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Coi piedi per terra. 281
- Subject: Coi piedi per terra. 281
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Sat, 3 Jul 2010 10:50:09 +0200
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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Numero 281 del 3 luglio 2010
In questo numero:
1. Si e' svolta il 2 luglio a Viterbo una iniziativa di informazione e
sensibilizzazione contro il mega-aeroporto nocivo, distruttivo e
fuorilegge
2. Mestano ancora i diffidati complici del mega-aeroporto fuorilegge
3. Antonio Carioti ricorda Colin Ward
4. Goffredo Fofi ricorda Colin Ward
5. Per contattare il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e
s'impegna per la riduzione del trasporto aereo
1. INIZIATIVE. SI E' SVOLTA IL 2 LUGLIO A VITERBO UNA INIZIATIVA
DI INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE CONTRO IL MEGA-AEROPORTO NOCIVO,
DISTRUTTIVO E FUORILEGGE
Promossa dal "Centro di ricerca per la pace" si e'
svolta venerdi' 2 luglio a Viterbo una iniziativa pubblica di informazione e
sensibilizzazione in difesa dell'area naturalistica, archeologica e termale del
Bulicame, per la salute e i diritti della popolazione dell'Alto Lazio,
e contro il mega-aeroporto nocivo, distruttivo e fuorilegge.
Nel corso dell'iniziativa sono stati diffusi vari materiali di
studio, tra i quali un appello al mondo della cultura e dell'insegnamento;
un documento congiunto dei comitati di Ciampino, Fiumicino, Frosinone e Viterbo
presentato alla Presidente della Regione Lazio; una mozione per la riduzione del
trasporto aereo approvata all'unanimita' dal congresso nazionale del Movimento
Nonviolento.
*
Allegato 1. Un appello al mondo della cultura e dell'insegnamento
Gentili signore e signori,
ci rivolgiamo a voi, persone che amate la cultura al punto da averne fatto la vocazione e l'impegno professionale della vostra vita, per chiedere il vostro urgente aiuto. L'area archeologica e termale del Bulicame a Viterbo, un'area di preziose emergenze e memorie storiche e culturali, e di altrettanto preziosi beni naturalistici e risorse terapeutiche, e' minacciata di distruzione dalla volonta' di una lobby speculativa di realizzarvi un mega-aeroporto. La realizzazione del mega-aeroporto avrebbe come immediate conseguenze: a) lo scempio dell'area del Bulicame e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano; b) la devastazione dell'agricoltura della zona circostante; c) l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali; d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico che sara' di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta'); e) il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu'; f) uno sperpero colossale di soldi pubblici; g) una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio. Taluni irresponsabili promotori di questa dissennata aggressione hanno annunciato che il Comitato interministeriale per la programmazione economica (in sigla: Cipe) sarebbe in procinto di finanziare il mega-aeroporto, nonostante la sua palese illegalita'. Ci appelliamo all'intero mondo della cultura e dell'insegnamento affinche' ci aiuti ad impedire l'irreversibile devastazione del luogo che Dante volle ricordare nella Divina Commedia. Vi preghiamo di voler aderire a questo appello affinche' il governo non finanzi la distruzione dell'area archeologica e termale del Bulicame a Viterbo; non finanzi un mega-aeroporto nocivo e distruttivo, insensato ed illegale. Viterbo, 23 giugno 2009
*
Allegato 2. Un documento congiunto dei comitati di Ciampino, Fiumicino,
Frosinone e Viterbo presentato alla Presidente della Regione Lazio
Alla Presidente della Regione Lazio
ai capogruppo dell'opposizione
Oggetto: lettera aperta con richiesta di
incontro in relazione all'impatto del trasporto aeroportuale (e delle
strutture ad esso finalizzate) nel Lazio, e ad alcune iniziative che
la Regione puo' assumere
Gentile Presidente della Regione
Lazio,
gentili capogruppo dell'opposizione al Consiglio
Regionale del Lazio,
vi scriviamo in relazione all'impatto del trasporto
aeroportuale (e delle strutture ad esso finalizzate) nel Lazio, e ad alcune
iniziative che la Regione puo' assumere.
Vi scriviamo in forma assolutamente semplice,
chiara e sintetica perche' vorremmo delle risposte altrettanto semplici, chiare
e sintetiche.
1. Ciampino
E' dimostrato
dagli studi istituzionali condotti da Arpa Lazio, dal Dipartimento
epidemiologico regionale e dalle Asl competenti per territorio, che a Ciampino
le norme di legge non sono rispettate e che la salute dei cittadini e' in
pericolo. Per questo i cittadini di Ciampino, di Marino e del X Municipio
di Roma hanno inviato quasi cinquecento esposti alla Magistratura per
chiedere giustizia. I
voli su Ciampino vanno immediatamente e drasticamente ridotti. Chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione
Lazio per la riduzione immediata dei voli (cosa intendiamo per
immediata? Intendiamo: immediata).
2. Fiumicino
E' dimostrato che non solo non vi e' alcuna
necessita' di ampliare il sedime aeroportuale di Fiumicino, ma e'
anzi del tutto evidente che il progetto della societa' Adr (Aeroporti
di Roma) che prevede la cementificazione di 1.300 ettari della Riserva del
litorale romano e 1.066.000 mq di servizi commerciali, si configura
sostanzialmente come una mera speculazione immobiliare e finanziaria, peraltro
in palese conflitto di interessi, e come una grave aggressione all'ambiente, il
tutto senza nessuna reale prospettiva occupazionale e di sviluppo del
territorio.
Chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione
Lazio contro ogni ipotesi di ampliamento del sedime aeroportuale di
Fiumicino.
3. Frosinone
E' dimostrato che l’aeroporto di
Frosinone-Ferentino non e' sostenibile nella Valle del Sacco, area
dichiarata emergenza ambientale-socio-economica nel 2005. E’ del tutto evidente
che il progetto della societa' Adf (Aeroporto di Frosinone S.p.A.), a
seguito dell’avviso di esproprio di oltre 300 ettari di territorio (in gran
parte agricolo e residenziale), senza attendere il parere favorevole della Vas,
si configura come una speculazione immobiliare e finanziaria a danno
dell’ambiente e dei cittadini . Visti i pareri negativi degli organi
tecnici nella Conferenza dei servizi preliminare, chiediamo un impegno della
Regione per il blocco del progetto e per il recupero dei finanziamenti
pubblici fino ad ora messi in bilancio e destinarli nella bonifica e nel
rilancio occupazionale della Valle del Sacco.
Chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione
Lazio contro la realizzazione di un mega-aeroporto a Frosinone.
4. Viterbo
E' dimostrato che la realizzazione
di un mega-aeroporto a Viterbo avrebbe come immediate
conseguenze lo scempio dell'area del Bulicame e dei preziosi beni ambientali e
culturali che vi si trovano; la devastazione dell'agricoltura della zona
circostante; l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle
risorse termali; un pesantissimo inquinamento di grave nocumento per la salute e
la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi
di popolosi quartieri della citta'); il collasso della rete infrastrutturale
dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu'; uno sperpero
colossale di soldi pubblici; una flagrante violazione di leggi italiane ed
europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio.
Chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione
Lazio contro la realizzazione di un mega-aeroporto a
Viterbo. 5. Il trasporto, questione locale
Occorre potenziare la mobilita' sostenibile,
adeguata alle esigenze del territorio e della popolazione, con tecnologie
appropriate e coerenti con un modello di gestione del territorio che valorizzi e
non distrugga i beni ambientali e culturali, le autentiche vocazioni produttive
locali, la salute e i diritti della popolazione.
Chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione
Lazio per una mobilita' locale centrata sul trasporto ferroviario, pubblico e
collettivo al servizio della popolazione, nel rispetto dell'ambiente e del
diritto alla salute e alla sicurezza.
6. Il trasporto aereo, questione
globale
Occorre contrastare il dissennato incremento del
trasporto aereo a fini voluttuari, alla luce dell'eccesso di aeroporti in Italia
e dell'eccesso globale di emissioni inquinanti.
Occorre ripristinare nell'ambito del trasporto
aereo il rispetto di fondamentali regole e principii di legalita' e
far cessare il favoreggiamento ad imprese speculative, inquinanti e violatrici
dei diritti di cittadini e lavoratori.
Chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione
Lazio contro il dissennato incremento del trasporto aereo a fini voluttuari, e
per una regolamentazione del trasporto aereo che faccia cessare ogni
favoreggiamento ad imprese dalla condotta inammissibile.
Gentile Presidente della Regione Lazio,
gentili capogruppo dell'opposizione al Consiglio Regionale del Lazio,
vi saremmo assai grati di un tempestivo
incontro su questi temi. Restando a disposizione per ogni ulteriore
informazione e chiarimento, in attesa di un tempestivo positivo riscontro,
vogliate gradire distinti saluti,
Il Comitato aeroporto di Ciampino per la riduzione
dell'impatto ambientale dell'aeroporto, il
Comitato Fuoripista di Fiumicino, il Comitato No aeroporto Ferentino-Frosinone, l Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e
s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute,
dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti
Roma, 10 maggio 2010 Per approfondire
Vi segnaliamo alcuni siti che propongono utili
materiali di riflessione e di documentazione:
a) su Ciampino: www.comitatoaeroportociampino.it, www.no-fly.info
b) su Fiumicino: http://comitatofuoripista.blogspot.com
c) su Frosinone: http://noaeroporto-ferentino-frosinone.blogspot.com
d) su Viterbo: www.coipiediperterra.org *
Allegato 3. Una mozione per la riduzione del trasporto aereo approvata
all'unanimita' dal congresso nazionale del Movimento Nonviolento
Il Congresso del Movimento Nonviolento
- impegnato nella difesa della biosfera fortemente minacciata dal surriscaldamento del clima; - consapevole del pesante contributo che al surriscaldamento del clima da' il trasporto aereo; - cosciente altresi' che il trasporto aereo costituisce una forma di mobilita' altamente inquinante e devastante per l'ambiente e dannosa per la salute e il benessere delle persone, fortemente energivora, interna ad un modello di sviluppo ecologicamente insostenibile, assai costosa per l'intera collettivita' locale e l'intera umanita' vivente che in larghissima parte neppure ne fruisce; esprime sostegno ai movimenti che si impegnano per la drastica riduzione del trasporto aereo; ed in tal ambito sostiene i movimenti e le iniziative che con la scelta della nonviolenza e la forza della democrazia, in difesa della legalita' e dei diritti umani di tutti gli esseri umani: a) si oppongono alla realizzazione di nuovi aeroporti (e all'ampliamento degli aeroporti esistenti) laddove non ve ne sia una vera necessita' ma essi siano realizzati per promuovere forme di turismo "mordi e fuggi" legate a una fruizione consumista, alienata, usurante e mercificata dei beni ambientali e culturali, e ad un'esperienza del viaggiare che non sia arricchimento di conoscenza ma asservimento agli imperativi delle agenzie della narcosi pubblicitaria; b) si impegnano per la riduzione drastica ed immediata del carico di voli dei sedimi aeroportuali collocati a ridosso di centri abitati gia' pesantemente gravati e fin soffocati dall'attivita' aeroportuale; c) chiedono la cessazione dello sperpero di pubblico denaro per finanziare le compagnie aeree; d) chiedono che cessino le agevolazioni e le esenzioni fiscali alle compagnie aeree; e) si oppongono alle condotte gravemente antisindacali e violatrici dei diritti dei lavoratori messe in atto da eminenti compagnie aeree; f) difendono il diritto alla salute, i beni culturali e ambientali, gli ecosistemi locali e l'ecosistema planetario, i diritti dell'umanita' presente e delle generazioni future, minacciati dal dissennato incremento del trasporto aereo; g) si impegnano per il rigoroso rispetto della legislazione in materia di difesa dell'ambiente, della salute, dei beni comuni; h) chiedono che tutte le strutture aeroportuali realizzate e realizzande siano sottoposte senza eccezioni alla dirimente verifica della compatibilita' con quanto disposto dalla vigente legislazione italiana ed europea in materia di Valutazione d'impatto ambientale (Via) e di Valutazione ambientale strategica (Vas); i) si oppongono alle attivita' militari che violano l'art. 11 della Costituzione e ad ogni ampliamento delle basi aeronautiche militari, e particolarmente alla presenza e all'ampliamento di basi aeronautiche militari di stati stranieri e di coalizioni intese a, o impegnate in, attivita' belliche che la Costituzione ripudia; l) promuovono forme di mobilita' sostenibile, modelli di sviluppo autocentrati con tecnologie appropriate, scelte economiche ecocompatibili, eque e solidali; m) promuovono una cultura della mobilita' e del viaggio sostenibile, conviviale, solidale, aperta all'incontro e all'ascolto reciproco, rispettosa delle persone e dell'ambiente; n) si impegnano per la riduzione del surriscaldamento climatico e per la difesa della biosfera. 2. ARCHIVIO. MESTANO ANCORA I DIFFIDATI COMPLICI
DEL MEGA-AEROPORTO FUORILEGGE
Bene ha fatto il Comitato che si oppone al
mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo a
diffidare il Ministro dei Trasporti dal continuare a favoreggiare l'ignobile
operazione speculativa della realizzazione di un nocivo, distruttivo
e illegale mega-aeroporto nel cuore della preziosa area naturalistica,
archeologica e termale del Bulicame.
E bene ha fatto il gruppo di studio che si
incontra tutte le domeniche presso il centro sociale "Valle Faul" di Viterbo a
chiedere alla Ministra dell'Ambiente un impegno energico e preciso in difesa
dell'area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame minacciata di
irreversibile devastazione dal mega-aeroporto fuorilegge.
*
Occorre infatti che tutte le istituzioni siano
chiamate al rispetto delle leggi, al rispetto dell'ambiente, al rispetto della
salute e dei diritti della popolazione.
E che l'assalto vandalico ed
avvelenatore della banda speculativa e saccheggiatrice del
mega-aeroporto sia definitivamente respinto.
E che i pubblici amministratori che per anni sono
stati complici (corrotti o ricattati? corrivi o raggirati? o stolidi e
insipienti? comunque inetti e irresponsabili) dismettano il loro
squallido ed immorale favoreggiamento di un'operazione insensata e
criminale.
*
Mestano ancora i diffidati complici del
mega-aeroporto fuorilegge.
E' diritto e dovere dei cittadini e delle
istituzioni impedire questo crimine e questa follia, con la forza della
verita', con la forza della democrazia, con la forza delle leggi che difendono
il bene comune e i diritti di tutti.
3. MEMORIA. ANTONIO CARIOTI RICORDA COLIN WARD
[Dal
"Corriere della sera" del 24 febbraio 2010 riprendiamo il seguente necrologio
dal titolo "Colin Ward, l' anarchia applicata alla citta'" e il sommario "Addii.
Aveva 85 anni. Pacifista, voleva meno automobili e piu' spazi per le esigenze
dei bambini"]
Meno automobili, piu' spazio per le esigenze dei bambini. Nel pensiero
anarchico l' inglese Colin Ward, scomparso a Ipswich (nel Suffolk) all'eta' di
85 anni, aveva portato la sua esperienza di architetto e urbanista, convinto che
i luoghi per abitare e per vivere dovessero essere radicalmente riorganizzati a
misura d'uomo. "L'attenzione alla citta' - ricorda Goffredo Fofi, che lo ha
conosciuto personalmente - e' un tratto distintivo di vari autori
libertari del Novecento, da Lewis Mumford ai fratelli Paul e Percival Goodman,
che influenzarono molto Ward. Lui apparteneva al filone anarchico revisionista e
pacifista, che non punta a sovvertire lo Stato, ma a promuovere tra gli uomini
relazioni diverse, fondate sulla solidarieta' e la cooperazione. Due erano le
priorita' del suo impegno: ripensare la citta' come luogo di convivenza armonica
e proporre un'educazione non autoritaria per i bambini. Quando un mio amico gli
chiese una definizione dell'anarchia, Ward rispose: una forma di disperazione
creativa. Manifestava cosi' il suo pessimismo per la china verso cui pare
indirizzata la nostra societa', ma anche la sua fiducia nella capacita'
inventiva dell'uomo". Nato nell'agosto 1924, Ward si era avvicinato agli
ambienti anarchici durante la guerra, poi aveva alternato le attivita' di
militante, architetto, saggista. Diversi suoi libri sono stati pubblicati in
italiano dall'editrice libertaria Eleuthera: Dopo l' automobile (1997), Acqua e
comunita' (2003), Anarchia come organizzazione (2006), L'anarchia. Un approccio
essenziale (2008). Da segnalare poi, per quanto riguarda il suo pensiero in
campo urbanistico, i saggi di Ward Il bambino e la citta' (L' ancora del
Mediterraneo, 2000) e La citta' dei ricchi e la citta' dei poveri (edizioni e/o,
1998).
4. MEMORIA. GOFFREDO FOFI RICORDA COLIN
WARD
[Dal
quotidiano "L'Unita'" del 21 febbraio 2010 riprendiamo il seguente ricordo dal
titolo "Il sogno della citta' per l'uomo"]
Non mi pare che nessun giornale abbia ricordato la figura e
l’opera di Colin Ward, educatore e urbanista inglese morto l’11 febbraio scorso.
Cerco di rimediare e di spiegare le ragioni della mia affezione a questa
singolare figura di anarchico, le cui opere sono pubblicate in Italia da
Eleuthera (consiglio per cominciare le Conversazioni con David Goodway, anche
per la ricostruzione di un’epoca e di una storia - la classe operaia inglese, la
guerra di Spagna e la mondiale, la cultura inglese antistalinista e
anticapitalista alla Orwell...), mentre Il bambino e la citta', che mi pare il
suo capolavoro, e' edito da L’ancora del Mediterraneo con la prefazione di
Marco Rossi-Doria.
Ho accompagnato Ward molti anni fa in un suo viaggio italiano e lo ricordo
nei vicoli di Napoli affascinato e spaventato dalle prodezze dei ragazzini in
motorino e lucidissimo analista dei problemi della citta' con gli studenti di
architettura. I grandi utopisti si sono interessati tutti, per prima cosa, di
bambini e di citta', e cioe' del futuro dell’uomo e dei suoi modi di convivere.
Lo stesso hanno fatto i grandi riformatori, i grandi urbanisti, e Colin,
urbanista di formazione e impegnato in cento progetti di edilizia popolare in
Inghilterra, e' stato molto vicino ai grandi teorici di una citta' a misura
d’uomo, come i fratelli Goodman o Lewis Mumford (quello di La citta' nella
storia, un libro che gli studenti di architettura dovrebbero imparare a memoria
non fosse che per sputtanare certi loro professori).
Anni fa Enzensberger scrisse, scandalizzando alcuni, che gli architetti
sono diventati i peggiori nemici dell’uomo moderno. Non direi che avesse torto,
a giudicare dalle gabbie in cui essi ci costringono, dalla loro accettazione
delle regole imposte dai costruttori e da altri “padroni della citta'”, primi
fra tutti i fabbricanti di automobili. (A loro unica giustificazione, l’amore
che “l’uomo moderno” sembra avere per le sue “moderne” gabbie primarie:
l’appartamento in mezzo a migliaia e migliaia tutti uguali e ugualmente
barricati, e l’automobile, che e' una prigione piu' piccola e ancora piu'
soffocante. Tra parentesi, Ward ha scritto anche di temi centrali come
l’automobile e l’acqua). Oggi che l’urbanistica e' morta, e gli urbanisti
si sono arresi all’idea che ci possa essere solo la “citta' diffusa” e cioe' una
scalcinata e disordinata valanga di capannoni villette supermercati in un
pianeta tutto urbanizzato, e pronti a cantarne le lodi pur di continuare a
guadagnar bene e a sentirsi importanti, oggi che l’architettura privata ha
bisogno al piu' di geometri e quella pubblica si esalta per i grandiosi
mega-progetti holly e bollywoodiani alla Renzo Piano (uno dei pochi
super-celebrati super-divi mondiali dei super-monumenti che celebrano il nostro
super-tempo e i suoi super-boss, certamente amico e sodale di Gae Aulenti,
super-specializzata nello stupro di vecchie piazze) tutti questi discorsi
possono sembrare muffa e forse lo sono, ma ogni ipotesi di futuro riguarda... i
bambini e la citta', per l’appunto, e su queste due cose e'
doveroso, e' moralmente obbligatorio riflettere.
La seconda ragione per ricordare Colin Ward e' il pensiero anarchico
moderno, non quello di certi patetici individualisti (o pseudo) di ieri o di chi
teorizza il modo di farsi i fatti suoi (ma allora nulla e' piu' anarchico
del Capitale, ricordava Marx) ma quello dei “revisionisti” del Novecento, primi
fra tutti Malatesta e Berneri maestri di un’Italia migliore, poco studiati o
dimenticati o censurati dal pensiero dominante delle grandi “parrocchie”.
Occorrerebbe dunque parlare dell’anarchia come di un pensiero moderno che ha
finito necessariamente per contagiare i migliori pensatori a cavallo di secolo,
i piu' preoccupati delle sorti del mondo.
Per dirla in breve e parafrasando un detto - sano - di Croce, in un mondo
come quello in cui viviamo, dominato da forze mai del tutto palesi e in cui gli
individui contano solo oltre un certo livello di reddito, per chi non accetta il
mondo cosi' come ce lo impongono e' diventato legittimo dire che non
possiamo non dirci, in qualche modo, anarchici. Oltre ogni significato ed
esperienza storica dell’anarchia, e oggi e proprio oggi. D’altra parte, alla
domanda, "Ma in definitiva che cos’e' l’anarchia per te?", il saggio e gentile,
il pacato e umile Colin Ward, in un incontro con un gruppo di giovani romani
organizzato con quattro amici architetti (sic) e operatori sociali e volontari,
rispose con la piu' bella definizione attuale di anarchia che io abbia mai
sentito: "E' una forma di disperazione
creativa". 5. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE AL MEGA-AEROPORTO
DI VITERBO E S'IMPEGNA PER LA RIDUZIONE DEL TRASPORTO AEREO
Per informazioni e contatti: Comitato che si oppone al mega-aeroporto di
Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della
salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti: e-mail:
info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org
Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa
Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at gmail.com
Per ricevere questo notiziario: nbawac at tin.it
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COI PIEDI PER TERRA
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Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 281 del 3 luglio 2010
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