Telegrammi. 276



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 276 dell'8 agosto 2010
Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail:
nbawac at tin.it
 
Sommario di questo numero:
1. Peppe Sini: La guerra che uccide
2. Severino Vardacampi: Una lettera al direttore
3. Paolo Arena e Marco Graziotti intervistano Pierluigi Consorti
4. Oggi a Viterbo
5. Sabato 7 agosto si e' svolto un incontro di studio a Viterbo
6. Il cinque per mille al Movimento Nonviolento
7. "Azione nonviolenta"
8. Segnalazioni librarie
9. La "Carta" del Movimento Nonviolento
10. Per saperne di piu'
 
1. EDITORIALE. PEPPE SINI: LA GUERRA CHE UCCIDE
 
La guerra uccide.
C'e' un solo modo per far cessare le stragi.
Cessare di fare la guerra.
Costruire la pace con mezzi di pace.
 
2. EDITORIALE. SEVERINO VARDACAMPI: UNA LETTERA AL DIRETTORE
 
Sovente leggendo le utilissime interviste che Paolo Arena e Marco Graziotti stanno realizzando in queste settimane e che questo foglio pubblica, mi chiedo in quale mondo vivano taluni degli intervistati.
Nel mio, che e' questo mondo di orrori inenarrabili, la nonviolenza puo' essere una cosa sola: la lotta contro la violenza.
La lotta la piu' nitida e la piu' intransigente contro la violenza.
Tutte le chiacchiere sulla nonviolenza che dimenticano questo dato di realta' sono nulla, e peggio che nulla: sono complicita' col male.
La nonviolenza oggi qui e' l'opposizione alla guerra afgana.
La nonviolenza oggi qui e' l'opposizione al colpo di stato razzista.
La nonviolenza oggi qui e' l'opposizione al femminicidio, e all'ordine maschilista e patriarcale che e' il fondamento primo di ogni altro orrore negando la medesima dignita' umana e i medesimi umani diritti a meta' del genere umano.
Talune accademiche dissertazioni sulla nonviolenza serviranno forse a far carriera nella societa' dei cannibali; ma la nonviolenza e' un'altra, opposta cosa.
E' la lotta contro la violenza, compagni.
 
3. LA NONVIOLENZA OGGI IN ITALIA. PAOLO ARENA E MARCO GRAZIOTTI INTERVISTANO PIERLUIGI CONSORTI
[Ringraziamo Paolo Arena (per contatti: paoloarena at fastwebnet.it) e Marco Graziotti (per contatti: graziottimarco at gmail.com) per averci messo a disposizione questa intervista a Pierluigi Consorti.

Paolo Arena e Marco Graziotti fanno parte della redazione di "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta", un'esperienza nata dagli incontri di formazione nonviolenta che si svolgono settimanalmente a Viterbo.

Pierluigi Consorti e' presidente del Comitato consultivo nazionale per la difesa civile non armata e nonviolenta presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Ufficio nazionale per il servizio civile; gia' obiettore di coscienza, e' docente presso il Dipartimento di diritto pubblico dell'Universita' di Pisa, fa parte del Centro interdisciplinare scienze per la pace, e' direttore del Master universitario in "Gestione dei conflitti interculturali ed interreligiosi" (www.pace.unipi.it/didattica/master), e' docente "garante" del corso di laurea in Scienze per la pace dell'Universita' di Pisa, dove inoltre dirige lo sportello per i diritti umani. Tra le opere di Pierluigi Consorti: L'avventura senza ritorno. Intervento e ingerenza umanitaria nell'ordinamento giuridico e nel magistero pontificio, Edizioni Plus, Pisa 2002; Senza armi per la pace, Edizioni Plus, Pisa 2003. Si veda anche la prima risposta di questa intervista]

 
- Paolo Arena e Marco Graziotti: Come e' avvenuto il suo accostamento alla nonviolenza?

- Pierluigi Consorti: E’ nato a seguito dell’impegno a favore dei piu' poveri a Roma. Da studente liceale partecipavo alle attivita' di scuola popolare promosse nelle borgate dalla Comunita' di sant’Egidio. Ho poi scelto di fare il servizio civile in luogo di quello militare, sviluppando una sensibilita' nonviolenta.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali personalita' della nonviolenza hanno contato di piu' per lei, e perche'?

- Pierluigi Consorti: La mia esperienza personale si fonda sulla prassi. Ho conosciuto le “personalita' della nonviolenza” solo dopo, attraverso la lettura di opere, ma ho conosciuto molte persone nonviolente dalle quali ho imparato tanto, e che non potrebbero pero' essere definite “personalita' della nonviolenza” in senso classico. Anzi, in alcuni casi ho sperimentato quanta poca inclinazione alla nonviolenza vi sia in alcune “personalita' della nonviolenza”.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali libri consiglierebbe di leggere a un giovane che si accostasse oggi alla nonviolenza? E quali libri sarebbe opportuno che a tal fine fossero presenti in ogni biblioteca pubblica e scolastica?

- Pierluigi Consorti: Non credo che la nonviolenza si apprenda dai libri. Certamente conoscere la vita di Mohandas K. Gandhi, Guseppe Giovanni Lanza del Vasto, Danilo Dolci, Aldo Capitini, Tonino Bello puo' servire come testimonianza ed esempio. Ma come tutte le storie, anche la biografia o le opere di questi maestri presentano contraddizioni, o comunque sono espressione di un contesto storico che non puo' essere lasciato senza spiegazione. Trovo molti testi agiografici, e invece dovrebbero essere problematici. Penso poi che oggi i giovani (per me giovani vuol dire da 15 a 23 anni) siano poco abituati a leggere. Preferiscono altri strumenti comunicativi. La lettura riguarda un’elite colta (studenti, ma specie universitari) ed anche le biblioteche vanno perdendo la loro funzione sociale. Sarebbe da proporre filmati, o giochi.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali iniziative nonviolente in corso oggi nel mondo e in Italia le sembrano particolarmente significative e degne di essere sostenute con piu' impegno?

- Pierluigi Consorti: Quali sono oggi in Italia le “iniziative nonviolente”? E nel mondo? Credo che si debbano sostenere tutte le attivita' di promozione della pace e della giustizia sociale. La storia di ciascuno indichera' quelle piu' prossime, per cui vale la pena impegnarsi di piu'. Non credo alle scelte fatte a tavolino.

- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali centri, organizzazioni, campagne segnalerebbe a un giovane che volesse entrare in contatto con la nonviolenza organizzata oggi in Italia?

- Pierluigi Consorti: Forzandomi, se ritenessi che la nonviolenza fosse istituzionalizzabile, ad un ragazzo o ad una ragazza che volesse entrare in contatto con la “nonviolenza organizzata” suggerirei di organizzarsi. Se poi nel territorio in cui vive fossero presenti realta' associative nonviolente, gliele indicherei. In ogni caso direi di lavorare con sincerita' per la pace la giustizia. Se fosse uno studente o una studentessa desiderosa di approfondire la propria formazione nonviolenta, segnalerei i corsi di laurea in “Scienze per la pace” dell’Universita' di Pisa.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Come definirebbe la nonviolenza, e quali sono le sue caratteristiche fondamentali?

- Pierluigi Consorti: Ci vorrebbe una vita! Serve uno sforzo teorico del quale non sono capace. Diffido un po’ della teoria. La regola aurea e' tuttavia semplice: non fare mai del male a nessuno. Sii disposto a sopportare il peso del male degli altri. Ci ho pensato tanto: in tutti gli ambiti vedo dei nessi con la nonviolenza ogni volta che si attua la relazione fra impegno per la pace e la giustizia...

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e pacifismo?

- Pierluigi Consorti: Qui segnalerei una differenza fra il pacifismo come politica e il pacifismo come prassi. In questo secondo settore vedo relazioni con la nonviolenza che non sono necessariamente presenti nel primo.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e antimilitarismo?

- Pierluigi Consorti: Non credo che in questa relazione ci siano legami piu' stretti che nelle altre. Conosco molti antimilitaristi violenti, e persino alcuni militari nonviolenti. Ancora una volta suppongo che la vita sia piu' complessa della teoria.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e disarmo?

- Pierluigi Consorti: I nonviolenti non possono non lottare per il disarmo, anche unilaterale. La forza armata e', a dir poco,  una tentazione costante contro la praticabilita' della nonviolenza.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla riflessione delle e sulle religioni?

- Pierluigi Consorti: Sotto il profilo spirituale le religioni sono nonviolente. Ma devono sapersi depurare dalla violenza che e' umana.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla riflessione sull'educazione?

- Pierluigi Consorti: La nonviolenza deve educare alla liberta' di scelta.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Tra le tecniche deliberative nonviolente ha una grande importanza il metodo del consenso: come lo caratterizzerebbe?

- Pierluigi Consorti: Per me il consenso resta frutto della democrazia partecipativa. In fase deliberativa il consenso rimane espresso dal 50% piu' uno. Le altre ipotesi mi sembrano francamente sperimentali e contingenti. Talvolta pretestuose. Comunque parziali.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Tra le tecniche operative della nonviolenza nella gestione e risoluzione dei conflitti quali ritiene piu' importanti, e perche'?

- Pierluigi Consorti: Ho scritto recentemente un saggio intitolato “Hanno ragione tutti”. Secondo me tutti gli approcci sono validi, ed al tempo stesso presentano lati deboli. In teoria apprezzo molto il modello equivalente di Patfoort. Trovo troppo teorici e costruiti i modelli galtunghiani, Comunque credo che i conflitti non possano essere risolti: vanno solo gestiti e trasformati. Anche questa pero' non e' questione teorica, ma suggestione pratica.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Come caratterizzerebbe la formazione alla nonviolenza?

- Pierluigi Consorti: Per rispondere a questa domanda occorrerebbe uno studio specifico. Direi che dipende anche da quale obbiettivo formativo si vuole raggiungere. Questa risposta assorbe anche le successive.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali mezzi d'informazione e quali esperienze editoriali le sembra che piu' adeguatamente contribuiscano a far conoscere o a promuovere la nonviolenza?

- Pierluigi Consorti: Ci sono alcune attivita' espressamente rivolte alla promozione della cultura nonviolenta. Ad esempio la rivista del Centro Gandhi di Pisa ("Quaderni satyagraha") o le edizioni della Meridiana. Ma credo che si debba essere capaci di uno sguardo piu' ampio: direi laico. In questo senso possono esserci molte altre suggestioni.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali esperienze in ambito scolastico ed universitario le sembra che piu' adeguatamente contribuiscano a far conoscere o a promuovere la nonviolenza?

- Pierluigi Consorti: Conosco solo l’esperienza di Pisa: ma sono ignorante.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: I movimenti nonviolenti presenti in Italia danno sovente un'impressione di marginalita', ininfluenza, inadeguatezza; e' cosi'? E perche' accade? E come potrebbero migliorare la qualita', la percezione e l'efficacia della loro azione?

- Pierluigi Consorti: Si', e' cosi'. Secondo me queste esperienze sono un po’ fondamentaliste, e per questo scarsamente permeabili al confronto. Si tratta di attivita' di nicchia, abituate a parlare nella nicchia e - secondo la mia esperienza - scarsamente interessate ad un confronto laico e serrato con l’esterno.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: I movimenti nonviolenti dovrebbero dotarsi di migliori forme di coordinamento? E se si', come?

- Pierluigi Consorti: Forse dovrebbero, ma non saprei. Non ne faccio parte e non mi pare gentile dare lezioni.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e movimenti sociali: quali rapporti tra la nonviolenza ed i vari ambiti dei saperi e dell'impegno morale e civile?

- Pierluigi Consorti: E' una serie di domande ad amplissimo raggio alle quali non so rispondere. Fatico a trovare una chiave di lettura unitaria. Da un lato credo servirebbe uno sforzo di ricostruzione storica che possa dare risposte circostanziate (in quali contesti?), dall’altro come si fa a generalizzare questioni cosi' imponenti?

Ad esempio: quali movimenti sociali? Quali istituzioni? In alcuni casi ed ambiti posso portare la mia esperienza di rapporti difficili tra i soggetti specifici e le istanze nonviolente, che a mio avviso si pongono spesso in alternativa con le istituzioni intese come potere.

In altri ambiti direi che riguardano declinazioni personalissime che non sempre possono riferirsi alla nonviolenza, ma ai nonviolenti. E ciascuno alla fine e' un mondo a se'.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali le maggiori esperienze storiche della nonviolenza?

- Pierluigi Consorti: Direi l’esperienza gandhiana e il 1989.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quale e' lo stato della nonviolenza oggi nel mondo?

- Pierluigi Consorti: Pieno di speranza.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quale e' lo stato della nonviolenza oggi in Italia?

- Pierluigi Consorti: Pieno di incertezza, ricco di speranza. Del movimento della nonviolenza italiano: un po’ troppo litigioso.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: E' adeguato il rapporto tra movimenti nonviolenti italiani e movimenti di altri paesi? E come migliorarlo?

- Pierluigi Consorti: Non saprei.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quale le sembra che sia la percezione diffusa della nonviolenza oggi in Italia?

- Pierluigi Consorti: Se ne sa poco. Prevale un senso utopico. Comunque esiste un sostanziale favore verso le esperienze nonviolente che emergono nella loro realta'.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali iniziative intraprendere perche' vi sia da parte dell'opinione pubblica una percezione corretta e una conoscenza adeguata della nonviolenza?

- Pierluigi Consorti: Bisognerebbe proporre esperienze fattibili di avvicinamento alla nonviolenza che non diano l’impressione di entrare in contatto con una casta di puri. Condurre iniziative semplici e concrete. Offrire testimonianze ripetibili.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: C'e' qualcosa che vorrebbe aggiungere?

- Pierluigi Consorti: Trovo l’impostazione cosi' esaustiva dell’intervista un po’ pericolosa, quasi che la nonviolenza sia una chiave di lettura unitaria, a partire dalla quale ed attraverso la quale si possa leggere la storia e l’universo. Forse maggiore sobrieta' nella percezione di questa esperienza aiuterebbe ad esprimere la concretezza che emerge dalla parzialita' della vita.

 
4. INCONTRI. OGGI A VITERBO
 
Oggi, domenica 8 agosto 2010, con inizio alle ore 15,30, presso il centro sociale autogestito "Valle Faul" a Viterbo, si svolgera' il trentaseiesimo incontro di studio del percorso di formazione e informazione nonviolenta iniziato da alcuni mesi.
All'incontro partecipa il responsabile del Centro di ricerca per la pace di Viterbo.
Il centro sociale autogestito "Valle Faul" si trova in strada Castel d'Asso snc, a Viterbo.
L'iniziativa e' ovviamente aperta alla partecipazione di tutte le persone interessate.
 
5. INCONTRI. SABATO 7 AGOSTO SI E' SVOLTO UN INCONTRO DI STUDIO A VITERBO
 
Sabato 7 agosto 2010, presso la sede del "Centro di ricerca per la pace" a Viterbo, si e' svolto un incontro di studio di accostamento alla lingua, alla storia e alla letteratura italiana.
L'incontro ha avuto carattere propedeutico, metodologico e panoramico, ed apre un ciclo di incontri di approfondimento dal punto di vista della nonviolenza.
 
6. APPELLI. IL CINQUE PER MILLE AL MOVIMENTO NONVIOLENTO
 

Anche con la prossima dichiarazione dei redditi si puo' destinare il cinque per mille al Movimento Nonviolento.

Non si tratta di versare denaro in piu', ma solo di utilizzare diversamente soldi gia' destinati allo Stato.

Destinare il cinque per mille delle proprie tasse al Movimento Nonviolento e' facile: basta apporre la propria firma nell'apposito spazio e scrivere il numero di codice fiscale del Movimento Nonviolento, che e': 93100500235.

*

Per ulteriori informazioni: tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

 
7. STRUMENTI. "AZIONE NONVIOLENTA"
 
"Azione nonviolenta" e' la rivista del Movimento Nonviolento, fondata da Aldo Capitini nel 1964, mensile di formazione, informazione e dibattito sulle tematiche della nonviolenza in Italia e nel mondo.
Redazione, direzione, amministrazione: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org
Per abbonarsi ad "Azione nonviolenta" inviare 30 euro sul ccp n. 10250363 intestato ad Azione nonviolenta, via Spagna 8, 37123 Verona.
E' possibile chiedere una copia omaggio, inviando una e-mail all'indirizzo an at nonviolenti.org scrivendo nell'oggetto "copia di 'Azione nonviolenta'".
 
8. SEGNALAZIONI LIBRARIE
 
Riletture
- Benedetto Croce, Breviario di estetica. Aesthetica in nuce, Laterza, Bari 1913, Adelphi, Milano 1990, 1992, pp. 274.
- Benedetto Croce, Etica e politica, Laterza, Bari 1930, 1973, pp. 400.
- Benedetto Croce, Logica come scienza del concetto puro, Laterza, Bari 1908, 1981, pp. XXIV + 368.
- Benedetto Croce, Teoria e storia della storiografia, Laterza, Bari 1917 e 1935, Adelphi, Milano 1989, 2001, pp. 438.
 
9. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
 
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
 
10. PER SAPERNE DI PIU'
 
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
 
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 276 dell'8 agosto 2010
 
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