Telegrammi. 974



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 974 del 6 luglio 2012

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

 

Sommario di questo numero:

1. Associazione "Respirare": Gli avvelenatori perseveranti e le vittime avvelenate e insultate. A Viterbo

2. L'appello dei giuristi in difesa della Costituzione

3. Un incontro di studio su Karl Kraus e "Gli ultimi giorni dell'umanita'"

4. Segnalazioni librarie

5. La "Carta" del Movimento Nonviolento

6. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. ASSOCIAZIONE "RESPIRARE": GLI AVVELENATORI PERSEVERANTI E LE VITTIME AVVELENATE E INSULTATE. A VITERBO

[Riceviamo e diffondiamo]

 

Mentre la popolazione di Viterbo e di vari altri comuni della provincia continua a ricevere dai rubinetti delle case acqua avvelenata dall'arsenico (presente in proporzioni di gran lunga eccedenti i limiti massimi consentiti dall'Unione Europea, limiti massimi che a loro volta sono doppi rispetto a quelli stabiliti dall'Organizzazione Mondiale della Sanita'), gli amministratori regionali del Lazio e quelli provinciali e comunali di Viterbo nella loro stragrande maggioranza (e quindi con poche e lodevoli eccezioni) continuano a dar prova di insipienza ed irresponsabilita', di protervia fraudolenta, perseverando nella strategia delle menzogne e delle mistificazioni, dello scaricabarile e del rinvio, della cialtroneria e della truffa, del delittuoso malgoverno sulla pelle della popolazione.

Si considerino le ultime mirabolanti ricette partorite dalla fertile mente di chi governa la Regione ed assentite (beotamente? o con callida malizia? o per fatalista rassegnazione al male che in quanto tale del male e' complice, della complicita' piu' turpe e piu' vile?) da prominenti fantasiosi giocolieri che governano Provincia e Comuni.

Vediamole in dettaglio le ultime trovate dei tracotanti avvelenatori:

1. Si persevera nel sostenere che il problema consista nel fatto che nel 2013, quando scadra' l'ennesima scellerata deroga, i sindaci - ceteris paribus - saranno costretti ad emettere ordinanze di non potabilita' dell'acqua. Ma il problema non e' nell'ammissione della verita', il problema che e' da anni e ancor oggi la popolazione e' quotidianamente avvelenata per responsabilita' diretta delle pubbliche amministrazioni che non realizzano i dearsenificatori necessari. L'acqua non diventera' avvelenata nel 2013, lo e' gia' oggi: e onesta' vorrebbe che Regione, Provincia e Comuni lo riconoscessero e non continuassero a menare per il naso i cittadini con mistificazioni cosi' flagranti che offendono chi gia' e' vittima dell'avvelenamento e deve anche sentirsi insultato nella propria intelligenza da parte dei medesimi avvelenatori.

2. Si suggerisce scandalosamente di aumentare ulteriormente e pesantemente le bollette dell'acqua: ovvero di far pagare ancora di piu' il veleno che la popolazione riceve al posto dell'acqua potabile. E ci vuole davvero una spudoratezza impareggiabile ad aumentare le bollette per un servizio che invece di erogare acqua potabile eroga veleno.

3. Si persevera nel voler mantenere a gestire i servizi idrici del viterbese il carrozzone della "Talete spa", che andrebbe invece abolito senza por tempo in mezzo stante il disastro di cui reca primaria responsabilita', e su cui occorrerebbero in primis et ante omnia una commissione d'inchiesta amministrativa e adeguate indagini della competenti magistrature. Non solo: si persevera nel voler imporre di consegnarsi legati come salami nelle mani della "Talete spa" anche a quei Comuni del viterbese che nella tagliola fin qui non sono caduti ovvero le sono sfuggiti.

4. Ed aggiungiamo anche che l'installazione in alcuni comuni di poche fontanelle di acqua presuntivamente dearsenificata non solo non e' stata una soluzione adeguata, ma ha costituito de facto una mistificazione ulteriore: poiche' solo una parte della popolazione ha la possibilita' di recarsi con mezzi di trasporto propri ad approvvigionarsi cola', mentre proprio chi e' piu' in difficolta' (anziani, malati, persone prive di automobile) e' stato cosi' condannato ad usare per bere e cucinare l'acqua all'arsenico che riceve a casa. E le pubbliche amministrazioni malandrine hanno usato anche l'escamotage delle fontanelle proprio per procrastinare sine die gli interventi veramente necessari, ovvero per non realizzare gli indispensabili dearsenificatori alla fonte.

*

Sugli effetti per la salute umana dell'acqua avvelenata dall'arsenico che viene erogata nelle case l'"Associazione italiana medici per l'ambiente" da anni e periodicamente diffonde una documentazione scientifica inconfutabile, una documentazione che evidenzia l'assoluta gravita' e le drammatiche dimensioni delle possibili conseguenze patogene. Quante sofferenze hanno gia' subito i cittadini per l'irresponsabile cinismo degli amministratori avvelenatori? Quali e quanti danni alla salute? Non e' criminale continuare ad avvelenare la popolazione?

*

Quello che occorre fare e' semplice e chiaro, e lo ripetiamo per l'ennesima volta con le medesime parole che usiamo da anni affinche' nessuno possa fingere di non aver capito:

a) le istituzioni locali devono prendere atto della drammatica realta' e dire finalmente la triste verita' ai cittadini: ovvero che da anni vengono avvelenati, che l'acqua che ricevono nelle case e per la quale pagano salate bollette e' semplicemente avvelenata;

b) le istituzioni locali devono realizzare subito dearsenificatori alla fonte impegnando per questo fondi del proprio bilancio, salvo successivamente rivalersi sulla Regione Lazio e su altri eventuali soggetti gestionali ed istituzionali inadempienti.

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L'acqua potabile e' un bisogno vitale.

L'acqua potabile e' un diritto umano.

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L'associazione "Respirare"

Viterbo, 5 luglio 2012

L'associazione "Respirare" e' stata promossa a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente.

 

2. REPETITA IUVANT. L'APPELLO DEI GIURISTI IN DIFESA DELLA COSTITUZIONE

[Riproponiamo ancora il seguente appello]

 

Con una inammissibile precipitazione il Senato ha approvato in commissione un disegno di legge di riforma costituzionale che s'intende portare in aula gia' martedi' prossimo. Ma la Costituzione non puo' essere profondamente mutata senza una vera discussione pubblica, senza che i cittadini adeguatamente informati possano far sentire la loro voce. E' inaccettabile che la richiesta di partecipazione, cosi' forte ed evidente proprio in questo momento, venga ignorata proprio quando si vuole addirittura modificare l'intero edificio costituzionale. I cittadini, che negli ultimi tempi sono tornati a guardare con fiducia alla Costituzione, non possono essere messi di fronte a fatti compiuti.

Offrendo ad una opinione pubblica offesa da prevaricazioni e prepotenze un'esigua riduzione del numero dei parlamentari, che passerebbero da 630 a 508 alla Camera e da 315 a 254 al Senato, si vuol cogliere l'occasione per alterare pericolosamente l'assetto dei poteri istituzionali (la riduzione dei parlamentari puo' essere affidata ad una legge costituzionale a se' stante, senza stravolgere la Costituzione). Viene attribuita una posizione assolutamente centrale al Presidente del Consiglio, mortificando il Parlamento e ridimensionando in maniera radicale la funzione di garanzia del Presidente della Repubblica. Il Parlamento e' conculcato nelle sue stesse funzioni e nella sua liberta', fino a poter essere sciolto dallo stesso Presidente del Consiglio, nel caso votasse contro una sua legge sulla quale fosse stata posta e negata la fiducia. L'intreccio tra sfiducia costruttiva e potere del Presidente del Consiglio di chiedere lo scioglimento delle Camere attribuisce a quest'ultimo un improprio strumento di pressione e rende marginale il ruolo del Presidente della Repubblica. I problemi del bicameralismo vengono aggravati, il procedimento legislativo complicato. Gli equilibri costituzionali sono profondamente alterati, cancellando garanzie e bilanciamenti propri di un sistema democratico. E ora si propone di passare da una repubblica parlamentare ad una presidenziale, di mutare dunque la stessa forma di governo, addirittura con un emendamento che sara' presentato in aula all'ultimo momento.

I firmatari di questo documento denunciano all'opinione pubblica la gravita' di questa iniziativa per i pregiudizi che puo' arrecare alle istituzioni della repubblica e si rivolgono a tutti i parlamentari perche' rinuncino a portare avanti una modifica tanto pericolosa del sistema costituzionale.

*

Umberto Allegretti, Gaetano Azzariti, Lorenza Carlassare, Luigi Ferrajoli, Gianni Ferrara, Domenico Gallo, Ferdinando Imposimato, Raniero La Valle, Alessandro Pace, Alessandro Pizzorusso, Eligio Resta, Stefano Rodota', Gustavo Zagrebelsky

 

3. INCONTRI. UN INCONTRO DI STUDIO SU KARL KRAUS E "GLI ULTIMI GIORNI DELL'UMANITA'"

 

Si e' svolto mercoledi' 4 luglio 2012 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio su "Karl Kraus e 'Gli ultimi giorni dell'umanita'".

Karl Kraus (1974-1936) e' il grande scrittore austriaco dai fulminanti aforismi, dal 1899 redattore pressoche' unico della rivista "Die Fackel".

Gli ultimi giorni dell'umanita', "tragedia in cinque atti con preludio ed epilogo", pubblicata in edizione definitiva nel 1922, e' una forte denuncia dell'orrore della prima guerra mondiale, una forte denuncia di tutte le guerre e di tutti i poteri assassini.

 

4. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Letture

- Jorge Luis Borges, Adolfo Bioy Casares, Libro del cielo e dell'inferno, Adelphi, Milano 2011, pp. 300, euro 15.

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Riletture

- Giorgio Bassani, L'odore del fieno, Mondadori, Milano 1972, 1980, 1992, pp. 112.

 

5. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

6. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 974 del 6 luglio 2012

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