Telegrammi. 980



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 980 del 12 luglio 2012

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

 

Sommario di questo numero:

1. Peppe Sini: La strage, gli stragisti

2. L'appello dei giuristi in difesa della Costituzione

3. Henry David Thoreau. Una commemorazione a Viterbo

4. La "Carta" del Movimento Nonviolento

5. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. PEPPE SINI: LA STRAGE, GLI STRAGISTI

 

Non ci giriamo intorno. Diciamolo chiaro.

I migranti che muoiono nel Mediterraneo sono innanzitutto le nostre leggi razziste che li uccidono, criminalmente proibendo loro di entrare legalmente e semplicemente nel territorio del nostro paese e del nostro continente.

Le nostre leggi razziste, e un ordine mondiale retto dalla violenza del capitale che stritola vite, dalla violenza onnicida del totalitarismo - di pietra e di colla, palese e occulto - che presiede alle relazioni internazionali del sistema globale della massimizzazione dei profitti al costo fin dell'estinzione delle esistenze e della civilta'.

Il sistema di potere globale oggi dominante che alla maggior parte dell'umanita' impone forme di esistenza infere e morte precoce, per consentire all'altra parte - la minima, la sanguinaria - di godere del privilegio di sfruttare e distruggere, di accumulare e sperperare, di divorare e schiavizzare, di vampirizzare, consumare, svuotare, annichilire vite umane e mondo naturale.

*

Non ci giriamo intorno. Diciamolo chiaro.

In primo luogo ad ogni essere umano deve essere riconosciuto il diritto di muoversi liberamente sull'intero pianeta. Lo sapeva, e  soprattutto lo argomentava inconfutabilmente, quel professor Immanuel Kant gia' nel 1795.

In secondo luogo occorre prendere atto che vi e' una sola umanita'. Chi ancora ragiona ed agisce in termini ed ai fini di costruire frontiere, esclusioni, segregazioni, deportazioni, e' un fascista. E un assassino.

Ergo occorre abolire subito tutte le criminali e criminogene misure razziste nel nostro paese e nell'Unione Europea. Ed accogliere tutti i migranti. Ogni essere umano ha diritto alla solidarieta' degli altri esseri umani.

Ed occorre cessare di fare le guerre. E far cessare la rapina del Nord colonialista ai danni del Sud del mondo, e dei ceti dirigenti ai danni dei popoli oppressi.

Occorre agire per salvare le vite e riconoscere, difendere e promuovere la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani: in cio' consiste la civilta' umana, e la sola politica decente.

 

2. REPETITA IUVANT. L'APPELLO DEI GIURISTI IN DIFESA DELLA COSTITUZIONE

[Riproponiamo ancora il seguente appello]

 

Con una inammissibile precipitazione il Senato ha approvato in commissione un disegno di legge di riforma costituzionale che s'intende portare in aula gia' martedi' prossimo. Ma la Costituzione non puo' essere profondamente mutata senza una vera discussione pubblica, senza che i cittadini adeguatamente informati possano far sentire la loro voce. E' inaccettabile che la richiesta di partecipazione, cosi' forte ed evidente proprio in questo momento, venga ignorata proprio quando si vuole addirittura modificare l'intero edificio costituzionale. I cittadini, che negli ultimi tempi sono tornati a guardare con fiducia alla Costituzione, non possono essere messi di fronte a fatti compiuti.

Offrendo ad una opinione pubblica offesa da prevaricazioni e prepotenze un'esigua riduzione del numero dei parlamentari, che passerebbero da 630 a 508 alla Camera e da 315 a 254 al Senato, si vuol cogliere l'occasione per alterare pericolosamente l'assetto dei poteri istituzionali (la riduzione dei parlamentari puo' essere affidata ad una legge costituzionale a se' stante, senza stravolgere la Costituzione). Viene attribuita una posizione assolutamente centrale al Presidente del Consiglio, mortificando il Parlamento e ridimensionando in maniera radicale la funzione di garanzia del Presidente della Repubblica. Il Parlamento e' conculcato nelle sue stesse funzioni e nella sua liberta', fino a poter essere sciolto dallo stesso Presidente del Consiglio, nel caso votasse contro una sua legge sulla quale fosse stata posta e negata la fiducia. L'intreccio tra sfiducia costruttiva e potere del Presidente del Consiglio di chiedere lo scioglimento delle Camere attribuisce a quest'ultimo un improprio strumento di pressione e rende marginale il ruolo del Presidente della Repubblica. I problemi del bicameralismo vengono aggravati, il procedimento legislativo complicato. Gli equilibri costituzionali sono profondamente alterati, cancellando garanzie e bilanciamenti propri di un sistema democratico. E ora si propone di passare da una repubblica parlamentare ad una presidenziale, di mutare dunque la stessa forma di governo, addirittura con un emendamento che sara' presentato in aula all'ultimo momento.

I firmatari di questo documento denunciano all'opinione pubblica la gravita' di questa iniziativa per i pregiudizi che puo' arrecare alle istituzioni della repubblica e si rivolgono a tutti i parlamentari perche' rinuncino a portare avanti una modifica tanto pericolosa del sistema costituzionale.

*

Umberto Allegretti, Gaetano Azzariti, Lorenza Carlassare, Luigi Ferrajoli, Gianni Ferrara, Domenico Gallo, Ferdinando Imposimato, Raniero La Valle, Alessandro Pace, Alessandro Pizzorusso, Eligio Resta, Stefano Rodota', Gustavo Zagrebelsky

 

3. INCONTRI. HENRY DAVID THOREAU. UNA COMMEMORAZIONE A VITERBO

 

In vista dell'anniversario della nascita di Henry David Thoreau (avvenuta a Concord, il 12 luglio 1817, sempre a Concord mori' il 6 maggio 1862) si e' svolto martedi' 10 luglio 2012 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di commemorazione del grande pensatore libertario americano, obiettore di coscienza alla guerra, antirazzista ed antischiavista, precursore dei movimenti ecologisti e nonviolenti, autore di opere fondamentali come Walden ovvero la vita nei boschi e La disobbedienza civile (opere di cui nel corso della commemorazione sono state lette e commentate alcune pagine).

 

4. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

5. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 980 del 12 luglio 2012

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su:

nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe

 

Per non riceverlo piu':

nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe

 

In alternativa e' possibile andare sulla pagina web

http://web.peacelink.it/mailing_admin.html

quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione).

 

L'informativa ai sensi del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 ("Codice in materia di protezione dei dati personali") relativa alla mailing list che diffonde questo notiziario e' disponibile nella rete telematica alla pagina web:

http://italy.peacelink.org/peacelink/indices/index_2074.html

 

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e': nbawac at tin.it