Quattro Osservazioni avverso lo schema di decreto all'esame della Commissione Europea identificato con notification number 2012/0534/I - C50A



 

Al Responsabile per la Direttiva 98/34 della Commissione Europea

 

al Commissario Europeo all'Ambiente

al Commissario Europeo alle Imprese e all'Industria

al Commissario Europeo alla Salute

al Presidente della Commissione Europea

a tutti i Servizi e le Direzioni Generali della Commissione Europea competenti in materia

 

e per opportuna conoscenza:

al Ministro dell'Ambiente

al Ministro della Salute

al Ministro dell'Economia

al Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali

al Ministro dello Sviluppo economico

al Ministro per la Coesione territoriale

al Ministro per gli Affari europei

al Presidente del Consiglio dei Ministri

 

Oggetto: Quattro Osservazioni avverso lo schema di decreto all'esame della Commissione Europea identificato con notification number 2012/0534/I - C50A

 

Egregi e gentilissimi signori,

 

lo schema di decreto in oggetto deve essere rigettato a) per flagrante violazione delle leggi italiane e delle direttive europee; b) per insanabile contrasto con inderogabili impegni italiani ed europei; c) per palese violazione di norme a tutela dei diritti di cittadini, produttori ed operatori economici, consumatori, e della stessa pubblica amministrazione; d) perche' gia' respinto dall'organo parlamentare italiano che lo ha esaminato.

 

I. Lo schema di decreto in oggetto e' in conflitto e viola lo stesso D. Lgs. 31/2001 di cui scandalosamente pretenderebbe di presentarsi come emendamento laddove ne e' flagrante stravolgimento ed effettuale sabotaggio, dappoiche' il detto schema di decreto se approvato consentirebbe di erogare come potabile acqua contaminata da sostanze tossiche e cancerogene, cosa che e' opposta alla ratio e alla lettera del D. Lgs. summenzionato. Ergo, lo schema di decreto de quo viola altresi' la Direttiva dell'Unione Europea 98/83/CE della quale il D. Lgs. 31/2001 costituisce il recepimento e l'attuazione nell'ordinamento italiano.

 

II. Lo schema di decreto in oggetto e' in conflitto e viola, pregiudica e sabota gli Obiettivi europei di qualita' delle acque per il 2015. Ergo, lo schema di decreto de quo viola gli atti dell'Unione Europea ad essi Obiettivi coerenti e finalizzati.

 

III. Lo schema di decreto in oggetto e' in conflitto e viola le guarentigie europee ed italiane in materia di regolazione della concorrenza e di tutela dei diritti dei produttori agricoli, delle imprese alimentari e di ristorazione e dei consumatori dei loro prodotti e servizi. Ergo, lo schema di decreto de quo viola diritti soggettivi e legittimi interessi protetti dalle legislazioni italiana ed europea, e viola altresi' norme, regolamenti ed accordi inerenti.

 

IV. Infine, lo schema di decreto in oggetto e' in conflitto e viola un fondamento stesso del diritto pubblicistico ed amministrativo, ed un vero e proprio cardine della formazione delle disposizioni legislative ed amministrative: tale schema di decreto infatti e' ormai inammissibile in quanto su di esso nel frattempo si e' pronunciato un organo del Parlamento italiano, la XII Commissione Permanente "Affari sociali" della Camera dei Deputati, che nella seduta del 13 dicembre 2012 con voto unanime ha impegnato il Governo "a revocare lo schema di decreto interministeriale citato, tenendo conto che esso si configura in conflitto con la normativa italiana e in contrasto con l'evidenza scientifica e la deontologia medica, ecologica e bioetica, oltre che con l'ortoprassi amministrativa e gestionale". Ergo, lo schema di decreto de quo non ha piu' i presupposti per sussistere, essendo stato de jure e de facto rigettato ed invalidato da un pronunciamento parlamentare che ne ha peraltro esplicitamente rilevato la palese illiceita' ed inammissibilita'.

 

Per quanto nel presente documento di Osservazioni non esplicitamente rammemorato, e che tuttavia coopera al giudizio di illegittimita' ed inammissibilita' dello schema di decreto in oggetto in quanto - come riassuntivamente esposto dal Servizio di consulenza giuridica ed amministrativa dell'Associazione italiana medici per l'ambiente nella sua "Nota di replica all'intervento del rappresentante del Ministero della Salute" - esso e' "palesemente contrario alla legge, contrario all'evidenza scientifica, contrario al principio di precauzione, viziato da molteplici carenze ed errori formali, procedurali e sostanziali, e soprattutto e decisivamente essendo di grave nocumento sia ed innanzitutto e dirimentemente per la popolazione in generale, sia anche particolarmente per i produttori agricoli e le imprese alimentari e di ristorazione e per i consumatori dei loro prodotti e servizi, sia infine per il servizio sanitario nazionale (che dovrebbe successivamente farsi carico della cura delle malattie provocate dalla contaminazione delle acque potabili che il decreto consentirebbe)", si rinvia alla documentazione contenuta in particolare nei seguenti documenti, tutti gia' nella disponibilita' dei destinatari del presente documento: 1. Risoluzione deliberata all'unanimita' dalla XII Commissione Permanente "Affari sociali" della Camera dei Deputati nella seduta del 13 dicembre 2012 per la revoca dello schema di decreto interministeriale; 2. Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia): Osservazioni in opposizione allo schema di decreto interministeriale (20 novembre 2012); 3. Forum italiano dei movimenti per l'acqua: Nessuna tolleranza a sostanze tossiche nell'acqua potabile (dicembre 2012); 4. Centro di ricerca per la pace e i diritti umani: Dieci Osservazioni per il rigetto dello schema di decreto interministeriale avvelenatore (11 dicembre 2012); 5. Centro di ricerca per la pace e i diritti umani: Al Responsabile per la Direttiva 98/34 della Commissione Europea. Comunicazione urgente e diffida (14 dicembre 2012); 6. Associazione "Respirare": Osservazioni per il rigetto dello schema di decreto che consentirebbe la presenza nell'acqua potabile di microcistine cancerogene (16 dicembre 2012); 7. Comitato di Viterbo in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti: Sette Osservazioni allo schema di decreto interministeriale notification number 2012/0534/I - C50A (17 dicembre 2012); 8. Interrogazione del parlamentare europeo Niccolo' Rinaldi; 9. Interrogazione del parlamentare europeo Sergio Cofferati; 10. Interrogazione dei senatori Francesco Ferrante e Roberto Della Seta; 11. Lettera alla Commissione Europea dei senatori Francesco Ferrante e Roberto Della Seta; 12. Interrogazione dei deputati Maria Antonietta Farina Coscioni, Maurizio Turco, Matteo Beltrandi, Rita Bernardini, Matteo Mecacci ed Elisabetta Zamparutti; 13. Interrogazione del deputato Antonio Borghesi; 14. Interrogazione del deputato Antonio Palagiano; 15. Proposta di risoluzione dei deputati Gino Bucchino e Anna Margherita Miotto; 16. Proposta di risoluzione dei deputati Maria Antonietta Farina Coscioni, Maurizio Turco, Matteo Beltrandi, Rita Bernardini, Matteo Mecacci ed Elisabetta Zamparutti; 17. Nota di replica del Servizio di consulenza giuridica ed amministrativa dell'Associazione italiana medici per l'ambiente all'intervento del rappresentante del Ministero della Salute nella seduta del 12 dicembre 2012.

 

Con riserva di ogni ulteriore iniziativa legale in tutti i fori competenti, la presente vale altresi' come diffida.

 

Distintamente,

 

"La nonviolenza e' in cammino", notiziario telematico quotidiano del Centro di ricerca per la pace e i diritti umani

 

Viterbo, 18 dicembre 2012

 

Mittente: "La nonviolenza e' in cammino", notiziario telematico quotidiano del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo. Direttore: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/