Telegrammi. 820
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- Date: Fri, 3 Feb 2012 00:23:57 +0100 (CET)
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 820 del 3 febbraio 2012
Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Sommario di questo numero:
1. Associazione "Respirare": Con i sofferenti psichici per la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani
2. Movimento Nonviolento: Una campagna per il disarmo
3. La "Carta" del Movimento Nonviolento
4. Per saperne di piu'
1. SOLIDARIETA'. ASSOCIAZIONE "RESPIRARE": CON I SOFFERENTI PSICHICI PER LA DIGNITA' E I DIRITTI DI TUTTI GLI ESSERI UMANI
[Riceviamo e diffondiamo]
L'associazione "Respirare", come tutte le altre associazioni culturali e di impegno civile del viterbese, e come anche tutte le istituzioni democratiche dell'Alto Lazio unanimi (in primo luogo il Comune e la Provincia di Viterbo), esprime sostegno all'"Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia" (Afesopsit) e si unisce all'unanime impegno della popolazione e di tutte le rappresentanze democratiche dell'Alto Lazio affinche' nel prossimo incontro del 7 febbraio a Roma la Regione Lazio accolga tutte le nove richieste dell'associazione dei sofferenti psichici della Tuscia e dei loro familiari in difesa dei servizi pubblici territoriali, affinche' sia garantito ad ogni persona il diritto alla salute e all'assistenza.
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L'associazione "Respirare" invita inoltre cittadini, associazioni ed istituzioni a contattare direttamente l'"Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia" (Afesopsit) per esprimere solidarieta': si puo' telefonare al presidente Vito Ferrante: 3332056497, e al dottor Walter Tosches: 3207161450; l'e-mail dell'associazione e': afesopsit at libero.it
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L'associazione "Respirare" condivide e difende i "principi fondamentali" affermati tanto nella Costituzione della Repubblica Italiana quanto nella Dichiarazione universale dei diritti umani approvata all'unanimita' dalle Nazioni Unite. A tutti gli esseri umani devono essere riconosciuti tutti i diritti umani. E' dovere di tutti e di ciascuno recare aiuto a chi ne ha bisogno ed impegnarsi per il bene comune.
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L'associazione "Respirare"
Viterbo, 2 febbraio 2012
L'associazione "Respirare" e' stata promossa a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente.
2. INIZIATIVE. MOVIMENTO NONVIOLENTO: UNA CAMPAGNA PER IL DISARMO
[Riproponiamo il seguente comunicato del Movimento Nonviolento (per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org)]
Cinquant'anni e non sentirli: il Movimento Nonviolento rilancia
"Un comune programma futuro", questo il miglior regalo ricevuto dal Movimento Nonviolento al termine della festa per i suoi 50 anni.
Proseguendo il cammino iniziato alla Marcia Perugia-Assisi, i tre giorni di festa del Movimento Nonviolento hanno rappresentato un decisivo passo in avanti per la campagna di disarmo e riduzione delle spese militari che si sviluppera' per tutto l'anno 2012.
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Questo il calendario nonviolento 2012 per il disarmo:
25 febbraio, giornata delle "100 piazze d'Italia contro i caccia F-35": raccoglieremo le firme nelle piazze delle nostre citta', paesi, quartieri.
1 marzo, manifestazione a Roma per la consegna delle firme al Governo, con la Rete Italiana Disarmo.
2 giugno, festa della Repubblica: celebriamo l'Italia che "ripudia la guerra", chiediamo che le parate militari siano abolite e sfilino solo i cittadini disarmati.
6 agosto, Hiroshima day: iniziative locali, anche nei luoghi di villeggiatura, per il disarmo nucleare.
2 ottobre, giornata internazionale della nonviolenza: celebriamo il compleanno di Gandhi (cioe' la nascita delle nonviolenza politica), con iniziative diffuse su tutto il territorio sul tema del disarmo.
24-30 ottobre, settimana Onu per il disarmo: organizziamo iniziative di "educazione alla pace" nelle scuole (dalle elementari ai licei) con gli insegnanti e gli studenti.
4 novembre, anniversario della fine della prima guerra mondiale: commemoriamo tutti i morti di tutte le guerre, con celebrazioni nonviolente davanti alle lapidi e ai monumenti ai caduti: "ogni vittima ha il volto di Abele". L'unico vero rispetto per i caduti e' quello di evitare le prossime guerre, con il disarmo.
15 dicembre, quarantesimo anniversario delle legge per l'obiezione di coscienza (1972-2012): organizziamo un convegno nazionale che coinvolga tutti gli obiettori di ieri e le ragazze e i ragazzi del servizio civile di oggi: "obiezione alla guerra". L'obiezione di coscienza non e' morta con la sospensione della leva obbligatoria, ma resta il fondamento di una politica nonviolenta basata sul principio di noncollaborazione e disobbedienza civile.
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Il Movimento Nonviolento, in sintonia con molte altre associazioni, reti, movimenti, vuole concentrare il proprio agire in una vasta campagna volta ad ottenere non solo l'azzeramento del programma di acquisto degli inutili, dannosi e costosissimi aerei da caccia F-35, ma anche una riduzione quantificabile e progressiva delle spese militari correnti.
Su questo obiettivo chiediamo la partecipazione attiva delle forze sociali, sindacali e dei partiti, sapendo di avere gia' il consenso di una gran parte dell'opinione pubblica.
Ci opponiamo alle spese militari non da oggi, e non solo in conseguenza della grave crisi economica del paese; ci opponiamo ad ogni investimento bellico perche' la guerra e' il piu' grande crimine contro l'umanita', perche' la Costituzione ripudia la guerra, perche' la guerra e' contraria al comandamento dell'amore.
Sappiamo bene che non basta dirsi contrari alla guerra, bisogna concretamente ridurne le cause e gli strumenti che la rendono possibile: armi ed eserciti.
La campagna di oggi per il disarmo e' essenziale a prevenire la guerra di domani.
C'e' anche un'altra ragione per questa campagna: se riusciremo a rimuovere l'ostacolo delle enormi spese militari, avremo a disposizione ingenti risorse per dare piena attuazione a tutti i principi fondamentali della Costituzione, dall'articolo 1 all'articolo 11: il lavoro, i diritti umani, la dignita' sociale, la liberta', l'uguaglianza, le autonomie locali, il decentramento, lo sviluppo della cultura e della ricerca, la tutela del paesaggio, del patrimonio storico e artistico, il diritto d'asilo per gli stranieri, ed infine la costruzione di un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le nazioni.
Svuotare gli arsenali (di guerra) e riempire i granai (di pace) e' il nostro programma politico.
I singoli amici della nonviolenza, gli aderenti al Movimento, i gruppi territoriali, saranno attivi in azioni locali e in momenti di mobilitazione nazionale.
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La festa dei 50 anni del Movimento Nonviolento e' stata una bella occasione per rinfrescare i fondamenti costitutivi del passato e per mettere in circolo nuovo entusiasmo per il futuro.
La nonviolenza organizzata ha fatto un passo in avanti.
Dei tre giorni che hanno visto riuniti a Verona amici della nonviolenza provenienti da tutta Italia, ed anche rappresentanze europee, vogliamo ricordare le importanti relazioni storiche offerte da Goffredo Fofi, Gianni Sofri e Daniele Lugli, ed il bellissimo film-documentario "In marcia - elementi di un'esperienza nonviolenta" dei registi Roberta Mani e Roberto Rossi.
Non sono mancati i contributi internazionali con il veterano americano Gerry Condon e Sam Biesemans dell'Ufficio europeo per l'obiezione di coscienza.
La musica ha avuto ampio spazio con l'apprezzatissimo concerto dei Magical Mystery Orchestra, e lo spettacolo "Mille papaveri rossi" curato dal critico musicale Enrico de Angelis; la canzone satirica e antimilitarista e' stata rievocata da Fausto Amodei, cantautore gia' protagonista della prima Marcia Perugia-Assisi del 1961.
I temi di attualita', nei quali il Movimento Nonviolento e' direttamente coinvolto, sono stati trattati da Giancarla Codrignani (l'obiezione dei militari), Angela Dogliotti (la soluzione dei conflitti), Fulvio Cesare Manara (la comunicazione), Gianni Tamino (l'ecologia politica), Luisa Morgantini (la pace in Israele/Palestina).
Dalla Val di Susa e' giunto il saluto di Alberto Perino, storico esponente del movimento che si oppone alla realizzazione del Tav, che ha motivato la necessita' della lotta nonviolenta contro un progetto devastante e inutile.
Ampio spazio hanno avuto le Reti in cui il Movimento e' parte attiva con altri: Ipri-Corpi civili di pace (con Carla Biavati), Rete Italiana Disarmo (con Massimo Paolicelli), Comitato italiano per una cultura di pace e nonviolenza (con Sergio Bergami), difesa e riqualificazione del Servizio Civile volontario (con Francesco Spagnolo).
Nel corso della Festa sono stati presentati l'Archivio documentale (1962-2011) e il fondo dei Manifesti storici del Movimento Nonviolento, ora consultabili anche in internet grazie al lavoro di Andrea Maori e Caterina Del Torto.
Infine Daniele Taurino ha dato voce alle esperienze giovanili (formazione, campi estivi, realtà studentesche) che si sono avvicinate al Movimento Nonviolento anche grazie ai social network (la pagina Facebook "Movimento Nonviolento" ed il sito www.nonviolenti.org).
Ci sono stati anche momenti particolarmente intensi, dedicati a due parole chiave del pensiero filosofico di Aldo Capitini: la "festa" e la "compresenza".
Abbiamo fatto "festa" con la degustazione dei tre "vini nonviolenti" (il laziale Cesanese, il piemontese Nebbiolo, il lombardo Botticino) prodotti dagli amici Mariano Mampieri, Beppe Marasso, Adriano Moratto, e presentati da Christoph Baker, che ha narrato la nonviolenza come "amore per la terra" e gusto per le cose belle, la convivialita', l'amicizia, la lentezza, la riscoperta della nostra umanita' solo se inserita in armonia con i ritmi della natura.
Abbiamo vissuto la "compresenza" con il silenzio dedicato agli amici che ci hanno preceduto ed ora vivono solo nella dimensione spirituale: Aldo Capitini, Lorenzo Milani, Emma Thomas, Giuseppe Giovanni Lanza del Vasto, Danilo Dolci, Ernesto Balducci, David Maria Turoldo, Tonino Bello, Sirio Politi, Myrtle Solomon, Achille Croce, Birgitta Ottosson, Davide Melodia, Alexander Langer, Piergiorgio Acquistapace, Luca Magosso, Marco Baleani, e tante altre amiche e amici della nonviolenza che partecipano comunque al progetto di una realta' liberata.
La festa si e' conclusa con l'avvio della campagna per il disarmo e la riduzione delle spese militari.
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Mao Valpiana, presidente, Raffaella Mendolia, segretaria, Pasquale Pugliese, segretario
Verona, 31 gennaio 2012
3. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
4. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 820 del 3 febbraio 2012
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