Telegrammi. 370



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 370 del 10 novembre 2010

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

 

Sommario di questo numero:

1. Una rivoluzione che comincia. Nonviolenta

2. Annamaria Rivera: Sapesse, contessa...

3. Alexandra Marie Daniels: Budrus

4. Si e' svolto il 7 novembre a Viterbo un incontro di formazione nonviolenta

5. A Viterbo l'11 novembre

6. A Viterbo il 13 novembre

7. A Tuscania il 13 novembre

8. Conferenze di Kifah Adara in Italia

9. Una breve notizia biografica di Thich Nhat Hanh

10. Una bibliografia essenziale di Thich Nhat Hanh

11. Per sostenere il Movimento Nonviolento

12. "Azione nonviolenta"

13. Segnalazioni librarie

14. La "Carta" del Movimento Nonviolento

15. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. UNA RIVOLUZIONE CHE COMINCIA. NONVIOLENTA

 

La lotta dei lavoratori immigrati, che da Brescia si va estendendo, unifica ed evidenzia questioni cruciali.

Come la lotta delle classi oppresse e la solidarieta' internazionale siano una cosa sola.

Come sfruttamento schiavista, sistema imperialista, regime della mafia e della corruzione, ideologia e pratica razzista siano una cosa sola.

Come solo con la scelta della lotta nonviolenta rinasca quel conflitto sociale che e' la base della democrazia e il motore della civilta' umana.

Ed il ciclo di lotte operaie per i diritti umani fondamentali che si sta avviando si intreccia con la sempre piu' diffusa esigenza di una corale azione nonviolenta, di una complessiva iniziativa politica antifascista, che costruisca nel vivo della lotta un'alternativa democratica caratterizzata da scelte ecoequosolidali, di pace e di giustizia, mentre precipita la crisi del regime della corruzione giunto alla fase terminale del governo autocratico berlusconiano.

*

Le sorelle e i fratelli migranti hanno saputo risollevare le bandiere degli immortali principi rivoluzionari - liberta', uguaglianza, fraternita' - che nel nostro paese i nativi avevano da tempo lasciato cadere e infangare.

La loro lotta e' la lotta di ogni persona di volonta' buona e di retto sentire, di ogni persona decente non dimentica della propria e comune umanita', ovvero all'umanita' propria e di tutti risvegliatasi finalmente.

Occorre adesso che questa lotta irrompa dal conflitto sociale nell'agone politico e si faccia progetto civile, azione giuriscostituente, riforma morale e intellettuale, inveramento nuovo e adeguato di quella filosofia della prassi che nasce dal dolore e dalla speranza degli esseri umani che al disordine costituito della violenza non vogliono piu' sottostare.

Occorre adesso che i nativi si uniscano ai migranti nella lotta comune per la civilta' e la giustizia.

Lasciar soli i fratelli e le sorelle migranti sarebbe estrema un'infamia.

Occorre adesso abbattere tutte le scellerate misure hitleriane del colpo di stato razzista.

Riconoscere a tutti gli esseri umani tutti i diritti umani.

Tornare ad essere l'Italia del Risorgimento, della Resistenza e della Costituzione: un paese civile, un popolo solidale, una sola umanita'.

La nonviolenza e' in cammino.

 

2. RIFLESSIONE. ANNAMARIA RIVERA: SAPESSE, CONTESSA...

[Ringraziamo Annamaria Rivera (per contatti: annamariarivera at libero.it) per averci messo a disposizione il seguente articolo dal titolo "Sapesse, Contessa..." apparso sul quotidiano "Liberazione" il 9 novembre 2010.

 

Annamaria Rivera, antropologa, vive a Roma e insegna etnologia all'Universita' di Bari. Fortemente impegnata nella difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, ha sempre cercato di coniugare lo studio e la ricerca con l'impegno sociale e politico. Attiva nei movimenti femminista, antirazzista e per la pace, si occupa, anche professionalmente, di temi attinenti. Al centro della sua ricerca, infatti, sono l'analisi delle molteplici forme di razzismo, l'indagine sui nodi e i problemi della societa' pluriculturale, la ricerca di modelli, strategie e pratiche di concittadinanza e convivenza fra eguali e diversi. Fra le opere di Annamaria Rivera piu' recenti: (con Gallissot e Kilani), L'imbroglio etnico, in quattordici parole-chiave, Dedalo, Bari 2001; (a cura di), L'inquietudine dell'Islam, Dedalo, Bari 2002; Estranei e nemici. Discriminazione e violenza razzista in Italia, DeriveApprodi, Roma 2003; La guerra dei simboli. Veli postcoloniali e retoriche sull'alterita', Dedalo, Bari 2005; Regole e roghi. Metamorfosi del razzismo, Dedalo, Bari 2009]

 

C'e' una fotografia, fra le tante dei "sei della gru" diffuse in questi giorni tramite la rete, che li riprende in posa, insieme, lo sguardo rivolto verso l'obiettivo, l'espressione serena o sorridente, l'indice e il medio alzati in segno di vittoria o piuttosto di auspicio. Osservateli bene quei visi perche' sono l'immagine della speranza. Non solo della propria: ottenere un permesso di soggiorno e il diritto di lavorare e vivere in pace e dignita'. Ma anche di una nostra speranza: che sul terreno melmoso di questo paese corrotto e putrescente stia fiorendo una generazione meticcia di lavoratori che forse ci insegnera' di nuovo le parole che noi, analfabeti di ritorno, abbiamo dimenticato: parole semplici come pane e lavoro, dignita' e rispetto, solidarieta' e lotta per il diritto di vivere e di far vivere i propri cari. Sono le parole arcaiche e concrete del tempo travolto, o solo sommerso, dalla societa' dello spettacolo in versione italica: nella quale una ragazza marocchina puo' essere umiliata e vilipesa se sceglie d'indossare un foulard; maltrattata, internata, espulsa se perde, non per sua colpa, il permesso di soggiorno; protetta, coccolata e favorita nella "carriera" da potenti lenoni mediatici e di governo se, mascherata da "velina", intraprende il mestiere piu' antico del mondo.

Osservatela bene la foto dei sei della gru: due pachistani, un indiano, un egiziano, un marocchino, un senegalese. Sono persone di eta' diverse; differenti sono anche le biografie, i livelli d'istruzione (fino alla laurea), le lingue materne, i paesi e gli ambienti sociali di provenienza, i mestieri in nero che svolgevano in attesa del permesso di soggiorno. Eppure quei sei sono uguali e uniti nella determinazione e nel coraggio, nella capacita' di resistere in condizioni estreme, nella volonta' di sacrificarsi per se stessi e per conto dei mille migranti di Brescia che hanno fatto richiesta di sanatoria, hanno versato nelle tasche dello Stato qualche migliaio di euro e non hanno ottenuto il permesso di soggiorno.

Grazie a questi lavoratori, destinati a divenire parte - che lo si voglia o no - del proletariato nuovo e meticcio di questo paese, da qualche tempo le parole arcaiche e semplici della dignita', dei diritti e del conflitto vanno generalizzandosi. Da Castelvolturno a Rosarno, dalla Domiziana alla gru di Brescia, fino alla Torre ex Carlo Erba di Milano, essi osano ribellarsi e rifiutare la condizione di meteci, sfidando la camorra e i caporali, il razzismo leghista e il ministro dell'Interno, nonche' il putrido senso comune cresciuto fra una campagna sicuritaria e l'altra.

Ed ecco perche' il ministro dell'Interno si accanisce contro di loro e chi li sostiene con stile e metodo che qualcuno ha definito cileni: le violente cariche della polizia contro il presidio dei solidali, il divieto di assembramento, la caccia all'uomo per il centro di Brescia, alcuni feriti, il fermo di quattordici nativi/e e di un numero imprecisato di migranti. Probabilmente Maroni e i suoi sodali intuiscono che e' finita la pacchia: i "clandestini", gli "extracomunitari", l'informe massa da internamento ed espulsione, i potenziali criminali "di colore", gli spauracchi da dare in pasto al risentimento popolare, le braccia da lavoro senza volto osano rivoltarsi e in tal modo si propongono come persone. E non solo. Il peggio e' che pretendano d'insegnare che ribellarsi e' giusto ed e' di nuovo possibile. Ancor peggio e' che vi sia una marmaglia pezzente - comunista, centrosociale, perfino cattolica e anche solidale o disperata senza aggettivi - che sembra disposta a seguire il loro esempio. Peggio di ogni cosa e' che quei sei abbiano avuto l'ardire di rivolgersi al presidente della Repubblica come fosse il loro. E' il mondo alla rovescia, signora mia, non siamo piu' padroni a casa nostra: ora i "negri" pretendono perfino di darci lezioni di civilta'.

 

3. ESPERIENZE. ALEXANDRA MARIE DANIELS: BUDRUS

[Ringraziamo Maria G. Di Rienzo (per contatti: sheela59 at libero.it) per averci messoa  disposizione nela sua traduzione e adattamento il seguente estratto da un servizio di Alexandra Marie Daniels per "Women International Perspective" del 26 ottobre 2010.

Alexandra Marie Daniels e' scrittrice, danzatrice, coreografa e regista. Ha codiretto, tra l'altro, "The Kreutzer Sonata" (2008) e "Mr. Nice" (2010).

La regista Julia Bacha, oltre ad aver scritto "Control Room" (2004) ed "Encounter Point" (2006), e' produttrice e direttrice per i media di "Just Vision", un'organizzazione in cui israeliani, palestinesi e statunitensi collaborano per documentare gli sforzi diretti verso la pace in Palestina, che raramente sono riportati da televisioni e giornali]

 

Poiche' la maggior parte delle notizie che ci vengono date sul Medioriente trattano di violenza, terrorismo, sicurezza e protezione a tutti i costi, ed il dibattito al proposito raramente si muove oltre il "chi ha ragione e chi ha torto", e' difficile trovare speranza nel conflitto fra Israele e Palestina. Pure, secondo la regista Julia Bacha, il suo nuovo film "Budrus" mostra che c'e' un modo per superare la questione "E' pro-Israele o pro-Palestina?". Bacha e' ottimista, anche se non in modo esagerato.

"Budrus" sta guadagnando riconoscimenti nei festival cinematografici di tutto il mondo, ed ha ricevuto premi dal Festival internazionale del cinema di Berlino, dal Tribeca Film Festival, da Silverdocs, solo per citarne alcuni, ed e' il vincitore del premio "Spirito della Liberta'" al Festival internazionale del cinema di Gerusalemme. Una storia per lo piu' sconosciuta e' stata resa nota al mondo grazie all'arte del filmato documentario.

Nel 2003 Ayed Morrar e la sua figlia quindicenne Iltezam organizzarono la loro comunita' nella West Bank in una protesta nonviolenta. Ebbero successo nell'impedire ad Israele di erigere una barriera che avrebbe circoscritto e confiscato il 40% della loro terra, tagliando fuori il villaggio dai boschetti di ulivi, la principale fonte di reddito della comunita' da generazioni. Il risultato raggiunto da questo minuscolo villaggio di 1.500 abitanti e' diventato un modello per la resistenza pacifica in tutta la West Bank.

Nel film emergono gli elementi chiave per un movimento nonviolento efficace. Ayed Morrar unisce gli uomini palestinesi attraverso le opposte fazioni politiche di Hamas e Fatah: "Dobbiamo svuotarci la mente dal modo di pensare tradizionale", spiega e mette in chiaro che e' nell'interesse di tutto il popolo palestinese prendere il sentiero dell'opposizione nonviolenta alla costruzione della barriera.

Quando sua figlia, Iltezam, vede solo gli uomini sfilare in protesta chiede al padre: "Perche' le donne non marciano?". La quindicenne ha capito che le donne creano l'ambiente di cui un'azione nonviolenta efficace ha bisogno. Insieme, padre e figlia dapprima uniscono una comunita' e successivamente riescono ad invitare centinaia di attivisti israeliani ad unirsi ad essa nella protesta contro i bulldozer e la polizia di confine israeliani, offrendo - per la prima volta a molte persone - l'opportunita' ad israeliani e palestinesi di ergersi fianco a fianco per la pace e la liberta'.

"Nella societa' palestinese", mi dice Bacha, "si parla assai della resistenza all'occupazione e della lotta per la liberta', ma ben poco della discussione viene messo in pratica. Per questo, a Budrus, Morrar ha costruito un nuovo modello di resistenza. Non e' come una lotta armata in cui poche persone, di solito uomini, ottengono la vittoria e diventano la nuova elite - e spesso, storicamente, diventano i nuovi oppressori... Non e' difficile immaginare la societa' palestinese dopo il raggiungimento della liberta', tutto dipende da come viene fatto, puo' persino diventare una dittatura, il che non sarebbe bene per nessuno". Bacha crede che la lotta nonviolenta sara' benefica a lungo termine per i palestinesi, gli israeliani e tutto il mondo arabo: "Manda il messaggio diretto di come una societa' araba possa essere democratica e pluralista".

La partecipazione delle donne a Budrus e' stata cruciale per il successo della resistenza nonviolenta. La prima cosa che Ayed Morrar dice agli uomini, ovunque si trovi nel suo giro della West Bank documentato dal film, e': "Le vostre donne devono venir fuori. Dovete lasciare che le vostre madri, le vostre sorelle, le vostre figlie partecipino, e che giochino un ruolo determinante". Secondo Julia Bacha, ci sono ragioni consistenti per questo: "Quando le donne sono presenti il livello di violenza si abbassa. Comincia da una cosa molto semplice come il ritmare slogan. Gli uomini, se le donne sono presenti, se le loro sorelle sono li', le loro madri sono li', sono assai meno inclini a maledire ed insultare. Il canto corale diventa piu' pacifico, piu' inclusivo, e nel caso di Budrus il suo messaggio raggiunge la polizia di confine, che riesce infine a vedere umanita' nei dimostranti". Ayed Morrar ritiene il ruolo delle donne indispensabile: "Se vuoi raggiungere il 100% del tuo scopo, nella resistenza nonviolenta, hai bisogno del 100% della popolazione. Se il 50% del tuo popolo e' stato tagliato fuori, perche' pensi che le donne debbano stare a casa, e' molto probabile che tu non abbia successo: la resistenza nonviolenta ha bisogno del numero".

Nonostante il conflitto tra Hames e Fatah si sia fatto piu' acuto, dopo la protesta di Budrus che vide le fazioni insieme nel 2003, Morrar crede fermamente nel processo di portare insieme le persone attraversando i confini politici: "Non puoi attrarre persone se queste pensano che le dirigi, o che devono seguirti. Devono essere tuoi compagni. Ognuno deve sapere che ha uguale peso nelle decisioni da prendere e nella struttura che si costruisce insieme". La partecipazione dei civili israeliani, per Morrar, e' il punto piu' alto nella nozione di "lotta inclusiva": "Se gli israeliani non lottano con noi, non saremo in grado di vincere la nostra liberta'. I nostri migliori alleati sono oltre la 'linea verde' e dobbiamo dar riconoscimento al fatto che il nostro futuro sara' condiviso, e che se lottiamo insieme costruiremo una relazione a lungo termine, le fibre di connessione per due societa' che credono di poter essere buone vicine di casa". Anche la presenza degli israeliani alle proteste e' un fattore che abbassa il livello di violenza. Nel film si vede chiaramente che la polizia di confine israeliana ha ordini diversi, rispetto all'aprire il fuoco, se degli israeliani sono presenti.

Julia Bacha si dichiara speranzosa: "Non c'e' una soluzione buona per i palestinesi se non e' buona per gli israeliani e viceversa. Una soluzione funzionera' solo se sara' rispettosa della dignita' di entrambe le societa', funzionera' solo le liberera' entrambe".

 

4. INCONTRI. SI E' SVOLTO IL 7 NOVEMBRE A VITERBO UN INCONTRO DI FORMAZIONE NONVIOLENTA

[Riceviamo e diffondiamo]

 

Domenica 7 novembre presso il centro sociale occupato autogestito "Valle Faul" di Viterbo si e' svolto un nuovo incontro del percorso di formazione nonviolenta.

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La prima parte dell'incontro e' stata dedicata alla prosecuzione dell'iniziativa in difesa dell'area del Bulicame e contro la realizzazione di un mega-aeroporto nocivo, distruttivo e fuorilegge; a tal fine si e' concordato di inviare una lettera aperta alla Soprintendenza per i beni archeologici dell'Etruria meridonale per denunciare la gravita' dello scempio che la realizzazione della folle e criminale opera aeroportuale provocherebbe.

La seconda parte dell'incontro e' stata dedicata alla prosecuzione di un impegno sulla situazione delle acque del lago di Vico, per contribuire all'iniziativa in difesa dell'ambiente e della salute della popolazione; a tal fine si e' concordato di inviare una lettera aperta al Ministro per gli Affari regionali.

La terza parte dell'incontro e' stata dedicata alla commemorazione di Lev Tolstoj nel centesimo anniversario della scomparsa; nel corso della commemorazione sono anche state lette e commentate alcune pagine tolstoiane.

La quarta parte dell'incontro e' stata dedicata alla preparazione di una nuova iniziativa informativa nonviolenta.

La quinta parte dell'incontro e' stata dedicata alla prosecuzione dell'iniziativa per il diritto allo studio; sono state programmate le prossime attivita'.

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Il prossimo incontro del percorso di formazione e informazione nonviolenta si terra' domenica 14 novembre 2010 con inizio alle ore 15,30 sempre presso il centro sociale "Valle Faul" in strada Castel d'Asso snc a Viterbo.

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Le persone partecipanti all'incontro

Viterbo, 10 novembre 2010

Per informazioni e contatti: viterbooltreilmuro at gmail.com

 

5. INCONTRI. A VITERBO L'11 NOVEMBRE

[Riceviamo e diffondiamo]

 

Giovedi' 11 novembre, a Viterbo, con inizio alle 18, sara' presentato il libro "L'enigma di Attilio Manca" del giornalista catalano Joan Queralt. Partecipa Federica Sciarelli, conduttrice di "Chi l'ha visto", prima giornalista a dare spazio alla vicenda - connessa alla latitanza di Bernardo Provenzano - dell'urologo di Barcellona Pozzo di Gotto morto misteriosamente a Viterbo.

Per ulteriori informazioni: e-mail: edizioni at terrelibere.org, sito: www.terrelibere.org

 

6. INCONTRI. A VITERBO IL 13 NOVEMBRE

[Riceviamo e diffondiamo]

 

Sabato 13 novembre, a Viterbo, presso l'Universita' popolare della terza eta' (Upte), in via del Giglio 3 (centro storico), con inizio alle ore 16, si terra' la presentazione del Progetto "Mulukuku - Nicaragua" per la formazione di operatrici nel settore della salute mentale nel municipio di Mulukuku in Nicaragua.

Nel corso dell'incontro sara' possibile rinnovare o iscriversi all'Associazione Italia-Nicaragua per l'anno 2011.

Per ulteriori informazioni: tel. 0761435930, e-mail: g.vittorangeli at wooow.it, coordinamento at itanica.org; sito: www.itanica.org

 

7. INCONTRI. A TUSCANIA IL 13 NOVEMBRE

[Riceviamo e diffondiamo]

 

Il 13 novembre 2010 a Tuscania (Vt) con inizio alle ore 21,30 si svolgera' uno spettacolo di teatro-canto di e con Anna Maria Civico.

"Qui si svolge la tensione intorno al tema della Passione di Cristo e della Passione di Maria, della passione per il teatro ed il canto, per la cultura tradizionale e per la sperimentazione musicale ed il movimento poetico. Si integrano la ricerca sul campo e la pratica di canti della settimana santa calabresi con una riscrittura di testi tratti da Charles Peguy. Alla Maddalena viene dato l'incarico di narratrice, colei che sta sul limite. Canto e racconto sono tessuti su un flusso ritmico che attraversa il corpo della donna. Si canta la Passione secondo le tante voci della pieta' popolare che fino ad oggi hanno ricordato, trasmesso, custodito, espresso, urlato, pianto e riso insieme alle canzoni il cantare, l'azione. I canti provengono da una ricerca sul campo dell'autrice in Calabria e Lucania tra il 1989 e il 1999  sulle funzioni della settimana santa. Lo spettacolo e' costruito in forma di racconto cantato. L'attrice elabora movimenti ed azioni poetiche.

Anna Maria Civico e' attrice, cantante, performer, trainer di teatro e canto, ricercatrice.

Per ulteriori informazioni: www.annamariacivico.it

Per prenotazioni: tel. 0761443239

 

8. INCONTRI. CONFERENZE DI KIFAH ADARA IN ITALIA

[Riceviamo e diffondiamo]

 

Una forza piu' potente della violenza: le voci delle donne palestinesi.

Tra il 24 ed il 30 novembre 2010 alcune citta' italiane ospiteranno Kifah Adara e suo marito in un tour di incontri pubblici in Italia. Kifah e' una donna palestinese, madre di quattro figli, del villaggio di pastori e agricoltori di At-Tuwani, all'estremo sud della Cisgiordania. Kifah parlera' della vita delle donne di At-Tuwani e di come resistono in modo nonviolento sia all'occupazione israeliana che al sessismo.

"Non abbiamo ne' la forza dell'esercito israeliano ne' il potere delle tradizioni che ci tengono confinate in certi ruoli, comunque sia, noi sappiamo che una donna in piedi di fianco ad un'altra donna, in una  linea di solidarieta', e' una forza piu' potente di entrambi" (Kifah Addara).

Kifah e' promotrice della Cooperativa delle donne di At-Tuwani che tramite la vendita di ricami e tappeti prodotti dalle donne del villaggio fornisce autonomia economica alla donne e finanzia gli studi ad alcune di esse. Kifah e' una voce potente e unica in grado di parlare della resistenza delle donne palestinesi. Kifah ci raccontera' degli effetti dell'occupazione israeliana e della violenza dei coloni sulle donne e bambini di At-Tuwani, del lavoro della cooperativa delle donne per la giustizia e per l'eguaglianza tra i generi. Il marito di Kifah parlera' della sua partecipazione nelle azioni nonviolente.

Kifah sara' relatrice a Verona il 24 novembre, a Trento il 25 novembre, a Fiesole (Firenze) il 27 novembre (Giornata internazionale dell'Onu per il popolo palestinese), a Bologna il 29 novembre, a  Roma il 30 novembre. L'iniziativa e' ideata dalle associazioni Humanity Together e Gruppo Esperanza, resa possibile grazie al Christian Peacemaker Teams e all'impegno di Assopace, Dominican Sisters International, Pax Christi, Rete Radie' Resch, Associazione Mashi.

Il calendario completo degli incontri pubblici di Kefah, con luoghi e orari e' consultabile sul blog humanitytogether.wordpress.com

Khifa accoglie sempre le delegazioni in visita nell'area di At-Tuwani e ha un raro talento nel costruire delle relazioni di amicizia con le persone che incontra. Anche per questo sosteniamo questo tour di conferenze, come occasione per costruire un ulteriore supporto internazionale e solidarieta' delle donne alla comunita' delle donne di At-Tuwani, di cui Kifah e' portavoce.

At-Tuwani e' un villaggio di circa 200 persone, in Cisgiordania, nelle colline a sud di Hebron. L'area, nota anche come Masafer Yatta, e' occupata militarmente dall'esercito israeliano e dagli insediamenti dei coloni estremisti nazional-religiosi che con la violenza cacciano i pastori e agricoltori palestinesi dalle loro terre. La popolazione palestinese della zona e' impegnata da anni in una resistenza nonviolenta che coinvolge donne, uomini bambini del luogo, ma anche attivisti israeliani ed internazionali.

La comunita' di At-Tuwani aderisce al Coordinamento palestinese dei Comitati popolari per la lotta nonviolenta.

L'Associazione Humanity Together nasce su iniziativa di ex volontari di Operazione Colomba e Christian Peacemaker Teams, con l'intento di sviluppare rapporti paritari con la popolazione delle colline a sud di Hebron, svolgere advocacy e supporto alla tutela dei diritti umani nell'area.

Per informazioni e contatti: tel. 3478403997, e-mail: info at humanitytogether.com, sito: www.humanitytogether.com

 

9. PROFILI. UNA BREVE NOTIZIA BIOGRAFICA DI THICH NHAT HANH

[Dal sito www.esserepace.org riprendiamo la seguente scheda biografica]

 

Thich Nhat Hanh, monaco zen vietnamita, poeta e costruttore di pace, e' oggi insieme al Dalai Lama una delle figure piu' rappresentative del Buddhismo nel mondo.

Nato in Vietnam centrale nel 1926, ordinato monaco all'eta' di 16 anni, ha operato fin dalla sua giovinezza affinche' il buddhismo portasse pace, riconciliazione e fratellanza nella societa'.

Nel 1964, durante la guerra in Vietnam, ha dato vita a uno dei movimenti di resistenza nonviolenta piu' significativi del secolo, i Piccoli Corpi di Pace: gruppi di laici e monaci che si recavano nelle campagne per creare scuole, ospedali e per ricostruire i villaggi bombardati, subendo attacchi da entrambi i contendenti, che li ritenevano alleati del proprio nemico.

Nel 1967, mentre si trovava negli Stati Uniti, e' stato candidato al Nobel per la pace da Martin Luther King, che dopo averlo incontrato ha preso posizione pubblicamente contro la guerra in Vietnam. Due anni dopo, gia' costretto all'esilio, ha dato vita alla Delegazione di Pace Buddhista, che ha partecipato alle trattative di pace di Parigi. Dopo la firma degli accordi gli e' stato rifiutato il permesso di rientrare nel suo Paese. Si e' stabilito in Francia, dove nel 1982 ha fondato Plum Village, comunita' di monaci e laici nei pressi di Bordeaux, nella quale tuttora vive e insegna l'arte di vivere in consapevolezza. Ai suoi ritiri partecipano ogni anno migliaia di persone, provenienti da ogni parte del mondo.

Solo nel gennaio del 2005, dopo 39 anni di esilio, su invito ufficiale del governo vietnamita ha potuto far ritorno per tre mesi in Vietnam, accompagnato da un folto gruppo di monaci e laici, per un viaggio di riconciliazione e insegnamenti.

I suoi numerosi libri sono stati tradotti in molte lingue. Le edizioni italiane sono pubblicate da Ubaldini, Mondadori e Neri Pozza.

 

10. MATERIALI. UNA BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE DI THICH NHAT HANH

[Dal sito www.esserepace.org riprendiamo la seguente scheda bibliografica]

 

I titoli sono elencati in ordine cronologico. Dopo titolo ed eventuale sottotitolo, fra parentesi: editore, data di prima pubblicazione dell'edizione italiana, titolo dell'edizione originale ["ed. or."] ed eventuali indicazioni sul contenuto.

- Vietnam, la pace proibita (Vallecchi 1967, Vietnam: A Lotus in a Sea of Fire), fuori circolazione.

- La lotta nonviolenta del buddhismo nel Vietnam (Citta' Nuova, 1970), raccolta di scritti di Thich Nhat Hanh e Cao Ngoc Phuong (Sr. Chan Khong) originariamente in vietnamita e in inglese (varie sedi e date); contiene il Documento presentato alla Conferenza di Pace di Parigi. Fuori circolazione.

- Essere pace. Insegnamenti sulla sofferenza, la riconciliazione e la pace (Ubaldini 1989, Being Peace). Riunisce tre titoli pubblicati separatamente in ed.or.: Il cuore della comprensione (The Heart of Understanding), "Il Sutra del cuore della Prajnaparamita" e commento; Essere pace (Being Peace): i 14 Addestramenti (prima formulazione), l'Ordine dell'Interessere; La meditazione camminata (Walking Meditation).

- Il sole, il mio cuore. Dalla presenza mentale alla meditazione di consapevolezza (Ubaldini 1990, The Sun, My Heart). Fondamenti dell'insegnamento di Thich Nhat Hanh sull'interessere.

- Il miracolo della presenza mentale. Un manuale di meditazione (Ubaldini 1992, The Miracle of Mindfulness). A fine volume il "Sutra sui quattro fondamenti della presenza mentale", solo testo.

- Trasformarsi e guarire. Il Sutra sui quattro fondamenti della consapevolezza (Ubaldini 1992, Transformation and Healing), sutra e commento.

- Vita di Siddharta il Buddha narrata e ricostruita in base ai testi canonici pali e cinesi (Ubaldini 1992, Old Path, White Clouds). Biografia narrativa del Buddha storico, con il contesto in cui sono nati gli insegnamenti principali. Contiene l'indicazione delle fonti di ognuno degli insegnamenti esposti nel corso del testo.

- La pace e' ogni passo. La via della presenza mentale nella vita quotidiana (Ubaldini 1993, Peace is Every Step). Introduzione semplice e immediata alla pratica.

- Toccare la pace. La pratica dell'arte di vivere con consapevolezza (Ubaldini 1994, Touching Peace). Contiene fra l'altro la pratica del "Trattato di pace" e i 5 Addestramenti alla presenza mentale con commento.

- Respira! Sei vivo. Commento al Sutra sulla piena consapevolezza del respiro e ad altri Sutra fondamentali (1994). Riunisce quattro titoli pubblicati separatamente in ed. or.: Respira! Sei vivo (Breathe! You are Alive): "Sutra sulla piena consapevolezza del respiro" e commento; Il nostro appuntamento con la vita (Our Appointment with Life): "Sutra dell'anziano" e "Sutra sul modo migliore per vivere soli" e commento; Momento presente, momento meraviglioso (Present Moment, Wonderful Moment): Versi (gatha) per la vita quotidiana; L'Ordine dell'Interessere (Interbeing): presentazione dell'Ordine, i 14 Addestramenti, Statuto dell'Ordine.

- Lo splendole del loto. Esercizi di meditazione guidata (Ubaldini 1994, The Blooming of the Lotus).

- Il diamante che recide l'illusione. Commento al Sutra del diamante della Prajnaparamita (Ubaldini 1995, The Diamond that Cuts through Illusion): Sutra e commento.

- L'amore e l'azione. Sul cambiamento sociale nonviolento (Ubaldini 1995, Love in Action). Raccolta di scritti, dell'arco di due decenni, su nonviolenza e riconciliazione.

- Una chiave per lo zen. Con un'introduzione di Philip Kapleau (Ubaldini 1996, Zen Keys). Gli elementi essenziali delle scuole Zen.

- Mente d'amore. La pratica del guardare in profondita' (Ubaldini 1997, Cultivating the Mind of Love). Sull'amore e l'osservazione profonda nelle relazioni interpersonali.

- Il Buddha vivente, il Cristo vivente (Neri Pozza 1996, ristampa in ed. tascabile Tea, 1999; Living Buddha, Living Christ). Discorsi su buddhismo e cristianesimo tenuti a Plum Village nei giorni di Natale del 1995.

- Insegnamenti sull'amore. Un sentiero collaudato per trasformare rabbia e odio in amore universale (Neri Pozza 1999, Teachings on Love). "I Quattro incommensurabili stati mentali", meditazioni guidate sull'amore, sulla pratica del "Ricominciare da capo", i 5 Addestramenti, le 3 e 5 pratiche del "Toccare la terra".

- Perche' un futuro sia possibile. I precetti per i discepoli laici (Ubaldini 2000, For a Future to Be Possible). "Il Sutra del discepolo dalla veste bianca" e commento: sui Cinque Addestramenti alla presenza mentale.

- Il cuore dell'insegnamento del Buddha. Le Quattro Nobili Verita', l'Ottuplice Sentiero e gli altri insegnamenti principali del Buddha nella loro attualita' (Neri Pozza 2000, The Heart of Buddha's Teachings). Manuale sistematico e applicato all'oggi degli insegnamenti principali del Buddhismo.

- Spegni il fuoco della rabbia (Mondadori 2002, Anger). Trasformazione e guarigione da rabbia e conflittualita'.

- Il segreto della pace. Trasformare la paura, conoscere la liberta' (Mondadori 2003, No Death, No Fear). Su nascita, morte, trasformazione.

- La luce del Dharma. Dialogo tra cristianesimo e buddhismo (Mondadori 2003, Going Home).

- Libero ovunque tu sia. Discorso tenuto al penitenziario di Stato del Maryland (Associazione Essere Pace 2003, Be Free Where You Are).

- Il sentiero. Discorsi di un ritiro di meditazione (Ubaldini 2004, The Path of Emancipation). Gli insegnamenti piu' recenti sul "Sutra sulla piena consapevolezza del respiro" dati in un ritiro dei 21 giorni, U.S.A. 2002.

- La via della trasformazione. Quando la mente guarisce il cuore (Mondadori 2004, Transformation at the Base). Le "50 strofe sulla vera natura della coscienza" e commento: psicologia buddhista nella tradizione della scuola Vijnanavada.

- L'arte del cammino e della pace. In viaggio verso la serenita' (Mondadori 2004, Fragrant palm leaves - Journals 1962-66).

- L'unica nostra arma e' la pace. Il coraggio di costruire un mondo senza conflitti (Mondadori 2005, Creating True Peace). Insegnamenti e pratiche per la pace in se stessi, in famiglia, nella scuola, al lavoro, nella societa', nel mondo.

- Insieme con gioia. L'arte di costruire una comunita' armoniosa (Associazione Essere Pace 2005, Joyfully Together). Insegnamenti dettagliati sulla pratica della convivenza armoniosa nel Sangha e sulle modalita' abili di decisione e di risoluzione dei conflitti; contiene un commento dettagliato al Discorso sul misurare e riflettere (Anumana Sutta).

- La nostra vera dimora. Vivere ogni giorno nella Terra Pura (Mondadori 2006, Finding Our True Home). La pratica di dimorare nel presente secondo la prospettiva della Scuola della Terra Pura.

- Un silenzio tonante. Sutra sul modo migliore di catturare un serpente (Associazione Essere Pace 2007, Thundering Silence).

- Nel rifugio della mente. La risposta zen al terrorismo (Mondadori 2007, Calming the Fearful Mind). Strumenti individuali e collettivi di fronte al terrorismo, con chiara visione e il coraggio di proporre metodi di ascolto reciproco a livello internazionale. Contiene i discorsi tenuti in America dopo l'11 settembre, l'intervista "Che cosa direi a Osama Bin Laden" e altri.

- Il cuore del cosmo. Nuovi insegnamenti dal Sutra del Loto (Mondadori 2008, Opening the Heart of the Cosmos). La fioritura del Mahayana: lo sviluppo della pratica della compassione, la via del Bodhisattva, la natura di Buddha innata. Commento ai capitoli fondamentali del Sutra del Loto e alle Sei Paramita.

- L'energia della preghiera. Come approfondire la pratica spirituale quotidiana (Mondadori 2008; The Energy of Prayer ). Il ruolo della preghiera nella vita spirituale. Relazione fra preghiera, recitazione e meditazione. Contiene una lettura del "Padre Nostro" dall'ottica buddhista, cinque meditazioni guidate commentate e una raccolta di Gatha per la vita quotidiana.

- Quando bevi il te', stai bevendo nuvole.Un percorso di trasformazione e di consapevolezza (Terra Nuova, Firenze 2008). Tutti i discorsi del ritiro di Roma Castelfusano 2008 piu' alcuni estratti da ritiri precedenti. Presentazioni e pratiche guidate: Rilassamento profondo e Toccare la Terra (Sr. Chan Khong) e Ricominciare (monaci di Plum Village). Contiene anche: Trattato di pace con la Terra, Lettera sul riscaldamento globale, biografia e bibliografia italiana di Thay.

- Camminando con il Buddha. Zen e felicita' (Mondadori 2009, Buddha Mind, Buddha Body). Corpo, mente e coscienza. Tipi di percezione e rapporto fra percezione e realta'. I metodi per coltivare l'abitudine alla felicita'. Due capitoli innovativi sulla meditazione camminata (1 e 8). In appendice: I 5 e i 3 Toccare la Terra, Rilassamento profondo, Strofe sulle caratteristiche delle otto coscienze di Hsuang Tsang.

- Una chiave per la pace: Bat Nha / A Key to Peace: Bat Nha (bilingue italiano-inglese) (Educazione alla Pace, Napoli 2010, The Koan Bat Nha). Profondo insegnamento sulla molteplicita' delle visioni attraverso la vicenda della comunita' monastica di Bat Nha, nata nel 2005 in seguito al primo rientro di Thay in Vietnam, vigorosamente fiorita, perseguitata e cacciata dal Paese dal governo vietnamita fra il 2008 e il 2010. Testo italiano/inglese. Oltre al koan di Bat Nha: cronologia degli eventi e le poesie Pace e Raccomandazione.

- Nulla da cercare. Un commento alla raccolta di Linji (Ubaldini 2010, Nowhere to Go, Nothing to Do). Il Linji Lu, il Libro di Lin Chi (Lam Te in vietnamita, Rinzai in giapponese). Gli insegnamenti di Linji sul contatto diretto con il nocciolo della pratica demolendo ogni approccio intellettuale, come emergono dai discorsi e dalle contese dialettiche coi discepoli, tradotti e commentati da Thay.

- L'unico mondo che abbiamo. La pace e l'ecologia secondo l'etica buddhista (Terra Nuova, Firenze 2010, The World We Have). Una visione ampia, innovativa e provocatoria della possibile fine della nostra civilta' (nella forma che conosciamo) dovuta al degrado ambientale, e di cio' che possiamo fare per il presente e il futuro nostro, dei nostri figli, del pianeta. Contiene anche: commento al Sutra sui Quattro Nutrimenti, gatha, 5 Toccare la Terra, 5 Addestramenti, Trattato di Pace con la Terra, Rilassamento Profondo.

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Raccolte di discorsi

- L'incenso del cuore. Discorsi del ritiro di Rocca di Papa, marzo 1996 (1997, Roma, La Rete di Indra).

- Sassolini di meditazione. Discorsi del ritiro di Firenze, aprile 1997 (1998, Firenze, Un Tempio per la Pace).

- Il piccolo libro della consapevolezza (Ubaldini 2001, collana "Schegge di saggezza").

- Discorsi ai bambini e al bambino dentro di noi (Ubaldini 2002).

- Un ascolto profondo. Su ascolto profondo e parola amorevole (Ubaldini 2005).

- Passi di pace. Sulla meditazione camminata (Firenze 2003; Roma 2005; Napoli 2008 "Educazione alla Pace, Napoli").

- Il cuore della pace (bilingue italiano-inglese). I Quattordici Addestramenti alla Consapevolezza dell'Ordine dell'Interessere - testo dei Quattordici Addestramenti, poesie e scritti sull'educazione alla pace ("Quaderni per un'educazione alla pace", Giunti 2008).

- Quando bevi il te', stai bevendo nuvole. Un percorso di trasformazione e di consapevolezza (Terra Nuova, Firenze 2008). Tutti i discorsi del ritiro di Roma Castelfusano 2008 piu' alcuni estratti da ritiri precedenti. Presentazioni e pratiche guidate: Rilassamento profondo e Toccare la Terra (Sr. Chan Khong) e Ricominciare (monaci di Plum Village). Contiene anche: Trattato di pace con la Terra, Lettera sul riscaldamento globale, biografia e bibliografia italiana di Thay.

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Racconti

- Il cancello di pino e alte storie. Il cancello di pino; I pini giganti; Il vecchio albero (Psiche, 1997).

- Il bambu' della Luna. Il ragazzo di pietra; Il pesce rosa solitario; Il bambu' della luna (Psiche, 1998).

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Scrtti pubblicati in antologie

- AA. VV.,  Buddhismo impegnato. Gli insegnamenti dei piu' celebri maestri buddhisti di oggi per una trasformazione radicale della societa' (1999, Engaged Buddhist Reader), insieme a scritti di S.S. il XIV Dalai Lama, J. Macy, C. Thomas, S. Suzuki, S. Batchelor et alii (Neri Pozza, 1999).

- AA. VV., Ecologia buddhista (1992, Buddhism and Echology), a cura di Martine Batchelor e Kerry Brown, insieme a scritti di S.S. il XIV Dalai Lama, J. Macy, S. Batchelor, A.T. Ariyaratne et alii (Neri Pozza, 2001).

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Testi per la pratica di Sangha

- Canti e recitazioni di Plum Village - raccolti da Thich Nhat Hanh e dai monaci e dalle monache di Plum Village (Nobile Editore, 2000). Testi per la pratica quotidiana e per le cerimonie; gatha; sutra fondamentali.

- Cazoni per la pratica della consapevolezza - a cura di Elena Cerruti (distribuzione nei Sangha e nei ritiri): raccolta dei testi delle canzoni per la pratica del "Cominciare la giornata cantando" e l'apertura della Meditazione Camminata.

- Canti nello zendo (Essere Pace, 2003). Fascicolo di testi e partiture per i canti nella pratica di Sangha e nelle cerimonie.

- Benvenuti a Plum Village (Associazione Essere Pace, 2004). Guida alla pratica per chi partecipa per la prima volta a un ritiro a Plum Village o comunque nella tradizione di Thich Nhat Hanh.

- La via del cuore. Sostegno alla vita (Associazione Essere Pace, 2008). Guida alla pratica del Qi Gong con i bastoni. Descrizione, commento e foto delle quattro sequenze di esercizi.

- Il canto del cuore. Pratiche, cerimonie, discorsi - di Thich Nhat Hanh con la comunita' monastica di Plum Village. (Associazione Essere Pace, 2008; Chanting from the Heart). Nuova versione, aggiornata e ampliata con nuovi testi, di Canti e Recitazioni di Plum Village: testi per la pratica quotidiana, cerimonie, gatha, sutra.

 

11. APPELLI. PER SOSTENERE IL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Sostenere economicamente la segreteria nazionale del Movimento Nonviolento e' un buon modo per aiutare la nonviolenza in Italia.

Per informazioni e contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

 

12. STRUMENTI. "AZIONE NONVIOLENTA"

 

"Azione nonviolenta" e' la rivista del Movimento Nonviolento, fondata da Aldo Capitini nel 1964, mensile di formazione, informazione e dibattito sulle tematiche della nonviolenza in Italia e nel mondo.

Redazione, direzione, amministrazione: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

Per abbonarsi ad "Azione nonviolenta" inviare 30 euro sul ccp n. 10250363 intestato ad Azione nonviolenta, via Spagna 8, 37123 Verona.

E' possibile chiedere una copia omaggio, inviando una e-mail all'indirizzo an at nonviolenti.org scrivendo nell'oggetto "copia di 'Azione nonviolenta'".

 

13. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Fabrizio Grosoli, Elfi Reiter, Werner Herzog, Il castoro cinema, Milano 1994, pp. 160.

- Tullio Masoni, Paolo Vecchi, Andrej Tarkovskij, Il castoro cinema, Milano 1997, 2001, pp. 136.

- Serafino Murri, Krzysztof Kieslowski, Il castoro cinema, Milano 1996, 1997, pp. 184.

- Dario Tomasi, Yasujiro Ozu, Il castoro cinema, Milano 1996, pp. 176.

 

14. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

15. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 370 del 10 novembre 2010

 

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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