Telegrammi. 815



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 815 del 29 gennaio 2012

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

 

Sommario di questo numero:

1. Paolo Rossi

2. Per Carlo Cassola

3. Uno dopo l'altro tutti i consigli comunali del viterbese unanimi a sostegno dell'associazione dei sofferenti psichici e dei loro familiari

4. Segnalazioni librarie

5. La "Carta" del Movimento Nonviolento

6. Per saperne di piu'

 

1. LUTTI. PAOLO ROSSI

 

Dei nostri maestri ora e' scomparso anche Paolo Rossi, il grande filosofo e storico della filosofia e della scienza. Quante cose abbiamo imparato dai suoi libri. Quanti doni all'umanita' ha lasciato.

 

2. MEMORIA. PER CARLO CASSOLA

 

Il 29 gennaio 1987 moriva Carlo Cassola.

Era nato nel 1917.

Aveva partecipato alla Resistenza.

Scrisse romanzi e racconti che hanno dato a tante persone un sorso di appassionata felicita', di amore per la vita, anche quando narrava, lievemente e sobriamente, con un pudore che ancora mi commuove, storie meste, opache, sovente di vite scialbe e spente, di sconfitte e disillusioni.

Dedico' gli ultimi anni della sua vita alla lotta che gli parve allora (e che mi sembra ancora oggi, ancor piu' oggi) necessaria, fondamentale, imprescindibile: la lotta contro la guerra, contro gli eserciti, contro le armi. La lotta per il disarmo. La lotta perche' l'umanita' non sia annientata dalle armi di distruzione di massa e dalla criminale follia di coloro che nulla hanno appreso dall'orrore di Auschwitz, dall'orrore di Hiroshima.

Credo che anche di questo suo strenuo, magnanimo, profetico impegno civile tutti dovremmo essergli grati. Serbarne memoria ed assumerlo come un'eredita' impegnativa ed ineludibile.

L'impegno contro la guerra, l'impegno contro le uccisioni, l'impegno per il disarmo e' il primo dovere di ogni persona decente.

La guerra e' nemica dell'umanita'.

Solo la pace salva le vite.

 

3. INIZIATIVE. UNO DOPO L'ALTRO TUTTI I CONSIGLI COMUNALI DEL VITERBESE UNANIMI A SOSTEGNO ALL'ASSOCIAZIONE DEI SOFFERENTI PSICHICI E DEI LORO FAMILIARI

 

Uno dopo l'altro tutti i consigli comunali della provincia di Viterbo stanno approvando all'unanimita' documenti di sostegno all'associazione dei sofferenti psichici e dei loro familiari.

Il 7 febbraio l'Afesopsit incontra la Regione Lazio.

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Dal Comune di Bassano in Teverina a quello di Soriano nel Cimino a quello di Viterbo, tutti i Comuni della provincia di Viterbo in queste settimane stanno approvando all'unanimita' mozioni di solidarieta' con l'Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia (Afesopsit) e di sostegno alle richieste che l'associazione ha presentato alla Regione Lazio affinche' siano difesi e potenziati i servizi pubblici territoriali indispensabili per garantire il diritto alla salute e all'assistenza delle persone che piu' ne hanno bisogno.

Il 27 gennaio, nel Giorno della Memoria, anche il Consiglio Comunale di Soriano nel Cimino ha deliberato all'unanimita' il suo sostegno, nel corso di una intensa e solenne seduta straordinaria del consesso cittadino alla quale e' intervenuto anche il presidente dell'Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia, Vito Ferrante.

Sindaci, giunte, consigli comunali dell'Alto Lazio con volonta' unanime stanno esprimendo la richiesta corale dell'intera comunita' viterbese affinche' la Regione si impegni a sostenere la presenza, l'operativita' e l'efficacia dei servizi pubblici socio-sanitari. La situazione e' drammatica: occorrono interventi tempestivi e adeguati affinche' siano rispettate ed applicate le leggi vigenti che stabiliscono che ogni persona ha diritto ad essere curata ed assistita.

Gia' nelle tre settimane di sit-in giorno e notte in piazza del Comune a Viterbo sia il sindaco del capoluogo, sia il presidente della Provincia avevano portato la loro solidarieta', e come loro numerosi altri sindaci dei Comuni altolaziali erano stati presenti in piazza con indosso la fascia tricolore a testimoniare la vicinanza e l'impegno di tutta la popolazione e di tutte le istituzioni.

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Il 7 febbraio si svolgera' a Roma il secondo e decisivo incontro tra Regione Lazio ed Afesopsit, dopo il primo - di carattere interlocutorio - svoltosi il 19 gennaio a Viterbo presso la Prefettura.

Tutta la popolazione, l'intera societa' civile, tutte le istituzioni del viterbese si associano alla richieste che l'Afesopsit ha presentato alla Regione ed auspicano che nell'imminente incontro del 7 febbraio la Regione dia all'associazione dei sofferenti psichici e dei loro familiari le positive, concrete risposte necessarie ed urgenti.

Peraltro un sostegno rilevante e' venuto dallo stesso Consiglio Regionale che nella seduta del 25 gennaio ha approvato due mozioni che vanno nella direzione auspicata dall'Afesopsit di un impegno dell'ente regionale in difesa dei servizi pubblici territoriali ed a sostegno dei sofferenti psichici; occorre ora che questa volonta' unanime si traduca in specifici provvedimenti amministrativi e adeguate risorse.

Frattanto anche dal parlamento continuano a giungere dichiarazioni ed interventi di solidarieta': l'iniziativa limpidamente nonviolenta e limpidamente sollecita del pubblico bene e dei diritti umani di tutti gli esseri umani condotta in queste settimane dall'associazione dei sofferenti psichici viterbesi e dei loro familiari (un'associazione che da venti anni svolge un'opera generosissima di solidarieta' universalmente apprezzata) ha saputo toccare il cuore di moltissime persone e coinvolgere in un impegno unanime volontariato, forze sociali, forze politiche, istituzioni.

E' speranza dell'intera popolazione altolaziale che il 7 febbraio la Regione Lazio accolga tutte le richieste presentate dall'associazione, richieste ragionevoli di interventi necessari a vantaggio dell'intera collettivita'.

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Per contattare l'Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia (Afesopsit) si puo' telefonare al presidente Vito Ferrante: 3332056497, e al dottor Walter Tosches: 3207161450. L'e-mail dell'associazione e': afesopsit at libero.it

 

4. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Letture

- Ralph Waldo Emerson, L'anima suprema, Ortica Editrice, Aprilia 2011, pp. 32, euro 2,40.

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Riletture

- Franco Basaglia e Franca Basaglia Ongaro (a cura di), Crimini di pace. Ricerche sugli intellettuali e sui tecnici come addetti all'oppressione, Einaudi, Torino 1975, pp. X + 486.

- Franco Basaglia, Scritti, Einaudi, Torino 1981-1982, vol. I pp. XLIV + 532, vol. II pp. X + 494.

- Franca Ongaro Basaglia, Salute/malattia, Einaudi, Torino 1982, pp. VI + 290.

- Franca Basaglia Ongaro, Una voce, Il Saggiatore, Milano 1982, pp. VIII + 150.

- Franco Basaglia, L'utopia della realta', Einaudi, Torino 2005, pp. LVIII + 334.

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Riedizioni

- Paul Bowles, Lo scorpione e altri racconti, Il sole 24 ore, Milano 2012, pp. 80, euro 2 (in supplemento al quotidiano "Il sole 24 ore").

 

5. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

6. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 815 del 29 gennaio 2012

 

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