Coi piedi per terra. 662
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- Date: Mon, 20 Aug 2012 05:51:30 +0200 (CEST)
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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Numero 662 del 20 agosto 2012
In questo numero:
1. Alcuni testi del mese di luglio 2012 (parte seconda e conclusiva)
2. Se non ci si oppone alla guerra e al razzismo
3. Alcune parole in ricordo di Laura Gallucci
4. Opporsi alla guerra, agli eserciti, alle armi
5. Un decennio di massacri
6. La tragica verita', il primo dovere
7. Scorpioni e frustate
8. "Una politica economica governativa scandalosa e scellerata". Un discorso a Viterbo
9. Il gioco del peggio del peggio del peggio. E l'alternativa nonviolenta
10. Difendiamo la Costituzione della Repubblica Italiana dall'assalto golpista della destra eversiva
11. La forza della verita'. Il Ministero dei Trasporti ammette che il mega-aeroporto a Viterbo e' una irrealizzabile follia
12. Il peso dei morti
13. C'erano una volta le Olimpiadi
14. E Dante sorrise
15. Contro la guerra. Un incontro a Viterbo il 28 luglio 2012 e un appello
16. Una vittoria di Alfio Pannega
17. Per contattare il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo
1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI LUGLIO 2012 (PARTE SECONDA E CONCLUSIVA)
Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di luglio 2012.
2. SE NON CI SI OPPONE ALLA GUERRA E AL RAZZISMO
Se non ci si oppone alla guerra e al razzismo, come si puo' pensare di salvare la democrazia, la dignita' umana, la civilta'?
Se non ci si oppone alla guerra e al razzismo, come si puo' pensare di affrontare e sconfiggere il fascismo?
Se non ci si oppone alla guerra e al razzismo, come si puo' pensare di contrastare il totalitarismo e l'imperialismo che tutto schiavizza, divora, annienta?
Solo la nonviolenza si oppone alla guerra e al razzismo.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
*
Cessi immediatamente la partecipazione italiana alla guerra afgana, ai massacri di cui essa consiste.
Siano abrogate immediatamente le misure razziste italiane ed europee che stanno facendo strage di migranti nel Mediterraneo.
Cessi lo sperpero immane delle pubbliche risorse per il riarmo e le persecuzioni, per le guerre e le uccisioni.
Siano utilizzate le pubbliche risorse per salvare le vite umane, non per sopprimerle.
Solo la nonviolenza si oppone alla guerra e al razzismo.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
*
La nonviolenza e' l'unica politica adeguata alla distretta presente.
La nonviolenza: socialista e libertaria, ecologista e femminista, consapevole che vi e' una sola umanita'.
La nonviolenza: che riconosce ed afferma i diritti umani di tutti gli esseri umani.
La nonviolenza che si oppone a sfruttamento, inquinamento, guerra.
La nonviolenza: che si oppone a tutte le dominazioni, a tutti gli sfruttamenti, a tutti gli assoggettamenti.
La nonviolenza: principio responsabilita', movimento delle oppresse e degli oppressi in lotta per la comune liberazione.
Solo la nonviolenza si oppone alla guerra e al razzismo.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
3. ALCUNE PAROLE IN RICORDO DI LAURA GALLUCCI
Rapita dal mare e' tragicamente scomparsa Laura Gallucci, architetta, femminista, intellettuale e militante del movimento per la dignita' di ogni essere umano e la liberazione dell'umanita' intera. Una persona di un'intelligenza e una bellezza abbaglianti: kalokagathia, dicevano quegli antichi.
*
Chi, negli anni in cui fu giovane l'umanita', anche a Viterbo fu parte del movimento di lotta per render concrete e universali le tre grandi parole dell'immortale rivoluzione - liberta', uguaglianza, fratellanza -, la ricorda compagna di lotte e di pensier magistra.
*
Non so da quanti anni non la vedessi, e forse proprio dagli anni Settanta del secolo scorso, ma le sue piu' recenti fotografie che vedo adesso pubblicate sui media la restituiscono nella medesima finezza e venusta' di allora; e nel ricordo odierno di persone amiche che l'hanno costantemente a Roma ove viveva frequentata sento ancora la traccia di quel modo suo di essere, di quel core suo d'allora: "ironia che resiste e contesa che dura", per dirla con le parole di Fortini.
*
So che ha pensato e realizzato abitazioni in cui le persone possano vivere felici; so che non ha mai rinunciato a perseverare nel buono e nel giusto; so che di quel punto acerbo, di quella cosa arcana e stupenda che e' la vita ha saputo fare un'opera d'arte e una testimonianza di verita'.
Qui la saluto e qui le rendo omaggio.
4. OPPORSI ALLA GUERRA, AGLI ESERCITI, ALLE ARMI
Opporsi alla guerra, agli eserciti, alle armi.
Opporsi alle uccisioni.
*
Cessi immediatamente la partecipazione italiana alla guerra afgana.
Cessino immediatamente le folli spese per il criminale riarmo.
Siano drasticamente tagliate le spese militari.
*
E si adoperino invece i pubblici denari per salvare le vite, per curare gli infermi, per sostenere i bisognosi.
*
L'unica politica civile e' la scelta della nonviolenza.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
5. UN DECENNIO DI MASSACRI
Alla strage infinita della guerra afgana anche l'Italia partecipa.
Di quei massacri immani anche il nostro paese e' corresponsabile.
Di quell'immenso crimine contro l'umanita' anche lo stato italiano e' colpevole. E complice ne e' chi nel nostro paese ad esso non si e' opposto, non si oppone.
Cessi immediatamente la partecipazione italiana alla guerra afgana.
Torni l'Italia al rispetto della legalita' costituzionale che quella guerra proibisce.
Torni l'Italia al rispetto del diritto internazionale che quella guerra proibisce.
Torni l'Italia al rispetto della civilta' umana che ogni guerra proibisce.
La guerra e' sempre nemica dell'umanita'.
La guerra sempre consiste di stragi di esseri umani.
Solo la pace salva le vite.
Vi e' una sola umanita'.
6. LA TRAGICA VERITA', IL PRIMO DOVERE
Anche chi per oltre un decennio e' stato stolido complice della guerra afgana e fin suo folle apologeta, ora e' costretto ad ammettere la tragica verita': che in Afghanistan e' in corso una guerra terrorista e stragista; che l'Italia vi sta illegalmente, criminalmente partecipando; che di quei massacri ed orrori anche noi italiani siamo corresponsabili.
Cadute le scaglie dagli occhi, si faccia ora quello che e' indispensabile e urgente per cessare di essere carnefici: cessi immediatamente la partecipazione italiana alla guerra.
Cessi immediatamente la partecipazione italiana alla guerra, e si adoperi l'Italia per il disarmo e la smilitarizzazione del conflitto.
Cessi immediatamente la partecipazione italiana alla guerra, e si torni al rispetto della legalita' costituzionale e del diritto internazionale.
Cessi immediatamente la partecipazione italiana alla guerra, e si rechino ai superstiti nel dolore e nel bisogno aiuti unicamente umanitari e unicamente con mezzi di pace.
Cessi immediatamente la partecipazione italiana alla guerra: si scelga di salvare le vite anziche' sopprimerle.
*
Opporsi alla guerra e ai massacri di cui essa consiste e' il primo dovere di ogni persona decente.
Ed opporsi alla guerra significa concretamente quattro cose:
1. cessare di uccidere e di lasciar uccidere gli esseri umani;
2. realizzare il disarmo, ovvero abolire le armi intrinsecamente assassine;
3. realizzare la smilitarizzazione, ovvero abolire tutti gli eserciti e tutte le organizzazioni armate;
4. impegnarsi nella lotta nonviolenta - femminista ed ecologista, socialista e libertaria - per la giustizia sociale e la difesa della biosfera, ovvero per la difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e di un mondo vivibile e condiviso, ovvero per la solidale liberazione dell'umanita' e il responsabile rispetto della natura vivente.
Vi e' una sola umanita', vi e' un unico mondo casa comune dell'umanita' intera.
7. SCORPIONI E FRUSTATE
Con la complicita' di un parlamento in cui le classi sociali sfruttate e oppresse non hanno nessuna rappresentanza, il governo italiano persevera in una politica economica scellerata, selvaggiamente antipopolare, intesa unicamente a difendere ed incrementare i profitti, le rendite, i privilegi, la rapina delle classi al potere, aggredendo fin i piu' basilari diritti umani delle persone che non appartengono all'elite dei rapinatori globali e dei loro sicari, ovvero derubando, asservendo, narcotizzando e terrorizzando vieppiu' la stragrande maggioranza della popolazione.
*
In ignobile continuita' col criminale ventennio berlusconiano ed i suoi infami governi golpisti di filomafiosi, di neofascisti, di razzisti, di corruttori e prosseneti, anche l'attuale governo dei tecnocrati del capitale finanziario globalizzato persevera nella distruzione dei diritti sociali, nel tentativo di svuotamento e smantellamento della Costituzione della Repubblica Italiana, nella feroce guerra di classe dei ricchi contro gli impoveriti, delle classi proprietarie rapinatrici contro le loro plurime vittime.
*
Cosi' le risorse pubbliche vengono utilizzate per uccidere invece che per salvare le vite.
Cosi' il potere esecutivo e quello legislativo che lo sostiene vengono utilizzati per fare il male, per opprimere gli esseri umani sfruttati e indifesi.
Cosi' chi governa una volta ancora viola la democrazia, viola la legalita' costituzionale, viola la dignita' umana.
*
Prosegue la guerra, e si tagliano i servizi sanitari.
Prosegue il riarmo, e si taglia l'assistenza ai bisognosi.
Prosegue la persecuzione razzista, e si aboliscono le norme a difesa dei lavoratori.
Prosegue la devastazione dell'ambiente, e si massacra la scuola pubblica e il diritto allo studio.
Immense risorse pubbliche vengono trasferite nelle mani degli speculatori, degli assassini, dei persecutori.
Diritti umani fondamentali vengono negati, e per le classi rapinate e sfruttate e per le persone oppresse e assoggettate la politica governativa solo questa classica misura prevede: scorpioni e frustate.
*
Questo orrore deve cessare.
E' necessaria e urgente un'insurrezione nonviolenta in difesa della dignita' umana e della legalita' che salva le vite.
E' necessaria e urgente un'insurrezione nonviolenta per la democrazia e la Costituzione repubblicana.
E' necessaria e urgente un'insurrezione nonviolenta per i diritti umani di tutti gli esseri umani.
*
Ed e' necessario e urgente un programma politico nonviolento su cui ricostruire il movimento e la sinistra dell'eguaglianza di diritti e della responsabilita' comune: un programma nonviolento, quindi femminista ed ecologista, socialista e libertario, contro la guerra e contro l'ingiustizia.
Alla violenza dei potenti occorre opporre la nonviolenza liberatrice.
8. "UNA POLITICA ECONOMICA GOVERNATIVA SCANDALOSA E SCELLERATA". UN DISCORSO A VITERBO
Domenica 22 luglio 2012 si e' svolto a Viterbo un incontro di riflessione con il responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di argomentata denuncia della politica economica governativa, "una politica economica scandalosa e scellerata".
*
Peppe Sini ha rilevato come le scelte fondamentali del governo italiano siano caratterizzate da una profonda complicita' con la speculazione finanziaria, con la violenza padronale e con un sistema di dominio internazionale onnicida; siano caratterizzate dalla prosecuzione della guerra afgana, del riarmo, della persecuzione razzista dei migranti; siano caratterizzate dall'aggressione ai diritti umani delle persone appartenenti alle classi sociali sfruttate e subalterne; siano caratterizzate dalla distruzione del welfare state e dalla negazione del diritto alla salute e all'assistenza; siano caratterizzate dalla devastazione dell'ambiente, la privatizzazione dei beni pubblici, il favoreggiamento di poteri economici criminali.
Analizzando minutamente i provvedimenti governativi di questi mesi, il responsabile della struttura pacifista viterbese ha indicato come la scelta della prosecuzione della guerra e del riarmo significhi continuare a spendere ingentissime quantita' di pubblici denari per far morire degli esseri umani; come la mancata abrogazione delle piu' infami misure razziste significhi continuare in una politica hitleriana, disumana e assassina; come i tagli selvaggi ai servizi sociali e sanitari essenziali significhino abbandonare persone malate e bisognose al dolore e alla disperazione, condannandole alla sofferenza e alla morte; come l'attacco brutale ai diritti dei lavoratori significhi favoreggiare clientelismo, corruzione e schiavismo.
A questa feroce politica economica occorre opporsi in modo nitido e intransigente: resistendo alla furia del governo eversivo e vampiresco, e proponendo una politica economica alternativa fondata sulla giustizia sociale, il dettato costituzionale, la legalita' che salva le vite, la difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, il rispetto della biosfera.
Al governo dei tecnocrati del capitale finanziario globale, al governo del comitato d'affari delle classi rapinatrici dominanti e dei ceti manageriali loro pretoriani, al governo sostenuto dai partiti del regime della corruzione, al governo appoggiato dalla banda golpista berlusconiana - filomafiosa, neofascista, razzista -, a questo governo occorre opporre il progetto politico della nonviolenza in cammino; occorre opporre la politica economica della solidarieta' umana e del bene comune; occorre opporre la lotta costruttiva di liberazione delle oppresse e degli oppressi, della solidarieta' che ogni essere umano riconosce e raggiunge, del principio responsabilita' verso l'umanita' e verso la natura.
All'eversione dall'alto delle classi proprietarie occorre opporre la difesa nonviolenta della Costituzione antifascista; alla politica barbara della guerra e dell'ingiustizia occorre opporre la politica nonviolenta della pace e dell'aiuto reciproco; alla politica degli speculatori, dei corrotti, degli sfruttatori, occorre opporre la politica nonviolenta dell'uguaglianza di diritti di tutti gli esseri umani.
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Alle persone amiche della nonviolenza - ha concluso il responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo - oggi incombe il compito di ricostruire il movimento e il programma delle lotte per la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani: ricostruire una sinistra e quindi una politica rigorosamente nonviolenta, e quindi femminista ed ecologista, socialista e libertaria; una sinistra e una politica delle persone, delle classi e dei popoli oppressi; una sinistra e una politica della fraternita' e della liberazione.
Difendere la democrazia, la legalita' repubblicana, la dignita' umana.
Opporsi al governo della guerra, del razzismo, della speculazione e della schiavitu'.
La nonviolenza e' in cammino. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
9. IL GIOCO DEL PEGGIO DEL PEGGIO DEL PEGGIO. E L'ALTERNATIVA NONVIOLENTA
La guerra che consiste nell'uccidere gli esseri umani.
E il riarmo che consiste nella realizzazione e messa a disposizione degli strumenti per uccidere gli esseri umani.
E il militarismo che anche quando non guerreggia consiste nell'addestrare le persone ad uccidere gli esseri umani.
Guerra, riarmo e militarismo sono nemici dell'umanita', il loro scopo essendo l'uccisione di esseri umani.
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Primo punto del programma politico di un'umanita' ragionevole e responsabile deve essere quindi abolire la guerra, le armi, gli eserciti tutti.
Primo dovere di ogni persona decente e' impegnarsi per questo: per salvare le vite, per difendere la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
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Cessi immediatamente la partecipazione italiana alla guerra afgana.
Cessi immediatamente lo sperpero dei pubblici denari per l'acquisto di nuovi armi assassine (come i famigerati F-35, cacciabombardieri follemente predisposti finanche per armamento nucleare).
Siano drasticamente tagliate le spese militari, le spese per addestrare all'omicidio, le spese per organizzare le stragi, le spese per far prevalere la barbarie e la distruzione, l'annientamento dell'umanita'.
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E le ingenti risorse pubbliche risparmiate cessando di partecipare alla guerra, al riarmo e al militarismo siano invece utilizzate per la sanita', l'assistenza, l'istruzione e la cultura, il diritto alla casa e al lavoro, la difesa dell'ambiente casa comune dell'umanita' intera, la difesa e la promozione dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
10. DIFENDIAMO LA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA DALL'ASSALTO GOLPISTA DELLA DESTRA EVERSIVA
La destra eversiva berlusconiana e leghista al Senato ha nuovamente tentato l'assalto contro la Costituzione della Repubblica Italiana.
La destra filomafiosa, neofascista e razzista persiste nella sua furiosa volonta' golpista.
A questo ennesimo ignobile tentativo di abbattere la democrazia, di scardinare la separazione dei poteri, di imporre un regime autoritario in cui i potenti possano delinquere senza alcun controllo, occorre opporsi.
Occorre opporsi all'ennesima aggressione golpista.
Occorre opporsi alle trame autoritarie del regime della corruzione.
Occorre opporsi alle mene criminali della destra anomica e immorale.
Occorre difendere la Costituzione della Repubblica Italiana, lo stato di diritto, la separazione dei poteri, i controlli di legalita', la democrazia come metodo e come sistema.
Occorre difendere la Costituzione della Repubblica Italiana con la mobilitazione popolare, con l'azione nonviolenta, con la forza della legalita' e della democrazia.
La Costituzione della Repubblica Italiana e' un bene comune del popolo italiano, presidio di liberta' e di eguaglianza di diritti.
La Costituzione della Repubblica Italiana va difesa senza alcuna esitazione, senza alcun cedimento.
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E difendere la Costituzione della Repubblica Italiana significa anche difenderne in modo intransigente i principi fondamentali, i valori supremi: quei principi e quei valori che troppi scellerati governi da troppi anni hanno violato e continuano a violare impunemente.
Difendere la Costituzione della Repubblica Italiana significa anche opporsi alla guerra assassina, difendere il diritto al lavoro, difendere il diritto alla salute e all'assistenza, difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani e la biosfera casa comune.
Difendere la Costituzione della Repubblica Italiana significa anche opporsi ai poteri mafiosi, opporsi al razzismo, opporsi alla violenza dell'eversione dall'alto dei poteri speculativi, corruttivi, schiavisti, onnicidi.
Difendere la Costituzione della Repubblica Italiana e' diritto e dovere di ogni cittadino.
11. LA FORZA DELLA VERITA'. IL MINISTERO DEI TRASPORTI AMMETTE CHE IL MEGA-AEROPORTO A VITERBO E' UNA IRREALIZZABILE FOLLIA
Il mega-aeroporto a Viterbo non si fara'.
I mezzi d'informazione riferiscono che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nella persona del Direttore generale per gli aeroporti e il trasporto aereo, infine ammette esplicitamente che realizzare il mega-aeroporto a Viterbo sarebbe uno scandaloso sperpero di pubblico denaro. Ammette che quell'opera e' una irrealizzabile follia. Ammette dunque che avevano ragione quanti dal 2007 si sono battuti contro quella scelta irrazionale, illegittima, dannosa, distruttiva e truffaldina.
Era ora.
La verita' finalmente trionfa.
Il mega-aeroporto a Viterbo non si fara'.
*
Ripetiamolo una volta ancora: la realizzazione del mega-aeroporto nel cuore della preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame avrebbe avuto come inevitabili immediate e disastrose conseguenze:
a) lo scempio dell'area del Bulicame e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano;
b) la devastazione dell'agricoltura della zona circostante;
c) l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali;
d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta');
e) il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu';
f) uno sperpero colossale di soldi pubblici;
g) una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio.
L'area del Bullicame va invece tutelata nel modo piu' adeguato: istituendovi un parco naturalistico, archeologico e termale; e fin d'ora respingendo ogni operazione speculativa, inquinante, devastatrice, illecita.
E nell'ambito della mobilita' la provincia di Viterbo ha bisogno piuttosto di migliorare la rete ferroviaria ed i collegamenti con Roma, Orte e Civitavecchia; una mobilita' adeguata e coerente con la difesa e la valorizzazione dei beni ambientali e culturali e delle vocazioni produttive dell'Alto Lazio.
*
E ripetiamo una volta ancora anche che occorre ridurre globalmente l'insostenibile trasporto aereo: sia contrastando il dissennato incremento del trasporto aereo a fini voluttuari, alla luce dell'eccesso di aeroporti in Italia e dell'eccesso globale di emissioni inquinanti; sia ripristinando nell'ambito del trasporto aereo il rispetto di fondamentali regole e principii di legalita' e facendo cessare il favoreggiamento ad imprese speculative, inquinanti e violatrici dei diritti di cittadini e lavoratori. E per quanto riguarda specificamente il Lazio occorre che il Governo e la Regione accolgano pienamente le ragionevoli proposte formulate nella lettera aperta del 10 maggio 2010 dai comitati di Ciampino, Fiumicino, Ferentino-Frosinone e Viterbo.
*
Il mega-aeroporto a Viterbo non si fara'.
La lobby di estrema destra che voleva devastare la preziosa area del Bulicame e provocare un enorme danno alla popolazione viterbese e' stata smascherata e sconfitta.
I politicanti insipienti ed irresponsabili che in questi anni hanno favoreggiato un progetto scellerato sono stati smascherati e sconfitti.
La lotta del comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo ha avuto ragione.
La parte onesta e ragionevole della cittadinanza, rappresentativa del bene comune e dei diritti di tutti, sostenuta da innumerevoli scienziati, personalita' della cultura e dell'impegno civile di prestigio internazionale, ha avuto ragione.
Il mega-aeroporto a Viterbo non si fara'.
*
La forza della verita' e' riuscita a prevalere.
La forza della verita', che e' la nonviolenza in cammino, il principio responsabilita' in azione, la dignita' umana dispiegata.
*
Il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti
Viterbo, 25 luglio 2012
12. IL PESO DEI MORTI
Mi sono chiesto tante volte come facciano i governanti italiani che da un decennio a questa parte hanno mandato tanti giovani a morire assassinati nella guerra afgana a non sentire sulla coscienza il peso di quelle morti, a non provare vergogna ed orrore di se stessi per aver fatto morire degli esseri umani con la loro criminale decisione di far partecipare il nostro paese a quella guerra.
Poiche' quelle persone mandate la' incontro alla morte, sacrificate a una folle politica internazionale totalitaria e terrorista, imperialista e razzista, sarebbero ancora vive se i governi italiani succedutisi in questo decennio non li avessero gettati nella fornace di quella guerra assurda e illegale, quella guerra alla quale tanto il diritto internazionale quanto la legalita' costituzionale proibiscono esplicitamente all'Italia di partecipare.
Ed invece governanti e parlamentari li hanno mandati alla morte.
Ne provo non solo orrore ma anche vergogna io stesso, che pure - nei ristretti limiti delle mie possibilita' di espressione ed azione, dirigendo un centro di ricerca e un quotidiano telematico - mi sono sempre opposto a quella guerra e alla partecipazione italiana ad essa.
E lo stesso dolore che provo per le vittime italiane provo per quelle afgane e di qualunque altro paese: tutte appartenenti alla famiglia umana, persone tutte ugualmente disfatte dalla follia della guerra, il piu' grande crimine contro l'umanita'.
Come e' possibile che questa infamia, questa illecita ed insensata partecipazione italiana al massacro continui nell'indifferenza generale?
Cessi immediatamente la partecipazione italiana alla guerra afgana.
Cessi immediatamente l'Italia di mandare persone ad uccidere e morire.
E si adoperi invece l'Italia per la pace con mezzi di pace.
Si impegni l'Italia per il disarmo e la smilitarizzazione del conflitto, per salvare le vite anziche' sopprimerle.
Torni lo stato italiano al rispetto della sua legge fondamentale, la Costituzione della Repubblica Italiana.
Si impegni ed adoperi infine l'Italia a rispettare la vita umana, valore supremo della civilta'.
Ed i governanti responsabili di tante morti siano allontanati per sempre dai pubblici uffici.
13. C'ERANO UNA VOLTA LE OLIMPIADI
Nell'antichita' durante le Olimpiadi si sospendevano le attivita' belliche.
Le guerre che consistono dell'uccisione di esseri umani.
Le guerre che stanno trascinando la civilta' umana nell'abisso.
Le guerre nemiche dell'umanita' intera.
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Il primo dovere di ogni persona decente e' salvare le vite, anziche' sopprimerle.
Il primo dovere di ogni persona decente e' opporsi alla guerra, agli eserciti, alle armi.
E' anche il primo dovere di ogni ordinamento giuridico democratico.
E' anche il primo dovere dell'umanita' intera.
14. E DANTE SORRISE
Il mega-aeroporto a Viterbo non si fara'.
L'area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame di dantesca memoria si salvera'.
*
Il Direttore Generale per gli Aeroporti ed il Trasporto Aereo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in recenti dichiarazioni pubbliche ha esplicitamente affermato che il famigerato mega-aeroporto a Viterbo non si fara'.
Ed in effetti qualunque persona di buon senso riconosce agevolmente che sperperare 700 milioni di euro per realizzare il mega-aeroporto a Viterbo, distruggendo irreversibilmente la preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bullicame di dantesca memoria, e danneggiando gravemente la salute e i diritti della popolazione cittadina (l'area e' a due passi dal centro abitato), e' semplicemente una follia, una criminale follia.
*
Il Ministero dei Trasporti riconosce infine la giustezza delle ragioni del movimento della societa' civile che a Viterbo dal 2007 si oppone alla realizzazione del mega-aeroporto nocivo e distruttivo, insensato ed illegale.
E non a caso le ragioni dell'opposizione al mega-aeroporto sono state condivise a livello nazionale ed internazionale da illustri scienziati, magistrati, docenti universitari di numerose universita' italiane, personalita' autorevolissime delle istituzioni, della cultura, della vita religiosa, operatori sociali, movimenti di difesa dell'ambiente e dei diritti umani.
Poiche' ogni persona onesta e ragionevole percepiva la semplice ed inconfutabile verita' - piu' volte enunciata in documenti, mozioni, interpellanze parlamentari, esposti, che "la realizzazione del mega-aeroporto nel cuore della preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame, di cui fece memoria Dante nella Divina Commedia, avrebbe avuto come inevitabili immediate e disastrose conseguenze:
a) lo scempio dell'area del Bulicame e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano;
b) la devastazione dell'agricoltura della zona circostante;
c) l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali;
d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta');
e) il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu';
f) uno sperpero colossale di soldi pubblici;
g) una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio.
L'area del Bullicame va invece tutelata nel modo piu' adeguato: istituendovi un parco naturalistico, archeologico e termale; e fin d'ora respingendo ogni operazione speculativa, inquinante, devastatrice, illecita.
E nell'ambito della mobilita' la provincia di Viterbo ha bisogno piuttosto di migliorare la rete ferroviaria ed i collegamenti con Roma, Orte e Civitavecchia; una mobilita' adeguata e coerente con la difesa e la valorizzazione dei beni ambientali e culturali e delle vocazioni produttive dell'Alto Lazio".
*
Il pronunciamento ministeriale prende semplicemente atto della realta', riconosce semplicemente la pura verita': realizzare un mega-aeroporto a Viterbo sarebbe una follia, una criminale follia; devastare a tal fine la preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bullicame sarebbe un crimine non solo contro la popolazione locale, ma anche contro la biosfera, ma anche contro la civilta'.
Lo scellerato mega-aeroporto non si fara'. L'area del Bulicame non sara' devastata da questa operazione speculativa insensata ed infame. La popolazione di Viterbo puo' finalmente tirare un sospiro di sollievo. E Dante puo' finalmente sorridere.
15. CONTRO LA GUERRA. UN INCONTRO A VITERBO IL 28 LUGLIO 2012 E UN APPELLO
Si e' svolto sabato 28 luglio 2012 a Viterbo un incontro di testimonianza e di denuncia contro la guerra assassina, contro il riarmo, contro la macchina militare.
All'incontro e' intervenuto il responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani".
Al termine dell'incontro e' stato promosso l'appello di seguito riportato.
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Le persone partecipanti all'incontro "Contro la guerra, con la forza della nonviolenza" svoltosi a Viterbo il 28 luglio 2012, dinanzi all'orrore delle guerre in corso, del riarmo e del militarismo, esprimono un persuaso impegno e una netta richiesta affinche':
1. L'Italia cessi immediatamente di partecipare alla guerra afgana;
2. L'Italia avvii un immediato disarmo, cominciando con la rinuncia alla realizzazione e all'acquisto dei famigerati cacciabombardieri F-35;
3. L'Italia effettui una drastica riduzione delle spese militari ed avvii una politica di smilitarizzazione.
Questi obiettivi - e la lotta nonviolenta per conseguirli - le persone partecipanti all'incontro propongono non solo al variegato arcipelago ecopacifista e della solidarieta', ma a tutte le forze democratiche.
La pace, il disarmo, la smilitarizzazione sono il primo indispensabile passo per contrastare la barbarie che sta provocando la catastrofe della civilta' umana.
La pace, il disarmo, la smilitarizzazione sono il primo indispensabile provvedimento per il risanamento del bilancio dello stato.
La pace, il disarmo, la smilitarizzazione sono il primo indispensabile impegno per una politica finalmente orientata alla difesa e alla promozione dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
La pace, il disarmo, la smilitarizzazione sono il primo indispensabile punto dell'agenda del bene comune.
La pace, il disarmo, la smilitarizzazione sono il primo indispensabile scopo dell'agire di ogni persona decente sollecita del pubblico bene.
La guerra e' nemica dell'umanita'.
Solo la pace salva le vite.
Le persone partecipanti all'incontro "Contro la guerra, con la forza della nonviolenza" svoltosi a Viterbo il 28 luglio 2012
16. UNA VITTORIA DI ALFIO PANNEGA
Alfio Pannega e' deceduto a Viterbo il 30 aprile di due anni fa: negli ultimi anni di vita una delle sue grandi lotte fu quella contro la realizzazione dell'insensato e illegale mega-aeroporto che avrebbe devastato irreversibilmente la preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame cantata da Dante nella Divina Commedia.
Ora il Ministero dei Trasporti finalmente dichiara che quell'opera scellerata non verra' realizzata.
Ora finalmente il Ministero ammette che quel mega-aeroporto sarebbe una criminale follia.
Ora finalmente il Ministero riconosce che aveva ragione Alfio Pannega, e con lui il movimento di coscientizzazione e di lotta che ha salvato il Bulicame e Viterbo da un crimine sciagurato contro l'ambiente e contro la salute e i diritti della popolazione, da un danno immane alla biosfera e alle persone.
Alfio Pannega ha vinto. Ha vinto la forza della verita'. Ha vinto la ragione e la dignita' umana.
Ed in questo momento il nostro pensiero va ancora una volta ad Alfio, amico e maestro, compagno di lotte ed esempio di vita.
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Lo ricordiamo tra i fondatori del comitato che ha guidato l'opposizone al mega-aeroporto: il comitato che nacque in una riunione del 24 luglio 2007 presso il Centro sociale occupato autogestito "Vall Faul" a Castel d'Asso.
Lo ricordiamo in tanti momenti dello svolgersi di quella lunga lotta a difesa della verita', dei diritti di tutti, della biosfera: e ne ricordiamo particolarmente il discorso appassionato che tenne nella principale manifestazione che si svolse proprio nel cuore dell'area del Bulicame a ridosso della sorgente di acqua sulfurea alcuni anni fa, dinanzi a un vasto e commosso pubblico soprattutto di giovani e giovanissimi che dalla viva persona e dalla viva voce di lui, monumento vivente della cultura popolare della Viterbo antifascista, apprendevano cosa fosse l'impegno civile, cosa fosse una testimonianza di dignita' e di verita', e quali fossero - e sono - le ragioni per cui occorreva e sempre occorre battersi per la memoria, per la natura, per i diritti umani di tutti gli esseri umani.
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L'amore di Alfio per la natura: immenso e acuto, cosi' intimo e struggente.
L'amore di Alfio per la sua terra e la sua gente, per queste campagne e questa citta', per questa popolazione e la sua storia e la sua cultura: un amore ricambiato dal popolo viterbese che in Alfio riconosceva un suo campione, un suo simbolo.
L'amore di Alfio per Dante, di cui sapeva declamare interi canti a memoria; e per la poesia a braccio, della cui tecnica (appresa ad un tempo dai poemi cavallereschi e dalla viva cultura orale delle nostre campagne) era maestro.
E l'amore di Alfio per l'umanita': che ha caratterizzato la sua intera esistenza di duro lavoro, di rigore morale, di impegno politico: la sua vita proletaria, il suo antifascismo temprato nell'opposizione alla violenza del regime e nell'orrore della guerra e dell'occupazione nazista, la sua militanza comunista cosi' profondamente e vivacemente libertaria, e gia' anziano il suo rinascere nell'esperienza del Centro sociale occupato autogestito, la sua profonda nonviolenza vissuta e in cammino - pratica di vita e di lotta, la sua assoluta generosita'.
Questo amore, che Alfio sapeva comunicare a quanti lo incontravano, e' stata una qualita' luminosa e una forza dirompente del movimento che ha impedito la realizzazione del mega-aeroporto, che ha sconfitto la lobby speculativa di estrema destra che (con la complicita' della quasi totalita' di un ceto politico insipiente e irresponsabile) voleva arricchirsi a danno dell'intera popolazione devastando per sempre l'area del Bullicame e i suoi tesori.
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Oggi che finalmente il Ministero dei Trasporti dichiara che quell'opera scellerata non verra' realizzata, vogliamo dire che aver salvato il Bulicame dal nocivo, distruttivo, illegale e insensato mega-aeroporto, e' una vittoria di Alfio Pannega e di tutto il movimento che con lui si e' battuto per il bene comune.
E ad Alfio, che da due anni ha concluso la sua vicenda in questo mondo lasciando una traccia inestinguibile in quanti lo hanno conosciuto e una preziosa eredita' nel cuore dell'umanita' intera, vogliamo dire ancora la nostra gratitudine, anche per questo, non solo per questo.
E la lotta in difesa della biosfera casa comune dell'umanita' intera, la lotta contro la guerra e contro la violenza e la menzogna, la lotta per i diritti umani di tutti gli esseri umani, la lotta per la liberazione e l'eguaglianza e la solidarieta', ebbene, la lotta continua, anche nel suo ricordo, anche nel suo nome.
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Il gruppo di lavoro su "La nonviolenza oggi in Italia"
Viterbo, 29 luglio 2012
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Allegato primo: Una breve notizia su Alfio Pannega
Alfio Pannega nacque a Viterbo il 21 settembre 1925, figlio della Caterina (ma il vero nome era Giovanna), epica figura di popolana di cui ancor oggi in citta' si narrano i motti e le vicende trasfigurate ormai in leggende omeriche, deceduta a ottantaquattro anni nel 1974. E dopo gli anni di studi in collegio, con la madre visse fino alla sua scomparsa, per molti anni abitando in una grotta nella Valle di Faul, un tratto di campagna entro la cinta muraria cittadina. A scuola da bambino aveva incontrato Dante e l'Ariosto, ma fu lavorando "in mezzo ai butteri della Tolfa" che si appassiono' vieppiu' di poesia e fiori' come poeta a braccio, arguto e solenne declamatore di impeccabili e sorprendenti ottave di endecasillabi. Una vita travagliata fu la sua, di duro lavoro fin dalla primissima giovinezza. La raccontava lui stesso nell'intervista che costituisce la prima parte del libro che raccoglie le sue poesie che i suoi amici e compagni sono riusciti a pubblicare pochi mesi prima dell'improvvisa scomparsa (Alfio Pannega, Allora ero giovane pure io, Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2010): tra innumerevoli altri umili e indispensabili lavori manuali in campagna e in citta', per decine di anni ha anche raccolto gli imballi e gli scarti delle attivita' artigiane e commerciali, recuperando il recuperabile e riciclandolo: consapevole maestro di ecologia pratica, quando la parola ecologia ancora non si usava. Nel 1993 la nascita del centro sociale occupato autogestito nell'ex gazometro abbandonato: ne diventa immediatamente protagonista, e lo sara' fino alla fine della vita. Sapeva di essere un monumento vivente della Viterbo popolare, della Viterbo migliore, e il popolo di Viterbo lo amava visceralmente. E' deceduto il 30 aprile 2010, non risvegliandosi dal sonno dei giusti. Alcuni testi commemorativi sono stati piu' volte pubblicati sul notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino", ad esempio negli "Archivi della nonviolenza in cammino" nn. 56, 57, 58, 60; cfr. anche il fascicolo monografico dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 265 ed ancora i "Telegrammi della nonviolenza in cammino" nn. 907-909, e i fascicoli di "Coi piedi per terra" n. 546 e i nn. 548-552 (tutti disponibili dalla pagina web http://lists.peacelink.it/nonviolenza/ ).
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Allegato secondo: Una breve notizia su alcune delle principali ragioni dell'opposizione al mega-aeroporto a Viterbo
La realizzazione del mega-aeroporto nel cuore della preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame, di cui fece memoria Dante nella Divina Commedia, avrebbe avuto come inevitabili immediate e disastrose conseguenze:
a) lo scempio dell'area del Bulicame e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano;
b) la devastazione dell'agricoltura della zona circostante;
c) l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali;
d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta');
e) il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu';
f) uno sperpero colossale di soldi pubblici;
g) una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio.
L'area del Bullicame va invece tutelata nel modo piu' adeguato: istituendovi un parco naturalistico, archeologico e termale; e fin d'ora respingendo ogni operazione speculativa, inquinante, devastatrice, illecita.
E nell'ambito della mobilita' la provincia di Viterbo ha bisogno piuttosto di migliorare la rete ferroviaria ed i collegamenti con Roma, Orte e Civitavecchia; una mobilita' adeguata e coerente con la difesa e la valorizzazione dei beni ambientali e culturali e delle vocazioni produttive dell'Alto Lazio.
Cfr. anche il sito www.coipiediperterra.org
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Allegato terzo: Una lettera aperta del 10 maggio 2010 dei comitati di Ciampino, Fiumicino, Frosinone e Viterbo alla presidente della Regione Lazio
Alla Presidente della Regione Lazio
ai capogruppo dell'opposizione
Oggetto: lettera aperta con richiesta di incontro in relazione all'impatto del trasporto aeroportuale (e delle strutture ad esso finalizzate) nel Lazio, e ad alcune iniziative che la Regione puo' assumere
Gentile Presidente della Regione Lazio,
gentili capogruppo dell'opposizione al Consiglio Regionale del Lazio,
vi scriviamo in relazione all'impatto del trasporto aeroportuale (e delle strutture ad esso finalizzate) nel Lazio, e ad alcune iniziative che la Regione puo' assumere.
Vi scriviamo in forma assolutamente semplice, chiara e sintetica perche' vorremmo delle risposte altrettanto semplici, chiare e sintetiche.
1. Ciampino
E' dimostrato dagli studi istituzionali condotti da Arpa Lazio, dal Dipartimento epidemiologico regionale e dalle Asl competenti per territorio, che a Ciampino le norme di legge non sono rispettate e che la salute dei cittadini e' in pericolo. Per questo i cittadini di Ciampino, di Marino e del X Municipio di Roma hanno inviato quasi cinquecento esposti alla Magistratura per chiedere giustizia. I voli su Ciampino vanno immediatamente e drasticamente ridotti.
Chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione Lazio per la riduzione immediata dei voli (cosa intendiamo per immediata? Intendiamo: immediata).
2. Fiumicino
E' dimostrato che non solo non vi e' alcuna necessita' di ampliare il sedime aeroportuale di Fiumicino, ma e' anzi del tutto evidente che il progetto della societa' Adr (Aeroporti di Roma) che prevede la cementificazione di 1.300 ettari della Riserva del litorale romano e 1.066.000 mq di servizi commerciali, si configura sostanzialmente come una mera speculazione immobiliare e finanziaria, peraltro in palese conflitto di interessi, e come una grave aggressione all'ambiente, il tutto senza nessuna reale prospettiva occupazionale e di sviluppo del territorio.
Chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione Lazio contro ogni ipotesi di ampliamento del sedime aeroportuale di Fiumicino.
3. Frosinone
E' dimostrato che l'aeroporto di Frosinone-Ferentino non e' sostenibile nella Valle del Sacco, area dichiarata emergenza ambientale-socio-economica nel 2005. E' del tutto evidente che il progetto della societa' Adf (Aeroporto di Frosinone S.p.A.), a seguito dell'avviso di esproprio di oltre 300 ettari di territorio (in gran parte agricolo e residenziale), senza attendere il parere favorevole della Vas, si configura come una speculazione immobiliare e finanziaria a danno dell'ambiente e dei cittadini . Visti i pareri negativi degli organi tecnici nella Conferenza dei servizi preliminare, chiediamo un impegno della Regione per il blocco del progetto e per il recupero dei finanziamenti pubblici fino ad ora messi in bilancio e destinarli nella bonifica e nel rilancio occupazionale della Valle del Sacco.
Chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione Lazio contro la realizzazione di un mega-aeroporto a Frosinone.
4. Viterbo
E' dimostrato che la realizzazione di un mega-aeroporto a Viterbo avrebbe come immediate conseguenze lo scempio dell'area del Bulicame e dei preziosi beni ambientali e culturali che vi si trovano; la devastazione dell'agricoltura della zona circostante; l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali; un pesantissimo inquinamento di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta'); il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu'; uno sperpero colossale di soldi pubblici; una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio.
Chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione Lazio contro la realizzazione di un mega-aeroporto a Viterbo.
5. Il trasporto, questione locale
Occorre potenziare la mobilita' sostenibile, adeguata alle esigenze del territorio e della popolazione, con tecnologie appropriate e coerenti con un modello di gestione del territorio che valorizzi e non distrugga i beni ambientali e culturali, le autentiche vocazioni produttive locali, la salute e i diritti della popolazione.
Chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione Lazio per una mobilita' locale centrata sul trasporto ferroviario, pubblico e collettivo al servizio della popolazione, nel rispetto dell'ambiente e del diritto alla salute e alla sicurezza.
6. Il trasporto aereo, questione globale
Occorre contrastare il dissennato incremento del trasporto aereo a fini voluttuari, alla luce dell'eccesso di aeroporti in Italia e dell'eccesso globale di emissioni inquinanti.
Occorre ripristinare nell'ambito del trasporto aereo il rispetto di fondamentali regole e principii di legalita' e far cessare il favoreggiamento ad imprese speculative, inquinanti e violatrici dei diritti di cittadini e lavoratori.
Chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione Lazio contro il dissennato incremento del trasporto aereo a fini voluttuari, e per una regolamentazione del trasporto aereo che faccia cessare ogni favoreggiamento ad imprese dalla condotta inammissibile.
Gentile Presidente della Regione Lazio,
gentili capogruppo dell'opposizione al Consiglio Regionale del Lazio,
vi saremmo assai grati di un tempestivo incontro su questi temi.
Restando a disposizione per ogni ulteriore informazione e chiarimento, in attesa di un tempestivo positivo riscontro, vogliate gradire distinti saluti,
- Il Comitato aeroporto di Ciampino per la riduzione dell'impatto ambientale dell'aeroporto
- Il Comitato Fuoripista di Fiumicino
- Il Comitato No aeroporto Ferentino-Frosinone
- Il Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti
Roma, 10 maggio 2010
Per approfondire
Vi segnaliamo alcuni siti che propongono utili materiali di riflessione e di documentazione:
a) su Ciampino:
www.comitatoaeroportociampino.it
www.no-fly.info
b) su Fiumicino:
http://comitatofuoripista.blogspot.com
c) su Frosinone:
http://noaeroporto-ferentino-frosinone.blogspot.com
d) su Viterbo:
www.coipiediperterra.org
Per informazioni e contatti:
a) e-mail: info at comitatoaeroportociampino.it; r.barcaroli at libero.it; comitatofuoripista at gmail.com; silvia_menozzi at virgilio.it; noaeroporto.fr at libero.it; maddalenamarco at libero.it; info at coipiediperterra.org; antonella.litta at gmail.com
b) telefono e fax: dottoressa Antonella Litta, tel. 3383810091, 0761559413, fax: 0761559126.
c) corrispondenza: Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo, c/o Centro di ricerca per la pace, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo.
17. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE AL MEGA-AEROPORTO DI VITERBO E S'IMPEGNA PER LA RIDUZIONE DEL TRASPORTO AEREO
Per informazioni e contatti: Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org
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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 662 del 20 agosto 2012
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