Telegrammi. 1007



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1007 dell'8 agosto 2012

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

 

Sommario di questo numero:

1. Associazione "Respirare": Era ora

2. La "Carta" del Movimento Nonviolento

3. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. ASSOCIAZIONE "RESPIRARE": ERA ORA

[Riceviamo e diffondiamo]

 

L'associazione "Respirare" esprime il suo apprezzamento per il fatto che nelle sue recenti dichiarazioni il Direttore generale per gli Aeroporti ed il Trasporto Aereo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha finalmente esplicitamente ed inequivocabilmente riconosciuto che non si puo' e non si deve realizzare un illegale e insensato mega-aeroporto nel cuore della preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame a Viterbo. Era ora.

Finalmente il Ministero riconosce esplicitamente ed inequivocabilmente quello che la popolazione pensante ed onesta di Viterbo (sostenuta a livello nazionale ed internazionale da illustri scienziati, magistrati, personalita' della cultura, delle istituzioni e dell'impegno civile) afferma da sempre: ovvero che la realizzazione di quell'opera speculativa, nociva e distruttiva sarebbe stata un crimine ed una follia. Era ora.

E' bene che finalmente il Ministero abbia riconosciuto la verita' ed ammesso che lo scellerato mega-aeroporto non puo' e non deve essere realizzato. Era ora.

E' bene che almeno questa minaccia all'ambiente, alla salute e ai diritti della popolazione sia stata finalmente respinta. Era ora.

*

Aver salvato il Bulicame e' uno straordinario risultato ottenuto dal movimento che dal 2007 si e' battuto contro lo sciagurato mega-aeroporto nocivo e distruttivo, ma l'impegno ovviamente deve continuare, innanzitutto: a) in difesa dell'ambiente, della salute e dei diritti della popolazione di Viterbo e dell'Alto Lazio, e per un modello di mobilita' sostenibile ed adeguato, coerente con un modello di sviluppo appropriato che valorizzi e non distrugga i beni culturali e ambientali e le vocazioni produttive del territorio; b) a sostegno della lotta dei comitati dei cittadini di Ciampino e Fiumicino; c) per la riduzione globale dell'insostenibile trasporto aereo.

*

Alleghiamo un telegrafico compendio delle principali inconfutabili ragioni dell'opposizione al mega-aeroporto e in difesa dell'area del Bullicame, e un breve testo di riflessione diffuso nell'agosto del 2007.

*

L'associazione "Respirare"

Viterbo, 7 agosto 2012

L'associazione "Respirare" e' stata promossa a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente.

*

Allegato primo: Una breve notizia su alcune delle principali ragioni dell'opposizione al mega-aeroporto a Viterbo

La realizzazione del mega-aeroporto nel cuore della preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame, di cui fece memoria Dante nella Divina Commedia, avrebbe avuto come inevitabili immediate e disastrose conseguenze:

a) lo scempio dell'area del Bulicame e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano;

b) la devastazione dell'agricoltura della zona circostante;

c) l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali;

d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta');

e) il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu';

f) uno sperpero colossale di soldi pubblici;

g) una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio.

L'area del Bullicame va invece tutelata nel modo piu' adeguato: istituendovi un parco naturalistico, archeologico e termale; e fin d'ora respingendo ogni operazione speculativa, inquinante, devastatrice, illecita.

E nell'ambito della mobilita' la provincia di Viterbo ha bisogno piuttosto di migliorare la rete ferroviaria ed i collegamenti con Roma, Orte e Civitavecchia; una mobilita' adeguata e coerente con la difesa e la valorizzazione dei beni ambientali e culturali e delle vocazioni produttive dell'Alto Lazio.

*

Allegato secondo: Un dialoghetto nella sala d'aspetto (agosto 2007)

Prologo

- Vladimiro: Anche tu qui?

- Estragone: Veramente e' da un bel pezzo, tu piuttosto, da dove vieni fuori?

- Vladimiro: Mi pare di essere stato sempre qui.

- Estragone: In attesa.

- Vladimiro: In attesa.

- Estragone: Allora non ti dispiacera' se per passare il tempo facciamo un po' di conversazione.

- Vladimiro: Tutt'altro, stavo per proportelo io, anche perche' ho sentito dire certe cose che non ti faranno piacere.

- Estragone: Bene, questo e' un argomento appassionante: le cose spiacevoli sono le uniche di cui valga la pena parlare.

- Vladimiro: Bene.

- Estragone: Bene.

*

Le frasi lunghe

- Vladimiro: Dicono che ti sei messo con quegli sciagurati che non vogliono l'aeroporto a Viterbo.

- Estragone: Dicono bene. Anzi: ne' a Viterbo ne' altrove. Penso che l'aeroporto sarebbe un danno grosso come una casa, anzi un bel po' di piu'. E penso anche che mi piace stare con gli sciagurati, perche' solo chi conosce la sciagura e' misericordioso.

- Vladimiro: E dicono pure che potete dire quel che vi pare tanto non gliene importa niente a nessuno di quello che dite.

- Estragone: Che frase lunga.

- Vladimiro: E' vero, e' lunga.

*

Mitridate re del Ponto

- Vladimiro: Dicono che dici che la presenza di un aeroporto fa male alla salute.

- Estragone: Ahime', fossi solo io a dirlo sarebbe poca cosa: il fatto e' che non c'e' alcun dubbio sul fatto che il trasporto aereo inquina gravemente l'aria che respiriamo, e vivere nei dintorni di un aeroporto significa avvelenarsi.

- Vladimiro: Non mi pare una buona idea avvelenarsi.

- Estragone: Nemmeno a me.

*

Il convitato di pietra

- Vladimiro: Dicono che dici che volare fa male all'ambiente. Ma cosa non fa male all'ambiente? Sarebbe ora che questo signor ambiente si decidesse ad indurirsi un po'.

- Estragone: Il fatto e' che fin troppo s'indurisce: si pietrifica, si desertifica. E che il trasporto aereo faccia male all'ambiente e' una realta' tanto penosa quanto indiscutibile: esso contribuisce in misura rilevantissima al surriscaldamento del clima, che e' oggi la principale emergenza ambientale globale; oltre all'ulteriore inquinamento dell'aria di cui abbiamo gia' detto, e all'impatto sugli ecosistemi locali. Se non si riduce il trasporto aereo non c'e' speranza di fermare l'effetto serra, e se non si interviene per fermare le emissioni che producono l'effetto serra, e' a rischio l'intera biosfera, la civilta' umana, la dignita' e la stessa possibilita' della vita delle generazioni future.

- Vladimiro: Mi dispiacerebbe se non ci fossero generazioni future.

- Estragone: Anche a me, a dire il vero.

- Vladimiro: Mi parrebbe quasi che negare la posibilita' di esistenza all'umanita' avvenire, sarebbe come nuovamente uccidere l'umanita' passata, negando senso a questa impresa comune che e' la civilta' umana nel suo insieme considerata. E gia' la nostra vita e' cosi' poco sensata.

- Estragone: Questo e' parlar da uomo.

- Vladimiro: Grazie.

- Estragone: Non c'e' di che.

- Vladimiro: Grazie comunque, fa piacere essere apprezzati.

*

Eine kleine Nachtmusik

- Vladimiro: E poi c'e' l'inquinamento acustico.

- Estragone: Infatti.

- Vladimiro: Che ti preoccupa tanto.

- Estragone: Tanto. Tolta la musica, e quella piu' profonda musica che e' il silenzio, cosa resta di sublime nella vita?

- Vladimiro: Gia', cosa resta?

- Estragone: Cosa resta?

- Vladimiro: Il continuo frastuono degli aerei che atterrano e decollano rendera' poco facile il riposo nelle zone e nei quartieri piu' investiti, e rendera' finanche poco agevole parlare anche in casa propria senza urlare.

- Estragone: E' cosi'.

- Vladimiro: Non e' per niente bene.

- Estragone: Per niente.

- Vladimiro: Si urla gia' cosi' tanto senza motivo.

*

Un'idea kantiana

- Vladimiro: Dicono che dici che volare fa male ai poveri. E che c'entrano i poveri, che tanto non volano, loro viaggiano ammucchiati sulle carrette del mare che naufragano nel canale di Sicilia, o nascosti nei Tir in cui muoiono asfissiati...

- Estragone: E' vero che non volano, se e' vero quel che dicono le statistiche secondo cui vola solo il 5% dell'umanita': ma il trasporto aereo lo paga l'umanita' intera. E non solo per i danni che ne riceve in termini di degrado ambientale e nocivita' per la salute delle persone, ma anche perche' tanta parte dell'arricchimento delle compagnie aeree e' frutto di generosissime elargizioni di pubblici denari, che gli stati regalano a lorsignori mentre li tagliano ai servizi e ai provvedimenti che andrebbero a beneficio di tutte le persone.

- Vladimiro: Perbaccolina, intendi dire che gli stati come una sorta di Robin Hood alla rovescia tolgono ai poveri per dare ai ricchi, e mentre vieppiu' sottraggono fondi a servizi sociali e sanitari ed assistenza e aiuto a chi e' nel bisogno, dei pubblici denari fanno sperpero in pro delle compagnie aeree?

- Estragone: Perbaccolina si'. E ne riparleremo tra poco. Ma qui adesso vorrei aggiungere una mia vecchia fissazione.

- Vladimiro: Siamo tra amici, non averne vergogna.

- Estragone: E la fissazione e' questa: il vecchio professore di Koenigsberg ebbe a scrivere in quel suo opuscolo "Per la pace perpetua" (il cui titolo riprende - e' lui a dirlo - l'insegna di una taverna), che essendo il pianeta limitato, e non infinitamente esteso, ogni essere umano ha diritto di recarsi in ogni luogo e trovarvi accoglienza, poiche' non si puo' dirgli di andarsene ancora piu' in la', giacche' passo dopo passo per la sfericita' della Terra finirebbe per tornare al punto di partenza dal quale avra' pur avuto qualche buona ragione per volersene andare.

- Vladimiro: Mi sembra che Kant non la pensasse come gli attuali governanti europei che invece vogliono proibire ai poveri del sud del mondo (poveri perche' impoveriti da mezzo millennio di rapine da parte nostra) in fuga da dittature, guerre e carestie di venire a cercare salvezza qui da noi.

- Estragone: Gia', forse perche' Kant non era un assassino.

- Vladimiro: E non la pensavano come gli attuali governanti neppure coloro che scrissero la Costituzione della Repubblica Italiana, la quale all'articolo 10, comma terzo, testualmente recita che "Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica...".

- Estragone: Gia', ed e' ben triste vivere in un paese in cui chi governa non rispetta la stessa legge fondamentale dell'ordinamento giuridico in forza di cui governa e cui ha giurato fedelta'.

- Vladimiro: Viviamo in uno strano paese.

- Estragone: Uno strano paese.

- Vladimiro: Gia'.

- Estragone: Si'.

- Vladimiro: Si dovrebbe mettere gli aerei a disposizione unicamente dei migranti per salvarli da carestie, guerre, dittature.

- Estragone: Sarebbe l'unico uso ragionevole degli aerei. Certo, sarebbe ancor piu' ragionevole contrastare le dittature invece di alimentarle, abolire le guerre invece di farle, impedire le carestie invece di provocarle.

- Vladimiro: Non e' proprio una quisquilia...

- Estragone: No, ma se invece di lasciarci sedurre dalla propaganda degli assassini e dalla pubblicita' degli sfruttatori ci occupassimo tutti innanzitutto di salvare le vite umane...

- Vladimiro: Questa e' stata veramente una bella chiacchierata, e anche bella lunga.

- Estragone: Lunga, in effetti.

- Vladimiro: Che ne diresti adesso di riposarci un attimo?

- Estragone: Anche piu' di un attimo.

*

Le rififi

- Vladimiro: E ci sono anche i poveri di casa nostra.

- Estragone: Sempre piu' poveri e sempre di piu'.

- Vladimiro: Invece di regalare i soldi del pubblico erario alle compagnie aeree, e invece di pagar tanta parte del viaggio per le vacanze dei ricchi, sarebbe meglio che i soldi di tutti venissero usati per i diritti di tutti.

- Estragone: Come prevede la Costituzione.

- Vladimiro: Che prevede anche, se non m'inganno, che tutti devono pagare le tasse in ragione delle loro ricchezze.

- Estragone: Ed invece le compagnie aeree godono di agevolazioni e addirittura di esenzioni fiscali scandalosissime. Cosicche' mentre provocano disastri ambientali e sanitari invece di essere punite vengono premiate due volte dai pubblici poteri, quelli stessi che dovrebbero invece garantire le loro vittime e contrastare i loro soprusi: vengono premiate destinando loro tanti soldi pubblici provenienti dalle tasse pagate dagli altri, e vengono premiate permettendo loro di non pagare le tasse. Dimmi tu che dobbiano pensarne.

- Vladimiro: Meglio non dirlo, non mi piace il turpiloquio.

- Estragone: Neanche a me. E non mi piacciono neppure le ruberie, le ingiustizie, le infamie e la beffa che si aggiunge al danno.

- Vladimiro: Ben detto. E non mi piace neppure che ci si voglia menare per il naso.

- Estragone: E adesso riprendiamo un po' fiato.

- Vladimiro: Ah, si'.

*

La vita degli altri

- Vladimiro: Dicono che dici che il trasporto aereo fa male agli altri esseri viventi, e certo deve essere cosi' visto che e' nocivo anche per la salute umana e danneggia la biosfera - quella sottile pellicola, per cosi' dire la buccia di quell'arancia azzurra che e' la Terra, la zona dove e' tutta la vita del nostro pianeta. Sia pure. Ma sai come si dice, chi se ne infischia degli altri esseri viventi...

- Estragone: Mi chiedo talvolta se proprio la desensibilizzazione alle sofferenze che infliggiamo agli altri esseri viventi non alimenti l'abitudine all'indifferenza anche per il dolore degli altri esseri umani.

- Vladimiro: Sosterresti quindi anche che l'essere umano non e' signore e padrone e misura di tutte le cose...

- Estragone: Sostengo che di questo giardino dovrebbe sentirsi piuttosto parte e custode...

- Vladimiro: Mi pare ragionevole.

- Estragone: Grazie.

- Vladimiro: Dovere.

- Estragone: Grazie comunque.

*

Un antico sogno

- Vladimiro: Insomma il trasporto aereo fa male all'umanita', fa male agli esseri viventi, fa male alla biosfera, e quindi bisogna ridurlo per quanto possibile e farne un uso ragionevole in pro del pubblico bene. Un uso non consumista, non speculativo, non predatorio, non dissipatore, non devastante. Un uso sobrio, contenuto entro ragionevoli limiti, coerente con la consapevolezza dei limiti della biosfera.

- Estragone: Non altro che questo sostengo.

- Vladimiro: Eppure tutti abbiamo sognato di volare.

- Estragone: Per la gioia del dottor Freud.

- Vladimiro: O di Artemidoro di Daldi.

- Estragone: Ma vivere nel sogno si chiama ipnosi, narcosi, sonnambulismo. La pubblicita' naturalmente induce un'infantilizzazione di massa che favorisce il cedimento alle sue seduzioni, ma noi dovremmo ragionare da persone adulte (e sia detto col massimo rispetto per gli infanti). E credo sia palese che se un'attivita' produce effetti deleteri, allora e' ragionevole rinunciare a quell'attivita', perlomeno nella misura del possibile.

- Vladimiro: Insomma, anche questa signora umanita' sarebbe ora che si svegliasse.

- Estragone: Era il programma dell'illuminismo.

- Vladimiro: E ne sono sortite le barricate.

- Estragone: Mi piacciono le barricate. E come scrisse da qualche parte Carducci a proposito di Leopardi, senti che se fosse vissuto abbastanza lo avresti trovato sulle barricate del '48.

- Vladimiro: Lo sapevo che arrivavamo a Leopardi.

- Estragone: E dove altrimenti vorresti arrivare?

*

Quelli che

- Vladimiro: Dicono che sei un noioso della malora, un menagramo, un tafano che tormenta il nobile destriero... e che di sicuro farai una brutta fine se continui a volerci guastare ogni divertimento e farci la predica ogni volta che se ne combina qualcuna di quelle grosse.

- Estragone: Una brutta fine la faremo tutti se si continua cosi'. Come si fa a non rendersi conto del collasso dell'ambiente sotto l'aggressione di attivita' dissennate che irreversibilmente devastano l'unica casa di tutti?

- Vladimiro: Non agitarti, lo sai che ti fa male al cuore.

- Estragone: Ma mi fa ancora piu' male, al cuore ai polmoni e al cervello, che si lasci distruggere l'unica casa che abbiamo, e che abbiamo in custodia, e che abbiamo ricevuto da coloro che ci hanno preceduto e dobbiamo consegnare possibilmente integra a coloro che verranno.

- Vladimiro: Dici bene, a mio modo di vedere. Ma perche' tutte queste cose non le dicono in giro? La gente dovrebbe saperle, ma non gliele dicono.

- Estragone: Non le dicono chi?

- Vladimiro: Quelli che parlano in giro.

- Estragone: Ah, quelli.

- Vladimiro: Gia', quelli.

*

Niente

(Si ode un rumore di motori, dapprima sordo, poi crescente, sempre piu' intenso, come di un aereo che decolla)

- Vladimiro: Cos'e' mai questo fragore?

- Estragone: Cosa?

- Vladimiro (alzando la voce): Questo frastuono, cos'e'?

- Estragone (alzando la voce ancora di piu'): Cosa?

- Vladimiro: Niente.

- Estragone: Cosa?

 

2. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

3. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1007 dell'8 agosto 2012

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