Archivi. 19
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- Date: Wed, 19 Jan 2011 08:05:39 +0100 (CET)
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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XII)
Numero 19 del 19 gennaio 2011
In questo numero:
1. Alcuni testi dall'aprile 2009 al settembre 2009
2. Le stragi che in Afghanistan, che in Pakistan
3. Primo maggio contro la guerra e contro il razzismo
4. La bambina
5. Coccodrilli di lacrima
6. Luciano Bonfrate: Una cartolina da Zimmerwald
7. Dopo la promulgazione delle leggi razziali, ritrovandoci a Madonna del Colletto
8. Benito D'Ippolito: Come in quel film di Steven Spielberg
9. Ar presidente da repubbica
10. Luciano Bonfrate: L'attento osservatore, il fosco speglio
11. Benito D'Ippolito: Ballata del sentiero del male
12. Ogni volta
13. Dello studio della nonviolenza
14. Il silenzio degli affogati
15. Alla sagra dell'ipocrisia
16. Per Teresa Sarti
1. ARCHIVIO. ALCUNI TESTI DALL'APRILE 2009 AL SETTEMBRE 2009
Riproponiamo alcuni testi gia' apparsi su "La nonviolenza e' in cammino" tra aprile e settembre 2009, raccolti e ripubblicati in parte in "Coi piedi per terra" n. 274 del 26 giugno 2010 ed in parte nei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 234 del 27 giugno 2010.
2. LE ULTIME COSE. LE STRAGI CHE IN AFGHANISTAN, CHE IN PAKISTAN
Le stragi che in Afghanistan, che in Pakistan
son frutto della nostra guerra, della
nostra complicita' col terrorismo.
Le stragi che non spremono una lacrima
ai pacifisti strabici e muniti
di cariche e stipendi dal governo
centrale e dagli enti locali.
Le stragi che preparano altre stragi.
Solo il disarmo salva le vite
solo la smilitarizzazione dei conflitti
solo l'affermazione concretamente agita
del riconoscimento di tutti
i diritti umani a tutti
gli esseri umani.
Chi non si oppone alla guerra ne e' complice.
Chi non si oppone alle stragi ne e' complice.
Chi non si oppone agli armati ne e' complice.
Chi non si oppone alle armi ne e' complice.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
3. LE ULTIME COSE. PRIMO MAGGIO CONTRO LA GUERRA E CONTRO IL RAZZISMO
L'oppressa umanita' non ha nazione.
Si unisca ogni sfruttata e ogni sfruttato
in questa lotta di liberazione
comune. Il cieco, il muto, lo sciancato,
l'incatenata, il folle, il travagliato
da mille mali, tutte le persone
fragili e torturate, il quinto stato
degli spogliati lotti e avra' ragione.
Del suo soffrir nessuno si vergogni:
vi e' soltanto una umanita',
riceva ognun secondo i suoi bisogni,
e ognuno per le sue capacita'
a tutti doni. E infine tutti i sogni
sempre sognati siano la realta'.
4. LE ULTIME COSE. LA BAMBINA
La bambina
che in Afghanistan
la nostra guerra, i nostri soldati
hanno ucciso.
La bambina
che in Afghanistan
la nostra Costituzione, la nostra nonviolenza
non ha salvato.
La bambina
che in Afghanistan
mi guarda ancora negli occhi stupefatta
mi chiede perche' l'ho lasciata ammazzare.
5. LE ULTIME COSE: COCCODRILLI DI LACRIMA
Prendete una guerra, poniamo quella afgana.
Dite per anni che non e' una guerra, e chi lo afferma mente per la gola.
Frattanto stragi e stragi.
Poi viene il giorno che vi commuovete
al pensiero di una bambina
di quella bambina
che voi avete ucciso.
Lacrime immense uova trasparenti
scoppiavano infine
famelici ne uscivano i coccodrilli.
Il vostro riso e il vostro pianto uguali
ogni vostra parola uno di noi muore.
6. LE ULTIME COSE. LUCIANO BONFRATE: UNA CARTOLINA DA ZIMMERWALD
Noi non votammo i crediti di guerra.
Noi non votammo perche' fossero uccisi
i poveri straccioni da poveri
in divisa.
Noi non votammo lo stupro della Costituzione.
Noi non votammo per il ritorno del fascismo
che infatti e' tornato
ed ha gia' cominciato i nuovi pogrom.
Quando tutta la ex-sinistra si arrese alla guerra
la guerra che porta il fascismo
noi non ci arrendemmo
in questa nera gelida notte
rosse di fuoco che illumina e scalda
le nostre bandiere sono ancora
e non del sangue dagli assassini sparso.
Solo la pace salva le vite
non vi e' altra sinistra che quella nonviolenta.
Sfruttate e sfruttati, oppresse ed oppressi
di tutti i paesi, unitevi.
7. UNA SOLA UMANITA'. DOPO LA PROMULGAZIONE DELLE LEGGI RAZZIALI, RITROVANDOCI A MADONNA DEL COLLETTO
"E se non piangi, di che pianger suoli?"
(Inf., XXXIII, 42)
Le vittime non sono piu' persone
ma ombra, fumo, nulla. Il paradosso
rovescia la decenza e la ragione:
e' colpa essere umile e percosso.
A questo tristo e turpe paragone
venimmo infine, ed ogni cuore e' scosso
da si' vigliacca e si' greve offensione
che un crimine non v'e' piu' infame e grosso.
Pretende farsi legge la violenza
divoratrice d'anime e di vite.
Dall'aule dei potenti una semenza
di peste viene sparsa, e sono ordite
trame di morte e ogni mala sentenza.
"S'appressa la citta' c'ha nome Dite".
8. UNA SOLA UMANITA'. BENITO D'IPPOLITO: COME IN QUEL FILM DI STEVEN SPIELBERG
Come in quel film di Steven Spielberg
ho chiamato questa notte in soccorso
i miei maestri da lungo tempo morti
perche' ci aiutino in questa distretta:
di nuovo ho sentito risuonare nell'animo
la voce di Primo Levi, la voce
di Vittorio Emanuele Giuntella,
che furono in Lager e resistettero sempre.
Non vinceranno i nazisti.
9. UNA SOLA UMANITA'. AR PRESIDENTE DA REPUBBICA
Egreggio presidente e cellentissimo
me preggio disturballa 'n momentino
pe' chiedeje de da' rretta a 'n burino
qual mi professo servo devotissimo.
Je vorre' di' ch'ha fatto assai benissimo
quann'ha 'pprovato li' quer decretino
pe' roppe ll'ossa d'ogni marrocchino
sur sacro solo italico santissimo.
Cosi' sse fa', monnaccio buggiarone,
la schiavitu' cce vole, e gnente lagna!
Famoje veda noi chi ade' 'r padrone.
A preside', se poi vene 'n campagna
qui a l'osteria de Ciccio 'r magnaccione
je fo senti' quanto bene se magna.
10. UNA SOLA UMANITA'. LUCIANO BONFRATE: L'ATTENTO OSSERVATORE, IL FOSCO SPEGLIO
Quando rifiutarono il diritto di voto
solo perche' era nato lontano
a chi vive qui e paga le tasse e lavora duramente
dissero i prominenti: bazzecole.
Quando riaprirono i campi di concentramento
con la legge Turco-Napolitano
dissero i prominenti: quisquilie.
In quei campi gia' troppi sono morti.
Poi con la legge Bossi-Fini
fu stabilito che gli esseri umani
potessero muoversi solo se un padrone
fischiava loro come fossero cani.
Poi si passo' alle deportazioni.
Alle deportazioni si passo'.
Chi era sfuggito alle stragi e agli aguzzini
nelle mani degli aguzzini di nuovo era gettato.
Infine l'apartheid, la caccia all'uomo.
E le squadre fasciste per mantenere l'ordine
costituito delle camicie brune.
E tu guardavi e stavi sempre zitto?
11. LE ULTIME COSE. BENITO D'IPPOLITO: BALLATA DEL SENTIERO DEL MALE
Lungo il sentiero del male
solo persone allegre incontri
e in lontananza i vagoni piombati.
Lungo il sentiero del male
negozi ricolmi di merci
ogni volto smarrito scomparso.
Lungo il sentiero del male
e' sempre vacanza e' sempre pizza e sole
e nessun venditore ambulante.
Lungo il sentiero del male
le schiave nere e slave sui bordi delle strade
perche' ogni uomo ariano vuole carne fresca.
Lungo il sentiero del male
tanti concorsi a premi, carriere promettenti
e lo spazio vitale marcato dal passo dell'oca.
Lungo il sentiero del male
l'omino di burro guida la carrozza
e alla stazione i vagoni piombati.
12. LE ULTIME COSE. OGNI VOLTA
Ogni volta che cedi al male
hai ceduto al male per sempre.
13. RASOIATE. DELLO STUDIO DELLA NONVIOLENZA
Lo studio della nonviolenza
non e' la nonviolenza.
La chiacchiera sulla nonviolenza
non e' la nonviolenza.
La nonviolenza e' solo
la lotta nonviolenta.
La lotta nonviolenta
che ad ogni oppressione e ad ogni menzogna si oppone.
La lotta nonviolenta
per un'umanita' di persone libere ed eguali in diritti
per un'umanita' solidale e responsabile.
La lotta nonviolenta
per la difesa della biosfera
che e' l'unica casa di tutti.
Per la verita' che libera e che salva.
14. UNA SOLA UMANITA'. IL SILENZIO DEGLI AFFOGATI
Questa cenere nera nel vento
questa puzza di carni bruciate.
Queste ossa spolpate dai pesci
nelle reti restate impigliate.
Queste leggi assassine che negano
ogni scampo ai figli dell'uomo.
Nessuna voce rispondeva al telefono
sullo schermo ronzava solo nebbia.
Il dottor Goebbels guidava il pulmino
il dottor Goebbels organizzava i festini
il dottor Goebbels da Palazzo Chigi.
15. LE ULTIME COSE. ALLA SAGRA DELL'IPOCRISIA
Alla sagra dell'ipocrisia
ieri comprai zoppo un cammello.
Alla sagra dell'ipocrisia
zuppa di pallottole, rognoni di cervello.
Alla sagra dell'ipocrisia
la lagrimuccia a nessuno negata.
Alla sagra dell'ipocrisia
ogni assassino fa la serenata.
16. LUTTI. PER TERESA SARTI
Continuo' ad opporsi alla guerra.
Continuo' a salvare le vite.
Non saprei dire lode piu' grande.
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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XII)
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Numero 19 del 19 gennaio 2011
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