Coi piedi per terra. 668
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- From: "nbawac at tin.it" <nbawac at tin.it>
- Date: Sun, 26 Aug 2012 06:01:54 +0200 (CEST)
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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Numero 668 del 26 agosto 2012
In questo numero:
1. Alcuni testi del mese di aprile 2012 (parte prima)
2. Rosario Bentivegna
3. Adrienne Rich
4. Con l'Afesopsit, per i diritti dei sofferenti psichici
5. Una parola che occorre ancora dire
6. Gratitudine e sostegno all'Afesopsit
7. I sempre piu' frequenti e catastrofici
8. Enzo Mandruzzato
9. Whitney Houston
10. Per non essere ipocriti
11. Federico Caffe'
12. Per il disarmo
13. Verso il 25 aprile. Come proseguire oggi la lotta contro il fascismo?
14. Cinque giornate contro la guerra
15. Urgenza del disarmo
16. Due scandali, che sono uno
17. La bolletta per la fornitura del veleno (e il collegio delle cappe rance)
18. Ricordando don Tonino Bello
19. Verso il 25 aprile. La scelta della nonviolenza
20. Quello che offende. (Quasi una lettera aperta alla ministra dell'Interno)
21. Per contattare il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo
1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI APRILE 2012 (PARTE PRIMA)
Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di aprile 2012.
2. ROSARIO BENTIVEGNA
Partigiano, medico, persona buona.
3. ADRIENNE RICH
Dalle sue opere imparammo tanto.
Ci parla ancora e ancora la sua voce.
4. CON L'AFESOPSIT, PER I DIRITTI DEI SOFFERENTI PSICHICI
Con una lettera aperta all'assessore ai Servizi sociali della Regione Lazio, l'associazione viterbese dei sofferenti psichici e dei loro familiari Afesopsit ha denunciato una situazione gravissima.
Scrive il presidente dell'Afesopsit, Vito Ferrante: "L'Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia (Afesopsit) segnala la drammatica situazione che si e' venuta a creare per la mancata erogazione delle provvidenze economiche 2012. Queste provvidenze, note come sussidi psicosociali, hanno una cospicua valenza terapeutica e sociale, e sono pressoche' indispensabili ai pazienti aventi diritto, poiche' per la maggior parte degli utenti destinatari rappresentano la possibilita' di soluzioni alternative rispetto all'istituzionalizzazione: pagamento affitto progetti abitare autonomo, pagamento bollette, necessita' alimentari, acquisto di medicinali. Sono ormai tre mesi che gli aventi diritto non percepiscono nulla. Questa situazione sta aggravando le gia' precarie condizioni nelle quali versano le persone con un disagio mentale. E' necessario che i sussidi psicosociali tornino ad essere erogati regolarmente e tempestivamente agli utenti aventi diritto".
L'Afesopsit chiede quindi alla Regione la tempestiva ripresa della regolare erogazione delle provvidenze economiche 2012 agli aventi diritto ai sussidi psicosociali.
E chiede altresi' di incontrare al piu' presto sia l'assessore regionale ai Servizi sociali, sia le commissioni consiliari regionali Sanita' e Servizi sociali.
*
E' una denuncia drammatica. Sono richieste necessarie e urgenti.
Ancora una volta l'associazione viterbese dei sofferenti psichici e dei loro familiari chiede alle istituzioni di rispettare i diritti umani di tutti gli esseri umani e di applicare correttamente e tempestivamente quanto previsto dalla legislazione per garantire adeguata ed efficace assistenza a chi ne ha bisogno e diritto.
Ed ancora una volta e' necessario che l'intera comunita' viterbese, tutte le istituzioni locali, tutti i soggetti organizzati della societa' civile, tutti i cittadini solleciti del pubblico bene, sostengano l'Afesopsit in questa iniziativa e si associno alla richiesta che l'Assessorato ai Servizi sociali della Regione Lazio si adoperi con la massima urgenza per ripristinare l'erogazione dei sussidi psicosociali alle persone aventi diritto, cosi' come richiesto peraltro anche dal Consiglio Regionale del Lazio con l'ordine del giorno approvato alcune settimane fa.
*
Per contattare direttamente l'"Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia" (Afesopsit) ed esprimere sostegno si puo' telefonare al presidente Vito Ferrante: 3332056497, e al dottor Walter Tosches: 3207161450; l'e-mail dell'associazione e': afesopsit at libero.it
5. UNA PAROLA CHE OCCORRE ANCORA DIRE
Che mai la guerra risolve o risana.
Che sempre la guerra dell'umanita' e' nemica.
Che sempre la guerra consiste dell'uccisione di esseri umani.
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Che opporsi alla guerra significa opporsi alle armi: se non si fa il disarmo, non si sconfigge la guerra.
Che opporsi alla guerra significa opporsi agli eserciti: se non si aboliscono gli eserciti, non si sconfigge la guerra.
Che opporsi alla guerra significa scegliere la nonviolenza: solo la nonviolenza contrasta concretamente la violenza; solo la nonviolenza si oppone radicalmente all'ingiustizia; solo la nonviolenza costruisce effettualmente la pace.
*
Solo la nonviolenza riconosce, rispetta, promuove, invera tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
6. GRATITUDINE E SOSTEGNO ALL'AFESOPSIT
Vorrei una volta ancora esprimere la gratitudine e la solidarieta' mia personale e di tutti i collaboratori del "Centro di ricerca per la pace" e de "La nonviolenza e' in cammino" alle amiche e agli amici dell'"Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia" (Afesopsit).
Gratitudine e solidarieta' per quanto fanno da oltre vent'anni in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Gratitudine e solidarieta' per l'iniziativa straordinaria realizzata nel gennaio 2012 col presidio in piazza del Comune a Viterbo, che ha saputo coinvolgere l'intera comunita' locale - cittadine e cittadini, societa' civile organizzata ed istituzioni democratiche -, in difesa del diritto di tutti alla salute e all'assistenza, in difesa dei servizi pubblici territoriali, in difesa della civilta' giuridica e della cultura della convivenza e della solidarieta', in difesa della dignita' di tutte le persone.
Gratitudine e solidarieta' per l'iniziativa attualmente in corso per persuadere la Regione Lazio a non interrompere l'erogazione dei sussidi psicosociali alle persone che ne hanno diritto ed alle quali quei sussidi sono indispensabili per vivere.
Gratitudine e solidarieta', infine, per l'esempio che danno di impegno civile, di rigore morale, di consapevolezza e di generosita'.
Che la Regione Lazio ascolti l'Afesopsit e ripristini immediatamente l'erogazione dei sussidi psicosociali alle persone che ne hanno diritto e bisogno.
Che l'intera comunita' viterbese sostenga unanime l'impegno dell'associazione dei sofferenti psichici e dei loro familiari.
7. I SEMPRE PIU' FREQUENTI E CATASTROFICI
I sempre piu' frequenti e catastrofici incidenti aerei, non dovrebbero indurre ogni persona di buonsenso a convenire che occorre ridurre il trasporto aereo?
Cosi' come gli innumerevoli incidenti stradali, non dovrebbero persuadere che occorre ridurre il trasporto automobilistico?
Difendere la vita degli esseri umani, difendere la natura in cui vivono, non sono impegni fondamentali per ogni persona ragionevole?
Occorre impegnarsi per uno stile di vita sobrio e sostenibile, equo e solidale.
Occorre impegnarsi per una mobilita' coerente con la centralita' della vita e della dignita' umana, con la difesa della biosfera casa comune dell'umanita' intera.
Sperando possano essere di qualche interesse, riproponiamo due riflessioni forse non disutili.
*
Il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti
Viterbo, 7 aprile 2012
*
Allegato I. Volare fa male alla salute
1. Volare fa male alla salute
E innanzitutto alla salute di chi non vola.
Fa male alla salute dell'intera umanita' che subisce gli effetti del surriscaldamento del clima - la principale emergenza globale odierna - cui il trasporto aereo contribuisce in misura rilevantissima.
Fa male alla salute delle popolazioni che vivono nei pressi degli aeroporti che subiscono il pesantissimo inquinamento atmosferico e il non meno pesante inquinamento acustico.
Fa male alla salute dei cittadini dei Paesi come l'Italia (e come molti altri) che vedono lo Stato regalare immensi capitali alle compagnie aeree (sia elargendo giganteschi contributi diretti, sia concedendo scandalose ed incredibili esenzioni ed agevolazioni fiscali); lo stesso Stato che taglia spietatamente i servizi pubblici e il diritto alla salute e all'assistenza.
E fa male alla salute di chi vola, visto che e' una modalita'di trasporto non coerente con la stessa costituzione psicofisica ed esistenzial-culturale dell'essere umano.
Infine fa male anche alla salute degli altri animali: che anch'essi sono esseri viventi e provano sofferenza. Ma come volete che si preoccupino degli altri animali quei potenti rapinatori che non si preoccupano neppure delle sofferenze che - per arricchirsi e sperperare, per appropriarsi privatamente ed egoisticamente consumare cio' che e' di tutti, a tutti rubandolo - infliggono tanti e tali danni agli altri esseri umani?
2. Volare fa male all'ambiente
Il trasporto aereo danneggia enormemente l'ecosistema planetario nella sua globalita'.
Danneggia enormemente gli ecosistemi locali.
Impedisce la realizzazione di modelli di mobilita' coerenti con modelli di sviluppo autocentrati, con tecnologie appropriate, ecologicamente sostenibili, economicamente adeguati ai bisogni e alle culture delle popolazioni, e democraticamente controllabili.
3. Volare e' antieconomico
Perche' e' estremamente energivoro, mentre l'umanita' ha bisogno di un'economia della sobrieta' e della condivisione che consideri il dato di fatto dei limiti della biosfera e della scarsita' delle risorse.
Perche' e' il modo di trasporto piu' costoso: non ve ne e' una adeguata percezione pubblica perche' i costi vengono esternalizzati: gli Stati sovvenzionano le compagnie aeree con fiumi di denaro ed agevolazioni; i costi ambientali e sociali vengono pagati dalle popolazioni; i lavoratori sono spesso precari e quindi costantemente sotto minaccia. La maggior parte della popolazione e' tenuta del tutto all'oscuro del fatto che ingenti risorse pubbliche che vengono sottratte ai diritti e al benessere delle persone, vengono sperperate a profitto delle compagnie aeree e dei prominenti che ruotano intorno al grande affare.
Perche' danneggia le economie locali, imponendo nocivita', costi, relazioni sociali insostenibili.
4. Volare e' pericoloso
Il trasporto aereo e' pericoloso per il pianeta.
Il trasporto aereo e' pericoloso per l'ambiente naturale e per i beni storici e culturali.
Il trasporto aereo e' pericoloso per le persone: danni certi alla salute, estrema pericolosita' degli incidenti, degrado della qualita' della vita.
Il trasporto aereo e' pericoloso per le liberta' civili: specialmente dopo la tragedia dell'11 settembre 2001 esso implica un enorme incremento dei controlli e quindi una crescente militarizzazione degli impianti, sui territori, nei confronti delle comunita' locali e della vita quotidiana delle persone.
5. Volare e' alienante
Volare fa male alla percezione di se' e del mondo.
Aeroporti ed aerei sono cio' che l'antropologia contemporanea chiama "nonluoghi": in cui decisive esperienze umane, sia percettive che conoscitive nel senso piu' ampio e profondo, vengono inibite e represse; in cui vige e viene imposto un modello di presenza al mondo, di essere nel mondo (l'in-der-welt-sein di heideggeriana memoria) tendenzialmente dereistico, pesantemente deresponsabilizzante, fortemente eterodiretto.
Quell'esperienza decisiva della cultura umana che e' il viaggio, come iniziazione e scoperta, come ricerca di se' e dialogo con l'altro da se', qui si annienta nel vuoto di ambienti tutti uguali in una logica che si modella su schemi di condotta coatti e tendenzialmente totalitari.
6. Finanziare il trasporto aereo significa togliere risorse dove sono necessarie
Il trasporto aereo toglie risorse alla mobilita' sostenibile.
Il trasporto aereo toglie risorse al turismo responsabile.
Il trasporto aereo toglie risorse ai servizi pubblici a beneficio delle persone bisognose.
Il trasporto aereo toglie risorse a politiche di giustizia e di solidarieta'.
Il trasporto aereo toglie risorse alle possibilita' di un'occupazione sicura e dignitosa.
7. Della virtu' del limite
Il volo lasciamolo agli uccelli.
Il cielo lasciamolo alle stelle.
Cessiamo di volere tutto e tutto distruggere.
E' l'unica Terra che abbiamo.
Vi e' una sola umanita'.
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Allegato II. Solo opponendosi alla velocita'
La velocita' e' l'arma e la bandiera dei poteri economici globalizzati (e dei loro spietati apparati burocratici, politici, ideologici, militari) che stanno irreversibilmente devastando la biosfera, schiavizzando gran parte dell'umanita' e provocando la catastrofe della civilta'.
Solo opponendosi alla velocita' (alla sua ideologia e alla sua tecnologia; alla sua prassi e alla sua idolatria; al suo sistema di potere e alla sua scala di valori), si puo' difendere l'umanita' e la biosfera.
Poiche' costitutivi della vita e della civilta' umana sono il limite, la lentezza, il consistere, il ricordare, il tramandare, il prendersi cura, la fedelta'.
Solo fermandosi si conosce, solo restando si ama.
La corsa e' sempre la corsa verso la morte.
8. ENZO MANDRUZZATO
Per me Mandruzzato e' stato soprattutto il traduttore di poesia dal greco, dal latino e dal tedesco le cui traduzioni molto mi hanno interrogato e non di rado sfidato.
Con tutto il cuore gliene sono grato.
9. WHITNEY HOUSTON
Con quella voce che incantava gli angeli
come ha potuto pensare la morte
che fosse lecito rapirla?
10. PER NON ESSERE IPOCRITI
La cosa piu' urgente da fare e' fermare gli omicidi.
E per far questo occorre innanzitutto abolire gli eserciti e le armi.
11. FEDERICO CAFFE'
Scomparso venticinque anni fa.
La sua lezione e' sempre presente.
12. PER IL DISARMO
Le armi sono nemiche dell'umanita'.
Dove parlano le armi, gli esseri umani muoiono.
Dove tacciono le armi, gli esseri umani possono parlare, capirsi, decidere insieme, convivere.
Meno armi ci sono, piu' vite umane si salvano.
13. VERSO IL 25 APRILE. COME PROSEGUIRE OGGI LA LOTTA CONTRO IL FASCISMO?
Innanzitutto con l'opposizione alla guerra e al razzismo.
E quindi con l'impegno per il disarmo.
E quindi con l'impegno per il rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
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Poiche' questo storicamente e concettualmente, effettualmente ed esistenzialmente, e' il senso e il fine della lotta contro il fascismo: ripudio della violenza e della barbarie, opposizione alle uccisioni e alle persecuzioni; difesa della vita e della dignita' di tutti gli esseri umani e del mondo a tutti comune.
*
La lotta contro il fascismo, la continuazione della Resistenza, oggi si chiama nonviolenza.
*
Cessi l'illegale partecipazione italiana alla guerra assassina in Afghanistan.
Siano abrogate tutte le infami, criminali e criminogene misure razziste introdotte nell'ordinamento italiano da governi anomici e golpisti.
Disarmo e accoglienza. Pace e solidarieta'. Diritto comune alla vita e diritto e dovere comune al reciproco aiuto.
Vi e' una sola umanita'.
14. CINQUE GIORNATE CONTRO LA GUERRA
Il 25 aprile: perche' la guerra porta il fascismo, la guerra e' gia' il fascismo.
Il primo maggio: perche' l'opposizione alla guerra e' sempre stato il primo impegno di solidarieta' internazionale fra tutti i popoli da parte del movimento delle classi sfruttate ed oppresse.
Il 2 giugno: perche' la Repubblica Italiana, come e' scritto nella sua Costituzione, ripudia la guerra.
Il 2 ottobre: perche' e' la Giornata internazionale della nonviolenza, e la prima fondamentale direttrice d'azione del movimento nonviolento e' l'opposizione integrale alla guerra.
Il 4 novembre: perche' ogni vittima ha il volto di Abele, e l'unico modo onesto di ricordare e onorare le vittime delle guerre e' impegnarsi perche' non ci siano mai piu' guerre.
*
La guerra, che consiste dell'uccisione di esseri umani, e' nemica dell'umanita'.
La pace si costruisce con il disarmo e la smilitarizzazione.
Solo la pace salva le vite, solo la pace promuove il benessere, solo la pace riconosce tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani.
15. URGENZA DEL DISARMO
Nulla e' piu' urgente che fermare la produzione e il commercio e l'uso delle armi.
Le armi sempre e solo servono a uccidere.
Con le armi si fanno le guerre.
Con le armi si commettono i crimini.
Le armi sono nemiche dell'umanita'.
Salvare la civilta' umana: e' necessario il disarmo.
Opporsi agli omicidi: e' necessario il disarmo.
Contrastare il crimine: e' necessario il disarmo.
Fermare la violenza: e' necessario il disarmo.
Nulla e' piu' urgente che fermare la produzione e il commercio e l'uso delle armi.
16. DUE SCANDALI, CHE SONO UNO
Riferiscono i mezzi d'informazione locali che il Comune di Viterbo avrebbe deliberato la prosecuzione dell'esistenza della Savit ("Societa' Aeroporto di Viterbo"), una societa' costituita lo scorso decennio in vista della realizzazione a Viterbo di un nocivo e distruttivo mega-aeroporto, realizzazione che poi fortunatamente (grazie alla mobilitazione popolare in difesa del territorio, del diritto alla salute e della legalita') non c'e' stata; e quand'anche sciaguratamente quell'opera illecita e insensata si realizzasse in futuro (e il cielo non voglia - e' proprio il caso di dire) vedrebbe come ente gestore la ben nota Adr (la Societa' Aeroporti di Roma, che gia' gestisce gli scali di Fiumicino e Ciampino coi risultati che ognun sa). Cosicche' la Savit e' in realta' a un dipresso uno zombie, che sempre secondo quanto riferiscono i mass-media sarebbe gia' costata un'iradiddio di soldi pubblici per non servire in realta' a un bel nulla (a un bel nulla di utile per la comunita', s'intende, poiche' invece ad inconfessabili interessi non pubblici ma privati puo' certo aver giovato). Una montagna di soldi pubblici allegramente sperperati. Ripetiamolo: una montagna di soldi pubblici allegramente sperperati. Le competenti magistrature interverranno? Sarebbe a dir poco auspicabile.
*
Ma il nocciolo della questione e' che l'intera operazione del mega-aeroporto di Viterbo e' ed e' sempre stata un crimine e una follia.
Poiche', come a Viterbo tutti sanno, e come e' stato scritto al Presidente del Consiglio dei Ministri per l'ennesima volta il 3 febbraio 2012, e' semplicemente un crimine e una follia "realizzare un mega-aeroporto nocivo, distruttivo e fuorilegge nel cuore dell'area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame a Viterbo, un'area di dantesca memoria, un vero e proprio bene dell'umanita' che subirebbe una irreversibile devastazione e un catastrofico inquinamento.
"L'aberrante e criminale proposito di devastare l'area del Bulicame realizzandovi un mega-aeroporto fu gia' formulato nel 2007, e fin qui una protratta e crescente opposizione da parte della popolazione viterbese ha saputo respingerlo dimostrandone l'illiceita' e l'insensatezza.
"La realizzazione del mega-aeroporto nel cuore dell'area del Bulicame avrebbe infatti come immediate e disastrose conseguenze:
a) lo scempio dell'area del Bulicame e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano;
b) la devastazione dell'agricoltura della zona circostante;
c) l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali;
d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta');
e) il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu';
f) uno sperpero colossale di soldi pubblici;
g) una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio.
Quell'area va tutelata nel modo piu' adeguato: istituendovi un parco naturalistico, archeologico e termale; e fin d'ora respingendo ogni operazione speculativa, inquinante, devastatrice, illecita.
E nell'ambito della mobilita' la provincia di Viterbo ha bisogno piuttosto di migliorare la rete ferroviaria ed i collegamenti con Roma, Orte e Civitavecchia; una mobilita' adeguata e coerente con la difesa e la valorizzazione dei beni ambientali e culturali e delle vocazioni produttive dell'Alto Lazio".
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Tutto cio' e' di un'evidenza solare: e soltanto pubblici amministratori insipienti ed irresponsabili - o peggio - possono continuare a far finta di niente, e ad essere complici dell'operazione speculativa, devastatrice ed avvelenatrice del mega-aeroporto a Viterbo.
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Il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti
Viterbo, 18 aprile 2012
17. LA BOLLETTA PER LA FORNITURA DEL VELENO (E IL COLLEGIO DELLE CAPPE RANCE)
La societa' Talete che gestisce i servizi idrici per la generalita' dei Comuni della provincia di Viterbo, con l'ultima bolletta dell'acqua invia un istruttivo "Avviso agli utenti" in due paragrafi: il primo intitolato "Arsenico presente nell'acqua"; il secondo dal titolo "Fluoruri presenti nell'acqua". E mentre ci fa pagare l'acqua potabile ci rende per l'ennesima volta edotti che quell'acqua proprio potabile non e'.
Un logico dei tempi antichi ne avrebbe ricavato forse un aggraziato sillogismo: Devi pagare la bolletta dell'acqua. L'acqua e' avvelenata. Paghi per essere avvelenato.
Poi qualcuno ci chiede perche' pensiamo che la Talete spa sia un carrozzone da abolire.
*
In queste settimane molti pubblici amministratori viterbesi protestano che la Regione Lazio non si sta adeguatamente adoperando per realizzare gli indispensabili impianti di dearsenificazione. Ed e' giusta protesta.
Ma questa protesta la quasi totalita' di questi gentiluomini dovrebbero rivolgerla anche contro se stessi.
In tutti i comuni del viterbese in cui l'acqua che giunge nelle case presenta concentrazioni di arsenico superiori alla soglia dei 10 microgrammi per litro (e sono gran parte dei comuni della provincia) da anni sarebbe stato possibile, necessario e doveroso che i Comuni intervenissero realizzando con fondi propri (ed attivando eventuali sinergie con altri soggetti disponibili a contribuire per il bene comune) adeguati impianti di dearsenificazione alla fonte garantendo cosi' alla popolazione acqua potabile, eventualmente successivamente rivalendosi verso gli altri soggetti istituzionali ed enti gestori inadempienti per recuperare gli importi relativi alle opere.
Sia detto en passant: lo proponemmo ed argomentammo ripetutamente a cominciare da molti mesi fa. Quasi nessuno degli assisi sui pubblici scranni volle prestare orecchio. Ed abbiamo continuato a ricevere veleno dai rubinetti delle nostre case.
18. RICORDANDO DON TONINO BELLO
Nella ricorrenza della scomparsa ricordando don Tonino Bello, il vescovo di Molfetta straordinario costruttore di pace, di solidarieta' e di nonviolenza, nato ad Alessano il 18 marzo 1935 e deceduto a Molfetta il 20 aprile 1993, il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo ne rammemora il luminoso volto e ne riafferma l'impegnativo messaggio con gratitudine che non si estingue.
L'impegno contro il razzismo, contro la guerra, contro le armi, contro tutte le violenze; l'impegno per la pace, per la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani, per la difesa del mondo vivente casa comune dell'umanita' intera; l'impegno per la fraternita' che tutte e tutti riconosce, raggiunge e sostiene nella convivialita' delle differenze, nella coscienza dell'unita' dell'umana famiglia: questi impegni sono ancora gli impegni di ogni persona di volonta' buona.
19. VERSO IL 25 APRILE. LA SCELTA DELLA NONVIOLENZA
Contro il fascismo.
Contro il razzismo.
Contro la guerra.
Per il disarmo.
Per i diritti umani di tutti gli esseri umani.
20. QUELLO CHE OFFENDE. (QUASI UNA LETTERA APERTA ALLA MINISTRA DELL'INTERNO)
Gentilissima Ministra dell'Interno,
Lei dice bene: offende che a degli esseri umani sia impedito di parlare sigillando la loro bocca con del nastro adesivo.
Ma offende anche che lo stato italiano deporti degli esseri umani. Deporti degli esseri umani.
Lei dice bene: offende che degli esseri umani siano maltrattati.
Ma offende anche che lo stato italiano dal 1998 abbia riaperto i campi di concentramento in cui i migranti sono detenuti. Abbia riaperto i campi di concentramento in cui i migranti sono detenuti.
Lei dice bene: offende che taluni adottino comportamenti che violano la dignita' delle persone.
Ma offende anche che lo stato italiano nel corso degli anni abbia imposto un cumulo di scellerate misure razziste che favoreggiano la schiavizzazione, la persecuzione e fin la morte di esseri umani che in Italia speravano di trovare invece accoglienza, aiuto, rispetto. Abbia imposto un cumulo di scellerate misure razziste che favoreggiano la schiavizzazione, la persecuzione e fin la morte di esseri umani che in Italia speravano di trovare invece accoglienza, aiuto, rispetto.
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Gentilissima Ministra dell'Interno,
faccia quindi una cosa buona e giusta: presenti in Consiglio dei Ministri un decreto per abolire immediatamente tutte le misure razziste introdotte nella legislazione italiana dalla fine del secolo scorso ad oggi.
Una cosa buona e giusta: abrogare il razzismo di stato in Italia e ripristinare la vigenza della Costituzione repubblicana, dello stato di diritto, della civilta'. Della civilta' umana.
Una cosa buona e giusta: abrogare il razzismo di stato in Italia e ripristinare il rispetto della dignita' umana nel nostro paese. Per tutti gli esseri umani.
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Distinti saluti,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, che molti molti anni fa coordino' in Italia la campagna di solidarieta' con Nelson Mandela allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano (poi anche in Italia criminali governi golpisti e razzisti imposero le misure hitleriane e il regime di apartheid che con questa lettera si chiede ancora una volta di abrogare)
Viterbo, 20 aprile 2012
21. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE AL MEGA-AEROPORTO DI VITERBO E S'IMPEGNA PER LA RIDUZIONE DEL TRASPORTO AEREO
Per informazioni e contatti: Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org
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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 668 del 26 agosto 2012
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