La domenica della nonviolenza. 281
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- Date: Sun, 8 Jan 2012 08:30:19 +0100 (CET)
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LA DOMENICA DELLA NONVIOLENZA
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Supplemento domenicale de "La nonviolenza e' in cammino"
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 281 dell'8 gennaio 2012
In questo numero:
1. Alcuni testi dell'ottobre 2011 (parte terza e conclusiva)
2. Annibale Scarpante: Del non uccidere argomento primo
3. Severino Vardacampi: Nel ricordo e nel nome di tutte le vittime
4. Osvaldo Caffianchi: La nonviolenza, unica legittima erede della Resistenza antifascista
5. Giobbe Santabarbara: Solo la nonviolenza invera la Costituzione della Repubblica Italiana
6. Il 29 ottobre si e' svolto a Viterbo un incontro di riflessione contro la guerra
7. Da oggi a Viterbo una settimana di iniziative contro la guerra
8. Eusebio Palaioni: Innanzitutto salvare le vite
9. Crispino Scotolatori: Se non ci si oppone alla guerra, tutto e' perduto
10. Uscire dalla subalternita', affermare la verita', agire la nonviolenza
1. ALCUNI TESTI DELL'OTTOBRE 2011 (PARTE TERZA E CONCLUSIVA)
Riproponiamo alcuni testi gia' apparsi su "La nonviolenza e' in cammino" nell'ottobre 2011.
2. ANNIBALE SCARPANTE: DEL NON UCCIDERE ARGOMENTO PRIMO
[Annibale Scarpante e' un vecchio amico di questo foglio]
Si assomigliano come due fratelli
Abele e Caino, nessuno dei due
sa chi sara' la vittima, chi l'assassino.
Non c'e' netto un confine
tra bene e male
e l'occhio non distingue
zucchero e sale.
In questo laborioso labirinto
che non ha uscita
non esser tu del novero di quelli
che ad altri strappano la breve vita.
Mantieni l'unica vera sapienza:
come vorresti esser trattato tu
le altre persone tratta.
Da te l'umanita' non sia disfatta.
Sull'orlo dell'abisso scegli sempre
di non uccidere, di opporti a ogni uccisione,
ad ogni guerra, ogni arma, ogni divisa:
ogni plotone e' di esecuzione.
Non c'e' netto un confine
tra bene e male
e l'occhio non distingue
zucchero e sale.
Si assomigliano come due fratelli
Abele e Caino, nessuno dei due
sa chi sara' la vittima, chi l'assassino.
3. SEVERINO VARDACAMPI: NEL RICORDO E NEL NOME DI TUTTE LE VITTIME
Nel ricordo e nel nome di tutte le vittime, lo ripetiamo una volta ancora:
- che cessi immediatamente la partecipazione dello stato italiano alle guerre assassine in Afghanistan e in Libia;
- che cessi immediatamente la persecuzione razzista dello stato italiano nei confronti di migranti e viaggianti;
- che siano abrogate immediatamente le misure legislative ed amministrative anomiche e disumane in cui si e' concretizzato il colpo di stato razzista;
- che cessi immediatamente il colossale infame sperpero dei pubblici denari per le armi, gli armigeri, le guerre e le stragi;
- che si dimetta immediatamente il governo della guerra e del razzismo, delle uccisioni e delle persecuzioni;
- che si torni al rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana che ripudia la guerra e riconosce e sostiene la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
Nel ricordo e nel nome di tutte le vittime, lo ripetiamo una volta ancora.
4. OSVALDO CAFFIANCHI: LA NONVIOLENZA, UNICA LEGITTIMA EREDE DELLA RESISTENZA ANTIFASCISTA
[Osvaldo Caffianchi e' un vecchio amico di questo foglio]
Nel nome di tutte le vittime di tutte le guerre il 4 novembre la nonviolenza oppone la verita' della dignita' umana alla barbarie guerriera e assassina.
Nel nome di tutte le vittime di tutte le guerre il 4 novembre la nonviolenza chiama l'Italia democratica e repubblicana a difendere la sua Costituzione che ripudia la guerra.
Nel nome di tutte le vittime di tutte le guerre il 4 novembre la nonviolenza chiama ad opporsi alla guerra assassina, agli apparati della guerra assassina, agli strumenti della guerra assassina.
Nel nome di tutte le vittime di tutte le guerre il 4 novembre la nonviolenza chiama il popolo italiano alla lotta per la pace, il disarmo, la smilitarizzazione.
*
Il 4 novembre la nonviolenza chiama il popolo italiano alla resistenza contro la guerra assassina e contro la persecuzione razzista.
Il 4 novembre la nonviolenza chiama il popolo italiano alla resistenza in difesa della legalita' che salva le vite, in difesa dell'ordinamento giuridico democratico, in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Il 4 novembre la nonviolenza chiama il popolo italiano ad essere fedele alla Resistenza antifascista, a riprenderne e continuare l'impegno in difesa dell'umanita' che e' una.
*
La Resistenza antifascista e' stata, insieme al femminismo, la piu' grande esperienza nonviolenta del XX secolo.
La Resistenza antifascista e' stata opposizione alla disumanizzazione.
La Resistenza antifascista e' stata opposizione alla guerra e alla dittatura, ed opposizione all'indifferenza e alla vilta' che guerra e dittatura consentono.
La Resistenza antifascista e' stata opposizione al razzismo e all'imperialismo.
La Resistenza antifascista e' stata affermazione della dignita' di tutta gli esseri umani.
La Resistenza antifascista e' stata opposizione alla violenza in nome dell'umanita'.
Non altro e' la nonviolenza.
La nonviolenza e' oggi l'unica legittima erede della Resistenza antifascista.
*
In nome di tutte le vittime di tutte le guerre mai piu' si facciano guerre.
E qui ed ora ripetiamolo ancora:
- che cessi immediatamente la partecipazione dello stato italiano alle guerre assassine in Afghanistan e in Libia;
- che cessi immediatamente la persecuzione razzista dello stato italiano nei confronti di migranti e viaggianti;
- che siano abrogate immediatamente le misure legislative ed amministrative anomiche e disumane in cui si e' concretizzato il colpo di stato razzista;
- che cessi immediatamente il colossale infame sperpero dei pubblici denari per le armi, gli armigeri, le guerre e le stragi;
- che si dimetta immediatamente il governo della guerra e del razzismo, delle uccisioni e delle persecuzioni;
- che si torni al rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana che ripudia la guerra e riconosce e sostiene la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
5. GIOBBE SANTABARBARA: SOLO LA NONVIOLENZA INVERA LA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
[Giobbe Santabarbara e' un vecchio amico di questo foglio]
Il 4 novembre le persone amiche della nonviolenza ricordano le vittime di tutte le guerre.
Il 4 novembre sara' una giornata di lutto e di lotta.
Per il diritto alla vita di ogni essere umano.
Per la legalita' che salva le vite.
La Costituzione della Repubblica Italiana ripudia la guerra.
La Costituzione della Repubblica Italiana riconosce e difende i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Ma lo stato italiano oggi scelleratamente partecipa a guerre assassine, perseguita i migranti, sperpera immense risorse per strumenti e apparati di guerra, per uccidere esseri umani.
Il 4 novembre, nel ricordo delle vittime di tutte le guerre, le persone amiche della nonviolenza chiamano il popolo italiano ad opporsi alla guerra e al razzismo, ad opporsi alle uccisioni e alle persecuzioni, ad opporsi alle armi e ai gruppi armati, ad opporsi a tutti i terrorismi - di stato, di gruppo, individuali -, ad opporsi a tutti i massacri, ad opporsi a tutte le violenze.
Il 4 novembre, nel ricordo delle vittime di tutte le guerre, le persone amiche della nonviolenza chiamano il popolo italiano ad opporsi all'illegalita' assassina, alla barbarie persecutrice, alla violenza disumana.
Il 4 novembre, nel ricordo delle vittime di tutte le guerre, le persone amiche della nonviolenza chiamano il popolo italiano ad opporsi al governo golpista della guerra e del razzismo.
Il 4 novembre, nel ricordo delle vittime di tutte le guerre, le persone amiche della nonviolenza chiamano il popolo italiano a difendere la Costituzione della Repubblica Italiana, a difendere la civile convivenza, a difendere l'umanita' che e' una.
Solo la nonviolenza invera la Costituzione della Repubblica Italiana.
Vi e' una sola umanita'. Ogni vittima ha il volto di Abele.
6. IL 29 OTTOBRE SI E' SVOLTO A VITERBO UN INCONTRO DI RIFLESSIONE CONTRO LA GUERRA
Sabato 29 ottobre 2011 si e' svolto a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace" un incontro di riflessione contro la guerra, parte del percorso di preparazione dell'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele" che si svolgera' il 4 novembre a Viterbo ed in varie altre citta' d'Italia.
*
L'incontro e' stato aperto da una riflessione del responsabile della struttura pacifista viterbese, di seguito riassunta.
"Alcune delle piu' rappresentative esperienze del pacifismo italiano - il Movimento Nonviolento, l'Associazione per la pace, Peacelink - hanno copromosso l'appello 'Ogni vittima ha il volto di Abele' affinche' il 4 novembre in tutte le citta' d'Italia si svolgano iniziative nonviolente di commemorazione delle vittime della guerra, iniziative nonviolente che siano anche espressioni d'impegno affinche' non vi siano altre vittime, ovvero affinche' cessino le guerre - e le uccisioni, le distruzioni e le persecuzioni di cui le guerre consistono.
Un 4 novembre dalla parte delle vittime, dalla parte dell'umanita', contro la guerra assassina e contro gli apparati e gli strumenti della guerra assassina. Quindi un 4 novembre che pone qui e adesso richieste semplici e forti, inequivocabili ed ineludibili: che cessi immediatamente la partecipazione dello stato italiano alle guerre assassine in Afghanistan e in Libia; che cessi immediatamente la persecuzione razzista dello stato italiano nei confronti di migranti e viaggianti; che siano abrogate immediatamente le misure legislative ed amministrative anomiche e disumane in cui si e' concretizzato il colpo di stato razzista; che cessi immediatamente il colossale infame sperpero dei pubblici denari per le armi, gli armigeri, le guerre e le stragi; che si dimetta immediatamente il governo della guerra e del razzismo, delle uccisioni e delle persecuzioni; che si torni al rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana che ripudia la guerra e riconosce e sostiene la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
Il 4 novembre la nonviolenza convoca il popolo italiano al primo dovere di ogni persona decente: il dovere di non uccidere, e quindi il dovere di opporsi alle uccisioni e alle persecuzioni.
Il 4 novembre la nonviolenza convoca il popolo italiano a levarsi in difesa della legalita' che salva le vite.
Il 4 novembre la nonviolenza convoca il popolo italiano ad opporsi alla guerra assassina e al colpo di stato razzista.
Il 4 novembre la nonviolenza convoca il popolo italiano a ripristinare la vigenza della Costituzione della Repubblica Italiana, ad affermare la democrazia e il rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani, ad inverare la civilta' e il diritto opponendosi alla barbarie omicida.
Il 4 novembre, nell'anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, nel ricordo e nel nome di tutte le vittime di tutte le guerre.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Vi e' una sola umanita'".
7. DA OGGI A VITERBO UNA SETTIMANA DI INIZIATIVE CONTRO LA GUERRA
Da oggi, domenica 30 ottobre, fino a domenica 6 novembre, si svolgera' a Viterbo una settimana di iniziative contro la guerra, in memoria di tutte le vittime.
Nel corso della settimana per iniziativa del "Centro di ricerca per la pace" si svolgeranno commemorazioni delle vittime delle guerre, incontri di testimonianza, di riflessione e di studio, attivita' formative ed informative, iniziative di coscientizzazione affinche' cessi la partecipazione italiana alle guerre, affinche' cessi la persecuzione razzista dei migranti, affinche' cessi il colossale sperpero di risorse pubbliche per le armi e gli apparati bellici, affinche' lo stato italiano rispetti la vita umana e si impegni nelle relazioni internazionali per la pace, il disarmo, la smilitarizzazione dei conflitti e dei territori, la cooperazione tra i popoli, la difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, la promozione della nonviolenza.
Momento centrale della settimana sara' la commemorazione nonviolenta delle vittime di tutte le guerre il 4 novembre.
In nome di tutte le vittime ci opponiamo alla guerra e al razzismo, a tutte le uccisioni ed a tutte le persecuzioni.
In nome di tutte le vittime chiediamo il rispetto della legalita' che salva le vite.
In nome di tutte le vittime chiediamo il rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana, della Carta delle Nazioni Unite, della Dichiarazione universale dei diritti umani.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
8. EUSEBIO PALAIONI: INNANZITUTTO SALVARE LE VITE
[Eusebio Palaioni e' un vecchio amico di questo foglio]
Merita il sostegno di ogni persona senziente e pensante l'iniziativa nonviolenta di commemorazione di tutte le vittime di tutte le guerre che si svolgera' il 4 novembre 2011 in molte citta' italiane. Commemorazione che ha il valore di un impegno: l'impegno ad opporsi alla guerra, l'impegno a impedire che altre guerre altre vittime provochino.
Tutte le guerre sono assassine: e tutti gli eserciti, e tutte le armi.
Occorre quindi opporsi a tutte le guerre, a tutti gli eserciti, a tutte le armi.
Salvare le vite e' il primo dovere di ogni essere umano.
E dunque, ripetiamolo una volta ancora, il 4 novembre nel ricordo e nel nome delle vittime le persone amiche della nonviolenza ancora una volta convocano il popolo italiano ad impegnarsi affinche':
- cessi immediatamente la partecipazione dello stato italiano alle guerre assassine in Afghanistan e in Libia;
- cessi immediatamente la persecuzione razzista dello stato italiano nei confronti di migranti e viaggianti;
- siano abrogate immediatamente le misure legislative ed amministrative anomiche e disumane in cui si e' concretizzato il colpo di stato razzista;
- cessi immediatamente il colossale infame sperpero dei pubblici denari per le armi, gli armigeri, le guerre e le stragi;
- si dimetta immediatamente il governo della guerra e del razzismo, delle uccisioni e delle persecuzioni;
- si torni al rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana che ripudia la guerra e riconosce e sostiene la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
9. CRISPINO SCOTOLATORI: SE NON CI SI OPPONE ALLA GUERRA, TUTTO E' PERDUTO
[Crispino Scotolatori e' un vecchio amico di questo foglio]
Consiste la guerra di uccisioni. Di uccisioni di esseri umani.
Opporsi alla guerra, opporsi alle uccisioni, e' il primo dovere di ogni essere umano decente.
Mentre la guerra e' in corso, mentre sono in corso i massacri, questo e' il compito primo e ineludibile: fermare i massacri, far cessare la guerra.
Nessuna iniziativa e nessun ragionamento ha alcun valore, se non ci si oppone alla guerra, se non ci si oppne alle uccisioni.
Se non ci si oppone alla guerra, tutto e' perduto.
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L'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele", che il 4 novembre in molte citta' italiane comemmorera' le vittime di tutte le guerre, questo significato, questo fine ha: opporsi alla guerra e alle stragi. Qui e adesso. Come azione nonviolenta situata e concreta.
E giustamente e' stato scritto e ripetuto che essa ha precisi immediati obiettivi:
- che cessi immediatamente la partecipazione dello stato italiano alle guerre assassine in Afghanistan e in Libia;
- che cessi immediatamente la persecuzione razzista dello stato italiano nei confronti di migranti e viaggianti;
- che siano abrogate immediatamente le misure legislative ed amministrative anomiche e disumane in cui si e' concretizzato il colpo di stato razzista;
- che cessi immediatamente il colossale infame sperpero dei pubblici denari per le armi, gli armigeri, le guerre e le stragi;
- che si dimetta immediatamente il governo della guerra e del razzismo, delle uccisioni e delle persecuzioni;
- che si torni al rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana che ripudia la guerra e riconosce e sostiene la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
Pace, disarmo, smilitarizzazione. Ogni vittima ha il volto di Abele.
10. USCIRE DALLA SUBALTERNITA', AFFERMARE LA VERITA', AGIRE LA NONVIOLENZA
Sbaglia chi crede che il 4 novembre le persone amiche della nonviolenza debbano fare delle iniziative subalterne ad iniziative altrui, definite da volonta' altrui, posticciamente aggiunte all'altrui concezione ed opera; sbaglia chi pensa che la nonviolenza debba essere subalterna ancora una volta alla menzogna e alla violenza altrui.
In verita' l'iniziativa "Ogni vittima ha il volto di Abele" ha proprio l'intento di strappare dalle mani dei poteri assassini il ricordo pubblico della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale.
In verita' l'iniziativa "Ogni vittima ha il volto di Abele" ha proprio lo scopo di assumere il ricordo delle vittime della guerra nell'unico modo onesto, leale, veritiero: impegnandosi contro la guerra affinche' cessino i massacri.
In verita' dobbiamo far cessare l'infamia dei poteri assassini che il 4 novembre festeggiano se' medesimi e i crimini loro insultando le loro vittime.
In verita' il 4 novembre e' gia' giorno di lutto e di lotta. Un 4 novembre di azione nonviolenta per salvare le vite. Un 4 novembre per far cessare la guerra nel nome di tutte le vittime. Un 4 novembre in cui l'umanita' riconosce se stessa.
Ogni vittima ha il voto di Abele.
Vi e' una sola umanita'.
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Ricordiamolo una volta di piu': le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono: "l'opposizione integrale alla guerra; la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione; lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario; la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo".
Opposizione integrale alla guerra: salvare le vite: e' il primo dovere.
Per questo il 4 novembre il ricordo delle vittime della guerra e' gia' in se stesso un programma politico di pace e di solidarieta'.
Il ricordo delle vittime della guerra pone gia' i compiti dell'ora:
- che cessi immediatamente la partecipazione dello stato italiano alle guerre assassine in Afghanistan e in Libia;
- che cessi immediatamente la persecuzione razzista dello stato italiano nei confronti di migranti e viaggianti;
- che siano abrogate immediatamente le misure legislative ed amministrative anomiche e disumane in cui si e' concretizzato il colpo di stato razzista;
- che cessi immediatamente il colossale infame sperpero dei pubblici denari per le armi, gli armigeri, le guerre e le stragi;
- che si dimetta immediatamente il governo della guerra e del razzismo, delle uccisioni e delle persecuzioni;
- che si torni al rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana che ripudia la guerra e riconosce e sostiene la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
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