Telegrammi. 1106
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- Date: Mon, 26 Nov 2012 23:34:54 +0100 (CET)
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 1106 del 27 novembre 2012
Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com
Sommario di questo numero:
1. Alcuni testi del mese di maggio 2009 (parte seconda)
2. Opporsi al razzismo
3. Come il ministro dei trasporti s'ingegni per finir presto sul banco degli imputati
4. Infine
5. Una lettera all'assessore al lavoro della Regione Lazio
6. Associazione "Respirare": Lettera aperta al Ministro dei Trasporti
7. Opporsi al colpo di stato razzista
8. Non piu' candida ma purpurea la veste di quei candidati
9. Il governo hitleriano. E tu contrastalo
10. Emuli
11. Ora
12. L'ignaro
13. La guerra e il razzismo
14. Qui e adesso
15. E la guerra continua
16. Quando
17. Un ringraziamento a Dacia Maraini e a Leoluca Orlando
18. L'autogoal del presidente della Provincia
19. Il sindaco bombastico
20. La "Carta" del Movimento Nonviolento
21. Per saperne di piu'
1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI MAGGIO 2009 (PARTE SECONDA)
Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di maggio 2009.
2. OPPORSI AL RAZZISMO
Un governo al servizio di un'organizzazione razzista sta cercando di imporre provvedimenti di legge illegali e immorali, criminali, neonazisti.
E' diritto e dovere di tutti i cittadini, di tutta la societa' civile, di tutte le istituzioni democratiche, opporsi al tentativo di eversione dall'alto che vorrebbe rovesciare le liberta' repubblicane per imporre nel nostro paese un regime razzista e assassino.
E' diritto e dovere di ogni persona di retto sentire difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani, difendere la legalita' costituzionale, difendere la democrazia e la civilta', difendere la repubblica italiana dall'aggressione razzista.
Il momento in cui occorre contrastare il razzismo e difendere il diritto e l'umanita' e' ora.
3. COME IL MINISTRO DEI TRASPORTI S'INGEGNI PER FINIR PRESTO SUL BANCO DEGLI IMPUTATI
La notizia diffusa oggi dalla stampa che il Ministro dei Trasporti si accingerebbe a proporre al Cipe di finanziare un illegale mega-aeroporto a Viterbo sarebbe solo comica se non fosse anche tragica.
E' tragico che un ministro proponga di sperperare un fiume di denaro pubblico per un'opera di cui non esiste neppure un vero e proprio progetto in un luogo in cui per legge quell'opera non puo' essere realizzata ne' oggi ne' mai.
Infatti il luogo e' nel cuore dell'area termale del Bulicame, in cui si trovano preziosi beni archeologici, naturalistici, terapeutici ed agricoli; ed a ridosso di popolosi quartieri della citta' la cui popolazione dal mega-aeroporto verrebbe gravemente avvelenata.
Se il ministro andra' avanti in questo criminale delirio, in questo delirante crimine, lui ed i suoi complici dovranno presto risponderne dinanzi alle competenti magistrature.
4. INFINE
Infine la vicenda dell'insensato ed illegale mega-aeroporto di Viterbo, e del disastro ambientale e sanitario che provocherebbe la sua realizzazione, e' comparsa anche sul "Corriere della sera", nell'autorevole pagina dei commenti, per merito di Dacia Maraini, la prestigiosa scrittrice che - come tante altre personalita' della cultura, della scienza, dell'impegno sociale e civile (dallo scienziato statunitense Paul Connett all'illustre magistrato Ferdinando Imposimato, dal cantautore Francesco Guccini al segretario nazionale della Cgil Guglielmo Epifani, dalla vicepresidente del Parlamento europeo Luisa Morgantini a padre Alex Zanotelli) - ha espresso una ferma opposizione allo scempio della preziosa area archeologica e termale del Bulicame, al colossale sperpero di soldi pubblici per realizzare un'opera nociva e distruttiva, alla violazione delle leggi che difendono il territorio, i beni culturali e ambientali, i diritti dei cittadini.
E' difficile a questo punto negare che quello del mega-aeroporto a Viterbo e' uno scandalo di dimensioni nazionali, come fin dal 2007 dieci parlamentari europei denunciarono con una lettera al Ministro dei Trasporti in cui evidenziavano che l'opera era del tutto priva di Valutazione d'impatto ambientale (e ne e' priva tuttora, due anni dopo).
Poiche' basta effettuare il piu' elementare riscontro con le reali caratteristiche del sito e con i vincoli di salvaguardia stabiliti dalla legge per concludere che quell'opera aeroportuale e' del tutto irrealizzabile sia de jure che de facto.
Centinaia di scienziati, di cattedratici universitari, di personalita' della cultura e dell'impegno civile, di autorita' morali, e innumerevoli cittadini dell'Alto Lazio hanno espresso una ferma e argomentata opposizione a quell'opera sciagurata.
Quando finalmente Governo, Regione, Provincia e Comune prenderanno atto della realta' e desisteranno dal favoreggiare un'operazione speculativa e distruttiva palesemente illecita, flagrantemente delittuosa?
5. UNA LETTERA ALL'ASSESSORE AL LAVORO DELLA REGIONE LAZIO
All'Assessore al Lavoro della Regione Lazio
e per opportuna conoscenza: al Presidente della Commissione Lavoro della Regione Lazio, al Presidente della Giunta Regionale del Lazio
Oggetto: Opposizione alla realizzazione di un mega-aeroporto a Viterbo, opera nociva, distruttiva, antieconomica e fuorilegge
*
Egregio assessore,
viene spacciata da tempo a Viterbo la menzogna che la realizzazione di un nocivo e distruttivo mega-aeroporto nel cuore dell'area termale del Bulicame e a ridosso di popolosi quartieri della citta' portera' enormi benefici lavorativi. E' vero l'esatto contrario: non solo non portera' benefici, ma costituira' un gravissimo danno non solo per l'ambiente e la salute dei cittadini, ma anche per l'economia e per l'occupazione.
Quello delle grandi opere che portano "lavoro e sviluppo" e' del resto un vecchio disco rotto che qui nell'Alto Lazio abbiamo gia' sentito quando pretendevano di imporci una centrale nucleare a Montalto di Castro.
Il mega-aeroporto avrebbe come effetto reale quello di provocare a Viterbo e nel viterbese un disastro economico, oltre che ambientale, culturale, sanitario e sociale:
a) per la distruzione del termalismo, che e' invece una vera grande opportunita' di sviluppo anche economico;
b) per la devastazione dei beni archeologici - oltre che naturalistici e storico-culturali -in quell'area presenti;
c) per il danno all'agricoltura di qualita' e biologica che nell'area circostante quella termale del Bulicame oggi e' fiorente;
d) per il deprezzamento di edifici e attivita' dei quartieri investiti piu' duramente anche dall'inquinamento acustico oltre che atmosferico;
e) per le emissioni inquinanti che si cumulano a quelle del polo energetico Civitavecchia-Montalto;
f) per l'enorme danno alla salute, come emerge da vari documenti redatti e diffusi dai medici dell'Associazione "Medici per l'ambiente", sezione italiana della prestigiosa "International Society of Doctors for the Environment";
g) per il collasso che provocherebbe delle infrastruture viarie locali gia' fragili e inadeguate;
h) per il colossale sperpero di risorse pubbliche per un'opera devastante, patogena e illegale.
*
Viterbo e l'Alto Lazio hanno bisogno di ben altro che di un mega-aeroporto al servizio del turismo "mordi e fuggi" per Roma; Viterbo e l'Alto Lazio hanno bisogno di difesa e valorizzazione dei beni ambientali e culturali; di potenziamento delle ferrovie; di sostegno all'economia ecosostenibile.
*
Ci consentira' di riproporre qui sinteticamente alcune essenziali considerazioni che abbiamo gia' - fin qui purtroppo invano - indirizzato a vari suoi colleghi di Giunta, pregandola di esserne lei portavoce presso la Giunta Regionale del Lazio affinche' essa receda dalla complicita' con una follia e con un crimine come la scellerata realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo:
1. il mega-aeroporto ricadrebbe nell'area termale del Bulicame, un bene di estrema rilevanza naturalistica, storica, culturale, terapeutica, sociale ed economica; un bene peculiare ed irrinunciabile che la realizzazione dell'opera mega-aeroportuale devasterebbe irreversibilmente;
2. il mega-aeroporto ricadrebbe su un'area di rilevantissime emergenze archeologiche e relativi vincoli di salvaguardia;
3. il mega-aeroporto avrebbe effetti assai gravi sulla salute, la sicurezza e la qualita' della vita della popolazione viterbese;
4. il mega-aeroporto devasterebbe un'area pregiata anche dal punto di vista delle colture agricole;
5. il mega-aeroporto avrebbe un impatto assai negativo sull'Orto botanico sito nelle immediate vicinanze e sull'attivita' di ricerca scientifica dell'Universita' della Tuscia;
6. inoltre la rete infrastrutturale viterbese - gia' inadeguata - collasserebbe immediatamente se venisse realizzato il mega-aeroporto;
7. un mega-aeroporto illecito e irrealizzabile, nocivo e distruttivo, costituirebbe inoltre un colossale sperpero di pubblico denaro configurabile non solo come illecito amministrativo ma anche come reato penale in capo a quanti se ne rendessero corresponsabili;
8. il mega-aeroporto confligge con il Piano territoriale paesaggistico regionale e relativi vincoli di salvaguardia;
9. il mega-aeroporto confligge con il Piano regolatore generale del Comune di Viterbo e relativi vincoli di salvaguardia;
10. la decisione ministeriale che avviava le procedure per la realizzazione del mega-aeroporto e' viziata ab ovo da colossali errori di fatto oltre che procedimentali tali da invalidarla in toto;
11. ai sensi della vigente legislazione italiana ed europea il mega-aeroporto e' del tutto privo dei requisiti richiesti (non vi e' ne' un vero e proprio progetto, ne' Valutazione d'impatto ambientale - Via -, ne' Valutazione ambientale strategica - Vas -).
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Segnaliamo anche a lei che oltre a numerosissimi cittadini di Viterbo e dell'Alto Lazio, hanno espresso una esplicita opposizione all'opera anche illustri scienziati e cattedratici di fama internazionale, autorevoli rappresentanti delle istituzioni - a cominciare dalla vicepresidente del Parlamento Europeo Luisa Morgantini e da vari altri parlamentari europei -, numerose figure prestigiose delle istituzioni, della cultura e della societa' civile come Ferdinando Imposimato, Guglielmo Epifani, Francesco Guccini, Dacia Maraini, padre Alex Zanotelli e molti altri.
*
Restiamo a disposizione per ogni ulteriore informazione ed opportuno chiarimento (e la rinviamo fin d'ora alla vasta documentazione disponibile nel sito www.coipiediperterra.org).
Restando altresi' in attesa di un cortese riscontro, distinti saluti,
Antonella Litta, portavoce del Comitato che si oppone alla realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti
Peppe Sini, responsabile del Centro di ricerca per la pace di Viterbo
Viterbo, 4 maggio 2009
6. ASSOCIAZIONE "RESPIRARE": LETTERA APERTA AL MINISTRO DEI TRASPORTI
Signor Ministro dei Trasporti,
se e' vero quanto riferiscono fonti di stampa, lei avrebbe espresso l'intenzione di proporre al Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (Cipe) di finanziare la realizzazione di un mega-aeroporto nocivo e distruttivo, insensato ed illegale, nell'area termale del Bulicame a Viterbo.
*
Lei sa che l'area termale del Bulicame e' un bene naturalistico, storico-culturale, terapeutico e sociale, economico e simbolico, di incalcolabile valore?
Lei sa che in quell'area si trovano preziosi beni archeologici?
Lei sa che in quell'area vi sono fiorenti attivita' agricole?
Lei sa che in quell'area si trova l'Orto botanico dell'Universita' della Tuscia?
Lei sa che la salvaguardia di quell'area e' indispensabile per realizzare il parco termale e lo sviluppo del termalismo che rappresenta una fondamentale risorsa per Viterbo?
Lei sa che il mega-aeroporto devasterebbe irreversibilmente tutto questo?
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Lei sa che in quell'area e nei pressi di quell'area vi sono rilevanti attivita' economiche?
Lei sa che nei pressi di quell'area vi sono popolosi quartieri della citta'?
Lei sa che il mega-aeroporto nuocerebbe gravemente alla salute, alla sicurezza e alla qualita' della vita dei cittadini e danneggerebbe gravemente il valore delle loro proprieta' e le loro attivita' economiche?
*
Lei sa che un documento predisposto dal suo stesso Ministero elenca 31 fattori ostativi alla realizzazione del mega-aeroporto, alcuni dei quali definitivamente insormontabili?
Lei sa che non esiste neppure un vero e proprio progetto del mega-aeroporto?
Lei sa che non e' mai stata effettuata la Valutazione d'impatto ambientale?
Lei sa che non e' mai stata effettuata la Valutazione ambientale strategica obbligatoria per legge?
Lei sa che la procedura che ha portato all'insensata indicazione di Viterbo come possibile sede di un mega-aeroporto e' viziata fin dall'inizio da gravissimi errori di fatto e da macroscopici vizi procedurali?
Lei sa che i vigenti strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica e le relative norme di salvaguardia proibiscono la realizzazione del mega-aeroporto in quell'area?
Lei sa che il mega-aeroporto in quell'area e' un'opera, sic stantibus rebus, del tutto fuorilegge?
*
Lei sa che sperperare il pubblico denaro per un'opera irrealizzabile ed illegale e' un reato?
Ci rifletta, per gentilezza.
Distinti saluti,
L'associazione "Respirare"
Viterbo, 8 maggio 2009
7. OPPORSI AL COLPO DI STATO RAZZISTA
E' oggi che occorre opporsi al colpo di stato razzista.
8. NON PIU' CANDIDA MA PURPUREA LA VESTE DI QUEI CANDIDATI
Sara' difficile per certi candidati alle elezioni europee sedicenti pacifisti far dimenticare che quando erano nel parlamento italiano hanno votato a favore della guerra e contro la Costituzione.
E sara' difficile per certi candidati sedicenti pacifisti far dimenticare che durante il secondo governo Prodi andavano in giro a sbracciarsi a sostenere che la guerra afgana si poteva e si doveva fare.
Non si sentono sulla coscienza il peso delle persone che hanno contribuito a far morire?
Non ne provano alcun dolore, alcuna vergogna?
Piacerebbe saperlo.
*
Noi non diciamo che questi complici non pentiti del crimine della guerra debbano subire alcunche' (in un altro paese chi viola la Costituzione e chi istiga all'omicidio verrebbe perseguito ai sensi di legge nelle aule di giustizia, ma sappiamo che non e' il caso dell'Italia berlusconiana, altrimenti pressoche' l'intero ceto politico si trasferirebbe nelle patrie galere, e difficilmente i detenuti - che in gran parte sono normali e sfortunate persone - accetterebbero di dover condividere la cella con certi presidenti del consiglio, ministri e parlamentari). Diciamo solo che certi signori dovrebbero avere il buon gusto di non pretendere di essere ancora eletti a pubblici incarichi dopo aver dato una cosi' cattiva prova di se'; e diciamo solo che certi signori dovrebbero avere l'onesta' di dirlo che non sono piu' persone impegnate per la pace, ma che si sono asservite alla guerra, alla guerra terrorista e stragista in corso in Afghanistan, alla guerra cui l'Italia partecipa in violazione del diritto internazionale e della legalita' costituzionale, alla guerra che ogni giorno miete vittime.
Tutto qui.
9. IL GOVERNO HITLERIANO. E TU CONTRASTALO
Il governo si appresta ad imporre al Parlamento, con voto di fiducia, l'approvazione di un provvedimento razzista e golpista, che introduce il regime dell'apartheid, che fa strame del diritto e dell'umana dignita', che viola la civilta' giuridica e l'ordinamento democratico.
Un provvedimento in relazione al quale sono state giustamente evocate le leggi razziali del '38 e la barbarie nazista.
E mentre quel voto si avvicina il governo gia' viola il diritto internazionale e la legalita' costituzionale deportando profughi innocenti e gettandoli nelle mani di crudeli aguzzini.
Mentre quel voto si avvicina Berlusconi lancia ulteriori proclami razzisti e la Lega gia' propone altre folli e criminali iniziative segregative.
Frattanto l'Italia e' in guerra in Afghanistan, una guerra terrorista e stragista, immorale e illegale, mafiosa e razzista.
E' in corso un colpo di stato.
Resistere occorre. Adesso. Difendere occorre la Costituzione della Repubblica Italiana, le Convenzioni internazionali di protezione degli esseri umani anche dall'Italia sottoscritte.
Difendere occorre il diritto e la civilta'.
Difendere occorre la vita, i diritti, la dignita' degli esseri umani che i nazisti al governo stanno gia' perseguitando.
*
Il parlamento respinga lo scellerato progetto del governo hitleriano.
La comunita' internazionale denunci e sanzioni la criminale politica di deportazioni del governo hitleriano al potere in Italia.
Il popolo italiano insorga, con la forza della democrazia e con la scelta della nonviolenza, in difesa della legalita' e dell'umanita'.
10. EMULI
Certi personaggi, che vengono ancora spacciati per "pacifisti", ed invece da anni sono complici della guerra afgana, l'hanno votata, l'hanno propagandata, hanno fatto quanto in loro potere perche' proseguisse la partecipazione militare italiana ad essa, e proseguissero quindi gli omicidi, gli omicidi, gli omicidi di cui la guerra - quella guerra, ogni guerra - consiste. Lugubri complici dei massacri.
Certi personaggi, che vengono ancora spacciati per persone "rispettose della legalita', fedeli alla Costituzione", ed invece quando loro o gli amici loro erano al governo hanno violato l'articolo 11 della Costituzione, votando insieme ai fascisti, ai razzisti, ai mafiosi in favore della guerra e delle stragi, e strepitando in tutti i consessi che partecipare a quella guerra, metter mano a quelle stragi fosse cosa buona e giusta. Lugubri complici dei massacri, e complici dell'eversione dall'alto berlusconiana.
Certi personaggi, che vengono addirittura spacciati per "nonviolenti", ed invece sono assassini e complici degli assassini. Lugubri complici dei massacri, complici dell'eversione dall'alto berlusconiana, e complici finanche della corruzione delle lingue e delle anime.
Emuli di quell'amico di Algernon Moncrieff che era Ernest in citta' e Jack in campagna: sono pacifisti in campagna elettorale e diventano guerrafondai una volta eletti.
11. ORA
Molte e autorevoli voci si sono levate contro la criminale, scellerata, mostruosa decisione governativa di deportare profughi innocenti nei disumani campi di concentramento libici in cui sono esposti a violenze inaudite e alla morte.
Occorre che continui a farsi sentire, ed anzi si faccia ancora piu' polifonica e possente la voce della legalita' e della moralita', la voce del diritto e della coscienza, del sentimento di umanita', la voce della civilta' contro la barbarie.
No alle deportazioni. No a questa flagrante violazione del diritto umano all'asilo, diritto sancito dall'art. 10 della Costituzione della Repubblica italiana, uno dei principi fondamentali del nostro ordinamento giuridico.
Questa e' la repubblica italiana, non la repubblica di Salo'.
*
E molte e autorevoli voci si stanno levando contro l'approvazione in parlamento, senza neppure dibattito nel merito ma con voto di fiducia, delle misure razziste del cosiddetto "pacchetto sicurezza". Tra altri provvedimenti vessatori e ripugnanti, due ne vogliamo qui segnalare semplicemente abominevoli.
Il primo: il ridurre ipso facto a criminale ogni essere umano nato altrove che entri o si trovi in Italia con documenti non perfettamente in regola; ovvero perseguitare innumerevoli esseri umani non perche' abbiano fatto qualcosa di male, ma solo perche' esistono al mondo e magari per fuggire da guerre e dittature - e magari dalle nostre guerre, come in Afghanistan - esercita il suo diritto (il suo diritto, ripetiamolo: il suo diritto) di allontanarsi dai luoghi in cui la sua vita e' in pericolo e di chiedere aiuto dove le leggi locali e il diritto internazionale aiuto gli garantiscono.
Essere migrante non e' una colpa, il migrante e' piuttosto la vittima di situazioni ingiuste che gli impediscono una vita degna e felice nel luogo in cui e' nato ed ha i suoi affetti. E l'Italia, come ogni paese civile, ha il dovere di recare aiuto al perseguitato costretto alla fuga. Si chiama diritto d'asilo: e' un fondamento del riconoscimento della comune umanita' di tutti gli esseri umani; tutte le grandi tradizioni storiche e di pensiero lo riconoscono. Solo i razzisti lo negano, ed e' per questo che il razzismo e' un crimine contro l'umanita' intera.
L'invenzione razzista del reato di "immigrazione clandestina" e' un esempio di demenza e di crudelta', e' un rigurgito nazista. Che il parlamento respinga questa infamissima infamia.
Il secondo: la legittimazione dello squadrismo: lo squadrismo, con cui comincio' il fascismo, con cui comincio' la tragedia europea che culmino' nella seconda guerra mondiale e nella Shoa'.
Che il parlamento respinga ora e sempre questo orrore.
*
Che ogni persona di volonta' buona, ogni soggetto della societa' civile che appunto civile - e non barbaro - voglia considerarsi, ogni istituzione fedele alla Costituzione della Repubblica italiana, si opponga all'eversione dall'alto del governo razzista. Si opponga al crimine dell'apartheid. Si opponga al nazismo che torna.
Cessino le deportazioni, il parlamento respinga il disegno di legge razzista.
Ogni persona difenda i diritti umani di tutti gli esseri umani. Qui. Ora.
12. L'IGNARO
Dice il presidente del consiglio dei ministri che e' contrario all'Italia multietnica.
Forse nessuno glielo ha ancora detto, e speriamo che qualche spirito pietoso provveda presto ad informarlo, ma l'Italia e' multietnica da qualche migliaio di anni.
13. LA GUERRA E IL RAZZISMO
Chi si e' espresso a favore del mandare i militari italiani ad uccidere la popolazione afgana, e' gia' complice del razzismo. E' gia' complice della violazione della legalita' costituzionale. E' gia' complice di quel crimine dei crimini che e' la guerra.
Ammazzare i migranti in mare, come si e' fatto ieri, o farli ammazzare tra le sabbie libiche come si sta facendo oggi, o ammazzarli sul ciglio delle strade come si fa sempre, non e' cosa granche' diversa.
Un omicidio e' un omicidio, che lo si commetta tra i monti dell'Afghanistan o sui flutti o lungo le coste del Mediterraneo.
La guerra e il razzismo sono entrambi crimini contro l'umanita'. Anzi: nell'essenziale sono lo stesso crimine: la negazione dell'umanita' delle altre persone, e quindi la negazione di quel diritto umano che tutti gli altri diritti fonda: il diritto a vivere, il diritto a non essere uccisi.
*
Opporsi occorre alle deportazioni. Opporsi occorre alla schiavitu'. Opporsi occorre allo squadrismo. Opporsi occorre all'apartheid.
Opporsi occorre alla guerra, agli eserciti, alle armi.
Opporsi occorre a tutti i terrorismi, a tutti i poteri assassini.
14. QUI E ADESSO
La riduzione dei migranti a persone senza diritti, la riduzione dei migranti a untermenschen. Non ci ricorda niente?
La legalizzazione delle squadracce. Non ci ricorda niente?
Sono questi i due punti cruciali del cosiddetto "pacchetto sicurezza" che il governo razzista vuole imporre al parlamento con voto di fiducia. Fiducia nel III Reich.
*
E perche' non vi siano dubbi sulla volonta' del governo razzista sono gia' cominciate le deportazioni in flagrante e cinicamente esibita violazione del diritto d'asilo, del diritto internazionale, della Convenzione di Ginevra, della Costituzione della Repubblica Italiana.
*
C'e' un nome per tutto cio': nazismo.
C'e' un dovere che incombe a ogni essere umano, ad ogni aggregazione civile, ad ogni istituzione democratica: resistere.
All'eversione dall'alto che vuole instaurare in Italia il regime dell'apartheid, dello squadrismo e delle deportazioni, occorre che il popolo italiano si opponga, con una insurrezione nonviolenta delle intelligenze e delle coscienze, in difesa dell'umanita', del diritto, della civilta'.
15. E LA GUERRA CONTINUA
E continua la guerra terrorista e stragista, imperialista e razzista, mafiosa e totalitaria, in Afghanistan e ormai massicciamente anche in Pakistan.
Una guerra cui l'Italia partecipa violando il diritto internazionale e la legalita' costituzionale.
La guerra e' gia' il razzismo.
La guerra e' gia' la negazione dell'umanita' degli altri esseri umani.
Chi non si oppone alla guerra non si oppone neppure al razzismo.
Opporsi occorre al razzismo e alla guerra.
Salvare occorre le vite delle vittime.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
16. QUANDO
Quando il presidente del consiglio dei ministri afferma che l'Italia non sara' multietnica riproduce l'infame delirio nazista della "razza pura", ignaro evidentemente del fatto che "le razze" non esistono e che se vi e' un luogo la cui storia e' frutto di infiniti incroci di culture e popoli diversi questo e' l'Italia: lo testimoniano le innumerevoli emergenze artistiche di cui questo paese e' cosi' ricco proprio perche' tante tradizioni diverse vi si sono intrecciate.
*
Quando un capobastone della Lega Nord evoca il regime della segregazione sulla metropolitana meneghina ripropone la condizione che vigeva sugli autobus di Montgomery, prima che Rosa Parks rifiutasse di alzarsi e che Martin Luther King organizzasse la lotta nonviolenta contro il razzismo.
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Quando l'Italia viola il diritto d'asilo (e con cio' le Convenzioni internazionali sottoscritte e uno dei principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana - l'art. 10 che testualmente recita "Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica"), ed il ministro dell'Interno ne mena vanto, siamo gia' dinanzi a un crimine ed alla rivendicazione di un crimine: un ministro che cosi' facendo espone alla morte vittime innocenti dovrebbe essere cacciato dal governo del paese e tratto nelle aule di giustizia.
*
Quando in parlamento giunge un disegno di legge che ancora nell'ultima stesura reca la proposta di dichiarare criminali persone che non hanno commesso nulla di male, perseguitandole quindi non per un loro atto, ma solo perche' hanno avuto l'infelice idea di credere che l'Italia fosse ancora una repubblica democratica, un ordinameno giuridico, un paese civile in cui vivere in pace e onesta'; un disegno di legge che reca inoltre la proposta di legalizzare lo squadrismo, che nella storia d'Italia abbiamo gia' assai tristemente conosciuto; ebbene questo disegno di legge e' cosi' palesemente illegale, antigiuridico e disumano che fa orrore gia' solo pensare che qualcuno abbia osato proporlo.
*
Questa e' la situazione. Oggi, qui.
A tutto cio' occorre opporsi. Qui, oggi.
17. UN RINGRAZIAMENTO A DACIA MARAINI E A LEOLUCA ORLANDO
Il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti ringrazia di tutto cuore la grande scrittrice Dacia Maraini che con un suo acuto articolo apparso sul "Corriere della sera" ha nuovamente posto all'attenzione dell'opinione pubblica italiana il gravissimo scandalo della realizzazione a Viterbo di un mega-aeroporto nell'area archeologica e termale del Bulicame, con conseguenze devastanti per i beni ambientali e culturali, per la salute e i diritti dei cittadini.
Il comitato ringrazia di tutto cuore anche l'on. Leoluca Orlando che con una approfondita interrogazione parlamentare ha nuovamente posto all'attenzione di ministri e parlamento lo stesso gravissimo scandalo.
Realizzare un mega-aeroporto a Viterbo e' del tutto insensato e illegale.
L'area termale del Bulicame va salvaguardata e valorizzata, non distrutta.
La salute dei cittadini va difesa, non massacrata.
L'Alto Lazio subisce gia' pesantissime servitu' inquinanti. Realizzare qui un mega-aeroporto sarebbe un crimine e una follia.
Ricordiamo ancora una volta che la realizzazione di un mega-aeroporto in quell'area e' del tutto fuorilegge, poiche' l'opera non ha mai superato (e mai potrebbe superare) alcuna Valutazione d'impatto ambientale obbligatoria per legge; poiche' viola gli strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica vigenti e i relativi vincoli di salvaguardia; poiche' devasterebbe un'area di enorme interesse archeologico; poiche' distruggerebbe la zona termale e le fondamentali prospettive di sviluppo al termalismo legate; poiche' provocherebbe un disastro ambientale e sanitario in un'area di grande pregio e a ridosso di popolosi quartieri cittadini.
18. L'AUTOGOAL DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA
[Riportiamo il seguente comunicato dell'11 maggio 2009 dal titolo "L'autogoal del Presidente della Provincia" e il sottotitolo "Con una gaffe clamorosa il Presidente della Provincia di Viterbo conferma che il Ministro del Trasporti propone di sperperare centinaia di milioni di euro per un'opera di cui non si conosce neppure il progetto"]
Il presidente della Provincia di Viterbo, alla notizia che il Ministro dei Trasporti intende proporre al Cipe (il Comitato interministeriale per la programmazione economica) di sperperare centinaia di milioni di euro di soldi pubblici per realizzare un mega-aeroporto a Viterbo, prorompe in questa bella espressione: "Adesso attendiamo di poter conoscere il progetto sullo scalo predisposto da 'Aeroporti di Roma', cosa che auspichiamo possa avvenire nei prossimi giorni".
Proprio cosi': il presidente della Provincia di Viterbo rivela che le istituzioni neppure hanno mai visto uno straccio di progetto (che hanno affidato, santi numi, all'impresa "Aeroporti di Roma" che gia' gestisce Ciampino e Fiumicino, con i disastrosi risultati che tutti sanno). E cio' non ha impedito a certi pubblici amministratori insipienti ed irresponsabili di proporre di sperperare montagne di soldi pubblici "a scatola chiusa" per finanziare un'opera di cui non esiste neppure il progetto.
Un mega-aeroporto peraltro irrealizzabile de facto ed illegale de jure. Che ricadrebbe in un'area (l'area termale del Bulicame, in cui si trovano preziosi beni archeologici, naturalistici, storico-culturali, terapeutici) in cui le leggi vigenti ed i relativi vincoli di salvaguardia proibiscono categoricamente di realizzarlo. Un mega-aeroporto che costituirebbe un disastro ambientale e sanitario. Un mega-aeroporto che provocherebbe un danno ingente a Viterbo e all'Alto Lazio e, lo diciamo en passant, darebbe l'avvio a una serie infinita di procedimenti giudiziari dei cittadini contro le istituzioni che all'opera dessero via libera in flagrante violazione di legge.
*
E cosa si dovrebbe pensare se il Cipe decidesse di finanziare un'opera di cui non esiste neppure il progetto? Un'opera che sappiamo essere nociva e distruttiva. Un'opera che sappiamo essere irrealizzabile e fuorilegge.
Vi e' materia per un intervento delle competenti magistrature e per trarre sul banco degli imputati tutti i pubblici amministratori complici di un'operazione palesemente speculativa, devastatrice, immorale, insensata, illecita.
19. IL SINDACO BOMBASTICO
Il sindaco di Viterbo ha perso l'ennesima buona occasione per starsene zitto.
Pretendendo di replicare all'on. Leoluca Orlando - storica figura dell'impegno antimafia - che con dovizia di documentatissimi dettagli in un'approfondita interrogazione parlamentare ha smascherato lo scandaloso imbroglio e il colossale disastro del mega-aeroporto a Viterbo, il sindaco di Viterbo Giulio Marini, che e' anche parlamentare berlusconiano, ne ha commessa un'altra delle sue.
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Infatti il sindaco si rivela una volta di piu' per quello che e': uno che da mesi e mesi rivendica la "bonta'" di un'opera nociva e distruttiva, insensata ed illegale come il mega-aeroporto che distruggerebbe l'area termale del Bulicame e avvelenerebbe salute e qualita' della vita dei viterbesi. Come si fa a sostenere che un disastro ambientale, sanitario ed economico e' una cosa buona?
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Il sindaco di Viterbo e', a voler essere teneri, un insipiente ed un irresponsabile. E si potrebbe aggiungere di peggio.
Infatti e' lo stesso Marini parlamentare cofirmatario della proposta di legge per equiparare i repubblichini al servizio dei nazisti con i partigiani.
E' lo stesso Marini parlamentare cofirmatario della proposta di legge per perseguitare le associazioni ambientaliste che si oppongono allo scempio del territorio.
E' lo stesso Marini sindaco dell'"ordinanza sicurezza" per perseguitare i poveri e i migranti.
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Ci chiediamo perche' Marini non si decida a compiere quell'atto ragionevole di cui forse la citta' intera gli sarebbe grata: dimettersi da tutte le cariche pubbliche che in modo ad un tempo cosi' inadeguato e tracotante occupa.
20. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
21. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 1106 del 27 novembre 2012
Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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