) - come il  benzene noto cancerogeno e polveri (particolato - PM - di diverse dimensioni, anche dell'ordine dei micron e dei nanometri). Il quantitativo maggiore di particolato viene prodotto proprio nelle fasi di decollo ed atterraggio e quindi rilasciato soprattutto nelle aree piu' prossime agli aeroporti. E' ormai ben documentato che il particolato fine ed ultrafine attraversa i sistemi di filtraggio, permane lungamente in sospensione nell'atmosfera, e puo' essere trasportato per decine e centinaia di chilometri.

Queste polveri proprio in virtu' delle loro dimensioni possono penetrare attraverso tutte le barriere e le membrane del nostro organismo e direttamente anche nei nervi cranici. Possono superare la barriera ematocerebrale, la placenta, gli endoteli, le membrane plasmatiche - raggiungendo i nuclei delle cellule e portandovi il proprio carico di metalli pesanti ed altri fattori cancerogeni, interferendo cosi' con i sistemi di riparazione del Dna e con i complessi meccanismi dell'espressione genica. Esistono evidenze sempre piu' consistenti di come numerosi inquinanti introdotti nel corpo umano inducano processi infiammatori cronici che determinano stress cellulare progressivo a carico di tutti gli organi e i tessuti, aprendo la strada a patologie gravi come arteriosclerosi e cancro. L'aspetto che allarma sempre di piu' tantissimi colleghi, epidemiologi e pediatri in tutto il mondo, concerne la possibilita' che il danno genetico coinvolga le cellule germinali materne o paterne (causando la possibile trasmissione alle successive generazioni di lesioni e patologie anche gravi) o direttamente il feto nel momento piu' delicato del suo sviluppo.

Innumerevoli studi scientifici mostrano l'evidente correlazione tra l'esposizione alle polveri sottili ed ultrasottili e l'aumento dei ricoveri ospedalieri, della mortalita', del sistema cardiovascolare, delle malattie respiratorie, delle malattie cronico-degenerative (Alzheimer, Sclerosi Laterale Amiotrofica, Sclerosi Multipla), delle malattie endocrine, delle malattie neoplastiche.

L'inquinamento acustico

Le zone prossime ad un aeroporto sono sottoposte anche all'inquinamento acustico generato dalle fasi di avvicinamento, atterraggio e decollo degli aerei, e dal connesso traffico veicolare.

Il rischio di contrarre gravissime patologie cardiovascolari, insonnia e disturbi delle fasi del sonno, irritabilita', astenia, disturbi del sistema endocrino, del sistema digestivo e dell'udito e' elevatissimo, come ormai noto da moltissimo tempo.

Lo studio internazionale Hypertension and Exposure to Noise near Airports: the Hyena study [Jarup L., 2008] e' stato finanziato dalla Comunita' Europea per studiare la correlazione tra inquinamento acustico prodotto dal traffico aereo, da quello automobilistico e lo sviluppo di ipertensione arteriosa.

Questo studio ha selezionato e studiato 6.000 persone (dai 45 ai 70 anni di eta') che avevano vissuto per almeno 5 anni vicino ad uno dei 6 maggiori aeroporti europei.

In Italia  sono state selezionate 1.000 persone residenti vicino all'aeroporto di Milano Malpensa.

Lo studio ha mostrato una relazione significativa tra l'esposizione, soprattutto notturna, al rumore prodotto da traffico aereo e il rischio di sviluppare ipertensione arteriosa e il conseguente aumento di rischio di infarto del miocardio e ictus. Lo studio infine ha indicato  nella riduzione dell'impatto acustico da traffico automobilistico e da traffico aereo notturno una misura necessaria per la prevenzione delle malattie cardiovascolari.

Ben documentati e ormai noti sono anche i disturbi dell'apprendimento nei bambini che frequentano scuole ubicate in aree sottoposte ad inquinamento acustico.

Nello  studio pubblicato sulla prestigiosa rivista "Lancet" Aircraft and road traffic noise and children's cognition and health: a cross-national study [Stansfeld S., 2005] sono stati analizzati gli effetti del rumore prodotto dal traffico automobilistico e dal traffico aereo sullo sviluppo cognitivo dei bambini. Oltre 2.800 bambini dai 9 ai 10 anni di eta', frequentanti 89 scuole situate nei pressi di 3 importanti aeroporti europei (Schiphol in Olanda, Barajas in Spagna e Heathrow in Inghilterra), sono stati coinvolti nello studio. I ricercatori hanno misurato i livelli di inquinamento acustico e li hanno rapportati ai risultati di una serie di test cognitivi sottoposti ai bambini. Analizzando i dati si e' rilevato che l'esposizione all'inquinamento acustico pregiudica la capacita' di leggere correttamente. L'esposizione al rumore da traffico automobilistico non sembra avere un effetto altrettanto significativo sulla capacita' di leggere, ma e' risultato dannoso nei confronti della memoria. Un'esposizione a livelli elevati di entrambi i tipi di inquinamento acustico e' associata ad una peggiore qualita' della vita per i bambini e ad un netto aumento dello stress. Gli autori dello studio concludono il loro lavoro affermando che le scuole situate nei pressi di aeroporti non sono ambienti salutari ne' adatti all'educazione e alla crescita dei bambini.

Lo studio Cristal (dall'acronimo del centro studi che lo ha realizzato: Centro Regionale Infrastrutture Sistemi Trasporto Aereo del Lazio), conclusosi recentemente, ha evidenziato che  le persone che vivono nei comuni di Ciampino, Marino e del X Municipio di Roma sono sottoposte a livelli d'inquinamento acustico da traffico aereo estremamente preoccupanti in quanto capaci di danneggiarne la salute. Infatti le linee guida dell'Oms sul rumore notturno affermano che sopra i 35 decibel iniziano a manifestarsi effetti biologici che si aggravano tra i 40-55 decibel e diventano molto pericolosi sopra i 55 decibel; questi limiti sono sempre stati abbondantemente superati a Ciampino, come risulta dalle rilevazioni dello studio Cristal.

L'inquinamento elettromagnetico

I sistemi radar delle torri di controllo e quelli a bordo degli aerei insieme alle antenne di radiotrasmissione ed ai sistemi elettromagnetici utilizzati per i controlli di sicurezza  producono inquinamento elettromagnetico, e i lavoratori e i residenti in aree prossime agli aeroporti possono essere esposti ad effetti di sommazione di campi elettromagnetici provenienti da piu' fonti: antenne di telefonia, cavi elettrici ad alta tensione, linee elettriche delle ferrovie etc.

Cari colleghi,

pensiamo che il nostro territorio non ha alcun bisogno di un mega-aeroporto, ma prima di tutto di tutela e cura, proprio come i nostri pazienti.

Se solo si investisse una piccola parte dei pubblici investimenti previsti per il mega-aeroporto per i servizi sociali, per le strutture scolastiche, per  migliorare l'assistenza sanitaria sul territorio, risistemare il sistema idrico degli acquedotti e quello di depurazione delle acque, questo sarebbe gia' un grande e fondamentale sostegno per la tutela dello stato di salute di tutti i nostri pazienti, come altrettanto necessario per questo fine sarebbe il definitivo abbandono del dannosissimo progetto di riconversione a carbone della centrale di Torre Valdaliga Nord a Civitavecchia.

Ogni giorno nel nostro operare tutti noi esercitiamo il dovere della tutela della salute dei nostri pazienti, di coloro che ne hanno bisogno, delle giovani e future generazioni e della salubrita' dell'ambiente, per questo ora chiediamo a tutti voi un impegno comune per risparmiare a Viterbo e ai viterbesi un irreversibile danno sociale, ambientale e sanitario.

Cordialmente,

dottor Gianni Ghirga

dottoressa Antonella Litta

dottor Mauro Mocci

per il coordinamento dell'Alto Lazio dell'Isde - Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia)

Viterbo, 19 febbraio 2009

Post scriptum

Sostengono questo appello tantissimi cittadini di Viterbo e dell'Alto Lazio ed anche scienziati, ambientalisti, parlamentari italiani ed europei, scrittori, cattedratici universitari, intellettuali, saggisti; tra i tanti nomi illustri: i professori Angelo Baracca, Virginio Bettini, Luigi Cancrini, Marcello Cini, Paul Connett, Giorgio Cortellessa, Luca Mercalli, Giuseppe Nascetti, Giorgio Nebbia, Gianni Tamino, Stefano Montanari, Silvia Vegetti Finzi; la vicepresidente del Parlamento Europeo Luisa Morgantini; il magistrato Ferdinando Imposimato. Hanno aderito e sottoscritto il nostro appello anche numerosissimi operatori sociali, religiosi e laici, persone impegnate per i diritti umani, personalita' della vita civile e della riflessione morale, tra cui padre Alex Zanotelli, il cantautore Francesco Guccini e numerose associazioni e movimenti impegnati in difesa della biosfera, dei beni comuni, della pace. Numerose sono le interrogazioni presentate al Parlamento e al Consiglio regionale del Lazio.

Una bibliografia e sitografia per approfondire

a) Alcuni articoli e volumi (...)

b) Alcuni siti (...)

Per ulteriori informazioni e contatti: isde.viterbo at libero.it

 

13. CONTRO LA GUERRA E PER I DIRITTI UMANI DI TUTTI GLI ESSERI UMANI

 

Solo la pace costruisce la pace.

Solo il riconoscimento di tutti i diritti umani a tutti gli esseri umani garantisce i diritti umani di ogni singolo essere umano.

Tu opponiti a tutte le guerre.

Tu opponiti ad ogni violenza.

Vi e' una sola umanita'.

Solo la nonviolenza puo' salvare tutte e tutti.

 

14. IL PICCOLO UOMO GRANDE CORRUTTORE

 

"Utilizzatore finale" e' la formula con cui il suo onnipresente avvocato definisce il rapporto tra il piu' potente padrone d'Italia e giovani donne. Basterebbe questa espressione in un paese civile a segnare l'ignominiosa fine di un capo, di una consorteria, di un sistema fondato sulla corruzione, sulla devastazione, sulla mercificazione, sull'abiezione.

Pare di essere tornati ai piu' crudi romanzi del Settecento, dell'Ottocento: da Defoe a Dostoevskij, da Maupassant a Zola.

Tutto si tiene: il sistema di potere dell'eversione dall'alto e il prossenetismo nelle relazioni piu' intime; il regime della guerra, della mafia, del razzismo, ed i vizi privati da Satyricon e da Vite dei Cesari.

E di tanto orrore la prima radice e la chiave di volta, ancora una volta, e come sempre, e' il maschilismo: come ideologia e come prassi della violenza maschile sulle donne e sul mondo, come sintomo e mascheramento di una sessualita' e di una relazionalita' disturbata e ridotta a violenza che tutto macina, trangugia, defeca.

Siamo di fronte al fascismo. Con una tale e talmente pervasiva forza di inquinamento, di intossicazione, di alienazione, che l'intera societa' travolge e inabissa in un nero pozzo, tra i venefici miasmi di una degenerazione non piu' solo politica, o sociale, o morale, o culturale, ma antropologica.

*

Occorre tornare al primato della dignita' umana.

Occorre tornare al primato delle leggi, della legge uguale per tutti.

Occorre tornare alla legge morale ed al cielo stellato.

Occorre contrastare e sconfiggere l'eversione dall'alto.

Occorre contrastare e sconfiggere il regime della corruzione.

*

E' l'ora della resistenza per la legalita' e la democrazia.

E' l'ora della lotta per la civilta' e la dignita' umana.

E' l'ora della nonviolenza.

 

15. SCANDALOSO. UNA LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO

 

Signor presidente della Regione Lazio,

a me sembra scandaloso.

Scandaloso che la Regione Lazio sia a favore della devastazione dell'area archeologica e termale del Bulicame.

Scandaloso che la Regione Lazio sia a favore dell'aggressione all'agricoltura nell'alto Lazio.

Scandaloso che la Regione Lazio sia a favore della distruzione di preziosi, peculiari ed insostituibili beni ambientali e culturali.

Scandaloso che la Regione Lazio sia a favore dell'avvelenamento dei cittadini di Viterbo.

Scandaloso che la Regione Lazio sia a favore dello sperpero dei soldi di tutti.

Scandaloso che la Regione Lazio sia a favore della violazione della legalita'.

Scandaloso che la Regione Lazio sia a favore dell'effetto serra che sta aggredendo la biosfera.

Perche' la realizzazione di un mega-aeroporto nell'area archeologica e termale del Bulicame a Viterbo proprio tutto cio' significa. Ed e' scandaloso.

Non sarebbe ora che la Regione Lazio cessasse di essere complice di questa operazione speculativa, distruttiva, nociva ed illegale?

Non sarebbe ora che la Regione Lazio tornasse al rispetto dell'ambiente, dei cittadini, del diritto al lavoro, della salute, del bene pubblico, della legalita'?

Distinti saluti,

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo

Viterbo, 17 giugno 2009

 

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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

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Numero 69 del 5 gennaio 2013

 

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