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Telegrammi. 181
- Subject: Telegrammi. 181
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Wed, 5 May 2010 01:06:22 +0200
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 181 del 5 maggio 2010
Telegrammi della nonviolenza in cammino
proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche
della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Sommario di questo numero:
1. Esseri umani
2. Il 2 maggio 2010 al centro sociale "Valle Faul" di Viterbo l'incontro di
formazione e informazione nonviolenta e' stato dedicato al ricordo di Alfio
Pannega
3. Come volevasi dimostrare
4. Marco Ambrosini presenta la "Guida al risparmio responsabile" del Centro
nuovo modello di sviluppo
5.
"Azione nonviolenta"
6. Segnalazioni librarie
7. La "Carta" del Movimento
Nonviolento
8. Per saperne di piu'
1. EDITORIALE. ESSERI UMANI
Sono esseri umani: non ucciderli.
Sono esseri umani: non perseguitarli.
Sono esseri umani: reca loro aiuto.
*
Alla guerra e al razzismo opponiti tu.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
2. INCONTRI. IL 2 MAGGIO 2010 AL CENTRO SOCIALE "VALLE FAUL" DI VITERBO
L'INCONTRO DI FORMAZIONE E INFORMAZIONE NONVIOLENTA E' STATO DEDICATO AL RICORDO
DI ALFIO PANNEGA
[Riceviamo e
diffondiamo]
Domenica 2 maggio 2010 le persone che
partecipano agli incontri di formazione e informazione nonviolenta presso
il centro sociale “Valle Faul” hanno ricordato Alfio Pannega.
I partecipanti hanno dedicato l'intero incontro
- il ventiduesimo - ad onorare la memoria di uno degli animatori del comune
percorso di studio, nonche' storica figura viterbese della lotta per la liberta'
e la dignita' di tutti.
In questo iniziale passaggio del lungo tragitto
dell'elaborazione del lutto, i partecipanti hanno iniziato
condividendo ricordi, momenti di affetto, testimonianze concrete di come Alfio
Pannega sia stato un esempio per noi tutti.
Successivamente vi e' stato uno scambio di
proposte sull'accettazione collettiva di questa grande perdita, con una
reciproca offerta di sostegno - che e' il piu' grande insegnamento di
Alfio a coloro che lo hanno conosciuto.
L'incontro e' stato quindi concluso per
permettere a tutti di partecipare ad un'ulteriore iniziativa commemorativa: una
lettura pubblica di poesie di Alfio che si e' svolta in piazza nel
quartiere di San Pellegrino.
Il prossimo appuntamento del percorso di
formazione e informazione nonviolenta e' per domenica 9 maggio, alle
ore 15,30, al centro sociale “Valle Faul”, in strada Castel d'Asso a
Viterbo.
*
Le persone partecipanti all’incontro Viterbo, 4 maggio 2010 3. RIFLESSIONE. COME VOLEVASI
DIMOSTRARE
[Riceviamo e
diffondiamo]
Settori sempre piu' ampi del ceto politico ed
amministrativo locale che negli scorsi anni si erano insensatamente prostituiti
(per insipienza ed irresponsabilita' alcuni, per intima pusillanimita'
o corruzione altri) alla lobby speculativa che voleva devastare la preziosa
area del Bulicame ed avvelenare i viterbesi realizzando a Viterbo un
mega-aeroporto nocivo, distruttivo e fuorilegge, prendono finalmente coscienza
che quell'opera folle e criminale non puo' e non deve essere realizzata;
prendono finalmente coscienza del catastrofico errore commesso; cominciano
a prendere atto della realta' effettuale: e ne fanno, quantunque sovente in
involute forme, pubblica ammissione. Meglio tardi che mai.
*
Ed infatti, ripetiamolo una volta di piu', quel
mega-aeroporto e' null'altro che un crimine ambientale e sanitario, un crimine
contro la popolazione e la civilta', un crimine contro il pubblico bene, contro
il pubblico erario e contro le vigenti normative.
Un crimine. E lo si dimostra agevolmente con
gli inconfutabili argomenti e le nitide parole di denuncia che
innumerevoli cittadini, e con essi centinaia e centinaia di illustri
scienziati e prestigiosissime personalita' della cultura e delle
istituzioni e della vita civile, hanno condiviso e sottoscritto.
Ripetiamo una volta ancora cio' che a Viterbo ormai
tutti sanno.
*
In primo luogo: la realizzazione di un mega-aeroporto nella
preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame, un'area di
immenso pregio ambientale, culturale e terapeutico, e a ridosso di popolosi
quartieri della citta', avrebbe come immediate conseguenze:
a) lo scempio dell'area del Bulicame e dei beni
ambientali e culturali che vi si trovano;
b) la devastazione dell'agricoltura della zona
circostante;
c) l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e
sociale delle risorse termali;
d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico
ed elettromagnetico che sara' di grave nocumento per la salute e la qualita'
della vita della popolazione locale (l'area e' nei pressi di popolosi quartieri
della citta');
e) il collasso della rete infrastrutturale
dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu';
f) uno sperpero colossale di soldi
pubblici;
g) una flagrante violazione di leggi italiane ed
europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio.
*
In secondo luogo, e' noto
che:
1. un mega-aeroporto produce un enorme inquinamento
che provoca gravi danni alla salute della popolazione che vive nei
dintorni;
2. il trasporto aereo contribuisce in ingente
misura al surriscaldamento del clima;
3. il trasporto aereo danneggia gravemente
l'ambiente;
4. il trasporto aereo e' antieconomico: consuma
piu' energia di ogni altro mezzo di trasporto; danneggia gravemente la biosfera;
costa molto alla comunita' poiche' e' fortemente sovvenzionato sia da
finanziamenti pubblici sia da esenzioni ed agevolazioni fiscali (mentre si
effettuano sciagurati tagli di bilancio per sanita' ed assistenza):
paradossalmente la maggior parte dei costi del trasporto aereo li pagano i
cittadini che non lo usano; danneggiando l'ambiente e sottraendo risorse
pubbliche non aiuta le economie locali ma le impoverisce; l'occupazione nel
settore e' limitata, spesso precaria, e le compagnie hanno spesso condotte
gravemente antisindacali;
5. il trasporto aereo e' iniquo: statisticamente e'
dimostrato che e' soprattutto un privilegio dei ricchi, ma i costi li
pagano soprattutto i bilanci pubblici, e le conseguenze nocive le pagano
innanzitutto i poveri;
6. inoltre, nel caso specifico del mega-aeroporto a
Viterbo manca completamente la Valutazione d'impatto ambientale, obbligatoria
per legge.
7. infine va ricordato che la magistratura
viterbese ha gia' emesso avvisi di garanzia per il reato di corruzione a carico
di amministratori e dirigenti del Comune di Viterbo in relazione alla modifica
del Piano regolatore nelle aree toccate dalle opere connesse alla realizzazione
del mega-aeroporto.
*
In terzo luogo: Viterbo nell'ambito della mobilita'
ha bisogno non di un insensato ed illegale mega-aeroporto, ma di migliorare la
rete ferroviaria ed i collegamenti con Roma, con Orte e con Civitavecchia;
ha bisogno di una mobilita' coerente con la difesa e la valorizzazione dei beni
ambientali e culturali e delle vocazioni produttive del territorio
viterbese.
*
Quod erat demonstrandum.
*
Il Comitato che si oppone al mega-aeroporto di
Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della
salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti
Viterbo, 4 maggio 2010
Per contattare direttamente la portavoce
del comitato, la dottoressa Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at gmail.com
4. LIBRI. MARCO AMBROSINI PRESENTA LA "GUIDA AL RISPARMIO RESPONSABILE" DEL
CENTRO NUOVO MODELLO DI SVILUPPO
[Ringraziamo Marco
Ambrosini (per contatti: agrcasetta at inventati.org) per questa
recensione.
Marco
Ambrosini vive e lavora nel viterbese e fa parte della redazione
di "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta", un'esperienza
nata dagli incontri di formazione nonviolenta che si svolgono settimanalmente a
Viterbo] Centro
Nuovo modello di sviluppo, Guida al risparmio responsabile, Emi, Bologna
2002.
*
Il
Centro Nuovo Modello di Sviluppo e' sorto a Vecchiano, Pisa, nel 1985.
Affronta i temi del disagio economico, psichico e ambientale sia a livello
locale che internazionale, con particolare attenzione al Sud del mondo. Ha
pubblicato con la casa editrice Emi vari libri: Guida al consumo critico,
Lettera a un consumatore del Nord, Nord/Sud, Sulla pelle dei bambini, Nuove
alleanze per la dignita' del lavoro, Ai figli del pianeta.
*
Dove
vanno a finire i nostri risparmi? Come vengono usati dalle banche? Di chi sono
le banche?
Per non
finanziare armi, distruzione e poverta', cosa deve fare un risparmiatore per
indirizzare i propri investimenti verso una finanza etica?
Il
libro contiene una serie di utili strumenti ed una accurata ricerca su
molte banche italiane che costituisce una vera e propria lente di
ingrandimento sulle loro identita' e sui loro comportamenti: un’indagine dalla a
alla zeta sulle banche e una loro valutazione secondo una pagella etica che
prende in considerazione trasparenza, investimenti nel Sud del mondo, attenzione
all’ambiente, coinvolgimento nel commercio di armi, il rispetto delle leggi sul
lavoro, rispetto della clientela, possesso di filiali nei paradisi
fiscali.
*
Dopo
l'introduzione (pp. 7-9) di Francesco Gesualdi (il Francuccio della scuola di
Barbiana), la prima parte (pp. 11-106) propone
fondamentali considerazioni generali; la seconda parte (pp.
107-264) ha per titolo "La lente sui comportamenti" e reca precise
schede banca per banca. Seguono poi tre appendici.
Nella
prima appendice (pp. 265-293) vengono presentate tre campagne, una delle
quali promossa da Sawit Watch Indonesia, da Milieudefensie (amici della Terra
- Olanda) e da Greenpeace, che hanno portato tre grandi banche olandesi,
Abn Amro, Rabobank e Fortis Bank, ad adottare, per la concessione di
finanziamenti alla filiera dell’olio di palma, criteri di prestito diversi: non
usare piu' il fuoco per ripulire le foreste, rispettare le richieste delle
comunita' indigene, rispettare le leggi indonesiane e le convenzioni
internazionali in materia di tutela delle foreste. Le altre campagne segnalate sono quella Bnl/Ocp contro la costruzione di un
oleodotto (Oleoducto de Crudos Pesados) in Ecuador, e la Campagna Banche Armate,
che denuncia le banche coinvolte nel finanziamento alla produzione di armi
e promuove varie iniziative di efficace pressione nonviolenta
affinche' esse recedano da tale complicita'.
Nella
seconda appendice (pp. 295-316) sono riportati vari materiali fra i quali
un questionario sulla trasparenza delle banche; un approfondimento sull’affare
Ambrosiano; uno sul caso Enron; una ricerca sui regimi oppressivi, compresi gli
Stati Uniti, piu' connessi con le
banche italiane; una griglia di criteri base per una valutazione etica delle
imprese; una tabella sul legame fra banche e fondazioni.
Nella
terza appendice (pp. 317-337): modelli di lettere di protesta; riferimenti per
il risparmio alternativo; riferimenti della Banca Etica; una mappa delle
banche di credito cooperativo; un utile elenco di riviste, associazioni e
libri.
*
Guida
al risparmio responsabile e' un utile manuale sia per le informazioni sul
comportamento delle banche per effettuare scelte consapevoli, sia per la
ricerca/azione per una finanza piu' trasparente e interessata ai problemi reali
della popolazione.
Quanto influiscono le decisioni delle banche sulla nostra
vita? Moltissimo; e basti pensare sia ad alcune tragiche vicende criminali
dagli esiti letali, sia ai disastri provocati da politiche finanziarie
oppressive e disumane a danno della vita e dei diritti di interi
popoli, paesi,
continenti. 5.
STRUMENTI. "AZIONE NONVIOLENTA"
"Azione nonviolenta" e' la rivista del Movimento Nonviolento, fondata
da Aldo Capitini nel 1964, mensile di formazione, informazione e dibattito sulle
tematiche della nonviolenza in Italia e nel mondo.
Redazione, direzione, amministrazione: via Spagna 8, 37123 Verona, tel.
0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail:
an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org
Per abbonarsi ad "Azione nonviolenta" inviare 30 euro sul ccp n. 10250363 intestato ad Azione nonviolenta, via Spagna 8, 37123 Verona. E' possibile chiedere una copia omaggio, inviando una e-mail all'indirizzo
an at nonviolenti.org scrivendo nell'oggetto
"copia di 'Azione nonviolenta'".
6. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Riletture
- Marvin Harris, L'evoluzione del pensiero antropologico. Una storia della
teoria della cultura, Il Mulino, Bologna 1971, 1994, pp. XXVIII + 1090.
- Marvin Harris, Cannibali e re. Le origini delle culture, Feltrinelli,
Milano 1979, 1981, pp. 238.
- Marvin Harris, Buono da mangiare. Enigmi del gusto e consuetudini
alimentari, Einaudi, Torino 1990, 1992, pp. VI + 256.
- Vittorio Lanternari, Movimenti religiosi di liberta' e di salvezza dei
popoli oppressi, Feltrinelli, Milano 1960, 1974, 1977, pp. XXX + 368.
- Vittorio Lanternari, Occidente e Terzo Mondo. Incontri di civilta' e
religioni differenti, Dedalo, Bari 1967, 1972, pp. 542.
- Vittorio Lanternari, Antropologia e imperialismo, Einaudi, Torino 1974,
1975, pp. XII + 426.
- Claude Levi-Strauss, Tristi tropici, Il Saggiatore, Milano 1960,
Mondadori, Milano 1988, pp. 476 + 30 fotografie e 70 disegni.
- Claude Levi-Strauss, Il pensiero selvaggio, Il Saggiatore, Milano 1964,
1979, pp. 320.
- Claude Levi-Strauss, Antropologia strutturale, Il Saggiatore, Milano
1966, Mondadori, Milano 1992, pp. 452.
7. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO
NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della
violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello
locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere
che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento
persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che
promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono: 1. l'opposizione integrale alla guerra; 2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione; 3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario; 4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo. Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica. Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli. 8. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti:
azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal
dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web:
http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 181 del 5
maggio 2010
Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal
Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della
nonviolenza
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