Archivi. 55
- Subject: Archivi. 55
- From: "nbawac at tin.it" <nbawac at tin.it>
- Date: Thu, 24 Feb 2011 07:04:49 +0100 (CET)
==================================
ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
==================================
Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XII)
Numero 55 del 24 febbraio 2011
In questo numero:
1. Alcuni estratti dai "Telegrammi della nonviolenza in cammino" di aprile 2010
2. Dopo Auschwitz e dopo Hiroshima
3. La nonviolenza e'
4. Mentre
5. Il colpo di stato razzista e la guerra stragista che continua
6. Che fare
7. I massacri afgani
8. Il sangue delle vittime
9. Benito D'Ippolito: Durante la costruzione della torre di Babele
10. Contro la guerra e contro il razzismo
11. Contro tutte le uccisioni
12. Il crimine della guerra, il crimine del razzismo
13. Il resto e' silenzio
14. In Afghanistan
15. L'ordine hitleriano
16. Anche il Comune di Tarquinia contro i poveri, gli onesti, i generosi
17. Quello che so
18. Il razzismo assassino
19. Il crimine atroce della guerra afgana, il crimine atroce del colpo di stato razzista
20. Cosa ti chiede la nonviolenza?
21. Contro le servitu' energetiche e militari nell'Alto Lazio
22. Vite umane
23. Contro la guerra e contro il razzismo, per l'umanita' che e' una
24. Banalita' che e' necessario ripetere
25. La nube
26. La pace e i diritti umani
27. Contro il nucleare
28. Per il 25 aprile
29. Contro la guerra
30. Contro il colpo di stato razzista
31. La prima parola e l'ultima
32. Per l'acqua bene comune e diritto umano
33. Il 25 aprile memoria e fedelta' a un impegno di verita', solidarieta', giustizia
34. Il sangue e il silenzio
35. No al nucleare
36. La pace e i diritti
37. Suicidi in carcere: occorre piu' impegno da parte di tutti per la vita e i diritti umani delle persone detenute
38. Primo maggio
39. Da un invito a un incontro di studio
1. MATERIALI. ALCUNI ESTRATTI DAI "TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO" DI APRILE 2010
Riproponamo alcuni estratti dai "Telegrammi della nonviolenza in cammino" di aprile 2010.
2. DOPO AUSCHWITZ E DOPO HIROSHIMA
Dopo Auschwitz e dopo Hiroshima il primo dovere di ogni essere umano e' opporsi al razzismo e alla guerra. Il primo dovere di ogni essere umano e' difendere tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Oggi, qui, adempilo tu questo primo dovere.
Da te, da te dipende la salvezza dell'umanita'.
3. LA NONVIOLENZA E'
La nonviolenza e' l'opposizione alla guerra. A tutte le guerre, a tutte le armi, a tutti gli eserciti, a tutte le uccisioni.
La nonviolenza e' l'opposizione al razzismo. A tutte le sopraffazioni, a tutte le persecuzioni. E' la difesa di tutti i diritti umani per tutti gli esseri umani.
La nonviolenza e' l'opposizione al sessismo. E' l'opposizione al maschilismo e al patriarcato, e' l'opposizione a tutte le ideologie e le prassi e le strutture che negano uguale dignita' ed uguali diritti a meta' del genere umano.
La nonviolenza e' l'opposizione alla devastazione e alla distruzione della natura.
La nonviolenza e' la lotta che sempre si oppone alla violenza.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
4. MENTRE
Mentre l'Italia e' in guerra, nessuno si oppone alla guerra?
Mentre in Italia infuria la persecuzione razzista, nessuno si oppone alla persecuzione razzista?
Mentre in Italia si dispiega l'eversione dall'alto del governo golpista, razzista, schiavista, squadrista, nessuno si oppone all'eversione dall'alto del governo golpista, razzista, schiavista, squadrista?
Opponiti tu. Tu, opponiti tu. Questo ti chiede la nonviolenza.
5. IL COLPO DI STATO RAZZISTA E LA GUERRA STRAGISTA CHE CONTINUA
Nel teatrino della politica politicante italiana di tutto si parla fuorche' delle due decisive questioni: il colpo di stato razzista e la guerra stragista che continua.
Addirittura si pretende di fare manifestazioni "per la pace" tacendo sull'orrore della guerra in corso. E addirittura si pretende di fare manifestazioni "per la legalita' e la democrazia" tacendo sulla persecuzione razzista in corso. Quale ignobile ipocrisia, quale abominevole complicita' col male.
Il primo dovere di ogni persona decente in questo paese e' di opporsi al colpo di stato razzista ed alla guerra stragista.
Il primo dovere di ogni persona decente in questo paese e' di insorgere con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Il primo dovere di ogni persona decente in questo paese e' di lottare perche' cessino le persecuzioni e le stragi, lottare contro il razzismo e la guerra.
Vi e' una sola umanita'.
6. CHE FARE
Opporsi alla guerra.
Opporsi al razzismo.
Difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani.
7. I MASSACRI AFGANI
I massacri afgani. Di cui in Italia non si accorge nessuno.
I massacri afgani. Di cui anche l'Italia e' responsabile.
Cessi la partecipazione italiana alla guerra afgana.
Torni l'Italia al rispetto del diritto internazionale e della sua propria legalita' costituzionale.
Esistesse in Italia un movimento per la pace dovrebbe stare in piazza a protestare mane e sera. Invece c'e' pressoche' solo chi redige questo foglio, che ogni giorno vede il diluvio di sangue ed ogni giorno dice che uccidere e' un crimine.
I massacri afgani.
I massacri afgani.
La guerra assassina.
La guerra nemica dell'umanita'.
8. IL SANGUE DELLE VITTIME
La guerra in Afghanistan, un crimine immane cui anche l'Italia criminalmente partecipa.
Il colpo di stato razzista in Italia, un crimine immane consentito da una complicita' di massa.
*
Opporsi alla guerra in Afghanistan. E' il primo dovere.
Opporsi al colpo di stato razzista. E' il primo dovere.
Occorre un'insurrezione nonviolenta in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, in difesa della Costituzione della Repubblica Italiana, in difesa della civilta', in difesa dell'umanita'.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
9. BENITO D'IPPOLITO: DURANTE LA COSTRUZIONE DELLA TORRE DI BABELE
Questo enorme cantiere non potra' reggere oltre.
Mentre che tiro su' i secchi di calce
sento gia' tutto come vibra e scricchiola.
Gia' non capisco piu' che dice Eugenio
da qualche parte gia' le impalcature
scrosciano giu' verso un suolo invisibile
tanto e' lontano. Ingegneri e capomastri
bestemmiano, hanno estratto gia' i coltelli.
In cielo mi pare di vedere
una freccia che sta prendendo fuoco.
Erminia ha chiuso gli occhi, dei compagni
le strida soffoca un rombo di tempesta
che viene da sotto, che viene da dentro.
10. CONTRO LA GUERRA E CONTRO IL RAZZISMO
Contro la guerra e contro il razzismo.
Per i diritti umani di tutti gli esseri umani.
11. CONTRO TUTTE LE UCCISIONI
E quindi contro la guerra.
E quindi contro il razzismo.
12. IL CRIMINE DELLA GUERRA, IL CRIMINE DEL RAZZISMO
La partecipazione italiana alla guerra afgana e' un crimine. La guerra e' in se stessa un crimine, il massimo dei crimini. Il diritto internazionale e la Costituzione della Repubblica Italiana proibiscono la partecipazione italiana a questo crimine.
Ci si impegni qui in Italia perche' l'Italia cessi di partecipare alla guerra in Afghanistan e si adoperi invece per la pace, il disarmo, la smilitarizzazione dei conflitti, l'aiuto umanitario alle popolazioni.
*
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Il colpo di stato razzista del governo Berlusconi e' un crimine per il quale vi e' un solo aggettivo: nazista.
Siano abrogate le misure razziste, schiaviste e squadriste; siano aboliti i campi di concentramento; cessino i pogrom e le deportazioni. Si torni al rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana. Si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Ci si impegni contro il colpo di stato razzista, in difesa della democrazia, in difesa della civilta' giuridica, in difesa dell'umanita'.
Con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza.
13. IL RESTO E' SILENZIO
Se non ci opponiamo alla guerra, alla guerra concretamente in corso in Afghanistan, alla guerra cui l'Italia sta prendendo illegalmente parte, alla guerra onnicida; se non ci opponiamo alla guerra, alla guerra nemica dell'umanita', di cosa pretendiamo di parlare?
Se non ci opponiamo al colpo di stato razzista, al colpo di stato che si sta manifestando in persecuzioni inenarrabili, nei pogrom, nei campi di concentramento, nelle deportazioni, nella criminalizzazione di innumerevoli persone innocenti; se non ci opponiamo al colpo di stato razzista, schiavista e squadrista, di cosa pretendiamo di parlare?
14. IN AFGHANISTAN
In Afghanistan e' in corso una guerra. Una guerra terrorista e stragista. Una guerra alla quale anche l'Italia sta illegalmente partecipando. Una guerra mostruosa e inaccettabile.
Cessi la partecipazione italiana alla guerra.
Si impegni l'Italia per la pace con mezzi di pace.
Si impegni l'Italia per il disarmo e la smilitarizzazione del conflitto.
Si impegni l'Italia per recare aiuti umanitari alla popolazione.
La guerra e' nemica dell'umanita'.
Chi non si oppone alla guerra ne e' complice.
La guerra consiste di stragi.
Chi non si oppone alle stragi ne e' complice.
15. L'ORDINE HITLERIANO
I pogrom.
La schiavitu'.
La persecuzione degli innocenti.
I campi di concentramento.
Lo squadrismo.
Le deportazioni.
Il colpo di stato razzista.
L'ordine hitleriano, oggi, in Italia.
*
Occorre un'insurrezione nonviolenta contro il colpo di stato razzista.
Occorre un'insurrezione nonviolenta in difesa della Costituzione della Repubblica Italiana.
Occorre un'insurrezione nonviolenta per i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Vi e' una sola umanita'.
16. ANCHE IL COMUNE DI TARQUINIA CONTRO I POVERI, GLI ONESTI, I GENEROSI
Anche il sindaco del Comune di Tarquinia ha voluto accodarsi con un'ordinanza alla campagna di persecuzione delle persone povere, delle persone oneste e delle persone generose, proibendo a chi ha bisogno di aiuto di chiedere ai passanti un atto di carita'.
*
Trovo orribile ed osceno che chi governa gli enti locali proibisca di chiedere e di dare un modesto gratuito aiuto a chi ne ha bisogno; e in tutta serieta' e sincera indignazione chiedo a questi governanti se si rendono conto di quali siano le evidentissime conseguenze di queste decisioni disumane e criminogene.
*
Un ente locale di un ordinamento democratico dovrebbe piuttosto garantire esso stesso l'assistenza e l'aiuto a chi e' nel bisogno; e dovrebbe promuovere - non proibire - la solidarieta' e il dovere civico del soccorso reciproco tra tutti gli esseri umani.
Invece qui ora anche gli enti locali si adeguano alle medesime politiche di oppressione dei deboli e dei bisognosi che presiedono alle scellerate misure razziste, schiaviste e squadriste del governo centrale golpista berlusconiano.
*
Receda il sindaco di Tarquinia da quella sciagurata decisione; revochi quella infame ordinanza. E lo stesso faccia il sindaco di Viterbo. E quanti altri la stessa misura hanno adottato. Che ne siano consapevoli o no, si stanno macchiando di un crimine contro l'intera famiglia umana.
17. QUELLO CHE SO
Ovviamente dall'Italia, dove mi trovo, non posso sapere se qualche malintenzionato abbia introdotto in un benemerito ospedale in Afghanistan delle armi, e se tra le persone a vario titolo li' presenti ve ne fosse anche qualcuna dalle cattive intenzioni (ma si converra' che e' piuttosto raro che i malintenzionati vadano a rischiare la propria vita per salvare la vita delle persone ferite e mutilate ricoverate in un ospedale in zona di guerra; i malintenzionati di solito scelgono altre collocazioni: ad esempio fanno i ministri di un governo razzista).
*
Ma quello che so, e che sanno tutte le persone oneste e ragionevoli, e' che lo stato italiano in Afghanistan sta partecipando a una guerra, una scellerata, abominevole guerra, una guerra terrorista e stragista come tutte le guerre. Che questa guerra e' un crimine contro l'umanita'. Che la partecipazione italiana alla guerra e' un delitto che viola il diritto internazionale e la nostra legalita' costituzionale. Che i governi italiani succedutisi lungo l'ultimo decennio sono tutti colpevoli del crimine enorme ed infame della guerra, e con essi tutte le forze politiche che lungo tre legislature per la partecipazione a quella guerra hanno votato in Parlamento.
*
Quello che so e' che la Costituzione della Repubblica Italiana dichiara che "L'Italia ripudia la guerra". Quello che so e' che dovere morale e civile di ogni italiano decente e' impegnarsi perche' lo stato italiano smetta di partecipare a quell'immane carneficina, cessi di partecipare alla guerra e si adoperi invece per la pace attraverso il disarmo e la smilitarizzazione del conflitto, smetta di essere tra gli assassini e soccorra invece le vittime superstiti, il popolo afgano martoriato da decenni e decenni di guerra.
*
Lo stato italiano cessi di essere criminale, cessi di partecipare al massacro.
Lo stato italiano si decida a fare quello che Emergency sta gia' facendo: salvare le vite.
18. IL RAZZISMO ASSASSINO
Quante persone sono gia' morte in Italia e fuori d'Italia - in mare, nei lager libici... - in conseguenza della politica razzista e assassina di chi governa il nostro paese?
Di queste vittime innocenti ferocemente assassinate nessuno reca la responsabilita'?
Le istituzioni che approvano ed applicano misure razziste dagli esiti omicidi non sono responsabili di quelle morti?
E chi tace dinanzi a misure razziste dagli esiti omicidi non e' corresponsabile di quegli omicidi?
*
Occorre un'insurrezione nonviolenta contro gli omicidi.
Occorre un'insurrezione nonviolenta contro il colpo di stato razzista.
Occorre un'insurrezione nonviolenta contro la persecuzione razzista assassina, contro la criminalizzazione di persone del tutto innocenti, contro i pogrom, contro i campi di concentramento, contro la riduzione in schiavitu', contro le aggressioni naziste, le sevizie naziste, le torture naziste, contro le deportazioni.
Occorre un'insurrezione nonviolenta in difesa della legalita' e della democrazia.
Occorre un'insurrezione nonviolenta in difesa della Costituzione della Repubblica Italiana.
Occorre un'insurrezione nonviolenta in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Occorre un'insurrezione nonviolenta in difesa della civilta'.
Occorre un'insurrezione nonviolenta in difesa dell'umanita'.
Qui. Adesso.
19. IL CRIMINE ATROCE DELLA GUERRA AFGANA, IL CRIMINE ATROCE DEL COLPO DI STATO RAZZISTA
Cessi la criminale partecipazione italiana al crimine atroce della guerra afgana.
Siano abolite le mostruose misure in cui si concreta il colpo di stato razzista in Italia.
Torni il nostro paese al rispetto della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.
Torni lo stato italiano al rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana.
Torni il popolo italiano alla legalita', alla democrazia, alla civilta'.
*
E' necessaria un'insurrezione nonviolenta del popolo italiano in difesa della civilta' giuridica, in difesa della pace e della vita, in difesa della verita' e della giustizia, in difesa dell'umanita'.
20. COSA TI CHIEDE LA NONVIOLENZA?
Ti chiede di opporti alla guerra, sempre.
Ti chiede di opporti al razzismo, sempre.
*
Ti chiede di batterti tu per salvare le vite altrui.
Ti chiede di batterti tu per difendere tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani.
21. CONTRO LE SERVITU' ENERGETICHE E MILITARI NELL'ALTO LAZIO
Recenti vicende hanno richiamato l'attenzione dell'opinione pubblica sulle servitu' energetiche e militari da cui l'Alto Lazio e' infestato ed oppresso.
La folle intenzione governativa di realizzare nuove centrali nucleari in Italia, e la diffusa preoccupazione che Montalto di Castro possa essere di nuovo indicato come uno dei siti condannati.
Il tragico incidente alla centrale Enel di Tor Valdaliga Nord, una centrale riconvertita a carbone che non dovrebbe neppure esistere.
La rivelazione della grave contaminazione del terreno nell'area del deposito Nbc del lago di Vico.
Sono vicende che convocano all'impegno contro le servitu' energetiche e militari; vicende che convocano all'impegno in difesa dell'ambiente, in difesa del diritto alla salute e alla sicurezza per tutti i cittadini, in difesa dei beni e delle vocazioni del territorio; e che convocano altresi' all'impegno per la pace, il disarmo, la smilitarizzazione; all'impegno per scelte di giustizia, di solidarieta' e di tutela della biosfera.
*
A questo si aggiunga l'urgente necessita' che beni tuttora nelle mani dei poteri militari siano trasferiti nelle mani delle istituzioni civili: ad esempio a Viterbo, che nel periodo in cui vigeva la leva militare obbligatoria aveva caserme che ospitavano migliaia di giovani, quelle strutture ricettive non devono piu' restare inutilizzate o sottoutilizzate nelle mani dei militari, ma restituite alla citta' perche' le valorizzi per garantire alloggi adeguati a tantissime persone e tante famiglie che ne hanno bisogno.
*
Ed a questo si aggiunga che la fondamentale scelta di approvvigionamento energetico ormai indispensabile e' quella che rinuncia sia alla follia nucleare che alle fonti fossili in via di esaurimento, e valorizza invece le fonti rinnovabili e le tecnologie pulite, in primo luogo il solare.
*
Ed a questo si aggiunga infine anche che occorre un modello di mobilita' e un modello di sviluppo al servizio del territorio e della popolazione, nel pieno rispetto della democrazia, della legalita', dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
E quindi occorre, ad esempio, potenziare le ferrovie e respingere il mega-aeroporto nocivo distruttivo e fuorilegge a Viterbo; ed occorre anche, ad esempio, risanare il lago di Vico; ed occorre inoltre, ad esempio e al piu' presto, far cessare le attivita' criminalmente inquinanti che provocano esiti sin letali.
22. VITE UMANE
La guerra consiste nel distruggere vite umane.
Distruggere vite umane e' il crimine piu' grande.
L'Italia sta illegalmente partecipando alla guerra afgana.
Cessi la partecipazione italiana alla guerra.
Si torni al rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana.
Si torni al rispetto della Dichiarazione universale dei diritti umani.
Si torni al rispetto dell'umanita'.
*
Il razzismo consiste nel negare la pienezza di dignita' e diritti a gruppi di esseri umani. Consiste nel negare a degli esseri umani i loro diritti umani. Con cio' negando la loro umanita'. Con cio' le loro vite umane minacciando, perseguitando, distruggendo.
Il razzismo pertanto, comunque tenti di mascherarsi, consiste nel denegare e distruggere vite umane. E distruggere vite umane e' il crimine piu' grande.
In Italia il governo, con la complicita' del parlamento e del capo dello stato, ha realizzato un colpo di stato razzista, schiavista, squadrista.
Sia contrastato e respinto il colpo di stato razzista. Siano processati e condannati i criminali colpevoli di esso. Si torni alla legalita', alla democrazia, alla civilta'.
Si torni al rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana.
Si torni al rispetto della Dichiarazione universale dei diritti umani.
Si torni al rispetto dell'umanita'.
23. CONTRO LA GUERRA E CONTRO IL RAZZISMO, PER L'UMANITA' CHE E' UNA
Opporsi alla guerra. Battersi con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, perche' l'Italia cessi di partecipare alla guerra afgana. Questo occorre.
Opporsi al razzismo. Battersi con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, per contrastare e sconfiggere il colpo di stato razzista, schiavista, squadrista del governo golpista berlusconiano. Questo occorre.
Scegliere la nonviolenza: salvare le vite umane.
Scegliere la nonviolenza: difendere tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani.
24. BANALITA' CHE E' NECESSARIO RIPETERE
Diciamole ancora una volta queste due banalita' che e' necessario ripetere.
Chi ha a cuore la vita e i diritti degli esseri umani deve opporsi alla guerra, alla guerra assassina.
Chi ha a cuore la vita e i diritti degli esseri umani deve opporsi al razzismo, al razzismo assassino.
*
Chi non si oppone alla guerra non cianci di pace.
Chi non si oppone al razzismo non cianci di diritti umani.
*
Oggi lo stato italiano sta partecipando in Afghanistan a una guerra, una guerra scellerata. Chiunque non si oppone ne e' complice.
Oggi lo stato italiano sta attuando in Italia una persecuzione razzista, una persecuzione razzista abominevole. Chiunque non si oppone ne e' complice.
*
Cessi la partecipazione italiana alla guerra.
Sia respinto il colpo di stato razzista.
Sia cacciato il governo golpista. Siano allontanati dalle istituzioni i criminali fautori della guerra e del razzismo; e siano processati nelle corti di giustizia e condannati per i crimini contro l'umanita' commessi.
Siano ripristinate nel nostro paese la legalita' e la democrazia.
Siano ripristinati nel nostro paese la civilta' giuridica e il sentimento della comune umanita'.
Con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza.
25. LA NUBE
La nube che rivela l'estrema vulnerabilita' del trasporto aereo, sia anche l'occasione per una meditazione sui modelli di mobilita', sui limiti della biosfera, sul fatto che l'umanita' deve compiere scelte ispirate al principio morale del rispetto della natura e dei diritti umani di tutti gli esseri umani (comprese le generazoni future), nella consapevolezza della fragilita' della vita di tutti.
Si cessi di costruire mega-aeroporti nocivi, distruttivi e fuorilegge; si riduca immediatamente e drasticamente il trasporto aereo; si favoriscano le forme di comunicazione e di mobilita' meno inquinanti e piu' sicure, piu' sostenibili e piu' democratiche.
26. LA PACE E I DIRITTI UMANI
Sono la stessa cosa la pace e i diritti umani. Solo nella pace fioriscono i diritti umani; solo nel rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani si realizza la pace.
Contro la guerra e contro il razzismo e' dunque diritto e dovere di ogni essere umano lottare.
Contro la guerra e contro il razzismo e' sommamente necessario e urgente lottare oggi in Italia: affinche' l'Italia cessi di partecipare alla guerra afgana e si adoperi invece per la pace che salva le vite; affinche' sia respinto il colpo di stato razzista del governo golpista berlusconiano.
27. CONTRO IL NUCLEARE
Ormai pressoche' tutti gli incontri internazionali richiamano ogni stato e di fatto l'umanita' intera a un decisivo dovere di comune responsabilita' e solidarieta': la cessazione della produzione di armi nucleari e lo smantellamento degli arsenali atomici; e poiche' tutti sanno che un nesso inscindibile lega nucleare militare e nucleare civile, gia' solo questo basterebbe a persuadere a non costruire nuove centrali nucleari, e a dismettere al piu' presto quelle esistenti nel mondo.
Non solo: tutti sanno esser reale il pericolo di incidenti nelle centrali nucleari con esiti gravissimi; e tutti sanno che per evitare folli attentati terroristici con effetti catastrofici e' necessario militarizzare il territorio e la societa', comprimere le liberta' e i diritti di tutti; e tutti sanno che la gestione delle scorie radioattive costituisce un ulteriore drammatico problema irrisolto.
La scelta della produzione energetica attraverso le centrali nucleari e' quindi una scelta semplicemente insensata.
L'opposizione a questa scelta insensata e' diritto e dovere di tutti i cittadini.
Receda il governo italiano dal voler commettere questo crimine e questa follia. L'approvvigionamento energetico puo' e deve essere garantito con fonti rinnovabili e tecnologie pulite e sicure.
28. PER IL 25 APRILE
Celebrare il 25 aprile, anniversario della liberazione del nostro paese dal nazifascismo, implica un esame di coscienza sulla situazione odierna ed una assunzione di responsabilita' sui compiti attuali di ogni persona sollecita del bene comune.
*
Lo stato italiano sta partecipando a una guerra terrorista e stragista, imperialista e razzista, mafiosa e totalitaria in Afghanistan. Una guerra cui sia la Costituzione della Repubblica Italiana che il diritto internazionale vietano all'Italia di partecipare.
Celebrare il 25 aprile implica il dovere di opporsi alla guerra; implica il dovere di impegnarsi perche' l'Italia cessi immediatamente di partecipare alla guerra afgana.
*
Il governo italiano ha realizzato un vero e proprio colpo di stato razzista, culminato nelle misure contenute nell'incostituzionale ed antigiuridica legge 94/2009. Un colpo di stato razzista, schiavista, squadrista: un colpo di stato che criminalizza e perseguita esseri umani innocenti, un colpo di stato che si manifesta in pogrom, campi di concentramento, deportazioni; che provoca e avalla aggressioni, torture, morti.
Celebrare il 25 aprile implica il dovere di opporsi al colpo di stato razzista; implica il dovere di impegnarsi perche' sia immediatamente abrogata la legge 94/2009; siano parimenti abrogate le altre decisioni razziste assunte dal governo golpista; siano rimossi dai loro incarichi, processati e condannati i governanti colpevoli di crimini contro l'umanita' e di attentato alla Costituzione della Repubblica Italiana.
*
Occorre difendere la Costituzione della Repubblica Italiana.
Occorre difendere la legalita' e la democrazia che tutte le persone riconosce e raggiunge, che di tutte le persone richiede la responsabile e solidale partecipazione alla cura del bene comune, alle decisioni che tutti riguardano.
Occorre difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani, ed innanzitutto il diritto a non essere uccisi.
Celebrare il 25 aprile implica la scelta dell'impegno in difesa della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.
29. CONTRO LA GUERRA
Non si costruisce la pace se non ci si oppone alla guerra.
Se non ci si oppone alla guerra afgana, se non ci si oppone alla partecipazione italiana alla guerra afgana, si e' complici dei massacri, si e' complici dei massacratori.
Non si costruisce la pace se non ci si oppone alla guerra.
Non si salvano le vite se non ci si oppone alla guerra.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
30. CONTRO IL COLPO DI STATO RAZZISTA
E' sotto gli occhi di tutti il colpo di stato razzista in Italia. Sono sotto gli occhi di tutti le aggressioni squadriste, la riduzione in schiavitu', i pogrom, i campi di concentramento, le deportazioni, la persecuzione di innumerevoli innocenti, le morti. Sotto gli occhi di tutti.
E' sotto gli occhi di tutti il colpo di stato razzista in Italia.
E chi ad esso non si oppone, di esso e' complice. Si uccide anche col silenzio, si uccide anche con l'indifferenza: che sempre aiuta il carnefice a fare scempio delle sue vittime.
E' necessaria, e' urgente, un'insurrezione nonviolenta in difesa della legalita' e della democrazia, in difesa della civilta' e dell'umanita', in difesa della Costituzione della Repubblica Italiana, in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
E' necessaria, e' urgente, un'insurrezione nonviolenta contro il colpo di stato razzista.
31. LA PRIMA PAROLA E L'ULTIMA
Opporsi alla guerra e al razzismo.
Difendere le vite, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
32. PER L'ACQUA BENE COMUNE E DIRITTO UMANO
E' necessario opporsi alla scandalosa mercificazione dell'acqua ed alla scellerata privatizzazione coatta dei servizi idrici.
L'acqua e' indispensabile per la vita: e l'accesso all'acqua e' un diritto, non una merce.
L'acqua e' un bene comune, e l'accesso all'acqua e' un diritto umano.
Privatizzare l'acqua e' come privatizzare l'aria. E' come negare il diritto di ogni essere umano alla vita.
*
E' quindi necessario sostenere il referendum promosso da un vasto arco di movimenti democratici contro la privatizzazione dell'acqua.
33. IL 25 APRILE MEMORIA E FEDELTA' A UN IMPEGNO DI VERITA', SOLIDARIETA', GIUSTIZIA
Il 25 aprile e' la festa della liberazione dalla criminale barbarie nazifascista.
E' il ricordo della Resistenza che all'orrore dell'ordine hitleriano della guerra e dei campi di sterminio si oppose.
E' la celebrazione di quel patto "giurato fra uomini liberi / che volontari si adunarono / per dignita' non per odio / decisi a riscattare / la vergogna e il terrore del mondo" (come scrisse Piero Calamandrei nella lapide murata nel palazzo comunale di Cuneo).
E' la riaffermazione della fedelta' alla Costituzione della Repubblica Italiana, scritta e giurata col sangue e nel nome delle vittime del nazifascismo.
Il 25 aprile e' la fedelta' alla promessa e alla speranza di abolire ogni guerra ed ogni oppressione; la fedelta' all'impegno di opporsi ad ogni strage e ad ogni persecuzione.
*
Questo 25 aprile, in nome di questa memoria e di questo dovere, noi dichiariamo che essere fedeli alle ragioni della Resistenza ed ai valori della Costituzione della Repubblica Italiana si traduce in due compiti fondamentali: opporsi alla guerra; opporsi al razzismo.
E quindi chiediamo che cessi immediatamente la partecipazione militare italiana alla guerra afgana.
E quindi chiediamo che siano abolite immediatamente le misure razziste, schiaviste e squadriste con cui il governo italiano perseguita poveri e migranti.
34. IL SANGUE E IL SILENZIO
E la guerra in corso in Afghanistan? E i massacri di cui essa consiste? E la scellerata illegalita' della partecipazione militare italiana alla guerra e quindi alle stragi?
Silenzio.
Non su questo foglio.
*
E il colpo di stato razzista? E la persecuzione ope legis dei migranti vittime della violenza di poteri nazisti? E i campi di concentramento, le deportazioni, le persone lasciate morire per omissione di soccorso o direttamente perseguitate, umiliate, seviziate e fatte morire da chi avrebbe il dovere di assisterle e difenderle?
Silenzio.
Non su questo foglio.
*
Almeno da questo foglio si oda una voce che chiama alla difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, che chiama a contrastare la guerra assassina e il colpo di stato razzista.
Che chiama all'insurrezione nonviolenta contro le stragi e contro il nazismo.
Che chiama all'insurrezione nonviolenta in difesa della legalita' e della democrazia, in difesa della Costituzione della Repubblica Italiana e della civilta'; in difesa dell'umanita' che e' una.
35. NO AL NUCLEARE
Il presidente del Consiglio dei ministri italiano ha nuovamente annunciato la volonta' di realizzare centrale nucleari in Italia, condendo questo diktat con le consuete gravi mistificazioni e omissioni, e ricantando la medesima ipnotica e narcotica canzoncina di chi ci voleva imporre il crimine e la follia nucleare negli anni '70 e '80.
*
Sara' consentito a chi gia' negli anni Settanta ed Ottanta a quel crimine e a quella follia si oppose, di replicare brevemente sul piano della verita' effettuale.
1. La crisi energetica ed ecologica puo' essere risolta solo promuovendo la valorizzazione delle fonti rinnovabili con tecnologie pulite e sicure.
2. Le centrali nucleari sono esposte ad incidenti come tutte le opere umane; quel che fa la differenza sono le conseguenze degli eventuali incidenti: si rompe un pannello solare e non muore nessuno; c'e' un guasto in una centrale atomica e mezza Europa ne subisce le terrificanti conseguenze (come accadde dopo il disastro di Cernobyl).
3. Le centrali nucleari sono anche esposte ad attentati con effetti letali incalcolabili: il che rende necessaria una vasta militarizzazione del territorio a fini di sorveglianza, che tuttavia per quanto capillare, soffocante e preventivamente repressiva possa essere, resterebbe sempre insufficiente poiche' dopo l'11 settembre 2001 l'intera umanita' sa che la criminale follia terrorista e' in grado di colpire ovunque provocando stragi immani.
4. Il problema delle scorie e' semplicemente irrisolvibile.
5. Il legame tra nucleare civile e nucleare militare e' chiarissimo e indiscutibile (la controversia tra gli Stati Uniti d'America e l'Iran lo dimostra inconfutabilmente). Il nucleare civile favorisce il riarmo atomico, mentre l'umanita' ha tra i suoi obiettivi primari di smantellare gli arsenali e fermare la proliferazione degli armamenti nucleari.
6. Molti altri argomenti possono addursi per contestare e contrastare l'insensata, illecita e pericolosissima scelta nucleare; ma basteranno questi, elementari, evidenti, inconfutabili.
*
Uno dei piu' grandi pensatori morali del XX secolo, Hans Jonas, ha argomentato in modo definitivo contro il delirio nucleare, e cosi' un altro grande pensatore che e' stato maestro di rigore intellettuale ed impegno civile a molti, Guenther Anders.
Per cogliere le dimensioni etiche, politiche e finanche gnoseologiche fondamentali della questione suggeriremmo al presidente del Consiglio dei ministri di leggere di Hans Jonas, Il principio responsabilita', edito da Einaudi; e di Guenther Anders le sue Tesi sull'eta' atomica, ripubblicate in opuscolo per le cure del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo.
Se poi il capo del governo volesse anche cogliere le dimensioni umane e conoscere dalla viva voce delle vittime e dei sopravvissuti gli esiti della scelta atomica, legga il terribile reportage di Svetlana Aleksievic, Preghiera per Cernobyl, pubblicato in Italia dalle Edizioni e/o.
E mediti.
36. LA PACE E I DIRITTI
Nemica dell'umanita' e' la guerra.
Nemico dell'umanita' e' il razzismo.
La pace e il rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani sono la condizione della civile convivenza.
37. SUICIDI IN CARCERE: OCCORRE PIU' IMPEGNO DA PARTE DI TUTTI PER LA VITA E I DIRITTI UMANI DELLE PERSONE DETENUTE
Sulla tragedia dei suicidi recentemente avvenuti nelle carceri italiane anche la comunita' viterbese deve riflettere. Alcuni drammatici episodi sono accaduti anche nel carcere di Viterbo.
*
Molto occorre fare, innanzitutto valorizzando e sostenendo quanto gia' si fa di valido, di buono.
Tra gli operatori penitenziari vi sono persone di grande umanita' e professionalita' che svolgono al meglio delle loro capacita' e possibilita' un faticoso lavoro sovente in condizioni di carenza di personale, di mezzi e strutture (carenze che gli operatori hanno piu' volte denunciato, rivolgendo alle competenti autorita' istituzionali precisi appelli che devono essere ascoltati ed importanti richieste che devono essere accolte).
E vi sono cittadine e cittadini che in varie forme di volontariato sono meritoriamente impegnati nel recare utile assistenza ed umano conforto a quanti sono in carcere ristretti.
Ma cio' non puo' bastare. Occorrono piu' mezzi, migliori strutture, piu' risorse per garantire nel modo piu' efficace anche nel carcere i diritti umani ed in primo luogo il diritto a vivere.
*
Occorre quindi che la citta' e il territorio, ed in primo luogo le istituzioni democratiche che li rappresentano, esercitino un piu' consapevole e sollecito impegno di attenzione per le persone detenute nel carcere, e di sostegno affinche' siano pienamente garantiti i loro fondamentali ed inalienabili diritti umani, cosi' inverando quanto previsto dalla Costituzione della Repubblica Italiana che all'art. 27 testualmente recita tra l'altro che "Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanita' e devono tendere alla rieducazione del condannato".
Ogni istituzione, ogni rappresentanza democratica, deve sentirsi impegnata nel difendere la vita e i diritti di ogni essere umano.
Talvolta basterebbe mettere a disposizione da parte degli enti pubblici territoriali quote non ingenti di risorse pubbliche adeguatamente finalizzate per rendere piu' sostenibile la vita a persone che vivono condizioni di grave disagio e solitudine (in situazioni di sofferenza iniqua ed evitabile, che vanno ben oltre la mera condizione di restrizione della liberta').
Basterebbe un impegno di spesa non particolarmente oneroso da parte degli enti locali per rendere piu' dignitosa la qualita' della vita delle persone detenute, per rendere piu' agevoli le visite e il sostegno umano dei familiari, per rendere meno gravoso il lavoro del personale penitenziario, per sostenere il volontariato, per favorire quelle finalita' rieducative della pena costituzionalmente sancite.
Sarebbe opportuno che gli enti locali intervenissero adeguatamente.
38. PRIMO MAGGIO
Sia un primo maggio per il diritto al lavoro, ovvero per il diritto di ogni essere umano ad accedere alle risorse per vivere una vita degna.
Sia un primo maggio per l'ambiente, ovvero per difendere l'unica casa comune che l'intera umanita' abbia, devastata la quale anche la civilta' umana si estingue.
Sia un primo maggio contro la guerra, per il disarmo e la smilitarizzazione, perche' solo nella pace e' possibile la convivenza.
Sia un primo maggio contro il razzismo, poiche' vi e' una sola umanita', e tutti gli esseri umani costituiscono una sola famiglia.
Sia un primo maggio contro il maschilismo, la violenta radice di infinite altre violenze, negazione radicale dell'eguaglianza di diritti di ogni essere umano.
Sia un primo maggio per il riconoscimento di tutti i diritti umani per tutti gli esseri umani.
Sia un primo maggio di festa e di lotta, di memoria e di testimonianza, di consapevolezza e di responsabilita', di solidarieta' che ogni essere umano raggiunga.
Sia un primo maggio di lotta nonviolenta contro il governo del colpo di stato razzista, contro il governo della guerra assassina, contro il governo dello sfruttamento, della devastazione e del crimine.
Sia un primo maggio in difesa della Costituzione della Repubblica Italiana, in difesa della Dichiarazione universale dei diritti umani.
Sia il primo maggio dell'internazionale futura umanita'.
39. DA UN INVITO A UN INCONTRO DI STUDIO
Leggere un testo antico
(...) proseguiremo la riflessione metodologica e la verifica testuale su come si studia la costituzione (ovvero la formazione), la trasmissione (soprattutto e fondamentalmente attraverso le successive trascrizioni manoscritte - fino all'invenzione della stampa -; ma anche attraverso la memoria orale) e l'interpretazione (filologicamente fondata ed esegeticamente adeguata) dei testi dell'antichita'.
*
Come ci accostiamo ai testi antichi
In particolare in questi incontri ci stiamo accostando ai testi antichi con l'atteggiamento di chi vuole comprenderli nel loro contesto storico e culturale ed insieme con la consapevolezza che la nostra lettura e' comunque condizionata dai secoli trascorsi e dalla cultura in cui noi stessi viviamo.
Gli strumenti che varie scienze (filologia e linguistica, storiografia ed antropologia, etc.) ci mettono a disposizione ci consentono di avvicinarci ai testi con maggior attenzione; ma sta a noi esercitare l'impegno necessario per metterci all'ascolto del testo attraverso cui la voce dell'autore (o dell'autrice) ancora ci parla: di parla di lui (o di lei), del suo mondo e delle persone dei suoi tempi, ma essendo la traccia di una voce umana ci parla anche dell'umanita', e quindi anche di noi stessi che leggiamo le sue parole.
*
Perche' leggiamo insieme un testo antico?
Perche' in una serie di incontri di approfondimento di un percorso di formazione ed informazione nonviolenta diamo tanta importanza all'esperienza di leggere (e quindi alla costruzione della capacita' di leggere) alcuni testi antichi?
Perche' questo confronto ci puo' aiutare a dotarci di strumenti di "comprensione dell'altro, diverso da noi ed insieme essere umano come noi" ed a mettere in pratica atteggiamenti di "attenzione per l'altro, diverso da noi ed insieme essere umano come noi"; ci puo' aiutare a disporci all'ascolto della voce altrui nel rispetto della sua autenticita', della sua verita', senza sopraffare quella verita' e quella voce con i nostri pregiudizi.
*
Gli altri e noi
Saper ascoltare la voce altrui e' anche un modo per trovare la propria. Saper rispettare la verita' altrui e' anche un modo per riconoscere ed affermare la dignita' di ogni persona, la dignita' di noi stessi, la dignita' di ciascuno.
Infine, leggendo uno scritto altrui, soprattutto uno scritto che viene da una cultura e da un'epoca molto lontana dal nostro presente, e leggendolo con adeguati strumenti e sincera attenzione, si impara sempre qualcosa della nostra comune umanita', e si impara sempre anche qualcosa sulla comunicazione, sul rispetto, sulla responsabilita' e sulla solidarieta' (e direi che ne abbiamo tutti un grande bisogno).
==================================
ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
==================================
Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XII)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 55 del 24 febbraio 2011
Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su:
nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe
Per non riceverlo piu':
nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe
In alternativa e' possibile andare sulla pagina web
http://web.peacelink.it/mailing_admin.html
quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione).
L'informativa ai sensi del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 ("Codice in materia di protezione dei dati personali") relativa alla mailing list che diffonde questo notiziario e' disponibile nella rete telematica alla pagina web:
http://italy.peacelink.org/peacelink/indices/index_2074.html
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e': nbawac at tin.it- Prev by Date: Telegrammi. 476
- Next by Date: Telegrammi. 477
- Previous by thread: Telegrammi. 476
- Next by thread: Telegrammi. 477
- Indice: