Telegrammi. 1116



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1116 del 7 dicembre 2012

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Il Forum italiano dei movimenti per l'acqua: Nessuna tolleranza a sostanze tossiche nell'acqua potabile

2. Un'interrogazione parlamentare dei senatori Ferrante e Della Seta

3. Anche il professor Ettore Zerbino aderisce all'appello dei medici per l'ambiente

4. La "Carta" del Movimento Nonviolento

5. Per saperne di piu'

 

1. INIZIATIVE. IL FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER L'ACQUA: NESSUNA TOLLERANZA A SOSTANZE TOSSICHE NELL'ACQUA POTABILE

[Riceviamo e diffondiamo]

 

Il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua si unisce all'appello affinche' la Commissione Europea rigetti lo schema di Decreto Interministeriale che, se approvato, consentirebbe l'erogazione di acqua potabile contenente sostanze tossiche e cancerogene.

Di seguito il comunicato stampa del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua (allegato primo) e le Osservazioni inviate dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua alla Commissione Europea in opposizione allo schema di decreto interministeriale (allegato secondo).

L'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde ringrazia il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua ed invita ancora una volta cittadini, associazioni, movimenti ed istituzioni ad unirsi all'iniziativa affinche' lo schema di decreto interministeriale sia rigettato dalla Commissione Europea ovvero ritirato dagli stessi Ministri italiani.

Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) di Viterbo

Viterbo, 6 dicembre 2012

Per comunicazioni: tel. 3383810091, 0761559413, fax: 0761559126, e-mail: isde.viterbo at gmail.com

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Allegato primo: comunicato stampa del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua

Qualita' acqua: ritirare quel pericoloso decreto

La Comunita' Europea tuteli la salute dei cittadini: nessuna tolleranza a sostanze tossiche nell'acqua potabile

Il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua si unisce all'appello lanciato dall'Associazione Italiana Medici per l'Ambiente (Isde) affinche' la Commissione Europea rigetti lo schema di Decreto Interministeriale (2012/0534/I - C50A) che, se approvato, consentirebbe l'erogazione di acqua potabile contenente sostanze tossiche e cancerogene come cianobatteri e relative microcistine, modificando il Decreto 31/2001.

Essendo impegnati da anni per il diritto all'acqua pubblica e di qualita', riteniamo assolutamente irresponsabile intervenire sulla normativa attuale modificandola in modo peggiorativo, inserendo una presunta "soglia di sicurezza" per una sostanza che, essendo cancerogena, non deve in nessun modo essere presente nell'acqua potabile, nel rispetto dell'art. 4 dello stesso Decreto 31/2001. Nessun vuoto normativo dunque a giustificazione di questo intervento, che deve essere immediatamente ritirato anche per non creare un pericoloso precedente riguardo l'inserimento di sostanze tossiche tra i parametri di potabilita'.

Per questo il Forum sottoscrive le osservazioni di opposizione al Decreto presentate dall'Isde al responsabile per la Direttiva 98/34, e sollecita le Istituzioni competenti ad attivarsi da subito per la revoca del provvedimento.

Roma, 5 dicembre 2012

Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua

Via di S. Ambrogio n. 4 - 00186 Roma

Tel. 066832638; Fax: 0668136225

e-mail: segreteria at acquabenecomune.org

Sito web: www.acquabenecomune.org

*

Allegato secondo: Osservazioni inviate dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua alla Commissione Europea in opposizione allo schema di decreto interministeriale

Al Responsabile per la Direttiva 98/34 della Commissione Europea

e per opportuna conoscenza:

al Commissario Europeo all'Ambiente

al Commissario Europeo alla Salute

al Presidente della Commissione Europea

al Ministro dell'Ambiente

al Ministro della Salute

al Presidente del Consiglio dei Ministri

ai Presidenti delle Commissioni "Igiene e sanita'" e "Territorio, ambiente, beni ambientali" del Senato della Repubblica

ai Presidenti delle Commissioni "Ambiente, territorio e lavori pubblici" e "Affari sociali" della Camera dei Deputati

al Presidente della Commissione "Ambiente, sanita' pubblica e sicurezza alimentare" del Parlamento Europeo

Oggetto: Osservazioni in opposizione allo schema di decreto interministeriale che propone l'introduzione di alcune modifiche al Decreto Legislativo 31/2001 relativamente ai requisiti di potabilita' (notification number 2012/0534/I - C50A, title "Schema di decreto interministeriale per l'introduzione, nell'allegato I, parte B, del decreto legislativo 2 febbraio 2001 n. 31, del parametro "Microcistina-LR" e relativo valore di parametro"); affinche' esso sia rigettato sia per palese illegittimita' in quanto in flagrante conflitto con la vigente normativa europea ed italiana, sia per palese inammissibilita' in quanto in flagrante contrasto con le evidenze scientifiche e le inequivocabili indicazioni dello Iarc, dell'Oms e dell'Usepa, e in altrettanto flagrante violazione del principio di precauzione.

1. Premessa

Il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua si unisce all'appello lanciato dall'Associazione Italiana Medici per l'Ambiente (Isde) affinche' la Commissione Europea rigetti lo schema di Decreto Interministeriale (2012/0534/I - C50A) che, se approvato, consentirebbe l'erogazione di acqua potabile contenente sostanze tossiche e cancerogene come cianobatteri e relative microcistine, modificando il Decreto 31/2001.

Essendo impegnati da anni per il diritto all'acqua pubblica e di qualita', riteniamo assolutamente irresponsabile intervenire sulla normativa attuale modificandola in modo peggiorativo, inserendo una presunta "soglia di sicurezza" per una sostanza che, essendo cancerogena, non deve in nessun modo essere presente nell'acqua potabile, nel rispetto dell'art. 4 dello stesso Decreto 31/2001. Nessun vuoto normativo dunque a giustificazione di questo intervento, che deve essere immediatamente ritirato anche per non creare un pericoloso precedente riguardo l'inserimento di sostanze tossiche tra i parametri di potabilita'.

Per questo il Forum sottoscrive le osservazioni di opposizione al Decreto presentate dall'Isde al responsabile per la Direttiva 98/34 di seguito esposte.

2. Osservazioni

A dimostrazione di quanto esposto in premessa sara' sufficiente rilevare sinteticamente che, sotto parvenza e col pretesto di colmare un presunto (e non reale) vuoto normativo, di fatto lo schema di decreto interministeriale pretende di legittimare l'erogazione per consumo umano di acqua inquinata da agenti gravemente patogeni, cosi' perpetrando un grave nocumento e violando le norme italiane ed europee attualmente vigenti a tutela della salute, in primis violando proprio lo stesso decreto legislativo 31/2001: non si tratta infatti di un emendamento integrativo, ma di un vero e proprio capovolgimento della ratio della legge, e di una flagrante violazione della norma.

2.1. Illiceita', illegittimita' ed incostituzionalita' del decreto proposto

2.1.1. l'approvazione del decreto renderebbe de facto lecita l'erogazione di acque destinate a consumo umano anche in presenza di contaminazione da cianobatteri e loro microcistine; e' evidente che la legislazione vigente proibisce tale erogazione: ne consegue che lo schema di decreto interministeriale ipso facto si configura contra legem, e va quindi rigettato in quanto lungi dall'emendare il Decreto legislativo 31/2001 inequivocabilmente lo viola nei suoi stessi fondamenti;

2.1.2. va osservato inoltre che lo schema di decreto de quo, consentendo de facto l'erogazione per consumo umano di acqua contaminata da cianobatteri e relative microcistine viola altresi' l'articolo 32 della Costituzione della Repubblica Italiana che "tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettivita'", e si configura pertanto non solo come illecito ed illegittimo, ma altresi' come incostituzionale in quanto in irrimediabile conflitto con quanto disposto dalla Costituzione italiana.

2.1.3. Ne' occorre aggiungere come molte altre leggi e molti altri regolamenti, sia italiani che europei, siano inequivocabili violati dall'atto proposto. Al riguardo, qualora fosse richiesto, ci e' agevole fornire documentazione legislativa e giurisprudenziale ad abundantiam.

2.1.4. Riassumendo: ne discende che per le ragioni giuridiche esposte lo schema di decreto interministeriale de quo vada rigettato in quanto in palese contrasto con la vigente normativa italiana ed europea.

2.2. Inammissibilita' sotto il profilo scientifico e deontologico

2.2.1. Come abbiamo gia' evidenziato nella nostra comunicazione dello scorso mese, e' acclarata senza possibilita' di equivoco la gravita' del problema dell'eutrofizzazione e il pericolo per la salute umana determinato della presenza di cianobatteri e microcistine in corpi idrici utilizzati per l'erogazione di acque potabili; e' inoltre acclarata la grande, e in parte ancora sconosciuta, potenzialita' tossica dei cianobatteri; e vi e' chiara nozione della potenziale pericolosita' della loro mutevole ed imprevedibile risposta a diverse condizioni climatiche ed ambientali; delle azioni tossiche, epigenetiche, genotossiche ed oncogene di tanti e vari tipi di microcistine da essi prodotte; delle documentate e croniche difficolta' in Italia di una potabilizzazione efficace, sicura e costante delle acque che presentano queste criticita'; della mancanza di un reale e diffuso sistema di sorveglianza, allarme e gestione di questi fenomeni su tutto il territorio nazionale italiano; ed infine e soprattutto del documentato e concreto rischio per la salute umana e quindi della necessita' di tutelare e preservare le caratteristiche di qualita' delle acque come disposto dalla Direttiva 98/83: ne consegue che lo schema di decreto interministeriale citato si configura altresi' come atto in contrasto con l'evidenza scientifica e la deontologia medica, ecologica e bioetica, oltre che con l'ortoprassi amministrativa e gestionale.

2.2.2. E' sufficiente inoltre considerare quali siano in materia le indicazioni di tutte le agenzie internazionali, europee ed italiane di protezione dell'ambiente, della salute e dei diritti umani, per evincerne come lo schema di decreto interministeriale citato nel suo esito effettuale si ponga in contrasto con tutte le indicazioni formulate dalle piu' autorevoli fonti scientifiche, oltre che legislative ed amministrative. Valga ad esempio il caso (gia' citato nella nostra comunicazione dello scorso mese) del gravissimo degrado e inquinamento del lago di Vico, affetto ormai da lungo tempo da un gravissimo processo di eutrofizzazione e da sempre piu' frequenti e massicce fioriture del cianobatterio Plankthotrix rubescens, detto anche alga rossa, capace di produrre una microcistina cancerogena, non termolabile e tossica per gli esseri umani, per la flora e la fauna lacustre, classificata dalla Iarc (Agenzia internazionale di ricerca sul cancro) come cancerogeno di classe 2 b.

2.2.3. Ne' vi e' bisogno di aggiungere come lo schema di decreto interministeriale violi scandalosamente il principio di precauzione, principio che in tale ambito deve essere inteso in guisa di kantiano imperativo categorico, come dimostrano peraltro un vastissimo e crescente numero di pronunciamenti giurisprudenziali e la costante evoluzione legislativa italiana, europea ed internazionale degli ultimi decenni.

2.2.4. Nella Relazione tecnica (allegato secondo), che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto, si presentano esaurientemente gli inconfutabili dati, le evidenze scientifiche e la vastissima bibliografia a sostegno delle Osservazioni qui sinteticamente riassunte.

2.2.5. Riassumendo: ne discende che per le ragioni scientifiche esposte (particolarmente nella dettagliata Relazione tecnica allegata) lo schema di decreto interministeriale de quo vada rigettato in quanto inammissibile.

2.3. Questioni di metodo

Ulteriori Osservazioni sono formulabili altresi' in ordine al metodo con cui l'atto e' stato predisposto ed avviato nel suo iter procedimentale; ed in tale ambito si evidenzia che:

2.3.1. le proposte di emendazione a leggi nazionali possono riguardare l'adozione di termini piu' stringenti, in ossequio al principio europeo di prevenzione, non termini piu' laschi; questo schema di decreto ammette invece ed effettualmente favoreggia la presenza di una classe di tossici ora non prevista ne' tollerata dalla legge europea e italiana;

2.3.2. il testo della proposta sembra essere stato indirizzato per verifica alla sola Commissione Imprese e Industrie dell'Unione Europea (nel cui sito internet compare con la relativa scheda) mentre riguarda una classe di sostanze tossiche di diretto impatto ed interesse primario sanitario e non industriale, in quanto riguardante la totalita' della popolazione nazionale utente di un servizio fondamentale per la qualita' della vita, come la fornitura di acqua potabile;

2.3.3. l'iter seguito si e' quindi fin qui caratterizzato per aver effettualmente sostanzialmente eluso fin dall'origine indispensabili ed adeguati criteri, controlli e procedure;

2.3.4. dal testo stesso della scheda di presentazione presente nel sito della Commissione Imprese e Industrie dell'Unione Europea peraltro si evince come l'atto sia presentato in modo a dir poco carente ed elusivo e pertanto come esso sia irricevibile per ragioni tanto di merito quanto di metodo, tanto sostanziali quanto formali:

2.3.4.1. ad esempio vi si legge che "esso non e' una misura sanitaria o fitosanitaria", mentre e' di assoluta evidenza che se approvato esso avrebbe una notevole ed assai negativa rilevanza sanitaria;

2.3.4.2. analoga sottolineatura merita l'esplicita ammissione che "L'analisi di impatto non e' disponibile al momento della notifica", e basterebbe questo solo dato a motivare il rigetto dello schema di decreto;

2.3.5. last, but not least il decreto, nel suo esito che effettualmente consente e favoreggia l'erogazione per consumo umano di acqua contaminata, si pone in aperto contrasto con la necessita' di contrastare ogni forma di inquinamento e degrado delle acque anche in considerazione degli obiettivi europei in tema di qualita' delle acque previsti per l'anno 2015.

2.3.6. Riassumendo: ne discende che non solo per le ragioni giuridiche e scientifiche esposte, ma anche per ragioni di metodo, procedimentali, deontologiche, di congruita' e coerenza, lo schema di decreto interministeriale de quo vada rigettato.

3. Conclusioni

Sic stantibus rebus, alla luce delle Osservazioni che precedono si evince pertanto come lo schema di decreto interministeriale citato debba essere rigettato sia per palese illegittimita' in quanto in flagrante conflitto con la vigente normativa europea ed italiana, sia per palese inammissibilita' in quanto in flagrante contrasto con le evidenze scientifiche e in altrettanto flagrante violazione del principio di precauzione.

4. Ad integrazione delle presenti osservazioni

4.1. Si allegano i seguenti documenti:

4.1.1. Allegato primo: nostra lettera del 29 ottobre 2012 al Responsabile per la Direttiva 98/34 avente ad oggetto: Opposizione all'introduzione, nell'allegato I, parte B, del Decreto Legislativo 2 febbraio 2001 n. 31, del parametro "Microcistina-LR" e relativo valore di parametro.

4.1.2. Allegato secondo: Technical relation.

4.2. Ulteriore vasta documentazione con specifico riferimento e' nella nostra disponibilita' e possiamo mettere a disposizione dei soggetti istituzionali qualora se ne desse la necessita'.

5. Riserva di ulteriori azioni

L'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) si riserva ogni ulteriore azione in tutte le sedi politiche ed amministrative, civili e penali, italiane, europee ed internazionali.

6. Diffida

La presente vale anche come diffida nei confronti sia dei responsabili del procedimento amministrativo in sede italiana ed europea, sia delle figure apicali delle strutture, organizzazioni ed istituzioni coinvolte nella predisposizione, promozione e favoreggiamento dello schema di decreto, sia dei decisori burocratici e politici che intendessero procedere comunque nella commissione di quella che si configura come una flagrante violazione di legge.

Gentili signori,

il presenta atto e' stato redatto nella formulazione piu' semplice ed agevolmente comprensibile, e secondo i canoni consueti degli atti di Opposizione; qualora fosse prevista dal soggetto ricevente l'adozione di una modulistica peculiare ovvero standardizzata (fin qui peraltro non messaci a disposizione) siamo ovviamente disponibili a riformularlo nelle ulteriori specifiche modalita' previste, ma fin d'ora le presenti Osservazioni hanno piena validita' ed efficacia, e costituiscono atto che implica la piena responsabilizzazione di ogni pubblico ufficiale che, ricevendole, nell'ambito delle sue competenze debba tener conto del contributo di conoscenza che esse recano in relazione ai suoi compiti.

In attesa di un sollecito riscontro, e restando a disposizione per ogni ulteriore informazione, chiarimento, approfondimento e documentazione, vogliate gradire distinti saluti ed auguri di buon lavoro.

Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua

Via di S. Ambrogio n. 4 - 00186 Roma

Tel. 066832638; Fax: 0668136225

e-mail: segreteria at acquabenecomune.org

Sito web: www.acquabenecomune.org

 

2. INIZIATIVE. UN'INTERROGAZIONE PARLAMENTARE DEI SENATORI FERRANTE E DELLA SETA

[Riceviamo e diffondiamo]

 

I senatori Francesco Ferrante e Roberto Della Seta hanno presentato una interrogazione a risposta orale in Commissione ambiente e sanita' ai Ministri dell'Ambiente e della Salute in merito all'appello contro lo schema di decreto interministeriale che se approvato consentirebbe di erogare come potabile acqua contaminata da sostanze tossiche e cancerogene.

Ringraziamo i senatori Francesco Ferrante e Roberto Della Seta ed alleghiamo il testo dell'interrogazione parlamentare.

Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) di Viterbo

Viterbo, 6 dicembre 2012

Per comunicazioni: dottoressa Antonella Litta, tel. 3383810091, 0761559413, fax: 0761559126, e-mail: isde.viterbo at gmail.com

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Interrogazione a risposta orale in Commissione XIII

Ai Ministri dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e della Salute

Per sapere, premesso che:

- e' stato inviato all'attenzione della Commissione Europea uno schema di decreto interministeriale che propone l'introduzione di alcune modifiche al Decreto Legislativo 31/2001 relativamente ai requisiti di potabilita' (notification number 2012/0534/I - C50A, title "Schema di decreto interministeriale per l'introduzione, nell'allegato I, parte B, del decreto legislativo 2 febbraio 2001 n. 31, del parametro Microcistina-LR e relativo valore di parametro");

- tale schema di decreto introduce de facto l'ammissibilita' della presenza di contaminazione da cianobatteri e loro microcistine nelle acque destinate a consumo umano, laddove invece pare opportuno che la presenza di tale agente inquinante non debba essere ammessa in nessun caso nell'acqua potabile;

- sembrerebbe quindi evidente che se il suddetto schema di decreto corrispondesse a quanto riportato da organi di stampa,  sarebbe palesemente illegittimo e andrebbe immediatamente revocato;

- a tal proposito si evidenzia che il Decreto legislativo 31/2001, che ha recepito la Direttiva europea 98/83 per quanto riguarda la potabilita' delle acque destinate a consumo umano, non puo' e non dovrebbe essere modificato con l'introduzione di nuovi valori di parametro per sostanze cancerogene per le quali come noto non esistono soglie di sicurezza, in quanto verrebbe meno la capacita' di tutela della salute pubblica a cui sia la Direttiva che il Decreto legislativo in questione sono demandati;

- la complessita' biologica e la grande, e in parte ancora sconosciuta, potenzialita' tossica dei cianobatteri; la loro mutevole ed imprevedibile risposta a diverse condizioni climatiche ed ambientali; le azioni tossiche, epigenetiche, genotossiche ed oncogene di tanti e vari tipi di microcistine da essi prodotte;

- le attivita' tossiche e/o cancerogene di svariati elementi contaminanti ed inquinanti le acque, tra cui le microcistine, che possono esplicarsi con molteplici e ancora sconosciuti meccanismi di interazione ed amplificazione indicati come "effetto cocktail", diversi da quello della sola e semplice somma delle loro singole azioni;

- le documentate e croniche difficolta' in Italia di una potabilizzazione efficace, sicura e costante delle acque che presentano queste criticita'; la mancanza di un reale e diffuso sistema di sorveglianza, allarme e gestione di questi fenomeni su tutto il territorio nazionale italiano; il documentato e concreto rischio per la salute umana e di conseguenza la necessita' di rispettare pienamente il Principio di Precauzione;

- si sottolinea che l'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) ha inviato al responsabile del procedimento presso la Commissione Europea (Responsabile per la Direttiva 98/34/CE) un documento recante una serie di Osservazioni volte appunto a chiedere il rigetto dello schema di decreto interministeriale; Osservazioni che qui si allegano e che costituiscono parte integrante e sostanziale della presente interpellanza urgente;

alla luce di quanto sopra esposto si chiede ai Ministri dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e della Salute di conoscere:

se non intendano urgentemente attivarsi affinche' lo schema di decreto interministeriale sopra descritto sia immediatamente rivisto alla luce delle osservazioni in premessa.

I senatori Francesco Ferrante e Roberto Della Seta

 

3. INIZIATIVE. ANCHE IL PROFESSOR ETTORE ZERBINO ADERISCE ALL'APPELLO DEI MEDICI PER L'AMBIENTE

 

Il professor Ettore Zerbino, prestigiosa figura dell'impegno scientifico e dell'impegno per i diritti umani, ha aderito all'appello promosso dall'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) affinche' sia rigettato - ovvero revocato - uno schema di decreto interministeriale attualmente all'esame della Commissione Europea, schema di decreto che se approvato consentirebbe di fatto di erogare come potabile acqua contaminata da sostanze tossiche e cancerogene.

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Breve notizia sul professor Ettore Zerbino

Ettore Zerbino, medico psichiatra, psicoanalista, docente universitario, gia' coordinatore del gruppo medici della sezione italiana di Amnesty International, ha fondato nel 1999 l'associazione "Medici contro la tortura" ed e' da sempre impegnato in molte iniziative per la pace e i diritti umani e dei popoli. Ha pubblicato vari rilevanti saggi.

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Per saperne di piu' sull'iniziativa dell'Associazione italiana medici per l'ambiente

Per contattare l'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) e richiedere copia delle Osservazioni da essa presentate alla Commissione Europea in opposizione allo schema di decreto interministeriale avvelenatore - ed una esauriente documentazione scientifica in materia -: tel. 3383810091, 0761559413, fax: 0761559126, e-mail: isde.viterbo at gmail.com

 

4. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

5. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1116 del 7 dicembre 2012

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