Voci e volti della nonviolenza. 500
- Subject: Voci e volti della nonviolenza. 500
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- Date: Tue, 17 Jan 2012 09:07:48 +0100 (CET)
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VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Numero 500 del 17 gennaio 2012
In questo numero:
1. "Viterbo oltre il muro" solidale con il sit-in dell'Afesopsit per il diritto all'assistenza
2. Il programma del convegno e della festa per i cinquant'anni del Movimento Nonviolento il 20-22 gennaio 2012 a Verona
3. Alcuni testi dell'agosto 2011 (parte seconda)
4. Da Perugia ad Assisi contro guerra, razzismo e devastazioni
5. Luciano Bonfrate: Rachel Corrie
6. Luciano Bonfrate: Simone de Beauvoir
7. Luciano Bonfrate: Etty Hillesum
8. Luciano Bonfrate: Rosa Luxemburg
9. Luciano Bonfrate: Simone Weil
10. Luciano Bonfrate: Maria Zambrano
11. A cosa puo' e deve servire la marcia Perugia-Assisi del 25 settembre 2011
12. Luciano Bonfrate: Franca Ongaro Basaglia
13. Luciano Bonfrate: Susan Sontag
14. Luciano Bonfrate: Edith Stein
15. Luciano Bonfrate: Germaine Tillion
16. Le stragi in corso
17. La manovra finanziaria che occorrerebbe
1. SOLIDARIETA'. "VITERBO OLTRE IL MURO" SOLIDALE CON IL SIT-IN DELL'AFESOPSIT PER IL DIRITTO ALL'ASSISTENZA
[Riceviamo e diffondiamo]
Il gruppo di formazione e informazione nonviolenta "Viterbo oltre il muro" e' solidale con l'"Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia" (Afesopsit) che dall'inizio dell'anno presidia piazza del Comune a Viterbo con un sit-in ventiquattr'ore su ventiquattro per difendere il diritto alla salute e all'assistenza, ed in particolare per impedire il progressivo criminale smantellamento dei servizi pubblici territoriali nell'Alto Lazio.
L'associazione viterbese dei sofferenti psichici e dei loro familiari e sostenitori da mesi ha richiesto un incontro con la Regione Lazio, incontro che e' stato lungamente negato ed infine concesso solo in seguito all'inizio del sit-in; incontro che si svolgera' il 19 gennaio presso la Prefettura di Viterbo. In quella occasione la Regione Lazio dovra' dare risposte concrete alle proposte da tempo formulate dall'Afesopsit.
La situazione dei servizi territoriali per i sofferenti psichici nel viterbese e' drammatica: nel documento a suo tempo inviato alla Regione Lazio dall'Afesopsit si descrive una situazione al limite del collasso. L'associazione viterbese dei sofferenti psichici e dei loro familiari e sostenitori formula una serie di proposte dettagliate per garantire i livelli minimi indispensabili di assistenza. Il documento e l'iniziativa dell'associazione hanno ottenuto l'apprezzamento, il sostegno e la piena condivisione di tutte le organizzazioni di volontariato del viterbese, delle associazioni culturali e di solidarieta', dei sindacati e delle forza politiche, degli operatori socio-sanitari e delle istituzioni locali, in primis il Comune di Viterbo (e via via gli altri Comuni del viterbese) e l'Amministrazione Provinciale. Migliaia di cittadini viterbesi hanno sottoscritto personalmente la petizione dell'Afesopsit, ed intorno alla tenda del sit-in in piazza del Comune vi e' un continuo flusso di persone che recano la loro solidarieta'.
Anche il gruppo di formazione e informazione nonviolenta "Viterbo oltre il muro" esprime apprezzamento e sostegno all'"Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia", all'iniziativa del sit-in, al documento inviato alla Regione Lazio, e si associa alla richiesta che la Regione accolga le proposte dell'Afesopsit per garantire il rispetto dei diritti umani fondamentali delle persone che hanno bisogno di assistenza.
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"Viterbo oltre il muro", gruppo di formazione e informazione nonviolenta
Viterbo, 17 gennaio 2012
2. INIZIATIVE. IL PROGRAMMA DEL CONVEGNO E DELLA FESTA PER I CINQUANT'ANNI DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO IL 20-22 GENNAIO 2012 A VERONA
[Riproponiamo il seguente invito dal Movimento Nonviolento (per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org)]
Il Movimento Nonviolento, fondato da Aldo Capitini, compie 50 anni.
La festa di compleanno si terra' nei giorni 20-21-22 gennaio 2012 a Verona, al Teatro Camploy (zona Porta Vescovo).
Sono invitati tutti gli amici, le persone, le associazioni, i gruppi, i movimenti dei piu' diversi ambienti culturali, politici, artistici, religiosi, intellettuali, e comunque tesi verso l'orizzonte nonviolento, che in questi cinque decenni hanno conosciuto, collaborato, condiviso, sostenuto il Movimento Nonviolento.
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Venerdi' 20 gennaio 2012
Ore 21: Spettacolo-concerto con archi, fiati e attore. Magical Mystery Orchestra. Qualita', classicita', poetica. Le canzoni che i Beatles non hanno mai eseguito dal vivo: un'orchestra di dodici elementi con una musicalita' propria, realizza una personale interpretazione che unisce all'estremo rigore filologico una vena compositiva essenziale, attenta alla logica e allo spirito dei brani e dell'epoca in cui furono concepiti. Cinquant'anni di musica vitale. (Entrata libera, contributo gradito).
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Sabato 21 gennaio
Introduce e coordina Mao Valpiana (Presidente del Movimento Nonviolento).
Ore 10: Convegno "50 anni di nonviolenza". Goffredo Fofi: "Il contesto culturale e politico nel quale e' nato il Movimento Nonviolento"; Gianni Sofri: "L'influenza del pensiero di Gandhi nel Movimento Nonviolento di Aldo Capitini"; Daniele Lugli: "Il Movimento Nonviolento alla prova della visione di Capitini e delle sfide di oggi".
Ore 13: pausa pranzo.
Ore 15: Film "In marcia. Elementi di un'esperienza nonviolenta" di Roberta Mani e Roberto Rossi.
Presentazione dell'Archivio (1962-2011) del Movimento Nonviolento, Andrea Maori
Presentazione del fondo Manifesti storici del Movimento Nonviolento, Caterina Del Torto.
Vignette, disegni, illustrazioni, fumetti, immagini, satira... in diretta con Mauro Biani.
Letture da Gandhi, Capitini, Langer, con le voci di Margherita Sciarretta e Sandra Ceriani.
Ore 17: Prima sessione "L'obiezione alla guerra": Giancarla Codrignani (gia' presidente Lega Obiettori di Coscienza), Sam Bieseman (Ufficio Europeo Obiezione di Coscienza) , Gerry Condon (US Veterans for Peace).
Ore 18: E se la patria chiama... Dalla Marcia del '61 ad oggi, conversazione in musica con Fausto Amodei, padre della canzone civile, satirica, antimilitarista italiana. Conduce Enrico de Angelis.
Cantiamo insieme, con la chitarra di Paolo Predieri.
Degustazione, con Christoph Baker, dei tre vini (Nebbiolo, Botticino, Cesanese), alla presenza dei produttori nonviolenti Beppe Marasso, Adriano Moratto, Mariano Mampieri.
Ore 19: Buffet aperi/cena.
Ore 21: Mille papaveri rossi. La pace nella canzone italiana. Reading-concerto curato e condotto da Enrico de Angelis. Cantano Raffaella Benetti, Giuliana Bergamaschi, Claudia Bidoli, Grazia De Marchi, Laura Facci, Deborah Kooperman, Veronica Marchi, Ilaria Peretti, Alice Ronzani, Terry Veronesi. Suonano Enrico Breanza, Marco Pasetto, Gianni Sabbioni. Arrangiamenti di Enrico Breanza, Marco Pasetto, Enrico Terragnoli. Letture di Sandra Ceriani. (Entrata libera, contributo gradito).
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Domenica 22 gennaio
Introducono e coordinano Raffaella Mendolia e Pasquale Pugliese (Segretari del Movimento Nonviolento).
Ore 9: Seconda sessione "L'apertura": Angela Dogliotti (educazione/conflitti), Fulvio Cesare Manara (comunicazione/filosofia).
Saluto a cura del gruppo giovani del Movimento Nonviolento, con Daniele Taurino.
Saluto con messaggio video di Alberto Perino (resistenza No Tav).
Terza sessione: "l'Omnicrazia - il potere di tutti":
Gianni Tamino (ecologia e politica), Luisa Morgantini (donne in nero).
Ore 11,30: Le "reti" alle quali il Movimento Nonviolento partecipano: Rete Ipri-Corpi Civili di Pace, Carla Biavati; Comitato italiano per una cultura di pace e nonviolenza, Sergio Bergami; Servizio Civile, Francesco Spagnolo; Rete Italiana Disarmo, Massimo Paolicelli.
ore 15: proposta di una campagna comune per il disarmo e contro le spese militari
ore 16: la festa e' finita...
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Informazioni logistiche: il Teatro Camploy si trova in via Cantarane 32, nella zona di Porta Vescovo. Alla stazione ferroviaria di Porta Vescovo fermano solo i treni regionali della linea Milano-Venezia. Dalla Stazione di Verona Porta Nuova autobus n. 11, 12, 13, 51, 510 (serale e festivo n. 90, 91, 92, 98).
Vi chiediamo di contribuire alle molte spese sostenute per quest'iniziativa, con un contributo di sostegno (graditissimo) fiscalmente detraibile, sul conto corrente postale n.18745455 intestato a Movimento Nonviolento o bonifico bancario con codice Iban: IT 35 U 07601 11700 000018745455.
Per informazioni: tel. 0458009803, e-mail: azionenonviolenta at sis.it, sito: www.nonviolenti.org
3. ALCUNI TESTI DELL'AGOSTO 2011 (PARTE SECONDA)
Riproponiamo alcuni testi gia' apparsi su "La nonviolenza e' in cammino" nell'agosto 2011.
4. DA PERUGIA AD ASSISI CONTRO GUERRA, RAZZISMO E DEVASTAZIONI
Il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti aderisce alla marcia Perugia-Assisi per la pace e la fratellanza dei popoli che si svolgera' il 25 settembre 2011.
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Il comitato partecipa recando specifiche richieste e proposte.
1. Cessazione immediata della partecipazione italiana alle guerre in Afghanistan e in Libia; ritorno immediato dell'Italia al rispetto della sua legge fondamentale, la Costituzione della Repubblica Italiana che la partecipazione a quelle guerre proibisce.
2. Cessazione immediata della persecuzione razzista dei migranti ed abrogazione di tutte le incostituzionali misure razziste illegalmente introdotte nell'ordinamento; rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani cosi' come sanciti dalla Dichiarazione universale del 1948 approvata dall'Assemblea generale dell'Onu e anche dall'Italia.
3. Cessazione immediata della costruzione di opere altamente inquinanti e palesemente distruttive dell'ambiente; e difesa intransigente della biosfera, casa comune dell'umanita' intera.
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Il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti
Viterbo, 10 agosto 2011
5. LUCIANO BONFRATE: RACHEL CORRIE
[Ringraziamo il nostro buon amico Luciano Bonfrate per questa quartina.
Rachel Corrie (1979-2003), giovane pacifista nonviolenta americana, nata a Olympia (Washington) nel 1979, impegnata nell'associazione umanitaria International Solidarity Movement come osservatrice per i diritti umani e in azioni di accompagnamento ed interposizione nonviolenta, il 16 marzo 2003 veniva uccisa da un bulldozer dell'esercito israeliano a Rafah, nella striscia di Gaza, mentre cercava di impedire l'abbattimento di una casa interponendo il proprio corpo. Aveva 23 anni. Molte notizie e documenti di e su Rachel Corrie sono reperibili nel sito www.rachelcorrie.org Cfr. anche "Voci e volti della nonviolenza" n. 14]
Alla violenza, lei gentile e lieve
col fragile suo corpo s'interpose.
Come l'arcobalen, come le rose
fu la sua vita luminosa e breve.
6. LUCIANO BONFRATE: SIMONE DE BEAUVOIR
[Ringraziamo il nostro buon amico Luciano Bonfrate per questa quartina.
Simone de Beauvoir e' nata a Parigi nel 1908; e' stata protagonista, insieme con Jean-Paul Sartre, dell'esistenzialismo e delle vicende della cultura, della vita civile, delle lotte politiche francesi e mondiali dagli anni Trenta fino alla scomparsa (Sartre e' morto nel 1980, Simone de Beauvoir nel 1986). Antifascista, femminista, impegnata nei movimenti per i diritti civili, la liberazione dei popoli, di contestazione e di solidarieta', e' stata anche lucida testimone delle vicende e degli ambienti intellettuali di cui e' stata partecipe e protagonista. Opere di Simone de Beauvoir: pressoche' tutti i suoi scritti sono stati tradotti in italiano e piu' volte ristampati; tra i romanzi si vedano particolarmente: Il sangue degli altri (Mondadori), Tutti gli uomini sono mortali (Mondadori), I mandarini (Einaudi); tra i saggi: Il secondo sesso (Il Saggiatore e Mondadori), La terza eta' (Einaudi), e la raccolta Quando tutte le donne del mondo... (Einaudi). La minuziosa autobiografia (che e' anche un grande affresco sulla vita culturale e le lotte politiche e sociali in Francia, e non solo in Francia, attraverso il secolo) si compone di Memorie d'una ragazza perbene, L'eta' forte, La forza delle cose, A conti fatti, cui vanno aggiunti i libri sulla scomparsa della madre, Una morte dolcissima, e sulla scomparsa di Sartre, La cerimonia degli addii, tutti presso Einaudi. Opere su Simone de Beauvoir: Enza Biagini, Simone de Beauvoir, La Nuova Italia, Firenze 1982 (cui si rinvia per una bibliografia critica ragionata)]
Sempre lotto' contro tutti i fascismi
sempre affronto' ogni contraddizione
mai accetto' vilta' e sopraffazione
mai si piego' alla forza ne' ai sofismi.
7. LUCIANO BONFRATE: ETTY HILLESUM
[Ringraziamo il nostro buon amico Luciano Bonfrate per questa quartina.
Etty Hillesum e' nata a Middelburg nel 1914 e deceduta ad Auschwitz nel 1943, il suo diario e le sue lettere costituiscono documenti di altissimo valore e in questi ultimi anni sempre di piu' la sua figura e la sua meditazione diventano oggetto di studio e punto di riferimento per la riflessione. Opere di Etty Hillesum: Diario 1941-1943, Adelphi, Milano 1985, 1996; Lettere 1942-1943, Adelphi, Milano 1990, 2001. Opere su Etty Hillesum: AA. VV., La resistenza esistenziale di Etty Hillesum, fascicolo di "Alfazeta", n. 60, novembre-dicembre 1996, Parma; Nadia Neri, Un'estrema compassione, Bruno Mondadori Editore, Milano 1999; Pascal Dreyer, Etty Hillesum. Una testimone del Novecento, Edizioni Lavoro, Roma 2000; Sylvie Germain, Etty Hillesum. Una coscienza ispirata, Edizioni Lavoro, Roma 2000; Wanda Tommasi, Etty Hillesum. L'intelligenza del cuore, Edizioni Messaggero, Padova 2002; Maria Pia Mazziotti, Gerrit Van Oord (a cura di), Etty Hillesum. Diario 1941-1943. Un mondo 'altro' e' possibile, Apeiron, Sant'Oreste (Roma) 2002; Maria Giovanna Noccelli, Oltre la ragione, Apeiron, Sant'Oreste (Roma) 2004; Luciana Breggia, Parole con Etty, Claudiana, Torino 2011]
Finche' le scorse sangue nelle vene
sempre fu giusta, lieta, solidale
sempre si oppose integralmente al male:
chi vuole il bene faccia solo il bene.
8. LUCIANO BONFRATE: ROSA LUXEMBURG
[Ringraziamo il nostro buon amico Luciano Bonfrate per questa quartina.
Rosa Luxemburg, 1871-1919, e' una delle piu' limpide figure del movimento dei lavoratori e dell'impegno contro la guerra e contro l'autoritarismo. Assassinata, il suo cadavere fu gettato in un canale e ripescato solo mesi dopo; ci sono due epitaffi per lei scritti da Bertolt Brecht, che suonano cosi': Epitaffio (1919): "Ora e' sparita anche la Rosa rossa, / non si sa dov'e' sepolta. / Siccome ai poveri ha detto la verita' / i ricchi l'hanno spedita nell'aldila'"; Epitaffio per Rosa Luxemburg (1948): "Qui giace sepolta / Rosa Luxemburg / Un'ebrea polacca / Che combatte' in difesa dei lavoratori tedeschi, / Uccisa / Dagli oppressori tedeschi. Oppressi, / Seppellite la vostra discordia". Opere di Rosa Luxemburg: segnaliamo almeno due fondamentali raccolte di scritti in italiano: Scritti scelti, Einaudi, Torino 1975, 1976; Scritti politici, Editori Riuniti, Roma 1967, 1976 (con una ampia, fondamentale introduzione di Lelio Basso). Opere su Rosa Luxemburg: Lelio Basso (a cura di), Per conoscere Rosa Luxemburg, Mondadori, Milano 1977; Paul Froelich, Rosa Luxemburg, Rizzoli, Milano 1987; P. J. Nettl, Rosa Luxemburg, Il Saggiatore 1970; Daniel Guerin, Rosa Luxemburg e la spontaneita' rivoluzionaria, Mursia, Milano 1974; AA. VV., Rosa Luxemburg e lo sviluppo del pensiero marxista, Mazzotta, Milano 1977]
La nonviolenza e' lotta, e' quella lotta
che all'ingiustizia e alla menzogna oppone
la resistenza e la liberazione.
Che' la barbarie il mondo non inghiotta.
9. LUCIANO BONFRATE: SIMONE WEIL
[Ringraziamo il nostro buon amico Luciano Bonfrate per questa quartina.
Simone Weil, nata a Parigi nel 1909, allieva di Alain, fu professoressa, militante sindacale e politica della sinistra classista e libertaria, operaia di fabbrica, miliziana nella guerra di Spagna contro i fascisti, lavoratrice agricola, poi esule in America, infine a Londra impegnata a lavorare per la Resistenza. Minata da una vita di generosita', abnegazione, sofferenze, muore in Inghilterra nel 1943. Una descrizione meramente esterna come quella che precede non rende pero' conto della vita interiore della Weil (ed in particolare della svolta, o intensificazione, o meglio ancora: radicalizzazione ulteriore, seguita alle prime esperienze mistiche del 1938). Ha scritto di lei Susan Sontag: "Nessuno che ami la vita vorrebbe imitare la sua dedizione al martirio, o se l'augurerebbe per i propri figli o per qualunque altra persona cara. Tuttavia se amiamo la serieta' come vita, Simone Weil ci commuove, ci da' nutrimento". Opere di Simone Weil: tutti i volumi di Simone Weil in realta' consistono di raccolte di scritti pubblicate postume, in vita Simone Weil aveva pubblicato poco e su periodici (e sotto pseudonimo nella fase finale della sua permanenza in Francia stanti le persecuzioni antiebraiche). Tra le raccolte piu' importanti in edizione italiana segnaliamo: L'ombra e la grazia (Comunita', poi Rusconi), La condizione operaia (Comunita', poi Mondadori), La prima radice (Comunita', SE, Leonardo), Attesa di Dio (Rusconi), La Grecia e le intuizioni precristiane (Rusconi), Riflessioni sulle cause della liberta' e dell'oppressione sociale (Adelphi), Sulla Germania totalitaria (Adelphi), Lettera a un religioso (Adelphi); Sulla guerra (Pratiche). Sono fondamentali i quattro volumi dei Quaderni, nell'edizione Adelphi curata da Giancarlo Gaeta. Opere su Simone Weil: fondamentale e' la grande biografia di Simone Petrement, La vita di Simone Weil, Adelphi, Milano 1994. Tra gli studi cfr. AA. VV., Simone Weil, la passione della verita', Morcelliana, Brescia 1985; Gabriella Fiori, Simone Weil. Biografia di un pensiero, Garzanti, Milano 1981, 1990; Eadem, Simone Weil. Una donna assoluta, La Tartaruga edizioni, Milano 1991, 2009; Giancarlo Gaeta, Simone Weil, Edizioni cultura della pace, S. Domenico di Fiesole 1992; Jean-Marie Muller, Simone Weil. L'esigenza della nonviolenza, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1994; Angela Putino, Simone Weil e la Passione di Dio, Edb, Bologna 1997; Eadem, Simone Weil. Un'intima estraneita', Citta' Aperta, Troina (Enna) 2006; Maurizio Zani, Invito al pensiero di Simone Weil, Mursia, Milano 1994]
Conobbe tutte le esperienze e tutti
penso' i pensieri e fece cose buone
alla sventura oppose l'attenzione
e ancora dona a noi infiniti frutti.
10. LUCIANO BONFRATE: MARIA ZAMBRANO
[Ringraziamo il nostro buon amico Luciano Bonfrate per questa quartina.
Maria Zambrano, insigne pensatrice spagnola (1904-1991), allieva di Ortega y Gasset, antifranchista, visse a lungo in esilio. Tra le sue opere tradotte in italiano cfr. almeno: Spagna: pensiero, poesia e una citta', Vallecchi, Firenze 1964; I sogni e il tempo, De Luca, Roma 1964; Chiari del bosco, Feltrinelli, Milano 1991; I beati, Feltrinelli, Milano 1992; La tomba di Antigone. Diotima di Mantinea, La Tartaruga, Milano 1995; Verso un sapere dell'anima, Cortina, Milano 1996; La confessione come genere letterario, Bruno Mondadori, Milano 1997; All'ombra del dio sconosciuto. Antigone, Eloisa, Diotima, Nuova Pratiche Editrice, Milano 1997; Seneca, Bruno Mondadori, Milano 1998; Filosofia e poesia, Pendragon, Bologna 1998. L'agonia dell'Europa, Marsilio, Venezia 1999. Dell'aurora, Marietti, Genova 2000; Delirio e destino, Raffaello Cortina Editore, Milano 2000; Persona e democrazia. La storia sacrificale, Bruno Mondadori, Milano 2000; L' uomo e il divino, Edizioni Lavoro, Roma 2001; Le parole del ritorno, Citta' Nuova, Roma 2003. Opere su Maria Zambrano: un buon punto di partenza e' il volume monografico Maria Zambrano, pensatrice in esilio, "Aut aut" n. 279, maggio-giugno 1997, e il recente libro di Annarosa Buttarelli, Una filosofa innamorata. Maria Zambrano e i suoi insegnamenti, Bruno Mondadori, Milano 2004; ci permettiamo di segnalare anche, nel nostro stesso notiziario, i testi di Elena Laurenzi e di Donatella Di Cesare riprodotti nei nn. 752, 754 e 805 de "La nonviolenza e' in cammino", "Nonviolenza. Femminile plurale" n. 11 monografico su Maria Zambrano, la voce di Lucia Vantini in "Nonviolenza. Femminile plurale" n. 311 e quella di Tommasina Squadrito nei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 601]
Pensava, e il suo pensare era una festa
soffriva, e il suo soffrire diveniva
sapienza, e la sapienza voce viva
che rende ogni persona degna e onesta.
11. A COSA PUO' E DEVE SERVIRE LA MARCIA PERUGIA-ASSISI DEL 25 SETTEMBRE 2011
Puo' e deve servire a far cessare la criminale partecipazione dello stato italiano alle guerre terroriste e stragiste in Aghanistan e Libia.
Puo' e deve servire a sconfiggere il colpo di stato razzista imposto al nostro paese dai governi succedutisi negli ultimi 14 anni.
Puo' e deve servire a capire che la nonviolenza e' gia' il sentire e il linguaggio e la prassi comune di quante e quanti nel nostro paese si battono contro la barbarie globale, contro il governo golpista, in difesa dei beni comuni e per i diritti umani di tutti gli esseri umani.
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E puo' e deve servire a capire che la corrente calda, il cuore pulsante e la testa pensante della nonviolenza in cammino e' il femminismo, il pensiero e la pratica del movimento delle donne, decisivo asse della lotta di liberazione dell'umanita' da Olympe de Gouges e Mary Wollstonecraft a oggi.
Puo' e deve servire a capire che la nonviolenza da almeno un secolo non e' piu' mera testimonianza, ma progetto e proposta e azione giuriscostituente in grado di governare la societa' e le relazioni internazionali di un'umanita' che si riconosce una e solidale (un esempio? la Commissione sudafricana per la verita' e la riconciliazione, esperienza storica con cui la nonviolenza si e' dimostrata capace finanche di esercitare le funzioni giuridisdizionali relative al diritto penale).
Puo' e deve servire a capire che il tempo e' poco: occorre rovesciare subito il modello di sviluppo che sta distruggendo la biosfera, e realizzare una civilta' responsabile e sostenibile fondata sulla cura consapevole ed amorevole per tutti gli esseri viventi, per l'unica Terra che abbiamo, casa comune dell'umanita' intera.
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E' una rivolta? No, maesta', e' una rivoluzione.
12. LUCIANO BONFRATE: FRANCA ONGARO BASAGLIA
[Ringraziamo il nostro buon amico Luciano Bonfrate per questa quartina.
Franca Ongaro Basaglia, intellettuale italiana di straordinario impegno civile, pensatrice di profondita', finezza e acutezza straordinarie, insieme al marito Franco Basaglia e' stata tra i protagonisti del movimento di psichiatria democratica; e' deceduta nel gennaio 2005. Tra i suoi libri segnaliamo particolarmente: Salute/malattia, Einaudi, Torino 1982; Manicomio perche'?, Emme Edizioni, Milano 1982; Una voce: riflessioni sulla donna, Il Saggiatore, Milano 1982; Vita e carriera di Mario Tommasini burocrate scomodo narrate da lui medesimo, Editori Riuniti, Roma 1987; in collaborazione con Franco Basaglia ha scritto La maggioranza deviante, Crimini di pace, Morire di classe, tutti presso Einaudi; ha collaborato anche a L'istituzione negata, Che cos'e' la psichiatria, e a molti altri volumi collettivi. Ha curato l'edizione degli Scritti di Franco Basaglia. Dalla recente antologia di scritti di Franco Basaglia, L'utopia della realta', Einaudi, Torino 2005, da Franca Ongaro Basaglia curata, riprendiamo la seguente notizia biobibliografica, redatta da Maria Grazia Giannichedda, che di entrambi fu collaboratrice: "Franca Ongaro e' nata nel 1928 a Venezia dove ha fatto studi classici. Comincia a scrivere letteratura infantile e i suoi racconti escono sul "Corriere dei Piccoli" tra il 1959 e il 1963 insieme con una riduzione dell'Odissea, Le avventure di Ulisse, illustrata da Hugo Pratt, e del romanzo Piccole donne di Louise May Alcott. Ma sono gli anni di lavoro nell'ospedale psichiatrico di Gorizia, con il gruppo che si sta raccogliendo attorno a suo marito Franco Basaglia, a determinare la direzione dei suoi interessi e del suo impegno. Nella seconda meta' degli anni '60 scrive diversi saggi con Franco Basaglia e con altri componenti del gruppo goriziano e due suoi testi - "Commento a E. Goffman. La carriera morale del malato di mente" e "Rovesciamento istituzionale e finalita' comune" - fanno parte dei primi libri che documentano e analizzano il lavoro di apertura dell'ospedale psichiatrico di Gorizia, Che cos'e' la psichiatria (1967) e L'istituzione negata (1968). E' sua la traduzione italiana dei testi di Erving Goffman Asylums e Il comportamento in pubblico, editi da Einaudi rispettivamente nel 1969 e nel 1971 con saggi introduttivi di Franco Basaglia e Franca Ongaro, che traduce e introduce anche il lavoro di Gregorio Bermann La salute mentale in Cina (1972). Dagli anni '70 Franca Ongaro e' coautrice di gran parte dei principali testi di Franco Basaglia, da Morire di classe (1969) a La maggioranza deviante (1971), da Crimini di pace (1975) fino alle Condotte perturbate. Nel 1981 e 1982 cura per Einaudi la pubblicazione dei due volumi degli Scritti di Franco Basaglia. Franca Ongaro e' anche autrice di volumi e saggi di carattere filosofico e sociologico sulla medicina moderna e le istituzioni sanitarie, sulla bioetica, la condizione della donna, le pratiche di trasformazione delle istituzioni totali. Tra i suoi testi principali, i volumi Salute/malattia. Le parole della medicina (Einaudi, Torino 1979), raccolta delle voci di sociologia della medicina scritte per l'Enciclopedia Einaudi; Una voce. Riflessioni sulla donna (Il Saggiatore, Milano 1982) che include la voce "Donna" dell'Enciclopedia Einaudi; Manicomio perche'? (Emme Edizioni, Milano 1982); Vita e carriera di Mario Tommasini burocrate scomodo narrate da lui medesimo (Editori Riuniti, Roma 1987). Tra i saggi, Eutanasia, in "Democrazia e Diritto", nn. 4-5 (1988); Epidemiologia dell'istituzione psichiatrica. Sul pensiero di Giulio Maccacaro, in Conoscenze scientifiche, saperi popolari e societa' umana alle soglie del Duemila. Attualita' del pensiero di Giulio Maccacaro, Cooperativa Medicina Democratica, Milano 1997; Eutanasia. Liberta' di scelta e limiti del consenso, in Roberta Dameno e Massimiliano Verga (a cura di), Finzioni e utopie. Diritto e diritti nella societa' contemporanea, Angelo Guerrini, Milano 2001. Dal 1984 al 1991 e' stata, per due legislature, senatrice della sinistra indipendente, e in questa veste e' stata leader della battaglia parlamentare e culturale per l'applicazione dei principi posti dalla riforma psichiatrica, tra l'altro come autrice del disegno di legge di attuazione della "legge 180" che diventera', negli anni successivi, testo base del primo Progetto obiettivo salute mentale (1989) e di diverse disposizioni regionali. Nel luglio 2000 ha ricevuto il premio Ives Pelicier della International Academy of Law and Mental Health, e nell'aprile 2001 l'Universita' di Sassari le ha conferito la laurea honoris causa in Scienze politiche. E' morta nella sua casa di Venezia il 13 gennaio 2005"]
Della violenza ideologie e strutture
istituzioni e prassi smascherava
a tutti umanita' riconquistava
e tutte combatte' le dittature.
13. LUCIANO BONFRATE: SUSAN SONTAG
[Ringraziamo il nostro buon amico Luciano Bonfrate per questa quartina.
Susan Sontag e' stata una prestigiosa intellettuale femminista e pacifista americana, nata a New York nel 1933, deceduta sul finire del 2004; acutissima interprete e critica dei costumi e dei linguaggi, fortemente impegnata per i diritti civili e la dignita' umana; tra i molti suoi libri segnaliamo alcuni suoi stupendi saggi, come quelli raccolti in Contro l'interpretazione e Stili di volonta' radicale, presso Mondadori; e Malattia come metafora, presso Einaudi; tra i suoi lavori piu' recenti segnaliamo particolarmente il notevole Davanti al dolore degli altri, Mondadori, Milano 2003. Tra le edizioni, le riedizioni e le ristampe recenti in italiano di opere di Susan Sontag: Stili di volonta' radicale, Mondadori, 1997; Contro l'interpretazione, Mondadori, 1997; Il benefattore, Mondadori, 1997; L'amante del vulcano, Mondadori, 1997; Io, eccetera, Mondadori, 2000; Malattia come metafora. Cancro e Aids, Mondadori, 2002; In America, Mondadori, 2003; Tradurre letteratura, Archinto, 2004; Sulla fotografia. Realta' e immagine nella nostra societa', Einaudi, 2004; Pellegrinaggio, Archinto, 2004;(con Tzvetan Todorov, Michael Ignatieff et alii), Troppo umano. La giustizia nell'era della globalizzazione, Mondadori, 2005; (con Kenzaburo Oe), La nobile tradizione del dissenso, Archinto, 2005; Davanti al dolore degli altri, Mondadori, 2006; Nello stesso tempo. Saggi di letteratura e politica, Mondadori, 2008]
Di stile, intelligenza, tratti e gusto
sottili come lame e come veli
di contro ai vacui e di contro ai crudeli
combatte' sempre per il vero e il giusto.
14. LUCIANO BONFRATE: EDITH STEIN
[Ringraziamo il nostro buon amico Luciano Bonfrate per questa quartina.
Edith Stein, filosofa tedesca, e' nata a Breslavia nel 1891 ed e' deceduta nel lager di Auschwitz nel 1942. Di famiglia ebraica, assistente di Husserl, pensatrice tra le menti piu' brillanti della scuola fenomenologica, abbraccio' il cattolicesimo e nel 1933 entro' nella vita religiosa. I nazisti la deportarono ed assassinarono. Opere di Edith Stein: le opere fondamentali sono Il problema dell'empatia, Franco Angeli (col titolo L'empatia) e Studium; Psicologia e scienze dello spirito, Citta' Nuova; Una ricerca sullo Stato, Citta' Nuova; La fenomenologia di Husserl e la filosofia di san Tommaso d'Aquino, Memorie Domenicane, poi in La ricerca della verita', Citta' Nuova; Introduzione alla filosofia, Citta' Nuova; Essere finito e Essere eterno, Citta' Nuova; Scientia crucis, Postulazione generale dei carmelitani scalzi. Cfr. anche la serie di conferenze raccolte in La donna, Citta' Nuova; e la raccolta di lettere La scelta di Dio, Citta' Nuova, Roma 1974, poi Mondadori, Milano 1997. Opere su Edith Stein: per un sintetico profilo cfr. l'"invito alla lettura" di Angela Ales Bello, Edith Stein, Edizioni S. Paolo, Cinisello Balsamo 1999 (il volumetto contiene un breve profilo, un'antologia di testi, una utile bibliografia di riferimento). Lavori sul pensiero della Stein: Carla Bettinelli, Il pensiero di Edith Stein, Vita e Pensiero, Milano 1976; Luciana Vigone, Introduzione al pensiero filosofico di Edith Stein, Citta' Nuova, Roma 1991; Angela Ales Bello, Edith Stein. La passione per la verita', Edizioni Messaggero di Padova, 1998, 2003; Angela Ales Bello, Edith Stein. Patrona d'Europa, Piemme, Casale Monferrato (Al) 2000. Per la biografia: Edith Stein, Storia di una famiglia ebrea, Citta' Nuova, Roma 1994, 1999; Elio Costantini, Edith Stein. Profilo di una vita vissuta nella ricerca della verita', Libreria Editrice Vaticana, Citta' del Vaticano 1987, 1998; Laura Boella, Annarosa Buttarelli, Per amore di altro. L'empatia a partire da Edith Stein, Raffaello Cortina Editore, Milano 2000]
E' l'empatia la qualita' essenziale
che rende umano un essere umano
e che ad ogni potere disumano
oppone il bene che resiste al male.
15. LUCIANO BONFRATE: GERMAINE TILLION
[Ringraziamo il nostro buon amico Luciano Bonfrate per questa quartina.
Germaine Tillion (1907-2008) e' una delle piu' grandi figure morali del Novecento; allieva di Marcel Mauss, etnologa e antropologa, ricercatrice in Algeria e solidale col popolo algerino, poi animatrice in Francia della Resistenza, deportata nel lager di Ravensbrueck; antirazzista ed anticolonialista, impegnata contro tutti i totalitarismi, contro la guerra, contro la tortura, nella solidarieta' con i popoli oppressi, per i diritti delle donne, per i diritti umani; ha condotto e preso parte a iniziative di pace, di verita' e giustizia, e scritto libri fondamentali. E' ancora incredibilmente pressoche' sconosciuta in Italia. Su Germaine Tillion hanno scritto testi notevoli tra altri Jean Lacouture e Tzvetan Todorov. Cfr. anche i "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 562]
Se un volto sempre avra' la Resistenza
e' il volto di Germaine che mai cedette,
sempre volle giustizia e mai vendette:
per sempre volto della nonviolenza.
16. LE STRAGI IN CORSO
La guerra afgana e la guerra libica continuano a mietere vittime: in Afghanistan, in Pakistan, in Libia, nel Mediterraneo. E non solo: poiche' quelle guerre alimentano altresi' altri conflitti e contribuiscono a provocare altre stragi ancora in altre parti del mondo.
Sono guerre imperialiste, colonialiste, razziste. Sono crimini contro l'umanita'.
L'Italia vi partecipa illegalmente oltre che insensatamente.
E dunque il primo dovere del popolo italiano e' costringere chi prende le decisioni in suo nome ed usa le risorse dello stato a recedere dalla commissione di questi crimini.
Cessi la criminale partecipazione italiana alle guerre in Afghanistan e in Libia.
Cessi la scellerata persecuzione razzista da parte dell'Italia nei confronti dei migranti in fuga da guerre, dittature e fame.
17. LA MANOVRA FINANZIARIA CHE OCCORREREBBE
La manovra finanziaria che occorrerebbe consiste innanzitutto in questo.
1. Cessare immediatamente di partecipare alle guerre e alle stragi di cui esse consistono.
2. Cessare immediatamente di sperperare ingentissime risorse finanziarie pubbliche per le guerre, il riarmo, l'industria bellica, le spese militari.
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VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 500 del 17 gennaio 2012
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