Telegrammi. 883



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 883 del 6 aprile 2012

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

 

Sommario di questo numero:

1. Si e' svolto il 5 aprile a Viterbo un incontro di studio "In memoria di Franco Basaglia"

2. Per un modello di sviluppo eco-equo-solidale centrato sul primato dell'agricoltura

3. La "Carta" del Movimento Nonviolento

4. Per saperne di piu'

 

1. INCONTRI. SI E' SVOLTO IL 5 APRILE A VITERBO UN INCONTRO DI STUDIO "IN MEMORIA DI FRANCO BASAGLIA"

 

Si e' svolto giovedi' 5 aprile 2012 a Viterbo, presso il "Centro di ricerca per la pace", un incontro di studio "In memoria di Franco Basaglia".

Nel corso dell'incontro e' stato ricostruito l'itinerario teorico e pratico del grande psichiatra e sono state lette e commentate pagine da alcune delle sue opere piu' significative.

I partecipanti all'incontro hanno colto l'occasione per esprimere solidarieta' all'associazione viterbese dei sofferenti psichici Afesopsit, da oltre venti anni attiva nell'auto-aiuto, nella solidarieta' concreta, nel sostegno ai servizi pubblici territoriali e nella promozione dei diritti umani di tutti gli esseri umani, ed in questi giorni particolarmente impegnata in una rilevante iniziativa per il diritto alla salute e all'assistenza.

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Una breve notizia su Franco Basaglia

Franco Basaglia, nato a Venezia nel 1924 e deceduto nel 1980, e' la figura di maggiore spicco della psichiatria italiana contemporanea; ha promosso la restituzione di diritti e il riconoscimento di dignita' umana ai sofferenti psichici precedentemente condannati alla segregazione e a trattamenti disumani e disumanizzanti; e' stata una delle piu' grandi figure della teoria e della pratica della solidarieta' e della liberazione nel XX secolo. Opere di Franco Basaglia: vi e' una pregevole edizione in due volumi degli Scritti, Einaudi, Torino 1981-82. Tra i principali volumi da lui curati (e scritti spesso in collaborazione con la moglie Franca Ongaro Basaglia, e con altri collaboratori) sono fondamentali Che cos'e' la psichiatria, L'istituzione negata (sull'esperienza di Gorizia), Morire di classe, Crimini di pace, La maggioranza deviante, tutti editi da Einaudi; insieme a Paolo Tranchina ha curato Autobiografia di un movimento, editori vari, Firenze 1979 (sull'esperienza del movimento di psichiatria democratica); una raccolta di sue Conferenze brasiliane e' stata pubblicata dal Centro di documentazione di Pistoia nel 1984, una nuova edizione ampliata e' stata edita da Raffaello Cortina Editore, Milano 2000; una recente raccolta di scritti e' L'utopia della realta', Einaudi, Torino 2005. Tra le opere su Franco Basaglia: assai utile il volume di Mario Colucci, Pierangelo Di Vittorio, Franco Basaglia, Bruno Mondadori, Milano 2001, con ampia bibliografia; cfr. anche Nico Pitrelli, L'uomo che restitui' la parola ai matti, Editori Riuniti, Roma 2004. Un fascicolo monografico a lui dedicato e' Franco Basaglia: una teoria e una pratica per la trasformazione, "Sapere" n. 851 dell'ottobre-dicembre 1982. Si veda inoltre la collana dei "Fogli di informazione" editi dal Centro di documentazione di Pistoia. A Basaglia si ispira tutta la psichiatria democratica italiana e riferimenti a lui sono praticamente in tutte le opere che trattano delle vicende e della riflessione della psichiatria italiana contemporanea.

 

2. INCONTRI. PER UN MODELLO DI SVILUPPO ECO-EQUO-SOLIDALE CENTRATO SUL PRIMATO DELL'AGRICOLTURA

[Riceviamo e diffondiamo]

 

I partecipanti all'incontro di accostamento alla nonviolenza svoltosi il 21 marzo 2012 a Soriano nel Cimino (Vt) esprimono sostegno alla difesa e al rilancio dell'agricoltura come settore primario e decisivo della struttura produttiva e conseguentemente fondamento e garanzia della riproduzione sociale in una relazione adeguata tra presenza antropica e habitat naturale, civilta' umana e biosfera.

I partecipanti all'incontro di accostamento alla nonviolenza svoltosi il 21 marzo 2012 a Soriano nel Cimino (Vt) esprimono pertanto ed altresi' il loro impegno per un modello di sviluppo eco-equo-solidale, quindi sostenibile, autocentrato, con tecnologie appropriate, fondato su principi di responsabilita', giustizia e coscienza del limite, rispettoso dei diritti umani di tutti gli esseri umani e della biosfera.

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I partecipanti all'incontro del 21 marzo 2012

Soriano nel Cimino, 6 aprile 2012

Per ulteriori informazioni: recapito postale: c/o Alessandro Pizzi, contrada Pantane 17/A, 01038 Soriano nel Cimino (Vt), recapito telefonico: 0761748820, recapiti e-mail: alexpizzi at virgilio.it , luisaciavattini at gmail.com

 

3. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

4. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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