Telegrammi. 860
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- Date: Wed, 14 Mar 2012 00:46:32 +0100 (CET)
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 860 del 14 marzo 2012
Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Sommario di questo numero:
1. Alcuni testi del mese di gennaio 2012
2. Pio Bartolozzi, Felice Norcia
3. Solidali con l'associazione dei sofferenti psichici e dei loro familiari e sostenitori che dall'inizio dell'anno sono in sit-in ventiquattr'ore su ventiquattro in piazza del Comune a Viterbo per difendere il diritto all'assistenza per tutti
4. Una dichiarazione di gratitudine mentre continua a Viterbo il sit-in per il diritto alla salute e all'assistenza
5. Vincenzo Consolo
6. La gratitudine e la solidarieta' dell'intera comunita' viterbese
7. Una ragionevole proposta per il diritto alla salute e all'assistenza
8. Theodoros Anghelopulos
9. Qui, oggi
10. Nel giorno della memoria della Shoah
11. Paolo Rossi
12. Per Carlo Cassola
13. Per l'ottantaduesimo compleanno del professor Osvaldo Ercoli
14. Oscar Luigi Scalfaro
15. Ancora dei compiti attuali
16. La "Carta" del Movimento Nonviolento
17. Per saperne di piu'
1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI GENNAIO 2012
Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di gennaio 2012.
2. PIO BARTOLOZZI, FELICE NORCIA
Il primo gennaio sono deceduti Pio Bartolozzi e Felice Norcia, educatori, maestri a molti di dignita', impegno morale e civile, dedizione al bene comune.
Del cui magistero, della cui eredita', possa essere degna la nostra comunita', l'umanita' intera.
3. SOLIDALI CON L'ASSOCIAZIONE DEI SOFFERENTI PSICHICI E DEI LORO FAMILIARI E SOSTENITORI CHE DALL'INIZIO DELL'ANNO SONO IN SIT-IN VENTIQUATTR'ORE SU VENTIQUATTRO IN PIAZZA DEL COMUNE A VITERBO PER DIFENDERE IL DIRITTO ALL'ASSISTENZA PER TUTTI
Il "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo esprime solidarieta' e gratitudine agli amici dell'associazione viterbese dei sofferenti psichici e dei loro familiari e sostenitori (l'"Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia", in sigla Afesopsit) che dall'inizio dell'anno sono in sit-in ventiquattr'ore su ventiquattro in piazza del Comune a Viterbo per difendere il diritto all'assistenza per tutti.
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Giustamente l'associazione dei sofferenti psichici e dei loro familiari e sostenitori (associazione che nel viterbese costituisce da molti anni una straordinaria esperienza di auto-aiuto, di volontariato e di solidarieta') denuncia la gravissima situazione di progressiva riduzione di servizi pubblici fondamentali, e la conseguente denegazione del fondamentale diritto alla salute e all'assistenza.
Giustamente l'associazione chiede che cessino i tagli ed invece si mantengano e si rafforzino i servizi pubblici indispensabili a sostenere le persone con difficolta'.
Da tempo l'associazione ha presentato a tutte le istituzioni competenti un'analisi precisa ed approfondita della grave situazione della provincia di Viterbo, e formulato concrete ed adeguate proposte di intervento.
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La protratta sordita' di taluni responsabili istituzionali ed il proseguire ed approfondirsi della sciagurata politica dei tagli alla spesa pubblica per strutture e servizi essenziali hanno portato ad una situazione talmente grave che l'"Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia", per renderne visibile la drammaticita' e per affermare l'assoluta urgenza di provvedimenti efficaci e tempestivi, ha iniziato un sit-in che sta proseguendo dall'inizio dell'anno e che si concludera' solo quando le competenti istituzioni avranno assunto precisi impegni.
E' merito dell'associazione aver saputo interloquire sia con la popolazione tutta, sia con le espressioni organizzate della societa' civile, sia con tutti i livelli istituzioni e tutte le rappresentanze democratiche, cosicche' oggi l'intera comunita' viterbese - cittadini e rappresentanze istituzionali, dal Comune alla Provincia di Viterbo - si affianca all'associazione nell'impegno per difendere per tutti un diritto umano fondamentale.
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Anche il "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo esprime la sua solidarieta' e la sua gratitudine all'"Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia" ed alle persone che giorno e notte sono in sit-in nella principale piazza di Viterbo su cui si affacciano i palazzi della Prefettura, della Provincia e del Comune; e si associa alla richiesta che al piu' presto le competenti istituzioni accolgano le giuste, ragionevoli, legittime e indispensabili richieste formulate dall'associazione.
La tenda collocata in piazza del Comune dall'inizio dell'anno e la costante presenza giorno e notte di persone generose che hanno risposto all'appello dell'"Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia" costituiscono un appello e un monito: e' dovere di tutti difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani; e' dovere delle istituzioni garantire i servizi pubblici necessari per assistere chi ha bisogno di aiuto; la solidarieta' e' un irrinunciabile principio morale e civile, un diritto e un dovere che tutti accomuna. Tutti siamo esseri umani, ed in quanto tali fragili ed esposti alla sofferenza; tutti abbiamo bisogno di aiuto; tutti aiuto dobbiamo recare. Vi e' una sola umanita'.
4. UNA DICHIARAZIONE DI GRATITUDINE MENTRE CONTINUA A VITERBO IL SIT-IN PER IL DIRITTO ALLA SALUTE E ALL'ASSISTENZA
Vorrei attestare anch'io la mia personale gratitudine agli amici dell'associazione dei sofferenti psichici e dei loro familiari e sostenitori che dall'inizio dell'anno sono accampati in sit-in in piazza del Plebiscito a Viterbo (la piazza cittadina su cui si affacciano i palazzi della Prefettura, della Provincia e del Comune, e per questo popolarmente piu' nota come piazza del Comune) per difendere il diritto di ogni essere umano alla salute e all'assistenza.
Questo generoso e coraggioso impegno mi commuove soprattutto per tre ragioni.
La prima ragione: perche' persone che gia' vivono condizioni di difficolta' hanno deciso di scendere in piazza e lottare non solo per i propri sacrosanti diritti, ma anche per i diritti di tutti.
La seconda ragione: perche' questa iniziativa e' condotta in modo rigorosamente nonviolento ed ha quindi avuto la capacita' di interloquire con tutti, di coinvolgere tutti: cittadini, associazioni, istituzioni; conquistandosi cosi' il sostegno persuaso ed appassionato dell'intera comunita' viterbese.
La terza ragione: perche' le proposte in difesa dei servizi pubblici e per il diritto alla salute e all'assistenza che l'associazione formula sono assolutamente ragionevoli, ed i provvedimenti che essa richiede sono assolutamente necessari.
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Addolora piuttosto che la Regione Lazio lo scorso anno per mesi abbia rifiutato di ascoltare le richieste dell'associazione e finanche di incontrarne i rappresentanti, costringendo quindi l'associazione a questa forma di lotta cosi' impegnativa.
E addolora altresi' che la Regione Lazio non abbia ancora preso i provvedimenti assolutamente indispensabili per garantire l'esistenza e l'efficacia di servizi pubblici fondamentali cosi' come previsto dalla legislazione vigente, ed abbia invece attuato una politica di tagli ai servizi pubblici socio-sanitari i cui esiti costituiscono gravi violazioni dei primari diritti di innumerevoli esseri umani.
Ed infine addolora anche che mentre il sit-in prosegue giorno e notte dall'inizio dell'anno (con non lieve fatica, e particolarmente nelle ore serali e notturne il freddo e' oltremodo pungente), la Regione Lazio incontrera' l'associazione solo il 19 gennaio, mentre questo incontro sarebbe potuto e dovuto avvenire gia' dal primo giorno del sit-in.
Per queste considerazioni e' inevitabile evidenziare che mentre tutte le istituzioni locali hanno espresso solidarieta' all'associazione dei sofferenti psichici e dei loro familiari, la Regione Lazio ha continuato a manifestare una sostanziale sordita', una effettuale indifferenza, un'algida distanza, per definire le quali sordita', indifferenza e distanza ogni persona trovera' da se' gli ulteriori adeguati aggettivi.
E' auspicabile che almeno il 19 gennaio la Regione Lazio si disponga ad accogliere ed attuare tutti i provvedimenti concreti e praticabili proposti dall'associazione, assolutamente indispensabili per garantire attraverso i servizi pubblici fondamentali almeno un livello basilare di assistenza a tutte le persone che di assistenza hanno assoluto, urgente bisogno.
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Nel frattempo il sit-in prosegue, ed intorno al presidio e alla tenda dell'associazione in piazza del Comune si svolge quotidianamente una interazione feconda tra l'associazione dei sofferenti psichici e la comunita' viterbese: con migliaia di cittadini che hanno firmato a sostegno delle proposte formulate; con associazioni di volontariato, sindacati, organismi culturali, forze politiche, operatori dei servizi pubblici e rappresentanti istituzionali che visitano e per periodi piu' o meno protratti partecipano anch'essi al presidio per attestare la loro solidarieta'; e dichiarazioni di sostegno pervengono sia da tutti i comuni della provincia viterbese (dalla societa' civile come dalle istituzioni locali), sia da associazioni e personalita' dell'impegno civile e della cultura da tutta Italia. Un'esperienza significativa di democrazia diretta, di responsabilita' condivisa per il bene comune, di auto-aiuto e di generoso impegno in difesa della dignita' e dei diritti di ogni persona.
Che questa iniziativa possa concludersi con un pieno successo e' l'augurio di ogni persona di retto sentire e di volonta' buona.
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Frattanto, dal profondo del cuore un ringraziamento alle persone che dall'inizio dell'anno stanno animando questa iniziativa di lotta per l'umana solidarieta', il rispetto e l'applicazione delle buone leggi, la gestione democratica e onesta della cosa pubblica, la difesa nitida ed intransigente della dignita' e dei diritti umani fondamentali di tutti e di ciascuno.
5. VINCENZO CONSOLO
Una scrittura appassionata e un civile e morale impegno. Un buon amico di ogni persona buona.
6. LA GRATITUDINE E LA SOLIDARIETA' DELL'INTERA COMUNITA' VITERBESE
La popolazione e le istituzioni di un'intera citta' e un'intera provincia hanno espresso gratitudine e solidarieta' all'associazione viterbese dei sofferenti psichici e dei loro familiari e sostenitori che per tre settimane, giorno e notte, hanno tenuto un presidio in piazza del Comune a Viterbo, la piazza su cui si affacciano i palazzi della Prefettura, della Provincia ed appunto del Comune.
Un presidio per segnalare la gravissima situazione in cui si trovano i servizi pubblici territoriali socio-sanitari; un presidio per difendere il diritto di tutti alla salute e all'assistenza; un presidio per sostenere le precise, dettagliate, ragionevoli, adeguate proposte che l'Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia (in sigla: Afesopsit) ha presentato alla Regione Lazio per ottenere gli interventi necessari ed urgenti per garantire almeno i livelli minimi indispensabili di assistenza a chi ne ha assoluto bisogno.
Queste tre settimane di sit-in, molto impegnative anche per le condizioni meteorologiche inclementi, hanno compiuto il miracolo di sensibilizzare e mobilitare l'intera comunita' locale: dai singoli cittadini che a migliaia si sono recati in piazza a firmare la petizione dell'Afesopsit, al mondo dell'associazionismo, del volontariato, delle organizzazioni professionali e sindacali, della cultura e finanche dello spettacolo, a tutte le istituzioni locali, in primis il Comune e la Provincia di Viterbo.
Ma non solo dalla comunita' locale: da tutta Italia sono pervenute dichiarazioni di gratitudine e solidarieta' al sit-in ed all'associazione viterbese dei sofferenti psichici e dei loro familiari e sostenitori, ed un vivo sostegno alle proposte presentate dall'associazione alla Regione Lazio: numerose interrogazioni parlamentari sono state presentate al Senato della Repubblica e alla Camera dei Deputati; mozioni e interpellanze sono state presentate alla Regione Lazio; autorevoli personalita' della vita civile e della cultura di prestigio nazionale ed internazionale hanno espresso il loro persuaso sostegno alla lotta dei sofferenti psichici e dei loro familiari per ottenere il rispetto della dignita' e il diritto all'assistenza per tutti gli esseri umani.
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Ottenuto un primo incontro con la Regione Lazio (incontro diretto che per mesi e mesi era stato di fatto assurdamente negato da parte dell'istituzione regionale) si e' aperta un'interlocuzione che nelle prossime settimane potra' finalmente portare alcuni buoni, indispensabili frutti: ma perche' questo accada occorre che l'associazione Afesopsit e le sue proposte continuino ad essere sostenute dalla grande, corale, unanime solidarieta' popolare ed istituzionale che si e' creata in queste settimane.
Concludendo sabato 21 gennaio il sit-in in piazza del Comune con una partecipata assemblea pubblica e una gioiosa festa popolare, l'associazione viterbese dei sofferenti psichici e dei loro familiari e sostenitori ha gia' in programma un fitto calendario di incontri con la Regione Lazio, la direzione generale della Asl di Viterbo, i Comuni del viterbese; e sta predisponendo un'ulteriore serie di iniziative in difesa del diritto di tutti alla salute e all'assistenza; per garantire l'esistenza, l'operativita' e l'efficacia dei servizi pubblici territoriali socio-sanitari; per ottenere il rispetto e l'applicazione delle leggi che riconoscono ad ogni essere umano dignita' e diritti fondamentali inalienabili.
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Anche il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, cosi' come ogni soggetto collettivo democratico ed ogni persona di retto sentire e di volonta' buona, rinnova la sua gratitudine e la sua solidarieta' alle amiche e agli amici dell'associazione viterbese dei sofferenti psichici e dei loro familiari e sostenitori, alle persone che con generosa dedizione hanno animato queste tre settimane di democrazia diretta, di civilta' solidale, di uguaglianza di diritti, di aiuto reciproco, di forza della verita', di nonviolenza in azione.
L'intera popolazione dell'Alto Lazio e tutte le sue rappresentanze organizzate, tanto della societa' civile quanto istituzionali, ha riconosciuto l'immenso valore di questa iniziativa, di questo impegno, e se ne e' dimostrata grata all'Afesopsit, e continuera' pertanto a sostenere l'associazione viterbese dei sofferenti psichici e dei loro familiari e sostenitori fino al raggiungimento del risultato che ad ogni persona siano garantiti i diritti umani fondamentali, in primo luogo il diritto alla salute e all'assistenza; ovvero alla solidarieta', al riconoscimento della piena, splendente dignita' che e' in ogni essere umano. Riconoscimento e solidarieta' che costituiscono ad un tempo un diritto e un dovere: di responsabilita' reciproca, condivisa, comune; di prossimita' esistenziale, dialogica relazione, incontro morale: e quindi di civile convivenza; nell'intreccio fecondo e necessario di liberta', uguaglianza, fraternita'.
7. UNA RAGIONEVOLE PROPOSTA PER IL DIRITTO ALLA SALUTE E ALL'ASSISTENZA
L'impegno dell'associazione viterbese dei sofferenti psichici e dei loro familiari e sostenitori (Afesopsit) e' entrato in una nuova fase: dopo il sit-it in piazza del Comune a Viterbo, che lungo tre settimane ha saputo coscientizzare e coinvolgere l'intera comunita' viterbese nella lotta in difesa del diritto alla salute e all'assistenza per tutti - e soprattutto per le persone che piu' ne hanno bisogno -, si e' aperta - proprio grazie al sit-in - la fase degli incontri diretti con la Regione Lazio e con la direzione generale della Asl per ottenere al piu' presto i provvedimenti e le risorse indispensabili per garantire la presenza, l'operativita' e l'efficacia dei servizi pubblici territoriali.
Anche in questa fase l'associazione avra' bisogno del sostegno di tutti, e dovra' certo mettere in campo altre iniziative pubbliche affinche' l'interlocuzione con la Regione vada a buon fine. Anche in questa fase occorrera' che l'intera comunita' locale faccia sentire il suo sostegno all'Afesopsit in difesa della dignita' e dei diritti di tutti.
La situazione e' drammatica, occorre che chi governa la Regione Lazio apra gli occhi e si renda conto dell'assoluta necessita' ed urgenza di un intervento a sostegno dei servizi pubblici territoriali per garantire almeno i livelli minimi essenziali dei servizi sociali e sanitari per aiutare le persone piu' sofferenti. L'indifferenza produce disperazione. L'indifferenza dinanzi al dolore e' barbarie.
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Come tutte le istituzioni dell'Alto Lazio, come tutte le associazioni democratiche del viterbese, come tutti i cittadini che dall'inizio dell'anno hanno espresso solidarieta' ai sofferenti psichici e alla loro associazione Afesopsit, anche l'associazione "Respirare" esprime un rinnovato, persuaso sostegno all'associazione viterbese dei sofferenti psichici e dei loro familiari; e nuovamente unisce la sua voce alla richiesta da tanti condivisa che la Regione Lazio vari al piu' presto i provvedimenti proposti dall'Afesopsit per tutelare i diritti umani fondamentali di persone che hanno assoluto bisogno che i servizi socio-sanitari territoriali siano presenti e funzionino, con adeguate dotazioni di personale, strutture e risorse.
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Alla retorica dei governanti che continuano a voler imporre "tagli" scellerati ai servizi pubblici fondamentali con la conseguenza di denegare i piu elementari diritti umani, occorre replicare con la forza della verita': cessino gli scandalosi, osceni, criminali sprechi, e siano invece mantenute e potenziate le strutture pubbliche che svolgono un imprescindibile servizio di assistenza e di sostegno alla popolazione, ed in particolare alle persone che vivono nel disagio e nella sofferenza piu' gravi.
In primo luogo cessi l'immane criminale sperpero dei pubblici denari per il riarmo e le guerre, e si finanzino invece adeguatamente i servizi pubblici territoriali socio-sanitari.
Si rispetti la Costituzione della Repubblica Italiana: la salute e' un diritto, la solidarieta' e' un dovere. Le risorse dello stato siano utilizzate per la vita e il benessere delle persone, e non per armi e guerre. La guerra e' un crimine contro l'umanita', e la Repubblica Italiana ripudia la guerra. Cessi il finanziamento di armi ed uccisioni, cessi la partecipazione alle guerre; si utilizzino le risorse pubbliche per il bene della popolazione, per il bene dell'umanita'.
8. THEODOROS ANGHELOPULOS
Un maestro e un compagno.
9. QUI, OGGI
La violenza razzista in Italia oggi.
E tu contrastala.
10. NEL GIORNO DELLA MEMORIA DELLA SHOAH
Il 27 gennaio - anniversario dell'abbattimento delle recinzioni e della liberazione dei superstiti del campo di sterminio di Auschwitz nel 1945 - ricorre il giorno della memoria della Shoah.
Nel giorno della memoria quattro impegni s'impongono ad ogni persona che voglia sentirsi decente e fedele all'umanita'.
Opporsi alla guerra che sempre consiste dell'uccisione di esseri umani.
Opporsi al razzismo che sempre consiste della persecuzione di esseri umani.
Opporsi alla devastazione della biosfera, casa comune e bene comune dell'umanita' intera.
Riconoscere a tutti gli esseri umani tutti i diritti umani, recare soccorso a chiunque ne abbia bisogno, ed approntare e difendere e valorizzare gli strumenti adeguati ad inverare quei diritti comuni e inalienabili, a tutti recando la solidarieta' che e' costitutiva della civilta', della convivenza, del riconoscimento di umana dignita'.
*
Nel giorno della memoria della Shoah opponiamoci ancora a tutte le guerre, agli eserciti e alle armi.
Nel giorno della memoria della Shoah opponiamoci ancora alle misure, alle strutture e alle pratiche razziste che in Italia ancor oggi negano i fondamentali diritti umani a tanti esseri umani nel nostro paese giunti in fuga da guerre, dittature e fame, esseri umani cui la Costituzione della Repubblica Italiana - legge fondamentale del nostro ordinamento giuridico - riconosce il pieno diritto all'accoglienza e all'assistenza nel nostro paese.
Nel giorno della memoria della Shoah opponiamoci ancora alle opere speculative che distruggono l'ambiente e con cio' mettono a rischio la salute, la qualita' della vita individuale e associata, la dignita' ed infine l'esistenza stessa delle persone.
Nel giorno della memoria della Shoah affermiamo ancora la solidarieta' che tutti gli esseri umani congiunge, sosteniamo quanti si trovano nella sofferenza e nel bisogno, aiutiamo le lotte in difesa del diritto di tutti all'accoglienza, all'assistenza, alla salute, alla solidarieta', ad esempio a Viterbo sostenendo la lotta generosa e luminosa dell'associazione dei sofferenti psichici e dei loro familiari e sostenitori.
Vi e' una sola umanita'. Nel ricordo delle vittime della Shoah ogni persona di retto sentire, ogni esperienza collettiva intesa alla civile convivenza, ogni istituzione democratica si impegni per il rispetto e la promozione dei diritti umani di tutti gli esseri umani. E che questo impegno continui per tutti i giorni avvenire.
11. PAOLO ROSSI
Dei nostri maestri ora e' scomparso anche Paolo Rossi, il grande filosofo e storico della filosofia e della scienza. Quante cose abbiamo imparato dai suoi libri. Quanti doni all'umanita' ha lasciato.
12. PER CARLO CASSOLA
Il 29 gennaio 1987 moriva Carlo Cassola.
Era nato nel 1917.
Aveva partecipato alla Resistenza.
Scrisse romanzi e racconti che hanno dato a tante persone un sorso di appassionata felicita', di amore per la vita, anche quando narrava, lievemente e sobriamente, con un pudore che ancora mi commuove, storie meste, opache, sovente di vite scialbe e spente, di sconfitte e disillusioni.
Dedico' gli ultimi anni della sua vita alla lotta che gli parve allora (e che mi sembra ancora oggi, ancor piu' oggi) necessaria, fondamentale, imprescindibile: la lotta contro la guerra, contro gli eserciti, contro le armi. La lotta per il disarmo. La lotta perche' l'umanita' non sia annientata dalle armi di distruzione di massa e dalla criminale follia di coloro che nulla hanno appreso dall'orrore di Auschwitz, dall'orrore di Hiroshima.
Credo che anche di questo suo strenuo, magnanimo, profetico impegno civile tutti dovremmo essergli grati. Serbarne memoria ed assumerlo come un'eredita' impegnativa ed ineludibile.
L'impegno contro la guerra, l'impegno contro le uccisioni, l'impegno per il disarmo e' il primo dovere di ogni persona decente.
La guerra e' nemica dell'umanita'.
Solo la pace salva le vite.
13. PER L'OTTANTADUESIMO COMPLEANNO DEL PROFESSOR OSVALDO ERCOLI
[Osvaldo Ercoli, gia' professore amatissimo da generazioni di allievi, gia' consigliere comunale e provinciale, impegnato nel volontariato, nella difesa dell'ambiente, per la pace e i diritti di tutti, e' per unanime consenso nel viterbese una delle piu' prestigiose autorita' morali. Il suo rigore etico e la sua limpida generosita' a Viterbo sono proverbiali. E' tra gli animatori del comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo. Nel 2007 ha promosso un appello per salvare l'area archeologica, naturalistica e termale del Bulicame dalla devastazione]
Il 30 gennaio 2012 compie ottantadue anni il professor Osvaldo Ercoli, nato a Vallerano (Vt) nel 1930, per decenni docente di matematica e fisica a Viterbo, citta' in cui e' da sempre un simbolo di rigore morale e civile, di impegno educativo, di sollecitudine per il pubblico bene, di sconfinata generosita'.
*
Gia' pubblico amministratore comunale e provinciale di adamantina virtu', sono innumerevoli le iniziative in difesa dei diritti umani e dell'ambiente di cui e' stato protagonista; tuttora impegnato nel volontariato a sostegno di chi ha piu' bisogno di aiuto, e' altresi' impegnato in prima persona ovunque vi sia necessita' di smascherare e contrastare menzogne, ingiustizie, violenze.
*
Ancora in questi ultimi giorni e' stata di grande significato la sua presenza in piazza del Comune a Viterbo al sit-in promosso dall'associazione dei sofferenti psichici e dei loro familiari in difesa del diritto alla salute e all'assistenza per tutti gli esseri umani.
*
Avendo avuto il privilegio immenso di averlo come amico, come maestro di impegno civile, come compagno di tante lotte nonviolente, vorremmo cogliere questa occasione per esprimergli ancora una volta il nostro affetto, la nostra ammirazione, la nostra gratitudine; affetto, ammirazione e gratitudine che sappiamo essere condivise da tutte le persone di Viterbo e dell'Alto Lazio, da tutte le persone che hanno avuto l'onore di conoscerlo e che hanno a cuore la dignita' umana di tutti e di ognuno, la civilta' come legame comune e comune impegno dell'intero genere umano, la biosfera casa comune dell'umanita' intera.
14. OSCAR LUIGI SCALFARO
Molte cose ci dividevano da Scalfaro, che lungo mezzo secolo fu nel partito della DC che ininterrottamente governo' il paese: partito pressoche' interamente corrotto, corruttore e largamente criminale di cui sempre fummo oppositori.
Ma questo di Oscar Luigi Scalfaro vogliamo ricordare: l'antifascismo, l'impegno di fedelta' alla Costituzione della Repubblica Italiana quando essa fu aggredita dall'eversione dall'alto berlusconiana.
Non diremo dei limiti e delle ambiguita' della sua azione. Son cose umane. Diremo solo questo.
E ricorderemo come ancora negli ultimi anni, senatore a vita, molto si impegno' in difesa delle leggi, della Repubblica, della Costituzione ancora, e per testimoniare ancora e sempre la scelta antifascista, e per educare ed esortare alla solidarieta' che salva le vite.
Cosi' diverso da noi, cosi' vicino infine nell'adempimento dell'unico dovere che conta: difendila tu la dignita' umana, difendila tu l'uguaglianza di diritti, difendila tu la vita di tutti gli esseri umani nessuno escluso, difendila tu la civile convivenza. Civile. Convivenza.
Prenditi cura tu dell'umanita' e del mondo.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
15. ANCORA DEI COMPITI ATTUALI
Opposizione alla guerra, ai suoi strumenti ed ai suoi apparati. Opposizione a tutte le uccisioni.
Opposizione al razzismo e ad ogni altra forma di persecuzione. Opposizione ad ogni denegazione di umanita'.
Difesa intransigente dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Difesa della biosfera, casa comune dell'umanita' intera ed intrinseco valore.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
La nonviolenza e' la civilta' umana, l'umanita' plurale e solidale, divenuta autoconsapevole e responsabile per se' e per il mondo.
16. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
17. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 860 del 14 marzo 2012
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