Coi piedi per terra. 286
- Subject: Coi piedi per terra. 286
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- Date: Thu, 8 Jul 2010 10:37:38 +0200
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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in
cammino"
Numero 286 dell'8 luglio 2010
In questo numero:
1. Una comunicazione al Ministro dei Beni Culturali
2.
Antonella Litta: Un esposto al Commissario all'Ambiente dell'Unione Europea
sulla situazione del lago di Vico del 24 maggio 2010
3.
Antonella Litta: Un nuovo esposto ai ministri della Salute e dell'Ambiente del 3
giugno 2010
4. Per contattare il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e
s'impegna per la riduzione del trasporto aereo
1. DOCUMENTAZIONE. UNA COMUNICAZIONE AL MINISTRO DEI BENI CULTURALI
[Riceviamo e
diffondiamo]
Al Ministro dei Beni Culturali
e per opportuna conoscenza: al prefetto di Viterbo, al sindaco del
Comune di Viterbo, al presidente della Provincia
di Viterbo, alla presidente della Regione Lazio,
all'assessore all'ambiente del Comune di Viterbo,
a tutti i consiglieri del Comune di Viterbo,
all'assessore all'ambiente della Provincia di Viterbo, a tutti i
consiglieri della Provincia di Viterbo, all'assessore all'ambiente della Regione
Lazio, a tutti i consiglieri
della Regione Lazio, alla ministra dell'Ambiente, al ministro dei
Trasporti, al ministro della Salute, ai mezzi
d'informazione locali e nazionali
Oggetto: Appello in difesa dell'area naturalistica,
archeologica e termale del Bulicame di dantesca memoria
*
Gentile Ministro dei Beni Culturali,
le segnaliamo che l'area naturalistica,
archeologica e termale del Bullicame a Viterbo (il Bulicame ricordato da Dante
nella Divina Commedia), un vero e proprio bene dell'umanita', e' gravemente
minacciata di irreversibile devastazione e catastrofico inquinamento da manovre
speculative di selvaggia aggressione sia del territorio e dei beni naturali e
culturali, sia della salute e dei diritti della popolazione locale.
Punta di lancia di questa aggressione e' il
progetto dissennato ed illecito di realizzare, nel cuore di un'area cosi'
unica e preziosa, un mega-aeroporto nocivo, distruttivo e
fuorilegge.
La realizzazione del mega-aeroporto nel cuore
dell'area del Bulicame avrebbe come immediata e disastrose conseguenze: a) lo
scempio dell'area del Bulicame e dei beni ambientali e culturali che vi si
trovano; b) la devastazione dell'agricoltura della zona circostante; c)
l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali;
d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico che sara'
di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione
locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta'); e) il
collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da
pesanti servitu'; f) uno sperpero colossale di soldi pubblici; g) una flagrante
violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti
nel territorio.
Quell'area va tutelata nel modo piu' adeguato:
istituendovi un parco naturalistico, archeologico e termale; e fin d'ora
respingendo ogni operazione speculativa, inquinante, devastatrice,
illecita.
Con la presente lettera sollecitiamo un suo
intervento in difesa di questo prezioso bene ambientale e culturale assurdamente
minacciato di irreversibile devastazione.
Restando a disposizione per ogni ulteriore
informazione, distinti saluti,
*
le persone partecipanti all'incontro di formazione
alla nonviolenza svoltosi domenica 4 luglio 2010 presso il centro sociale "Valle
Faul" di Viterbo
Viterbo, 5 luglio 2010
Per comunicazioni: partecipanti agli incontri di
formazione alla nonviolenza presso il centro sociale "Valle Faul", strada Castel
d'Asso snc, 01100 Viterbo, e-mail: viterbooltreilmuro at gmail.com
2. DOCUMENTAZIONE. ANTONELLA LITTA: UN ESPOSTO AL COMMISSARIO ALL'AMBIENTE DELL'UNIONE EUROPEA SULLA SITUAZIONE DEL LAGO DI VICO DEL 24 MAGGIO 2010 [Riproponiamo il seguente documento]
Al
Commissario all'Ambiente dell'Unione Europea e per
opportuna conoscenza: Oggetto:
Un contributo di analisi ed una ennesima richiesta di intervento in relazione
agli sviluppi della
vicenda del lago di Vico dell’Associazione italiana medici per l’ambiente -
Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) di
Viterbo. * L’Associazione
italiana medici per l'ambiente - Isde di Viterbo il 30 marzo 2010 ha
presentato un esposto (in allegato) al Ministro dell’Ambiente e al Ministro
della Salute sul gravissimo rischio sanitario ed ambientale derivante dal
degrado e dall’inquinamento dell’ecosistema del lago di
Vico. L’esposto,
oltre a fornire un quadro dettagliato, documentato e circostanziato delle
problematiche ambientali e del rischio sanitario determinato dal rapido
deterioramento della qualita' delle acque del lago, ha indicato anche le
proposte, piu' volte formulate, dell’Isde di Viterbo per l’avvio di una rapida
ed efficace bonifica e tutela dell’intero ecosistema lacustre e
per garantire acque salubri e potabili alle popolazioni di Caprarola e
Ronciglione. A
seguito di questo esposto sono state presentate numerose interrogazioni da parte
di deputati, senatori ed europarlamentari. L’Isde, in relazione ai piu' recenti sviluppi di questa situazione, intende con il presente documento mettere a disposizione un ulteriore contributo sia di informazione, sia di replica a erronee dichiarazioni altrui e sia di rinnovata proposta di interventi ormai non piu' procrastinabili. * L’attuale
situazione ambientale del lago di Vico Sono
evidenti e ormai ben documentate le gravi problematiche ambientali del lago di
Vico (presenza di periodiche fioriture dell’alga rossa Plankthotrix rubescens,
produttrice di una microcistina tossica e cancerogena, marcata riduzione del
quantitativo di ossigeno nelle sue acque e della loro trasparenza, presenza di
metalli pesanti in elevata concentrazione nelle acque e nei suoi sedimenti,
etc.). Nella
riunione, promossa dall’Assessorato all’Ambiente della Provincia di Viterbo,
svoltasi il 2 marzo 2010, sul tema “Attivita' di contrasto al degrado
della qualita' delle acque del lago di Vico”, sono stati presentati dati che
hanno evidenziato la presenza nelle acque del lago di valori elevati di Arsenico
(As) e di altre sostanze tossiche e cancerogene di norma estranee alle
acque del lago quali: Mercurio, Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA), e nei
suoi sedimenti alte concentrazioni di Arsenico - 647 mg/kg SS (valore soglia 20
mg/kg SS) -, Cadmio - 12 mg/kg SS (valore soglia 2 mg/kg SS) -, e Nichel -
566 mg/kg SS (valore soglia 120 mg/kg SS) -. Ulteriori risultati di indagine, presentati dall’Arpa Lazio - sezione di Viterbo alla riunione svoltasi il 10 maggio 2010 presso il Dipartimento Regionale Rifiuti ed Energia, hanno confermano la presenza di Arsenico in concentrazioni molto elevate nei sedimenti lacustri. Un
recente documento del Centro tecnico logistico interforze Nbc di Civitavecchia
riferisce i risultati di una indagine geofisica commissionata dal Ministero
della Difesa per la ricerca di masse anomale interrate presso il Magazzino
Materiali di Difesa Nbc di Ronciglione (indagine che ha evidenziato la presenza
di masse metalliche e non metalliche interrate in diversi punti del
sito). Da
questo documento emerge che da carotaggi ed analisi chimiche su campioni di
terreno prelevati sono stati rilevati valori di Arsenico superiori a quanto
previsto dalla normativa in vigore e pertanto il sito militare in prossimita'
del lago risulta contaminato. Questi
dati e documenti confermato il degrado e l’inquinamento del lago di Vico e
impongono immediate norme di tutela ed interventi di bonifica non piu'
rimandabili: riduzione immediata e drastica dell’uso di fitofarmaci in tutta la
conca del lago di Vico con riconversione al biologico di tutte le attuali forme
di coltivazioni agricole; controllo e verifica di tutti gli scarichi
fognari delle utenze private e pubbliche poste in prossimita' del lago;
intensificazione dei controlli di tutte le attivita' all’interno della riserva;
avvio della bonifica del sito militare Nbc di
Ronciglione. * La
potabilizzazione delle acque erogate alla popolazioni di Ronciglione e
Caprarola I comuni
di Caprarola e Ronciglione utilizzano per la maggior parte acque captate dal
lago di Vico. Le acque
in relazione alla loro classificazione devono subire un efficace processo di
filtrazione e potabilizzazione prima di essere distribuite alle popolazioni per
uso umano. L’inadeguatezza
della filtrazione e quindi della potabilizzazione delle acque distribuite alla
popolazioni di Caprarola e Ronciglione risulta evidente da
una nota del 4 gennaio 2008, con la quale il Dipartimento di
prevenzione - Servizio igiene e sanita' pubblica, sezione 4 Vetralla della Asl
di Viterbo, in considerazione dei risultati degli esami effettuati dall’Arpa
Lazio - sezione di Viterbo che evidenziavano la presenza di Cianobatteri -
Plankthotrix spp -, proponeva ordinanza di non potabilita' dell’acqua ai sindaci
di Caprarola e Ronciglione. L’inadeguatezza
della filtrazione risulta anche da alcuni esami condotti sempre dall’Arpa Lazio
- sezione di Viterbo nel periodo compreso da marzo Una conferma
del pregresso cattivo stato dell’impianto di potabilizzazione nel comune di
Ronciglione e' inoltre contenuta in un “Memorandum”
redatto in data 23/12/2009 dal Dipartimento di prevenzione - Servizio
igiene e sanita' pubblica - sezione 4 Vetralla della Asl di Viterbo; nella relazione tecnica “Verifica delle condizioni
tecnico-qualitative dell’acquedotto comunale di Ronciglione - Vt” redatta dalla
societa' Sif (Sistema Integrato di Fitodepurazione) e
nell’ordinanza n. 12/2010 del sindaco di Ronciglione nella
quale si fa addirittura risalire al maggio 2002 il riscontro dell’inadeguatezza
dei filtri e quindi il loro non utilizzo. Le
pregresse e le attuali condizioni di funzionamento dei potabilizzatori comunali
sembrano pertanto non garantire in modo completo ed efficace la potabilita'
delle acque captate dal lago e tale situazione accresce la preoccupazione per il
rischio sanitario al quale sono state esposte e sono esposte le popolazioni
anche in considerazione della presenza dei nuovi ed eterogenei elementi
inquinanti rilevati di recente nelle acque del lago e nei suoi
sedimenti. E’
urgente quindi che siano predisposte ed individuate immediatamente fonti
alternative di approvvigionamento idrico per tutta la popolazione, per gli
esercizi commerciali, per le scuole, per l’ospedale di Ronciglione e per tutte
le industrie alimentari locali. E’ altresi' necessario avviare, come piu' volte richiesto dall’Isde di Viterbo, uno studio di fattibilita' finalizzato alla realizzazione di pozzi da dotare di dearsenificatori per garantire un approvvigionamento idrico di migliore qualita' e sicurezza e che siano posti in opera in tempi brevissimi impianti di filtrazione e potabilizzazione cosiddetti pilota per studiare le migliori tecniche di purificazione dell’acqua in relazione alle peculiari problematiche di degrado ed inquinamento del lago di Vico. * Il
monitoraggio della microcistina tossica e cancerogena nelle acque destinate
a consumo umano Il
microrganismo Planktothrix rubescens, detta comunemente alga rossa e segnalata
dal 2007 nelle acque del lago di Vico, produce numerosi tipi di tossine dette
microcistine a valenza epatotossica, gastroenterica e con possibile azione
cancerogena. Gli
effetti delle microcistine sulle persone e gli animali possono essere
cosi' riassunti: epatotossicosi acuta per ingestione diretta; polmoniti
allergiche ed epatotossicosi se respirate, nel corso di attivita' ricreative e
sportive in sistemi idrici contaminati da alghe in fase di fioritura; promozione
di tumori, se ingerite in dosi sub-acute per diverso tempo (tumori epatici,
gastrointestinali, epiteliali). Le persone possono essere esposte alle tossine attraverso l’ingestione di acqua potabile contaminata, tramite la balneazione, l’inalazione di aerosol durante attivita' ricreative in prossimita' delle aree di fioritura dell’alga, con l’assunzione di alimenti trattati e realizzati con acque contaminate (la microcistina non e' termolabile), durante i trattamenti di emodialisi. La fauna ittica che vive nei bacini e negli invasi contaminati e' anch’essa esposta alle tossine cosi' come gli animali che vivono in allevamenti, nel caso vengano abbeverati con acque contaminate dalle microcistine, e le specie vegetali irrigate con le stesse. La flora e la fauna contaminata da queste microcistine possono divenire ulteriori vettori di esposizione per le persone in quanto entrano a far parte della catena alimentare. Da
quanto sopra esposto risulta del tutto evidente che sarebbe stato indispensabile
e di grande importanza, a partire dal 2007, un costante monitoraggio della
concentrazione e della presenza di questa microcistina nelle acque del lago,
nella fauna ittica e soprattutto, e per evidenti motivi di tutela della salute
pubblica, nelle acque destinate a consumo
umano. Dalla
documentazione in possesso dell’Isde: il Memorandum del Dipartimento di
prevenzione - Servizio igiene e sanita' pubblica - sezione 4 Vetralla della Asl
di Viterbo, e un carteggio tra questo stesso Dipartimento, l’Arpa Lazio -
sezione di Viterbo e l’Ato1 -Lazio, non risulta che finora sia stato attuato
alcun monitoraggio di questa microcistina. In tre
lettere inviate all’Isde dal Dipartimento Ambiente e connessa Prevenzione
Primaria dell’Istituto
Superiore di Sanita', rispettivamente: n. di protocollo 11/05/2010 - 0020790,
n.
11/05/2010 - 0020791 e n. 11/05/2010 - 0020792, si afferma che non esiste alcuna
convenzione tra l’Istituto Istituto Superiore di Sanita' e le amministrazioni
comunali di Caprarola e Ronciglione ma che sono stati effettuati finora solo
esami estemporanei su alcuni campioni di acqua prelevati il 5 marzo
Il mancato monitoraggio, dal 2007 ad oggi, della presenza e della concentrazione di questa microcistina tossica e cancerogena, nelle acque destinate a consumo umano ed in quelle utilizzate nei pubblici esercizi, nelle scuole e per le preparazioni di alimenti ha di fatto determinato una condizione di elevato rischio sanitario derivante dall’esposizione cronica e non quantificata a questa sostanza per le popolazioni e in particolare per i bambini, le donne in gravidanza e i malati. L’Isde
ribadisce l’estrema urgenza dell’avvio del monitoraggio nelle acque destinate a
consumo umano di questa sostanza e di tutti gli altri possibili inquinanti,
soprattutto di quelli individuati dalle recenti ricerche dell’Arpa Lazio
- sezione di Viterbo nelle acque e nei sedimenti del
lago. L’Isde,
per le ragioni esposte, ribadisce la necessita' e il dovere che gli enti
preposti programmino e diano inizio a studi di monitoraggio e sorveglianza di
lungo periodo dello stato di salute delle popolazioni di Caprarola e
Ronciglione. * L’Arsenico,
gli IPA e i metalli pesanti nelle acque e nei sedimenti del lago di
Vico Il
Decreto legislativo n. 31 del 2 febbraio 2001,
modificato
e integrato con successivo D. Lgs. 27/02, disciplina
la qualita' delle acque potabili destinate al consumo umano garantendone la
salubrita' e la pulizia. Il
valore limite ammesso da questo Decreto per l’Arsenico nelle acque destinate a
consumo umano e' di 10 microgrammi/litro e solo per continue deroghe
regionali e' stato innalzato a 50 microgrammi/litro per i
Comuni dell’Alto Lazio appartenenti all’Ato1 -
Lazio. L’arsenico
in considerazione della sua cancerogenicita' e tossicita'
e della possibile interazione con le altre sostanze tossiche derivanti
dal degrado e dall’inquinamento del lago di Vico, dovrebbe essere monitorato con
una frequenza di sicuro maggiore rispetto a quanto fatto finora e secondo quanto
prescritto e disposto dal D. Lgs. 31/2001 all’art. 8 comma 1, che, in situazioni
di criticita' delle acque, impone di aumentare i controlli rispetto a
quelli effettuati di routine in modo tale da ”garantire la significativa
rappresentativita' della qualita' delle acque distribuite durante l'anno, nel
rispetto di quanto stabilito dall'allegato
II”. I
recenti dati che hanno evidenziato la presenza nelle acque del lago di Vico di
valori elevati di Arsenico (As) e di altre sostanze tossiche e cancerogene
di norma estranee alle acque del lago quali: Mercurio, Idrocarburi Policiclici
Aromatici (IPA), e nei suoi sedimenti alte concentrazioni di Arsenico - 647
mg/kg SS (valore soglia 20 mg/kg SS) -, Cadmio - 12 mg/kg SS (valore soglia
2 mg/kg SS) -, e Nichel - 566 mg/kg SS (valore soglia 120 mg/kg SS)
- costituiscono un’ulteriore e seria preoccupazione per le possibili
conseguenze sanitarie e ambientali. E’ del
tutto evidente inoltre che devono essere indagate ed individuate
provenienza e responsabilita' per le sostanze tossiche e cancerogene
rilevate nel lago di Vico che di norma sono estranee agli ecosistemi
lacustri. L’Isde ritiene necessario ed
urgente, anche in considerazione degli elementi tossici rilevati nei sedimenti
del lago, un monitoraggio piu' frequente di tutte le sostanze tossiche che
possano essere presenti nelle acque destinate a consumo umano, in quanto esiste
la possibilita' che gli elementi inquinanti presenti nei sedimenti possano
essere mobilizzati e captati dalle prese degli acquedotti comunali anche in
concentrazioni dannose per la salute soprattutto se il livello delle acque del
lago dovesse essere ridotto. E’ inoltre un dato scientificamente acquisito che piu' elementi tossici e/o cancerogeni possono determinare rischio e danno alla salute con meccanismi di interazione ed amplificazione diversi da quello della sola e semplice sommazione delle diverse concentrazioni dei singoli elementi nocivi. Relativamente
all’Arsenico, presente nelle acque e nei sedimenti del lago di Vico, e'
noto che l’
Agenzia internazionale di ricerca sul cancro (I.A.R.C.) classifica questo
elemento come cancerogeno certo di classe 1 e lo pone in diretta correlazione
con diverse patologie oncologiche e in particolare con il tumore del
polmone, della vescica, del rene e della
cute. L’assunzione
cronica di Arsenico e' indicata da numerosissimi studi scientifici quale
responsabile anche di patologie cardiovascolari (in particolare
della “malattia del piede nero - black foot disease“ per compromissione della
vascolarizzazione periferica); di neuropatie periferiche; di diabete di
tipo 2; di lesioni cutanee (iperpigmentazione ed ipopigmentazione,
cheratosi); di disturbi della sfera riproduttiva e malattie
ematologiche. L’Isde torna
quindi a ribadire la necessita' di un monitoraggio che sia effettuato con
maggiore frequenza e su un piu' largo e rappresentativo numero
di fonti e punti di distribuzione rispetto a quanto fatto in passato e rispetto
al numero minimo di controlli previsti in condizioni di routine in aree non
sottoposte a provvedimenti di deroga. * L’informazione ai cittadini L’Isde,
come previsto dal Decreto Legislativo del 2 febbraio 2001 n. 31, torna a
chiedere la convocazione di assemblee pubbliche, nelle quali i dirigenti del
Dipartimento di prevenzione - Servizio igiene e sanita' pubblica della Asl di
Viterbo, dell’Arpa Lazio - sezione di Viterbo insieme ai Sindaci delle due
amministrazioni comunali, informino i cittadini sulle problematiche ambientali
del lago di Vico e sulle possibili conseguenze sanitarie che ne possono
derivare. E’ necessario convocare queste assemblee anche per rispondere alla motivata e crescente preoccupazione dei cittadini di Caprarola e Ronciglione e per dare consigli ed istruzioni per un corretto utilizzo dell’acqua teso a ridurre il rischio sanitario in attesa di interventi risolutivi e definitivi. * Conclusioni Il
lago di Vico e' una risorsa idrica fondamentale per l’intero territorio
viterbese oltre ad essere un’area di inestimabile valore paesaggistico,
naturalistico ed economico per le tante attivita' legate al
turismo. Il
suo attuale inquinamento e degrado sono anche la conseguenza di quella stessa
mancanza di legalita' e senso di responsabilita' che ha generato e continua a
generare disastri ambientali e sanitari in tante parti
d’Italia. Il
lago di Vico deve essere subito protetto, tutelato e risanato e questo e'
possibile, come indicato in piu' occasioni dall’Isde, attraverso l’uso di
specifiche tecnologie di bonifica, interventi mirati di studio, monitoraggio e
l’eliminazione di ogni fonte di inquinamento. L’Isde chiede un impegno concreto e collegiale perche' si arrivi rapidamente ad una soluzione positiva di questa vicenda nell’interesse della collettivita' e per il pieno rispetto delle vigenti disposizioni di legge in materia ambientale e sanitaria e per la tutela del diritto alla salute per tutte le persone e in particolare per i bambini. * dottoressa Antonella Litta, referente per Viterbo dell’Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) Viterbo, 24 maggio 2010 Per comunicazioni: dottoressa Antonella Litta, tel. 3383810091, 0761559413, fax: 0761559126, e-mail: isde.viterbo at gmail.com; antonella.litta at gmail.com 3. DOCUMENTAZIONE. ANTONELLA LITTA: UN NUOVO ESPOSTO AI MINISTRI DELLA SALUTE E DELL'AMBIENTE DEL 3 GIUGNO 2010 [Riproponiamo il seguente documento]
Al Ministro della Salute, al Ministro dell’Ambiente e per
opportuna conoscenza: al
Commissario all'Ambiente dell'Unione Europea, al
Ministro della Difesa, al
Prefetto di Viterbo, alla
Presidente della Giunta Regionale del Lazio, al
Presidente della Provincia di Viterbo, al
Sindaco di Caprarola, al
Sindaco di Ronciglione, al
Direttore generale dell’Istituto superiore di sanita', al
Presidente dell’Istituto superiore di sanita', al
Direttore generale della Asl di Viterbo, al
Direttore sanitario della Asl di Viterbo, al
Dipartimento di prevenzione - Servizio igiene e sanita' pubblica della Asl
di Viterbo, al
Servizio veterinario della Asl di Viterbo, al
Garante del Servizio idrico integrato della Regione Lazio, al
Direttore dell’Agenzia Regionale per la Difesa del Suolo, al
Direttore Regionale Energia e Rifiuti, all’Arpa
Lazio - sezione di Viterbo, al
Direttore dell’Agenzia regionale dei Parchi del Lazio, al
Direttore della Riserva naturale regionale del lago di Vico, al
Direttore del Centro Tecnico Logistico Interforze Nbc, all’Assessore
all’Ambiente della Provincia di Viterbo, all’Assessore
all’Ambiente della Regione Lazio, all’Assessore
alla Sanita' della Regione Lazio, al
Presidente della Commissione Ambiente del Senato, al
Presidente della Commissione Igiene e sanita' del Senato, al
Presidente della Commissione Difesa del Senato, al
Presidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, al
Presidente della Commissione Affari sociali della Camera dei Deputati, al
Presidente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati, al
Presidente della Talete s.p.a., ai
responsabili dell’Ato 1 - Lazio Oggetto:
l’Isde di Viterbo, dopo l’esposto-segnalazione del 30 marzo 2010, chiede di conoscere gli
interventi posti in essere per tutelare la salute delle persone e per la
bonifica e la salvaguardia del lago di Vico. * L’Associazione
italiana medici per l’ambiente - Isde (International Society of Doctors for the
Environment - Italia) di Viterbo ha presentato il 30 marzo 2010 un esposto al
Ministro dell’Ambiente e al Ministro della Salute per richiedere un intervento
urgente in relazione al degrado e all’inquinamento dell’ecosistema del lago di
Vico. Il lago, come noto, presenta da qualche anno un ingravescente processo di eutrofizzazione e periodiche ed intense fioriture del cianobatterio Plankthotrix rubescens, denominato comunemente alga rossa, che produce una microcistina tossica e cancerogena di classe 2 b secondo la classificazione della Agenzia Internazionale di Ricerca sul Cancro (I.A.R.C.). Queste fioriture sono favorite verosimilmente dall’uso di fertilizzanti e fitofarmaci nelle vaste aree coltivate a noccioleti in prossimita' del lago e da scarichi fognari abusivi. Le acque del lago di Vico sono inoltre ricche di arsenico, un elemento classificato come cancerogeno di classe 1 sempre dalla I.A.R.C., e recenti studi hanno rilevato altre sostanze tossiche e cancerogene, di norma estranee alle acque lacustri e di cui e' assolutamente necessario indagare responsabilita' e provenienze, quali: Mercurio, Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA), e nei suoi sedimenti elevate concentrazioni di Arsenico, Cadmio e Nichel. L’esposto
ha fornito un quadro dettagliato, documentato e circostanziato delle
problematiche ambientali e del possibile rischio sanitario determinato dal
rapido deterioramento della qualita' delle acque del lago e dall’inadeguata
potabilizzazione delle acque captate e destinate a consumo
umano. * Nell’esposto
sono state anche ribadite le proposte dell’Isde di Viterbo per l’avvio di una
rapida ed efficace bonifica e tutela dell’intero ecosistema lacustre e per
garantire acque salubri e potabili alle popolazioni. Tali
proposte possono essere riassunte sinteticamente: drastica riduzione dell’uso di
fitofarmaci in tutta la conca del lago di Vico con progressiva riconversione al
biologico di tutte le attuali forme di coltivazioni agricole; controllo e
verifica di tutti gli scarichi fognari delle utenze private e pubbliche poste in
prossimita' del lago; intensificazione dei controlli di tutte le attivita'
all’interno della riserva; rapido avvio della bonifica del sito militare Nbc di
Ronciglione (un recente documento del Centro
Tecnico Logistico Interforze Nbc di Civitavecchia comunica la contaminazione di
questo sito militare posto in prossimita' delle sponde del lago); uso
immediato di fonti alternative di approvvigionamento idrico per i cittadini di
Caprarola e Ronciglione; costante monitoraggio di tutte le sostanze tossiche e
cancerogene che possono contaminare le acque destinate a consumo umano, la fauna
e la flora lacustre; installazione di impianti pilota per lo studio di una
potabilizzazione efficace delle acque in relazione alle loro criticita'; ricerca
di fonti idriche alternative a quelle lacustri (pozzi da dotare di
dearsenificatori); informazione ampia e diffusa ai cittadini e inizio di un
monitoraggio di lungo periodo dello stato di salute delle persone e in
particolare dei bambini. Dopo
questo esposto e per la gravita' delle condizioni ambientali del lago di Vico,
sono state presentate numerose interrogazioni da parte di deputati, senatori ed
europarlamentari che si sono aggiunte a quelle gia' presentate il 29 settembre
2009 e 10 marzo 2010. L’Isde
di Viterbo il 24 maggio 2010 ha indirizzato un nuovo documento al Commissario europeo
all’Ambiente e ai Ministri della Salute e dell’Ambiente sui piu' recenti
sviluppi di questa situazione e per sollecitare ancora una volta interventi
rapidi e concreti per la soluzione di questa vicenda e per replicare ad alcune
erronee dichiarazioni altrui diffuse nelle settimane
precedenti. L’Isde
di Viterbo, a distanza di oltre due mesi dalla presentazione dell’esposto,
chiede di conoscere gli interventi che i competenti ministeri hanno posto in
essere per tutelare la salute dei cittadini, per contrastare il grave degrado e
inquinamento del lago, per far rispettare tutte le leggi vigenti in materia di
ambiente e salute, ed anche per far rispettare le finalita' di legge che nel 1982
portarono all’istituzione della Riserva naturale regionale del lago di Vico
(Legge
regionale del 28 settembre 1982 n. 47, e successiva Legge regionale del 24
dicembre 2008 n. 24)
che tra
i vari compiti avrebbe anche dovuto “preservare l'equilibrio biologico del lago
e l'effettiva potabilita' delle sue acque”. In attesa di un urgente riscontro, si inviano distinti saluti, * dottoressa
Antonella Litta, referente per Viterbo dell’Associazione italiana medici per
l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the
Environment - Italia) Viterbo,
3 giugno 2010 4. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI
OPPONE AL MEGA-AEROPORTO DI VITERBO E S'IMPEGNA PER LA RIDUZIONE DEL TRASPORTO
AEREO
Per informazioni e contatti: Comitato che si oppone
al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo,
in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti:
e-mail: info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org
Per contattare direttamente la portavoce del
comitato, la dottoressa Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at gmail.com
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COI PIEDI PER TERRA
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Numero 286 dell'8 luglio 2010
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