Voci e volti della nonviolenza. 497
- Subject: Voci e volti della nonviolenza. 497
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- Date: Fri, 13 Jan 2012 13:37:35 +0100 (CET)
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VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Numero 497 del 13 gennaio 2012
In questo numero:
1. Alcuni testi del settembre 2011 (parte prima)
2. Benito D'Ippolito: Risposta alla domanda: Quale e' stato il significato piu' rilevante della marcia Perugia-Assisi in questi cinquanta anni?
3. Benito D'Ippolito: Risposta alla domanda: Cosa caratterizzera' maggiormente la marcia che si terra' il 25 settembre di quest'anno?
4. Primo
5. Benito D'Ippolito: Risposta alla domanda: Se una persona del tutto ignara le chiedesse "Cosa e' la nonviolenza, e come accostarsi ad essa?", cosa risponderebbe?
6. Opposizione integrale alla guerra
7. La nonviolenza e' lotta. Opposizione alla guerra, sciopero generale, marcia Perugia-Assisi
8. Dallo sciopero generale all'alternativa nonviolenta
9. Sciopero generale contro la guerra, contro il razzismo, contro il regime della corruzione
10. Dallo sciopero generale alla caduta del regime della corruzione
11. Se non ci si batte contro la guerra si e' complici della guerra
12. L'unica risorsa
13. Cinque punti di un programma per l'alternativa nonviolenta
14. 11 settembre. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'
15. 25 settembre, 2 ottobre, 4 novembre. Tre tappe per il disarmo
16. Sette domande a Severino Vardacampi
17. Il programma del convegno e della festa per i cinquant'anni del Movimento Nonviolento il 20-22 gennaio 2012 a Verona
1. ALCUNI TESTI DEL SETTEMBRE 2011 (PARTE PRIMA)
Riproponiamo alcuni testi gia' apparsi su "La nonviolenza e' in cammino" nel settembre 2011.
2. BENITO D'IPPOLITO: RISPOSTA ALLA DOMANDA: QUALE E' STATO IL SIGNIFICATO PIU' RILEVANTE DELLA MARCIA PERUGIA-ASSISI IN QUESTI CINQUANTA ANNI?
Innumerevoli son le persone
che in questi cinquant'anni hanno marciato
e nel cammino hanno ragionato
e illimpidito l'ima persuasione
che tu ti devi opporre a ogni uccisione
recare aiuto al leso e all'umiliato
restituire il pane all'affamato
tu devi opporti al crimine e al taglione.
Lungo la strada tra Perugia e Assisi
un popolo si accorge che i piu' gravi
pesi puo' sostener se condivisi
e del futuro sa di aver le chiavi
riunendo quelli che erano divisi
e costruendo un mondo senza schiavi.
3. BENITO D'IPPOLITO: RISPOSTA ALLA DOMANDA: COSA CARATTERIZZERA' MAGGIORMENTE LA MARCIA CHE SI TERRA' IL 25 SETTEMBRE DI QUEST'ANNO?
La marcia di quest'anno dovra' dire
parole chiare ed inequivocabili:
che pace innanzitutto e' abolire
le guerre e le ingiustizie, inconciliabili
essendo l'aiutare e il far morire,
vi son diritti che sono inviolabili.
La marcia e' un lento, arduo costruire
un mondo di persone responsabili.
Cessi l'Italia di partecipare
alle guerre assassine della Nato;
siano abrogate senza piu' tardare
le infami leggi del colpo di stato
razzista; ed ogni spesa militare
sia abolita. E' il compito immediato.
4. PRIMO
Primo: cessare di ammazzare le persone.
Quindi: cessare di fare le guerre.
Quindi: abolire tutti gli eserciti.
Quindi: proibire tutte le armi.
Facciamo cominciare la civilta' umana.
5. BENITO D'IPPOLITO: RISPOSTA ALLA DOMANDA: SE UNA PERSONA DEL TUTTO IGNARA LE CHIEDESSE "COSA E' LA NONVIOLENZA, E COME ACCOSTARSI AD ESSA?", COSA RISPONDEREBBE?
La nonviolenza e' insieme arte e scienza:
arte che cura e scienza di nutrice
ma soprattutto e' suscitatrice
di quella lotta che dalla coscienza
ferita scaturisce e per decenza
si oppone a ogni struttura predatrice
si oppone a ogni potenza distruttrice
si oppone ancora e ancora a ogni violenza.
La nonviolenza e' lotta necessaria
e' dignita' che si traduce in atto
e' buona come il pane, l'acqua, l'aria,
contrasta ogni menzogna e ogni misfatto,
di ogni vilta' la piu' dura avversaria:
e' la parola vera e il gesto esatto.
6. OPPOSIZIONE INTEGRALE ALLA GUERRA
La guerra, che consiste nell'uccisione di esseri umani, e' il piu' grave dei crimini.
La civilta', ovvero la ragionevole convivenza degli esseri umani, comincia con l'opposizione integrale alla guerra.
7. LA NONVIOLENZA E' LOTTA. OPPOSIZIONE ALLA GUERRA, SCIOPERO GENERALE, MARCIA PERUGIA-ASSISI
E' l'opposizione alla guerra la chiave di volta dell'alternativa politica e sociale, della riforma intellettuale e morale oggi necessaria. Dall'opposizione alla guerra (e quindi ai poteri criminali assassini, al razzismo, al colonialismo, all'imperialismo, alla distruzione della biosfera) scaturisce altresi' la politica economica e sociale alternativa fedele alla democrazia progressiva inscritta nella Costituzione della Repubblica Italiana nata dalla Resistenza al nazifascismo.
Opposizione alla guerra, opposizione al fascismo, opposizione al regime della corruzione: e' una sola e la stessa opposizione, che apre la via all'alternativa necessaria e urgente.
Questa lotta quest'anno in Italia e' gia' cominciata con le grandi manifestazioni promosse dalle donne contro la violenza maschilista e patriarcale - il movimento femminista essendo la corrente calda e il maggior inveramento storico della nonviolenza nella storia dell'umanita' -; e' proseguita con la vittoria nei referendum per difendere l'acqua e i beni comuni, per contrastare la criminale follia atomica e per riaffermare l'uguaglianza di diritti di ogni essere umano.
Lo sciopero generale del 6 settembre, al di la' dei limiti e delle ambiguita' delle piattaforme proposte, costituisce ora un passaggio cruciale: che sia un'ora di verita' - kairos -, il rendersi visibile di una volonta' popolare non piu' disponibile a subire un regime assassino e corrotto; una volonta' popolare che vuole riconquistare sovranita', legalita', democrazia, dignita' umana per tutti gli esseri umani.
E la marcia Perugia-Assisi del 25 settembre, anch'essa ancora una volta al di la' dei limiti e delle ambiguita' della piattaforma proposta dalla Tavola della Pace, costituisce il passo successivo, coerente e indispensabile di questa opera di disvelamento, di questo impegno di resistenza e alternativa: che sia la manifestazione del popolo italiano che senza piu' esitazioni si oppone alla guerra e al razzismo, e quindi prefigura la scelta della pace, del disarmo, della smilitarizzazione dei conflitti, della rivendicazione dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Ha scritto bene il Movimento Nonviolento nella sua "Mozione del popolo della pace": questa e' la marcia che serve per ripudiare la guerra e per difendere la Costituzione.
La nonviolenza e' la lotta di liberazione dell'umanita' e di difesa della biosfera con mezzi adeguati e coerenti al fine.
Come e' scritto nella "carta" del Movimento Nonviolento che questo foglio ogni giorno ripropone, "Il movimento nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti. Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono: 1. l'opposizione integrale alla guerra; 2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione; 3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario; 4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo. Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica...". Ben detto.
La nonviolenza e' in cammino. La nonviolenza e' il cammino.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
8. DALLO SCIOPERO GENERALE ALL'ALTERNATIVA NONVIOLENTA
E' di fondamentale importanza lo sciopero generale del 6 settembre contro la politica economica antipopolare del governo belligerante e razzista, il governo dell'illegalita' e della corruzione.
E dallo sciopero generale venga l'indicazione a forzare le dimissioni del governo golpista, e venga l'indicazione all'arco delle forze democratiche a coalizzarsi in un vero e proprio comitato di liberazione nazionale in difesa della legalita' e della democrazia, per andare al piu' presto alle elezioni con un programma di profonda alternativa politica, economica, sociale. Un programma che abbia tra i suoi elementi caratterizzanti la cessazione della partecipazione italiana alle guerre in corso; l'abrogazione di tutte le misure razziste introdotte illegalmente nel corpus giuridico e nella prassi amministrativa; il drastico taglio alle spese militari; la cessazione dello sperpero dei pubblici denari per le cosiddette "grandi opere" che devastano la biosfera, avvelenano le comunita' locali e favoreggiano l'economia illegale e i poteri criminali; la lotta alla corruzione; la scelta della conversione ecologica dell'economia per fermare la catastrofe ambientale che il modello di sviluppo dominante sta provocando a livello planetario.
Un programma per l'alternativa nonviolenta alla crisi strutturale del modo di produzione caratterizzato dal capitalismo finanziario e dalla globalizzazione neoliberista.
Un programma per l'alternativa nonviolenta: ovvero femminista, ecologista, socialista e libertaria.
Un programma su cui unificare lotte e movimenti, forze politiche e realta' associative, soggetti culturali e aree sociali in un blocco storico consapevole dell'assoluta necessita' di salvare ad un tempo la civlta' giuridica e la convivenza sociale, gli istituti della democrazia e il futuro dell'umanita'.
Lo sciopero generale del 6 settembre e' un passo in questa direzione.
Il passo successivo, ognuno lo vede, e' la marcia Perugia-Assisi del 25 settembre.
9. SCIOPERO GENERALE CONTRO LA GUERRA, CONTRO IL RAZZISMO, CONTRO IL REGIME DELLA CORRUZIONE
Al di la' dei limiti e delle ambiguita' delle piattaforme con cui meritoriamente la Cgil ed altri sindacati hanno convocato lo sciopero generale di oggi, esso ha un significato fondamentale assolutamente inequivocabile.
E' un atto di opposizione non solo a una politica economica governativa sciagurata, ma anche a quel governo stesso ed alla sua politica complessiva nella quale "tutto si tiene".
Ed e' un atto di opposizione che nel suo stesso darsi invoca e prefigura l'altenativa politica ed economica, sociale e culturale, morale e civile ad un tempo possibile e necessaria: l'alternativa nonviolenta, ovvero: l'alternativa femminista ed ecologista, socialista e libertaria, una politica di pace e di solidarieta'.
E' quindi lo sciopero generale contro il governo golpista e contro il regime della corruzione.
E' quindi lo sciopero generale contro la guerra e contro il razzismo: guerra e razzismo essendo i due elementi maggiormente caratterizzanti la politica del governo golpista e corrotto, ed essendo altresi' gli elementi maggiormente strutturanti la politica governativa in campo economico.
Ed e' quindi altresi' lo sciopero generale contro i poteri criminali e la devastazione della biosfera: essendo l'internita' all'economia illegale e la contiguita' ai poteri criminali cosi' come il saccheggio ambientale altrettante caratteristiche non solo della politica governativa, ma del governo in carica tout court nella sua stessa ispirazione, genesi e composizione.
Lo sciopero generale e' allora anche un atto di riaffermazione e riconquista di legalita' e democrazia, di opposizione agli omicidi e alle distruzioni.
Lo sciopero generale e' l'azione diretta nonviolenta oggi necessaria.
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E dallo sciopero generale si avvii un percorso che:
1. promuova la costruzione di un comitato di liberazione nazionale che unisca tutte le forze democratiche, politiche e sociali, con l'obiettivo di un'alternativa di governo per la legalita', la democrazia, la pace, l'ambiente, i diritti umani di tutti gli esseri umani;
2. promuova un programma politico di governo di alternativa che abbia tra i suoi elementi fondamentali l'opposizione alla guerra e al razzismo, l'impegno per il disarmo, la difesa dell'ambiente, il riconoscimento dei diritti umani di tutti gli esseri umani, il rispetto della legalita' costituzionale;
3. ponga l'obiettivo immediato delle dimissioni del governo golpista della guerra e del razzismo.
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In questo percorso di resistenza e di liberazione la prossima decisiva tappa sara' la marcia Perugia-Assisi del 25 settembre, che puo' e deve essere una grande assemblea itinerante in cui discutere democraticamente il progetto dell'alternativa nonviolenta.
Anche qui: non e' di grande importanza la piattaforma proposta dagli organizzatori della marcia; decisiva sara' la quantita' e la qualita' della partecipazione, ovvero il manifestarsi della consapevolezza del compito dell'ora: e il compito dell'ora e' la costruzione dell'alternativa nonviolenta.
Dalla marcia Perugia-Assisi puo' e deve venire una parola di verita' per il programma di lotta e di governo dell'intero movimento democratico, e tale programma deve avere come cardini:
a) l'opposizione integrale alla guerra: e quindi l'immediata cessazione della partecipazione italiana alle guerre in corso; e quindi il taglio drastico delle spese militari; e quindi una politica reale di disarmo (disarmo vero, con iniziative unilaterali), di smilitarizzazione, di riconversione dell'industria bellica a produzioni civili e laddove cio' non sia possibile di smantellamento dell'industria bellica tout court creando alternative occupazionali nel campo della pace, dei servizi sociali, della sostenibilita' ambientale;
b) l'opposizione al razzismo e la difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani: e quindi l'abrogazione immediata di tutte le incostituzionali, criminali e criminogene leggi e misure amministrative in cui si e' concretizzato negli anni il colpo di stato razzista in Italia; una politica di accoglienza ed assistenza che miri a salvare le vite di tutte le persone e a promuovere la civile convivenza fra tutte le persone;
c) la conversione ecologica dell'economia: e quindi lo stop immediato a tutte le "grandi opere" che consumano, degradano, inquinano, devastano il territorio e aggrediscono le comunita' locali e la biosfera; la difesa intransigente dei beni comuni; una promozione e gestione democratica e responsabile della ricerca scientifica e delle applicazioni tecnologiche; una politica sostenibile dell'energia e dei consumi che promuova stili di vita sobri e adeguati ai limiti del pianeta ed a garantire a tutti gli esseri umani ora esistenti ed alle generazioni future un mondo vivibile;
d) la lotta al regime della corruzione, all'economia illecita, ai poteri criminali;
e) la difesa della salute e il rispetto della vita di tutti gli esseri umani;
f) il rispetto degli animali non umani e della biosfera;
g) la difesa della civilta' umana nella pluralita' dei suoi saperi e linguaggi;
h) l'opposizione intransigente alla violenza maschilista e patriarcale;
i) l'inveramento del diritto al lavoro attraverso una politica della piena occupazione con una adeguata redistribuzione dei compiti, degli orari e dei beni, a beneficio dell'umanita' intera.
La nonviolenza e' in cammino.
10. DALLO SCIOPERO GENERALE ALLA CADUTA DEL REGIME DELLA CORRUZIONE
Lo sciopero generale del 6 settembre ha superato di slancio limiti e ambiguita' delle piattaforme di convocazione.
Se si ha l'intelligenza di non lasciar ridurre tutto alle ridicole dimensioni cui tutto riduce il tritacarne televisivo, dalla grande partecipazione popolare allo sciopero generale emerge un messaggio esplicito ed inequivocabile.
E questo messaggio esplicito ed inequivocabile e': si dimetta il governo della guerra e del razzismo; si dimetta il governo che brucia quantita' ingentissime di pubblici denari per massacrare afgani, libici e migranti mentre taglia i fondi per scuola, sanita', assistenza e diritti; si dimetta il governo della corruzione, della contiguita' ai poteri criminali, dell'internita' all'economia illegale; si dimetta il governo golpista.
E questo messaggio esplicito ed inequivocabile e': lottare per il bene comune ed i beni comuni e' possibile e necessario; unire l'area democratica in difesa della legalita', della civilta', dei diritti umani di tutti gli esseri umani, dell'ambiente casa comune dell'umanita' intera, della pace che salva le vite, e' possibile e necessario; costruire l'alternativa nonviolenta, femminista ed ecologista, e' possibile e necessario.
E questo messaggio esplicito ed inequivocabile e': pace e disarmo subito; drastico taglio delle spese militari; abrogazione di tutte le criminali misure razziste; riconversione ecologica dell'economia; legalita' e democrazia contro crimine e corruzione.
E questo messaggio esplicito ed inequivocabile e': viva la Costituzione della Repubblica Italiana.
E questo messaggio esplicito ed inequivocabile e': qui non si arrende nessuno. Ci si salva tutti insieme. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
11. SE NON CI SI BATTE CONTRO LA GUERRA SI E' COMPLICI DELLA GUERRA
Se non ci si batte contro la guerra mentre la guerra e' in corso, si e' complici della guerra.
E poiche' la guerra consiste dell'uccisione di esseri umani, chi non si oppone alla guerra consente all'uccisione di esseri umani.
La marcia Perugia-Assisi del 25 settembre, che esplicitamente si richiama ad Aldo Capitini, a questo impegno in primo luogo convoca: all'opposizione integrale alla guerra.
12. L'UNICA RISORSA
L'unica risorsa contro la guerra e' la pace.
L'unica risorsa contro la barbarie e' la civilta'.
L'unica risorsa contro la violenza e' la nonviolenza.
13. CINQUE PUNTI DI UN PROGRAMMA PER L'ALTERNATIVA NONVIOLENTA
Primo: che cessi immediatamente l'illegale partecipazione italiana alla guerre assassine in corso; e si adoperi invece l'Italia per la pace che salva le vite.
Secondo: che siano immediatamente abrogate tutte le misure razziste illegalmente imposte dal governo; e torni invece l'Italia al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani ed accolga ed assista quindi tutti gli esseri umani in fuga da dittature, guerre, fame.
Terzo: tagliare drasticamente le spese militari ed attuare una politica di disarmo e di smilitarizzazione; ed adoperare le pubbliche risorse per promuovere il diritto di tutti alla casa, allo studio, alla salute, all'assistenza, a un ambiente vivibile, a una vita degna.
Quarto: stop alle cosiddette "grandi opere" nocive per la salute e distruttive dell'ecosistema; e si avvii invece una profonda riconversione ecologica dell'economia.
Quinto: opposizione al regime della corruzione complice dei poteri criminali; e riaffermazione della legalita' e della solidarieta' che ogni essere umano raggiunge, riconosce, sostiene.
14. 11 SETTEMBRE. SOLO LA NONVIOLENZA PUO' SALVARE L'UMANITA'
A dieci anni dalla strage delle Torri Gemelle, ovunque nel mondo guerre e uccisioni, devastazioni e distruzioni, violenza e barbarie.
E quanto al nostro paese, l'Italia sta partecipando a due guerre abominevoli, in Afghanistan e in Libia; sta partecipando illegalmente a due guerre illegali che consistono, come ogni guerra, nello sterminio di innumerevoli esseri umani; e per contribuire alla commissione di stragi il governo sta dilapidando enormi risorse pubbliche sottraendole alla popolazione. Cessi la partecipazione italiana alla guerra. Torni l'Italia al rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana che ripudia la guerra.
In Italia la persecuzione razzista dei migranti e' giunta al folle e scellerato parossismo di misure per le quali un solo aggettivo e' adeguato: hitleriane. Cessi la persecuzione razzista in Italia. Torni l'Italia al rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana che riconosce e rispetta i diritti umani di tutti gli esseri umani.
*
Il 25 settembre vi sara' la marcia Perugia-Assisi, nel cinquantesimo anniversario della prima ideata e promossa da Aldo Capitini; marcia che puo' essere l'occasione da tempo attesa per dire una parola di verita', per proporre il programma politico necessario e urgente per un'alternativa alla barbarie, per promuovere il fronte democratico di liberazione nazionale indispensabile per contrastare il regime della corruzione e i poteri criminali, la guerra e il razzismo.
E questa parola di verita' sia: cessazione immediata della partecipazione italiana a tutte le guerre; abrogazione immediata di tutte le misure razziste oggi criminalmente in vigore; dimissioni immediate del governo golpista e razzista, criminale e corrotto.
E questo programma politico sia: disarmo unilaterale ed impegno per la pace con mezzi di pace; riconoscimento e difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani; riconversione ecologica dell'economia; legalita' che salva le vite.
E questo fronte democratico di liberazione nazionale includa tutte le forze politiche e sociali che su questo programma minimo si riconoscono.
*
Salvare le vite. Difendere la civilta'. Impedire la distruzione di vite umane e la devastazione della biosfera.
Scegliere la nonviolenza.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
15. 25 SETTEMBRE, 2 OTTOBRE, 4 NOVEMBRE. TRE TAPPE PER IL DISARMO
Il 25 settembre si svolgera' la marcia "per la pace e la fratellanza dei popoli" da Perugia ad Assisi.
Il 2 ottobre e' la Giornata internazionale della nonviolenza, indetta dall'Onu nel giorno anniversario della nascita di Gandhi.
Il 4 ottobre si ricordano le vittime di tutte le guerre.
Devono essere tre giornate di mobilitazione civile per affermare un principio irrinunciabile: il principio del non uccidere, e quindi il principio del ripudio di tutte le guerre, e quindi il principio del disarmo come via alla pace nella solidarieta' che l'intera umanita' abbraccia.
Non uccidere: poiche' se si viola questo principio si annientano tutti i diritti umani.
Ripudiare le guerre: poiche' tutte le guerre consistono dell'uccisione di esseri umani, il piu' atroce dei crimini.
Disarmo: perche' le armi servono a uccidere, e sono quindi nemiche dell'umanita'.
16. SETTE DOMANDE A SEVERINO VARDACAMPI
[Severino Vardacampi e' un vecchio amico di questo foglio]
- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' stato il significato piu' rilevante della marcia Perugia-Assisi in questi cinquanta anni?
- Severino Vardacampi: Affermare il dovere dell'opposizione alla guerra, alle uccisioni, alle persecuzioni.
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- "La nonviolenza e' in cammino": E cosa caratterizzera' maggiormente la marcia che si terra' il 25 settembre di quest'anno?
- Severino Vardacampi: L'opposizione alla guerra, alle uccisioni, alle persecuzioni.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' lo "stato dell'arte" della nonviolenza oggi in Italia?
- Severino Vardacampi: Disastroso. Non fosse cosi', vi sarebbe stata una forte opposizione alla guerra, alle uccisioni, alle persecuzioni.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Quale ruolo puo' svolgere il Movimento Nonviolento fondato da Aldo Capitini, e gli altri movimenti, associazioni e gruppi nonviolenti presenti in Italia?
- Severino Vardacampi: Promuovere l'opposizione alla guerra, alle uccisioni, alle persecuzioni.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Quali i fatti piu' significativi degli ultimi mesi in Italia e nel mondo dal punto di vista della nonviolenza?
- Severino Vardacampi: L'assenza di una persuasa, concreta, adeguata opposizione alla guerra, alle uccisioni, alle persecuzioni.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Su quali iniziative concentrare maggiormente l'impegno nei prossimi mesi?
- Severino Vardacampi: L'opposizione alla guerra, alle uccisioni, alle persecuzioni.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Se una persona del tutto ignara le chiedesse "Cosa e' la nonviolenza, e come accostarsi ad essa?", cosa risponderebbe?
- Severino Vardacampi: L'opposizione alla guerra, alle uccisioni, alle persecuzioni.
17. INIZIATIVE. IL PROGRAMMA DEL CONVEGNO E DELLA FESTA PER I CINQUANT'ANNI DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO IL 20-22 GENNAIO 2012 A VERONA
[Diffondiamo il seguente invito dal Movimento Nonviolento (per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org)]
Il Movimento Nonviolento, fondato da Aldo Capitini, compie 50 anni.
La festa di compleanno si terra' nei giorni 20-21-22 gennaio 2012 a Verona, al Teatro Camploy (zona Porta Vescovo).
Sono invitati tutti gli amici, le persone, le associazioni, i gruppi, i movimenti dei piu' diversi ambienti culturali, politici, artistici, religiosi, intellettuali, e comunque tesi verso l'orizzonte nonviolento, che in questi cinque decenni hanno conosciuto, collaborato, condiviso, sostenuto il Movimento Nonviolento.
*
Venerdi' 20 gennaio 2012
Ore 21: Spettacolo-concerto con archi, fiati e attore. Magical Mystery Orchestra. Qualita', classicita', poetica. Le canzoni che i Beatles non hanno mai eseguito dal vivo: un'orchestra di dodici elementi con una musicalita' propria, realizza una personale interpretazione che unisce all'estremo rigore filologico una vena compositiva essenziale, attenta alla logica e allo spirito dei brani e dell'epoca in cui furono concepiti. Cinquant'anni di musica vitale. (Entrata libera, contributo gradito).
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Sabato 21 gennaio
Introduce e coordina Mao Valpiana (Presidente del Movimento Nonviolento).
Ore 10: Convegno "50 anni di nonviolenza". Goffredo Fofi: "Il contesto culturale e politico nel quale e' nato il Movimento Nonviolento"; Gianni Sofri: "L'influenza del pensiero di Gandhi nel Movimento Nonviolento di Aldo Capitini"; Daniele Lugli: "Il Movimento Nonviolento alla prova della visione di Capitini e delle sfide di oggi".
Ore 13: pausa pranzo.
Ore 15: Film "In marcia. Elementi di un'esperienza nonviolenta" di Roberta Mani e Roberto Rossi.
Presentazione dell'Archivio (1962-2011) del Movimento Nonviolento, Andrea Maori
Presentazione del fondo Manifesti storici del Movimento Nonviolento, Caterina Del Torto.
Vignette, disegni, illustrazioni, fumetti, immagini, satira... in diretta con Mauro Biani.
Letture da Gandhi, Capitini, Langer, con le voci di Margherita Sciarretta e Sandra Ceriani.
Ore 17: Prima sessione "L'obiezione alla guerra": Giancarla Codrignani (gia' presidente Lega Obiettori di Coscienza), Sam Bieseman (Ufficio Europeo Obiezione di Coscienza) , Gerry Condon (US Veterans for Peace).
Ore 18: E se la patria chiama... Dalla Marcia del '61 ad oggi, conversazione in musica con Fausto Amodei, padre della canzone civile, satirica, antimilitarista italiana. Conduce Enrico de Angelis.
Cantiamo insieme, con la chitarra di Paolo Predieri.
Degustazione, con Christoph Baker, dei tre vini (Nebbiolo, Botticino, Cesanese), alla presenza dei produttori nonviolenti Beppe Marasso, Adriano Moratto, Mariano Mampieri.
Ore 19: Buffet aperi/cena.
Ore 21: Mille papaveri rossi. La pace nella canzone italiana. Reading-concerto curato e condotto da Enrico de Angelis. Cantano Raffaella Benetti, Giuliana Bergamaschi, Claudia Bidoli, Grazia De Marchi, Laura Facci, Deborah Kooperman, Veronica Marchi, Ilaria Peretti, Alice Ronzani, Terry Veronesi. Suonano Enrico Breanza, Marco Pasetto, Gianni Sabbioni. Arrangiamenti di Enrico Breanza, Marco Pasetto, Enrico Terragnoli. Letture di Sandra Ceriani. (Entrata libera, contributo gradito).
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Domenica 22 gennaio
Introducono e coordinano Raffaella Mendolia e Pasquale Pugliese (Segretari del Movimento Nonviolento).
Ore 9: Seconda sessione "L'apertura": Angela Dogliotti (educazione/conflitti), Fulvio Cesare Manara (comunicazione/filosofia).
Saluto a cura del gruppo giovani del Movimento Nonviolento, con Daniele Taurino.
Saluto con messaggio video di Alberto Perino (resistenza No Tav).
Terza sessione: "l'Omnicrazia - il potere di tutti":
Gianni Tamino (ecologia e politica), Luisa Morgantini (donne in nero).
Ore 11,30: Le "reti" alle quali il Movimento Nonviolento partecipano: Rete Ipri-Corpi Civili di Pace, Carla Biavati; Comitato italiano per una cultura di pace e nonviolenza, Sergio Bergami; Servizio Civile, Francesco Spagnolo; Rete Italiana Disarmo, Massimo Paolicelli.
ore 15: proposta di una campagna comune per il disarmo e contro le spese militari
ore 16: la festa e' finita...
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Informazioni logistiche: il Teatro Camploy si trova in via Cantarane 32, nella zona di Porta Vescovo. Alla stazione ferroviaria di Porta Vescovo fermano solo i treni regionali della linea Milano-Venezia. Dalla Stazione di Verona Porta Nuova autobus n. 11, 12, 13, 51, 510 (serale e festivo n. 90, 91, 92, 98).
Vi chiediamo di contribuire alle molte spese sostenute per quest'iniziativa, con un contributo di sostegno (graditissimo) fiscalmente detraibile, sul conto corrente postale n.18745455 intestato a Movimento Nonviolento o bonifico bancario con codice Iban: IT 35 U 07601 11700 000018745455.
Per informazioni: tel. 0458009803, e-mail: azionenonviolenta at sis.it, sito: www.nonviolenti.org
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VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 497 del 13 gennaio 2012
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