Telegrammi. 269
- Subject: Telegrammi. 269
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Sun, 1 Aug 2010 02:26:53 +0200
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 269 del primo agosto 2010
Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal
Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della
nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Sommario di questo numero:
1.
Paolo Arena e Marco Graziotti intervistano Geremia
Cattristi
2. Il cinque per mille al Movimento Nonviolento
3.
"Azione nonviolenta"
4.
Segnalazioni librarie
5. La "Carta" del Movimento
Nonviolento 6. Per saperne di piu'
1.
LA NONVIOLENZA OGGI IN ITALIA. PAOLO ARENA E MARCO GRAZIOTTI INTERVISTANO GEREMIA
CATTRISTI
[Ringraziamo Paolo
Arena (per contatti: paoloarena at fastwebnet.it) e Marco
Graziotti (per contatti: graziottimarco at gmail.com) per averci
messo a disposizione questa intervista a Geremia Cattristi.
Paolo Arena e Marco Graziotti fanno parte della redazione di "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta", un'esperienza nata dagli incontri di formazione nonviolenta che si svolgono settimanalmente a Viterbo. L'intervistato e' un vecchio amico di questo foglio] - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Come e' avvenuto il suo
accostamento alla nonviolenza? - Geremia Cattristi: Logicamente.
*
- Paolo Arena e Marco
Graziotti: Quali personalita' della
nonviolenza hanno contato di piu' per lei, e perche'?
- Geremia Cattristi: Sul piano sia teorico che dell'esempio
soprattutto Gandhi, Capitini, Dolci. Tra i viventi: sul piano dell'analisi
Guliano Pontara e Vandana Shiva; sul piano dell'azione non saprei decidermi tra
tante persone che tutte meriterebbero una menzione.
*
- Paolo Arena e Marco
Graziotti: Quali libri consiglierebbe di
leggere a un giovane che si accostasse oggi alla nonviolenza? E quali libri
sarebbe opportuno che a tal fine fossero presenti in ogni biblioteca pubblica e
scolastica?
- Geremia Cattristi: Gandhi, Teoria e pratica della nonviolenza, Einaudi;
Ernst Bloch, Il principio speranza, Garzanti; Il messaggio di Aldo Capitini,
Lacaita; Emmanuel Levinas, Totalita' e infinito, Jaca Book; Hans Jonas, Il
principio responsabilita', Einaudi; Giuliano Pontara, L'antibarbarie, Ega;
Vandana Shiva, Il bene comune della terra, Feltrinelli.
E per le biblioteche anche almeno i tragici greci, Lucrezio, la Bibbia
(sia ebraica che cristiana), Dante, Shakespeare, tutte le opere di Giacomo
Leopardi, di Franz Kafka, di Hannah Arendt, di Franco Basaglia e di Franca
Ongaro Basaglia, di Primo Levi, di Guenther Anders.
*
- Paolo Arena e Marco
Graziotti: Quali iniziative nonviolente in
corso oggi nel mondo e in Italia le sembrano particolarmente significative e
degne di essere sostenute con piu' impegno?
- Geremia Cattristi: Tutte le iniziatve autenticamente nonviolente (molte
di quelle che vengono spacciate per tali non lo sono affatto: se le si guarda
con limpido sguardo chiunque se ne avvede. Ad esempio quelle che usano un
linguaggio hitleriano, quelle che occultano porzioni di verita', quelle che non
rispettano la coerenza tra i mezzi e i fini, quelle che si fanno finanziare dai
poteri assassini, quelli che non inverano pienamente ed
intransigentemente il principio cruciale "non uccidere" - che significa
anche: non provocare uccisioni, non avallare uccisioni, non creare situazioni
che facilitano uccisioni).
*
- Paolo Arena e Marco
Graziotti: In quali campi ritiene piu'
necessario ed urgente un impegno nonviolento?
- Geremia Cattristi: Oggi qui l'opposizione alla guerra in corso in
Afghanistan e l'opposizione al colpo di stato razzista del governo
Berlusconi in carica.
*
- Paolo Arena e Marco
Graziotti: Quali centri, organizzazioni,
campagne segnalerebbe a un giovane che volesse entrare in contatto con la
nonviolenza organizzata oggi in Italia?
- Geremia Cattristi: Direi il Movimento Nonviolento: con tutti i suoi
limiti mi sembra l'esperienza piu' affidabile (altre essendo sovente - su
questioni cruciali - inaffidabili, corrotte o arrese).
*
- Paolo Arena e Marco
Graziotti: Come definirebbe la nonviolenza, e
quali sono le sue caratteristiche fondamentali?
- Geremia Cattristi: In poche parole: la lotta contro la violenza e la
menzogna, condotta in modo nitido e intransigente nella coerenza tra mezzi e
fini, con coscienza della fallibilita' propria ed altrui, ripudiando l'uccidere
e provando un'universale compassione.
Per una definizione piu' ampia rinvio alla risposta data alla medesima
domanda da Aristarco Scardanelli nell'intervista recentemente apparsa
sui "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 266 del 29 luglio 2010
(che citava un articolo piu' volte apparso su questo medesimo
foglio).
Per un'analisi ancora piu' approfondita si possono leggere tre buoni
libri: l'antologia gandhiana Teoria e pratica della nonviolenza; la
raccolta degli Scritti sulla nonviolenza di Capitini; L'antibarbarie di Giuliano
Pontara. *
- Paolo Arena e Marco
Graziotti: Quali rapporti vede tra
nonviolenza e femminismo?
- Geremia Cattristi: Condivido l'opinione che il femminismo e' la corrente
calda, l'esperienza cruciale e il maggior inveramento storico della
nonviolenza.
*
- Paolo Arena e Marco
Graziotti: Quali rapporti vede tra
nonviolenza ed ecologia?
- Geremia Cattristi: Decisivi e di necessaria reciproca implicazione.
*
- Paolo Arena e Marco
Graziotti: Quali rapporti vede tra
nonviolenza, impegno antirazzista e lotta per il riconoscimento
dei diritti umani di tutti gli esseri umani?
- Geremia Cattristi: Solo la scelta della nonviolenza contrasta
adeguatamente il razzismo ed afferma adeguatamente i diritti umani di tutti
gli esseri umani.
*
- Paolo Arena e Marco
Graziotti: Quali rapporti vede tra
nonviolenza e lotta antimafia?
- Geremia Cattristi: Di palese reciproca implicazione, ovvero di
sostanziale coincidenza sia concettuale che empirica: la nonviolenza e'
esattamente l'antimafia sia sul piano teoretico che sul piano pratico.
* - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Quali rapporti vede tra
nonviolenza e lotte del movimento dei lavoratori e delle classi sociali
sfruttate ed oppresse?
- Geremia Cattristi: Una corrispondenza biunivoca se quelle lotte vogliono
costruire una societa' di persone libere, solidali ed eguali in diritti; ed
ancora una corrispondenza biunivoca se la nonviolenza e' - come non puo' non
essere - la lotta contro ogni forma di violenza, di menzogna, di
oppressione.
*
- Paolo Arena e Marco
Graziotti: Quali rapporti vede tra
nonviolenza e lotte di liberazione dei popoli oppressi?
- Geremia Cattristi: Un rapporto indispensabile; senza la scelta della
nonviolenza non si da' autentica liberazione ed umanesimo integrale.
*
- Paolo Arena e Marco
Graziotti: Quali rapporti vede tra
nonviolenza e pacifismo?
- Geremia Cattristi: La scelta della nonviolenza e' la forma piu' adeguata
di impegno per la pace e la giustizia.
*
- Paolo Arena e Marco
Graziotti: Quali rapporti vede tra
nonviolenza e antimilitarismo?
- Geremia Cattristi: La nonviolenza e' necessariamente
antimilitarista.
*
- Paolo Arena e Marco
Graziotti: Quali rapporti vede tra
nonviolenza e disarmo?
- Geremia Cattristi: La nonviolenza ovviamente si oppone alle armi; alla
loro progettazione, alla loro produzione, al loro possesso e al loro uso.
Il disarmo e' la civilta'.
Una esperienza straordinaria e' stata la realizzazione alcuni anni fa in
Brasile di un referendum per la messa al bando del commercio delle armi; non si
ottenne il risultato sperato, ma fu decisivo aver posto all'attenzione
dell'opinione pubblica locale e mondiale quel tema. Dovremo riprendere
quell'iniziativa ovunque.
*
- Paolo Arena e Marco
Graziotti: Quali rapporti vede tra
nonviolenza e diritto alla salute e all'assistenza?
- Geremia Cattristi: Il diritto alla salute s'intreccia con tutti i temi
decisivi dell'organizzazione sociale, del modo di produzione, della gestione
della cosa pubblica, dell'ordinamento giuridico, della pianificazione
territoriale, delle relazioni tra le persone. Interseca ecologia e lotte
sociali, la questione dei saperi e dei poteri, il nesso tra liberta' e
giustizia. Una riflessione acuta e tuttora illuminante su questi temi e'
nell'opera di Giulio A. Maccacaro, la cui relazione al congresso costitutivo di
"Medicina democratica, movimento di lotta per la salute" contiene ancora
basilari indicazioni programmatiche per le lotte e da condurre e le
progettualita' da inverare.
Quanto al diritto all'assistenza, affermarlo significa affermare il
riconoscimento della natura sociale dell'essere umano, e ricordare che
l'ordinamento giuridico, l'organizzazione sociale, le reti formali e informali
che strutturano le relazioni interpersonali e dei piu' ampi gruppi umani, in
tanto hanno senso e legittimazione in quanto sono intesi a garantire assistenza
(mutua assistenza, in forme assai articolate e variegate) alle persone che di
quell'ordinamento, di quell'organizzazione, di quelle reti fanno parte. Societa'
e' per l'appunto associazione, legame in qualita' di soci, vale a dire
alleati: e il legame sociale tutti gli esseri umani in ultima analisi collega e
raggiunge ed include e riconosce, come ha argomentato in modo definitivo Giacomo
Leopardi in quei versi immortali della Ginestra. E cittadinanza, nessuno lo
ignora, implica diritti e doveri di mutua solidarieta'; e dal Rinascimento
all'Illuminismo un acquisto definitivo e irreversibile della cultura umana
e' che al di sopra delle varie organizzazioni locali e parziali, ogni
essere umano e' cittadino dell'unica repubblica cosmopolita che coincide con
l'umanita' intera. *
- Paolo Arena e Marco
Graziotti: Quali rapporti vede tra
nonviolenza e psicoterapie?
- Geremia Cattristi: La piu' grande esperienza specifica della nonviolenza
in Italia nel Novecento e' stata quella del movimento di psichiatria democratica
che ha rivendicato la dignita' umana dei sofferenti psichici e smascherato e
contrastato la violenza delle istituzioni totali e della psichiatria
manicomiale. E questo e' stato anche il piu' grande contributo del nostro paese
nel corso del XX secolo alla civilta' umana. Ed immensa e' quindi la
gratitudine per Franco Basaglia, per Franca Ongaro Basaglia e per tutte le loro
collaboratrici e tutti i loro collaboratori in questa decisiva vicenda
teorica e pratica di promozione della dignita' e dei diritti dell'umanita'
intera.
*
- Paolo Arena e Marco
Graziotti: Quali rapporti vede tra
nonviolenza e informazione?
- Geremia Cattristi: La nonviolenza essendo altresi' nonmenzogna, essa
dovrebbe essere il criterio che presiede ad ogni attivita' informativa orientata
alla verita', al rispetto della dignita' e all'affermazione dei diritti.
Una utile riflessione in tale ambito e' nel libro di Danilo Dolci Dal
trasmettere al comunicare.
*
- Paolo Arena e Marco
Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla
riflessione filosofica?
- Geremia Cattristi: Se filosofia e' amore per il sapere ed il sapere e'
quel rivolgimento amoroso che affranca l'umanita' dall'oppressione
dell'ignoranza e dell'inganno, la nonviolenza e' pratica filosofica di
liberazione giunta alla piena autocoscienza e principio responsabilita' in
atto.
*
- Paolo Arena e Marco
Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla
riflessione delle e sulle religioni?
- Geremia Cattristi: La traducibilita' e quindi l'unificabilita' tra esse e
tra esse e le tradizioni di pensiero non religiose ovvero
"libero-religiose" (nel senso che questa formula ha in Capitini) in quanto
recano di orientato al bene comune, al rispetto reciproco, alla cura per
tutti gli esseri senzienti e per la casa comune.
*
- Paolo Arena e Marco
Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla
riflessione sull'educazione?
- Geremia Cattristi: La nonviolenza e' educativa nel farsi della lotta,
insegna con l'esempio. Il resto sovente sono chiacchiere e peggio.
*
- Paolo Arena e Marco
Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla
riflessione sull'economia?
- Geremia Cattristi: Bisognerebbe innanzitutto uscire dalle semplificazioni
puerili che hanno troppo largo corso. E riprendere un'analisi adeguata
dell'intreccio tra modo di produzione, modello di sviluppo e rapporti di
proprieta' ("Parliamo dei rapporti di proprieta'", esortava Bertolt Brecht in
quella storica circostanza). In breve: si tratta innanzitutto di chiudere il
cerchio economia-ecologia, ovvero di riorientare l'intera dottrina economica e
le pratiche concrete secondo criteri di giustizia sociale e di rispetto per la
biosfera. In questo le riflessioni specifiche di Rosa Luxemburg, di Antonio
Gramsci, di Jose' Carlos Mariategui, di Ivan Illich, di James O' Connor, di
Murray Bookchin, di Colin Ward, di Vandana Shiva sono di
particolare rilevanza, anche per non ridursi -come dicevo all'inizio -
a certe semplificazioni che oggi vanno per la maggiore sebbene siano (ovvero
proprio perche' sono) assai rozze e subalterne. Mi permetterei di suggerire
anche la rilettura di utili lavori di (e promossi da) Aurelio Peccei,
quel Piccolo e' bello di Ernst F. Schumacher, le opere di Dario Paccino, alcuni
lavori di Enrique Dussel ed anche il libro di Fernando Mires su Il discorso
della natura.
*
- Paolo Arena e Marco
Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla
riflessione sul diritto e le leggi?
- Geremia Cattristi: E' questione cruciale. La nonviolenza deve farsi
giuriscostituente, criterio e fondamento di diritto positivo ed empirico
cogente riferimento dell'attivita' legislativa, politica e della
pubblica amministrazione.
Un'esperienza in tal senso decisiva e' quella della Commissione per la
verita' e la riconciliazione in Sudafrica, con la quale la nonviolenza e'
entrata nel campo del diritto penale, apparentemente il piu' ostico ad
essa.
Analogamente la proposta di formazione alla nonviolenza delle forze
dell'ordine - su cui il "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo, che la
ideo', ha condotto una protratta iniziativa che mise capo anche alla
presentazione di una proposta di legge - costituisce una pista di lavoro da non
abbandonare.
Va inoltre ricordato come la Difesa popolare nonviolenta sia gia' entrata
nel corpus legislativo italiano.
Ma indipendentemente da questi esempi specifici (che pure sono
paradigmatici di come la nonviolenza costituisca una proposta anche in campi
apparentemente cosi' estranei ed ostici ad essa come il diritto penale, la
pubblica sicurezza e la politica della difesa), basilare e' la consapevolezza
che uno dei monumenti della nonviolenza e' il costituzionalismo moderno, e come
la Dichiarazione universale dei diritti umani del 1948 costituisca un punto di
riferimento ineludibile per ogni legislatore e per ogni ordinamento giuridico
democratico.
*
- Paolo Arena e Marco
Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla
riflessione sull'etica e sulla bioetica?
- Geremia Cattristi: Hic et nunc per ogni persona di retto sentire ne e'
veritieramente il cuore pulsante e il fondante criterio.
*
- Paolo Arena e Marco
Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla
riflessione sulla scienza e la tecnologia?
- Geremia Cattristi: La consapevolezza non solo della non neutralita' della
scienza e delle tecniche applicative, ma anche della necessita' di una
riflessione che adegui le capacita' di comprensione e giudizio alle possibilita'
di intervento sul mondo e sulla vita che i progressi scientifici e tecnologici
hanno aperto con esiti potenzialmente apocalittici.
Alcune opere di Guenther Anders, di Robert Jungk, di Gregory Bateson, di
Ivan Illich, di Stefano Rodota', di Hans Jonas, di Vandana Shiva, approntano
strumenti analitici ed interpretativi di grande importanza.
E ad esempio nella lotta antinucleare la nonviolenza ha saputo elaborare e
proporre argomentazioni adeguate ed efficaci e costituire una vera e propria
pedagogia democratica e scientifica di massa. Cosi' come nella critica del
consumismo (e dal consumismo all'industrialismo come suo fondamento
ed ideologia dello sviluppo quantitativo illimitato - che
effettualmente cozza con i limiti della biosfera, mettendo oggi a rischio la
civilta' umana sul pianeta).
Ma la nonviolenza ha saputo non solo svolgere una efficace critica
epistemologica e pratica, ma ha saputo altresi' indicare proposte adeguate:
certo, occorre non solo aver ragione, ma condurre una lotta vittoriosa perche'
questa ragione prevalga sulla barbarie ipertecnologica ammantata di
scientismo che asservita alla logica del dominio totale e della
mera massimizzazione del profitto sta distruggendo la casa comune
dell'umanita'.
*
- Paolo Arena e Marco
Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla
riflessione storica e alla pratica storiografica?
- Geremia Cattristi: Correndo il rischio di apparire oltremodo banale
evidenzierei innanzitutto che la nonviolenza legge la storia ponendosi dalla
parte delle vittime, e' quindi una lettura intenzionata, non neutrale, non
avalutativa, bensi' impregnata di scelte morali che sono anche scelte
epistemologiche ed ermeneutiche precise. La nonviolenza apporta alla riflessione
storica l'impegno concreto dello smascheramento della violenza e della menzogna
dei poteri oppressivi, e la forza della verita' come criterio e motore
dell'impegno nella storia per l'affermazione del bene comune.
Quanto alla pratica storiografica, chiunque abbia anche solo messo il naso
nel dibattito e nelle ricerche in campo storiografico otto-novecenteschi, e
soprattutto degli ultimi decenni, sa che vi e' una vivacissima riflessione che
ha prodotto opere, metodi e aperture con cui la nonviolenza si sente
fortemente coinvolta. Senza voler risalire ancora una volta allo storicismo
tedesco, o alla tradizione storiografica del materialismo storico, o alla
proposta crociana, o alla scuola delle "Annales", o alle acquisizioni decisive
dell'antropologia nelle sue varie e conflittuali correnti, fino ad arrivare
ai culturali studies, agli studi postcoloniali, alle acquisizioni del
femminismo, bastera' ricordare alcuni decisivi ambiti di ricerca come i lavori
appunto di storia delle donne, le opere storiche sulle origini del
totalitarismo, sul razzismo novecentesco e sulla Shoah, e sulla enorme
(ripeto: enorme) rilevanza delle lotte nonviolente nella storia del Novecento. A
voler citare un solo nome straordinariamente rappresentativo: si vedano i lavori
di Anna Bravo.
* - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Nonviolenza e movimenti sociali:
quali rapporti?
- Geremia Cattristi: Fecondanti e conflittuali. La nonviolenza ne deve
essere ad un tempo suscitatrice e coscienza critica; deve promuoverli ed insieme
combattere in essi ogni tendenza autoritaria, dogmatica, settaria, militarista,
maschilista.
*
- Paolo Arena e Marco
Graziotti: Nonviolenza e forze
politiche: quali rapporti?
- Geremia Cattristi: Nel periodo della cospirazione antifascista e della
Resistenza la nonviolenza seppe impollinare le forze politiche democratiche,
alcune delle figure di esse piu' rappresentative, esperienze di lotta
straordinarie pur in condizioni cosi' drammatiche. Negli utlimi decenni invece
il rapporto con le forze politiche e' stato semplicemente disastroso.
*
- Paolo Arena e Marco
Graziotti: Nonviolenza e organizzazioni
sindacali: quali rapporti?
- Geremia Cattristi: I sindacati sono storicamente le forme organizzative
del movimento di resistenza degli oppressi allo sfruttamento e all'alienazione e
di emancipazione collettiva e trasformazione democratica e
socialista della societa' in cui piu' largamente sono state sperimentate le
tecniche della nonviolenza, ed attraverso le tecniche anche alcuni principi
ermeneutici, assiologici, gnoseologici di essa.
*
- Paolo Arena e Marco
Graziotti: Nonviolenza e agenzie della
socializzazione: quali rapporti?
- Geremia Cattristi: Poiche' tutte le agenzie della socializzazione
rischiano di trasformarsi in istituzioni totali, in quegli ambiti la pratica
della nonviolenza ha un ruolo fondamentale di difesa della dignita' e dei
diritti degli esseri umani.
*
- Paolo Arena e Marco
Graziotti: Nonviolenza e amicizia: quale
relazione?
- Geremia Cattristi: Nell'amicizia precipuamente si concretizza quella
modalita' relazionale che Aldo Capitini tematizzava nella formula del tu-tutti,
e Guido Calogero nella sua filosofia del dialogo (e per brevita' ci si limita
qui a citare soltanto il nome del grande pensatore del principio dialogico,
Martin Buber).
* - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Nonviolenza e percezione
dell'unita' dell'umanita': quale relazione e quali implicazioni?
- Geremia Cattristi: Senza percezione dell'unita' dell'umanita', e della
responsabilita' dell'umanita' per la biosfera, non si da' nonviolenza.
* - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Nonviolenza e politica: quale
relazione?
- Geremia Cattristi: Se la nonviolenza non si fa proposta politica
complessiva e movimento politico capace di egemonia si condanna da sola
alla subalternita' e all'ininfluenza - e si rovescia quindi in complicita' con
la violenza dei poteri dominanti. E' questo per me il punto cruciale.
Ed e' per questo che trovo tutt'altro che nonviolente molte iniziative spacciate
per tali.
*
- Paolo Arena e Marco
Graziotti: Nonviolenza e vita quotidiana:
quale relazione?
- Geremia Cattristi: Al di la' delle chiacchiere e delle illusioni non si
da' altra vita per gli esseri umani empirici che quella quotidiana. La
nonviolenza quindi o si realizza li' o non si realizza affatto.
* - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Nonviolenza e cura del territorio
in cui si vive: quale relazione?
- Geremia Cattristi: La nonviolenza e' sempre contestuale e sperimentale,
relativa e situata, ergo si da' in un luogo e in un tempo precisi: aver cura del
luogo in cui ci si trova e' "conditio sine qua non" per esser persone decenti.
Da tempo - decenni almeno - la maggior parte delle iniziative nonviolente
nel mondo sono legate alla difesa del territorio dalla devastazione provocata da
un modello di sviluppo scellerato. *
- Paolo Arena e Marco
Graziotti: Nonviolenza e cura delle persone
con cui si vive: quale relazione?
- Geremia Cattristi: La nonviolenza trova la sua verifica fondamentale ed
ineludibile innanzitutto nella cura delle persone con cui si vive.
*
- Paolo Arena e Marco
Graziotti: La nonviolenza dinanzi alla morte:
quali riflessioni?
- Geremia Cattristi: E' un argomento cosi' complesso che preferisco non
rispondere in poche parole.
*
- Paolo Arena e Marco
Graziotti: Quali le maggiori esperienze
storiche della nonviolenza?
- Geremia Cattristi: Alcune esperienze di Gandhi e di King; il femminismo;
alcune straordinarie intuizioni ed iniziative dell'esperienza
rivoluzionaria sandinista; la Commissione per la verita' e la
riconciliazione in Sudafrica.
*
- Paolo Arena e Marco
Graziotti: Quale e' lo stato della
nonviolenza oggi nel mondo e in
Italia?
- Geremia Cattristi: E' una domanda alla quale non saprei rispondere senza
fare un lungo discorso (e forse non saprei rispondere adeguatamente neppure
dopo di esso).
*
- Paolo Arena e Marco
Graziotti: E' adeguato il rapporto tra
movimenti nonviolenti italiani e movimenti di altri paesi? E come
migliorarlo?
- Geremia Cattristi: In generale mi pare di no, anche perche' e' veicolato
prevalentemente dalle ong, che sovente sono esperienze dai molti tratti
ambigui. Occorrerebbero rapporti orizzontali ed iniziative comuni che non
nascano a rimorchio delle "emergenze" imposte dai media dominanti e quindi il
piu' delle volte subalterne ab ovo.
*
- Paolo Arena e Marco
Graziotti: Quale le sembra che sia la
percezione diffusa della nonviolenza oggi in Italia?
- Geremia Cattristi: Una percezione disastrosamente fallace, anche per
gravissima responsabilita' di taluni personaggi spacciati per "nonviolenti" ed
invece scandalosamente insipienti, irresponsabili e corruttori.
*
- Paolo Arena e Marco
Graziotti: Quali iniziative intraprendere
perche' vi sia da parte dell'opinione pubblica una percezione corretta e una
conoscenza adeguata della nonviolenza?
- Geremia Cattristi: Essere piu' attenti, piu' modesti, piu'
responsabili e piu' rigorosi in cio' che si dice e che si fa. La gran
parte di cio' che comunemente si spaccia per nonviolenza e' di essa la
caricatura e la perversione. Chi vuole essere persona amica della nonviolenza
cominci - nel corso stesso della lotta contro le ingiustizie e le
menzogne - con il lavorare su di se', e col migliorare la sua
capacita' di ascolto, di rispetto dell'altro, di comunicazione adeguata. Il
resto verra'.
*
- Paolo Arena e Marco
Graziotti: Nonviolenza e intercultura: quale
relazione?
- Geremia Cattristi: La cultura e' sempre e solo intercultura. Ma la
pratica dell'intercultura richiede che si possieda almeno una cultura. Invece
tra scuola e tv si e' da tempo allegramente riusciti a cancellare ogni
tradizione d'arte e di pensiero in Italia. E fatto questo, l'adesione al
nazismo e' un breve passo. Il primo contributo della nonviolenza in questo
ambito e' quindi quello di persuadere le persone che il sapere e' un diritto, e
che la convivenza e' la base della civilta', e che la civilta' si fonda
sull'incontro delle diversita', e che l'umanita' e' una ma si incarna in
innumerevoli esseri umani ciascono eguale in diritti a tutti gli altri ma anche
irriducibilmente diverso da tutti gli altri; e che forse sara' solo grazie ai
migranti che riusciremo a contrastare la barbarie nazista in cui
decenni di berlusconismo e di leghismo hanno precipitato il nostro paese.
*
- Paolo Arena e Marco
Graziotti: Nonviolenza e conoscenza di se':
quale relazione?
- Geremia Cattristi: La nonviolenza, che richiede anche e innanzitutto la
lotta interiore contro la violenza che ciascuna persona reca dentro di se', e'
una buona lente che chiunque puo' utilizzare per guardare nel proprio
intimo, senza reticenze e senza ipocrisie; e talora e' anche una efficace
terapia di autoaiuto.
*
- Paolo Arena e Marco
Graziotti: Nonviolenza e scienze umane: quale
relazione?
- Geremia Cattristi: Innanzitutto la consapevolezza della necessita' di
opporsi alle scienze - ovvero alle prassi e alle ideologie - disumane.
Scienze umane significa riconoscere e accogliere come criterio e sprone la
massima di Terenzio: homo sum e quel che segue.
*
- Paolo Arena e Marco
Graziotti: Nonviolenza e linguaggio: quale
relazione?
- Geremia Cattristi: Decisiva. Tutto, tutto si decide
innanzitutto nel linguaggio.
*
- Paolo Arena e Marco
Graziotti: Nonviolenza e stili di vita: quale
relazione?
- Geremia Cattristi: Ricordo - e cito sovente - una frase che lessi
attribuita a Tolstoj: Non credero' mai alla buona fede rivoluzionaria di chi si
fa pulire il vaso da notte da un'altra persona. La coerenza tra i costumi
personali e l'agire pubblico mi sembra il criterio su cui misurare la
credibilita' di ogni persona impegnata nella sfera politica o sociale. La
nonviolenza richiede uno stile di vita sobrio, responsabile, solidale.
*
- Paolo Arena e Marco
Graziotti: Nonviolenza e coscienza del
limite: quali implicazioni e conseguenze?
- Geremia Cattristi: La nonviolenza e' la coscienza del limite. Tra le
tante definizioni che se ne possono dare (opposizione alla violenza, forza della
verita', rispetto per la vita, forza dell'amore, innocenza operante...) quella
di "coscienza del limite" mi pare una delle piu' efficaci unita a "lotta contro
la violenza" e "non uccidere".
* - Paolo Arena e Marco
Graziotti: Nonviolenza come cammino: in quale
direzione?
- Geremia Cattristi: Un cammino di liberazione comune fondato sul principio
del "neminem laedere" e sul criterio "in dubio, contra projectum".
*
- Paolo Arena e Marco
Graziotti: Nonviolenza e internet: quale
relazione? e quali
possibilita'?
- Geremia Cattristi: E' un argomento su cui rifletto da tempo, con
sentimenti ambivalenti e con opinioni che ancora non sono riuscito a portare a
sintesi. In via provvisoria direi che poiche' internet esiste ed e' il grande
immondezzaio e il deformante specchio dei saperi e delle menzogne del
mondo, e' preferibile che i navigatori vi trovino anche qualcosa di vero e di
buono. Conosco almeno un tentativo di fare buon uso di internet per promuovere
la conoscenza della nonviolenza, ovvero la formazione e
l'informazione delle persone amiche della nonviolenza e di quante
potrebbero ad essa accostarsi se la incontrassero non troppo sfigurata. Questo
tentativo, mi si perdoni l'ineleganza, e' il notiziario telematico
quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" in cui dovrebbe apparire
anche questa intervista.
*
- Paolo Arena e Marco
Graziotti: Potrebbe presentare la sua stessa
persona (dati biografici, esperienze significative, opere e scritti...) a
un lettore che non la conoscesse affatto?
- Geremia Cattristi: Mi sembra privo d'interesse. E
gia' questa lunga e frettolosa schidionata di sparse opinioni mi lascia per piu'
versi perplesso sulla sua effettuale utilita'.
* - Paolo Arena e Marco
Graziotti: C'e' qualcosa che vorrebbe
aggiungere?
- Geremia Cattristi: No, grazie. 2. APPELLI.
IL CINQUE PER MILLE AL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Anche con la prossima dichiarazione dei redditi si puo' destinare il cinque per mille al Movimento Nonviolento. Non si tratta di versare denaro in piu', ma solo di utilizzare diversamente soldi gia' destinati allo Stato. Destinare il cinque per mille delle proprie tasse al Movimento Nonviolento e' facile: basta apporre la propria firma nell'apposito spazio e scrivere il numero di codice fiscale del Movimento Nonviolento, che e': 93100500235. * Per ulteriori informazioni: tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org 3.
STRUMENTI. "AZIONE NONVIOLENTA"
"Azione nonviolenta" e' la rivista del Movimento Nonviolento, fondata
da Aldo Capitini nel 1964, mensile di formazione, informazione e dibattito sulle
tematiche della nonviolenza in Italia e nel mondo.
Redazione, direzione, amministrazione: via Spagna 8, 37123 Verona, tel.
0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail:
an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org
Per abbonarsi ad "Azione nonviolenta" inviare 30 euro sul ccp n. 10250363 intestato ad Azione nonviolenta, via Spagna 8, 37123 Verona. E' possibile chiedere una copia omaggio, inviando una e-mail all'indirizzo
an at nonviolenti.org scrivendo nell'oggetto
"copia di 'Azione nonviolenta'".
4. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Riletture
- Alain, Cento e un ragionamenti, Einaudi, Torino 1960, 1975, pp. XLIV +
258.
- Alain, Elements de philosophie, Gallimard, Paris 1941, 1967, pp.
384.
5. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale
e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e
internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento
dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della
creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo
di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono: 1. l'opposizione integrale alla guerra; 2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione; 3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario; 4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo. Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica. Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli. 6. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004
possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 269 del primo agosto 2010
Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca
per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/ Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su:
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