Telegrammi. 413
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- Date: Thu, 23 Dec 2010 00:39:34 +0100 (CET)
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 413 del 23 dicembre 2010
Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Sommario di questo numero:
1. Ogni essere umano
2. Mao Valpiana: La nonviolenza degli studenti romani
3. Ettore Masina: Il pastore
4. Si e' svolto a Blera il 22 dicembre un incontro di formazione alla comunicazione nonviolenta
5. Per sostenere il Movimento Nonviolento
6. "Azione nonviolenta"
7. Segnalazioni librarie
8. La "Carta" del Movimento Nonviolento
9. Per saperne di piu'
1. EDITORIALE. OGNI ESSERE UMANO
[Riceviamo e diffondiamo]
La morte di una persona per assideramento perche' senza casa sembra non interessare le istituzioni ed i pubblici amministratori.
Interessa invece noi, cui stanno a cuore la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
E per rispettare la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani occorre che a tutti gli esseri umani sia riconosciuto anche il diritto alla casa, al sapere, al lavoro, alla salute, all'assistenza, al riconoscimento di umanita'.
Sono i diritti di tutti per cui lotto' per l'intera sua vita il nostro indimenticabile compagno Alfio Pannega, deceduto il 30 aprile scorso nel vivo della lotta per il diritto alla casa.
*
E' orribile e insensato che una persona muoia di freddo.
E' orribile e insensato che una persona venga ritrovata cadavere in un giaciglio di fortuna fatto di cartone, uccisa dalle intemperie, il corpo esposto allo strazio degli animali selvatici.
E' orribile e insensato. Questa insania e questo orrore devono finire. Ogni essere umano ha diritto all'accoglienza. Ogni essere umano ha diritto all'assistenza. Ogni essere umano ha diritto alla casa. Ogni essere umano ha diritto a vivere.
Ogni essere umano e' un essere umano, e tutti fanno parte dell'unica umanita'.
*
Le persone partecipanti all'incontro di formazione alla nonviolenza svoltosi domenica 19 dicembre 2010 presso il centro sociale "Valle Faul" di Viterbo
Viterbo, 23 dicembre 2010
Per comunicazioni: partecipanti agli incontri di formazione alla nonviolenza presso il centro sociale "Valle Faul", strada Castel d'Asso snc, 01100 Viterbo, e-mail: viterbooltreilmuro at gmail.com
2. EDITORIALE. MAO VALPIANA: LA NONVIOLENZA DEGLI STUDENTI ROMANI
[Ringraziamo Mao Valpiana (per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org) per questo intervento.
Mao (Massimo) Valpiana e' una delle figure piu' belle e autorevoli della nonviolenza in Italia; e' nato nel 1955 a Verona dove vive e ha lavorato come assistente sociale e giornalista; fin da giovanissimo si e' impegnato nel Movimento Nonviolento (si e' diplomato con una tesi su "La nonviolenza come metodo innovativo di intervento nel sociale"), e' segretario nazionale del Movimento Nonviolento, responsabile della Casa della nonviolenza di Verona e direttore della rivista mensile "Azione Nonviolenta", fondata nel 1964 da Aldo Capitini. Obiettore di coscienza al servizio e alle spese militari ha partecipato tra l'altro nel 1972 alla campagna per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza e alla fondazione della Lega obiettori di coscienza (Loc), di cui e' stato segretario nazionale; durante la prima guerra del Golfo ha partecipato ad un'azione diretta nonviolenta per fermare un treno carico di armi (processato per "blocco ferroviario", e' stato assolto); e' inoltre membro del consiglio direttivo della Fondazione Alexander Langer, ha fatto parte del Consiglio della War Resisters International e del Beoc (Ufficio Europeo dell'Obiezione di Coscienza); e' stato anche tra i promotori del "Verona Forum" (comitato di sostegno alle forze ed iniziative di pace nei Balcani) e della marcia per la pace da Trieste a Belgrado nel 1991; nel giugno 2005 ha promosso il digiuno di solidarieta' con Clementina Cantoni, la volontaria italiana rapita in Afghanistan e poi liberata. Con Michele Boato e Maria G. Di Rienzo ha promosso l'appello "Crisi politica. Cosa possiamo fare come donne e uomini ecologisti e amici della nonviolenza?" da cui e' scaturita l'assemblea di Bologna del 2 marzo 2008 e quindi il manifesto "Una rete di donne e uomini per l'ecologia, il femminismo e la nonviolenza". Un suo profilo autobiografico, scritto con grande gentilezza e generosita' su nostra richiesta, e' nel n. 435 del 4 dicembre 2002 de "La nonviolenza e' in cammino"; una sua ampia intervista e' nelle "Minime" n. 255 del 27 ottobre 2007; un'altra recente ampia intervista e' in "Coi piedi per terra" n. 295 del 17 luglio 2010.
Aldo Capitini e' nato a Perugia nel 1899, antifascista e perseguitato, docente universitario, infaticabile promotore di iniziative per la nonviolenza e la pace. E' morto a Perugia nel 1968. E' stato il piu' grande pensatore ed operatore della nonviolenza in Italia. Opere di Aldo Capitini: la miglior antologia degli scritti e' ancora quella a cura di Giovanni Cacioppo e vari collaboratori, Il messaggio di Aldo Capitini, Lacaita, Manduria 1977 (che contiene anche una raccolta di testimonianze ed una pressoche' integrale - ovviamente allo stato delle conoscenze e delle ricerche dell'epoca - bibliografia degli scritti di Capitini); ma notevole ed oggi imprescindibile e' anche la recente antologia degli scritti a cura di Mario Martini, Le ragioni della nonviolenza, Edizioni Ets, Pisa 2004, 2007; delle singole opere capitiniane sono state recentemente ripubblicate: Le tecniche della nonviolenza, Linea d'ombra, Milano 1989, Edizioni dell'asino, Roma 2009; Elementi di un'esperienza religiosa, Cappelli, Bologna 1990; Colloquio corale, L'ancora del Mediterraneo, Napoli 2005; L'atto di educare, Armando Editore, Roma 2010; cfr. inoltre la raccolta di scritti autobiografici Opposizione e liberazione, Linea d'ombra, Milano 1991, L'ancora del Mediterraneo, Napoli 2003; gli scritti sul Liberalsocialismo, Edizioni e/o, Roma 1996; La religione dell'educazione, La Meridiana, Molfetta 2008; segnaliamo anche Nonviolenza dopo la tempesta. Carteggio con Sara Melauri, Edizioni Associate, Roma 1991. Presso la redazione di "Azione nonviolenta" (e-mail: azionenonviolenta at sis.it, sito: www.nonviolenti.org) sono disponibili e possono essere richiesti vari volumi ed opuscoli di Capitini non piu' reperibili in libreria (tra cui Il potere di tutti, 1969). Negli anni '90 e' iniziata la pubblicazione di una edizione di opere scelte: sono fin qui apparsi un volume di Scritti sulla nonviolenza, Protagon, Perugia 1992, e un volume di Scritti filosofici e religiosi, Perugia 1994, seconda edizione ampliata, Fondazione centro studi Aldo Capitini, Perugia 1998. Piu' recente e' la pubblicazione di alcuni carteggi particolarmente rilevanti: Aldo Capitini, Walter Binni, Lettere 1931-1968, Carocci, Roma 2007; Aldo Capitini, Danilo Dolci, Lettere 1952-1968, Carocci, Roma 2008; Aldo Capitini, Guido Calogero, Lettere 1936-1968, Carocci, Roma 2009. Opere su Aldo Capitini: a) per la bibliografia: Fondazione Centro studi Aldo Capitini, Bibliografia di scritti su Aldo Capitini, a cura di Laura Zazzerini, Volumnia Editrice, Perugia 2007; Caterina Foppa Pedretti, Bibliografia primaria e secondaria di Aldo Capitini, Vita e Pensiero, Milano 2007; segnaliamo anche che la gia' citata bibliografia essenziale degli scritti di Aldo Capitini pubblicati dal 1926 al 1973, a cura di Aldo Stella, pubblicata in Il messaggio di Aldo Capitini, cit., abbiamo recentemente ripubblicato in "Coi piedi per terra" n. 298 del 20 luglio 2010; b) per la critica e la documentazione: oltre alle introduzioni alle singole sezioni del sopra citato Il messaggio di Aldo Capitini, tra le pubblicazioni recenti si veda almeno: Giacomo Zanga, Aldo Capitini, Bresci, Torino 1988; Clara Cutini (a cura di), Uno schedato politico: Aldo Capitini, Editoriale Umbra, Perugia 1988; Fabrizio Truini, Aldo Capitini, Edizioni cultura della pace, S. Domenico di Fiesole (Fi) 1989; Tiziana Pironi, La pedagogia del nuovo di Aldo Capitini. Tra religione ed etica laica, Clueb, Bologna 1991; Fondazione "Centro studi Aldo Capitini", Elementi dell'esperienza religiosa contemporanea, La Nuova Italia, Scandicci (Fi) 1991; Rocco Altieri, La rivoluzione nonviolenta. Per una biografia intellettuale di Aldo Capitini, Biblioteca Franco Serantini, Pisa 1998, 2003; AA. VV., Aldo Capitini, persuasione e nonviolenza, volume monografico de "Il ponte", anno LIV, n. 10, ottobre 1998; Antonio Vigilante, La realta' liberata. Escatologia e nonviolenza in Capitini, Edizioni del Rosone, Foggia 1999; Mario Martini (a cura di), Aldo Capitini libero religioso rivoluzionario nonviolento. Atti del Convegno, Comune di Perugia - Fondazione Aldo Capitini, Perugia 1999; Pietro Polito, L'eresia di Aldo Capitini, Stylos, Aosta 2001; Gian Biagio Furiozzi (a cura di), Aldo Capitini tra socialismo e liberalismo, Franco Angeli, Milano 2001; Federica Curzi, Vivere la nonviolenza. La filosofia di Aldo Capitini, Cittadella, Assisi 2004; Massimo Pomi, Al servizio dell'impossibile. Un profilo pedagogico di Aldo Capitini, Rcs - La Nuova Italia, Milano-Firenze 2005; Andrea Tortoreto, La filosofia di Aldo Capitini, Clinamen, Firenze 2005; Maurizio Cavicchi, Aldo Capitini. Un itinerario di vita e di pensiero, Lacaita, Manduria 2005; Marco Catarci, Il pensiero disarmato. La pedagogia della nonviolenza di Aldo Capitini, Ega, Torino 2007; Alarico Mariani Marini, Eligio Resta, Marciare per la pace. Il mondo nonviolento di Aldo Capitini, Plus, Pisa 2007; Maura Caracciolo, Aldo Capitini e Giorgio La Pira. Profeti di pace sul sentiero di Isaia, Milella, Lecce 2008; Mario Martini, Franca Bolotti (a cura di), Capitini incontra i giovani, Morlacchi, Perugia 2009; Giuseppe Moscati (a cura di), Il pensiero e le opere di Aldo Capitini nella coscienza delle giovani generazioni, Levante, Bari 2010; cfr. anche il capitolo dedicato a Capitini in Angelo d'Orsi, Intellettuali nel Novecento italiano, Einaudi, Torino 2001; e Amoreno Martellini, Fiori nei cannoni. Nonviolenza e antimilitarismo nell'Italia del Novecento, Donzelli, Roma 2006; c) per una bibliografia della critica cfr. per un avvio il libro di Pietro Polito citato ed i volumi bibliografici segnalati sopra; numerosi utilissimi materiali di e su Aldo Capitini sono nel sito dell'Associazione nazionale amici di Aldo Capitini: www.aldocapitini.it; una assai utile mostra e un altrettanto utile dvd su Aldo Capitini possono essere richiesti scrivendo a Luciano Capitini: capitps at libero.it, o anche a Lanfranco Mencaroni: l.mencaroni at libero.it, o anche al Movimento Nonviolento: tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: azionenonviolenta at sis.it o anche redazione at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org]
I giovani liceali e universitari che oggi hanno manifestato a Roma per contrastare la cosiddetta "riforma Gelmini", hanno offerto una bella lezione di pratiche nonviolente. Bravi davvero.
La zona rossa del centro cittadino era presidiata dalla polizia, il salotto buono di Roma blindato e deserto, mentre loro sono andati a sfilare nelle periferie, lungo le tangenziali, lontani dai luoghi del potere, e hanno ricevuto gli applausi dei passanti (chissa' se sono consapevoli di aver dato corpo alla visione capitiniana: "perche' da una periferia onesta, pulita, nonviolenta, avverra' la resurrezione del mondo").
Le forze dell'ordine erano in assetto antisommossa, con caschi e manganelli, mentre gli studenti manifestavano a mani nude e imbiancate, visi sorridenti e scoperti, e hanno portato doni e fiori da offrire ai cittadini (e mi piace pensare che anche in questo abbiano voluto rifarsi a Capitini: "un tempo aperto per vivere la festa che e' la celebrazione della compresenza di tutti alla nostra vita, al nostro animo").
Una gioiosa diciottenne, con il simbolo della pace dipinto sul volto, ha dato la risposta piu' bella ai giornalisti: "Cosa chiedete al Governo?", "Al Governo non chiediamo niente, solo che se ne vada". C'e' molta saggezza in questa idea, la nonviolenza non aspetta la conquista dei palazzi del potere, ma esercita la sua influenza anche senza stare al governo. Non penso che questa giovanissima abbia letto "Il potere di tutti" di Capitini, ma so che ne ha colto il senso profondo: "Ognuno deve imparare che ha in mano una parte di potere, e sta a lui usarla bene, nel vantaggio di tutti; deve imparare che non c'e' bisogno di ammanettare nessuno, ma che cooperando o non cooperando, egli ha in mano l'arma del consenso e del dissenso. E questo potere lo ha ognuno, anche i lontani, le donne, i giovanissimi, i deboli, purche' siano coraggiosi e si muovano cercando e facendo".
Il Presidente della Repubblica ha fatto sapere della sua disponibilita' a ricevere una delegazione degli studenti. Un'apertura indubbiamente positiva. Un giovane ha raccolto e rilanciato: "Invitiamo il Presidente alla nostra assemblea alla Sapienza". L'eco del pensiero nonviolento e' per me assolutamente evidente: noi, scrive Capitini, amiamo l'assemblea come una parte visibile della compresenza. Per Capitini l'assemblea e' quella che piu' di ogni altra cosa somiglia alla realta' di tutti: "Essa ha, percio', qualcosa di sacro, di commovente, e' una molteplicita' che porta in se' l'unita', e percio' e' il primum, la presenza del potere. Sull'assemblea passa il soffio della compresenza, quella convocata dal Discorso della montagna, l'assemblea degli esclusi, degli innocenti, dei nonviolenti".
Oggi i giovani liceali e universitari romani hanno scritto una pagina magistrale, che puo' aprire un capitolo nuovo e certamente offre motivi di speranza per il loro futuro.
Nei giorni scorsi qualcuno aveva scritto dell'inefficacia della nonviolenza. Risposta migliore non poteva esserci. Gli scontri con la polizia avvenuti in qualche altra citta', appaiono ora in tutta la loro grottesca insensatezza. L'immagine del giovane rabbioso che impugna la spranga per rompere i finestrini della camionetta della polizia, sbiadisce e lascia il posto ad una ragazzina sorridente, con in mano un fiore e sullo sfondo lo striscione "la vostra cultura e' la forza, la nostra forza e' la cultura". Le vie della nonviolenza sono infinite.
3. POESIA E VERITA'. ETTORE MASINA: IL PASTORE
[Ringraziamo Ettore Masina (per contatti: ettore at ettoremasina.it) per questa poesia.
Ettore Masina, nato a Breno (Bs) il 4 settembre 1928, giornalista, scrittore, fondatore della Rete Radie' Resch, gia' parlamentare, e' una delle figure piu' vive della cultura e della prassi di pace. Sulle sue esperienze e riflessioni si vedano innanzitutto i suoi tre libri autobiografici: Diario di un cattolico errante. Fra santi, burocrati e guerriglieri (Gamberetti, 1997); Il prevalente passato. Un'autobiografia in cammino (Rubbettino, 2000); L'airone di Orbetello. Storia e storie di un cattocomunista (Rubbettino, 2005). Tra gli altri suoi libri: Il Vangelo secondo gli anonimi (Cittadella, 1969, tradotto in Brasile), Un passo nella storia (Cittadella, 1974), Il ferro e il miele (Rusconi, tradotto in serbo-croato), El Nido de Oro. Viaggio all'interno del terzo Mondo: Brasile, Corno d'Africa, Nicaragua (Marietti, 1989), Un inverno al Sud. Cile, Vietnam, Sudafrica, Palestina (Marietti, 1992), L'arcivescovo deve morire. Monsignor Oscar Romero e il suo popolo (Edizioni cultura della pace, 1993 col titolo Oscar Romero, poi in nuova edizione nelle Edizioni Gruppo Abele, 1995), Comprare un santo (Camunia, 1994; O. G. E., 2006), Il volo del passero (San Paolo, tradotto in greco), I gabbiani di Fringen (San Paolo, 1999), Il Vincere (San Paolo, 2002). Un piu' ampio profilo di Ettore Masina, scritto generosamente da lui stesso per il nostro foglio, e' nel n. 418 de "La nonviolenza e' in cammino"; un'ampia intervista raccolta da Diana Napoli e' ne "La domenica della nonviolenza", n. 151]
Se lo chiede il soldato, figlio, nega
d'averlo visto; negalo al levita,
al fariseo, al romano, al pubblicano,
e non dirlo nel tempio.
Ma a tua madre domani, quando vai
a farti dare il pane fresco, appena
le altre donne si incantano di chiacchiere,
piano piano bisbiglia: abbiamo visto
l'angelo del Signore; ci ha guidato
a una grotta, un bambino.
Chi egli sia non l'ho capito bene,
noi siamo gente di poca istruzione.
Pascolare le pecore e' un lavoro
da poco. E non ci basta il sabato
a intendere la Bibbia.
Dicono che i profeti lo sapevano
che sarebbe arrivato.
Che sarebbe venuto un Salvatore
a guidare Israele alla riscossa.
Altre battaglie, case vuote, morti?
Questo e' un bambino, come fummo tutti.
Non fa paura: chiama tenerezza.
Se davvero e' il Signore, figlio, allegrati.
Dillo a tua madre: comincia
il suo regno fra noi, povera gente.
Ci dara' la giustizia, scrollera'
i potenti dai troni? In una stalla
nella sua luce la speranza ha riso
mitemente, bambina.
E una stella vagava, nuova, in cielo.
Sembrava una promessa.
4. INCONTRI. SI E' SVOLTO A BLERA IL 22 DICEMBRE UN INCONTRO DI FORMAZIONE ALLA COMUNICAZIONE NONVIOLENTA
Mercoledi' 22 dicembre 2010 si e' svolto a Blera (Vt), nell'ambito di uno specifico percorso formativo iniziato da diversi mesi, un incontro di formazione alla comunicazione nonviolenta in ambito comunitario.
All'incontro ha preso parte il responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo.
5. APPELLI. PER SOSTENERE IL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Sostenere economicamente la segreteria nazionale del Movimento Nonviolento e' un buon modo per aiutare la nonviolenza in Italia.
Per informazioni e contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org
6. STRUMENTI. "AZIONE NONVIOLENTA"
"Azione nonviolenta" e' la rivista del Movimento Nonviolento, fondata da Aldo Capitini nel 1964, mensile di formazione, informazione e dibattito sulle tematiche della nonviolenza in Italia e nel mondo.
Redazione, direzione, amministrazione: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org
Per abbonarsi ad "Azione nonviolenta" inviare 30 euro sul ccp n. 10250363 intestato ad Azione nonviolenta, via Spagna 8, 37123 Verona.
E' possibile chiedere una copia omaggio, inviando una e-mail all'indirizzo an at nonviolenti.org scrivendo nell'oggetto "copia di 'Azione nonviolenta'".
7. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Riletture
- Ave Appiano, Capire l'arte, Newton Compton, Roma 1996, pp. 98.
- Cesare Brandi, Teoria del restauro, Edizioni d Storia e Letteratura, Roma 1963, Einaudi, Torino 1977, 1984, pp. VIII + 160.
- Umberto Eco, Trattato di semiotica generale, Bompiani, Mlano 1975, pp. 424.
- Georg Wilhelm Friedrich Hegel, Estetica, Feltrinelli, Milano 1963, Einaudi, Torino 1967, 1976, 2 voll. per complessive pp. LII + XII + 1426.
*
Strumenti di lavoro
- AA. VV., Guide bibliografiche. Arte, Garzanti, Milano 1988, pp. XII + 492.
8. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
9. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 413 del 23 dicembre 2010
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