Coi piedi per terra. 699
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- Date: Wed, 26 Sep 2012 07:02:53 +0200 (CEST)
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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Numero 699 del 26 settembre 2012
In questo numero:
1. Un colpo di coda degli unni volanti
2. Associazione "Respirare": Il Comune di Viterbo receda da ogni accordo sottoscritto con Enac e Selex
3. Tre cose da fare per promuovere la campagna nonviolenta "Non un giorno di piu'"
4. Verso il 2 ottobre, Giornata internazionale della nonviolenza
5. Verso il 4 novembre: Ogni vittima ha il volto di Abele
6. Segnalazioni librarie
7. Per contattare il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo
1. REPETITA IUVANT. UN COLPO DI CODA DEGLI UNNI VOLANTI
[Riproponiamo il seguente testo]
Fallita miseramente l'operazione illecita e insensata del mega-aeroporto nocivo e distruttivo che avrebbe devastato irreversibilmente la preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame e danneggiato enormemente la salute e i diritti della popolazione viterbese, la lobby speculativa e devastatrice degli attila con le ali sembra non voler demordere, ed anzi torna alla carica con un'altra operazione.
Riferiscono i mezzi d'informazione locali che il Comune di Viterbo avrebbe sottoscritto un accordo con Enac e Selex Sistemi Integrati (azienda di Finmeccanica) "per valutare la possibilita' di realizzare... un centro dimostrativo sperimentale in cui collocare apparati elettronici per la gestione del traffico aereo da mostrare e far testare alla clientela internazionale", centro che andrebbe a impattare sulla stessa preziosa area naturalistica, archeologica e termale di Viterbo, e che nelle intenzioni dei promotori sarebbe a supporto della scellerata ripresa di manovre affaristiche in pro del mega-aeroporto nocivo e distruttivo.
Un'amministrazione comunale berlusconiana in profonda crisi, del tutto screditata, preda di fameliche lotte di potere intestine, e destinata in ogni caso a concludere il suo mandato tra poco tempo, vorrebbe imporre d'autorita' a una citta' ignara un'altra decisione inaccettabile.
La "Selex Sistemi Integrati" e' l'impresa finita agli onori delle cronache mesi addietro per una gravissima vicenda (nota come lo scandalo delle tangenti di Finmeccanica) su cui e' dovuta intervenire la magistratura penale.
Per non dire delle altre gravi vicende che coinvolgono l'Enac.
In questa situazione l'amministrazione comunale di Viterbo bene farebbe ad astenersi dal prendere iniziative all'insaputa - e ai danni - della popolazione.
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Chiediamo quindi:
1. che il Comune receda immediatamente da qualunque accordo abbia definito con Enac e Selex;
2. che su questa vicenda si proceda alle necessarie verifiche e che si apra una discussione pubblica, democratica e adeguatamente informata in consiglio comunale e tra la cittadinanza.
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Basta con le operazioni avventurose e le manovre non trasparenti.
Basta con le decisioni insipienti ed irresponsabili.
Basta con le opere nocive e distruttive.
Basta con le provocazioni e le incursioni della lobby speculativa e devastatrice del mega-aeroporto insensato e illegale.
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Il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti
Viterbo, 21 settembre 2012
2. REPETITA IUVANT. ASSOCIAZIONE "RESPIRARE": IL COMUNE DI VITERBO RECEDA DA OGNI ACCORDO SOTTOSCRITTO CON ENAC E SELEX
[Riproponiamo il seguente testo]
La notizia che il Comune di Viterbo avrebbe sottoscritto giorni fa un accordo con Enac e Selex (del gruppo Finmeccanica) per realizzare nel cuore della preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bullicame opere intese a favoreggiare la realizzazione di un mega-aeroporto nocivo e distruttivo (mega-aeroporto che lo stesso Ministero dei Trasporti ha dichiarato non realizzabile e che costituirebbe uno sperpero insensato e criminale di fondi pubblici oltre a provocare danni enormi ed irreversibili ad ambiente, beni culturali ed economia viterbese, nonche' alla salute dei cittadini) colma di sdegno ogni persona ragionevole e sollecita del pubblico bene.
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Un sindaco dimissionario non puo' e non deve sottoscrivere accordi all'insaputa della popolazione; e soprattutto non puo' e non deve perseverare nella volonta' di realizzare opere insensate, nocive e distruttive.
Si aggiunga a questo che l'Enac da anni e' scossa da scandali che hanno minato ogni residua credibilita' dei suoi vertici, e che nella squallida vicenda dell'operazione speculativa del mega-aeroporto ha avuto un ruolo a dir poco scandaloso.
Si aggiunga anche che la Selex e' nota per essere stata al centro di un'inchiesta giudiziaria relativa a uno scandalo di tangenti che anni addietro ebbe grande visibilita' sui media (anche per il coinvolgimento di un personaggio che procurava accompagnatrici - le cosiddette "escort" - all'allora presidente del consiglio dei ministri).
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L'associazione "Respirare" si associa pertanto alla richiesta formulata dal "comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti":
1. che il Comune di Viterbo receda immediatamente da qualunque accordo abbia definito con Enac e Selex;
2. che su questa vicenda si proceda alle necessarie verifiche e che si apra una discussione pubblica, democratica e adeguatamente informata in consiglio comunale e tra la cittadinanza.
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L'associazione "Respirare"
Viterbo, 24 settembre 2012
L'associazione "Respirare" e' stata promossa a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente.
3. INIZIATIVE. TRE COSE DA FARE PER PROMUOVERE LA CAMPAGNA NONVIOLENTA "NON UN GIORNO DI PIU'"
[Riproponiamo il seguente testo]
Proponiamo a tutte le persone, i gruppi e le esperienze collettive interessati a promuovere una campagna nonviolenta per l'immediata cessazione della partecipazione italiana alla guerra in Afghanistan, di intraprendere le seguenti iniziative:
1. iniziative locali (dal comunicato ai mezzi d'informazione agli incontri pubblici di informazione e sensibilizzazione);
2. richiedere ad altri soggetti sia individuali (in particolare personalita' autorevoli) che associativi che istituzionali - e soprattutto agli enti locali - di prendere posizione per la cessazione della partecipazione alla guerra;
3. scrivere in tal senso al Governo, al Parlamento ed al Presidente della Repubblica.
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Proponiamo che il programma fondamentale che unifichi tutte le iniziative della campagna nonviolenta per la cessazione immediata della partecipazione italiana alla guerra afgana sia: "Cessazione immediata della partecipazione italiana alla guerra afgana; pace, disarmo e smilitarizzazione; rispetto della vita, della dignita' e dei diritti umani di tutti gli esseri umani".
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Proponiamo che il ragionamento alla base dell'iniziativa sia quello dell'appello del 30 agosto che di seguito riportiamo:
Non un giorno di piu'. Una campagna nonviolenta per la cessazione immediata della partecipazione italiana alla guerra afgana
Occorre far cessare la guerra in Afghanistan.
Ed a tal fine la prima e decisiva azione che come cittadini italiani possiamo e dobbiamo svolgere consiste nell'ottenere che l'Italia cessi di partecipare alla guerra.
Perche' l'Italia a quella guerra non avrebbe mai e poi mai dovuto prendere parte, proibendoglielo esplicitamente il dettato della sua legge fondamentale, la Costituzione della Repubblica Italiana.
Occorre quindi costringere governo e parlamento italiani a tornare nella sfera della legalita', a desistere dal crimine: occorre costringere lo Stato italiano a cessare di prendere parte alla guerra e alle stragi di cui essa consiste.
Oltre un decennio di eccidi e barbarie dovrebbe aver aperto gli occhi a chiunque; e del resto ogni persona ragionevole sente e sa che la guerra e' nemica dell'umanita', che solo la pace salva le vite.
Occorre far cessare la guerra in Afghanistan, cominciando con la cessazione della partecipazione italiana.
Dobbiamo far crescere dal basso una vera e propria insurrezione nonviolenta contro la guerra e contro le uccisioni, per la legalita' costituzionale e per il primario diritto di ogni essere umano a non essere ucciso.
Dobbiamo imporre al potere esecutivo e al potere legislativo del nostro paese l'immediata cessazione della partecipazione italiana alla guerra.
E dobbiamo farlo con la forza della verita', con la forza della legalita', con la forza della dignita' e della solidarieta' umana, con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza; dobbiamo farlo con una campagna nonviolenta di massa che faccia rinascere in Italia un movimento per la pace e i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Una campagna nonviolenta per salvare le vite umane: che nasca dal basso in ogni citta' e in ogni paese, e che abbia questa semplice e chiara finalita': "cessazione immediata della partecipazione italiana alla guerra afgana; pace, disarmo e smilitarizzazione; rispetto della vita, della dignita' e dei diritti umani di tutti gli esseri umani".
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Proponiamo di non costituire coordinamenti nazionali, portavoce et similia, ma che ogni persona ed ogni gruppo ed ogni esperienza collettiva si impegni sulla base delle proprie convinzioni senza deleghe di rappresentanza e senza burocratismi, favorendo la piu' ampia partecipazione nel rispetto delle differenti opinioni e collocazioni di ciascuno, mantenendo quindi le caratteristiche fondamentali della campagna nonviolenta: iniziativa dal basso, partecipazione su base locale, pluralita' ed apertura.
Chiediamo soltanto che quanti si vogliono impegnare in questa iniziativa utilizzandone la denominazione proposta ("Non un giorno di piu'. Una campagna nonviolenta per la cessazione immediata della partecipazione italiana alla guerra afgana") si attengano rigorosamente al metodo nonviolento cosi' come definito da Aldo Capitini: "metodo nonviolento: che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica".
4. INIZIATIVE. VERSO IL 2 OTTOBRE, GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA NONVIOLENZA
[Riproponiamo il seguente testo]
In occasione del 2 ottobre, dichiarato dall'Onu Giornata internazionale della nonviolenza ricorrendo l'anniversario della nascita di Gandhi, il Movimento Nonviolento propone di realizzare in tutta Italia iniziative per il disarmo.
Riproponiamo di seguito l'appello del presidente del Movimento Nonviolento, Mao Valpiana.
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Alle amiche e agli amici della nonviolenza
ai gruppi nonviolenti
ai centri territoriali del Movimento Nonviolento
Cari tutti,
si avvicina la data del 2 ottobre "Giornata internazionale della nonviolenza" e come previsto dal "calendario della nonviolenza" vogliamo celebrare il compleanno di M. K. Gandhi (cioe' la nascita della nonviolenza politica) con iniziative diffuse su tutto il territorio sul tema del "disarmo". Vorremmo che la Giornata della nonviolenza diventasse quest'anno un vero momento di mobilitazione diffusa e capillare in particolare per il No ai cacciabombardieri F-35.
Invitiamo tutti i gruppi nonviolenti ad organizzare nella propria citta' o paese, banchetti, sit-in, fiaccolate, incontri, letture, musica, volantinaggi, esposizioni di bandiere della nonviolenza ed una diffusione straordinaria del numero di Azione nonviolenta "Speciale disarmo".
Da parte nostra cercheremo di dare il massimo supporto possibile, inviando nei prossimi giorni un volantino nazionale che potra' essere facilmente riprodotto e diffuso e il testo di un comunicato per la stampa locale.
Presso la sede nazionale del Movimento Nonviolento (per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org) possono essere richiesti:
1) istruzioni per organizzare un banchetto o una manifestazione;
2) il fac simile per stampare dei piccoli biglietti da distribuire dove sul retro potete mettere il vostro recapito;
3) il numero speciale di "Azione nonviolenta", che potete richiederci in un certo numero di copie per fare la diffusione nella vostra zona.
Vi chiediamo di rispondere a questa lettera segnalandoci cosa intendete organizzare nella vostra citta', in modo da poter costruire una mappa dell'Italia nonviolenta del 2 ottobre 2012.
Buon lavoro a tutti noi.
Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento
5. INIZIATIVE. VERSO IL 4 NOVEMBRE: OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE
[Riproponiamo il seguente testo]
Riproponiamo di seguito l'appello promosso lo scorso anno da Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace di Viterbo per il 4 novembre: Ogni vittima ha il volto di Abele.
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Intendiamo proporre per il 4 novembre l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele".
Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.
Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.
Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente.
Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.
Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.
Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.
A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.
Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.
Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
6. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Riletture
- Antonello Gerbi, La disputa del Nuovo Mondo, 1955, Adelphi, Milano 2000, pp. XXVIII + 1026.
- Jean Giono, Il bambino che sognava l'infinito, Salani, Milano 2000, 2010, pp. 64.
- Jean Giono, Il disertore, Guanda, Parma 1997, pp. 96.
- Jean Giono, Le hussard sur le toit, Gallimard, Paris 1951, 1952, pp. 400.
- Jean Giono, L'uomo che piantava gli alberi, Salani, Milano 1996, 2010, pp. 64.
- Vercors, Il silenzio del mare, Einaudi, Torino 1945, 1981, pp. 176. Contiene anche Il cammino verso la stella e Le armi della notte.
- Vercors, Le parole, Il melangolo, Genova 1995, pp. 80.
7. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE AL MEGA-AEROPORTO DI VITERBO E S'IMPEGNA PER LA RIDUZIONE DEL TRASPORTO AEREO
Per informazioni e contatti: Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org
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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com
Numero 699 del 26 settembre 2012
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