Telegrammi. 1080



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1080 del primo novembre 2012

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Un appello per il 4 novembre: Ogni vittima ha il volto di Abele

2. Comitato Nepi per la Pace: si faccia del 4 novembre un'occasione per opporsi a tutte le guerre e ricordare tutte le vittime

3. Segnalazioni librarie

4. La "Carta" del Movimento Nonviolento

5. Per saperne di piu'

 

1. INIZIATIVE. UN APPELLO PER IL 4 NOVEMBRE: OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE

[Riproponiamo il seguente appello]

 

Riproponiamo l'appello promosso gia' lo scorso anno da Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace di Viterbo per il 4 novembre: Ogni vittima ha il volto di Abele.

*

Intendiamo proporre per il 4 novembre l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele".

Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.

Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.

*

Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente.

Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.

Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.

Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.

*

A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.

Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.

Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

*

Movimento Nonviolento

per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

Peacelink

per contatti: e-mail: info at peacelink.it, sito: www.peacelink.it

Centro di ricerca per la pace di Viterbo

per contatti: e-mail: nbawac at tin.it, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

2. INIZIATIVE. COMITATO NEPI PER LA PACE: SI FACCIA DEL 4 NOVEMBRE UN'OCCASIONE PER OPPORSI A TUTTE LE GUERRE E RICORDARE TUTTE LE VITTIME

[Dal Comitato Nepi per la Pace (per contatti: info at comitatonepiperlapace.it) riceviamo e diffondiamo]

 

Nella lettera del  18 ottobre 1965 scritta da Barbiana ai giudici del processo che lo vedeva imputato per il reato d'istigazione all'obiezione di coscienza, don Lorenzo Milani, una delle personalita' piu' limpide e coerenti della nonviolenza e figura di primo riferimento per l'intero mondo della scuola italiana, afferma: "Abbiamo dunque preso i nostri libri di storia (umili testi di scuola media, non monografie da specialisti) e siamo riandati a cento anni di storia italiana in cerca d'una guerra giusta. D'una guerra cioe' che fosse in regola con l'articolo 11 della Costituzione. Non e' colpa nostra se non l'abbiamo trovata".

Il prossimo 4 novembre assisteremo invece ancora una volta ai festeggiamenti, mai termine fu piu' improprio, in ricordo della prima guerra mondiale.

Festeggiamenti esaltati dalla retorica militarista e punto di forza della  mistificatoria propaganda di quel regime fascista che mentre sopprimeva ogni liberta' in Italia e con le leggi razziali avviava alla deportazione i cittadini ebrei italiani, faceva della guerra di aggressione a nazioni e popoli il punto centrale della sua politica, con le conseguenze che tutti dicono di conoscere ma che spesso dimenticano furbescamente.

La prima guerra mondiale fu infatti una guerra ingiusta, come tutte le guerre, un'inutile strage di esseri umani.

Le vittime italiane furono piu' di seicentomila, oltre un milione i feriti e tra questi piu' di seicentomila mutilati.

I morti in totale nei paesi coinvolti nel conflitto furono quasi dieci milioni.

Tutto questo si sarebbe potuto evitare attraverso soluzioni diplomatiche, senza alcuno spargimento di sangue, come ormai acquisito e documentato storicamente.

Oggi l'Italia continua ad essere un paese in guerra e sembra non aver imparato nulla dalle distruttive lezioni della prima e della seconda guerra mondiale.

Mentre il nostro paese e gli italiani onesti s'impoveriscono sempre di piu', mentre sono arrivati a 52 i soldati italiani uccisi nella guerra afgana, enormi risorse economiche continuano ad essere destinate alle spese militari e per la guerra in Afghanistan, in aperta violazione dell'articolo 11 della nostra Costituzione che afferma: "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla liberta' degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali".

Il comitato Nepi per la Pace in occasione della prossima  ricorrenza del 4 novembre chiede alle istituzioni, agli insegnanti, agli studenti, agli organi d'informazione, alle autorita' religiose  e a tutti i cittadini un forte impegno perche' il 4 novembre diventi una giornata di studio e di memoria, una giornata di ripudio di tutte le guerre, in ricordo di tutte le vittime e in solidarieta' con tutte le persone e i popoli coinvolti nei conflitti.

Il comitato Nepi per la Pace inoltre sostiene ed invita a sostenere, come lo scorso anno, l'appello "Ogni vittima ha il volto di Abele" del Movimento Nonviolento, di Peacelink e del Centro di ricerca per la pace di Viterbo.

Il comitato Nepi per la Pace

Nepi (Vt), 31 ottobre 2012

 

3. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riedizioni

- Alfio Maggiolini, Mal di scuola, Unicopli, Milano 1994, Rcs, Milano 2012, pp. XVI + 244, euro 7,90 (in supplemento al "Corriere della sera").

- Federico Tonioni, Quando internet diventa una droga, Einaudi, Torino 2011, Rcs, Milano 2012, pp. XVIII + 294, euro 7,90 (in supplemento al "Corriere della sera").

*

Strumenti di lavoro

- Susanna Granello, Agenda della scuola. a.s. 2012-2013, primo trimestre, Tecnodid, Napoli 2012, pp. 270, euro 40 ("Esperienze amministrative", n. 4/2012).

 

4. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

5. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1080 del primo novembre 2012

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