Telegrammi. 936
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- Date: Mon, 28 May 2012 22:47:55 +0200 (CEST)
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 936 del 29 maggio 2012
Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Sommario di questo numero:
1. Tertium non datur
2. Arsenico: i coppieri di Nerone a Viterbo (e noi cavie per forza)
3. Ancora una volta
4. Il 5 per mille al Movimento Nonviolento
5. La "Carta" del Movimento Nonviolento
6. Per saperne di piu'
1. EDITORIALE. TERTIUM NON DATUR
O si opera per salvare le vite, o si e' complici delle uccisioni.
L'indifferenza dinanzi alla guerra e' gia' complicita' con la guerra.
L'indifferenza dinanzi alla persecuzione e' gia' complicita' con la persecuzione.
O si opera per la pace, per il disarmo, per la smilitarizzazione dei conflitti, per il riconoscimento e il rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani, oppure si e' complici della guerra e del razzismo, delle uccisioni e delle persecuzioni.
Scegliere occorre la nonviolenza. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
2. EDITORIALE. ARSENICO: I COPPIERI DI NERONE A VITERBO (E NOI CAVIE PER FORZA)
1. La "Talete spa" e' il soggetto gestore dei servizi idrici in gran parte dei Comuni della provincia di Viterbo. Una gestione catastrofica. Tanta parte dei cittadini riceve al posto dell'acqua potabile acqua avvelenata dall'arsenico, e l'azione della Talete in merito si limita sostanzialmente ad accludere alle bollette dell'acqua ambigui fogli informativi in cui sotto il velame de li versi strani si ammette che l'acqua e' avvelenata e che il veleno fa male. Congratulazioni vivissime.
La "Talete spa" e' un carrozzone mangiasoldi. L'unica cosa decente da fare e' abolirla.
*
2. La Regione Lazio ha ottenuto fino alla fine di quest'anno l'ennesima deroga dalle norme europee (che prevedono un limite massimo tollerabile di 10 microgrammi di arsenico per litro di acqua, che e' gia' il doppio della soglia massima ammessa dall'Organizzazione Mondiale della Sanita'), una ennesima deroga che in lingua corrente significa una vera e propria "licenza di avvelenare". Ma questa deroga e' stata concessa per l'ennesima volta unicamente sulla base dell'impegno a realizzare in tempi rapidi e certi i dearsenificatori: invece il tempo passa e ben poco si e' fatto, e dove qualcosa si e' fatto gli esiti fin qui sovente non sono stati brillanti.
Diciamolo con un eufemismo: in alcune aree del Lazio le istituzioni continuano a condurre un esperimento di mitridatizzazione di massa. Con quali conseguenze? Si vedano in merito le drammatiche considerazioni svolte dall'"Associazione italiana medici per l'ambiente", considerazioni sostenute da corpose e irrefutabili bibliografie scientifiche. E stiamo parlando di patologie letali.
Non si dispiacciano lorsignori governanti, ma ci si consentira' di dire che non fa piacere essere costretti a fungere da cavie per simili esperimenti.
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3. E detto questo, che pur andava detto per l'ennesima volta, ancora una volta va detto altresi' che tutti i Comuni in cui l'acqua ha livelli di arsenico al di sopra del gia' esorbitante limite stabilito dall'Unione Europea devono decidersi ad intervenire come e' necessario ed urgente. E precisamente devono:
a) prendere atto della drammatica realta' e dire finalmente la triste verita' ai cittadini: ovvero che da anni vengono avvelenati, che l'acqua che ricevono nelle case e per la quale pagano salate bollette e' semplicemente avvelenata;
b) realizzare subito dearsenificatori alla fonte impegnando per questo fondi del proprio bilancio, salvo successivamente rivalersi sulla Regione Lazio e su altri eventuali soggetti gestionali ed istituzionali inadempienti;
c) e qualora fosse necessario, stante l'urgenza a provvedere ed il palese primario pubblico interesse, e sulla base dei presupposti teste' enunciati, promuovere anche ad integrazione (ripetiamo: ove necessario) dei costi da sostenere per l'immediata realizzazione dei dearsenificatori una sottoscrizione pubblica coinvolgendo la popolazione (e gli operatori economici e finanziari del territorio, e le altre varie istituzioni, associazioni e fondazioni nel territorio presenti) su base volontaria e con garanzia di adeguati controlli democratici sia sull'uso (e sull'eventuale restituzione qualora se ne dessero le condizioni) degli importi, sia sulla realizzazione delle opere (per evitare sperperi, clientelismo, ruberie, carrozzoni).
Di tante cose una popolazione, ed ogni singola persona, puo' fare a meno: dell'acqua potabile no. E troppo a lungo si e' protratto questo delitto dell'universal veneficio nel nostro territorio.
3. RIFLESSIONE. ANCORA UNA VOLTA
[Riceviamo e diffondiamo]
Nei giorni scorsi ancora una volta la popolazione viterbese ha manifestato il profondo sentimento che la lega alla preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bullicame.
Un bene di immenso valore culturale e terapeutico, gia' ricordato da Dante nella Divina Commedia, un bene che nell'identita' civile e nella vicenda storica viterbese ha un'importanza fondamentale.
Ma quell'area unica e preziosa continua ad essere minacciata dall'insensato ed illegale progetto di devastarla irreversibilmente realizzandovi un mega-aeroporto nocivo e distruttivo, del tutto folle e fuorilegge.
Da anni infatti una lobby speculativa di estrema destra mesta per massacrare l'area del Bulicame. E da anni, fortunatamente, la parte consapevole della popolazione viterbese si batte per impedire il criminale disastro.
Sarebbe ora che il ceto politico ed amministrativo che nella sua generalita' e' stato lungamente e vilmente complice della lobby speculativa ecocida si decidesse ad uscire dall'insipienza e dall'irresponsabilita', e riconoscesse infine apertis verbis che il mega-aeroporto e' un crimine ed una follia, e che il Bulicame va difeso e valorizzato.
*
Infatti - come e' a tutti noto, ma ripetiamolo una volta ancora - la realizzazione del mega-aeroporto nel cuore della preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame avrebbe come inevitabili immediate e disastrose conseguenze: a) lo scempio dell'area del Bulicame e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano; b) la devastazione dell'agricoltura della zona circostante; c) l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali; d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta'); e) il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu'; f) uno sperpero colossale di soldi pubblici; g) una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio.
L'area del Bullicame va invece tutelata nel modo piu' adeguato: istituendovi un parco naturalistico, archeologico e termale; e fin d'ora respingendo ogni operazione speculativa, inquinante, devastatrice, illecita.
E nell'ambito della mobilita' la provincia di Viterbo ha bisogno piuttosto di migliorare la rete ferroviaria ed i collegamenti con Roma, Orte e Civitavecchia; una mobilita' adeguata e coerente con la difesa e la valorizzazione dei beni ambientali e culturali e delle vocazioni produttive dell'Alto Lazio.
*
Sic stantibus rebus, bene sarebbe che Comune, Provincia, Regione e Governo dismettessero finalmente ogni ambiguita' ed ogni complicita' con gli speculatori ed i devastatori, ed una volta per tutte dichiarassero che l'area del Bullicame e' un prezioso bene comune che a nessuno e' lecito voler distruggere; e che quindi giammai deve essere consentito di realizzare nel cuore dell'area del Bulicame un mega-aeroporto nocivo e distruttivo, insensato e fuorilegge.
*
Il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti
Viterbo, 28 maggio 2012
Per informazioni e contatti: e-mail: info at coipiediperterra.org, sito: www.coipiediperterra.org
4. INIZIATIVE. IL 5 PER MILLE AL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Per destinare il 5 per mille delle proprie tasse al Movimento Nonviolento e' sufficiente apporre la propria firma nell'apposito spazio del modulo per la dichiarazione dei redditi e scrivere il numero di codice fiscale dell'associazione: 93100500235.
Per contattare il Movimento Nonviolento, per saperne di piu' e per contribuire ad esso anche in altri modi (ad esempio aderendovi): via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org
5. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
6. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 936 del 29 maggio 2012
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