Coi piedi per terra. 557



 

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COI PIEDI PER TERRA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

Numero 557 del 7 maggio 2012

 

In questo numero:

1. La bolletta per la fornitura del veleno (e il collegio delle cappe rance)

2. Arsenico: il penoso scaricabarile tra responsabili e complici dell'avvelenamento. E quel che occorre invece fare

3. Solidali con l'Afesopsit

4. Per sostenere il Movimento Nonviolento

5. Segnalazioni librarie

6. Per contattare il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo

 

1. REPETITA IUVANT. LA BOLLETTA PER LA FORNITURA DEL VELENO (E IL COLLEGIO DELLE CAPPE RANCE)

[Riproponiamo ancora il seguente testo]

 

La societa' Talete che gestisce i servizi idrici per la generalita' dei Comuni della provincia di Viterbo, con l'ultima bolletta dell'acqua invia un istruttivo "Avviso agli utenti" in due paragrafi: il primo intitolato "Arsenico presente nell'acqua"; il secondo dal titolo "Fluoruri presenti nell'acqua". E mentre ci fa pagare l'acqua potabile ci rende per l'ennesima volta edotti che quell'acqua proprio potabile non e'.

Un logico dei tempi antichi ne avrebbe ricavato forse un aggraziato sillogismo: Devi pagare la bolletta dell'acqua. L'acqua e' avvelenata. Paghi per essere avvelenato.

Poi qualcuno ci chiede perche' pensiamo che la Talete spa sia un carrozzone da abolire.

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In queste settimane molti pubblici amministratori viterbesi protestano che la Regione Lazio non si sta adeguatamente adoperando per realizzare gli indispensabili impianti di dearsenificazione. Ed e' giusta protesta.

Ma questa protesta la quasi totalita' di questi gentiluomini dovrebbero rivolgerla anche contro se stessi.

In tutti i comuni del viterbese in cui l'acqua che giunge nelle case presenta concentrazioni di arsenico superiori alla soglia dei 10 microgrammi per litro (e sono gran parte dei comuni della provincia) da anni sarebbe stato possibile, necessario e doveroso che i Comuni intervenissero realizzando con fondi propri (ed attivando eventuali sinergie con altri soggetti disponibili a contribuire per il bene comune) adeguati impianti di dearsenificazione alla fonte garantendo cosi' alla popolazione acqua potabile, eventualmente successivamente rivalendosi verso gli altri soggetti istituzionali ed enti gestori inadempienti per recuperare gli importi relativi alle opere.

Sia detto en passant: lo proponemmo ed argomentammo ripetutamente a cominciare da molti mesi fa. Quasi nessuno degli assisi sui pubblici scranni volle prestare orecchio. Ed abbiamo continuato a ricevere veleno dai rubinetti delle nostre case.

 

2. REPETITA IUVANT. ARSENICO: IL PENOSO SCARICABARILE TRA RESPONSABILI E COMPLICI DELL'AVVELENAMENTO. E QUEL CHE OCCORRE INVECE FARE

[Riproponiamo ancora il seguente testo]

 

E' penoso e scandaloso il perdurante scaricabarile tra le istituzioni su chi deve provvedere a realizzare i dearsenificatori mentre la gran parte della popolazione della provincia di Viterbo continua a ricevere acqua avvelenata nelle case (e pagando per essa la bolletta come se fosse potabile).

Ed e' squallido e grottesco che la discussione nelle istituzioni sembri vertere non su come garantire al piu' presto acqua potabile ai cittadini, ma su chi scaricare la colpa alla fine dell'anno dopo aver continuato ad avvelenare la gente.

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Occorrera' allora tornare a dire due piccole verita' che ripetiamo da qualche anno.

La prima: che i Comuni possono e devono realizzare subito i dearsenificatori, con fondi propri (ed attivando altri finanziamenti da soggetti disponibili a contribuire per il bene comune), rivalendosi eventualmente poi sulla Regione in relazione alle specifiche competenze. Certo: reperire fondi nel proprio bilancio per fare i dearsenificatori implica operare tagli su altri capitoli di spesa, ma ci permettiamo di osservare che l'acqua potabile e' un bisogno primario di tutti gli esseri umani, mentre non lo sono tante altre attivita' ed elargizioni - sovente clientelari - che gli enti locali fanno e di cui si puo' benissimo fare a meno.

La seconda: che anche quando cessera' la deroga attuale che consente di avvelenare la popolazione molto oltre il limite previsto dall'Unione Europea, e sara' finalmente in vigore anche nel Lazio il limite dei 10 microgrammi di arsenico per litro di acqua, anche allora l'arsenico contenuto nell'acqua sara' sempre troppo: l'Organizzazione Mondiale della Sanita' come soglia massima prevede 5 microgrammi per litro, ed e' peraltro a tutti evidente che l'unica situazione adeguata e realmente ammissibile e' quella piu' ovvia: ovvero che di arsenico dell'acqua potabile non ve ne deve essere ne' poco ne' punto.

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Cessi il gioco delle parti, e cessino le minimizzazioni irresponsabili, le sciagurate mistificazioni, gli sperperi clientelari, il malgoverno e i carrozzoni inetti e rapaci.

Si realizzi invece quanto proposto dell'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Enviroment), l'associazione dei medici che da anni a Viterbo denuncia la gravita' della situazione ed ha formulato proposte d'intervento assolutamente ragionevoli, praticabili, indispensabili, urgenti.

E provvedano finalmente gli enti locali a realizzare gli interventi atti a garantire acqua potabile e non veleno nelle case dei cittadini amministrati: e' possibile, e' necessario.

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L'associazione "Respirare"

Viterbo, 3 maggio 2012

L'associazione "Respirare" e' stata promossa a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente.

 

3. ESPERIENZE. SOLIDALI CON L'AFESOPSIT

 

Esprimiamo ancora una volta la nostra solidarieta' all'"Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia" (Afesopsit).

Per contattare direttamente l'"Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia" (Afesopsit) ed esprimere sostegno si puo' telefonare al presidente Vito Ferrante: 3332056497, e al dottor Walter Tosches: 3207161450; l'e-mail dell'associazione e': afesopsit at libero.it

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Riportiamo ancora una volta la seguente breve scheda di autopresentazione dell'Afesopsit: "L'Afesopsit, Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia, nasce nel 1993 con l'intento principale di garantire alle persone con disturbo mentale il riconoscimento e l'esercizio dei diritti umani e civili, al fine di poter accedere ad un livello soddisfacente della qualita' di vita propria e dei loro familiari. Qualita' di vita intesa come risposta concreta ai bisogni fondamentali dell'abitare, lavorare, avere relazioni sociali ed affettive e godere del tempo libero. In altre parole contribuire a tradurre nella pratica quotidiana non solo l'applicazione della legge 180, ma sopratutto lo spirito che la anima, basato sul superamento della logica di separatezza che per lungo tempo ha contrapposto concetti del tipo medico/paziente, operatori sociosanitari/familiari, sano/malato, sapere tecnico/altri saperi, istituzioni/associazionismo... e sull'affermazione di una logica di partecipazione democratica, condivisione, reciprocita', mutualita' e collaborazione sinergica. Alle persone con disagio psichico e ai loro familiari, l'Associazione offre accoglienza e ascolto dei bisogni; aiuta a prendere contatto con i vari servizi sanitari e sociali, affinche' venga effettuata la presa in carico non solo della persona in difficolta' ma dell'intero sistema familiare; fornisce loro informazioni riguardo diritti previsti dalla legge (pensione, sussidio...). Offre sostegno psicologico inserendo persone e famiglie all'interno di una rete di auto mutuo aiuto, aiutandole cosi' ad uscire dall'isolamento e dal senso d'impotenza e disperazione che ne consegue. Promuove, insieme alle equipe multidisciplinari dei vari servizi con cui collabora, la formulazione e realizzazione di progetti individuali. Vigila sulla loro effettiva attuazione, sulle modalita' dei processi attivati, sui metodi applicati, in particolare sulla qualita' delle relazioni costruite con l'utente e la sua famiglia, sia in ambito pubblico che privato convenzionato. Infine verifica gli esiti di tali trattamenti e percorsi, soprattutto in relazione alla durata degli stessi".

 

4. INIZIATIVE. PER SOSTENERE IL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Per chi ha un reddito, un modo per sostenere il Movimento Nonviolento e' destinare ad esso il 5 per mille delle tasse.

Per destinare il 5 per mille delle proprie tasse al Movimento Nonviolento e' sufficiente apporre la propria firma nell'apposito spazio del modulo per la dichiarazione dei redditi e scrivere il numero di codice fiscale dell'associazione: 93100500235.

Per contattare il Movimento Nonviolento, per saperne di piu' e per contribuire ad esso anche in altri modi (ad esempio aderendovi): via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

 

5. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Ray Bradbury, Cronache marziane, Mondadori, Milano 1954, 1972, pp. 336.

- Ray Bradbury, Fahrenheit 451. Gli anni della Fenice, Mondadori, Milano 1966, 1972, pp. 256.

- Ray Bradbury, Il gioco dei pianeti, Rizzoli, Milano 1979, pp. 208.

- Ray Bradbury, Il popolo dell'autunno, Rizzoli, Milano 1978, pp. II + 254.

- Ray Bradbury, L'estate incantata, Editrice L'Unita', Roma 1993, pp. 224.

- Ray Bradbury, Molto dopo mezzanotte, Mondadori, Milano 1977, 1979, Editrice L'Unita', Roma 1993, pp. VIII + 328.

- Ray Bradbury, Omicidi di annata, Editrice L'Unita', Roma 1993, pp. 242.

- Ray Bradbury, Paese d'ottobre, Editrice Nord, Milano 1975, pp. XX + 280.

 

6. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE AL MEGA-AEROPORTO DI VITERBO E S'IMPEGNA PER LA RIDUZIONE DEL TRASPORTO AEREO

 

Per informazioni e contatti: Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org

 

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COI PIEDI PER TERRA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

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Numero 557 del 7 maggio 2012

 

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