al Ministro dei Beni e delle Attivita' Culturali
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- Date: Wed, 19 Sep 2012 14:21:49 +0200 (CEST)
LETTERA APERTA AL MINISTRO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI
"NON UN GIORNO DI PIU'"
APPELLO PER LA CESSAZIONE IMMEDIATA DELLA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA AFGANA
Signor Ministro dei Beni e delle Attivita' Culturali,
vi e' una radicale opposizione tra guerra e cultura: la guerra uccide e distrugge; la cultura da' vita, alimenta, sostiene, preserva, tramanda.
Che ingenti risorse finanziarie dello stato italiano siano follemente sperperate nella guerra afgana e' un triplice insensato delitto, un triplice scellerato oltraggio:
- poiche' i pubblici denari sono criminalmente usati per un'attivita', la guerra, che consiste di uccisioni e devastazioni;
- poiche' quelle pubbliche risorse sono sottratte alla loro legittima destinazione, sono sottratte alla civilta' umana, ed usate perversamente per l'esatto opposto, a fini di barbarie e annientamento;
- si aggiunga infine la considerazione della flagrante illiceita' della partecipazione italiana alla guerra afgana alla luce dell'articolo 11 della nostra Costituzione.
*
Abbiamo gia' scritto, fin qui senza trovare adeguato ascolto, al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai Presidenti di Camera e Senato, per chiedere loro un impegno per la cessazione immediata della partecipazione italiana alla guerra afgana, e quindi un impegno reale e coerente del nostro paese per la pace, il disarmo e la smilitarizzazione, per il rispetto della vita, della dignita' e dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Ci rivolgiamo ora anche a lei, che dovrebbe tutelare e promuovere i beni e le attivita' culturali, impegno che implica l'opposizione piu' radicale alla guerra che consiste invece di pratiche barbare, assassine, distruttrici di beni, tradizioni e legami, esistenze.
Si adoperi affinche' cessi immediatamente la partecipazione italiana alla guerra afgana, e l'Italia si adoperi finalmente per la pace e i diritti umani, primo fra tutti il diritto a non essere uccisi.
Distinti saluti,
Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo, 19 settembre 2012
Mittente: "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: nbawac at tin.it e centropacevt at gmail.com , web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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