Coi piedi per terra. 563



 

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COI PIEDI PER TERRA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

Numero 563 del 13 maggio 2012

 

In questo numero:

1. Associazione "Respirare": Arsenico, quid agendum (27 novembre 2010)

2. "Associazione italiana medici per l'ambiente" di Viterbo: Gli interventi immediati e necessari per ridurre l'esposizione delle persone all'arsenico e per il rispetto di quanto stabilito dalla Commissione europea (29 novembre 2010)

3. Per sostenere il Movimento Nonviolento

4. Segnalazioni librarie

5. Per contattare il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo

 

1. HERI DICEBAMUS. ASSOCIAZIONE "RESPIRARE": ARSENICO, QUID AGENDUM (27 NOVEMBRE 2010)

[Riproponiamo il seguente testo]

 

Sulla questione del "che fare" in relazione alla presenza di arsenico nell'acqua destinata a consumo umano sara' utile svolgere due considerazioni e ricavarne una conclusione.

La prima considerazione: l'arsenico e' un veleno.

La seconda considerazione: la sua presenza nell'acqua, in qualsivoglia quantita', e' comunque tossica.

La conclusione: occorre quindi che non vi sia arsenico nell'acqua destinata a consumo umano.

Alla luce di questo elementare ragionamento diviene evidente che coloro che con i piu' speciosi sofismi propugnano una nuova deroga da parte della Commissione Europea affinche' in alcune regioni italiane la popolazione continui ad essere avvelenata da elevate concentrazioni di arsenico, ebbene, costoro si fanno complici di un crimine.

Ma non solo: alla luce di questo elementare ragionamento diviene evidente altresi' che lo stesso parametro di ammissibilita' di presenza di arsenico stabilito dalla Commissione Europea implica gia' l'accettazione di un male: quello che occorre e' un intervento pubblico per abbattere del tutto la presenza di arsenico nell'acqua distribuita nelle abitazioni come potabile.

Infine: poiche' le drammatiche evidenze delle innumerevoli ricerche scientifiche gia' svolte a livello internazionale cosi' come il pronunciamento autorevolissimo dell'Organizzazione Mondiale della Sanita' dimostrano e richiedono che l'acqua erogata ad uso potabile che quindi entra nell'organismo umano deve essere senza arsenico, ne consegue che le istituzioni pubbliche variamente competenti - dai Comuni alle Regioni al Governo - devono, senza ulteriori rinvii e senza ulteriori mistificazioni, garantire alla popolazione acqua da bere non avvelenata.

Le forme di intervento, ove occorra, sono molteplici: dalla realizzazione di impianti adeguati di dearsenificazione, all'utilizzo - nelle more della realizzazione degli stessi, ovvero in alternativa - di altre fonti di approvvigionamento di acqua potabile (nuovi pozzi, fornitura pubblica con autobotti...).

Quel che e' certo e' che non si puo' continuare a far finta di niente, ovvero a proporre rinvii e deroghe lasciando di fatto le cose come stanno. Far finta di niente significa continuare ad avvelenare degli esseri umani: reato previsto e punito dal codice penale.

*

L'associazione "Respirare"

Viterbo, 27 novembre 2010

L'associazione "Respirare" e' stata promossa a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente.

 

2. HERI DICEBAMUS. "ASSOCIAZIONE ITALIANA MEDICI PER L'AMBIENTE" DI VITERBO: GLI INTERVENTI IMMEDIATI E NECESSARI PER RIDURRE L'ESPOSIZIONE DELLE PERSONE ALL'ARSENICO E PER IL RISPETTO DI QUANTO STABILITO DALLA COMMISSIONE EUROPEA (29 NOVEMBRE 2010)

[Riproponiamo il seguente testo]

 

La Commissione Europea il 28 ottobre 2010 con il documento n. C(2010)7605 ha respinto la richiesta dell'Italia per una ulteriore deroga del parametro Arsenico, elemento tossico e cancerogeno, nelle acque destinate a consumo umano.

L'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) di Viterbo, nel  giudicare grave il persistere dei ritardi nella predisposizione ed attuazione di atti a tutela della salute pubblica, corrispondenti a quanto stabilito dal documento in questione, propone, nel rispetto del principio di precauzione, una serie di azioni ed interventi di realizzazione immediata e tesi alla riduzione del rischio sanitario per le popolazioni dei Comuni interessati da questa problematica ambientale:

1) fornire immediatamente acqua dearsenificata da fonti alternative, anche con autobotti: alle scuole, agli asili-nido, agli ospedali, alle industrie alimentari, a tutti gli esercizi pubblici, alle donne in gravidanza, ai malati, ai bambini e ai neonati;

2) informare in forma ampia e diffusa la popolazione circa i rischi derivanti dall'assunzione di alimenti e acqua con presenza di Arsenico;  utilizzare a questo fine: radio, televisioni, giornali, manifesti e circolari da inviare nei presidi sanitari di tutta la regione Lazio;

3) allestire in  ogni Comune interessato da questa problematica ambientale piu' punti di approvvigionamento di acqua dearsenificata;

4) utilizzare l'acqua degli acquedotti comunali solo per uso igienico-sanitario;

5) verificare che in ogni Comune, che precedentemente era sottoposto a regime di deroga per l'Arsenico, siano emanate e fatte rispettare le ordinanze di non potabilita' dell'acqua;

6) iniziare in ogni Comune un monitoraggio settimanale del valore dell'Arsenico su tutti i punti di emungimento delle acque, al fine di poter determinare, in un periodo di 6-12 mesi, una realistica media dei valori di Arsenico e quindi, e solo dopo questo monitoraggio, se i valori risulteranno tutti entro e al di sotto dei 20 microgrammi/litro sara' possibile ritirare le ordinanze di non potabilita' delle acque ma sempre nel rispetto di quanto sara' stabilito successivamente dalla Commissione europea;

7) acquisire i risultati degli accertamenti delle Asl relativamente al rispetto del divieto di uso di acqua contenente Arsenico sia come bevanda che per le preparazioni alimentari;

8) acquisire le cartografie degli acquedotti comunali e verificare il funzionamento di eventuali dearsenificatori gia' operativi;

9) approntare immediatamente impianti mobili di dearsenificazione, che possano successivamente diventare definitivi e che utilizzino le migliori tecniche di dearsenificazione (per esempio quelle che assorbono l'arsenico su granulati naturali rigenerabili) senza compromettere le qualita' organolettiche delle acque trattate e senza rilasciare in esse dannosi  residui dei processi di dearsenificazione;

10) chiedere garanzie almeno decennali sull'impiantistica di dearsenificazione proposta e contratti di fidejussione a tutela dei pubblici investimenti.

L'Associazione italiana medici per l'ambiente di Viterbo propone gli interventi di cui sopra per l'estrema urgenza di ridurre subito l'esposizione delle popolazioni all'Arsenico.

L'Arsenico infatti e' un elemento tossico, classificato dall'Agenzia internazionale di ricerca sul cancro (I.A.R.C.) come elemento cancerogeno certo di classe 1 e posto in diretta correlazione con molte patologie oncologiche e in particolare con il tumore del polmone, della vescica, del rene e della cute. L'esposizione a questo elemento e' stata associata anche a cancro del fegato e del colon e una sempre piu' consistente documentazione scientifica ne evidenzia un ruolo eziopatogenetico anche nelle malattie cardiovascolari, neurologiche e neurocomportamentali; nel diabete di tipo 2; in alcune patologie dermatologiche e dell'apparato respiratorio; nei disturbi della sfera riproduttiva e nelle malattie ematologiche.

Proprio per queste evidenze scientifiche il Decreto legislativo n. 31 del 2 febbraio 2001, modificato e integrato con successivo D. Lgs. 27/02, in recepimento della Direttiva  europea 98/83/CE, sin dal dicembre 2003, aveva indicato il limite massimo per l'Arsenico nelle acque destinate a consumo umano  in 10 microgrammi/litro e concesso periodi di deroga a questo limite, fino a 50 microgrammi/litro, solo perche' si realizzassero interventi efficaci e definitivi.

L'Associazione italiana medici per l'ambiente di Viterbo nel chiedere che si ponga fine ad ogni ulteriore colpevole ritardo nella soluzione di questo problema, auspica da parte di tutte le istituzioni  preposte un impegno ancora piu' forte e coerente per far rispettare il diritto alla salute, come sancito dall'art.32  della Carta Costituzionale, e quanto disposto nel gia' richiamato documento della Commissione europea.

Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) di Viterbo

Viterbo, 29 novembre 2010

 

3. INIZIATIVE. PER SOSTENERE IL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Per chi ha un reddito, un modo per sostenere il Movimento Nonviolento e' destinare ad esso il 5 per mille delle tasse.

Per destinare il 5 per mille delle proprie tasse al Movimento Nonviolento e' sufficiente apporre la propria firma nell'apposito spazio del modulo per la dichiarazione dei redditi e scrivere il numero di codice fiscale dell'associazione: 93100500235.

Per contattare il Movimento Nonviolento, per saperne di piu' e per contribuire ad esso anche in altri modi (ad esempio aderendovi): via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

 

4. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Sergio Solmi e Carlo Fruttero (a cura di), Le meraviglie del possibile. Antologia della fantascienza, Einaudi, Torino 1959, 1973, pp. XXII + 328 (edizione ridotta).

- Carlo Fruttero e Franco Lucentini (a cura di), Il secondo libro della fantascienza. Le meraviglie del possibile, Einaudi, Torino 1961, 1963, pp. X + 614.

- Carlo Fruttero e Franco Lucentini (a cura di), Il Dio del 36° piano. Storie del prossimo futuro, Mondadori, Milano 1968, pp. 324.

- Franco Enna (a cura di), Il meglio della fantascienza, Longanesi, Milano 1973, 1975, 2 voll. per pp. IV + 220 (vol. I) e IV + 220 (vol. II).

- Ugo Malaguti (a cura di), Racconti di fantascienza, Savelli, Roma 1977, pp. 208.

- Inisero Cremaschi (a cura di), Universo e dintorni, Garzanti, Milano 1978, pp. 352.

- Inisero Cremaschi (a cura di), Inisero Cremaschi presenta "Futuro". Il meglio di una mitica rivista di fantascienza, Editrice Nord, Milano 1978, pp. X (ma XIV) + 350.

- Paola Francioli e Lia Volpatti (a cura di), Mille e una Luna. Storie fantastiche e fantascientifiche di tutti i tempi, Mondadori, Milano 1979, pp. 336.

- Sergio Solmi (a cura di), Il giardino del tempo. Il terzo libro della fantascienza, Einaudi, Torino 1983, pp. IV + 238.

 

5. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE AL MEGA-AEROPORTO DI VITERBO E S'IMPEGNA PER LA RIDUZIONE DEL TRASPORTO AEREO

 

Per informazioni e contatti: Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org

 

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COI PIEDI PER TERRA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

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Numero 563 del 13 maggio 2012

 

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