Coi piedi per terra. 591



 

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COI PIEDI PER TERRA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

Numero 591 del 10 giugno 2012

 

In questo numero:

1. L'appello dei giuristi in difesa della Costituzione

2. Il gioco delle tre carte e l'avvelenamento che continua (18 febbraio 2011)

3. Per sostenere il Movimento Nonviolento

4. Per contattare il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo

 

1. REPETITA IUVANT. L'APPELLO DEI GIURISTI IN DIFESA DELLA COSTITUZIONE

[Riproponiamo ancora il seguente appello]

 

Con una inammissibile precipitazione il Senato ha approvato in commissione un disegno di legge di riforma costituzionale che s'intende portare in aula gia' martedi' prossimo. Ma la Costituzione non puo' essere profondamente mutata senza una vera discussione pubblica, senza che i cittadini adeguatamente informati possano far sentire la loro voce. E' inaccettabile che la richiesta di partecipazione, cosi' forte ed evidente proprio in questo momento, venga ignorata proprio quando si vuole addirittura modificare l'intero edificio costituzionale. I cittadini, che negli ultimi tempi sono tornati a guardare con fiducia alla Costituzione, non possono essere messi di fronte a fatti compiuti.

Offrendo ad una opinione pubblica offesa da prevaricazioni e prepotenze un'esigua riduzione del numero dei parlamentari, che passerebbero da 630 a 508 alla Camera e da 315 a 254 al Senato, si vuol cogliere l'occasione per alterare pericolosamente l'assetto dei poteri istituzionali (la riduzione dei parlamentari puo' essere affidata ad una legge costituzionale a se' stante, senza stravolgere la Costituzione). Viene attribuita una posizione assolutamente centrale al Presidente del Consiglio, mortificando il Parlamento e ridimensionando in maniera radicale la funzione di garanzia del Presidente della Repubblica. Il Parlamento e' conculcato nelle sue stesse funzioni e nella sua liberta', fino a poter essere sciolto dallo stesso Presidente del Consiglio, nel caso votasse contro una sua legge sulla quale fosse stata posta e negata la fiducia. L'intreccio tra sfiducia costruttiva e potere del Presidente del Consiglio di chiedere lo scioglimento delle Camere attribuisce a quest'ultimo un improprio strumento di pressione e rende marginale il ruolo del Presidente della Repubblica. I problemi del bicameralismo vengono aggravati, il procedimento legislativo complicato. Gli equilibri costituzionali sono profondamente alterati, cancellando garanzie e bilanciamenti propri di un sistema democratico. E ora si propone di passare da una repubblica parlamentare ad una presidenziale, di mutare dunque la stessa forma di governo, addirittura con un emendamento che sara' presentato in aula all'ultimo momento.

I firmatari di questo documento denunciano all'opinione pubblica la gravita' di questa iniziativa per i pregiudizi che puo' arrecare alle istituzioni della repubblica e si rivolgono a tutti i parlamentari perche' rinuncino a portare avanti una modifica tanto pericolosa del sistema costituzionale.

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Umberto Allegretti, Gaetano Azzariti, Lorenza Carlassare, Luigi Ferrajoli, Gianni Ferrara, Domenico Gallo, Ferdinando Imposimato, Raniero La Valle, Alessandro Pace, Alessandro Pizzorusso, Eligio Resta, Stefano Rodota', Gustavo Zagrebelsky

 

2. HERI DICEBAMUS. IL GIOCO DELLE TRE CARTE E L'AVVELENAMENTO CHE CONTINUA (18 FEBBRAIO 2011)

[Riproponiamo il seguente testo]

 

Gli irresponsabili ciarlatani che da anni ci avvelenano costringendoci a bene acqua con una elevata concentrazione di arsenico (quando la piu' elementare ragionevolezza vorrebbe che nell'acqua potabile di arsenico non ve ne fosse ne' poco ne' punto) ormai smascherati tentano un'ultima frode, un'ultima soperchieria.

Invece di rispettare la legge, ed attenersi quindi al limite massimo consentito dei 10 microgrammi di arsenico per litro di acqua (che peraltro implica gia' un ingerire veleno, ed e' il doppio della soglia tollerabile secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanita', che fissa il limite massimo ammissibile a 5 microgrammi/litro), certi pubblici amministratori da mesi rinviano interventi necessari ed urgenti, ed adottano tre squallide strategie di ignobile mistificazione che si risolvono in danno certo per la popolazione ed in palese violazione della legge.

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Prima strategia: la retorica degli "inutili allarmismi"

Continuando a starnazzare di "evitare inutili allarmismi" certi pubblici amministratori si sottraggono al rispetto della legge, non si adoperano affinche' cessi l'avvelenamento, e mentono spudoratamente ai cittadini.

Per questi pubblici amministratori evidentemente la salute e la stessa vita della popolazione del territorio amministrato non contano granche'. L'allarme e' drammaticamente giustificato, l'avvelenamento e' reale e continua, e questi pubblici amministratori sono fuorilegge.

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Seconda strategia: il far west fatto in casa

Certi pubblici amministratori evidentemente ritengono che nei confronti della legge si possa fare ciascuno di testa propria, cosicche' se la si vuole rispettare la si rispetta, altrimenti chi se ne infischia: anni di berlusconismo hanno scavato a fondo se siamo arrivati al punto che pubblici amministratori che hanno l'obbligo di rispettare e far rispettare le leggi dello stato (che li paga per servire i cittadini) si permettono di platealmente irridere la legalita', di violare le norme e di pretendere impunita'.

Ripetendo la litania delle streghe di Macbeth questi irresponsabili pubblici amministratori continuano impunemente a dire che il limite del 10 microgrammi di arsenico per litro di acqua puo' essere tranquillamente superato, addirittura lo scrivono nei loro insensati proclami, cosi' continuando ad ingannare ed avvelenare i cittadini.

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Terza strategia: le cortine fumogene

Infine vi sono pubblici amministratori che inventano interventi che sono solo cortine fumogene, sperpero di risorse (cui prodest?), neppure palliativi ma pseudo-palliativi che rendono ancor piu' drammatica la situazione delle persone piu' deboli, piu' fragili, piu' povere, piu' esposte: e a titolo di esempio ci riferiamo alla farsa delle fontanelle.

Occorre invece dearsenificare subito l'acqua che giunge nelle case dai pubblici acquedotti, e nelle more di un intervento che doveva essere fatto gia' da anni frattanto portare l'acqua a domicilio con le autobotti. Questo occorre, e non invitare i cittadini a fare chilometri di strada trascinando taniche (per approvvigionarsi a fontanelle che peraltro a tutt'oggi ancora neppure ci sono): e gli anziani? e i malati? e chi non ha un autoveicolo? Non potendo approvvigionarsi alle fantomatiche fontanelle devono essere quindi condannati a bere acqua all'arsenico? Le loro vite valgono di meno?

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Quid agendum

Occorre adottare subito i provvedimenti da mesi proposti dall'"Associazione italiana medici per l'ambiente", che tutte le istituzioni del viterbese e del Lazio sanno bene essere provvedimenti assolutamente necessari ed urgenti.

Occore imporre il rispetto della legge: il limite massimo consentito e' di 10 microgrammi di arsenico per litro di acqua, ed e' gia' veleno.

Gli amministratori che continuano ad imporci di bere acqua con concentrazione di arsenico superiore sono degli avvelenatori e dei fuorilegge: e vanno perseguiti per il reato che commettono.

Occorre informare correttamente la popolazione: cessino le menzogne e le mistificazioni.

Occorre garantire subito acqua potabile a tutte le persone: e' possibile con interventi tempestivi e adeguati.

Arsenico zero: diritto alla salute.

 

3. INIZIATIVE. PER SOSTENERE IL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Per chi ha un reddito, un modo per sostenere il Movimento Nonviolento e' destinare ad esso il 5 per mille delle tasse.

Per destinare il 5 per mille delle proprie tasse al Movimento Nonviolento e' sufficiente apporre la propria firma nell'apposito spazio del modulo per la dichiarazione dei redditi e scrivere il numero di codice fiscale dell'associazione: 93100500235.

Per contattare il Movimento Nonviolento, per saperne di piu' e per contribuire ad esso anche in altri modi (ad esempio aderendovi): via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

 

4. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE AL MEGA-AEROPORTO DI VITERBO E S'IMPEGNA PER LA RIDUZIONE DEL TRASPORTO AEREO

 

Per informazioni e contatti: Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org

 

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COI PIEDI PER TERRA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

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Numero 591 del 10 giugno 2012

 

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